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Parigi 2024, il Triathlon si tuffa nella Senna, oro Beaugrand

Parigi 2024, il Triathlon si tuffa nella Senna, oro BeaugrandRoma, 31 lug. (askanews) – Dopo i due allenamenti annullati e il rinvio della gara degli uomini lunedì, causa inquinamento, il triathlon femminile è stato il primo questa mattina a lanciarsi nella corsa che comprende il tuffo nella Senna, davanti ad un foltissimo pubblico nonostante l’ora mattutina e la pioggia caduta tutta la notte. “Abbiamo vinto la scommessa, la Senna non è più inquinata – ha proclamato trionfante la sindaca di Parigi Anne Hidalgo – poi ci sono le incognite del meteo, della pioggia e dei temporali. Ma abbiamo fiducia perché lavoriamo seriamente, con grandi professionisti. Non c’era nessun piano B, perché non c’era bisogno di un piano B. Il piano A è stato sempre l’unico possibile”.


Le ragazze del triathlon hanno cominciato la gara alle 8 dopo l’ok dato dalle autorità sanitarie a quelle sportive per far procedere gli atleti. Il via libera alle gare è stato annunciato nella notte dal comitato organizzatore e l’ente internazionale World Triathlon. “Le parti interessate hanno confermato che il triathlon femminile e quello maschile si svolgeranno come previsto. I risultati delle ultime analisi dell’acqua sono stati ritenuti conformi”. Alla fine oro alla francese Cassandre Beaugrand in 1:54:55. Argento per la svizzera Derron (a 6 secondi), bronzo per la britannica Potter (a 15 secondi). Prima italiana Alice Betto, sedicesima. Seregni 22ma.

Vino, Bordin (FVG): Cantina Ramuscello incentiva pratiche sostenibili

Vino, Bordin (FVG): Cantina Ramuscello incentiva pratiche sostenibiliMilano, 31 lug. (askanews) – “La Cantina di Ramuscello è una realtà che si contraddistingue per aver instaurato negli anni un legame profondo con la comunità, grazie alle diverse e importanti iniziative proposte, favorendo una maggiore consapevolezza e apprezzamento delle risorse naturali e delle tradizioni. Questo può incentivare pratiche sostenibili e rispettose dell’ambiente, contribuendo alla salvaguardia del paesaggio rurale e della biodiversità”. Lo ha detto il presidente del Consiglio del Fvg, Mauro Bordin, al presidente Gianluca Trevisan, al direttore Rodolfo Rizzi e ad alcuni membri del Cda, durante la visita della Cantina Produttori di Ramuscello e San Vito, alla presenza anche della collega Lucia Buna e della prima cittadina di Sesto al Reghena, Zaida Franceschetti, evidenziando che “la viticoltura è un elemento chiave dell’economia locale, capace di promuovere e valorizzare il territorio a tuttotondo”.


Fondata nel 1959 come apparato sociale ed entrata in funzione nel 1962, la Cantina Produttori di Ramuscello e San Vito al Tagliamento (Pordenone) è una cooperativa che unisce 170 soci di 18 Comuni del territorio. L’ottimo stato di salute della Cantina è stato ribadito dal presidente Gianluca Trevisan, che ha sottolineato come “l’aumento dei soci, in particolare degli ultimi mesi, sia il risultato di un modo di lavorare virtuoso. L’azienda ha sempre saputo dare risposte ai soci e crescere nel tempo, fino a quintuplicare la capacità produttiva negli ultimi dieci anni”. Diverse le iniziative prese ad esempio: dalla certificazione del vino vegano ai progetti di promozione della salvaguardia e della tutela dell’acqua e della corretta irrigazione, dalle 555 bottiglie di Refosco dal Peduncolo Rosso interrate che hanno segnato un metodo di invecchiamento unico nel suo genere, con una parte del ricavato devoluta a supporto dei corridoi umanitari, alla collaborazione con i ragazzi dell’istituto artistico Galvani di Cordenons. La cooperativa sta lavorando ora sia a costruire rete d’impresa fra cooperative e privati, sia alla possibilità di utilizzare il marchio Ramuscello. Secondo la consigliera Buna, la Cantina Ramuscello “oltre a distinguersi per i riconoscimenti nazionali dei suoi vini, ha sposato un particolare attaccamento per il territorio attestato da una crescita del 30% dei nuovi soci conferitori. Questa realtà – ha aggiunto – ha adottato il concetto di sostenibilità, garantendo meno spreco di risorse idriche con il riutilizzo delle acque di depurazione, riducendo i fitofarmaci, certificando i vini vegani e soprattutto proponendosi e trovando spazi nei mercati più esigenti”.

Il Cremlino condanna “fermamente” l’uccisione di Ismail Haniyeh

Il Cremlino condanna “fermamente” l’uccisione di Ismail HaniyehRoma, 31 lug. (askanews) – Il Cremlino ha condanna la morte del leader politico di Hamas Ismaïl Haniyeh, ucciso a Teheran durante un attacco attribuito a Israele, ritenendo che questo attacco rischierà di destabilizzare ulteriormente la regione.


“Condanniamo fermamente questo attacco. Riteniamo che tali atti siano diretti contro i tentativi di ripristinare la pace nella regione e possano destabilizzare notevolmente una situazione già tesa”, ha dichiarato il portavoce della presidenza russa Dmitri Peskov.

Regionali, Liguria al voto il 27 e 28 ottobre per il dopo-Toti

Regionali, Liguria al voto il 27 e 28 ottobre per il dopo-TotiMilano, 31 lug. (askanews) – Le prossime elezioni regionali in Liguria si terranno domenica 27 ottobre (dalle 7 alle 23) e lunedì 28 ottobre (dalle 7 alle 15). È quanto deciso – dopo le dimissioni del governatore Giovanni Toti, agli arresti domiciliari – sulla base dell’intesa, formalizzata oggi, tra il presidente facente funzione della Regione Liguria Alessandro Piana e la presidente della Corte d’Appello di Genova Elisabetta Vidali. Lo ha comunicato in una nota la Regione Liguria, spiegando che la data è stata individuata tenendo conto delle esigenze tecniche organizzative rappresentate dagli uffici regionali e da quelli della Corte d’Appello affinché le procedure elettorali si svolgano secondo la normativa e nel migliore dei modi.


“Ringrazio la presidente Vidali – ha detto il presidente facente funzione della Regione Liguria Alessandro Piana – perché la data sulla quale abbiamo trovato l’intesa permette di conciliare l’organizzazione di un appuntamento così importante per l’intera comunità, con l’obiettivo di consentire alla nuova amministrazione regionale di partire quanto prima, salvo eventuale decreto del governo per accorpare l’appuntamento alle urne con le altre Regioni al voto”.

Overshoot Day, Wwf: da domani il mondo in debito con il Pianeta

Overshoot Day, Wwf: da domani il mondo in debito con il PianetaRoma, 31 lug. (askanews) – Il primo agosto scatta l’Earth Overshoot Day 2024, il giorno del sovrasfruttamento della Terra calcolato ogni anno dal Global Footprint Network, che indica come in soli 7 mesi l’umanità abbia già utilizzato ciò che la Terra impiega 12 mesi per rigenerare. A livello globale – evidenzia il Wwf – stiamo consumando l’equivalente di 1,7 Pianeti all’anno, cifra drammatica che potrebbe arrivare nel 2030 a due pianeti sulla base delle tendenze attuali.


L’Earth Overshoot Day si calcola dividendo la biocapacità del Pianeta (la quantità di risorse ecologiche che la Terra è in grado di generare in quell’anno) per l’impronta ecologica dell’umanità (la domanda delle nostre società per quello stesso anno) e moltiplicando tutto per 365, i giorni di un anno. Questo vuol dire che da giovedì 1° agosto 2024 l’umanità ha già “finito” tutte le risorse che la Natura produce in un intero anno e inizia ad andare a debito. L’umanità, con i suoi oltre 8 miliardi di abitanti, consuma in quantità eccessive, oltre le capacità di rigenerazione (e riassorbimento) del Pianeta. 50 anni fa, nel 1974 l’Overshoot day cadeva il 30 novembre: sforavamo di un mese il nostro budget annuale. Nel 2004, il 2 settembre, nel 2014 il 5 agosto. La data è sempre andata anticipandosi e il nostro il nostro debito ecologico è cresciuto. La persistenza per oltre mezzo secolo di questo stato di sovrasfruttamento della natura – prosegue il Wwf – ha portato una drastica perdita di biodiversità, un eccesso di gas serra di origine antropica nell’atmosfera, i cui effetti stanno diventando più evidenti con l’aumento della frequenza e dell’intensità di ondate di calore, incendi boschivi, siccità e inondazioni, rappresentando una minaccia per la nostra stessa sopravvivenza. Questa data si inserisce in un’estate da record, con il 21, 22 e 23 luglio che sono stati i tre giorni più caldi mai registrati al mondo dal 1940, secondo il Servizio europeo sul cambiamento climatico di Copernicus. Il 22 luglio è stato registrato un record assoluto con una temperatura media globale di 17,16 gradi, che supera precedenti record: 17,09°C del 21 luglio (il giorno prima) e 17,08°C di un anno fa, il 6 luglio 2023. Quel che desta però maggiore preoccupazione è la tendenza dell’ultimo anno: giugno 2024 è stato il 13° mese consecutivo in cui la temperatura globale è stata fuori scala rispetto ai rispettivi mesi precedentemente registrati e il 12° in cui ha raggiunto 1,5°C al di sopra dei livelli preindustriali.


Secondo il Wwf esistono molte soluzioni che possono essere adottate a livello di comunità o individualmente per avere un impatto significativo sul tipo di futuro in cui investiamo: per esempio se usassimo energia generata per il 75% da fonti rinnovabili (rispetto al 39% attuale) potremmo spostare in avanti l’Overshoot day di 26 giorni; il risparmio e l’uso di tecnologie di efficienza energetica esistenti per gli edifici, i processi industriali e la produzione di energia elettrica potrebbe far recuperare altri 21 giorni. “Se fino agli anni 60 l’umanità era più o meno in equilibrio con la Natura, di anno in anno la data si è spostata scalando il calendario, per arrivare oggi all’inizio di agosto. Ciò significa che l’umanità è in overshoot ecologico da oltre 50 anni. Vivere costantemente al di sopra delle possibilità fisiche del nostro Pianeta è una possibilità limitata nel tempo, rischiamo un disastro ecologico: i beni e i servizi che sono alla base delle nostre società ed economie sono tutti prodotti da ecosistemi sani e funzionanti. Abbiamo ormai molte soluzioni mirate per invertire il sovrasfruttamento delle risorse e sostenere la rigenerazione della biosfera nella quale viviamo. Le opportunità provengono da tutti i settori della società. Anche solo mettere mano ai sistemi alimentari potrebbe ridurre il nostro debito: dimezzare il consumo di carne farebbe guadagnare altri 17 giorni, eliminare perdite e sprechi alimentari che affliggono il pianeta altri 13 giorni. È indispensabile agire ora e non perdere più tempo prezioso”, afferma Eva Alessi, responsabile Sostenibilità del Wwf Italia.


L’Italia è anche uno dei Paesi con il più elevato debito ecologico. L’Overshoot Day per il nostro Paese è arrivato già il 19 maggio: da quella data, se tutti consumassero come noi saremmo in debito di 226 giorni con il Pianeta rispetto alla fine dell’anno. In pratica se tutti vivessero come gli italiani servirebbero 2,6 pianeti Terra per soddisfare i bisogni collettivi. (Credit: Global Footprint Network www.footprintnetwork.org.)

Inflazione, Istat: a luglio risale, a +1,3% annuo

Inflazione, Istat: a luglio risale, a +1,3% annuoMilano, 31 lug. (askanews) – Inflazione in risalita. Secondo le stime preliminari diffuse dall’Istat, nel mese di luglio 2024 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei Tabacchi, aumenta dello 0,5% su base mensile e dell’1,3% su base annua, da +0,8% del mese precedente. Tale accelerazione, spiega l’Istat, riflette l’attenuarsi della flessione su base tendenziale dei prezzi dei Beni energetici (-4,1% da -8,6% di giugno), a causa sia della componente regolamentata sia di quella non regolamentata. Di contro, nel settore alimentare i prezzi dei prodotti non lavorati, come anche quelli dei beni lavorati, evidenziano un’attenuazione della loro crescita in ragione d’anno, che contribuisce al rallentamento del tasso di crescita dei prezzi del “carrello della spesa” (+0,8% da +1,2%). A luglio, l’inflazione di fondo rimane stabile a +1,9%.


Più in dettaglio, riporta l’Istituto di statistica, la risalita dell’inflazione si deve in primo luogo all’accelerazione su base tendenziale dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da +3,5% a +11,3%) e all’attenuarsi della flessione degli energetici non regolamentati (da -10,3% a -6,1%). Un sostegno all’inflazione deriva inoltre dall’andamento dei prezzi dei Tabacchi (da +3,4% a +4,1%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +4,0% a +4,4%). Per contro, in rallentamento risultano i prezzi dei Servizi vari (da +1,8% a +1,5%), dei Beni non durevoli (da +1,3% a +1,0%), dei Beni alimentari lavorati (da +2,0% a +1,8%), dei Beni alimentari non lavorati (che scendono a -0,3%, dal +0,3% del mese precedente) e dei Beni durevoli (da -1,0% a -1,2%). Nel mese di luglio l’”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, resta stabile a +1,9%, mentre quella al netto dei soli beni energetici decelera lievemente (da +1,9% a +1,8%). La dinamica tendenziale dei prezzi dei beni, pur restando negativa, registra una risalita (da -0,7% a -0,1%) e quella dei servizi è in lieve accelerazione (da +2,8% a +3,0%). Il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni si porta quindi a +3,1 punti percentuali (dai +3,5 di giugno). I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano su base tendenziale (da +1,2% a +0,8%), come anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +2,0% a +1,9%).


L’aumento congiunturale dell’indice generale riflette, per lo più, la crescita dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (+5,5%), dei Beni energetici non regolamentati (+3,3%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,8%), dei Servizi relativi ai trasporti (+0,4%) e dei Beni alimentari lavorati (+0,3%). Gli effetti di questi aumenti sono stati solo in parte compensati dalla diminuzione dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati (-1,4%). L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +1,0% per l’indice generale e a +2,0% per la componente di fondo. In base alle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) diminuisce dello 0,8% su base mensile, a causa dei saldi estivi di cui il Nic non tiene conto, e aumenta dell’1,7% su base annua (in accelerazione da +0,9% di giugno).

Le elezioni regionali in Liguria si terranno il 27 e 28 ottobre

Le elezioni regionali in Liguria si terranno il 27 e 28 ottobreMilano, 31 lug. (askanews) – Le prossime elezioni regionali in Liguria si terranno domenica 27 ottobre (dalle 7 alle 23) e lunedì 28 ottobre (dalle 7 alle 15). È quanto deciso sulla base dell’intesa, formalizzata oggi, tra il presidente facente funzione della Regione Liguria Alessandro Piana e la presidente della Corte d’Appello di Genova Elisabetta Vidali. Lo ha comunicato in una nota la Regione Liguria, spiegando che la data è stata individuata tenendo conto delle esigenze tecniche organizzative rappresentate dagli uffici regionali e da quelli della Corte d’Appello affinché le procedure elettorali si svolgano secondo la normativa e nel migliore dei modi. (Segue)

L’Istat: l’inflazione a luglio risale, a +1,3% annuo

L’Istat: l’inflazione a luglio risale, a +1,3% annuoMilano, 31 lug. (askanews) – Inflazione in risalita. Secondo le stime preliminari dell’Istat, nel mese di luglio 2024 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,5% su base mensile e dell’1,3% su base annua, da +0,8% del mese precedente.


Tale accelerazione, spiega l’Istat, riflette l’attenuarsi della flessione su base tendenziale dei prezzi dei Beni energetici (-4,1% da -8,6% di giugno), a causa sia della componente regolamentata sia di quella non regolamentata. Di contro, nel settore alimentare i prezzi dei prodotti non lavorati, come anche quelli dei beni lavorati, evidenziano un’attenuazione della loro crescita in ragione d’anno, che contribuisce al rallentamento del tasso di crescita dei prezzi del “carrello della spesa” (+0,8% da +1,2%). A luglio, l’inflazione di fondo rimane stabile a +1,9%.

E’ stato assassinato Ismail Haniyeh, il volto di Hamas nel mondo

E’ stato assassinato Ismail Haniyeh, il volto di Hamas nel mondoRoma, 31 lug. (askanews) – La notizia si diffonde al primo mattino, ora di Israele, ed è di quelle che cambiano tutto: Ismail Haniyeh, leader politico di Hamas, è stato ucciso, secondo l’organizzazione con un assassinio mirato frutto di un raid aereo israeliano. Cambia tutto non solo perché Haniyeh era il volto politico dell’organizzazione estremista al governo nella Striscia di Gaza, ma per il luogo e l’occasione: è morto a Teheran, dove si trovava per l’inaugurazione del neo presidente Mazud Pezeshkian, in una sfida diretta all’Iran.


L’annuncio è arrivato proprio da Hamas, che parla di un “raid sionista”, mentre l’esercito israeliano non ha voluto rilasciare commenti; qualche reazione ufficiosa però c’è, come quella su X del ministro israeliano per il patrimonio Amychay Eliyahu, membro dell’estrema destra israeliana, che scrive “il mondo è un posto migliore. Questo è il modo giusto di ripulire il mondo da questa immondizia” e “basta accordi immaginari di pace o di resa, basta misericordia per questi mortali”. “Il pugno di ferro che li colpirà”, aggiunge, “rafforzerà la nostra capacità di vivere in pace con quelli che desiderano la pace”.Israele ha giurato di “schiacciare” Hamas dopo l’attacco del 7 ottobre in terra israeliana che ha ucciso 1.200 israeliani, e la sua rappresaglia nella Striscia di Gaza a caccia dei militanti e dei leader di Hamas ha devastato l’enclave, ucciso finora oltre 39.000 persone. Da allora, Israele ha ucciso varie figure di spicco di Hamas, fra cui il vice capo politico Saleh al-Arouri e Marwan Issa, vicecomandante dell’ala militare dell’organizzazione. In aprile, un raid israeliano su Gaza aveva ucciso anche tre figli e quattro nipoti di Haniyeh. Poche ore prima della notizia della morte di HaniyeH, Israele aveva annunciato l’omicidio mirato di una figura della leadership armata di Hezbollah, Fuad Shukr, dichiarato responsabile dell’attacco in cui un razzo ha ucciso sabato 12 ragazzini in un campo da calcio sulle alture del Golan, territorio occupato da Israele al confine con il Libano. Shukr è morto in un attacco operato con caccia, in quella che Israele definisce “eliminazione su dati di intelligence”.


Secondo un comunicato dei Guardiani della Rivoluzione iraniani, con Haniyeh è morta anche una delle sue guardie del corpo. Ismail Haniyeh era il volto di Hamas nel mondo. Capo dell’ufficio politico fin dal 2017, era stato anche primo ministro dell’Autorità nazionale palestinese dal 2006 al 2007 e alla guida dell’amministrazione della Striscia di Gaza dal 2014 al 2017. La sua era una storia segnata dal conflitto arabo-palestinese: nato nel 1962 nel campo profughi di Al-Shati a Gaza durante l’occupazione egiziana della Striscia dove la famiglia si era rifugiata dopo l’esodo palestinese seguito alla nascita di Israele nel 1948. Studiò nelle scuole gestite dall’UNWRA, l’organizzazione dell’Onu per i profughi palestinesi; laureato il lingua e letteratura araba presso l’Università islamica di Gaza, sposato e padre di 13 figli. Giovanissimo, fu il braccio destro del fondatore di Hamas, Ahmed Yassin (ucciso da un omicidio mirato di Israele a Gaza nel 2004). Arrestato da israele nel 1987 e 1988 per aver partecipato a manifestazioni di protesta, poi di nuovo nel 1992, deportato in Libano e tornato a Gaza solo l’anno successivo, diventò anche preside dell’Università islamica. Dal 2019 viveva e operava da Doha in Qatar. Israele e Iran sono da molto tempo impegnati in una guerra sottotraccia, e gli attacchi reciproci spesso non sono rivendicati. Teheran accusa lo Stato ebraico però anche di aver condotto vari omicidi mirati sul suo territorio; fra quelli di più alto profilo, la morte di uno dei massimi scienziati del nucleare iraniano, Mohsen Fakhrizadeh, ucciso da un’arma telecomandata nel 2021, e quella di un comandante dei Guardiani della Rivoluzione, il colonnello Sayad Khodai, a Teheran nel maggio 2022.

Vino, De Martin: in Veneto ci sono i presupposti per un’ottima annata

Vino, De Martin: in Veneto ci sono i presupposti per un’ottima annataMilano, 31 lug. (askanews) – “Non possiamo ancora fare previsioni precise ma ci sono i presupposti per dire che sarà un’ottima annata”. A dirlo è il presidente dell’Unione Consorzi vini veneti Doc e Docg (Uvive), Pierclaudio De Martin.


“Le temperature record mandano sotto stress le piante, che sono ora più preoccupate a salvaguardare la propria salute che non a nutrire i grappoli.La speranza però è che ora la temperatura si normalizzi e riprenda il suo corso” spiega il presidente, aggiungendo che “lo stato fitosanitario dei vigneti in questo momento è buono, e, sperando nel favore del clima, abbiamo gli elementi per poter dire che sarà un’ottima annata”. “La stagione è stata difficile: quest’anno abbiamo avuto un inverno che è stato in assoluto il più caldo degli ultimi trent’anni e questo ha determinato anche un germogliamento anticipato. Un fattore che potrebbe essere positivo, se non ponesse la pianta in condizioni di soffrire per eventuali gelate che in aprile si sono poi effettivamente verificate in alcune zone del Veneto” ricorda De Martin, aggiungendo che “è poi seguito quindi un periodo di temperature molto più basse della media e con grandi sbalzi termici e precipitazioni molto più abbondanti del solito, tra febbraio e marzo e poi a maggio, e ciò ha comportato qualche problema nei vigneti, come alcune carenze nutritive, alcuni ingiallimenti e un rallentamento nelle fasi di sviluppo vegetativo della pianta. In aggiunta, abbiamo dovuto far fronte anche a un’eccessiva umidità del suolo”


“Per quanto riguarda la fertilità delle gemme, è stata leggermente sotto la norma per quanto riguarda la Glera, nella norma per il Pinot Grigio e si è apprezzata una maggiore fertilità per quanto riguarda le varietà veronesi sia a bacca rossa (Corvina) sia a bacca bianca (Garganega)” prosegue il presidente, evidenziado che “la fertilità delle gemme però incide al massimo per un 30%: il rimanente 70% è deciso dal clima e dalla piovosità nelle fasi prevendemmiali e dunque capiremo a breve come sarà quest’anno”.