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Cremonini Live25, 13 stadi sold out: oltre 550mila biglietti venduti

Cremonini Live25, 13 stadi sold out: oltre 550mila biglietti vendutiRoma, 24 mar. (askanews) – Sono numeri straordinari quelli del Cremonini Live25, il nuovo tour di Cesare Cremonini che partirà con una doppia data allo stadio San Siro di Milano il 15 e il 16 giugno. Con 13 stadi sold out e oltre 550 mila biglietti venduti, si conferma tra gli eventi live più attesi della prossima estate.


A tre anni di distanza dal suo ultimo tour è grandissima l’attesa per il ritorno sul palco di Cremonini, tra i performer ed artisti più importanti del panorama musicale italiano. Cremonini Live25 arriva dopo l’uscita del disco di inediti “Alaska Baby”, anticipato dai primi due singoli di grande successo “Ora che non ho più te” (ancora ai vertici delle classifiche a cinque mesi dalla sua pubblicazione) e “San Luca” con Luca Carboni. Uno spettacolo, quello di Cremonini, che si preannuncia di una straordinaria forza artistica. Un progetto live che tiene unito un racconto personale e musicale iniziato con il viaggio nel freddo inverno dell’Alaska e proseguito con la pubblicazione di un album di inediti divenuto già un classico.


Per dare forma al suo progetto creativo Cremonini si è affidato ad alcuni tra i migliori tecnici dell’industria live, da Marc Carolan, già ingegnere del suono dei Muse e degli Snowpatrol, allo studio creativo di Londra NorthHouse, che per la prima volta lavorerà ad uno show italiano dopo aver creato eventi come l’halftime del SuperBowl del 2015, il giubileo di platino della regina Elisabetta d’Inghilterra e il concerto che si è tenuto in occasione dell’incoronazione di re Carlo e ad aver collaborato tra gli altri con Coldplay, Beyonce e Bruno Mars. “Sono pronto a far sognare il pubblico negli stadi. Il conto alla rovescia è iniziato”, scrive Cesare Cremonini

Euro digitale, Cipollone: da quando si decide pronto in 2 anni e mezzo

Euro digitale, Cipollone: da quando si decide pronto in 2 anni e mezzoRoma, 24 mar. (askanews) – L’euro digitale potrebbe diventare disponibile per l’utilizzo da parte del pubblico in circa “due anni, due anni e mezzo”, una volta che, completato il processo legislativo in corso al Parlamento europeo, la Bce decida se procedere alla sua adozione. Per parte sua l’istituzione monetaria sta portando avanti i preparativi tecnici “nei tempi previsti”, che dovrebbero concludersi a ottobre. Lo riferisce Piero Cipollone, il componente del Comitato esecutivo della Bce responsabile dei sistemi di pagamento, in una intervista al quotidiano spagnolo Expansion.


“L’euro digitale è una necessità strutturale per il sistema di pagamenti europeo, indipendentemente dagli sviluppi in altri paesi. Tuttavia – sostiene Cipollone – gli eventi recenti mettono in rilievo l’urgente necessità di compiere progressi in questa direzione”. L’esponente della Bce ribadisce la posizione dell’istituzione, fortemente intenzionata a adottare una valuta digitale della Banca centrale (Cbdc) e ansiosa in merito al via libera da parte del Parlamento Ue al relativo pacchetto normativo proposto dalla Commissione, ritenuto necessario per procedere. “Speriamo che il processo si completi in tempi ragionevoli”, dice Cipollone.


Il tema delle Cbdc è raramente dibattuto in Europa, è oggetto di progetti in varie giurisdizioni ma anche di controversie e diffusi scetticismi in alcuni casi, in particolare negli Stati Uniti. Molti esponenti della maggioranza Repubblicana guardano con ostilità all’idea di monete digitali delle banche centrali, ritenendole strumenti utilizzabili anche per esercitare nuove forme di controllo pubblico sulle popolazioni, al punto che l’amministrazione Trump ha esplicitamente vietato alla Federal Reserve di perseguire un dollaro digitale. In pratica, anche su questi temi Stati Uniti e Unione europea sembrano orientati a strade divergenti. I primi contrari al dollaro digitale e favorevoli invece ad un ampio uso di criptoasset e stablecoin. L’Ue all’opposto che spinge per l’euro digitale e legifera norme sempre più restrittive e limitanti su tutto il mondo delle attività cripto, che sospetta e insinua potrebbero insidiare la sua “sovranità” in ambito monetario.


Con l’euro digitale “non stiamo cercando uno scontro con nessuno – dice ancora Cipollone -. Attuarlo è qualcosa che avremmo dovuto fare indipendentemente dalle circostanze. Si tratta di garantire la resilienza delle nostre economie e il fatto che siamo padroni del nostro destino”. Ma poi menziona il fatto che negli Usa “c’è una proposta che consentirebbe alle stablecoin di detenere le loro riserve presso la Federal Reserve. Questo potrebbe essere utilizzato con una forma ibrida di dollaro digitale. Di fatto alcune stablecoin si presentano come il dollaro digitale del mondo”. Le stablecoin sono criptoasset agganciati ad un altro attivo sottostante, come può essere l’oro o il dollaro, tramite ad esempio titolo pubblici. In questo modo puntano ad ottenere stabilità sul valore, evitando le marcate fluttuazioni e la volatilità tipiche delle criptovalute (tenuto presente che il termine stesso “valute” su questi prodotti viene contestato da alcuni, specialmente dai banchieri centrali in Europa).


“C’è un crescente senso di urgenza – insiste Cipollone -. La situazione fuori dall’area euro è fonte di pressione e bisogna prendere in grande considerazione i rischi che fronteggiamo sui pagamenti, a riflesso della nostra fragilità e della nostra estrema dipendenza da operatori esteri”. Sull’euro digitale, la Bce in questa fase sta lavorando sulla selezione dei fornitori di servizi e sul quadro regolamentare. Infine, l’esponente dell’istituzione cita una stima secondo cui il costo del progetto ammonta a 432 milioni euro su un periodo di 10-15 anni.

Carceri, a Potenza il primo TEDx in un penitenziario: il tempo

Carceri, a Potenza il primo TEDx in un penitenziario: il tempoRoma, 24 mar. (askanews) – Un minuto sono 60 secondi, ma le lancette non si muovono sempre con la stessa velocità. Il tempo ha ritmi diversi, soprattutto quando lo si trascorre in carcere, dove sembra dilatarsi aprendo spazi per la riflessione e l’introspezione.


Il tempo, la dimensione che ci accomuna tutti ma con sfumature diverse, è stato il tema del TEDxCarcerediPotenza, nato dall’iniziativa di un gruppo di giovani under 30 e dal supporto della Fondazione Eni Enrico Mattei, Fondazione Carical, Fondazione Potenza Futura, con la piena collaborazione della direzione della casa circondariale di Potenza e l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo. TEDxCarcerediPotenza è stato il primo a tenersi in un istituto penitenziario in Italia. Dieci gli speaker e, fra questi, anche due detenuti hanno raccontato la loro esperienza dietro le sbarre e come il trascorrere dei minuti, in quei luoghi, abbia una valenza diversa: “É stata l’occasione -hanno spiegato gli organizzatori – per esplorare come il tempo influisca sulle nostre vite, sulle nostre decisioni e sulle relazioni che costruiamo”. A presentare l’evento la giornalista del Tg1, Isabella Romano.


Il tempo declinato in tutte le sue accezioni, come nel combattere le malattie oncologiche. Luisa Torsi, membro dell’Accademia dei Lincei, è professoressa di chimica presso l’Università di Bari e presidente dell’ARTI, l’Agenzia regionale per il trasferimento tecnologico. Nel corso del suo intervento, ha illustrato SiMoT (Single-Molecule with a large Transistor), il sistema che potrebbe rivoluzionare il modo in cui vengono identificate le patologie ancor prima della comparsa dei sintomi: “Si tratta di un dispositivo bio-elettronico capace di individuare una singola molecola, permettendo quindi di diagnosticare patologie nelle loro fasi iniziali. La tecnologia SiMoT promette di essere un prezioso strumento che consentirà ai clinici di identificare il momento preciso in cui un organismo passa dall’essere sano al divenire malato”. Il tempo, fondamentale nel contrastare i tumori ma anche nello studio dell’atmosfera. Il direttore dell’Istituto di metodologie per l’Analisi ambientale del CNR, Gelsomina Pappalardo, ha illustrato quello che avviene nell’atmosfera: “Sono processi molto rapidi, si parla di nanosecondi e microsecondi, ma che possono essere anche distribuiti nello spazio e relativi a fenomeni duraturi. Queste osservazioni servono anche a migliorare i dati misurati nel passato (per esempio quelli satellitari di vecchia generazione fino ad oltre 40- 50 anni fa) per costruire modelli che servono per le analisi di proiezione futura dello stato dell’atmosfera anche per i prossimi 100 anni e più”.


Il passato che serve a darci informazioni sul futuro. Un futuro espresso anche dai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 che guidano e orientano l’impegno di tutti nella costruzione di luoghi e comunità più sostenibili, inclusive ed eque. “Le sfide contemporanee, che sono quelle della sostenibilità in tutte le sue dimensioni, sono estremamente complesse e richiedono sguardi, approcci e soluzioni innovativi e multidisciplinari. Ecco, il TEDx all’interno dell’Istituto Penitenziario di Potenza rappresenta un interessante tentativo di ‘localizzare’ l’Agenda 2030 a scala micro, a scala di un ecosistema all’interno di un sistema urbano, quello di Potenza, per migliorare il dialogo tra stakeholder e integrare gli interventi sul territorio”, ha commentato Annalisa Percoco, senior researcher della Fondazione Eni Enrico Mattei. Ma il tempo è determinante anche nell’informazione, come ha ricordato Fabio Bolzetta, giornalista di Tv2000 e docente dell’Università LUMSA. Mentre, nella giustizia, ha denunciato l’avvocata Cathy La Torre, “il tempo è sospeso per quattro milioni di persone che attendono una sentenza. In Italia questa attesa può essere lunghissima e fa perdere anni di vita a chi aspetta di conoscere il suo destino”. E poi c’è il tempo dietro le sbarre, dove tutto è diverso, quasi come fosse ‘senza tempo’. Particolarmente toccante la testimonianza della blogger Alessia Piperno, costretta a vivere nella prigione di Evin in Iran, la stessa dove è stata rinchiusa Cecilia Sala: “Il tempo in carcere è come se fosse sospeso, un inferno dove perdi la dignità e ogni nozione. In cella le ore non si misuravano con le lancette dell’orologio ma attraverso le cose da osservare”. La manifestazione si è aperta con il saluto della vicepresidente del Parlamento Europeo, Pina Picierno che ha sottolineato come “i tanti direttori lungimiranti spesso si scontrano con l’opinione pubblica che tratta il tema carcerario in modo populista e repressivo. La nostra Costituzione all’art. 27 sancisce che le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato. L’Italia ha spesso dimenticato questo postulato, facendo diventare il carcere un HUB criminogeno. Iniziative come il TEDx nel carcere di Potenza costruiscono nuove pratiche di cui abbiamo molto bisogno per ricomporre un dialogo fra la società e il mondo penitenziario che renda il valore della rieducazione e del rinserimento non sono uno slogan ma un fatto”.


Il progetto, fortemente voluto dalle Fondazioni promotrici, ha evidenziato la necessità di “fare rete” per generare un cambiamento concreto: Federica D’Andrea, presidente di Fondazione Potenza Futura, ha spiegato che “con il TEDxCarcerediPotenza abbiamo dato vita a opportunità nuove in un luogo che troppo spesso appare solo come un limite. Il futuro, oggi più che mai, si conferma un diritto che appartiene a tutti”. Sulla stessa linea, Egidio Comodo, consigliere di amministrazione di Fondazione Carical, ha sottolineato come “questo evento abbia dimostrato che anche tra le mura più alte, le idee possono volare libere: è qui che inizia il vero reinserimento, alimentato dal potere del pensiero condiviso”.

AmCham, a Rimini evento su investimenti transatlantici e opportunità

AmCham, a Rimini evento su investimenti transatlantici e opportunitàMilano, 24 mar. (askanews) – Giovedì 27 marzo, a partire dalle ore 15, presso il prestigioso Teatro Galli di Rimini, American Chamber of Commerce in Italy, in collaborazione con ExportUSA, grazie al contributo di BPER e con il patrocinio di Confindustria Romagna, organizza l’evento dal titolo “Emilia-Romagna: investimenti transatlantici e nuove opportunità di business”.


Il dibattito si colloca all’interno di una due giorni che vede AmCham impegnata anche il 26 marzo a Bologna con la quinta Conferenza Nazionale dei suoi Rappresentati Locali: professionisti che supportano e promuovono le attività di AmCham Italy su tutto il territorio nazionale.“Rimini e l’Emilia-Romagna ospitano da sempre un modello esemplare di quel tessuto imprenditoriale italiano famoso in tutto il mondo. Questa regione, con la sua straordinaria capacità di innovazione e tradizione industriale, rappresenta pertanto una leva strategica per gli investimenti transatlantici. In particolare, Rimini si distingue come un centro dinamico per il business, grazie alla sua posizione geografica privilegiata e alle infrastrutture moderne che la rendono un hub ideale per la collaborazione internazionale. Non a caso è stata scelta come tappa del ciclo di conferenze che dedichiamo alle attività di collaborazione tra AmCham Italy e i suoi Rappresentanti Locali”, ha affermato Simone Crolla, Consigliere Delegato della Camera di Commercio Americana in Italia.


Grazie al network dei suoi Local Chapters presenti nelle maggiori città italiane e nei principali stati americani, AmCham Italy – che ha fra i propri obbiettivi lo sviluppo delle relazioni economiche e culturali fra gli Stati Uniti e l’Italia – è in grado di garantire un filo diretto con le aree di maggiore interesse per la business community italo-americana e di assicurare un costante aggiornamento sulle politiche locali e sulle opportunità di investimento, fondamentali per le aziende che mirano ad internazionalizzare il proprio business al di là dell’Atlantico.La due-giorni prevede una sessione di “best practices” a porte chiuse che si svolgerà a Bologna il 26 marzo tra il team AmCham Italy e i suoi Rappresentanti Locali. La giornata si concluderà con una business dinner esclusiva, organizzata grazie al supporto di BMC Air Filter, a cui parteciperanno le Istituzioni locali, il Comitato Esecutivo di AmCham Italy, numerosi imprenditori e alcuni selezionati ospiti del network della Camera.


Giovedì 27 marzo, a partire dalle ore 15.00, a chiusura della due giorni, si terrà il convegno a porte aperte: “Emilia-Romagna: investimenti transatlantici e nuove opportunità di business”.L’evento sarà l’occasione per incontrare le istituzioni locali e approfondire le possibilità di investimento per le imprese della Regione negli Stati Uniti, presentare ufficialmente Lucio Miranda, Presidente e Fondatore ExportUSA, come Rappresentante Locale per la città di Rimini e per la firma del Protocollo d’Intesa tra AmCham Italy e Confindustria Romagna.


“L’Emilia-Romagna, così come molte altre regioni italiane – prosegue Crolla – è uno scrigno di realtà capaci di guardare con coraggio oltre confine e sufficientemente forti da internazionalizzarsi in quella terra che ha accolto i nostri avi, in un momento in cui il sogno americano rappresentava l’unica possibilità di immaginare e costruire con fiducia il futuro. Le imprese emiliano-romagnole esportano negli Stati Uniti beni per circa 10,4 miliardi di euro (dati 2023), in crescita di quasi il 60% rispetto al 2019, con un peso del 12,2% sul totale regionale. D’altro canto, se è vero che l’Italia è un bacino inesauribile di business pronti a salpare per gli USA, è altrettanto vero che, oltreoceano, sono sempre più numerose le imprese desiderose di stabilirsi nel Bel Paese, e in particolare in Emilia-Romagna. Ad oggi, oltre 220 imprese con azionisti statunitensi operano nella regione, generando un fatturato aggregato di quasi 8,3 miliardi di euro e impiegando più di 20.000 persone. Cifre che testimoniano la solidità delle relazioni economiche tra l’Emilia-Romagna e gli Stati Uniti. Questi incontri contribuiscono a rafforzare la presenza di AmCham Italy in ogni città dove i suoi Rappresentanti Locali, grazie a una costante collaborazione con la sede centrale, diventano sempre più interlocutori privilegiati di istituzioni e imprese locali.”“Questa iniziativa segna l’inizio di una nuova fase per ExportUSA e sono onorato della nomina di rappresentante locale per la Città di Rimini” afferma il Presidente Lucio Miranda e, conclude, “La nostra mission è sempre stata chiara: promuovere il mercato americano contribuendo a rafforzare i legami commerciali tra il nostro territorio e gli Stati Uniti. Un sincero ringraziamento ad AmCham e al Consigliere Crolla per questa importante opportunità”. 

Dazi, Consorzio Vino Nobile al governo: serve intervento tempestivo

Dazi, Consorzio Vino Nobile al governo: serve intervento tempestivoMilano, 24 mar. (askanews) – Una lettera aperta indirizzata ai ministri Francesco Lollobrigida (Agricoltura), Antonio Tajani (Esteri) e Adolfo Urso (Made in Italy) per chiedere attenzione e sostegno per le imprese vitivinicole del territorio sulla questione dei dazi minacciati dal Governo Trump che potrebbero incidere fino al 200% del prezzo del vino, stando alle ultime notizie. È in sintesi il contenuto della missiva partita venerdì 21 marzo a firma del presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Andrea Rossi.


“Questo dazio potrebbe avere un impatto devastante sul settore vinicolo italiano e sulla nostra Denominazione che è una delle più storiche in Italia e che a oggi, su una totalità di circa 10 milioni di bottiglie annue, ne esporta sul mercato Usa il 35%” si legge nella missiva che continua sottolineando che “l’introduzione di questa misura metterebbe in seria difficoltà i nostri produttori che da anni investono in promozione proprio in questo mercato”. “Alla luce di queste riflessioni si chiede un intervento tempestivo e deciso da parte delle istituzioni italiane ed europee per scongiurare l’applicazione di tali misure” prosegue la lettera, evidenziando che “è necessario avviare un dialogo costruttivo con le controparti americane per tutelare il nostro settore che rappresenta non solo un’eccellenza del made in Italy ma anche una componente essenziale della nostra economia”.


Tra le proposte del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano anche quella di accelerare la ratifica di accordo di libero scambio attraverso il Mercosur, al momento bloccato, e di eventuali altri accordi internazionali, oltre anche alla necessità di semplificare l’utilizzo di fondi Ocm “oramai ingessati dal forte peso burocratico richiesto”.

Lollobrigida: oggi portiamo l’attenzione sul settore primario

Lollobrigida: oggi portiamo l’attenzione sul settore primarioRoma, 24 mar. (askanews) – “Qui portiamo l’agricoltura nelle sue diverse forme, la produzione di cibo di qualità ma anche il lavoro, l’innovazione, la capacità di recupero attraverso il mondo del volontariato: abbiamo qui tutte le associazioni agricole e anche il mondo industriale che in questa piazza ricostruiscomo un settore che viene definito da tutti primario ma che deve tornare a esserlo nei fatti”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, a margine della inaugurazione di Agricoltura E’, il villaggio-evento dedicato al mondo agricolo italiano, ospitato a Roma nell’area riqualificata di Piazza della Repubblica e dei Giardini di Dogali.


Lollobrigida ha sottolineaato che “non è casuale” la scelta di organizzare l’evento il 24-25-26 marzo, in concomitanza con l’ anniversario dei Trattati di Roma. “Siamo orgogliosi – ha detto – di essere nati in una nazione che ha 3000 anni di contaminazioni: abbiamo assorbito tutte queste culture e le abbiamo trasformate e rese appetibili al mondo, tant’è che il nostro export quest’anno tocca record mai toccati prima e l’ agricoltura italiana – ha ricordato il ministro – è la prima per valore aggiunto in Ue e il reddito degli agricoltoti in Italia cresce più che nel resto d’Europa”. Il ministro Lollobrigida ha poi sottolineato che “il governo ha un programma a cui è ancorato e che sta realizzando, la premier Meloni fa sintesi tra istanze differenti, noi camminiamo insieme: siamo forti nei consensi, nei risultati elettorali e nei sondaggi, le cose vanno molto bene al di là di quelle che possono essere schermaglie politiche. Anche in questa sede – ha concluso – ci confronteremo con i colleghi su tematiche molto dense, anche di politica internazionale, qui ribadiremo come l’italia sia il perno dell’Europa”, ha concluso.

Lollobrigida: su dazi ragionare su politica comune tra alleati

Lollobrigida: su dazi ragionare su politica comune tra alleatiRoma, 24 mar. (askanews) – Sulla questione dei dazi bisogna “ragionare su una politica che sia comune tra paesi alleati e con gli Stati Uniti come Unione Europea dobbiamo avere la capacità di rapportarci e trovare soluzioni senza egoismi e senza condizioni di privilegio. Certo, per nazioni esportatrici come la nostra i dazi non sono mai una buona notizia, salvo quelli che servono a riequilibrare il mercato”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, a margine della inaugurazione di Agricoltura E’, il villaggio-evento dedicato al mondo agricolo italiano, ospitato a Roma nell’area riqualificata di Piazza della Repubblica e dei Giardini di Dogali.

Pronipote di Chiang Kai-shek, fondatore di Taiwan, si sposta in Cina

Pronipote di Chiang Kai-shek, fondatore di Taiwan, si sposta in CinaRoma, 24 mar. (askanews) – Il tempo passa, si susseguono le generazioni e anche alcune ferite si rimarginano. In Cina sta avendo una certa eco la notizia che il pronipote dell’ex leader nazionalista del Kuomintang e fondatore di Taiwan, Chiang Kai-shek, si sia trasferito a vivere e lavorare ad Hangzhou, nella Cina continentale. Lo riferisce oggi il South China Morning Post.


In un post pubblicato la scorsa settimana, Andrew Chiang You-ching, 35 anni — il più giovane della sua generazione della famiglia Chiang, simbolo dell’anticomunismo nel secolo scorso — ha annunciato sui social media di aver deciso di trasferirsi in Cina per avviare una carriera nella capitale della provincia orientale cinese dello Zhejiang. “Ho recentemente deciso di mettere radici e sviluppare la mia carriera sul continente”, ha detto in un breve video, senza però specificare in quale ambito professionale intenda operare. “Voglio provare un nuovo stile di vita”.


Il giovane Chiang ha studiato negli Stati uniti ed è il l’ultimo dei tre figli di Chiang Hsiao-yung — a sua volta nipote di Chiang Kai-shek. A differenza dei fratelli Demos Chiang Yiu-po ed Edward Chiang Yiu-chun, entrambi affermati designer, Andrew ha finora evitato i riflettori. Negli ultimi anni si è recato frequentemente sul continente e ha visitato la residenza storica del suo bisnonno a Ningbo, nello Zhejiang, secondo quanto riportato dai media taiwanesi.


Il sentimento verso l’ex leader del Kuomintang è notevolmente cambiato nel continente negli ultimi trent’anni: Chiang è sempre più riconosciuto come figura chiave nei legami storici tra Pechino e Taipei, nonostante la guerra civile finita nel 1949, che lo oppose al Partito comunista cinese. Diversa la questione a Taiwan. L’anno scorso il governo taiwanese guidato dal Partito democratico progressista (DPP), accusato di indipendentismo da Pechino, ha annunciato l’intenzione di rimuovere oltre 760 statue di Chiang dagli spazi pubblici.


Dopo la sconfitta nella guerra civile contro i comunisti, le truppe del Kuomintang fuggirono a Taiwan nel 1949, dove Chiang Kai-shek stabilì un governo provvisorio e governò l’isola per quasi trent’anni, fino alla sua morte nel 1975. Nonostante l’opposizione al comunismo e la percezione di avversario da parte di Pechino, Chiang restò sempre fermamente ancorato all’idea di un’unificazione sotto la Repubblica di Cina, nome ufficiale di Taiwan. Anche Wayne Chiang Wan-an, sindaco di Taipei e altro pronipote di Chiang Kai-shek, gode di un’immagine positiva nei media e nel pubblico della Cina continentale, in parte per la sua posizione relativamente conciliatoria verso Pechino. Nonostante le pressioni del governo DPP, a dicembre Chiang Wan-an ha ospitato a Taipei il Forum annuale del gemellaggio Taipei-Shanghai, evidenziando l’importanza degli scambi nonostante le tensioni nelle relazioni tra le sponde dello Stretto.

Vino, nella Gdo nel 2024 -1,3% vendite a volume e +2,2% a valore

Vino, nella Gdo nel 2024 -1,3% vendite a volume e +2,2% a valoreMilano, 24 mar. (askanews) – Sono 753 milioni i litri di vino e spumante venduti nel 2024 nella Gdo che resta il canale di vendita più importante per il settore e offre una fotografia chiara delle preferenze degli italiani in fatto di vini. L’Istituto di Ricerca Circana ha reso disponibili in anteprima alcuni dati dello studio “Circana per Vinitaly” che, come da tradizione, verrà presentato nella sua interezza nel corso della tavola rotonda “Vino e Gdo: Innovazione, Mercati e Opportunità”, in programma a Vinitaly lunedì 7 aprile. In questa occasione, oltre a fare il punto sull’andamento del settore vinicolo in grande distribuzione nel 2024, mettendo a confronto produttori e distributori, verranno presentati i dati dei primi mesi dell’anno, per approfondire i primi segnali che vengono dai mercati e che potrebbero condizionare il 2025.


Gli ultimi anni sono stati di grande sofferenza per il mercato del vino nella Gdo, a causa degli effetti a lungo termine degli aumenti dei costi di produzione e dei loro riflessi sugli scaffali. Tuttavia, a partire dal 2023, l’andamento del mercato del vino, pur mantenendo il segno meno, ha cominciato a dare segni di miglioramento e nel 2025 potrebbe proseguire nella stessa direzione, grazie in parte al raffreddamento dei prezzi, da non intendere come riduzione, e al conseguente scenario di maggiore stabilità. Il tutto, al netto dei dazi minacciati dall’amministrazione Trump. Secondo Circana, il settore chiude il 2024 con un -1,3% a volume sull’anno precedente (fatta eccezione per lo spumante che sembra aver intrapreso un percorso diverso), in parte compensato da un +2,2% a valore. Performance positiva per i vini in bottiglia a Denominazione d’origine che registrano un +0,7%, confermata anche da altre categorie di vini che nel 2024 hanno registrato buoni risultati, in parte inaspettati.


Nel 2024, crescono significativamente a volume, rispetto all’anno precedente, il siciliano Inzolia, con il +12,9%, il Primitivo di Puglia (+11,8%), quasi al pari del Vermentino (Sardegna, Toscana, Liguria) con il +11,7%, seguito dalla friulana Ribolla (+11,3%). La classifica dei vini “emergenti”, cioè quelli col maggior tasso di crescita rispetto all’anno precedente, elaborata invece a valore, mostra il Vermentino al primo posto con +13,5%, seguito dal Primitivo di Puglia con il +12,6%, dal trentino Lagrein che cresce dell’11,5% e dal Pinot Nero con il +9,8%. Il costo medio per il vino a Denominazione d’origine in bottiglia (Doc, Docg, Igt) è di 5,57 euro al litro, con un aumento medio del 2% sull’anno precedente, decisamente più contenuto rispetto al dato 2023, che aveva registrato aumenti superiori al 6%. In generale, gli italiani nei supermercati preferiscono i rosati ai bianchi, i bianchi ai rossi e i vini fermi a quelli frizzanti. Al primo posto il Prosecco con quasi 50 mln di litri venduti (+4,7% rispetto all’anno precedente), seguito dal Chianti con oltre 16 mln di litri e dal Lambrusco con oltre 15 mln, che però performano peggio dell’anno scorso (-2,9% e -4%). Da notare le buone performance del Vermentino (Sardegna, Toscana, Liguria), al sesto posto in classifica, che cresce dell’11,7% con oltre 11,6 mln litri venduti, della Ribolla (Friuli-Venezia Giulia), all’ottavo posto con quasi 8 mln e 700mila litri venduti (+11,3%) e del Primitivo di Puglia, all’undicesimo posto con 7,3 mln (+11,8%).


“Il 2024 ha visto migliorare il dato (pur sempre negativo) del vino. La frenata dovuta ai prezzi sembra alle spalle, in uno scenario che però non lascia del tutto spazio all’ottimismo e a previsioni di crescita sostenuta della categoria” ha dichiarato Virgilio Romano, Business Insight Director di Circana, aggiungendo che “nel 2024, le scelte si sono indirizzate verso un minor acquisto e verso brand/tipologie con un prezzo più basso per la salvaguardia del proprio budget di spesa, eppure segnali positivi ci sono e su quelli bisogna continuare a lavorare. Sarà necessario sfruttare questo attuale equilibrio, anche se ancora precario, per fare le scelte intelligenti e lungimiranti e trovare le strategie più efficaci per contrastare una situazione inalterata dal punto di vista dell’offerta e in calo dal punto di vista della domanda, avendo come faro il consumatore”.

IA, ecco il “Festival della Canzone Cristiana Artificial Intelligence”

IA, ecco il “Festival della Canzone Cristiana Artificial Intelligence”Roma, 24 mar. (askanews) – Al via il primo Festival Mondiale di Musica Cristiana generato dall’Intelligenza artificiale, un Festival musicale interamente realizzato dall’incontro tra talento umano e intelligenza artificiale.


Fabrizio Venturi, Direttore artistico del Festival della Canzone Cristiana, primo promotore della Christian Music italiana, e Andrea Poli, suo compagno di studi ed ex socio dell’Agenzia di Grafica Pubblicitaria fiorentina “Free Graphic”, oggi specialista in AI, daranno vita ad un’esperienza sonora unica e rivoluzionaria che guarda al futuro della creazione musicale. “Siamo entusiasti di annunciare la nascita del primo Festival musicale al mondo interamente dedicato alla fusione di talento umano e intelligenza artificiale” hanno dichiarato all’unisono i due ideatori Fabrizio Venturi e Andrea Poli. Fabrizio Venturi ha, poi, puntualizzato: “L’AI rafforzerà, ancor di più, la missione e lo spirito del Festival della Canzone Cristiana, che è quello di evangelizzare mediante la musica, unico linguaggio che non conosce né limiti, né barriere, che, con l’avvento di Al, assurge a livelli sempre più universali e mondiali. Il Festival della Canzone Cristiana Artificial Intelligence rappresenta un’innovazione nel panorama musicale, che offrirà la possibilità a cantanti di ogni provenienza di interpretare brani unici, composti interamente da algoritmi di intelligenza artificiale. Non sarà solo una competizione, ma un’esplorazione del futuro della musica, in cui la creatività umana si fonde con le illimitate possibilità offerte dalla tecnologia. Artisti opportunamente selezionati potranno lavorare con sistemi di AI all’avanguardia per creare performance indimenticabili, sfidando i confini tradizionali della composizione musicale”.


Il Festival della Canzone Cristiana Artificial Intelligence sarà trasmesso, in diretta mondiale, il 1^ Maggio 2025, sulla pagina Facebook de “La Luce di Maria”, che vanta più di un milione e 500mila follower. Il Festival si rivolge ad un pubblico vasto e diversificato, costituito da appassionati di musica e di tecnologia, da artisti, da produttori e da ricercatori, a cui farà vivere un’esperienza immersiva ed interattiva. Parteciperanno al “Festival della Canzone Cristiana Artificial Intelligence”, con le esibizioni dal vivo, i premiati della quarta edizione del Festival della Canzone Cristiana Sanremo 2025, tra cui Piero Chiappano (primo classificato), Gipsy Marta Fiorucci (seconda classificata), Gabylo (terzo classificato) e Renato Belluccio (vincitore miglior testo), i quali gareggeranno con gli artisti di AI. I voti per decretare i vincitori saranno espressi dagli spettatori che seguiranno la kermesse musicale in AI sulle pagine Facebook de “La Luce di Maria”, de “La Luz de Maria” e su tutti i profili social del Festival della Canzone Cristiana di Sanremo. Si tratta di un’esperienza sonora senza precedenti che offrirà al pubblico un evento affascinante realizzato attraverso il connubio della creatività umana e dell’innovazione tecnologica, un’opportunità unica per artisti professionisti ed emergenti di esibirsi con brani interamente creati da algoritmi di Intelligenza Artificiale.


Il Festival non sarà solo una vetrina musicale, ma un’occasione per riflettere sul futuro della composizione e del ruolo della tecnologia nell’arte in generale. In attesa di dar corso a questa kermesse musicale in Artificial Intelligence la Direzione del Festival della Canzone Cristiana invita cantanti solisti e gruppi musicali di ogni età e nazionalità a candidarsi per la prossima edizione del Festival della Canzone Cristiana, il Sanremo Cristian Music Festival 2026, che per la sua quinta edizione potrà fornire ai cantanti, i quali non avessero un loro brano, una canzone creata con l’AI, scrivendo alla Segreteria del Festival info@sanremofestivaldellacanzonecristiana.it


“Ogni partecipante, che vorrà realizzare un brano con l’AI, lavorerà con un team di esperti in intelligenza artificiale al fine di dar vita ad un brano che corrisponda alle proprie aspettative, basato su personali input tematici ed emotivi, tale da possedere un’elevata qualità artistica e stilistica, che dimostrerà come la tecnologia possa non solo supportare, ma anche stimolare la creatività musicale in modi inediti” ha concluso Fabrizio Venturi.