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25 Aprile, tensione in piazza Duomo. Filo-palestinesi: fateci parlare

25 Aprile, tensione in piazza Duomo. Filo-palestinesi: fateci parlareMilano, 25 apr. (askanews) – Tensione in piazza Duomo a milano dove i manifestanti pro Palestina hanno cercato di sfondare le transenne a poche decine di metri dal palco dove si svolgono gli interventi degli ospiti della celebrazione del 25 aprile. I manifestanti sono stati contenuti dopo alcuni minuti a far arretrare i giovani.


“Lasciate parlare i Palestinesi”, la richiesta più volte urlata in piazza Duomo da alcune centinaia di manifestanti con bandiere palestinesi e striscioni di sostegno alla liberazione della Palestina nel corso degli interventi dal palco dei rappresentanti dell’Anpi e dei sindacati al termine del corteo per le celebrazioni del 25 Aprile. “No al genocidio”, si legge su uno striscione. “Fuori i genocidi dalla storia”. Sono state forzate le transenne di protezione e sono esplosi alcuni petardi. Le forze dell’ordine sono entrate in azioni per respingere il tentativo di forzare le protezioni in assetto antisommossa.

Usa, Corte appello New York annulla la sentenza contro Weinstein

Usa, Corte appello New York annulla la sentenza contro WeinsteinRoma, 25 apr. (askanews) – La Corte d’Appello di New York ha cancellato la sentenza di condanna del 2020 contro l’ex produttore cinematografico Harvey Weinstein per stupro e molestie. Lo scrive La Voce di New York, aggiungendo che la sentenza di assoluzione è stata ottenuta per 4 giudici contro tre.


Nello specifico, la corte ha stabilito che il giudice del processo Weinstein ha commesso un vizio di forma consentendo la testimonianza di varie donne che accusavano Weinstein di molestie, pur non essendo i loro casi oggetto del procedimento, che riguardava solo due donne. Spetta ora al Procuratore distrettuale di New York Alvin Briggs decidere se chiedere un nuovo processo contro il produttore di Hollywood.


Harvey Weinstein era accusato di molestie sessuali e stupro da oltre cento donne; a New York era sotto processo per due di questi casi.

A Roma due ore di tensione a Porta San Paolo: poi festa Anpi

A Roma due ore di tensione a Porta San Paolo: poi festa AnpiRoma, 25 apr. (askanews) – “Tornassi indietro, al 1945, forse non userei tutta la cortesia che abbiamo avuto nel rimettere in libertà i fascisti e userei altri metodi…”. E’ una promessa anche se suona un po come una minaccia l’intervento conclusivo di uno dei ‘partigiani di San Lorenzo’ che prende la parola dal palco dell’Anpi, in piazza di Porta San Paolo, a Roma. Le parole della “compagna” Luciana più evocative della “democrazia conquistata con il sangue” sono nette rispetto al passato: “I nostri morti vanno celebrati – sottolinea – per quelli loro si può avere pietà, ma ci sono responsabilità chiare rispetto al dolore provocato a tutto un Paese”.


Mancano pochi minuti alle 14 quando il suono dolce di un sax invade l’area che è quasi all’ombra della Piramide Cestia, sono passate da un po le ore convulse del primo mattino, quando solo grazie al lavoro metro per metro di polizia e carabinieri ha impedito che le manifestazioni della Brigata ebraica e dei movimenti in favore della Palestina arrivassero in contatto. Il massimo è stato quando intorno alle 8 i due schieramenti si sono insultati a pochi metri di distanza, affacciati alla recinzione in ferro della stessa Piramide, promettendosi un po di tutto. Il lancio di alcuni petardi ha di fatto interrotto la questione. Mezzi blindati, furgoni ed auto delle Forze dell’Ordine hanno creato prima uno spazio cuscinetto, una sorta di terra di nessuno nella quale respirare, e poi in breve portato quelli della Brigata ebraica verso via del Campo Boario. Ma quando sono ricominciati le parole contro Israele dagli altoparlanti è ripresa la ‘fuga in avanti’ di alcuni della Brigata, tutti poi riportati indietro dagli stessi della comunità. Nella confusione qualcuno lancia una scatola di piselli ed un sasso. Vengono colpiti l’operatore di una tv alla testa ed un cronista di un sito internet d’informazione al naso. La corona di fiori deposta dalla Comunità ebraica capitolina è tranquilla accanto a quella dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia e dell’Associazione nazionale Granatieri di Sardegna. Il presidente della Comunità ebraica più tardi spiegherà in una nota: “Affrontiamo questo 25 aprile con la coscienza limpida di ciò che siamo e che siamo stati. Un baluardo di democrazia, proprio come Israele in un mondo che conosce solo la dittatura e la prevaricazione”.


Gli fa quasi eco Riccardo Pacifici, vicepresidente della European jewish association, e storico esponente degli ebrei romani. Parla mentre la manifestazione della Brigata ebraica si sta sciogliendo, ad un passo dal cordone degli agenti di polizia in assetto antisommossa. “Anche questa mattina abbiamo deposto una corona a porta San Paolo. Si è creata tensione perché alcuni gruppi arabi e pro Palestina, in modo provocatorio – dice subito ai cronisti – hanno detto che ci avrebbero cacciato dalla piazza. Hanno tentato di umiliarci”. Sono stati lanciati sassi contro i giornalisti?, si chiede. “Gli imbecilli non mancano mai”, risponde e poi aggiunge: “Nessuno di noi voleva creare problemi. Molto più grave è stata la presenza di chi voleva riscrivere la storia. C’è un clima di intimidazione nei nostri confronti. Ma vogliamo ricordare a tutti che gli arabi durante la guerra erano dalla parte dei nazisti mentre la brigata Ebraica venne a combattere in Italia per portare la libertà”.


La tranquillità di Testaccio accoglie il corteo della Brigata ebraica vicino al cimitero acattolico, sotto ad un sole tiepido. I movimenti antagonisti, intanto, stanno liberando la zona della Piramide e mentre passano davanti alla Fao, all’Aventino, si fermano a fischiare e insultare la bandiera di Israele, che assieme a tante altre adorna la facciata della sede dell’organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura. Intanto dalla Garbatella e dal ponte dedicato a Settimia Spizzichino, unica donna sopravvissuta al rastrellamento del ghetto di Roma, parte il corteo dell’Anpi. In testa ci sono Roberto Salis, Angelo Bonelli, Ilaria Cucchi. Il sindaco Roberto Gualtieri raccoglie il saluto di tanti e molti sono quelli che lo fermano e chiedono una foto. “È importante ricordare chi ha dato la sua vita per donarci la nostra libertà, la nostra democrazia, la nostra costituzione, la nostra Repubblica e il nostro sistema sociale avanzato. Tutto questo è figlio del coraggio di chi ha voluto non stare a guardare e dare la vita per partecipare alla liberazione dell’Italia e riscattarsi dai crimini del nazifascismo. Quelli della Liberazione sono valori preziosi che devono essere costitutivi della nostra nazione e cittadinanza e devono unire il Paese”.


La musica dei canti partigiani e di ‘Bella Ciao’ risuona tutto intorno, è cominciata la festa dell’Anpi e tanti prendono il microfono dal piccolo palco, a pochi metri dalle corone di fiori. Il papà di Ilaria Salis, Roberto, legge un messaggio della figlia e parte l’applauso: “Sono orgogliosa che nel mio Paese si ricordi tutti gli anni la cacciata dei nazifascisti grazie alla coraggiosa lotta di partigiani e partigiane – dice la giovane detenuta in Ungheria – Dalla mia cella ardentemente desidero che il mio paese si mostri tutti i giorni all’altezza della propria storia, che oggi come in passato voglia opporsi all’ingiustizia nel mondo e schierarsi dalla parte giusta della storia. Buon 25 aprile”.

25 Aprile, slogan contro la brigata ebraica al corteo di Milano

25 Aprile, slogan contro la brigata ebraica al corteo di MilanoRoma, 25 apr. (askanews) – Palestinesi e militanti antagonisti sparsi lungo il percorso del corteo per la celebrazione della Liberazione a Milano hanno scandito slogan contro Israele al passaggio della brigata ebraica. Le contestazioni più accese si sono registrate all’angolo con via Senato e all’ingresso di Piazza San Babila. “Palestina libera” e “Israele assassino” tra gli slogan più pronunciati.


Nuove contestazioni potrebbero verificarsi in Piazza Duomo, dove il corteo è in procinto di arrivare. Qui è in corso dalle 13:30 in presidio dei giovani palestinesi e i alcune organizzazioni antagonisti milanesi.

Il Financial Times: Kiev userà armi a lungo raggio per colpire la Russia

Il Financial Times: Kiev userà armi a lungo raggio per colpire la RussiaRoma, 25 apr. (askanews) – L’Ucraina potrebbe utilizzare armi a lungo raggio, compresi i missili ATACMS (Army Tactical Missile System) a lungo raggio forniti dagli Stati Uniti, per colpire all’interno del territorio russo nonostante le istruzioni di Washington di utilizzare tali armi solo all’interno dell’Ucraina, ha riferito il Financial Times, citando il capo dello stato Stato Maggiore della Difesa britannico Tony Radakin.


“Mentre l’Ucraina acquisisce maggiori capacità per la lotta a lungo raggio… la sua capacità di continuare le operazioni in profondità diventerà (sempre più) una caratteristica”, ha detto Radakin al giornale, aggiungendo che “hanno sicuramente un effetto”. Il funzionario ha aggiunto che Kiev organizzerà “attacchi e raid di sabotaggio” utilizzando armi a lungo raggio all’interno della Russia, indipendentemente dalle istruzioni degli Stati Uniti di dispiegarle sul campo di battaglia in Ucraina.

Decine di migliaia in piazza a Milano per festa Liberazione

Decine di migliaia in piazza a Milano per festa LiberazioneMilano, 25 apr. (askanews) – “Decine di migliaia di persone stanno sfilando a Milano al corteo nazionale dell’Anpi per il 79esimo anniversario della liberazione dal nazifascismo partito poco dopo le 14.30 da Corso Venezia a Milano. In centinaia si sono radunati già dalla tarda mattinata a partire dai bastioni di Porta Venezia in attesa di mettersi in marcia con bandiere e striscioni con slogan antifascisti e per la Costituzione attraerso le vie del centro della città per arrivare a piazza Duomo attorno alle 15.30. Confermate le presenze della segretaria del Pd Elly Schlein, del leader di Azione Carlo Calenda, del portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli, del segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. Tra i partecipanti anche lo scrittore Antonio Scurati, al centro del monologo censurato dalla Rai.


Due i punti di possibile tensione nel percorso del corteo: l’angolo di piazza San Babila, dove si sono registrate negli anni passati sfilerà come sempre scortata dai City angels ma molto più avanti rispetto alle precedenti edizioni, e piazza Duomo, dove è annunciata una distinta manifestazione: il presidio dalle 13.30 dei Giovani palestinesi, dell’Unione democratica arabo palestinese e organizzazioni di sinistra e antagoniste tra cui Transiti28, Panetteria Occupata, Cambiare Rotta, Lume, Camera del non lavoro, Potere al Popolo. Parteciperà invece al corteo, in coda, l’Associazione palestinesi d’Italia (Api), con uno spezzone che dovrebbe radunare numerosi partecipanti da tutto il nord Italia. Sul palco di piazza Duomo, dopo l’introduzione del presidente provinciale dell’Anpi Primo Minelli, previsti gli interventi del presidente nazionale dell’Aned Dario Venegoni, del sindaco di Milano Beppe Sala, dell’attore e regista Pif, del professor Andrea Ricciardi della Fiap, dal segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri, di Debora Migliucci dell’Archivio storico del lavoro e dal presidente nazionale Anpi Gianfranco Pagliarulo.

25 Aprile, Schlein in piazza Duomo a Milano: celebriamo l’Italia dalla parte giusta

25 Aprile, Schlein in piazza Duomo a Milano: celebriamo l’Italia dalla parte giustaMilano, 25 apr. (askanews) – Il 25 aprile “è una giornata in cui celebrare quell’Italia che è stata dalla parte giusta della storia”. Lo ha detto la segretaria del PD Elly Schlein, arrivata poco dopo le 14 al corteo a Milano per la celebrazione della Liberazione organizzato dall’Anpi. “Il 25 Aprile è la festa della liberazione, la festa di tutta la Repubblica, è la festa in cui si ricorda chi ha dato la vita e con tanto sacrificio ha costruito le basi per la libertà di questo Paese e per la difesa dei valori della nostra Costituzione. È una giornata in cui va rinnovato l’impegno e la lotta per la difesa della nostra costituzione e per la sua piena attuazione. E’ in questo modo – ha aggiunto Schlein – che noi dobbiamo ricordare la resistenza che ci ha liberato dai nazifascisti”.

25 Aprile, Schlein a piazza Duomo: celebriamo Italia dalla parte giusta

25 Aprile, Schlein a piazza Duomo: celebriamo Italia dalla parte giustaMilano, 25 apr. (askanews) – Il 25 aprile “è una giornata in cui celebrare quell’Italia che è stata dalla parte giusta della storia”. Lo ha detto la segretaria del PD Elly Schlein, arrivata poco dopo le 14 al corteo a Milano per la celebrazione della Liberazione organizzato dall’Anpi. “Il 25 Aprile è la festa della liberazione, la festa di tutta la Repubblica, è la festa in cui si ricorda chi ha dato la vita e con tanto sacrificio ha costruito le basi per la libertà di questo Paese e per la difesa dei valori della nostra Costituzione. È una giornata in cui va rinnovato l’impegno e la lotta per la difesa della nostra costituzione e per la sua piena attuazione. E’ in questo modo – ha aggiunto Schlein – che noi dobbiamo ricordare la resistenza che ci ha liberato dai nazifascisti”.

Usa, Pil I trim. frena a +1,6%, inflazione PCE balza a +3,4%

Usa, Pil I trim. frena a +1,6%, inflazione PCE balza a +3,4%New York, 25 apr. (askanews) – Il Prodotto interno lordo statunitense, nel primo trimestre del 2024, secondo la prima lettura, appena pubblicata dal dipartimento del Commercio è salito dell’1,6%. Nel IV trimestre del 2023 si era registrato un +3,4%, dato confermato e rivisto. Le attese degli analisti prevedevano un rialzo del 2,4%.


Il dato Pce sull’inflazione è aumentato del 3,4% contro il +1,8%, registrato nel IV trimestre del 2023. Il dato ‘core’, quello che esclude dal calcolo i prezzi energetici e alimentari, è salito del 3,7%, molto più del 2%, registrato nel IV trimestre del 2023.

25 aprile, Morani (Pd): natale democrazia, festa veri patrioti

25 aprile, Morani (Pd): natale democrazia, festa veri patriotiRoma, 25 apr. (askanews) – “Oggi per il 25 aprile sono a Petrelle di Piandimeleto, sull’Appennino marchigiano. Qui dove combatteva la brigata Montefeltro e in molti altri luoghi d’Italia celebriamo oggi il natale della democrazia, con tutti coloro che credono nella libertà e sono antifascisti”. Così Alessia Morani, candidata Pd alle europee.


“Ma quest’anno – aggiunge – ho nel cuore il ricordo di mio nonno Francesco Morani, che fu tra le migliaia di soldati che dopo l’armistizio hanno scelto la deportazione piuttosto che continuare a combattere al fianco dei nazisti. Fu deportato prima a Limburg, poi a Buchenwald. Di quei due anni non ha mai parlato, perché era troppo grande l’orrore. L’abbiamo scoperto di recente, trovando i suoi documenti in soffitta”. Una storia, per Morani, particolarmente significativa “in un momento in cui si parla di patrioti ma molti italiani patrioti lo sono stati davvero e non erano certamente i repubblichini e oggi non lo sono certamente i loro eredi”.