Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: askanews

La SpaceX rientra sulla terra: Williams e Wilmore finalmente a casa

La SpaceX rientra sulla terra: Williams e Wilmore finalmente a casaMilano, 18 mar. (askanews) – Sono finalmente tornati sulla terra, dopo oltre nove mesi, gli astronauti statunitensi Suni Williams e Barry “Butch” Wilmore. Si è infatti appena concluso al largo della costa della Florida l’ammaraggio della capsula Crew Dragon di SpaceX di proprietà di Elon Musk, con a bordo anche il loro collega della Nasa, Nick Hague, e il cosmonauta di Roscosmos, Aleksandr Gorbunov che li hanno recuperati sulla Stazione spaziale internazionale (ISS).


Il viaggio di rientro è durato 17 ore. Williams e Wilmore erano rimasti bloccati sulla ISS a causa di problemi tecnici alla Starliner, la navetta con la quale erano arrivati sulla Stazione spaziale il 6 giugno 2024.

Colloquio Trump-Putin, Casa Bianca: cessate il fuoco e pace in Ucraina, negoziati inizieranno “immediatamente”

Colloquio Trump-Putin, Casa Bianca: cessate il fuoco e pace in Ucraina, negoziati inizieranno “immediatamente”Roma, 18 mar. (askanews) – Donald Trump e Vladimir Putin hanno sottolineato la “necessità di pace e di un cessate il fuoco nella guerra in Ucraina”, con dei negoziati che inizieranno “immediatamente” in Medio Oriente: è quanto si legge nel comunicato ufficiale diffuso dalla Casa Bianca al termine del colloquio telefonico fra i due Presidenti.


Entrambi i leader si sono detti d’accordo sul fatto che il conflitto “deve concludersi con una pace duratura”, sottolineando anche la necessità di “migliorare le relazioni bilaterali tra Stati Uniti e Russia”. “Il sangue e le risorse che sia l’Ucraina che la Russia hanno speso in questa guerra sarebbero stati meglio spesi per le esigenze dei loro popoli” prosegue il comunicato, ribadendo che il conflitto “non avrebbe mai dovuto iniziare e avrebbe dovuto concludersi molto tempo fa con un sincero sforzo di pace”. I due Presidenti hanno concordato che le iniziative miranti al raggiungimento di un accordo dovranno avere inizio “con un cessate il fuoco per quanto riguarda gli obbiettivi energetici e infrastrutturali, nonché con dei negoziati tecnici sull’attuazione di un cessate il fuoco marittimo nel Mar Nero” per arrivare infine a “un cessate il fuoco completo e una pace permanente”; queste trattative inizieranno “immediatamente” in Medio Oriente. Infine, Trump e Putin hanno concordato che un futuro in cui i rapporti tra Stati Uniti e Russia venissero ristabiliti ha “enormi vantaggi, fra cui accordi economici e stabilità geopolitica quando la pace sarà raggiunta”.La conversazione telefonica odierna con il presidente russo Vladimir Putin è stata “molto buona e
produttiva”, ha sottolineato successivamente il presidente Usa Donald Trump in un post su Truth Social, il suo social network. “La mia conversazione telefonica di oggi con il presidente Putin della Russia è stata molto buona e produttiva. Abbiamo concordato un immediato cessate il fuoco su tutte le infrastrutture energetiche e critiche, con l’intesa che lavoreremo rapidamente per ottenere un cessate il fuoco completo e, infine, una FINE di questa terribile guerra tra Russia e Ucraina”, ha scritto Trump. “Questa guerra – ha continuato – non sarebbe mai iniziata se fossi stato io il presidente! Sono stati discussi molti elementi di un contratto per la pace, incluso il fatto che migliaia di soldati stanno morendo, e sia il presidente Putin che il presidente Zelensky vorrebbero vedere la guerra finire. Quel processo è ora pienamente in atto e, speriamo, per il bene dell’umanità, portiamo a termine il lavoro!”


  

Zelensky: Putin non è pronto a metter fine alla guerra. Allarme antiaereo ed esplosioni a Kiev

Zelensky: Putin non è pronto a metter fine alla guerra. Allarme antiaereo ed esplosioni a KievRoma, 18 mar. (askanews) – Le condizioni poste dal presidente russo Vladimir Putin nella telefonata odierna con il presidente Usa Donald Trump mostrano che il leader di Mosca non è pronto “a metter fine alla guerra”. L’ha stimato il leader ucraino Volodymyr Zelensky, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa France Presse.


Intanto, dopo la telefonata tra il presidente russo Vladimir Putin e quello statunitense Donald Trump, sirene d’allarme ed esplosioni si sono sentite in serata nella capitale ucraina, Kiev, lo afferma l’agenzia di stampa France Presse. Le autorità di Kiev hanno invitato i cittadini a mettersi al riparo a causa del rischio di un attacco aereo russo.

Meloni sostiene Trump su Ucraina. E no a rappresaglie su dazi. “Manovra esclusa”

Meloni sostiene Trump su Ucraina. E no a rappresaglie su dazi. “Manovra esclusa”Roma, 18 mar. (askanews) – Sostegno agli “sforzi” di Donald Trump per una soluzione del conflitto in Ucraina; no a “rappresaglie” o reazioni “di istinto” sui dazi; sì a un aumento delle spese in difesa, ma senza “distogliere un solo euro dai fondi della coesione”. Queste le posizioni esposte nell’Aula del Senato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che esclude anche una “manovra correttiva”, che non è nei “radar” dell’esecutivo.


La premier tiene le sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 20 e 21 marzo proprio mentre è in corso la lunga telefonata tra il presidente americano e Vladimir Putin. Conferma il suo appoggio all’iniziativa del tycoon e allo stesso tempo ribadisce che “il sostegno al popolo ucraino non è mai stato in discussione”, una posizione comune, ha assicurato, a tutta la coalizione. Però l’invio di truppe “non è mai stato all’ordine del giorno” e la proposta di Gran Bretagna e Francia è “molto complessa, rischiosa e poco efficace” perchè è “ingenuo” se non “folle” pensare di fare a meno della Nato. E chi “ripete ossessivamente che l’Italia dovrebbe scegliere tra Europa e Usa, lo fa strumentalmente per ragioni di polemica domestica o perché non si è accorto che la campagna elettorale americana è finita”. Piuttosto, questo sì per Meloni, l’Europa deve attrezzarsi per costruire il secondo “pilastro” della Nato e l’Italia farà la sua parte ma senza “tagliare i servizi, la scuola, le infrastrutture, la sanità o il welfare” o usare i fondi di coesione. Spetta all’Ue, dopo l’annuncio “roboante” di un piano da 800 miliardi che non prevede però “nuove risorse” di Bruxelles, trovare le modalità di finanziamento. Da parte sua l’Italia suggerisce “soluzioni alternative alla semplice creazione di nuovo debito ed è per questo che con il ministro Giorgetti abbiamo proposto un meccanismo di garanzie pubbliche europee”.


La premier sorvola sulle tensioni dei giorni scorsi con la Lega, assicura la “compattezza” della maggioranza, ironizzando invece sulle divisioni nelle opposizioni, e al Carroccio strizza l’occhio – oltre che nelle aperture a Trump – anche quando assicura di non essere “d’accordo sulla maggiore cessione di sovranità” all’Ue, che deve “occuparsi di meno materie”. D’altro canto, però, la premier sembra punzecchiare senza nominarlo Matteo Salvini (oggi a Varsavia, assente giustificato) quando ricorda che la maggiore spesa nella difesa per la costituzione del pilastro europeo della Nato è “consacrato anche nel programma con il quale” la coalizione “si è presentata agli italiani” e che anche se sono “scelte difficili” è “il nostro lavoro mettere il destino degli italiani prima del nostro, la coscienza prima dei sondaggi, ciò che è necessario prima di ciò che è conveniente”. Sul tema la premier attacca anche le opposizioni e in particolare quel M5s che la accusa di deriva bellicista, mentre è stato Giuseppe Conte, da presidente del Consiglio, a sottoscrivere “l’impegno di arrivare al 2% del Pil in difesa” ma “se non eravate d’accordo perché lo avete sottoscritto? Per compiacere qualcuno?” Critica estesa anche a chi “oggi sventola le bandiere della pace contro le spese per la difesa” ma “si lamenta anche di una eccessiva ingerenza americana nelle nostre vicende” ignorando che “le due cose non stanno insieme”.


Tra i temi al centro dell’intervento di Meloni, pur se non all’ordine del giorno del Consiglio europeo, la questione dei dazi. Su questo, appare critica rispetto alla reazione dell’Unione europea, e invita a maggior cautela perchè “non sarebbe saggio cadere nella tentazione di rappresaglie che diventano circolo vizioso” e “in cui tutti perdono”. Non serve, per lei, una “reazione d’istinto” ma piuttosto “pragmatismo” per “cercare un possibile terreno di intesa”. Tra i temi al centro del summit ci saranno invece la competitività e i migranti. Sul primo punto la presidente del Consiglio chiede – tra le altre cose – “misure immediate” contro il caro energia, il completamento dell’unione del mercato di capitali, per evitare la ‘fuga’ fuori dall’Ue di 300 miliardi di investimenti, e un nuovo bilancio pluriennale in grado di “indirizzare meglio le risorse”. Sui migranti, garantisce che il governo “è determinato a portare avanti” il protocollo con l’Albania, su cui l’Italia è “apripista” in Europa e chiede di “anticipare il più possibile l’entrata in vigore di quanto previsto dal nuovo Patto migrazione e asilo” sull’indicazione dei Paesi sicuri.


Domani si replica alla Camera. Poi, dopo il consueto pranzo al Quirinale, Meloni partirà per Bruxelles, dove domani sera dovrebbe riunire a cena la pattuglia di Fratelli d’Italia.

”Motivation” è il singolo di Cristian Marchi feat. Reverend Haus

”Motivation” è il singolo di Cristian Marchi feat. Reverend HausMilano, 18 mar. (askanews) – E’ in rotazione radiofonica “Motivation”, il nuovo singolo di Cristian Marchi feat. Reverend Haus disponibile sulle piattaforme di streaming digitale .


“Motivation” è un inno alla vita, perfetto per dare la giusta carica in palestra o affrontare la giornata con energia e passione. Il sound inconfondibile di Cristian Marchi torna a infiammare i dancefloor con groove, bassi potenti e la voce energica di Reverend Haus. Prodotta tra Italia e Los Angeles, la traccia nasce dalla collaborazione con Luis Rodriguez, Paolo Sandrini e la voce unica di Reverend Haus. Cristian Marchi mantovano, con oltre trent’anni di carriera, è un’icona della dance italiana, celebre per il suo stile unico e la capacità di far esplodere i dancefloor. Il suo successo iconico “Love Sex American Express” ne è la perfetta testimonianza, riflettendo la sua essenza audace ed energica. La sua passione nel creare musica e beat travolgenti, unita alla connessione con il pubblico, lo rendono uno dei DJ più acclamati, in grado di offrire set indimenticabili in club, festival ed eventi internazionali. Con il nuovo singolo “Motivation”, Cristian Marchi torna a farci ballare con la stessa energia travolgente di sempre!


Commenta l’artista sul nuovo brano: “Preparatevi a lasciarvi travolgere da un’esperienza musicale intensa e coinvolgente. Energia, musica, passione… tutto in Motivation!”

Vino, il 12 e 13 aprile la seconda edizione del “Sangiovese Festival”

Vino, il 12 e 13 aprile la seconda edizione del “Sangiovese Festival”Milano, 18 mar. (askanews) – E’ in arrivo un nuovo capitolo del Sangiovese Festival. Il 12 e 13 aprile a San Giovanni Valdarno (Arezzo) torna la fiera mercato dedicata al vitigno re incontrastato dei rossi dell’Italia centrale. Oltre 80 le aziende provenienti non solo dalla Toscana, ma anche da Umbria, Emilia Romagna, Lazio e oltre 400 i vini per la degustazione e l’acquisto. Ad organizzare questa seconda edizione è il locale Comune, in collaborazione con Confcommercio Firenze-Arezzo e con il patrocinio della Regione Toscana e il contributo della Camera di Commercio di Arezzo-Siena. Il nuovo capitolo della manifestazione è stata presentato oggi dal presidente della Regione Eugenio Giani, dalla sindaca di San Giovanni Valdarno, Valentina Vadi, dal direttore di Confcommercio Toscana, Franco Marinoni, dal presidente della delegazione Valdarno nord di Confcommercio Paolo Mantovani, dal vice segretario generale della Camera di Commercio Mario Del Secco e dal curatore del festival Marco Talladira.


“Dopo le anteprime del vino che si rivolgono agli operatori del settore ecco le feste con i cittadini, in piazza, con la gioia di stare insieme. E San Giovanni Valdarno, la antica terranuova fiorentina, con la sua piazza si presta a questo evento con uno scenario straordinario che offrirà al vitigno madre del vino che poi è diventato celebre in tutto il mondo: il sangiovese ispiratore del Chianti e che si articola poi e si differenzia in varie tipologie” ha affermato Giani, ricordando che “del Sangiovese si sente parlare per la prima volta nel 1590, con Giovan Vettorio Soderini che lo definisce ‘vitigno sugoso e pienissimo di vino’ e poi nel Settecento ed è anche riprodotto in tele ancora conservate a Firenze. Un vitigno ‘sua maestà’ – ha concluso il governatore – a cui è doveroso e bello dedicare una festa popolare come questa che combina valorizzazione del territorio, tradizione e filiera agroalimentare”. “Dopo lo straordinario successo dello scorso anno auspichiamo che questa seconda edizione del Sangiovese festival possa portare ancora più presenze in città” ha detto Vadi, precisando che la “formula è la stessa ma con un numero maggiore di Cantine e produttori che parteciperanno. Le due piazze principali di San Giovanni saranno il fulcro di questo evento – ha continuato la sindaca – e tanto sono le iniziative collaterali come talk, eventi, conferenze con nomi di respiro nazionale”.


Ci saranno delle postazioni dedicate in cui si alterneranno concerti di musica live e conferenze, dove professori, scrittori e professionisti si confronteranno su tematiche legate al mondo del vino e del bere sostenibile, portando operatori e pubblico ad immergersi nella storia del Sangiovese. Nelle piazze, nei palazzi e nelle varie location scelte verranno organizzati eventi, degustazioni e masterclass. Attesa anche per lo scenografico prato di erba vera di oltre 600 metri quadrati che sarà installato in piazza Masaccio con viti e olivi secolari sui cui si esibiranno anche i Meganoidi in duo “unplugged” per un live sabato 12 aprile. Altro ospite d’eccezione sarà il saggista, filosofo e psicoanalista italiano, nonché giornalista di La Repubblica Umberto Galimberti che terrà un incontro nella stessa giornata alle 18,30. Anche per il 2025 sarà realizzata un’area streetfood con una selezione di foodtruck d’eccezione con prodotti gourmet, degustazioni e cibo di strada di qualità.

Industria Felix: Bologna, Verona e Vicenza trainano il Nord Est

Industria Felix: Bologna, Verona e Vicenza trainano il Nord EstRoma, 18 mar. (askanews) – Sono solo tre le province del Nord Est che generano centinaia di miliardi di euro di fatturato con società di capitali con sede legale in quei territori e fatturati sopra il milione di euro. In valori assoluti la provincia di Bologna primeggia con 142,8 miliardi di euro (+0,1%) di ricavi, seguita da quelle di Verona con 122,8 miliardi (+3,5%) e Vicenza con 100,3 miliardi (+1%). Quelle, invece, che segnano il maggior incremento di fatturato a livello percentuale sono le province di Piacenza e Belluno col 9,2%, seguite da quella di Gorizia col 7,8%. Per quanto concerne la crescita addetti, invece, il Trentino (5,7%) fa meglio dell’Alto Adige (5,2%).


È quanto emerge in anteprima dalla maxi inchiesta su 63mila bilanci delle società di capitali con fatturati sopra il milione di euro con sede legale nel Nord Est nell’anno fiscale 2023, gli ultimi disponibili nel complesso che consentono a Industria Felix Magazine, periodico di economia diretto da Michele Montemurro in supplemento con Il Sole 24 Ore e Cerved, di realizzare una fotografia aggiornata dello stato dell’arte. L’inchiesta sarà presentata dettagliatamente giovedì pomeriggio 20 marzo a Maranello, in provincia di Modena, al Museo Ferrari per il 62° evento del Premio Industria Felix, riservato al “Nord Est che compete”: Veneto, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, rispettivamente 9a, 7a e 6e edizioni, che sarà presentato dalla giornalista e conduttrice del Tg1 Maria Soave. Saranno premiate le 70 imprese più performanti a livello gestionale, affidabili finanziariamente e talvolta sostenibili delle regioni coinvolte. L’evento è organizzato da Industria Felix Magazine, in collaborazione con il Comune di Maranello, Cerved, A.C. Industria Felix, con la media partnership di Askanews, con la partnership di Banca Mediolanum, Mediolanum Private Banking (Monica Lanzi), ELITE (Euronext), M&L Consulting Group. IFM supporta “Sustainable Development Goals”.


Qui di seguito i nomi delle 70 aziende premiate che interverranno con i rispettivi vertici, distinte per provincia in relazione alla sede legale. VENETO (27): Padova (5): Interporto Padova S.P.A., La Boutique del Caffè S.R.L., Logo S.P.A., Maschio Gaspardo S.P.A., Pu Mix Technologies S.R.L.. Rovigo (2): Canella Scavi S.R.L., Ecoambiente S.R.L.. Treviso (3): Carron Holding S.R.L., Noir S.R.L., Volpato Industrie S.P.A.. Venezia (7): Albatechnics S.R.L., Centro Vacanze Pra’ delle Torri S.R.L., Evi-Ethic Value International S.R.L., Halley Veneto S.R.L., San Marco Group S.P.A., Società Socioculturale Cooperativa Sociale, Zignago Vetro S.P.A.. Verona (4): Agsm Aim Energia S.P.A., Gardaland S.R.L., Steril Verona S.R.L., The Wave Innovation Group S.R.L.. Vicenza (6): Berica Cavi S.P.A., City Green Light S.R.L., Euroristorazione S.R.L., Rivit S.P.A. Società Benefit, Serenissima Ristorazione S.P.A., Sicit Group S.P.A..


EMILIA ROMAGNA (24). Bologna (6): Arredoquattro Industrie S.P.A., Cantine Sgarzi Luigi S.R.L., Conserve Italia Soc.Coop. Agricola, Herambiente S.P.A., Illumia S.P.A., Kairos Società di Ingegneria S.R.L.. Ferrara (1): L.T.E. Lift Truck Equipment S.P.A.. Forlì Cesena (2): Alea Ambiente S.P.A., Fam Batterie S.R.L.. Modena (3): Fgm04 S.P.A., Francescana S.R.L., Tommaso Grandi Dental Clinic S.T.P.. Parma (5): Better Corporation Service S.R.L., Bormioli Luigi S.P.A., Lacertosus S.R.L., Mutti S.P.A., Sunsolution S.R.L.. Piacenza (1): Bft Burzoni S.R.L.. Ravenna (2): Gemos Società Cooperativa, Globus City S.R.L.. Reggio Emilia (2): Cirfood S.C., Docfinance S.R.L.. Rimini (2): Gruppo Società Gas Rimini S.P.A., Universal Pack S.R.L.. FRIULI VENEZIA GIULIA (12): Gorizia (3): Az Hospitality S.R.L., Goni S.R.L., Latteria Montanari S.R.L.. Pordenone (2): Maltempi S.R.L., Staticontrol S.R.L.. Trieste (2): Edizioni El S.R.L., Policlinico Triestino S.P.A.. Udine (5): Aussafer Due S.R.L., C.D.A. di Cattelan S.R.L. Società Benefit, Fibre Net S.P.A., Gortani S.R.L., Idealservice Soc. Coop..


TRENTINO ALTO ADIGE (7): Bolzano (5): A. Loacker S.P.A., Dolomiti Sport-Clinic S.R.L., Funivie S.Vigilio di Marebbe S.P.A., Rsg Group Italia S.R.L., Wolf System S.R.L.. Trento (2): Ferrari F.lli Lunelli S.P.A., Uniflex S.R.L.. I lavori saranno conclusi dagli europarlamentari Stefano Bonaccini (Pd) e Elena Donazzan (FdI), i saluti saranno portati dal sindaco di Maranello Luigi Zironi, interverranno inoltre il sales director di Cerved Gennaro Mogavero per presentare il focus sull’andamento delle imprese del Nord Est, la wealth advisor di Banca Mediolanum Monica Lanzi, l’head of corporate di ELITE (Euronext) Filippo Valenti, la partner di M&L Consulting Group Silvia Ravani. Parteciperanno inoltre alcuni componenti del Comitato scientifico di Industria Felix Michele Chieffi (commercialista), Marco Gabbiani (Banca Mediolanum) e Francesco Lenoci (Università Cattolica) ed anche Alessandro Mattii (partner e co-founder di M&L Consulting Group). L’inchiesta sulle performance gestionali delle società di capitali in chiave regionale sarà a cura dal direttore di IFM Michele Montemurro.

Crisi uova, Usa sondano Italia. Unaitalia: non si può soddisfare richiesta

Crisi uova, Usa sondano Italia. Unaitalia: non si può soddisfare richiestaMilano, 18 mar. (askanews) – I prezzi stellari raggiunti dalle uova negli Stati Uniti, complice anche l’epidemia di aviaria, stanno generando una vera e propria crisi, tanto da spingere Washington a chiedere aiuto ad alcuni Paesi europei, tra cui ci sarebbe anche l’Italia. La conferma, indiretta, arriva da Unaitalia, associazione che riunisce le imprese della filiera avicola italiana, che contattata fa sapere che in effetti gli Usa stanno sondando la disponibilità del nostro Paese a esportare uova oltreoceano. “Vista la situazione di scarsità di prodotto nella quale si trovano gli Usa, le ambasciate statunitensi stanno sondando presso molti Paesi europei la capacità di export di uova da tavola o destinate l’industria – spiega Unaitalia -. A ora ci è pervenuta esclusivamente una richiesta esplorativa per constatare la capacità e l’eventuale disponibilità da parte delle aziende aderenti alla nostra associazione a esportare uova nei prossimi mesi”.


Tuttavia, per quel che concerne “le filiere aderenti a Unaitalia – parliamo di circa il 30% della produzione complessiva italiana – non hanno al momento possibilità di esportare e che quindi non siamo in grado di dare seguito alla richiesta”. L’Italia, spiega ancora l’associazione, non ha una grande capacità di export, “dal momento che la produzione consente di soddisfare il mercato nazionale. Inoltre, in questo periodo specifico registriamo una domanda interna piuttosto sostenuta”. L’Italia è il quarto produttore di uova a livello europeo dopo Francia, Germania e Spagna, una posizione che ricopre dal 2020. Si tratta di una filiera totalmente integrata, che presiede tutte le fasi produttive: dall’allevamento alla trasformazione fino alla distribuzione del prodotto finito. Nel 2024, secondo stime, la produzione è stata pari a circa 12,9 miliardi di uova (+3% rispetto al 2023). I consumi nel nostro Paese si sarebbero attestati a 13 miliardi 239 milioni di uova (+3,1% rispetto al 2023) pari a 220 uova a testa (14 kg pro-capite), delle quali circa il 68% è andato alle famiglie, mentre il restante 32% è stato destinato all’industria e all’artigianato. L’export è pari appena a 1,8 miliardi, in crescita lo scorso anno rispetto agli 1,17 miliardi del 2023.

Pd, Schlein tiene il punto su ‘Rearm Eu’, minoranza non la sfida

Pd, Schlein tiene il punto su ‘Rearm Eu’, minoranza non la sfidaRoma, 18 mar. (askanews) – Elly Schlein tiene il punto, nella risoluzione Pd viene inserito il giudizio fortemente critico sul piano di riarmo presentato da Ursula von der Leyen e la minoranza dà l’ok al testo, rivendicando i passaggi in cui si esprime però apprezzamento per il ‘Libro bianco’ sulla difesa della Commissione Ue. Il Pd stavolta riesce a trovare un punto di equilibrio con un documento in cui si dice un po’ di tutto ma che – appunto – tiene fermo il giudizio negativo su ‘Rearm Eu’ su cui si è schierata la leader democratica.


Non va in scena il ‘bis’ dello strappo avvenuto in Europa, col partito spaccato in due e la leader Pd che per un solo voto non è finita in minoranza, una ‘ferita’ che Schlein e i suoi fedelissimi hanno voluto sanare inserendo nella risoluzione il cuore dell’intervento che la segretaria aveva tenuto alla direzione Pd del 27 febbraio: “Sì alla difesa europea, no al riarmo dei singoli Stati” e, appunto, quel piano di riarmo da cambiare “radicalmente”. Il livello di scontro raggiunto nei giorni scorsi ha pesato, l’evocazione di un congresso anticipato ha probabilmente convinto la minoranza a non cercare un’altra rottura, che a questo punto rischiava di essere non sanabile. Tanto più che Antonio Decaro, il possibile candidato da opporre a Schlein, ieri sera è uscito con una dichiarazione in cui l’ha definita “segretaria autorevole, pienamente titolata a terminare il suo mandato”. Una precisazione, ha voluto chiarire, necessaria “perché da qualche giorno, come è successo in altre occasioni, si fa il mio nome come possibile candidato alla segreteria del partito”.


Fatto sta che la minoranza stavolta preferisce vedere il bicchiere mezzo pieno, valorizza gli apprezzamenti al ‘Libro bianco’, come pure la sostanziale presa d’atto che ci saranno “aumenti” della spesa militare – nel passaggio in cui si precisa che i fondi di coesione non possono essere usati per questo scopo. E sul quel piano di riarmo da cambiare “radicalmente” si sorvola: “Un avverbio non si nega a nessuno”, minimizza un dirigente della minoranza. “Però non c’è scritto che impegniamo il governo a dire no”, aggiunge un altro. Qualcuno, a microfoni spenti, non nasconde l’insofferenza: “Abbiamo fatto quella sparata a Bruxelles e ora ci accontentiamo di questoà”, si sfoga un parlamentare. La maggioranza è soddisfatta, perché anche se il documento contiene un po’ di tutto alla fine la segretaria può rivendicare di avere mantenuto il passaggio che le stava più a cuore. “Per noi va bene. La minoranza ha capito che eravamo a un centimetro dalla rottura…”, commenta un esponente della maggioranza.


Si vedrà quanto reggerà la tregua. Resta il nodo della linea da tenere sulle mozioni degli altri partiti di opposizione. Il Pd darà indicazione di astenersi, ma diversi già fanno sapere che le cose non sono così semplici: tra i riformisti molti potrebbero votare no almeno su qualche passaggio del documento M5s e lo stesso potrebbe accadere tra le file della maggioranza sui testi di Azione e Iv.

Colloquio Trump-Putin, Casa Bianca: cessate il fuoco e pace in Ucraina, negoziati inizeranno “immediatamente”

Colloquio Trump-Putin, Casa Bianca: cessate il fuoco e pace in Ucraina, negoziati inizeranno “immediatamente”Roma, 18 mar. (askanews) – Donald Trump e Vladimir Putin hanno sottolineato la “necessità di pace e di un cessate il fuoco nella guerra in Ucraina”, con dei negoziati che inizieranno “immediatamente” in Medio Oriente: è quanto si legge nel comunicato ufficiale diffuso dalla Casa Bianca al termine del colloquio telefonico fra i due Presidenti.


Entrambi i leader si sono detti d’accordo sul fatto che il conflitto “deve concludersi con una pace duratura”, sottolineando anche la necessità di “migliorare le relazioni bilaterali tra Stati Uniti e Russia”. “Il sangue e le risorse che sia l’Ucraina che la Russia hanno speso in questa guerra sarebbero stati meglio spesi per le esigenze dei loro popoli” prosegue il comunicato, ribadendo che il conflitto “non avrebbe mai dovuto iniziare e avrebbe dovuto concludersi molto tempo fa con un sincero sforzo di pace”.


I due Presidenti hanno concordato che le iniziative miranti al raggiungimento di un accordo dovranno avere inizio “con un cessate il fuoco per quanto riguarda gli obbiettivi energetici e infrastrutturali, nonché con dei negoziati tecnici sull’attuazione di un cessate il fuoco marittimo nel Mar Nero” per arrivare infine a “un cessate il fuoco completo e una pace permanente”; queste trattative inizieranno “immediatamente” in Medio Oriente. Infine, Trump e Putin hanno concordato che un futuro in cui i rapporti tra Stati Uniti e Russia venissero ristabiliti ha “enormi vantaggi, fra cui accordi economici e stabilità geopolitica quando la pace sarà raggiunta”.