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Vino, Vallepicciola con Edoardo Freddi Int. per crescere all’estero

Vino, Vallepicciola con Edoardo Freddi Int. per crescere all’esteroMilano, 17 mar. (askanews) – Vallepicciola, celebre azienda vinicola situata nel cuore del Chianti Classico, ha annunciato la partnership con la Edoardo Freddi International, che agirà come ufficio export della Cantina, con particolare attenzione a mercati chiave come Europa e Asia.


“Questa partnership nasce dalla volontà di valorizzare e promuovere l’autenticità e la qualità del vino toscano al di fuori dei confini nazionali, rispondendo alla crescente domanda di prodotti premium e artigianali” ha spiegato la Cantina, aggiungendo che “Edoardo Freddi International supporta le realtà vinicole nello studio e nella definizione di modelli commerciali e nell’identificazione dei giusti partner sui mercati esteri” “La nostra missione è sempre stata quella di portare nel mondo la qualità e la passione che caratterizzano i nostri vini” hanno dichiarato Alberto Colombo e Alessandro Cellai di Vallepicciola, sottolineando che “avere la Edoardo Freddi International rappresenta un passo fondamentale per la nostra crescita e ci permette di raggiungere nuovi appassionati di vino in mercati strategici”.


“Siamo entusiasti di poter affiancare Vallepicciola nel suo percorso di internazionalizzazione – ha commentato Edoardo Freddi – i loro vini raccontano una storia di territorio e tradizione che siamo certi saprà conquistare il palato degli intenditori a livello globale”. Attualmente, Vallepicciola si estende su 265 ettari, di cui 107 vitati, per una produzione annua che si attesta su circa 500mila bottiglie divise in 17 etichette tra Chianti Classico Docg e Igt Toscana. Edoardo Freddi International rappresenta 62 Cantine italiane e nel 2024 ha registrato un fatturato gestito di oltre 112 mln di euro (+8,2% rispetto al 2023), con oltre 30 mln di bottiglie commercializzate.

Calcio, Nazionale, Ruggeri e Casadei: “Un privilegio essere qui”

Calcio, Nazionale, Ruggeri e Casadei: “Un privilegio essere qui”Roma, 17 mar. (askanews) – Prima seduta di allenamento nel pomeriggio ad Appiano Gentile per la Nazionale, che si è radunata ieri sera nel quartier generale dell’Inter per iniziare a preparare la doppia sfida con la Germania valida per i quarti di finale di UEFA Nations League (45.000 biglietti venduti per il match d’andata di giovedì a Milano). I due volti nuovi tra gli Azzurri sono quelli di Matteo Ruggeri e Cesare Casadei, entrambi alla prima convocazione in Nazionale maggiore dopo aver fatto tutta la trafila nelle giovanili azzurre.


“Sono molto contento – esordisce in conferenza stampa il difensore dell’Atalanta – l’aspettavo da tempo. Cerco sempre di lavorare duro e di migliorarmi in ogni allenamento, in ogni partita. Ringrazio il Ct Spalletti per aver realizzato un mio sogno. Sono veramente felice”. “Sta arrivando tutto molto in fretta – le parole del centrocampista del Torino – cerco solo di restare concentrato sul presente, di fare quello che posso. Penso a lavorare giorno per giorno, è sempre un piacere ricevere complimenti dal Ct ed essere convocato è motivo di orgoglio, una soddisfazione enorme”. Classe 2002, Ruggeri vanta già una discreta esperienza a livello internazionale, avendo avuto un ruolo da protagonista nell’entusiasmante cavalcata che la scorsa estate ha portato l’Atalanta a vincere l’Europa League. E in questa stagione con il club bergamasco sta lottando per lo Scudetto, un sogno da ieri sera un po’ più lontano a causa della sconfitta nella sfida al vertice con l’Inter: “Abbiamo affrontato la squadra più forte del campionato, per larghi tratti abbiamo giocato alla pari, ma loro si sono dimostrati più forti. C’è ancora un po’ di rammarico, ma ora sono qui e sono concentrato solo sulla Nazionale”. A chi gli chiede le analogie tra Gasperini e Spalletti risponde: “Mister Gasperini ti spinge a non accontentarti mai. Penso che Spalletti sia simile come pensiero di gioco, anche se non lo conosco ancora bene”.


Grazie al Torino, che lo ha acquistato a titolo definitivo lo scorso gennaio, l’Italia ha potuto riabbracciare uno dei suoi giovani più talentuosi. Cresciuto nelle giovanili dell’Inter, nell’estate 2022 Casadei aveva infatti lasciato la squadra nerazzurra per approdare al Chelsea, disposto a investire una ventina di milioni per portarlo a Londra. Una trasferta in terra inglese iniziata con l’Under 21 dei Blues e proseguita con i prestiti al Reading e al Leicester, prima di essere richiamato al Chelsea ed esordire in Premier League. In mezzo anche un secondo posto con la Nazionale al Mondiale Under 20 in Argentina, premiato come miglior giocatore del torneo e capocannoniere con 7 gol. “L’esperienza all’estero mi ha dato tanto. Questi due anni in Inghilterra mi hanno reso una persona e un calciatore diverso, sono orgoglioso del percorso che ho fatto. Il calcio inglese è molto intenso, ma anche la Serie A è un campionato intenso e competitivo”. A Torino si è ambientato velocemente, trovando subito un posto da titolare e il primo gol nel nostro campionato: “Sono molto contento del mio primo mese a Torino. Il mio inserimento nel gruppo è dato della fiducia che mi ha dato la società, cercavo una squadra in cui poter giocare più partite e trovare la continuità che mi mancava”. A farlo ambientare il più in fretta possibile ha contribuito Samuele Ricci, da oggi suo compagno anche in Nazionale: “Samu al Toro è un punto di riferimento, è il capitano e un esempio. Cerco di seguirlo in quello che fa, mi sta aiutando tanto in queste prime settimane”.

Anima: al via Opa Banco Bpm a 7 euro per azione, si chiude il 4 Aprile

Anima: al via Opa Banco Bpm a 7 euro per azione, si chiude il 4 AprileMilano, 17 mar. (askanews) – Ha preso il via oggi, per chiudersi il 4 aprile, l’Opa di Banco Bpm su Anima da 1,78 miliardi, primo tassello delle Opa bancarie di Piazza Affari. Il gruppo, guidato da Giuseppe Castagna, che con l’operazione intende dare vita a un campione nazionale del risparmio gestito, pagherà a ciascun azionista della Sgr che aderirà un corrispettivo pari a 7 euro per azione (prezzo rivisto dai 6,2 euro dell’offerta originaria). Oggi il titolo Anima ha chiuso poco mosso a 6,97 euro (-0,15%).


Banco Bpm ha già potenzialmente in tasca il 44,8% di Anima, considerato che nelle scorse settimane Fsi (9,6%), Poste (11,7%) e il top management dell Sgr (1,5%) hanno annunciato l’adesione all’Opa. “Una quota che ci fa dire che il successo dell’operazione è abbastanza scontato”, aveva dichiarato Castagna a fine febbraio dopo che Banco Bpm aveva fatto sapere che i programmi sulla Sgr potevano essere attuati anche con una partecipazione complessiva, tenuto conto della quota già detenuta dalla banca (22%), pari ad almeno il 45% più un’azione del capitale. C’è attesa per le scelte di Francesco Gaetano Caltagirone che detiene il 5,2% di Anima. Intanto, dagli aggiornamenti della Consob, è emerso che dall’11 marzo Syquant Capital, asset manager indipendente francese, possiede una partecipazione complessiva del 5% circa nel capitale di Anima, di cui una quota diretta in azioni pari al 4,069%, oltre a derivati per il restante 0,934%.

Atletica, Mondiali indoor: domani partenza azzurra per Nanchino

Atletica, Mondiali indoor: domani partenza azzurra per NanchinoRoma, 17 mar. (askanews) – È l’ora della partenza azzurra per i Mondiali indoor di Nanchino. Nella serata di martedì un gruppo di atleti italiani decollerà alla volta della Cina, dove venerdì prenderà il via l’edizione n. 20 della rassegna iridata al coperto, a solo un anno dall’edizione di Glasgow, e sul cammino che porta all’appuntamento principale della stagione, i Mondiali di Tokyo in settembre. Verso l’Oriente decolleranno martedì anche i freschi campioni europei indoor di Apeldoorn Andy Diaz (triplo) e Zaynab Dosso (60) mentre ha già raggiunto la Cina l’argento continentale del lungo Mattia Furlani, e partiranno nei prossimi giorni i pesisti Leonardo Fabbri e Zane Weir in gara nella domenica conclusiva. La manifestazione che si svolge nel nuovo impianto del Nanjing Cube era stata inizialmente assegnata a Nanchino per il 2020 ed era poi slittata a causa della fase più acuta della pandemia, trovando posto in calendario cinque anni più tardi. (Foto Grana/Fidal)

Acqua e Agricoltura, politiche e strumenti per l’innovazione

Acqua e Agricoltura, politiche e strumenti per l’innovazioneRoma, 17 mar. (askanews) – Mentre gli impatti della crisi climatica sull’agricoltura, con i fenomeni connessi della scarsità d’acqua e degli eventi estremi, stanno diventando sempre più pressanti, i sistemi agroalimentari si trovano ad affrontare la sfida di fornire cibo sufficiente, accessibile, sicuro e nutriente in modo sostenibile. Una buona governance per risorse idriche resilienti è la base per impostare efficaci strategie di efficientamento ed adattamento dei prelievi, secondo un’ottica di sistemi interconnessi, capaci cioè di abbracciare la complessità di come produciamo e diamo valore al cibo. Ciò richiede al mondo agricolo e al settore idrico, insieme a Istituzioni e stakeholder, di sostenersi reciprocamente, lavorare con un approccio collaborativo per implementare congiuntamente governance, modelli aziendali e politiche innovative avanzate che abbracciano nuove tecnologie. L’agricoltura sostenibile, unitamente agli strumenti della transizione ecodigitale, comprendono una serie di pratiche tradizionali e tecnologie innovative che contribuiscono a elevare gli standard di sostenibilità per una produzione alimentare rispettosa dell’ambiente, degli ecosistemi e capace di assicurare la tutela della risorsa idrica. Questa sinergia multisettoriale è fondamentale per raggiungere gli obiettivi n. 2 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, “Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile”, e n. 6 “Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie”, tenendo conto delle iniziative trasformative richieste dall’obiettivo n. 13 per “Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico”.


Azioni olistiche e integrate, scaturite da strategie coordinate e sforzi collettivi, rappresentano il cardine per raggiungere questi importanti goal del programma d’azione dell’ONU e assicurare un futuro più equo e sostenibile per tutti. Sulla base di questi propositi, Fondazione UniVerde e Coldiretti, con il patrocinio di UNESCO WWAP – World Water Assessment Programme, e con Almaviva in qualità di main partner, promuovono il convegno “Acqua e Agricoltura: politiche e strumenti per innovazione ed efficienza” che si svolgerà a Roma, martedì 25 marzo, ore 9.00, presso la Sala delle Statue di Palazzo Rospigliosi (Via XXIV Maggio, 43), sede nazionale di Coldiretti, e in diretta streaming su Radio Radicale, con la media partnership di Rai Radio 1 e con event partner Acea. Media partners: Askanews, Italpress, TeleAmbiente, Opera2030, TVA, SOS Terra Onlus. In occasione dell’evento, sarà presentata la traduzione ufficiale in italiano del Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche 2025 “Montagne e ghiacciai: torri d’acqua”, curata dalla Fondazione UniVerde con il supporto di UNESCO WWAP, in collaborazione con Acquedotto Pugliese, G.M.T., E.P.M., CiviSmart e AVR Associazione italiana produttori Valvole e Rubinetti federata Anima Confindustria, e sarà presentato il XV Rapporto “Gli italiani e l’agricoltura” con focus su Acqua, agricoltura e crisi climatica, realizzato dalla Fondazione UniVerde in collaborazione con Noto Sondaggi, ANBI e Fondazione Campagna Amica.


Durante l’evento saranno inoltre presentate best practice di imprese italiane virtuose che possono accelerare la transizione ecologica e digitale, nella direzione tracciata dalle Nazioni Unite con l’Agenda 2030 e raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Occorre investire nell’innovazione tecnologica, nella digitalizzazione, anche attraverso il ricorso all’intelligenza artificiale, e in infrastrutture sostenibili, per rispondere alle sfide che la crisi climatica impone. Un efficace monitoraggio nella gestione delle risorse idriche, nei contesti agricoli, è essenziale per affrontare le sfide locali legate all’uso e alla qualità dell’acqua e, per ottimizzarne la gestione, il ruolo degli agricoltori, con le loro buone pratiche, è cruciale. Questo approccio richiede un attento equilibrio tra esigenze sociali e di protezione ambientale, evitando sprechi e preservando l’integrità degli ecosistemi e del ciclo dell’acqua, anche attraverso il recupero delle precipitazioni meteoriche e il riuso sicuro delle acque reflue. Un’efficace governance dell’acqua emerge quindi come strumento prezioso per garantire sicurezza idrica e sicurezza alimentare, con la consapevolezza delle sfide ambientali e socio-politiche del nostro tempo. Dopo il saluto di benvenuto di Vincenzo Gesmundo (segretario generale Coldiretti), interverranno Ettore Prandini (presidente Coldiretti) e Alfonso Pecoraro Scanio (presidente Fondazione UniVerde) e Fulvio Conti (Director Customer Project Management, Almaviva). Seguirà il keynote speech di Tommaso Foti (Ministro per gli Affari Europei, il PNRR e le Politiche di coesione). Sarà la volta del panel “Certificati blu e incentivi per il risparmio idrico” con gli interventi di: Patty L’Abbate (Vicepresidente Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici, Camera dei Deputati); Andrea Guerrini (Componente Collegio ARERA e Vicepresidente WAREG – European Water Regulators); Luigi Giuseppe Decollanz (Presidente Acque del Sud); Tania Tellini (Direttore Settore Acqua, Utilitalia); Alessandro Durante (Segretario Generale AVR – Anima Confindustria).


Dopo il videomessaggio di Vannia Gava (Viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica) seguirà la presentazione, a cura di Miguel De França Doria (direttore UNESCO WWAP – World Water Assessment Programme), della sintesi del Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche 2025. A seguire si svolgerà il panel “Imprese e sistemi innovativi per l’efficientamento idrico” con gli interventi di: Francesco Buresti (Amministratore Delegato, Acea Acqua); Francesca Portincasa (Direttrice Generale, Acquedotto Pugliese), Riccardo Amoroso (Amministratore Delegato, CiviSmart); Emanuele Giglio (Responsabile R&D, G.M.T.), Carmine Esposito (Consigliere Delegato, E.P.M.). Si proseguirà con la presentazione, a cura di Antonio Noto (Direttore Noto Sondaggi), del XV Rapporto “Gli italiani e l’agricoltura” e, a seguire, sarà la volta del keynote speech di Matteo Piantedosi (Ministro dell’Interno).


Al panel “Agricoltura e crisi climatica tra siccità e alluvioni” interverranno: Maurizio Martina (vicedirettore generale FAO); Nicola Dell’Acqua (Commissario Straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica); Maria Chiara Zaganelli (Direttore Generale CREA), Francesco Vincenzi (presidente ANBI), Dominga Cotarella (presidente Terranostra). Coordina l’evento Tessa Gelisio (giornalista e conduttrice televisiva).

Patty Pravo torna col nuovo singolo “Ho provato tutto”

Patty Pravo torna col nuovo singolo “Ho provato tutto”Milano, 17 mar. (askanews) – Patty Pravo annuncia a sorpresa l’uscita di una nuova canzone, dal titolo eloquente “Ho provato tutto”.


Pubblicata da Nar International Srl e distribuita da Warner Music Italy, si potrà ascoltare in radio e su tutte le piattaforme digitali di streaming e download da venerdì 21 marzo. Dal 9 maggio sarà inoltre distribuito anche in formato vinile 45 giri autografato, in edizione limitata, già in pre-order da ora https://bio.to/PattyPravo_hoprovatotutto Scritto da Francesco Bianconi e prodotto da Taketo Gohara, “Ho provato tutto” è una fotografia nitida ed esplicita delle esperienze più intense vissute dall’artista e tratteggia il suo percorso più intimo e personale.


La canzone arriva dopo un periodo di silenzio discografico (l’ultimo album di inediti risale al 2019) e un grande lavoro di ricerca di brani a lei congeniali e in cui rispecchiarsi. “Francesco Bianconi ha fatto un ritratto perfetto della mia vita, dei miei incontri, delle mie avventure e del mio pensiero. Mi sono davvero stupita quando ho letto il testo, mi sono ritrovata in ogni parola” commenta Patty Pravo. “Ho provato tutto” è infatti il ritratto della vita di un’artista libera, che ha sempre fatto le sue scelte seguendo esclusivamente il proprio io e senza curarsi delle convenzioni; che è ancora qui, con tutta l’energia e il proprio desiderio di amare, malgrado il disincanto che la vita porta con sé. (Non sapete l’energia che ci vuole / A sopportare il peso del mondo / Continuare ad amare / Pure sapendo che il futuro ora muore……Come in un massacro / Io vivo ancora la vita / Anche se ho capito che un senso non c’è). Una dichiarazione di positività, che è poi il messaggio che vuole trasmettere al suo pubblico.


Venerdì 21 marzo sarà disponibile anche un lyric video del brano. Patty Pravo sarà in tour in estate, presto verrà reso noto il calendario con le date dei concerti.


Diva per antonomasia della canzone italiana di cui resta protagonista indiscussa, Patty Pravo ha seguito con ostinazione il suo intuito musicale, esplorando generi musicali diversi tra loro, in un’evoluzione canora ed estetica costante che le ha permesso di restare sulla cresta dell’onda da quasi sessant’anni. Artista sempre libera e all’avanguardia, con la sua voce possente e aliena ha stravolto i canoni relativi all’interpretazione femminile in Italia. La sua personalità inafferrabile, anticonformista e sfrontata, l’hanno resa un’icona.

Ucraina, secondo il Cremlino l’Europa creerà cause di conflitto con l’invio di truppe

Ucraina, secondo il Cremlino l’Europa creerà cause di conflitto con l’invio di truppeRoma, 17 mar. (askanews) – L’Europa “creerà ulteriori cause di conflitto” discutendo del dispiegamento di truppe in Ucraina. Lo ha detto oggi alla stampa il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.


“Di cosa stanno parlando gli europei? Dell’impiego di truppe Nato sul territorio dell’Ucraina. Quello che noi diciamo è che una soluzione fattibile è possibile solo tenendo conto e risolvendo le cause profonde dei problemi legati all’Ucraina”, ha detto Peskov, aggiungendo che “l’Europa creerà ulteriori cause profonde di conflitto discutendo dell’impiego di un contingente Nato in Ucraina”. Riguardo alle dichiarazioni del presidente francese Emmanuel Macron, secondo cui l’Unione Europea “non ha bisogno” del consenso della Russia per inviare militari in Ucraina, Peskov ha dichiarato: “Questo non è assolutamente vero. Perché sia le forze di peacekeeping che un contingente con uno scopo diverso vengono impiegati solo con l’accordo delle parti”.

Il Cremlino: al momento non sono previsti incontri tra Putin e Trump

Il Cremlino: al momento non sono previsti incontri tra Putin e TrumpRoma, 17 mar. (askanews) – Al momento non sono previsti incontri tra il presidente russo, Vladimir Putin, e il suo omologo americano, Donald Trump. Lo ha detto oggi il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, interpellato dal giornalista russo Pavel Zarubin sul colloquio telefonico in programma domani tra i due leader.


Un colloquio incentrato “principalmente, come è ovvio, sulla questione della soluzione ucraina”, ha detto Peskov, rimarcando che questa “nuova conversazione tra Putin e Trump è un passo importante per la ripresa delle relazioni” tra i due Paesi.

M.O., Trump: ogni colpo sparato dagli Houthi “sarà considerato sparato dall’Iran”

M.O., Trump: ogni colpo sparato dagli Houthi “sarà considerato sparato dall’Iran”Roma, 17 mar. (askanews) – “Ogni colpo sparato dagli Houthi sarà considerato, da questo momento in poi, come un colpo sparato dalle armi e dalla leadership dell’IRAN, e l’IRAN sarà ritenuto responsabile e ne subirà le conseguenze, e quelle conseguenze saranno terribili!”: lo ha scritto oggi sul proprio profilo Truth il presidente americano Donald Trump.


“Nessuno si faccia ingannare!”, ha ammonito il presidente americano, secondo cui “le centinaia di attacchi compiuti dagli Houthi, i minacciosi gangster e criminali con base nello Yemen, odiati dal popolo yemenita, provengono tutti e sono creati dall’IRAN”. “Ogni ulteriore attacco o rappresaglia da parte degli ‘Houthi’ verrà affrontato con grande forza e non c’è garanzia che quella forza si fermerà lì – ha aggiunto Trump – l’Iran ha giocato la parte della ‘vittima innocente’ di terroristi canaglia di cui ha perso il controllo, ma non ha perso il controllo. Stanno dettando ogni mossa, stanno dando loro le armi, stanno fornendo denaro ed equipaggiamento militare altamente sofisticato e persino la cosiddetta ‘Intelligence’”.

Emergenza PFAS nelle acque italiane, come tutelare la salute pubblica?

Emergenza PFAS nelle acque italiane, come tutelare la salute pubblica?Roma, 17 mar. (askanews) – La Giornata Mondiale dell’Acqua (22 marzo) richiama l’attenzione sul ruolo dei sistemi di depurazione per garantire acqua sicura.


L’inquinamento da PFAS (sostanze poli- e per-fluoroalchiliche) nelle acque potabili italiane rappresenta una delle più gravi emergenze ambientali e sanitarie del nostro tempo. Recenti studi hanno evidenziato livelli allarmanti di queste sostanze in diverse regioni del Paese, con una presenza significativa anche nelle acque destinate al consumo domestico. Secondo le analisi condotte da Greenpeace, il 79% dei campioni prelevati in Italia contiene almeno una delle 58 sostanze PFAS monitorate, con un impatto diretto sulla salute delle persone e sull’ecosistema. Facciamo chiarezza, cosa sono i PFAS e perché sono dannosi: il parere dell’esperto.


“I PFAS (sostanze poli- e per-fluoroalchiliche) sono un gruppo di composti chimici artificiali utilizzati in numerosi processi industriali e prodotti di consumo, come rivestimenti antiaderenti (Teflon), tessuti impermeabili, schiume antincendio e imballaggi alimentari. Sono noti per la loro elevata persistenza nell’ambiente e nel corpo umano, motivo per cui vengono chiamati anche sostanze chimiche eterne (forever chemicals). A causa della loro resistenza alla degradazione, i PFAS si accumulano nell’acqua, nel suolo e negli organismi viventi, compresi gli esseri umani. Studi scientifici hanno collegato l’esposizione ai PFAS a una serie di gravi problemi di salute, tra cui disfunzioni del sistema endocrino e alterazioni ormonali; aumento del rischio di tumori, problemi cardiovascolari e ipertensione”, afferma l’esperto di purificazione e benessere dell’acqua Lorenzo Malara, CEO di Virtus Italia, azienda specializzata nel trattamento delle acque. L’assenza di una normativa italiana stringente sulla presenza di PFAS nell’acqua potabile ha sollevato interrogativi sulla necessità di soluzioni immediate per proteggere la salute pubblica. La Direttiva Europea 2020/2184, che entrerà in vigore nel 2026, stabilisce un limite di 100 nanogrammi per litro per la somma di 24 PFAS, ma secondo gli esperti questa soglia potrebbe non essere sufficiente per garantire la sicurezza a lungo termine.


Consumare acqua imbottigliata: una falsa soluzione. Di fronte all’inquinamento dell’acqua potabile, molte famiglie scelgono di acquistare acqua in bottiglia per proteggersi dai contaminanti. Tuttavia, questa – si legge in una nota – non è una soluzione sostenibile né efficace. Uno studio del 2024, pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS), ha rilevato che ogni litro d’acqua imbottigliata analizzato conteneva tra 110.000 e 370.000 particelle di plastica, di cui il 90% erano nanoplastiche e il 10% microplastiche.


Un’alternativa più sicura ed ecologica – prosegue il comunicato – è rappresentata dai sistemi di depurazione domestici, che permettono di ottenere acqua pura direttamente dal rubinetto, riducendo il consumo di plastica e garantendo un controllo più efficace sulla qualità dell’acqua consumata. Il ruolo dei sistemi di trattamento delle acque. Per affrontare questa crisi, la depurazione dell’acqua si pone come una soluzione essenziale per ridurre l’esposizione ai PFAS e ad altri contaminanti. Tecnologie avanzate di filtrazione possono contribuire a migliorare la qualità dell’acqua potabile, eliminando sostanze nocive e garantendo maggiore sicurezza per i consumatori. Un appello alle istituzioni e ai consumatori. In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, è fondamentale sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della qualità dell’acqua potabile e dell’adozione di misure concrete per ridurre l’inquinamento da PFAS. Le istituzioni – conclude la nota – devono adottare normative più rigorose per la tutela della salute pubblica, mentre i consumatori possono fare scelte consapevoli per migliorare la sicurezza dell’acqua che utilizzano ogni giorno.