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Da Enea barca-robot elettrica per ricerche avanzate sui fondali

Da Enea barca-robot elettrica per ricerche avanzate sui fondaliRoma, 23 feb. (askanews) – Un barchino-robot elettrico a guida autonoma dotato di strumenti per eseguire indagini non invasive su fondali lacustri e marini, anche archeologiche. Lo stanno mettendo a punto i ricercatori del Laboratorio Enea di Robotica e intelligenza artificiale nell’ambito del progetto LAHKE, di cui l’Agenzia è capofila, con l’obiettivo di trasferire tecnologie avanzate alla ricerca archeologica in acque interne e marine.


“Per realizzare il drone marino di superficie, detto anche USV (Unmanned Surface Veichle), siamo partiti da un comune barchino commerciale, al quale abbiamo aggiunto due diverse versioni di motori, al fine di migliorarne guidabilità e precisione del controllo” spiega il responsabile del progetto Ramiro dell’Erba, ricercatore del Laboratorio Enea di Robotica e intelligenza artificiale. “Il risultato finale è un mezzo affidabile ed efficiente che permette di esplorare i fondali per il ritrovamento di reperti archeologici sottomarini, in modo sicuro, in quanto dotato di telecontrollo di sicurezza a vista e di un sistema automatico di rilevazione ostacoli. Si tratta inoltre di un sistema sostenibile in quanto alimentato elettricamente, con un costo complessivo inferiore ai cinquemila euro”, prosegue dell’Erba. L’USV, con il quale è possibile effettuare anche ricerca e monitoraggio ambientale, consiste in uno scafo in vetroresina a doppio strato, pesante circa 40 chili lungo circa 2,5 metri, dotato di murate alte per proteggere efficacemente la strumentazione dall’acqua.


All’interno un pilota automatico installato su una piattaforma di controllo e un computer di bordo per compiti come video real-time e rilevamento ostacoli, mentre è in corso di sviluppo la procedura automatica di aggiramento ostacoli e ripianificazione missione. “Nell’ambito di questo progetto, abbiamo sviluppato un hardware specializzato e un software open-source dedicato che permette di spingere le prestazioni del veicolo agli impieghi specifici cui è chiamato a operare”, spiega dell’Erba. “Tramite i dati acquisiti da differenti tipi di sensori acustici e no – conclude – potremo anche effettuare, ad esempio, una ricostruzione multimediale del sito archeologico della Marmotta sepolto nel lago di Bracciano”.


I vantaggi del veicolo robotizzato, oltre la precisione e la ripetibilità delle misure e il costo notevolmente ridotto rispetto a sistemi analoghi sul mercato – in quanto dotato di sensoristica non specifica a basso costo e di facile reperibilità -, sono la velocità elevata con cui può essere esplorato e mappato un sito, la praticità d’uso e la personalizzazione del mezzo a seconda dei molteplici compiti cui può essere destinato.

Sardegna, Salvini: il centrosinistra è diviso, noi uniti

Sardegna, Salvini: il centrosinistra è diviso, noi unitiRoma, 23 feb. (askanews) – “Di diviso” in Sardegna “c’è il centrosinistra: oggettivamente il centrosinistra è diviso e il centrodestra è unito, e uniti si vince e divisi si perde. Detto questo la mia presenza in Sardegna non è per la campagna elettorale ma è perché la Sardegna sconta un ritardo di trent’anni di disattenzione da Roma. Qui come ministro su strade, porti e ferrovie c’è tanto da fare”, basti pensare che “Nuoro è l’unico capoluogo italiano non collegato a rete ferroviaria”. Lo ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini dopo un incontro alla alla Prefettura di Nuoro con sindaci e amministratori di Nuoro, Siniscola, Tortolì, Macomer, Bosa, Lanusei e Dorgali, per un confronto sulle infrastrutture del territorio.


“In quest’anno di governo – ha proseguito il leader della Lega – abbiamo dimostrato di volere e poter” fare, “ma ovviamente sarà importante avere in Regione qualcuno che è favorevole allo sviluppo, perché se ci fosse in Regione qualcuno che non vuole strade e ferrovie, qualcuno che dice sempre No, sarà più complicato portare strade e ferrovie dove servono”.

Netanyahu ha presentato il suo piano per Gaza, ecco qual è

Netanyahu ha presentato il suo piano per Gaza, ecco qual èRoma, 23 feb. (askanews) – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha svelato il suo piano per Gaza, presentandolo ieri sera all’approvazione del gabinetto di guerra, dopo quattro mesi e mezzo dall’inizio dell’operazione militare contro la Striscia, in risposta all’attacco di Hamas del 7 ottobre. Lo scrive oggi Haaretz.


Secondo un documento pubblicato dall’Ufficio del Primo Ministro, gli obiettivi a breve termine della campagna rimangono invariati: distruggere le capacità militari e le infrastrutture governative sia di Hamas che della Jihad islamica, garantire il rilascio degli ostaggi e prevenire qualsiasi minaccia per Israele da parte del governo. Nel medio termine, secondo il piano di Netanyahu, Israele manterrà la libertà di operazione militare a Gaza, creerà una zona cuscinetto e si impegnerà in operazioni per contrastare il contrabbando lungo il confine tra Egitto e Gaza.


Il primo ministro ha affermato che Israele avrà in questo la collaborazione degli Stati uniti, mentre l’Egitto ha espresso riserve sullo schieramento di truppe israeliane lungo il confine con Gaza. Il piano postbellico aggiunge che Israele manterrà anche il controllo della sicurezza sulla Cisgiordania. La proposta di Netanyahu riguarda anche il governo civico della Gaza postbellica. La sua proposta è che gli affari civici e la responsabilità per l’ordine pubblico a Gaza “saranno basati su professionisti con esperienza manageriale. Questi funzionari locali non devono essere identificati con stati o organizzazioni che sostengono il terrorismo e non devono ricevere stipendi da loro”, dice il piano, secondo quanto riferisce Haaretz.


Il piano di Netanyahu prosegue affermando che Israele lavorerà per garantire la chiusura permanente dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, UNRWA, e l’istituzione di un nuovo organismo internazionale. Il primo ministro aggiunge che “la ricostruzione di Gaza sarà possibile solo una volta che la Striscia sarà stata smilitarizzata e una volta avviato un processo di deradicalizzazione. Il piano di riabilitazione sarà portato avanti con finanziamenti e sotto la guida di paesi approvati da Israele”. Il piano Netanyahu aggiunge che “Israele rifiuta completamente i diktat internazionali su un accordo sullo status finale con i palestinesi”, aggiungendo che il riconoscimento unilaterale di uno Stato palestinese da parte della comunità internazionale “garantirebbe un enorme premio al terrorismo, un premio che non abbiamo mai visto prima, e impedirebbe qualsiasi futuro accordo di pace”.

Nuova mappa connessioni cerebrali coinvolte in disturbi neurologici

Nuova mappa connessioni cerebrali coinvolte in disturbi neurologiciRoma, 23 feb. (askanews) – Quando alcune connessioni cerebrali non funzionano correttamente, possono insorgere disturbi come il morbo di Parkinson, la distonia, il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) e la sindrome di Tourette. La stimolazione cerebrale profonda (Deep Brain Stimulation, DBS) è una tecnica usata da anni per curare questo tipo di malattie. Quello che è sorprendente è che tutte queste malattie possono essere curate stimolando un’unica area chiave del cervello: il nucleo subtalamico.


Per capire come questo fosse possibile, un team guidato da studiosi del Charité di Berlino e del Brigham and Women’s Hospital di Boston hanno messo assieme le ricerche scientifiche realizzate negli scorsi anni da vari gruppi di ricerca nel mondo per quel che riguarda le terapie di stimolazione cerebrale profonda su oltre 500 pazienti. Il risultato – informa la Sant’Anna di Pisa che ha partecipato al lavoro – è una mappa unica delle reti cerebrali disturbate che è stata pubblicata su “Nature Neuroscience” e che è in grado di capire quali connessioni fossero state attivate in ogni paziente. Questa mappa non solo chiarisce quali sono le connessioni coinvolte in ogni malattia (o in più di una malattia), ma servirà in futuro a capire quali zone devono essere stimolate per guarirla. I disturbi neurologici e neuropsichiatrici si presentano con un ampio spettro di sintomi diversi, dai disturbi dell’umore e dell’elaborazione delle informazioni ai deficit motori. Ma hanno una cosa in comune: sono tutti attribuibili al malfunzionamento delle connessioni tra specifiche regioni del cervello. In termini semplificati, quando i circuiti cerebrali diventano disfunzionali, possono agire come freni sulle funzioni cerebrali che il circuito normalmente svolge.


Da anni il Laboratorio di Neuroingegneria Computazionale dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna, coordinato dal ricercatore Alberto Mazzoni, lavora sull’attività neuronale associata alla sindrome di Tourette nel nucleo subtalamico, il cui collegamento era fino a quel momento non molto chiaro. “Assieme ai colleghi dell’Istituto Neurologico Carlo Besta, – dichiara Alberto Mazzoni – siamo andati a vedere l’attività dei neuroni in diverse zone del nucleo e abbiamo studiato il collegamento tra questa attività e l’esito delle terapie di stimolazione cerebrale profonda relativamente alla riduzione dei Tic associati alla Tourette. Questi risultati hanno avuto una seconda vita quando li abbiamo usati per contribuire, insieme ai principali gruppi di tutto il mondo, a tracciare il grande atlante delle connessioni degli effetti della stimolazione del nucleo sulle varie parti del cervello che è stato pubblicato su Nature Neuroscience”.


(Credits: Ufficio Stampa Scuola Sant’Anna)

Incendio in un condominio a Valencia: identificate 4 vittime, numerosi i dipersi

Incendio in un condominio a Valencia: identificate 4 vittime, numerosi i dipersiRoma, 23 feb. (askanews) – Il presidente della Generalitat di Valencia, Carlos Mazón, ha dichiarato che il governo regionale decreterà tre giorni di lutto per le vittime dell’incendio che ha colpito due edifici causando almeno quattro morti secondo il bilancio provvisorio che conta anche 9-15 dispersi.


Le autorità locali hanno aggiunto che 15 persone sono state ricoverate e alcune già dimesse: sei, tra cui cinque vigili del fuoco, sono ancora in ospedale ma non in pericolo di vita.All’interno dell’edificio di 14 piani le temperature sono ancora molto alte e i vigili del fuoco stanno cercando di raffreddare gli ambienti per entrare. L’incendio ha avvolto l’intero complesso in meno di mezz’ora. I due edifici affiancati, costruiti nel 2000, contanto 138 appartamenti.


(con fonte Servimedia) 

Bce, cala inflazione percepita da famiglie ma sale quella prevista

Bce, cala inflazione percepita da famiglie ma sale quella previstaRoma, 23 feb. (askanews) – A gennaio l’inflazione percepita dai consumatori nell’area euro ha mostrato una ulteriore attenuazione, al 6% mediano sugli ultimi 12 mesi rispetto al 6,9% registrato nella rilevazione precedente. Al tempo stesso, tuttavia, le aspettative di inflazione per i prossimi 12 mesi hanno segnato un lieve incremento al 3,3%, dal 3,2% registrato a dicembre.


Le aspettative di inflazione sul più lungo termine, 3 anni, sono rimaste invariate al 2,5%. Lo riporta la Bce sulla base della sua inchiesta mensile, precisando che l’incertezza che i consumatori attribuiscono all’inflazione resta elevata. Secondo la stessa indagine, le aspettative sulla crescita dei redditi dei reali da parte dei consumatori sono rimaste invariate all’1,2%, mentre la percezione sulla crescita della spesa degli ultimi 12 mesi si è limata 6,6%, dal 6,8% registrato a dicembre. La Bce sottolinea che si tratta del valore più contenuto dall’ottobre del 2022.


Per quanto riguarda l’andamento dell’economia le aspettative dei consumatori sono meno negative ma restano di contrazione e indicando un meno 1,1% sui prossimi 12 mesi, a fronte del meno 1,3% di dicembre. Le aspettative sul tasso di disoccupazione si sono limate al 10,9% dall’11,2% di dicembre.

Solo il 60,7% adotta almeno 4 attività digitali su 12

Solo il 60,7% adotta almeno 4 attività digitali su 12Roma, 23 feb. (askanews) – Nel 2023, secondo i dati del Report Istat Imprese e Ict, il processo di digitalizzazione delle piccole e medie imprese italiane non è decollato: solo il 60,7% adotta almeno 4 attività su 12 che compongono il Digital Intensity Index, l’indice che misura l’utilizzo da parte delle imprese di 12 tecnologie digitali (solo per citarne alcune, quelle che hanno internet per almeno il 50% di persone occupate, che hanno un sito web, che usano pacchetti software per Enterprise Resource Planning, che usano il Customer Relationship Management, che vendono sul web oltre l’1% del totale fatturato e che vendono sul web business-to-consumer oltre il 10% di vendite web totali).


Tra gli indicatori maggiormente utilizzati nelle società con almeno 10 dipendenti, informa una nota, il cloud computing (61,4% rispetto ad una media Ue27 del 45,2%) e la fatturazione elettronica (97,5% contro un 38,6% Ue27), obbligatoria per legge. Il 47,9% delle attività utilizza un software gestionale, avvicinandosi al dato europeo (48,7%), ma solo il 13,6% condivide elettronicamente i dati con clienti e fornitori. Per molte attività anche l’adozione di tecnologie basate sull’intelligenza artificiale rappresenta un problema per la mancanza di competenze (è un ostacolo per il 55,1%), ovvero di capitale umano in grado di gestire le tecnologie digitali di cui si sono dotate. Da questi dati emerge un quadro poco rassicurante: il cammino verso la digitalizzazione e l’adozione responsabile delle tecnologie, specialmente quelle più innovative, si presenta come una sfida assai complessa per la maggior parte delle pmi italiane. “Il passaggio da una pmi analogica ad una realtà digitale e al passo con i tempi deve avvenire con una logica diversa da quella delle grandi aziende – spiega Federico Faloci – Co-Fondatore insieme a Danilo Di Corato di WaveMarketing, società di consulenza specializzata in strategie digitali per imprese, anche piccole – Ad un negozio di vicinato, infatti, la visibilità sui social network può essere utile per fare conoscere l’attività sul territorio, ma questa notorietà difficilmente si trasformerà in un’acquisizione di nuovi clienti. Un like su FB o l’elevato numero di follower su IG purtroppo non hanno nulla a che vedere con un aumento di vendite, fatturato e margini”.


Dunque, il processo di digitalizzazione è più che mai cruciale per le imprese, ma va ben oltre la mera conoscenza degli strumenti digitali. La vera chiave di volta risiede nella capacità di utilizzarli in modo produttivo. “Il percorso di alfabetizzazione digitale di un’azienda è un processo lento che va fatto passo dopo passo – prosegue Faloci. “Come nel nostro caso, grazie ad un team interamente under 35, diamo sostegno al business di oltre 750 attività locali distribuite in più di 50 settori, facendo leva sulla qualità delle relazioni a lungo termine con i titolari delle piccole realtà di vicinato per accompagnarle, passo passo, nel processo di digitalizzazione, con strategie di marketing misurabili e, al tempo stesso, diverse per ciascuna categoria merceologica”.


In un mercato in continua crescita e sempre più esigente, l’approccio che combina l’esperienza pratica sul campo con un programma di formazione approfondito sta emergendo come un potente strumento nello sviluppo delle competenze dei giovani professionisti. Un recente studio condotto da Capterra, comparatore di software online, ha rivelato che ben il 95% degli intervistati, giovani in cerca di lavoro, considera cruciale che le aziende offrano programmi di formazione ai propri dipendenti. “L’immersione lavorativa diretta unita a un percorso formativo intensivo sono molto efficaci nello sviluppo delle abilità lavorative dei giovani. Questa metodologia offre equilibrio tra l’energia dei nuovi collaboratori e l’esperienza più matura, attraverso un sistema di mentorship e responsabilità condivise. WaveMarketing ha infatti inaugurato una Academy interna di formazione continua con workshop, retreat aziendali e modalità retributive meritocratiche.” spiega Faloci. “Il settore del marketing e della vendita in cui operiamo richiede agilità e freschezza di idee e il nostro team, per la sua caratteristica anagrafica, risponde alla perfezione a queste esigenze. La giovane età in Wave non è una barriera ma un valore aggiunto, così come l’adattabilità, la capacità di iniziativa, la creatività, più che l’esperienza pregressa, inoltre, la predisposizione al lavoro di squadra e la condivisione dei valori aziendali, quali trasparenza e passione, caratterizzano il nostro approccio alla selezione del personale. Proprio in questa fase, vogliamo incontrare giovani talenti per posizioni che spaziano dal marketing operativo alla formazione, sia in sede che da remoto, e continuare così a costruire un team innovativo e competitivo” .

Think tank nato da McKinsey suggerì a Cina politiche indigeste a Usa

Think tank nato da McKinsey suggerì a Cina politiche indigeste a UsaRoma, 23 feb. (askanews) – Un think-tank legato a McKinsey consigliò in un rapporto commissionato dal governo di Pechino nel 2015 di approfondire la cooperazione tra imprese e militari e spingere le aziende straniere fuori dai settori sensibili. Lo rivela oggi il Financial Times.


Le raccomandazioni, contenute in un libro della Urban China Initiative commissionato dall’agenzia di pianificazione centrale del governo cinese, erano tra politiche proposte alla Cina per aumentare l’abilità tecnologica del paese. Il libro dell’UCI – con una prefazione di uno dei partner più anziani di McKinsey in Cina e attingendo al lavoro del braccio di ricerca in-house di McKinsey – ha fatto parte della ricerca del governo cinese per il suo 13mo piano quinquennale che ha coperto il 2016-20. Il piano quinquennale includeva la politica “Made in China 2025”, che aumentava le tensioni tra Pechino e Washington.


McKinsey ha chiuso l’UCI nel 2021 e ha minimizzato il suo rapporto con il governo cinese da quando è stata messa sotto pressione politica negli Stati uniti, dove i legislatori si sono chiesti se la consulenza in Cina sia in conflitto con il lavoro dell’azienda per il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. In un’udienza del Congresso questo mese, Bob Sternfels, managing partner globale di McKinsey, ha dichiarato: “Non lavoriamo, e per quanto ne so mai lo abbiamo fatto, per il partito comunista cinese o per il governo centrale in Cina. La stragrande maggioranza del lavoro che facciamo in Cina è per aziende multinazionali. Molte di queste sono aziende statunitensi e aziende cinesi del settore privato”.


McKinsey, dal canto suo, ha detto – secondo FT – che il progetto del 2015 per la Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma del governo cinese “non è stato scritto da McKinsey e non è il lavoro di McKinsey”. “L’Urban China Initiative è stata un’iniziativa non-profit co-fondata nel 2011 con la Columbia University e la Tsinghua University. L’Urban China Initiative non è McKinsey e non ha svolto lavori per conto di McKinsey. Per quanto ne sappiamo, McKinsey non è stata compensata per alcuna ricerca o iniziativa relativa all’UCI”, ha detto la società di consulenza strategica, aggiungendo: “Come abbiamo affermato in precedenza, il governo centrale della Cina non è, e per quanto ne sappiamo non è mai stato, un cliente di McKinsey”.


McKinsey fondò l’UCI con i suoi partner universitari nel 2011, descrivendo l’iniziativa come un “vettore dei principali dialoghi nazionali, provinciali e locali della Cina sulle questioni urbane”. Le attività includevano la pubblicazione di un indice delle città sostenibili per “aiutare i leader urbani a prendere decisioni politiche informate” e lo svolgimento di conferenze regolari che hanno fornito a McKinsey l’accesso ai funzionari a più livelli di governo.

Gli Usa tornano sulla Luna dopo 52 anni, sbarcato il lander Odysseus

Gli Usa tornano sulla Luna dopo 52 anni, sbarcato il lander OdysseusMilano, 23 feb. (askanews) – La missione Odysseus ha compiuto uno storico sbarco sulla luna. Il lander Nova-C, costruito dalla compagnia texana Intuitive Machines e privo di equipaggio, è atterrato sulla superficie lunare alle 8:23 ET (le 00.23 in Italia). Si tratta del primo allunaggio di un veicolo spaziale statunitense dall’ultima missione Apollo della Nasa nel dicembre 1972 e il primo da parte di un’entità non governativa.


“Siamo in superficie e stiamo trasmettendo”, ha annunciato il Ceo di Intuitive Machines, Steve Altemus, durante il webcast. Benvenuti sulla Luna”. “Che trionfo”, ha dichiarato Bill Nelson, amministratore capo della Nasa. “Odysseus ha conquistato la Luna. Questa impresa è un gigantesco passo avanti per tutta l’umanità. Oggi, per la prima volta in più di mezzo secolo, gli Stati Uniti sono tornati sulla Luna – ha sottolineato -. Oggi, per la prima volta nella storia dell’umanità, una società commerciale, una società americana, ha lanciato e condotto il viaggio fin lassù. Oggi è un giorno che dimostra la potenza e la promessa delle partnership commerciali della Nasa. Congratulazioni a tutti coloro che hanno partecipato a questa grande e audace impresa presso Intuitive Machines, SpaceX e qui alla Nasa”.

La missione Odysseus compie storico sbarco sulla Luna

La missione Odysseus compie storico sbarco sulla LunaMilano, 22 feb. (askanews) – La missione Odysseus ha compiuto uno storico sbarco sulla luna. Il lander Nova-C, costruito dalla compagnia texana Intuitive Machines e privo di equipaggio, era stato lanciato il 15 febbraio. Si tratta del primo allunaggio di un veicolo spaziale statunitense dall’ultima missione Apollo della Nasa nel dicembre 1972 e il primo da parte di un’entità non governativa.


“Siamo in superficie e stiamo trasmettendo”, ha appena annunciato il Ceo di Intuitive Machines, Steve Altemus, durante il webcast. “Benvenuti sulla Luna”.