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Vino, Miro: Ungheria, Polonia e Kazakistan mercati ormai maturi

Vino, Miro: Ungheria, Polonia e Kazakistan mercati ormai maturiMilano, 21 feb. (askanews) – “Noto una certa distanza tra i dati teorici sui mercati e la realtà, in particolare nel distinguere le potenzialità dei mercati: per esempio Ungheria, Polonia e Kazakistan, di cui anni fa tra i primi abbiamo intuito le potenzialità, non si possono più classificare come mercati emergenti come si legge nei report, ma si accingono a diventare maturi. Mentre realmente emergenti sono Malaysia, Thailandia e Messico. I mercati maturi rimangono importanti, al netto della congiuntura economica abbastanza pesante che li investe, mentre per la Cina si conferma lo scetticismo che ho manifestato prima della flessione iniziata nel 2019 a causa della pandemia”. Lo ha detto Joanna Miro, fondatrice e titolare di “Italian Taste Summit” (ITS), la cui ottava edizione è andata in scena nei giorni scorsi alla Villa Reale di Monza.


“Sono soddisfatta perché molti produttori ritornano e questo è un segno inequivocabile della loro soddisfazione per i risultati che ottengono, e perché aderiscono nuove aziende e agenzie: abbiamo avuto i più grandi importatori di Estonia, Ungheria, Kazakistan e Albania” ha commentato Miro, spiegando che “per i buyer lavoriamo su un database di ottomila contatti, che operano nell’horeca, orientati su un prezzo all’esportazione dai 4,5 euro in su”. La quarantina di aziende vitivinicole presenti alla manifestazione hanno incontrato buyer provenienti da Usa, Germania, Russia, Giappone, Hong Kong, Danimarca, Polonia, Messico, Svizzera e molti altri Paesi, secondo un calendario di appuntamenti prefissato e con la distintiva formula one-to-one meeting. Joanna Miro ha infine annunciato una collaborazione tra Wine Global Aspect-WGA, di cui è Ceo, con l’Accademia italiana della vite e del vino (Aivv) e lo Iulm di Milano: “un progetto di alta formazione per supportare i produttori e rendere più profittevole la loro attività”.


La prossima edizione di “Italian Taste Summit” si svolgerà a inizio febbraio 2025 sul Lago di Garda.

Export musicale italiano a 26mln nel 2023, +130% dalla pandemia

Export musicale italiano a 26mln nel 2023, +130% dalla pandemiaMilano, 21 feb. (askanews) – Più di 26 milioni di euro i ricavi dall’export della musica italiana nel 2023, per un totale di entrate da royalties che segna +20% rispetto al 2022. Sono i dati Deloitte per Fimi, pubblicati oggi. I risultati del 2023, si legge in una nota, “celebrano un percorso di rimonta dei consumi di musica italiana a livello globale avviato nel 2020: in soli 4 anni l’ammontare dei ricavi è aumentato di più di 15 milioni di euro, per un rilevante incremento del 130% rispetto all’anno della pandemia”.


A guidare la crescita dell’export musicale sono i ricavi digitali: +11% a quasi 21 milioni di euro. Un trend, viene rilevato, confermato dagli ascolti sanremesi: “Su Spotify la playlist “Sanremo 2024″ ha macinato numeri da record ed è diventata – per la prima volta in assoluto – la prima al mondo per ascolti e ascoltatori: è un record che non si è limitato al solo giorno del lancio ma si è esteso anche all’intera settimana del Festival, generando un aumento del 10% degli ascolti di musica italiana sulla piattaforma rispetto al 2023”. Ma i ricavi da royalties sull’estero, notano Fimi-Deloitte, crescono anche sui prodotti fisici, che segnano +130% rispetto al 2022 per un totale di 1,5 milione di euro, come crescono le sincronizzazioni (+124%) e i diritti connessi (+11%).


“Questi risultati testimoniano il forte piano di investimenti delle aziende discografiche nel repertorio locale, che è stato valorizzato dall’innovazione digitale che le ha investite negli ultimi anni e che si è reso protagonista di un importante ricambio generazionale in grado di esportare con sempre più autorevolezza la musica italiana nel mondo”, ha detto Enzo Mazza, ceo di Fimi.

Calderone: sulla sicurezza nei posti di lavoro irregolarità nel 76,48% delle aziende edili

Calderone: sulla sicurezza nei posti di lavoro irregolarità nel 76,48% delle aziende ediliRoma, 21 feb. (askanews) – Forti criticità in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro sono state riscontrate nel settore dell’edilia, sulla base dell’attività ispettiva svolta nel corso del 2023. Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone, a quanto si apprende, svolgendo l’informativa in Consiglio dei Ministri dopo l’incidente di Firenze, ha spiegato che su un totale di 92.658 accessi, 20.755 sono inerenti alla vigilanza in materia di salute e sicurezza, con un incremento di 3.720 ispezioni rispetto all’anno precedente.


Per quanto riguarda gli accessi ispettivi in edilizia, il livello di irregolarità registrato è stato pari al 76,48%, con un tasso di irregolarità media che supera l’85,2% nel caso di aziende impegnate in lavori collegati al superbonus 110%. Il Ministro ha spiegato che secondo l’ultimo rapporto Inail, le denunce di infortunio sul lavoro presentate tra gennaio e dicembre sono state 585.356 (-16,1% rispetto al 2022), 1.041 delle quali con esito mortale (-4,5%).

Vino, Oss. Uiv: nel 2023 top 5 mercati frenano import vino italiano

Vino, Oss. Uiv: nel 2023 top 5 mercati frenano import vino italianoMilano, 21 feb. (askanews) – Nel 2023 le importazioni di vino italiano da parte di Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Canada e Giappone (che insieme valgono il 56% del nostro export complessivo), hanno registrato un calo tendenziale del 4,4% nei volumi e del 7,3% nei valori, a 4,45 miliardi di euro. E’ quanto emerge dall’analisi realizzata dall’Osservatorio di Unione italiana vini (Uiv), sui dati finali su base doganale, dai quali risultano decrementi nei volumi in tutti i Paesi della domanda ad eccezione della Germania, che chiude l’anno a +7% per effetto del boom di ordini di vino sfuso (+16%).


Particolarmente negativo, anche a causa di un eccesso di scorte detenute dai distributori che hanno condizionato gli ordini di tutto il 2023, il mercato negli Stati Uniti, che totalizza un -13% a volume, seguito da Canada e Giappone, entrambe a -11%, e Uk (-9%). In contrazione, nonostante il surplus di costi produttivi per le imprese, il prezzo medio (-3%), per effetto della crescita import di sfusi (+9%, dove però i listini crollano a -11%) e grandi formati (+6%), e al contestuale minore impatto di prodotti imbottigliati (-7%) e spumanti, giù dell’11% nei volumi ma unica tipologia a crescere nel prezzo medio (+5%). “È innegabile che il 2023 abbia sofferto di fenomeni congiunturali, soprattutto il destocking di prodotto accumulato in eccesso in Nord America, ma è altrettanto vero che il nostro Paese ha l’esigenza primaria e non più rinviabile di allargare la propria base clienti: questi cinque Paesi rappresentano quasi il 60% del valore delle esportazioni italiane, contro il 50% della Francia e il 40% della Spagna” ha commentato il presidente di Uiv, Lamberto Frescobaldi, spiegando che “il 2024 si annuncia molto complesso e sfidante: con una produzione italiana ai minimi storici, le nostre imprese avranno l’esigenza vitale di alzare il valore unitario dei propri prodotti, in un contesto macroeconomico che non è dei più favorevoli. Si è visto già l’anno passato – ha concluso – con le difficoltà patite nei circuiti retail dei principali Paesi, dove ad aumenti di prezzo anche limitati sono corrisposti in maniera quasi automatica cali degli acquisti a volume”.


Sempre secondo l’Osservatorio Uiv, l’anno si è però rivelato negativo per tutti i Paesi produttori, complice l’obiettivo destocking degli importatori unitamente alla crisi inflattiva e al conseguente minor potere di acquisto. L’import globale di vino dei cinque top buyer ha chiuso infatti a 16,9 miliardi di euro, il 7,5% in meno sull’anno precedente, con i volumi a -6,7%. Il principale Paese esportatore, la Francia, si è attestata su un trend volumico ancora peggiore rispetto all’Italia (-10%), ma meno deficitario in termini valoriali (-5%).

Spazio, Esa: oggi il rientro in atmosfera del satellite ERS-2

Spazio, Esa: oggi il rientro in atmosfera del satellite ERS-2Roma, 21 feb. (askanews) – È previsto per oggi, intorno alle 16.41 ora italiana, il rientro nell’atmosfera terrestre del satellite europeo di telerilevamento ERS-2, che dovrebbe disintegrarsi in gran parte in seguito all’impatto. Lo rende noto l’Ufficio Esa per il monitoraggio e controllo dei detriti spaziali che sta monitorando il satellite e fornisce aggiornamenti sul suo rientro.


ERS-2 è stato lanciato nel 1995 e nel 2011 l’Agenzia spaziale europea ne ha decretato la fine operativa iniziando un processo di abbassamento dell’orbita da circa 785 km a 573 km per ridurre al minimo il rischio di collisione con altri satelliti. Dopo 13 anni di decadimento orbitale, guidato principalmente dall’attività solare, il satellite rientrerà naturalmente nell’atmosfera terrestre. L’impatto è atteso alle 16.41 ora italiana, con una incertezza di circa due ore. L’interazione tra condizioni atmosferiche imprevedibili e altri fattori come la direzione in cui è rivolto il satellite (che aumenta o diminuisce la superficie esposta all’atmosfera) e il fatto che si possano aggiornare le previsioni solo dopo che è passato sopra un sensore, come un telescopio o radar – spiega l’Esa – rende molto difficile prevedere un rientro naturale.


ERS-2 si frantumerà in frammenti a circa 80 km dalla superficie terrestre e la stragrande maggioranza di questi brucerà nell’atmosfera. Alcuni frammenti potrebbero raggiungere la superficie terrestre, dove molto probabilmente cadranno nell’oceano Pacifico. (Credits: ESA)

Il Regno unito sanziona 6 dirigenti del carcere dove è morto l’oppositore Navalny

Il Regno unito sanziona 6 dirigenti del carcere dove è morto l’oppositore NavalnyRoma, 21 feb. (askanews) – Il Regno Unito ha sanzionato sei persone che dirigono la colonia penale dove Alexei Navalny è morto venerdì scorso, ha comunicato il ministero degli Esteri londinese con una nota, dove si legge che i destinatari delle sanzioni saranno soggetti a congelamento dei beni e divieti di viaggio sul territorio britannico. “È chiaro che le autorità russe hanno visto Navalny come una minaccia e hanno cercato ripetutamente di metterlo a tacere. Gli agenti dell’FSB lo hanno avvelenato con il Novichok nel 2020”, ha dichiarato il capo della diplomazia britannica David Cameron.


Il Regno Unito, sottolinea il ministero, “chiede che il corpo di Navalny venga immediatamente restituito alla sua famiglia e che si svolga un’indagine completa e trasparente. I responsabili della colonia penale artica dove è stato detenuto e ucciso il leader dell’opposizione russa Alexei Navalny saranno banditi dal Regno Unito e vedranno i loro beni congelati in base alle nuove sanzioni annunciate oggi dal ministro degli Esteri”. “Tra le persone sanzionate figura Vadim Konstantinovich Kalinin, che ha supervisionato il brutale campo di prigionia dove il signor Navalny è stato tenuto in isolamento per un massimo di due settimane alla volta. Le condizioni di Navalny erano peggiorate durante i suoi tre anni di prigione. Il signor Navalny ha sofferto per il fatto che gli sono state negate le cure mediche e ha dovuto camminare con una temperatura di -32°C mentre era detenuto in prigione”, dichiara il ministero degli Esteri, sottolineando che “il Regno Unito è il primo paese a imporre sanzioni in risposta alla morte di Navalny, un prigioniero politico che ha dedicato la sua vita a denunciare la corruzione del sistema russo, invocando una politica libera e aperta e chiedendo conto al Cremlino”.

Cia Toscana: da campo a tavola ad agricoltore va meno del 20%

Cia Toscana: da campo a tavola ad agricoltore va meno del 20%Roma, 21 feb. (askanews) – Un finocchio partito dalla campagna toscana porta nelle tasche dell’agricoltore solo 35 centesimi, pari a meno del 20% di quanto il consumatore lo acquista confezionato negli scaffali della Grande distribuzione organizzata, ovvero 1,78 euro al kg. Il cavolfiore viene pagato 50 centesimi al kg e venduto a 1,48 euro/kg dalla Gdo (circa il 33%). Dati che riguardano l’intera produzione orticola: il valore della produzione è diminuito di 20-30 centesimi: il radicchio 15 centesimi, le cime di rapa non arrivano a 30 centesimi. Insomma, sul prezzo finale, il consumatore paga più per il confezionamento che per il prodotto agricolo. E, in molti casi, produrre non conviene più, perché c’è anche chi produce in perdita.


Sono i risultati di una analisi effettuata dalla Cia Agricoltori Italiani della Toscana: “dal campo al prodotto che finisce in tavola c’è un abisso di prezzo. Ed anche se il consumatore finale è disposto ad acquistare il prodotto ad un prezzo maggiore, quella differenza che inizia con la coltivazione e finisce alla Grande distribuzione non va di certo in tasca all’agricoltore”, spiega l’associazione agricola. “E’ urgente che la politica e le istituzioni, insieme agli agricoltori – sottolinea il presidente di Cia Toscana, Valentino Berni – trovino soluzioni per accrescere il peso economico e la forza negoziale del settore, incentivarne il ruolo e il presidio ambientale, mettere l’agricoltura al centro dei processi di sviluppo delle aree interne, salvaguardare i servizi e le attività sociali, cruciali per i territori rurali, e consolidare la crescita dell’export agroalimentare Made in Tuscany. Bisogna dare più valore alle nostre produzioni toscane, a partire dalla Gdo”.


Di fatto “non è possibile che un olio extravergine d’oliva toscano, dopo essere stato messo sullo scaffale a 8,30 euro al litro, passi al sottocosto a 5,30 euro. Così muore l’agricoltura toscana fatta di medio-piccole aziende agricole”, spiega Berni.

Ansaldo Energia, contratto per turbine e generatori a Kazakistan

Ansaldo Energia, contratto per turbine e generatori a KazakistanRoma, 21 feb. (askanews) – Due turbine a gas AE94.2, due generatori e tutti servizi ausiliari associati: questo l’oggetto del contratto firmato tra Stefano Gianatti, Executive Vice President New Units di Ansaldo Energia, alla presenza dell’Amministratore Delegato di Ansaldo Energia, Fabrizio Fabbri, e Adilbek Sergaliyev, Amministratore Delegato di KBI Energy Group. La firma segue il Reservation Agreement stipulato a fine 2023, che prevedeva la prelazione delle linee di produzione da parte del cliente per garantire la consegna in tempi estremamente rapidi.


La firma del contratto si inserisce in un percorso di rafforzamento e crescita delle relazioni non solo industriali, ma anche istituzionali, in un più ampio contesto di collaborazione tra i due paesi. Lo scorso 18 gennaio, infatti – alla presenza del presidente della Repubblica kazaka Qasym-Jomart Tokayev e del Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani – Fabrizio Fabbri, AD di Ansaldo Energia e Kairat Maksutov, Presidente di Samruk Energy, società elettrica statale kazaka, hanno firmato un accordo di collaborazione per promuovere nuovi futuri progetti di centrali elettriche a ciclo combinato in Kazakistan e favorire lo scambio di competenze tecnologiche e la formazione di specialisti locali da parte di Ansaldo Energia.


In questo contesto, il progetto “Ricostruzione di Almaty CHPP-3” prevede la realizzazione di una moderna centrale a ciclo combinato alimentata a gas naturale, per cui Ansaldo Energia fornirà due turbine a gas AE94.2, due generatori e tutti servizi ausiliari associati. Questo progetto consentirà al cliente di produrre energia elettrica in maniera più sostenibile e a costi più contenuti. Già predisposta per l’impiego di idrogeno fino al 40% in miscela con gas naturale, con più di 120 unità installate nel mondo e 9 milioni di ore di funzionamento cumulato l’AE94.2 ha dimostrato eccellenti risultati in termini di efficienza e affidabilità operativa.


Il Gruppo Ansaldo Energia, leader internazionale nel campo della generazione elettrica e protagonista della transizione energetica, è una società controllata da CDP Equity (Gruppo Cassa Depositi e Prestiti). «La firma di questo contratto è una dimostrazione di grande fiducia del cliente nelle nostre competenze e nelle nostre capacità, supportate dalle eccellenze dalla filiera italiana di fornitura.” afferma Fabrizio Fabbri, Amministratore Delegato di Ansaldo Energia. “Sono particolarmente lieto che l’avvio di questo progetto sia contestuale alla creazione di un hub tecnologico di formazione e scambio di competenze, che contribuirà a consolidare i nostri rapporti con il Kazakistan negli anni a venire”.

Esce il quinto album “Artonauti”, Arte e Scienza

Esce il quinto album “Artonauti”, Arte e ScienzaRoma, 21 feb. (askanews) – Esce in edicola il quinto album Artonauti, Arte e Scienza – Le invenzioni che hanno cambiato il mondo, dedicato ai bambini, ma anche agli adulti di tutte le età, con 100 pagine e 100 opere d’arte, tra mosaici, dipinti, sculture e architetture, da comporre e scoprire attraverso 280 figurine adesive. L’album, inoltre, contiene 14 illustrazioni che raccontano la storia dei personaggi dipinte dall’artista Pietro Canepa. La collezione è arricchita da 25 Twin Cards, coppie di carte gemelle da collezionare per giocare a memory e approfondire l’arte e la scienza divertendosi.


La raccolta guida il lettore in un viaggio straordinario nella storia, alla scoperta delle eccezionali imprese di artisti e scienziati. Attraverso la speciale lente dell’arte, sono messe in risalto opere, invenzioni e tecnologia, frutto dell’ingegno umano e di quella creatività che ha rivoluzionato la storia e che ancora oggi muove il mondo – dalle piramidi dell’antico Egitto, passando per la cupola di Brunelleschi, fino ad arrivare all’invenzione del microscopio, del telescopio e alle ultime missioni nello spazio. Insieme agli Artonauti, i protagonisti di questa storia sono gli architetti, gli artisti e gli scienziati che hanno lasciato un’impronta nella storia dell’umanità, plasmando la realtà che conosciamo oggi. Dall’antichità alle epoche più moderne, figure come Imhotep, Policleto, Leonardo Da Vinci, Fibonacci, Brunelleschi, Nadar, Gaudì ci ricordano che l’incontro tra scienza e arte non solo è possibile ma auspicabile per ottenere risultati sorprendenti. L’album introduce anche il tema delle applicazioni dell’intelligenza artificiale, cercando di suscitare una riflessione nei giovani lettori. In questo contesto, anche loro si trovano ad affrontare una nuova sfida, tra curiosità e timore, che la storia ci insegna essere inevitabile ma al contempo un’opportunità da comprendere e vivere. Nell’album sono presenti inoltre alcuni contenuti speciali, come un QR code sulla copertina che rimanda a ulteriori approfondimenti e articoli, giochi, indovinelli e quiz che coinvolgono i lettori nell’apprendimento attraverso il gioco. Ad arricchire l’album, anche brevi video di scienziati, architetti e artisti, che forniscono un’esperienza più approfondita del loro lavoro, come Luca Perri, esperto di astrofisica, che condivide in modo chiaro e coinvolgente le misteriose peculiarità dell’universo e dei pianeti e Paola Roccabianca, docente di microbiologia molecolare presso l’Università Statale di Milano, che guida i lettori in un viaggio attraverso delle straordinarie immagini al microscopio che sottolineano la complessità della vita.


Il progetto per la sua originalità e qualità, ha vinto la quarta edizione del bando di Fondazione Cariplo per l’Innovazione Culturale e il premio Piccolo Plauto 2022 come progetto caratterizzato da elevata qualità pedagogica e didattica. “Con Artonauti è come se portassimo i musei direttamente nelle mani delle persone, avvicinandole all’arte in modo divertente. L’arte è un linguaggio, ed è necessario abituarsi a leggerla e a capirla. Imparare a farlo fin da piccoli, con uno strumento pensato appositamente per facilitare la comprensione di questo mondo, è un’occasione unica”, commentano Daniela Re, e Marco Tatarella, founder di Artonauti.

Il governo impreparato in Aula sulle mozioni sulla libertà di stampa. Fontana: rispetto per le Camere

Il governo impreparato in Aula sulle mozioni sulla libertà di stampa. Fontana: rispetto per le CamereRoma, 21 feb. (askanews) – Il Governo arriva impreparato sui pareri sulle mozioni sulla libertà di stampa e sulla professione giornalistica. E le opposizioni partono all’attacco nell’aula della Camera stigmatizzando la “mortificazione del Parlamento”. Alla fine, il presidente Lorenzo Fontana decide un’inversione dell’ordine del giorno: “serve da parte del governo maggiore attenzione e rispetto per l’Aula. Un errore ci può stare” ma “se siamo tutti d’accordo, sospendo la seduta per poi riprendere con l’esame sulla pdl sulla mototerapia”. Il voto sulla libertà di stampa è stato poi rinviato a martedì prossimo.


I fatti. La seduta di questa mattina è stata sospesa più volte in attesa di ulteriori approfondimenti da parte dell’esecutivo sui sei testi presentati sulla libertà di stampa (uno della maggioranza e 5 dei gruppi di minoranza). Quando il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari esprime il parere sulla mozione M5S, l’assemblea comincia a rumoreggiare rendendosi conto che il testo è sbagliato. Alla richiesta di un’ulteriore sospensione, i gruppi di minoranza hanno protestato pretendendo dal governo maggiore “serietà”. “Se il governo non fa il suo lavoro non è rispettoso nei confronti di tutte le forze politiche – ha detto la Cinque Stelle Annalaura Orrico – siamo pronti per le dichiarazioni di voto e il governo ci rinvia di 10 minuti in 10 minuti. Se oggi non è in grado di esprimere un parere, ce lo dica e si rinvia. E’ una mortificazione continua che questo governo e questa maggioranza perpetuano nei confronti delle opposizioni”.


Netto anche il giudizio di Valentina Grippo (Azione): “senza nulla togliere al sottosegretario Ostellari, si lavora tutti e ci stanno errori materiali ma oggi in quest’aula non parliamo di un argomento a caso ma del diritto di informazione della Republica, della governance del sistema radio televisivo e c’è il rischio che vengano dati pareri a caso. Parliamo di cose estremamente serie, mi sarei aspettata la presidente del Consiglio in quest’aula”. Poi la parola ad Elisabetta Piccolotti (Avs): “Siamo in una situazione imbarazzante”. Piccolotti ha dato atto al sottosegretario di aver chiesto “scusa, ma il governo dopo tanto tempo” dal deposito dei testi “non riesce a darci i pareri su un tema complesso, sentito e importante come la libertà di informazione nel nostro paese che dalle statistiche non brilla”. E torna su un tema già sollevato durante il dibattito sul Pdl sulle rievocazioni storiche: “faccio notare che quest’aula è chiamata continuamente a discutere su provvedimenti con contenuti marginali, a volte pretestuosi” e su “temi importanti i pareri non si capiscono e ci sono continui rinvii”; mentre il governo vara i provvedimenti “importanti e li fa” approvare ponendo la “fiducia”.


“Conosciamo Ostellari come collega serio e lo ha dimostrato chiedendo scusa, ma il problema non è lui. Questo – ha aggiunto il Dem Federico Fornaro – è un evidente esempio di come il Parlamento sia trattato dall’esecutivo e riguarda tutti. Su una questione e su mozioni importanti, come sulla libertà di stampa, non si può avere da parte degli uffici dei ministeri questa sciatteria, questa mancanza di rispetto del Parlamento, le chiedo di rinviare alla prossima settimana. Deve essere un segnale per tutti i legislativi dei ministeri”. In difesa del governo è intervenuto Stefano Candiani (Lega) rilevando la troppa “enfasi” da parte delle opposizioni ree di “eccessivamente pedante polemica”. Intervento che ha suscitato diversi mormorii.


Dopo circa un’ora e mezza, mentre l’Aula era ormai impegnata con il voto sulla mototerapia, è arrivata una precisazione del ministero della Giustizia. “C’è stato solo un mero errore materiale nella griglia dei pareri fatta arrivare al sottosegretario di turno in aula, poco prima dell’inizio della discussione sulle mozioni oggi all’ordine del giorno della Camera”, hanno riferito fonti di via Arenula.