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Aris: allarme liste attesa, con nuove tariffe raddoppieranno

Aris: allarme liste attesa, con nuove tariffe raddoppierannoRoma, 20 feb. (askanews) – “L’entrata in vigore del nuovo Nomenclatore tariffario per le prestazioni ambulatoriali specialistiche e protesiche, sarà un disastro per i pazienti: le liste di attesa si raddoppieranno”. L’allarme arriva dal Presidente delle strutture gestite da enti ecclesiastici riunite nell’ARIS-Associazione religiosa istituti socio-sanitari, padre Virginio Bebber, in rappresentanza della gran parte degli Istituti socio-sanitari no profit di area cattolica, riconosciuti parte integrante del SSN sin dalla prima legge istitutiva dello stesso. Strutture che operano al fianco del servizio pubblico in virtù di convenzioni con le regioni, alle stesse condizioni del pubblico secondo tariffe stabilite che , sottolineano all’Aris, “sono ferme da venti anni, nonostante il continuo aumento dei prezzi di mercato”. Dunque, secondo l’Associazione “una nuova bufera sta per abbattersi sulle già traballanti spalle della sanità del nostro Paese. E ancora una volta a farne le spese saranno quanti hanno bisogno di assistenza sanitaria”.


“Le tariffe – spiega Bebber – ovvero quanto viene riconosciuto alle strutture che erogano gli esami, sono assolutamente inadeguate, irrealistiche e porteranno in futuro enormi problemi. Un esempio per capire meglio: le visite specialistiche (cardiologiche, ortopediche, neurologiche, ecc.) hanno una tariffa di 22 euro, cifra che è insufficiente a coprire i costi del medico specialista, del personale infermieristico, del servizio di prenotazione, delle utenze e delle pulizie. Ogni visita genera una perdita almeno di 25 euro. Sono molte le prestazioni che hanno tariffe che non coprono neanche i costi diretti di produzione, anzi, rispetto al tariffario precedente, si ha una riduzione complessiva del 30% (facendo il calcolo su tutte le prestazioni). In sintesi: è un sistema non sostenibile”. Per l’Aris le cifre parlano chiaro: “Eseguire, per esempio, una Colonscopia prevede circa 30 minuti di tempo, l’impiego di un medico e due infermieri, l’uso di tecnologie e altri materiali necessari; un lavoro amministrativo. La nuova tariffa prevede 95,90 euro per questa prestazione. Analizzando i costi che deve sostenere la struttura bisogna fare questi conti: 1 medico costa 39 euro; 2 infermieri 35 euro; ricondizionamento apparecchiatura post erogazione 20 euro; gestione certificazione 4 euro; risveglio 2 euro per un totale di 125 euro, ai quali vanno aggiunti: 18 euro per la manutenzione degli strumenti tecnologici, 21 euro per l’ammortamento e 17 per costi amministrativi. Ciò significa che, applicando il nuovo tariffario, la struttura dovrebbe erogare la prestazione richiesta con una perdita di circa 85 euro. Due ore di ambulatorio coprirebbero 4 Colonscopie che per la struttura significherebbero 340 euro di perdita. Se si considera, poi, un intervento leggermente più complesso come l’asportazione di polipi dall’intestino crasso con endoscopia, secondo il nuovo nomenclatore a tariffa 117,05, e si analizzano con gli stessi criteri costi effettivi sopportati dalla struttura, che ammontano a 270 euro, si capisce bene che l’intervento richiesto comporta per la struttura una perdita di circa 153 euro. Così per un Biopsia microistologica mammaria con aspirazione automatica sotto guida stereotassica la Vecchia Tariffa prevedeva 774 euro; la Nuova Tariffa ne prevede 429, dunque la differenza costi ricavi è – 345 euro. Per attività radiologica ambulatoriale una Casa di Cura ha erogato nel 2023, 37.346 prestazioni radiologiche con la vecchia tariffa; le stesse calcolate con la nuova tariffa segnalano una perdita di 67.381 euro”. Le aziende sanitarie convenzionate e non profit ricordano di “non poter contare su un ripianamento dei buchi di gestione a carico delle regioni” e dunque si trovano nella situazione di “dover ridurre le prestazioni per non incrementare le perdite, andando quindi a diminuire i servizi per coloro che hanno bisogno e aumentando le liste di attesa a dismisura”. “È necessario – concludono – che il nuovo tariffario tenga in considerazione questa realtà, e i costi effettivamente sostenuti e che il rimborso sia equo. Per questo chiediamo al governo di: ridefinire le prestazioni in base ai costi reali attuali; ascoltare chi quotidianamente opera con esperienza e professionalità; rinviare l’entrata in vigore del nuovo nomenclatore”.

Arriva in Toscana la seconda tappa delle Giornate della Vista

Arriva in Toscana la seconda tappa delle Giornate della VistaRoma, 20 feb. (askanews) – Arrivano in Toscana le Giornate della Vista della Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia, iniziativa che offre accesso a visite oculistiche gratuite a persone indigenti e occhiali da vista dove necessario. Dal 19 febbraio al 1 marzo a Campi Bisenzio oltre 600 persone saranno visitate dal team di medici oculisti e ortottisti messo a disposizione dal Dottor Roberto Caputo, Direttore SOC Oftalmologia Pediatrica A. Meyer IRCCS Firenze e dal Prof. Gianni Virgili Università degli Studi di Firenze, Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi. La scelta di svolgere l’iniziativa a Campi Bisenzio conferma l’attenzione del Comune nella realizzazione di percorsi di inclusione sociale e integrazione positiva, attraverso attività di lotta alla povertà educativa, alla dispersione scolastica e facilitazione nell’acceso ai servizi.


Lo spazio ospiterà una clinica oculistica e un laboratorio ottico, attrezzati grazie alla strumentazione tecnica donata da Essilor Italia, per effettuare visite oculistiche complete al termine delle quali ottici esperti, individuati tra i professionisti volontari della zona, troveranno la migliore soluzione visiva in base alla propria prescrizione. A coordinare il flusso delle visite oculistiche e la scelta del modello di occhiali ci saranno i volontari di EssilorLuxottica, che partecipano all’attività donando un giorno di ferie. “Ci auguriamo che le Giornate della Vista possano continuare a crescere per aiutare tante persone in difficoltà. Crediamo che la vista sia un diritto e vogliamo sensibilizzare quante più persone possibile sull’importanza di prendersene cura, offrendo una risposta immediata, gratuita e concreta a chi ha più bisogno. Anche nel nostro Paese si può fare molto per favorire l’accesso alle cure oculistiche e l’inclusione sociale per tutti, dai connazionali in difficoltà ai migranti. Siamo contenti di essere ospitati da Spazio Reale, nuovo partner della Fondazione con una Mission ed iniziative molto vicine e complementari al nostro obiettivo di far sì che tutti possano vedere meglio e quindi vivere meglio spiega il Segretario Generale della Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia, Andrea Rendina.


La clinica oculistica è stata inaugurata alla presenza di Lorenzo Ballerini, Assessore con deleghe al Sociale, Politiche abitative, Immigrazione e Buona occupazione. Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Regione Toscana, Azienda Usl Toscana Centro, hanno patrocinato l’iniziativa, che è stata realizzata anche con il supporto di importanti associazioni quali Comunità di Sant’ Egidio Firenze, Caritas, Progetto Itaca, Cooperativa Macramè, Coordinamento Misericordie Fiorentine. “L’iniziativa proposta dalla Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia ci trova favorevolmente coinvolti nella prevenzione di patologie oculistiche pediatriche”. – afferma il Dottor Roberto Caputo, Direttore SOC Oftalmologia Pediatrica A. Meyer IRCCS Firenze. “Proprio in ambito pediatrico, lo screening oculistico ed ortottico, permette di individuare prevalentemente i difetti visivi monolaterali che sono alla base dell’ambliopia (occhio pigro) e di cui i pazienti non sono quasi mai coscienti. Una diagnosi precoce permette quindi un trattamento appropriato e generalmente molto efficace”.


“Il difetto refrattivo non corretto con occhiali – continua il Prof. Gianni Virgili, Università degli Studi di Firenze Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi – è tra le prime cause di ipovisione al mondo, in particolare in Asia sudorientale. La fornitura di occhiali gratuiti o a basso costo è un intervento di salute pubblica necessario in questi contesti. Questa necessità si estende anche a persone che hanno risorse limitate, anche per motivi d’età e per limitata autosufficienza”. “Mettiamo con piacere a disposizione i nostri spazi per le Giornate della Vista. La clinica oculistica itinerante della Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia ha come obiettivo il sostegno ai più fragili, principio sul quale si basa gran parte dell’attività che Spazio Reale svolge quotidianamente. Siamo un punto di riferimento per il territorio, un luogo che ha fatto dell’inclusione e dell’accoglienza i suoi punti di forza; dall’ospitalità per l’emergenza in Ucraina nel 2022 fino al drammatico novembre 2023 che ci ha visti in prima linea nel sostegno agli sfollati per l’alluvione e ai volontari. È con lo stesso spirito che ospitiamo questa iniziativa di grande valore etico, che intercetta in modo capillare i bisogni dei più deboli” – afferma Stefano Ciappelli, Presidente Spazio Reale Group. Nel 2024, le Giornate della Vista, iniziate a gennaio con la città di Catanzaro, faranno tappa a Trieste (18 – 28 Marzo), Torino (8 – 19 Aprile), Pescara (15 – 24 Maggio), Cagliari (4 – 14 Giugno), Palermo (9 – 25 Settembre), Milano (1 – 31 Ottobre), Belluno (11 – 22 Novembre), Roma (9 -20 Dicembre). Con dieci città in dieci mesi, l’iniziativa garantirà a circa 7.000 persone accesso a un’assistenza oculistica adeguata alle loro necessità.


Nel 2023, le Giornate della Vista hanno garantito a 6.838 persone accesso a un’assistenza oculistica adeguata alle loro necessità, 4.613 hanno ricevuto un occhiale da vista e sono stati donati 1.306 occhiali da sole a tutti i bambini partecipanti. Agli oltre 1.000 pazienti con patologie oculari è stata offerta una assistenza di secondo livello nell’ambito del sistema sanitario nazionale. Complessivamente, nel 2023 le persone svantaggiate che hanno avuto un miglioramento della propria condizione visiva attraverso la Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia, sono state 14.250

Rapporto Usa: in Cina l’apparato di censura più pervasivo al mondo

Rapporto Usa: in Cina l’apparato di censura più pervasivo al mondoRoma, 20 feb. (askanews) – La Cina mantiene “l’apparato di censura più elaborato e pervasivo del mondo”, utilizzato dal Partito comunista cinese (Pcc) per “mantenere il monopolio sulla legittimità politica e per modellare il comportamento dei cittadini cinesi”, ma anche “come strumento per portare avanti i propri obiettivi geostrategici revanscisti, come isolare Taiwan e gettare le basi per un’eventuale unificazione delle due sponde dello Stretto”. Lo ha scritto in un rapporto rilasciato oggi dalla commissione parlamentare US-China Economic and Security Commission e realizzato da Exovera, una compagnia che fornisce “soluzioni tecnologiche avanzate IA per l’intelligence e la sicurezza”.


“Il Pcc considera il controllo delle informazioni come la prima linea di difesa contro le minacce al sistema politico monopartitico della Repubblica popolare cinese, che il Partito considera essenziale per garantire la continua sicurezza e prosperità della Cina. Di conseguenza, la censura del Partito si concentra sulla repressione delle idee che ritiene minano l’ordine politico cinese, come il ‘contagio ideologico’ straniero della democrazia liberale, il separatismo etnico e le critiche agli alti dirigenti del Pcc”, si legge nel sommario dello studio. “Sotto il governo del segretario generale del PCC Xi Jinping, il partito ha notevolmente ampliato la portata e il rigore del suo apparato di censura, concentrandosi in particolare sul consolidamento del controllo sui contenuti Internet. A tal fine, il Partito ha ampliato e razionalizzato il proprio quadro giuridico e normativo che disciplina la censura di Internet, migliorando allo stesso tempo la propria capacità tecnica di supervisionare l’attività online. Questi sforzi hanno migliorato sia la capacità del Partito di supervisionare il discorso sul cyberspazio sia il suo controllo su mezzi che vanno dalle piattaforme di social media ai giochi online, fino alle società private che sviluppano e distribuiscono l’intelligenza artificiale generativa (AI)”, continua.


La censura non è attuata unilateralmente da nessuna entità, ma piuttosto è coordinata da una serie di istituzioni del Partito e dello Stato, spiega il rapporto. In questo quadro, “le linee guida per il lavoro ideologico e di pensiero vengono elaborate dal Comitato Centrale del Partito e trasmesse ai livelli inferiori”. Collettivamente, questo apparato di controllo comprende tre livelli: l’infrastruttura fisica utilizzata per diffondere le informazioni; le misure regolamentari che modulano il contenuto delle informazioni; e i fattori normativi che modellano la cultura, le credenze e la cognizione. Il Pcc – continua il rapporto – “ha dimostrato abilità nell’usare questo apparato per gestire crisi acute come le critiche alla sua risposta alla pandemia di Covid-19, nonché sfide endemiche come la lotta al ‘nichilismo storico’ (vale a dire, interpretazioni della storia che contraddicono la versione ufficiale del Partito della eventi). Allo stesso tempo, il Pcc consente discussioni limitate su argomenti delicati che non minacciano direttamente la sua presa sul potere, come il ruolo della Cina nel conflitto in corso tra Russia e Ucraina”.


Sebbene l’apparato di censura sia orientato al mantenimento della stabilità interna, negli ultimi dieci anni la Cina “ha intensificato gli sforzi per combattere la diffusione internazionale di idee e narrazioni che ritiene possano minacciare gli interessi fondamentali” di Pechino, dice ancora il rapporto. “Questa iniziativa è proseguita lungo molteplici linee di impegno, tra cui la punizione delle società private statunitensi e degli individui che esprimono posizioni che il Pcc ritiene discutibili, la limitazione dell’accesso degli Stati uniti ai dati economici e la conduzione di campagne di disinformazione volte a seminare divisione all’interno della società statunitense”. Allo stesso tempo Pechino, secondo il rapporto, “ha esportato strumenti di censura ad altri stati autoritari, portando avanti la sua visione di ‘sovranità informatica’, azioni che minano le norme e gli accordi esistenti sostenuti dagli Stati uniti che hanno finora facilitato il libero flusso globale di informazioni”. Infine, la Cina “utilizza la censura come strumento per portare avanti i propri obiettivi geostrategici revanscisti, come isolare Taiwan e gettare le basi per un’eventuale unificazione delle due sponde dello Stretto”.

In 2021 acquacoltura italiana a 145.800 tonnellate di produzione

In 2021 acquacoltura italiana a 145.800 tonnellate di produzioneRoma, 20 feb. (askanews) – Con oltre un milione e centomila tonnellate di produzione annuale, l’acquacoltura europea si presenta come una parte fondamentale del mondo della pesca, con elevato potenziale di crescita ma anche molte criticità di vario tipo. In Italia, tra vari pesci marini, molluschi, crostacei, pesci d’acqua dolce, salmonidi, l’acquacoltura è stata caratterizzata nel 2021 da oltre 145.800 tonnellate di produzione, leggermente sopra le quote della Grecia ma assai al di sotto di quelle di Spagna e Francia.


Delle 145mila tonnellate prodotte nel 2021 in Italia, oltre centomila sono mitili, di cui 60mila molluschi e 23mila vongole veraci, “su cui prevediamo un abbattimento del 60% per il 2024, soprattutto a causa del granchio blu, mentre prospettive ottime sono quelle che abbiamo sulla produzione delle ostriche”, ha detto Eraldo Rambaldi, direttore AMA – Associazione Mediterranea Acquacoltori. Sono alcuni dati emersi dalla ricerca presentata oggi a Roma da titolo “Il lavoro nel settore della mitilicoltura in Italia”, promossa da Fai-Cisl, Fondazione Fai-Cisl Studi e Ricerche e ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste. E Onofrio Rota, segretario generale della Fai-Cisl, è tornato a chiedere “una strategia nazionale per salvare e rilanciare il settore, con una sostenibilità economica e ambientale da legare a quella sociale con ammortizzatori ad hoc per garantire continuità al reddito e contributiva e riconoscendo il carattere usurante di diverse mansioni: tematiche poste al Tavolo della Pesca la settimana scorsa con il Ministro Lollobrigida e che riporteremo anche nell’incontro previsto nel pomeriggio a Palazzo Chigi sul lavoro agroalimentare”, ha annunciato Rota.


Tra i territori studiati: Lido di Venezia, Pellestrina, Chioggia, Scardovari e Pila, poi Goro, Cattolica, Civitanova Marche, Porto San Giorgio, La Spezia e Taranto, luogo di nascita della mitilicoltura italiana, purtroppo tra i più colpiti negli ultimi anni sia per criticità ambientali che organizzative e produttive. “Le problematiche trasversali, che accomunano le realtà analizzate – ha detto Ferro – sono i cambiamenti climatici, i predatori, come le orate o il granchio blu, e una concorrenza non sempre leale sul piano delle importazioni, ma soprattutto la mancanza di manodopera: anche laddove la mitilicoltura è fortemente radicata nelle tradizioni locali, il rischio legato alla mancanza di ricambio generazionale è elevato, non a caso in Emilia Romagna e Marche diversa manodopera arriva da lavoratori di origine straniera”.


Tra i principali problemi emersi, la mancanza di un inquadramento contrattuale specifico dei lavoratori nella mitilicoltura, visto che a loro viene applicato il contratto nazionale dei florovivaisti. E ancora, il tema delle competenze vista la mancanza di scuole di formazione in questo comparto, a differenza di altri Paesi come Spagna o Francia.

Compagnie aeree e aziende cercano migliaia di giovani

Compagnie aeree e aziende cercano migliaia di giovaniRoma, 20 feb. (askanews) – Compagnie aeree e aziende aerospaziali nel mondo sono pronte ad assumere decine di migliaia di giovani. Il boom del trasporto aereo dopo lo stop per la pandemia, infatti, farà arrivare sul mercato mondiale entro il 2042 oltre 40mila nuovi velivoli passeggeri, rendendo necessaria l’assunzione da parte di tutte le linee aeree di un gran numero di giovani piloti, assistenti di volo, tecnici per la manutenzione e personale amministrativo. Anche il notevole sviluppo delle attività spaziali sta creando l’esigenza per le aziende specializzate di trovare nuovi tecnici ed ingegneri.


Lo evidenzia “Fly Future 2024”, l’unico evento di orientamento e informazione in Italia per i giovani interessati a lavorare nel settore dell’aviazione e dello Spazio, la cui terza edizione prende il via oggi, 20 febbraio 2024, all’Università Europea di Roma per concludersi mercoledì 21. “Il settore aerospaziale è già oggi e sarà sempre più nel prossimo futuro una grande opportunità di lavoro e di carriera – ha confermato Luciano Castro, organizzatore dell’evento – le offerte di impiego in questo settore sono molto numerose per giovani professionisti, nel nostro Paese e anche nel resto del mondo, in particolare nei settori del trasporto aereo e delle tecnologie spaziali”.


In ambito aeronautico, sono molte le compagnie aeree che hanno già avviato in Italia programmi di selezione e formazione di nuovo personale. Ita Airways è impegnata nel maxi piano per l’assunzione di 1.200 figure professionali tra comandanti, piloti e assistenti di volo, Aeroitalia e Air Dolomiti stanno cercando piloti, hostess, steward e personale tecnico, mentre Neos organizza selezioni per equipaggi di cabina. Diverse poi le compagnie straniere che cercano nuovo personale di volo in Italia, come Wizz Air, che proprio quest’anno aprirà un grande centro per la formazione periodica di 4.800 piloti all’anno vicino all’aeroporto di Roma Fiumicino, e anche Ryanair, Easyjet, Emirates, Qatar Airways e Lauda Air. A caccia di ingegneri e tecnici c’è poi l’ENAV, che gestisce il traffico aereo sui nostri cieli, e importanti aziende come Leonardo, Avio Aero, Tecnam e Aeroporti di Roma. Cercano personale specializzato pure le aziende del settore spaziale, vista la notevole crescita dei progetti satellitari e per la futura esplorazione umana della Luna e di Marte: in Italia vi sono molte posizioni aperte in Thales Alenia Space, che nel 2025 prevede di inaugurare un nuovogrande stabilimento per la produzione di satelliti presso il Tecnopolo Tiburtino a Roma, e anche in altre imprese come Avio, Telespazio, Argotec, Sitael, D-Orbit e Officina Stellare.


Il programma di “Fly Future 2024” prevede una serie di convegni e conferenze con la partecipazione di piloti, manager, professionisti ed esperti nel settore dell’aviazione e dello spazio, che presenteranno le loro esperienze e forniranno indicazioni sulle opportunità di lavoro per i giovani interessati. Sarà anche allestita un’area espositiva con i desk di scuole di volo, compagnie aeree, aziende aerospaziali e associazioni. L’evento è promosso dall’associazione Ifimedia, in collaborazione con Mediarkè e Università Europea di Roma. Ha ricevuto i patrocini da Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC), Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (ANSV), Agenzia Spaziale Italiana (ASI), Federazione Aziende Italiane per l’Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza (AIAD), Aero Club d’Italia e AOPA Italia.


La manifestazione è organizzata in collaborazione con il Gruppo ENAV e con i main sponsor ITA Airways, Avio e Urbe Aero Flight Academy. La partecipazione è aperta a tutti, previa registrazione online e acquisto di un pass valido per le due giornate.

Rocco Papaleo testimonial “Maratea Capitale Italiana della Cultura 2026″

Rocco Papaleo testimonial “Maratea Capitale Italiana della Cultura 2026″Roma, 20 feb. (askanews) – Il Comune di Maratea, per l’iniziativa, di durata annuale, “Maratea Capitale Italiana della Cultura 2026”, ha deciso di attribuire il titolo di Ambasciatrice ad Angelina Mango, vincitrice del Festival di Sanremo 2024, a Pierpaolo Petrelli, noto personaggio televisivo, e a Biagio Maimone, affermato giornalista e scrittore, il riconoscimento di celebrità impegnate nell’arricchimento culturale della città, fonte del suo prestigio. Rocco Papaleo sarà insignito del ruolo di testimonial. Maratea è tra le dieci finaliste nella corsa per il titolo e attende, per il prossimo 29 marzo, il responso del Ministero della Cultura. L’Amministrazione Comunale ha organizzato un tour di presentazione della candidatura, che il 5 febbraio ha fatto tappa a Milano, che il 19 febbraio è stato a Roma nel Monumento dell’Ara Pacis e, giovedì 29 febbraio, si concluderà nella città di Potenza. “Essere qui a Roma, caput mundi, culla delle civiltà mondiali, per noi ha un significato particolare” ha affermato il Sindaco di Maratea Daniele Stoppelli, che ha aggiunto: “La storia di Maratea testimonia un senso di accoglienza senza paragoni, che si è espressa per trenta secoli. E’ stata, infatti, luogo di accoglienza dei naviganti del Mediterraneo che venivano a comprare il grano. Nei fondali del nostro mare abbiamo ancora le loro ancore. Sulle coste di Maratea sono approdati i monaci basiliani per evangelizzare le aree interne, di cui i cenobi sono viva attestazione. Abbiamo continuato ad essere un punto di notevole riferimento anche nel periodo dell’iconoclastia. Maratea è stata anche una città politeista, come denota il tempio di Minerva e di Venere, nonché una strada intitolata a Castore e Polluce, dei a cui si attribuiva il potere di proteggere i naviganti. La ricchezza culturale e variegata del nostro passato è stata la leva che ha consentito alla nostra amministrazione di proporre la candidatura di Maratea a ‘Capitale Italiana della Cultura 2026’, sulla scorta anche del nostro preciso intento di progettare e realizzare, sulle fondamenta della ‘bellezza’ paesaggistica e culturale, la nostra crescita e il nostro sviluppo, sempre nel rispetto della natura”. La Basilicata, o più precisamente Maratea, diventa, in seguito alla vittoria di Angelina Mango, anche “Capitale Italiana della Musica”.Il Sindaco Daniele Stoppelli sottolinea anche l’impegno artistico di Pierpaolo Petrelli e del giornalista, scrittore e poeta,originario di Maratea, Biagio Maimone. “Sono molto felice della vittoria di Angelina Mango al 74° Festival della Canzone Italiana di Sanremo – ha detto Stoppelli -. Angelina è nata a Maratea, in cui non risiede, ma in cui spesso torna a trascorrere le sue vacanze. Un concerto che Angelina ha tenuto al porto di Maratea, nel 2022, ha visto un afflusso di pubblico davvero sbalorditivo, che già anticipava il suo meritato successo. Artista completa ed energica, con la sua interpretazione della canzone ‘La rondine’ , di cui è autore il padre, Pino Mango, icona indimenticabile della musica italiana, ha colpito al cuore milioni di italiani. Sicuramente la vedremo ancora essere protagonista inimitabile anche nel prossimo futuro. Maratea avrà il piacere e l’onore di conferirle il titolo di ambasciatrice dell’iniziativa ‘Maratea Capitale Italiana della Cultura 2026’. Sono altrettanto entusiasta dell’affermazione di altri due illustri cittadini di Maratea: Pierpaolo Pretelli e Biagio Maimone. Pretelli ha svolto il ruolo di inviato a Sanremo de ‘La Vita in diretta’, mentre Maimone che è, nel contempo, giornalista, poeta e scrittore, è prossimo alla pubblicazione di un testo sulla comunicazione, candidato ai più prestigiosi premi letterari. Mi piace affermare che esistono i presupposti di buon auspicio per il riconoscimento di Maratea ‘Capitale Italiana della Cultura 2026’. Maratea appartiene ad un Sud ricco di cultura e di tradizioni, che i suoi cittadini, in modo encomiabile, sono fieri di rappresentare”.

Riparte FoodSeed e cerca startup foodtech tutte made in Italy

Riparte FoodSeed e cerca startup foodtech tutte made in ItalyRoma, 20 feb. (askanews) – Riparte FoodSeed, il programma di accelerazione italiano in ambito Foodtech nato per supportare l’evoluzione della filiera alimentare. Dopo la prima edizione tricolore, conclusa a novembre con la scelta di sette virtuose startup tutte Made in Italy, FoodSeed per questa edizione selezionerà e “accelelerà” fino a dieci startup italiane con soluzioni all’avanguardia in grado di rinnovare l’industria nazionale. Le startup interessate potranno partecipare presentando le loro proposte innovative mandando una candidatura a foodseed.it.


FoodSeed è il programma di accelerazione in ambito Foodtech della Rete Nazionale di CDP Venture Capital SGR, con il sostegno di partner promotori e co-investitori quali Fondazione Cariverona e UniCredit, Eatable Adventures, insieme ai corporate partner Amadori, Cattolica, Business Unit di Generali Italia, Veronafiere e i partner scientifici Accelerate for Impact Platform del CGIAR e Università degli Studi di Verona. Come conferma il primo Report sullo stato del Foodtech in Italia rilasciato da Eatable Adventures e promosso dal Verona Agrifood Innovation Hub, solo nel 2023 il settore ha attratto 167 milioni di euro (+9,8% rispetto al 2022) in innovazione e nuove tecnologie.


Foodseed inaugurerà a marzo un roadshow di varie tappe in giro per l’Italia per incontrare le giovani realtà italiane con l’obiettivo di presentare il programma e i suoi mentor: il programma partirà da Verona per poi proseguire in diverse città, tra cui Milano, Roma, Bari.

Xi Jinping: abbattere ostacoli a modernizzazione del Paese

Xi Jinping: abbattere ostacoli a modernizzazione del PaeseRoma, 20 feb. (askanews) -Il presidente cinese Xi Jinping ha lanciato un invito a procedere sulla via dell’abbattimento degli ostacoli istituzionali alla modernizzazione a livello nazionale. Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale Xinhua.


Xi ha parlato ieri alla Commissione centrale per l’approfondimento della riforma, dichiarando che il 2024 sarà un “anno fondamentale” per la modernizzazione del paese. La riunione di ieri potrebbe essere un’anticipazione dell’atteso 20mo Plenum del Comitato centrale del Pcc, un’assise rimandata lo scorso anno e la cui data non è stata ancora resa pubblica da Pechino.


“La priorità di quest’anno è pianificare ulteriori riforme per promuovere la modernizzazione in stile cinese. Dobbiamo persistere nell’utilizzare le riforme come parte di una strategia globale per risolvere i rischi e le sfide e aumentare la fiducia, con un focus chiave sugli ostacoli istituzionali”, ha detto il presidente, secondo il resoconto fornito dall’agenzia ufficiale cinese. Nel 2023 la crescita cinese è stata formalmente del 5,2%, ma una serie di parametri mostrano come la seconda economia del mondo sia in una fase di rallentamento. Problemi strutturali, come la curva demografica sfavorevole, e contingenti come la pesante crisi immobiliare, spingono gli investitori a non avere fiducia nei confronti di Pechino

Orfani ucraini a Coverciano, vedono nazionale femminile e Spalletti

Orfani ucraini a Coverciano, vedono nazionale femminile e SpallettiRoma, 20 feb. (askanews) – Alcuni orfani ucraini, provenienti da Kharkiv, sono stati – su iniziativa del presidente Gabriele Gravina – in visita al tempio del calcio, il Centro Tecnico Federale della FIGC a Coverciano, dove hanno potuto incontrare la Nazionale Femminile, conoscere le atlete ed assistere all’allenamento.


Questa una delle tante tappe del lungo viaggio di solidarietà che l’attivista e scrittrice Claudia Conte, insieme all’associazione Memoria Viva, ha organizzato nel mese di febbraio per alcuni bambini di Kharkiv, orfani di guerra, a due anni di distanza dall’invasione russa. “Abbiamo il dovere di non dimenticare un popolo che lotta per la libertà e la democrazia”, ha commentato Claudia Conte. “Dopo i festosi Carnevali di Ivrea e Viareggio, anche oggi e nei prossimi giorni le istituzioni italiane e le comunità coinvolte sono pronte ad accogliere questi piccoli, confermando il forte impegno nel sostenere e proteggere i diritti dei bambini e delle famiglie colpite dal conflitto e dalla crisi umanitaria ancora in atto”.


“Il calcio italiano è unito per rivendicare a gran voce la pace e per sostenere gli amici ucraini”, ha dichiarato il presidente della FIGC Gabriele Gravina, a margine dell’incontro con i bambini. “Ringrazio Claudia Conte e l’associazione Memoria Viva per aver coinvolto la nazionale femminile ed aver inserito il Centro Tecnico Federale di Coverciano nel tour di amicizia e solidarietà organizzato in alcuni luoghi simbolo del nostro Paese. Perché i bambini sono le prime vittime del conflitto e a loro va rivolta l’attenzione delle istituzioni, come sta facendo la FIGC con tante iniziative dirette. Apprezzo in modo particolare – ha concluso – la trasversalità del progetto, che coinvolge diversi mondi e diverse realtà, a testimonianza della grande sensibilità italiana”. Dopo Coverciano, i bambini parteciperanno stasera a una cena di solidarietà organizzata in collaborazione con Olga Urso e il Rotary Club Roma Appia Antica, mentre mercoledì 21 sarà il Presidente Ignazio La Russa ad aprire per loro le porte del Senato della Repubblica.


Giovedì 22 il Presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana promuoverà a Montecitorio un concerto che li vedrà protagonisti. Atteso anche l’incontro presso la CEI con il Cardinale Matteo Zuppi, che tanto si è speso per i diritti dei bambini durante la Sua Missione internazionale di Pace. Anche il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso li ospiterà per una visita speciale nello storico Palazzo Piacentini mentre, sempre giovedì 22, il viaggio proseguirà presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, dove parteciperanno alla Presentazione della medaglia in bronzo “Due anni di resistenza ucraina”, realizzata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato che sarà distribuita in collaborazione con Poste Italiane.

Cia-Donne in campo: niente di dedicato tra L. Bilancio e Pac

Cia-Donne in campo: niente di dedicato tra L. Bilancio e PacRoma, 20 feb. (askanews) – L’agricoltura femminile sembra sparita dalle politiche nazionali ed europee. È l’allarme lanciato da Donne in Campo-Cia, secondo cui non solo non ci sono provvedimenti specifici dedicati né nel Pnrr né nella Pac, ma sono anche scomparsi gli incentivi ad hoc della misura Più Impresa, non rifinanziata dall’ultima legge di Bilancio. E anche il Fondo Impresa Donna oggi ammette agli stanziamenti le imprenditrici di tutti i settori, compreso quello della trasformazione alimentare, ma tiene fuori la produzione agricola.


“Le donne si trovano così escluse sia dai fondi nazionali finanziati dal Piano di ripresa e resilienza che da quelli dedicati all’agricoltura, risultando fortemente penalizzate e discriminate nei confronti delle colleghe di altri comparti -spiega la presidente di Donne in Campo-Cia, Pina Terenzi – Stessa situazione con la Politica agricola comune dell’Ue, che prescrive regole uguali per tutti piuttosto che valorizzare le differenze garantendo pari opportunità”. Con il risultato che “a fronte di una grande attenzione ai temi femminili sul fronte mediatico, le azioni concrete sembrano andare in un altro verso”. Ecco perché Donne in Campo-Cia torna a chiedere l’approvazione di una legge quadro per l’imprenditoria femminile in agricoltura, che preveda tra l’altro la costituzione di un Ufficio permanente presso il Masaf e di un Osservatorio, con l’obiettivo di promuovere l’accesso delle donne all’attività agricola e di potenziare le politiche attive del lavoro nel settore primario.


“Vogliamo che la visione femminile dell’agricoltura torni protagonista e continui a crescere – conclude in una nota Terenzi – Già ora le oltre 200.000 imprenditrici agricole italiane sono in prima linea per difendere il settore quale asset strategico del Paese, dove la produzione di cibo e la tutela del territorio camminano insieme, rappresentando il patrimonio di biodiversità, salute e benessere, cultura e tradizione del Made in Italy”.