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Al via “Lo squero”, 11 concerti sull’isola di San Giorgio a Venezia

Al via “Lo squero”, 11 concerti sull’isola di San Giorgio a VeneziaRoma, 19 feb. (askanews) – Sabato 2 marzo inaugura la nuova stagione di concerti promossa da Asolo Musica Veneto Musica all’Auditorium Lo Squero, realizzato da Fondazione Giorgio Cini sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia.


Con la direzione artistica di Federico Pupo, la Stagione 2024 prevede un cartellone di undici concerti, il sabato pomeriggio alle 16.30, che fino al 7 dicembre inonderanno di note la raccolta atmosfera della sala affacciata sulla splendida laguna veneta. “Giovani interpreti, celebri solisti, importanti ricorrenze e nuove scoperte, compositori barocchi, classici e del secolo appena passato. Ecco, in sintesi, i contenuti della nuova stagione dei concerti – ha dichiarato Maurizio Jacobi, Presidente di Asolo Musica – che Asolo Musica ha programmato in uno degli Auditorium più belli del Mondo”. “Si inizia con la Venezia di Antonio Vivaldi – illustra Federico Pupo, direttore della rassegna – e degli autori coevi con l’ensemble olandese Scaramuccia, che eseguirà una composizione del Prete Rosso recentemente ‘ritrovata’, e L’Arte dell’Arco con violino solista Federico Guglielmo. Non mancherà Johann Sebastian Bach grazie a Mario Brunello e Ramin Bahrami; il violino di Shlomo Mintz ci offrirà il virtuosismo di Niccolò Paganini e Heinrich Wilhelm Ernst; il Quartetto di Venezia eseguirà l’integrale dei quartetti di Ludwig van Beethoven e, assieme al flauto di Massimo Mercelli, un programma dedicato a Krzysztof Penderecki. A Gabriel Fauré, infine, per i cento anni dalla sua scomparsa, un concerto coprodotto con Palazzetto Bru Zane eseguito da un ensemble di giovani musicisti provenienti dalla Chapelle Musicale Reine Elisabeth – Hawijch Eders al violino, Natanael Ferreira alla viola, Aleksey Shadrin al violoncello e Frank Braley al pianoforte”.


Ad inaugurare la Stagione 2024, sabato 2 marzo, è l’Ensemble olandese Scaramuccia con Javier Lupiañez, violino barocco e direzione, Inés Salinas, violoncello barocco, e Fernando Aguado, clavicembalo, formazione nata con l’intento di riscoprire il repertorio barocco meno conosciuto. Intitolato Venezia ritrovata e realizzato in collaborazione con l’Istituto Italiano Antonio Vivaldi, il concerto esplora la Venezia di Vivaldi e degli autori coevi con un’antologia di pagine di Tomaso Albinoni, Giovanni Battista Reali, Giorgio Gentili, Giuseppe Aldrovandini. Per la prima volta sarà presentata a Venezia la Sonata RV 829 di Antonio Vivaldi alla presenza dei musicisti-musicologi che l’hanno identificata. Il cartellone prosegue sabato 13 aprile con un concerto che rende omaggio a Gabriel Fauré nei cento anni dalla morte. L’appuntamento, in coproduzione con Palazzetto Bru Zane – Centre de musique romantique française, vede protagonisti Hawijch Elders, violino, Natanael Ferreira, viola, Aleksey Shadrin, violoncello, e Frank Braley al pianoforte, impegnati nel Quartetto per archi e pianoforte n. 1 in do min. op. 15 di Gabriel Fauré e nel Quartetto con pianoforte n. 1 in re magg. op.16 del compositore e direttore d’orchestra rumeno Georges Enesco, allievo di Fauré.


Con l’appuntamento successivo, sabato 27 aprile, torna in scena il Quartetto di Venezia con Andrea Vio e Alberto Battiston al violino, Mario Paladin alla viola e Angelo Zanin al violoncello. La formazione, dal 2017 “Quartetto in Residenza” alla Fondazione Giorgio Cini di Venezia, prosegue nel progetto di esecuzione integrale a Lo Squero dei quartetti di Beethoven, un’immersione nella produzione del genio di Bonn che nel corso della stagione proseguirà con nuove tappe sabato 8 giugno e sabato 26 ottobre. Nel concerto di sabato 4 maggio, intitolato Venezia dimenticata, torna l’affascinante mondo veneziano proposto da L’Arte dell’Arco con Federico Guglielmo, violino e concertatore, Elisa Imbalzano, violino, Francesco Galligioni, violoncello, Diego Cantalupi, tiorba e chitarra barocca, Roberto Loreggian, clavicembalo. L’Ensemble, specializzato nell’esecuzione filologica su strumenti antichi, si cimenterà in un ventaglio di brani tra autori celebri e compositori meno noti, da Giorgio Gentili a Padre Diogenio Bigaglia, da Tomaso Albinoni a Benedetto Marcello, Antonio Vivaldi, Giovanni Reali.


Dal tema della città lagunare si passa, sabato 18 maggio, alle raccolte atmosfere del violoncello di Mario Brunello che torna a Lo Squero con un recital che alterna partiture di Johann Sebastian Bach a lavori del compositore sovietico, di origine ebraico-polacca, Mieczyslaw Weinberg. Il concerto, in collaborazione con Antiruggine, si dipana lungo un filo che unisce il classico alla tensione del presente, con Mario Brunello impegnato a cogliere l’intensità e l’originalità espressiva dei linguaggi dei due autori in scaletta. Dopo la pausa estiva la stagione riparte con il Quartetto di Venezia che sabato 26 ottobre inaugura la parte autunnale del cartellone, con un nuovo appuntamento dedicato ai quartetti beethoveniani. Dalle note del genio di Bonn si passa il 9 novembre ad un impaginato che spazia da Johann Sebastian Bach e Marin Marais a Sofia Gubaidulina e Astor Piazzolla: protagonista dell’appuntamento, realizzato in collaborazione con Antiruggine, è il duo formato da Mario Brunello, violoncello, e Ivano Battiston alla fisarmonica. Il concerto successivo, sabato 16 novembre, vede in scena un’altra grande stella del panorama concertistico internazionale: Shlomo Mintz, considerato uno dei maggiori violinisti del nostro tempo, che presenterà quattro dei 24 Capricci per violino solo, op. 1 di Niccolò Paganini e i 6 Études à Plusieurs Parties del violinista e compositore ceco Heinrich Wilhelm Ernst (1814-1865), trascinando il pubblico in un emozionante mondo di elegante virtuosismo. Il penultimo appuntamento della stagione, il 30 novembre, vede il Quartetto di Venezia con Massimo Mercelli al flauto in un originale programma che vede sul leggio brani di Paul Hindemith, Krzysztof Penderecki e Claude Debussy. Gran finale di stagione, sabato 7 dicembre, con il celebre pianista iraniano Ramin Bahrami, annoverato tra i più interessanti interpreti di Bach al pianoforte, impegnato per l’occasione nel celebre capolavoro bachiano delle Variazioni Goldberg BWV 988. La Stagione dei Concerti 2024 è sostenuta dal Ministero della Cultura, dalla Regione Veneto e da Bellussi Spumanti, Centro Marca Banca, Hausbrandt, Massignani & C., Pro-Gest Group, Zanta pianoforti.

Nasce osservatorio strategico Coldiretti, direttore Paolo Falcioni

Nasce osservatorio strategico Coldiretti, direttore Paolo FalcioniRoma, 19 feb. (askanews) – Nasce l’Osservatorio sulla competitività “con l’obiettivo di supportare le scelte strategiche della Coldiretti con il monitoraggio a livello territoriale, nazionale ed internazionale di notizie, iniziative, posizionamenti ed altri elementi utili relativi alla società civile, alle istituzioni e in generale a tutti gli stakeholders”. Lo annuncia la stessa Coldiretti in una nota spiegando che direttore dell’Osservatorio Coldiretti viene nominato Paolo Falcioni, che lascia l’ufficio stampa di cui è stato responsabile per quasi 25 anni.


“L’Osservatorio interloquisce con le strutture della Coldiretti e con quelle collegate a tutti i livelli avvalendosi di tutto il materiale informativo disponibile ed elaborando specifici report e strumenti informativi come il Punto Coldiretti, di cui resta direttore responsabile Paolo Falcioni”, conclude l’associazone agricola.

TikTok, Ue avvia indagini su tutela minori, pubblicità e contenuti

TikTok, Ue avvia indagini su tutela minori, pubblicità e contenutiRoma, 19 feb. (askanews) – La Commissione europea ha annunciato l’apertura di una procedura formale nei confronti di TikTok sull’ipotesi che possa aver violato le regole del Digital Services Act su una molteplicità di aspetti. Con un comunicato l’esecutivo comunitario riferisce che la lente degli accertamenti riguarderà tutela dei minori, trasparenza nella pubblicità, accesso ai dati per i ricercatori e gestione del rischio di contenuti dannosi o che possono creare dipendenza.


Secondo Bruxelles la decisione di procedere è stata raggiunta a seguito degli accertamenti preliminari condotti finora, anche considerando una analisi del rischio fornita da TikTok nello scorso settembre e le risposte della società a richieste formali di informazione della stessa Commissione. Gli accertamenti, si legge , riguardano anche le caratteristiche dei sistemi utilizzati dal social, tra cui gli algoritmi di TikTok che potrebbero stimolare comportamenti che creano dipendenze o, dice la Commissione, creare potenziali rischi sul benessere fisico e mentale, in particolare di bambini e minori.


“Oggi abbiamo aperto un’inchiesta su TikTok per sospetta violazione degli obblighi di trasparenza e di protezione dei minori”, ha affermato il commissario europeo al Mercato unico e all’Industria, Thierry Breton, sul suo account X (ex Twitter). Le violazioni, aggiunge, riguardano il design che causa dipendenza (“addictive design”) e il tempo limitato di permanenza dei video sullo schermo, l’effetto “tana di coniglio” (situazioni senza vie di uscita, ovvero scelte obbligate da parte dell’utente), la verifica dell’età, impostazioni di privacy predefinite di default. Bisogna “applicare il Dsa (‘Digital Service Act’, il regolamento Ur sui servizi digitali, ndr) per un Internet più sicuro per i giovani”, conclude Breton.

Long covid pediatrico, individuati i “sintomi chiave”

Long covid pediatrico, individuati i “sintomi chiave”Roma, 19 feb. (askanews) – Una squadra di esperti, capitanata dal King’s College di Londra, in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)e alla quale ha preso parte anche la Pediatria della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, ha messo a punto la lista dei sintomi ‘chiave’ del Long Covid pediatrico e indicato attraverso quali strumenti misurarli. È uno studio che rappresenta un grande sforzo di armonizzazione globale per raccogliere dati in maniera omogenea e velocizzare così il progresso delle conoscenze e la definizione delle migliori strategie di intervento per il Long Covid dei bambini e dei ragazzi. La messa a terra di questo linguaggio comune, questo ‘esperanto’ della scienza impronterà tutti le future ricerche sul Long Covid. Lo studio è pubblicato su European Respiratory Journal.


È una ricerca che scrive una nuova pagina di medicina sul Covid-19, che impronterà tanto la clinica quanto la ricerca. Condotto dal King’s College di Londra insieme all’OMS, con la partecipazione di un panel di esperti internazionali, tra i quali il dottor Danilo Buonsenso, docente di Pediatria all’Università Cattolica e dirigente medico dell’Unità Operativa Complessa di Pediatria della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, questo studio ha individuato, mettendoli nero su bianco, i sintomi chiave della condizione che va sotto il nome di Long-COVID/Post COVID-19 nei bambini e nei ragazzi, arrivando anche a un consenso (con la metodologia del ‘Delphi consensus’) su come misurarli. Mentre la maggior parte delle persone che contrae il Covid-19 guarisce rapidamente, un numero significativo di persone sviluppa dei sintomi persistenti o ricorrenti, per periodi più o meno lunghi. Bambini e ragazzi non fanno eccezione, ma la maggior parte delle ricerche condotte finora nell’area del Long COVID si è finora focalizzata sugli adulti, mentre gli studi in età pediatrica sono meno numerosi. È il motivo per cui, la reale prevalenza del Long Covid in età pediatrica e adolescenziale è praticamente sconosciuta. Ciò non toglie tuttavia che questa condizione possa comportare un significativo carico su chi ne è affetto e sui servizi sanitari. La ricerca, appena pubblicata su European Respiratory Journal, ha definito un insieme di caratteristiche ‘chiave’ (COS, Core Outcome Set) e di misure associate (COMS, Core Outcome Measurement Set) per la valutazione del Long Covid nei bambini e nei ragazzi. Gli esperti, che hanno messo a punto queste ‘istruzioni per l’uso’ per il Long Covid pediatrico, raccomandano che vengano utilizzate anche nelle ricerche che verranno condotte in futuro per uniformare il linguaggio e la metodologia di lavoro, al fine di accelerare la comprensione e lo sviluppo di trattamenti ‘evidence-based’ per i Long Covid. Utilizzare in tutto il mondo un ‘linguaggio’ scientifico comune, aumenta il valore dei dati raccolti, consentendo di confrontarli tra loro in maniera omogenea e di confrontarne di risultati tra studi diversi per arrivare poi a mettere a punto delle linee guida.

Processo per l’omicidio Regeni, nella lista dei testimoni anche il presidente egiziano al Sisi, Renzi e Gentiloni

Processo per l’omicidio Regeni, nella lista dei testimoni anche il presidente egiziano al Sisi, Renzi e GentiloniRoma, 19 feb. (askanews) – Uomini di governo, d’Italia e d’Egitto, dirigenti pubblici, manager d’impresa, rappresentanti delle servizi di sicurezza, giornalisti. E’ un elenco lungo ed eterogeneo quello che riguarda le persone presenti nelle liste testimoniali nel processo per l’omicidio di Giulio Regeni, il giovane ricercatore universitario trovato senza vita il 3 febbraio del 2016 sul ciglio della strada tra il Cairo e Alessandria d’Egitto, con evidenti segni di tortura.


Domani nell’aula Vittorio Occorsio del tribunale di Roma è prevista la prima udienza. Non è prevista la presenza degli imputati, i quattro agenti della National Security sotto accusa. Dopo un lungo iter preliminare si è arrivati a formalizzare l’imputazione per il generale Sabir Tariq, i colonnelli Usham Helmi, Athar Kamel Mohamed Ibrahim, e Magdi Ibrahim Abdelal Sharif. Dovrebbero rispondere, a seconda delle singole posizioni, di sequestro di persona pluriaggravato, lesioni personali aggravate e concorso in omicidio aggravato. In ogni caso il procuratore aggiunto Sergio Colaiocco e gli avvocati di parte civile prospettano al collegio giudicante la citazione del presidente della Repubblica egiziana, Abdel Fattah al-Sisi, dell’ex premier e leader di Italia Viva, Matteo Renzi; e l’ex ministro degli esteri, Paolo Gentiloni. Nell’elenco anche l’amministratore delegato dell’Eni, Claudio Descalzi; l’ex responsabile della autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, Marco Minniti; i capi dei servizi segreti che si sono avvicendati nel tempo e il segretario generale della Farnesina all’epoca dei fatti, Elisabetta Belloni.

Schlein: apprendisti stregoni destra, premierato-autonomia pericolose

Schlein: apprendisti stregoni destra, premierato-autonomia pericoloseRoma, 19 feb. (askanews) – “Gli apprendisti stregoni della destra stanno miscelando molto pericolosamente due riforme sgangherate che rischiano di far saltare il Paese. Continueremo a contrastare con grande nettezza la proposta del premierato” che è “un gran pasticcio” e ha un “impianto pericoloso e caotico”. Così Elly Schlein, parlando alla direzione del Pd.


“Finché c’è l’elezione diretta del presidente del Consiglio faremo muro. No all’uomo solo al comando, l’abbiamo già visto nel nostro Paese e non voglimo tornare indietro”, ha osservato. “Stessa fermezza” i Dem riserveranno alla “pessima riforma dell’autonomia differenziata. Non si è mai vista una patriota che spacca l’Italia. I veri patrioti sono i partigiani che hanno fatto la resistenza per sancire in costituzione i principi di unità nazionale che oggi vengono messi a rischio”, ha detto Schlein.


“Non mettendo un euro certificano che il disegno è ancora quello della Lega a cui non interessa ridurre i divari che il Sud ha già pagato troppo. Un riforma che danneggia anche il Nord perché non è seria una politica che può prevedere 20 diverse politiche energetiche”,ha concluso.

Malattie rare: sindrome COL4A1-A2, in Italia la prima Conferenza Europea

Malattie rare: sindrome COL4A1-A2, in Italia la prima Conferenza EuropeaRoma, 19 feb. (askanews) – La sindrome COL4A1-A2 è così rara e così poco conosciuta da non avere nemmeno un nome. Negli Stati Uniti la chiamano la “sindrome di Gould” dal ricercatore che, per primo l’ha scoperta. E’ una malattia che colpisce i geni COL4A1 e COL4A2 ed è proprio per colpa di quella mutazione che ci sono neonati che già presentano ictus ischemici o emorragici. E’ interessato il cervello ma non solo. La sindrome è complessa, variegata, ha così tanti aspetti e sintomi che se non la conosci non sai nemmeno di doverla andare a cercare. Non c’è una cura. Ma c’è la speranza che qualcosa inizi a muoversi. Almeno nella conoscenza. Grazie all’Associazione Famiglie Sindrome COL4A1-A2 – unica in Europa – che ha organizzato a Roma, al Senato, la prima Conferenza Europea sulla sindrome COL4A1-A2 alla quale prenderanno parte i massimi esperti italiani e mondiali. Douglas Gould compreso.


«La sindrome COL4A1-A2 è una malattia rara ma anche molto sotto diagnosticata. E’ difficile per una famiglia arrivare ad una diagnosi perché si manifesta in modo davvero multiforme in quanto colpisce soprattutto a livello cerebrale ma non solo. E non solo i bambini. E’ complicato per gli stessi medici venirne a capo. E anche una volta avuta la diagnosi è difficile per le famiglie poter gestire la situazione perché gli specialisti da coinvolgere sono tanti e non c’è, ad oggi, una rete. Per questo abbiamo deciso di organizzare questa Conferenza, per fare il punto sulle conoscenze e iniziare a gettare le basi delle Linee Guida» spiegano Simona e Francesca Manodoro, presidente e vicepresidente dell’Associazione ma anche zia e mamma di Samuele, un bambino di 11 anni colpito da una grave forma della sindrome. «Ancora oggi arrivare ad una diagnosi di sindrome del COL4A1-A2 non è immediato – spiega Simona Orcesi, Responsabile del Centro di Neurologia della Prima Infanzia all’Istituto IRCCS Fondazione C.Mondino di Pavia e Professore Associato in Neuropsichiatria Infantile dell’Università di Pavia – perché è necessario che qualcuno metta insieme il puzzle dei tanti sintomi e decida di andare a cercare una possibile causa genetica. Il primo campanello d’allarme viene dai sintomi e dalla risonanza magnetica ma la conferma viene solo dalla genetica, oggi dall’analisi Ngs (Next Generation Sequencing). Ci sono pazienti in cui, grazie a questa analisi genetica che è in grado di analizzare tutto il DNA codificante (il cosiddetto “esoma”), è stata trovata la mutazione del gene COL4A1 o COL4A2 anche se non si stava cercando proprio questa in particolare, perché nessuno ci aveva pensato. Il quadro è così complesso e allo stesso tempo così sconosciuto che non esiste una casistica ben definita che ci permette di classificare sintomi e decorso. Allo stato attuale riteniamo che nei bambini con cataratta congenita precoce, emorragia cerebrale perinatale senza una causa o calcificazioni cerebrali, per esempio, è opportuno sospettare la sindrome COL4A1/A2. A volte davanti ad un neonato con emorragia cerebrale ci si limita a dare la colpa ad un parto difficile e non si indaga ulteriormente». Questa malattia genetica molto rara può manifestarsi già durante il periodo prenatale o anche in età adulta. Può manifestarsi con quadri gravi ad insorgenza precoce a casi lievi paucisintomatici. Le manifestazioni, molto variabili, sono soprattutto a carico del Sistema Nervoso Centrale (emi-tetra-paresi, crisi epilettiche, disabilità intellettiva di grado variabile, disturbi motori, cefalea) e derivano da alterazioni vascolari. Ci possono, inoltre, essere associati manifestazioni a livello oculare (come per esempio, cataratta congenita, glaucoma, arteria retinica tortuosa, atrofia ottica), renale (cisti, ematuria e glomerulopatia), epatico (cisti), cardiovascolare (anomalie del ritmo cardiaco, prolasso della valvola aortica mitralica), ematologico (anemia emolitica) e fenomeno di Raynaud. E’ indubbio che l’organo più colpito sia il cervello, infatti una delle conseguenze più frequenti è l’alterazione del collagene dei vasi cerebrali che determina stroke/emorragie e alterazioni della sostanza bianca (leucoencefalopatie). Inoltre molti dei pazienti soffrono di epilessia. Le conseguenze cliniche più frequenti sono: difficoltà motorie, disturbi visivi – sia causati da problemi oculari che da lesioni cerebrali che coinvolgono le vie visive, disturbi del linguaggio e problemi cognitivi. Per la sindrome COL4A1-A2 ad oggi non ci sono cure.

Terna: nel 2023 autorizzate infrastrutture per oltre 3 mld investimenti

Terna: nel 2023 autorizzate infrastrutture per oltre 3 mld investimentiMilano, 19 feb. (askanews) – Nel corso del 2023 sono stati autorizzati dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e dagli Assessorati regionali competenti 23 interventi per lo sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale, per un valore complessivo di oltre tre miliardi di euro di investimenti. Lo rende noto Terna. Si tratta di un nuovo record per il gruppo. Il dato è in crescita del 20% rispetto al 2022, e si è triplicato rispetto al 2021.


Il principale contributo al raggiungimento del risultato arriva dal ramo ovest del Tyrrhenian Link, la tratta dell’elettrodotto sottomarino che collegherà Sicilia e Sardegna, del valore di oltre 1,8 miliardi. L’altro ramo dell’opera, quello che unirà Sicilia e Campania, era stato autorizzato nel 2022. Altra rilevante opera di Terna autorizzata durante l’anno passato è il Sa.Co.I 3, il cavo sottomarino in corrente continua a 200 kV che collegherà Sardegna, Corsica e Toscana, con una capacità di trasporto complessiva fino a 400 MW. L’opera contribuirà a rafforzare il ruolo del Paese di hub energetico dell’Europa e dell’area mediterranea. In aggiunta, da menzionare anche i due interventi, entrambi del valore di circa 50 milioni, che fanno parte del piano di attività di Terna per incrementare la sicurezza e l’efficienza della rete elettrica in alta e altissima tensione nelle aeree interessate dai Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano-Cortina 2026. Si tratta dell’elettrodotto in cavo interrato di 19 km in Val di Fassa “Moena-Campitello” e del collegamento di 22 km, sempre in cavo interrato, tra Vandoies e Brunico. Terna ha già avviato i cantieri delle due infrastrutture, con l’obiettivo di completarle entro la fine del 2025.

A marzo in Toscana si parla di zootecnia montana e biodiversità

A marzo in Toscana si parla di zootecnia montana e biodiversitàRoma, 19 feb. (askanews) – “La zootecnia montana come strumento per la conservazione della biodiversità: buone pratiche, criticità e prospettive” è il titolo del workshop che si svolgerà il primo marzo presso la Fortezza di Mont’Alfonso a Castelnuovo di Garfagnana, in provincia di Lucca. Organizzato da Regione Toscana nell’ambito del progetto Life ShepForBio, il workshop ha come obiettivo il miglioramento dello stato di conservazione di alcuni habitat di prateria considerati di importanza europea ai sensi della Direttiva Habitat 92/43/CEE.


Il progetto, coordinato da Dream Italia e confinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma LIFE, promuove il pascolo estensivo come lo strumento gestionale più idoneo, e sostenibile, per la conservazione e il ripristino, un habitat da tutelare, caratterizzato dalla ricca biodiversità, considerato di interesse conservazionistico dall’Europa, e il pascolamento, e quindi l’allevamento estensivo, sono un vero e proprio strumento per la conservazione della natura. Articolato e complesso, il progetto vede al suo interno azioni legate al recupero di pascoli abbandonati e alla promozione dell’allevamento estensivo, anche attraverso l’istituzione di una Scuola per pastori, entrata nel suo secondo anno di attività che ha anche l’obiettivo di contribuire a contrastare lo scarso ricambio generazionale che affligge questo settore, in particolare nelle zone montane. Le scuole per pastori sono già attive in molti paesi europei, quali Francia, Spagna, Portogallo e Svizzera. I benefici che derivano da queste attività, come dimostrano le esperienze europee, sono legati al supporto per l’avvio di nuove attività nel settore zootecnico, in particolare attraverso la diffusione di quel know-how che una volta veniva garantito all’interno delle stesse comunità grazie alla diffusa presenza di allevamenti sul territorio, che però oggi non esistono più.

Scuola Italiana Pizzaioli a Rimini con spirits e birre scozzesi

Scuola Italiana Pizzaioli a Rimini con spirits e birre scozzesiRoma, 19 feb. (askanews) – Un programma di masterclass abbina la pizza con le birre artigianali e gli spirits di Scozia. Firmato dalla Scuola Italiana Pizzaioli e Scottish Development International, il programma a in scena a Beer&Food Attraction alla Fiera di Rimini, dal 18 al 20 febbraio.


Gli appuntamenti sono previsti al Padiglione A4 nello stand 028 di Scuola Italiana Pizzaioli. Una selezione di birre artigianali fra le migliori referenze della Scozia saranno protagoniste delle masterclass di domenica e lunedì mattina, mentre le eccellenze di gin di alcune fra le distillerie artigianali di punta del panorama scozzese accompagneranno le pizze negli appuntamenti di lunedì pomeriggio e martedì. Classica, contemporanea, tonda e in pala, la pizza sarà presentata secondo le interpretazioni dei Master Istruttori della Scuola.