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Stellantis produrrà motori elettrici (Edm) in Ungheria dal 2026

Stellantis produrrà motori elettrici (Edm) in Ungheria dal 2026Milano, 12 feb. (askanews) – Stellantis intende aumentare la capacità produttiva di moduli di propulsione elettrica o Edm avviandone la produzione anche nell’impianto di Szentgotthard, in Ungheria. L’avvio della produzione è previsto per la fine del 2026. L’investimento, che beneficia dello stanziamento del governo ungherese, ammonta a 103 milioni di euro.


Stellantis potrà così contare su un nuovo sito dedicato alla produzione di Edm, che si aggiunge agli impianti di Tremery-Metz, Francia, e Kokomo, Indiana, Usa. Inoltre, nel corso del 2024 il comprensorio di Mirafiori, in Italia, aumenterà la produzione delle trasmissioni elettrificate a doppia frizione (eDCT) di nuova generazione per i veicoli Stellantis ibridi e ibridi plug-in. “Avviare la produzione dei moduli di propulsione elettrica a Szentgotthard accelera la nostra transizione verso l’elettrificazione”, afferma Arnaud Deboeuf, Chief Manufacturing Officer di Stellantis. “Questo investimento dimostra l’importanza crescente dell’Ungheria nel favorire la transizione dell’industria automobilistica verso l’elettrificazione”, ha affermato il ministro Péter Szijjártó.


Gli Edm prodotti a Szentgotthard saranno utilizzati nei veicoli assemblati su una nuova piattaforma Stla dedicata ai bev. La produzione di Edm avverrà nelle strutture già esistenti dello stabilimento e includerà la lavorazione di componenti chiave, l’assemblaggio finale e il collaudo di Edm 3 in 1, la soluzione che riunisce in una singola unità il motore elettrico, il gruppo riduttore e l’inverter. Attualmente, lo stabilimento di Szentgotthard assembla motori a combustione a 3 cilindri turbo da 1,2 litri e a 4 cilindri da 1,6 litri, utilizzati su un’ampia gamma di veicoli Stellantis. I dipendenti di Stellantis parteciperanno a sessioni di formazione e aggiornamento, così da ottenere le competenze necessarie alla lavorazione e all’assemblaggio di EDM.

Usa24, la vicepresidente Kamala Harris: “Sono pronta a servire”

Usa24, la vicepresidente Kamala Harris: “Sono pronta a servire”Roma, 12 feb. (askanews) – La vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris ha affermato di essere pronta a ricoprire il ruolo di leader, in un’intervista al Wall Street Journal, mentre aumentano le preoccupazioni degli elettori sull’età del presidente Joe Biden in vista della scadenza elettorale di novembre.


La 59enne Harris ha dovuto affrontare un crescente controllo sulle proprie capacità come prima in linea di “successione” alla presidenza nel caso in cui Biden, 81 anni, fosse incapace o si dimettesse. “Sono pronta a servire. Non c’è dubbio su questo”, ha detto Harris al giornale quando le è stato chiesto se le preoccupazioni degli elettori sull’età di Biden significassero che lei doveva convincerli delle sue credenziali. Tutti coloro che la vedono al lavoro “se ne vanno pienamente consapevoli della mia capacità di guidare”, ha affermato Harris, la prima vicepresidente nera, sud-asiatica e donna nella storia degli Stati Uniti. Harris ha assunto un ruolo crescente nella campagna di rielezione di Biden, concentrandosi su temi tra cui l’aborto, in vista del voto di novembre in cui Biden dovrebbe affrontare un nuovo duello con l’ex presidente Donald Trump.

Agricoltura, verso taglio 50% Irpef fino a 15mila euro

Agricoltura, verso taglio 50% Irpef fino a 15mila euroRoma, 12 feb. (askanews) – “Il ministro Giancarlo Giorgetti e il vice ministro Maurizio Leo, in stretto contatto con il ministro Francesco Lollobrigida, stanno predisponendo un emendamento governativo sulla problematica dell’Irpef”. Lo riferiscono fonti parlamentari di maggioranza a margine del vertice sul decreto milleproroghe.


“Una norma – proseguono le stesse fonti – che prevede, oltre alla franchigia per esentare dal pagamento i redditi agrari e dominicali fino a 10.000 euro, anche una riduzione del 50% dell’importo da pagare per i redditi tra i 10.000 e i 15.000 euro. Una norma che riguarderebbe solo gli imprenditori agricoli professionali e i coltivatori diretti in forma individuale o in società semplice”. “Una dimostrazione dell’impegno massimo del governo Meloni e della vicinanza agli agricoltori in questi 16 mesi. – si sottolinea dalla maggioranza – Un risultato, al di sopra delle aspettative, che certifica il raggiungimento dell’accordo all’interno della maggioranza, che si deve al lavoro congiunto dei Ministri Giorgetti, Lollobrigida e Ciriani e del viceministro Leo, che si sono prodigati per reperire le risorse necessarie a coprire i costi della misura”.

Sanremo, opposizioni attaccano Rai: nuova prova di “teleMeloni”

Sanremo, opposizioni attaccano Rai: nuova prova di “teleMeloni”Roma, 12 feb. (askanews) – Sul palco, nei fuorionda, in tv e nell’agone politico Sanremo continua. Due artisti in gara al festival della canzone italiana, Dargen D’Amico e Ghali, toccano – con le loro canzoni e con le loro parole – temi di attualità, il fenomeno dei migranti e la guerra in Medioriente, e scoppia la polemica con le opposizioni che accusano la Rai di aver dato una ulteriore prova di essersi trasformata in “Telemeloni”.


Al centro delle critiche c’è Mara Venier, conduttrice di Domenica In, che è protagonista di un botta e risposta con Dargen, di un fuorionda con i giornalisti ed è, infine, lettrice partecipe – “queste sono parole che ovviamente condividiamo tutti”, chiosa – del comunicato con cui l’amministratore delegato della Rai Roberto Sergio risponde alle critiche dell’ambasciatore israeliano Alon Bar per le parole di Ghali. L’artista aveva detto “stop genocidio”, con riferimento all’operazione israeliana in corso nei territori palestinesi dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre scorso. “La mia solidarietà al popolo di Israele e alla comunità ebraica è sentita e convinta” scrive Sergio nella nota letta dalla presentatrice. Poi, a Dargen D’Amico che ricorda come “la bilancia economica dell’immigrazione sia in positivo, cioè quello che gli immigrati mettono nelle nostre casse per pagare le pensioni è più di ciò che spendiamo per l’accoglienza”, Venier ribatte che “qui è una festa, ci vorrebbe troppo tempo per affrontare determinate tematiche, qui parliamo di musica”. E nel fuorionda ai giornalisti sbotta: “mi mettete in difficoltà”, “non è questo il luogo” per porre determinate domande e ascoltare certe risposte.


Le opposizioni, quindi, attaccano. Per il responsabile informazione del Pd Sandro Ruotolo “quello che è successo ieri in Rai è grave. Prima la velina e poi la censura nello stesso programma, Domenica In su Rai Uno” mentre i componenti Dem della commissione di Vigilanza Rai sottolineano che “la libertà di espressione degli artisti è sacrosanta e va rispettata. Ieri abbiamo assistito a una brutta pagina della Rai con l’Ad che si è elevato a giudice dei contenuti di una canzone e di ciò che dice un artista sul Palco e Mara Venier che si è prestata a fargli da megafono”. Andrea Orlando, ex ministro del Lavoro, parla di “ottusità censoria” e ne fa anche un fatto anagrafico: “Come boomer mi vergogno un po… Non credo sia un caso che sia stato messo in atto da boomers. Lo scambio Venier-cantanti di ieri è certo l’indice del conformismo burocratico della Rai”. Secondo la pentastellata Barbara Floridia, presidente della commissione di Vigilanza Rai, “bene ha fatto l’amministratore delegato della Rai a esprimere solidarietà nei confronti di Israele, ma il suo ruolo a differenza di quello di un artista gli avrebbe imposto di esprimersi allo stesso modo anche nei confronti delle vittime civili palestinesi della guerra a Gaza. E questo non è avvenuto. Chi riveste un ruolo istituzionale ha il dovere dell’equilibrio, mentre il suo intervento è sembrato avere l’intenzione di stigmatizzare la libera espressione delle opinioni di alcuni artisti”. Avs chiede le dimissioni dell’ad Sergio argomentando che “in TeleMeloni tira una bruttissima aria, di censura. La censura non è servizio pubblico e per fortuna non è ancora stato abolito l’art. 21 dalla nostra bella e robusta Costituzione”. Il centrodestra esprime le sue critiche al festival e difende Venier e Rai. Scende in campo anche il presidente del Senato Ignazio La Russa, osservando che “è stato un festival con una punta dolorosa, quella dell’essere entrato nella vicenda israelo-palestinese a senso unico, è stato l’elemento peggiore di tutto il festival”. L’appunto è chiaramente all’indirizzo del conduttore Amadeus perchè “è dovere di chi conduce la trasmissione intervenire, bastava ricordare che ci sono gli ostaggi in mano ai terroristi di Hamas”. Sulla stessa lunghezza d’onda il vicepremier azzurro Antonio Tajani secondo cui, sulla questione mediorientale, “i messaggi devono essere sempre equidistanti” mentre nelle posizioni assunte da Ghali e Dargen D’Amico “è mancato un messaggio a tutela degli ostaggi” e quindi “ieri pomeriggio c’è stato un intervento da parte di Mara Venier che ha letto una dichiarazione di Sergio che ha riequilibrato la situazione”.

”Un sogno che diventa impresa”, la storia di Dorabruschi in serie podcast

”Un sogno che diventa impresa”, la storia di Dorabruschi in serie podcastRoma, 12 feb. (askanews) – Al mondo esistono le aziende e i marchi, e poi ci sono le imprese, le storie di passione, i sogni che si trasformano in successo e diventano racconti capaci di resistere al tempo che passa e non perdere mai di slancio. Soprattutto se a un certo punto arriva qualcuno capace di riconoscerne il valore, decidendo di continuare ad alimentarne la linfa vitale, con il giusto mix di radici e innovazione. Senza mai perdere di vista da dove si è partiti e chi ha lasciato una traccia indelebile. Una di queste storie di ordinaria meraviglia è quella di Dorabruschi, raccontata nella nuova serie podcast on air da oggi realizzata da Dr Podcast, Audio Factory internazionale basata a Londra e presente nelle principali capitali europee.


5 puntate – suggestive e romantiche, nonché ricche di curiosità e aneddoti sul mondo beauty – che raccontano di questa storica realtà della cosmetica italiana nata nel lontano 1934 a Firenze dal sogno di Berta Casamenti che cambierà poi nome in Dora Bruschi. Una donna all’avanguardia e illuminata che ha ideato formule e prodotti unici dedicati alla pelle, rimasti patrimonio ancora oggi che l’azienda è stata presa in mano da due imprenditori visionari, Mario Salvatori e Arcangelo D’Onofrio. Insieme ne hanno rilanciato l’immagine e l’eccellenza, con la sapiente guida di Elena Verrazzani, responsabile marketing e formazione Dorabruschi, per cui Dora rimane un punto di riferimento, con la sua determinazione, coraggio, voglia di indipendenza e filosofia, immutata a 90 anni dalla fondazione dell’impresa. Ed è lei a guidare il racconto nella prima puntata della serie, “Tu la conosci Berta Casamenti? La storia di una donna indipendente, determinata, coraggiosa che ha rivoluzionato il mondo della cosmesi italiana dando vita al marchio Dorabruschi”. Correva l’anno 1903 e veniva al mondo una donna straordinaria che, forte di un’intuizione e di una passione a cui non ha voluto rinunciare, in un’epoca dominata dagli uomini ha saputo farsi strada con innovazione, dimostrando determinazione, creatività e capacità di leadership. Creando bellezza nella bellezza. In un sabato d’autunno Berta Casamenti spalancava per la prima volta gli occhi al mondo e cominciava a tracciare la sua storia e quelle di tante altre donne.


La formazione parigina. Appena compiuta la maggiore età, Berta Casamenti va a studiare a Parigi presso la scuola per estetica dell’imperatrice della bellezza di quei tempi, Helena Rubinstein e – forte della sua passione, abilità imprenditoriali e grandi doti relazionali – comincia a lavorare presso la scuola, consolidando il suo rapporto con la Rubinstein e le sue conoscenze finché non decide di spiccare il volo. In Italia, la rivoluzione gentile di Dora. Dopo alcuni anni parigini di crescita professionale, nel 1932 rientra in Italia e decide di cambiare il suo nome in Dora: da donna avanguardista e indipendente, si ispira a Isadora Duncan, famosissima ballerina dei primi del Novecento, e icona dell’indipendenza femminile – prendendo poi il cognome del marito, diventando così Dora Bruschi. A Genova assieme a un socio rileva un laboratorio di preparazioni farmaceutiche, e inizia a dar vita ai suoi prodotti grazie al “lascito” del suo mentore Helena Rubinstein che le aveva donato delle formule segrete di prodotti creati proprio da lei e che, sapientemente ritoccate e modificate a seconda delle esigenze della cliente, potevano dare vita a una serie di prodotti diversi.


Dorabruschi, marchio preferito dalle star Seguendo le orme della sua maestra, a Genova fonda la prima scuola per estetica e il primo istituto per estetiste e con l’arrivo della guerra torna a Firenze, sua città d’origine, avviando così il marchio Dorabruschi, aprendo diverse scuole prestigiose in tutta Italia – Roma, Napoli, Palermo, Milano. Negli anni diventa un’impresa riconosciuta e amata da tutte le star dell’epoca – come Sophia Loren, Giulietta Masina, Sylva Coscina – grazie all’eccellenza formulativa straordinaria, un altissimo livello di innovazione e al concetto “del su misura”: un prodotto a misura della cliente, capace di portare grandi risultati su uno specifico inestetismo, ma sempre con il rispetto dell’organo pelle. Dagli Anni ’60 a oggi Nel 1963 Dora lascia il testimone al signor Fabbri, il suo figlio adottivo, continuando però a seguire gli istituti estetici, lasciandola solo nel 1978, dopo 44 anni vissuti in totale simbiosi con la sua creatura. L’azienda sarà gestita dalla famiglia Fabbri fino al 2022, anno dell’ingresso dei nuovi proprietari, Mario Salvatori e Arcangelo D’Onofrio, che hanno da subito abbracciato i valori della sua fondatrice e dei suoi prodotti, risultato di ricerca, passione e attenzione.


La serie podcast UN SOGNO CHE DIVENTA IMPRESA prosegue con un nuovo episodio lunedì 19 febbraio: si potrà scoprire come nasce un prodotto per la pelle iconico e come fa a rimanere tale, attraversando epoche, mode e costumi. Per ascoltarlo: https://open.spotify.com/show/1d1EyODwIz7OEkcn2EDjFL?si=TqEZcGEuT2i6fA1z8YVeIw

Malattie rare, Scopinaro (UNIAMO): non disperdere risorse economiche

Malattie rare, Scopinaro (UNIAMO): non disperdere risorse economicheRoma, 12 feb. (askanews) – In occasione del Rare Disease Day, la Giornata mondiale delle malattie rare che si celebra il 29 febbraio, UNIAMO – Federazione Italiana Malattie Rare continua a portare avanti la campagna di sensibilizzazione sulle malattie rare per tutto il mese di febbraio, con l’obiettivo di proseguire il “viaggio” iniziato nel 2022, per raccontare le difficoltà che una persona con una patologia rara incontra nel suo cammino. Oggi, a Bologna, UNIAMO ha inaugurato le 45 pensiline che fino al 25 febbraio racconteranno le storie delle persone con malattia rara,grazie ad un ‘qrcode’ collegato alla propria landing page. Presente al lancio della campagna l’on. Luca Rizzo Nervo, assessore al Welfare Comune Bologna: “Quest’anno – ha affermato – possiamo essere contenti di un percorso avviato nel Comune per la costituzione di una rete metropolitana interaziendale sulle malattie rare. Un percorso che grazie alla generosità di clinici e aziende sanitarie ha fatto molto. Il lavoro ha già visto degli step di attuazione e la condivisione di una piattaforma per i casi clinici più complessi. L’attenzione sulle malattie rare resta un termometro sulla qualità e equità della sanità”.


“Ci sono risorse economiche dedicate esclusivamente alle malattie rare: è fondamentale che non si disperdano – ha sottolineato Annalisa Scopinaro, presidente di UNIAMO Federazione Italiana Malattie Rare -. Le Regioni devono agire in modo unitario nella realizzazione degli obiettivi. UNIAMO monitorerà con l’aspirazione di vedere in tempi brevi risultati concreti. In Emilia-Romagna sarà interessante vedere i risultati che la Rete Metropolitana costituita lo scorso anno potrà ottenere”. Tra gli invitati ad intervenire anche l’onorevole Ilenia Malavasi: “Oggi sono qui perché credo che dobbiamo continuamente riprendere gli impegni che riguardano diagnosi, presa in carico. Credo si parli oggi di diritti fondamentali delle persone. Dietro le malattie delle persone ci sono sempre delle famiglie, dei caregiver e delle mamme. È necessario promuovere l’accessibilità al fine di creare una società sempre più inclusiva e credo che la diagnosi precoce e la presa in carico nell’ambito delle malattie rare siano fondamentali per il raggiungimento dell’obiettivo di inclusività. È importante la sinergia tra Camera e Senato per attuare quei decreti attuativi che mancano. Questo è il nostro impegno e lo facciamo al fianco di UNIAMO. Continueremo insieme, abbiamo lavorato molto anche sull’ampliamento dello sne nell’ultimo anno e continueremo perché l’individuazione precoce di una diagnosi può essere salva vita per molti bambini”.


Un impegno istituzionale condiviso anche dalla senatrice Elena Murelli: “E’ giusto che le associazioni di pazienti, come UNIAMO, partecipino ai tavoli decisionali del Ministero della Salute e anche di AIFA per l’approvazione di farmaci e per migliorare il nostro sistema sanitario nazionale”. All’evento hanno anche partecipato: Giovanni Paruolo, delegato del Presidente della Regione Emilia-Romagna, la senatrice Sandra Zampa, Anselmo Campagna, DG Istituto Ortopedico Rizzoli Bologna, Andrea Longanesi, Direttore Sanitario USSL Bologna Chiara Gibertoni, DG IRCCS Sant’Orsola Bologna, Elisa Rozzi, Centro di Coordinamento Malattie Rare Emilia-Romagna, Luca Sangiorgi, Centro di Coordinamento ERN BOND, Pamela Magini, IRCCS S.Orsola, Mascia Bertocchi, AUSL Bologna Guido Cocchi, CTSSM Bologna e Samantha Carletti – PKS – per il progetto “Pronti a salpare”.


La Campagna #UNIAMOleforze ha ricevuto il patrocinio del Senato della Repubblica, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, del Ministro per le Disabilità, dell’Istituto Superiore di Sanità, del Consiglio Nazionale delle Ricerche, di Orphanet, del Forum del Terzo Settore, di Age.na.s. Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, della Federazione nazionale Ordini dei Tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione, della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere, della Federazione Ordini Farmacisti Italiani. Si ringraziano IGPDecaux e Palazzo d’Accursio.

Protesta trattori, Lega: esenzione Irpef sopra i 10 mila euro

Protesta trattori, Lega: esenzione Irpef sopra i 10 mila euroRoma, 12 feb. (askanews) – Incrementare l’esenzione Irpef (sopra i 10mila euro), approvare la proposta della Lega su controllo dei prezzi e costi di produzione, accelerare i provvedimenti per limitare i danni provocati dalla fauna selvatica. Sono alcune delle proposte della Lega emerse durante il vertice presieduto da Matteo Salvini.


Nell’occasione – spiega il Carroccio – la Lega ha confermato la “netta contrarietà ai negoziati” dell’Europa con il Sudamerica. L’intesa con i Paesi del Mercosur, “a cui sta lavorando ancora Bruxelles senza vere garanzie sul rispetto degli standard simili ai nostri, rappresenterebbe un pericolo per i produttori italiani con l’arrivo sulle nostre tavole di prodotti che non danno le nostre stesse garanzie. E poi manca ancora una valutazione complessiva dell’impatto di queste misure sul nostro mercato”. Per la Lega si tratta “dell’ennesimo tentativo di favorire le multinazionali danneggiando il made in Italy.

L’alto commissario Onu per i diritti lancia un appello per frenare Israele

L’alto commissario Onu per i diritti lancia un appello per frenare IsraeleRoma, 12 feb. (askanews) – L’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Turk, ha invitato le potenze mondiali a “contenere piuttosto che fare concessioni” a Israele, mentre cresce il timore di un’incursione di terra contro oltre un milione di palestinesi intrappolati nell’estremo sud di Gaza.


Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha giurato di inviare truppe di terra nell’affollata area di Rafah, come parte del suo obiettivo di eliminare Hamas. Le sue dichiarazioni hanno scatenato l’allerta internazionale, come riporta la France Presse. “Una potenziale incursione militare a tutti gli effetti a Rafah – dove circa un milione e mezzo di palestinesi sono ammassati contro il confine egiziano senza poter fuggire da nessuna parte – è terrificante, data la prospettiva che un numero estremamente elevato di civili, ancora una volta soprattutto bambini e donne, sarà probabilmente ucciso e ferito”, ha sottolineato l’agenzia.


“Purtroppo, vista la carneficina compiuta finora a Gaza, è del tutto immaginabile quello che si prospetta a Rafah”, ha dichiarato Turk in un comunicato, “Oltre al dolore e alla sofferenza per le bombe e i proiettili, questa incursione a Rafah potrebbe anche significare la fine dei magri aiuti umanitari che sono entrati e distribuiti, con enormi implicazioni per tutta Gaza, comprese le centinaia di migliaia di persone a grave rischio di fame e carestia nel Nord”.

Progetti risanamento ambientale Sogesid-Università Campus Bio-Medico Roma

Progetti risanamento ambientale Sogesid-Università Campus Bio-Medico RomaRoma, 12 feb. (askanews) – Avviare una collaborazione sinergica in materia di tutela dell’ambiente e sviluppo sostenibile per agire in modo efficace contro gli effetti dei cambiamenti climatici. Questo l’obiettivo dell’accordo siglato da Sogesid, società di ingegneria “in house providing” del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (MASE) e del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT), e l’Università Campus Bio-Medico di Roma. L’intesa – spiega una nota – mira a coniugare, in una logica di sistema, la competenza tecnica di Sogesid e l’esperienza dell’Ateneo nella ricerca scientifica per lo sviluppo di progetti legati alla gestione integrata della risorsa idrica, la bonifica e il risanamento ambientale anche attraverso lo svolgimento di indagini epidemiologiche sui siti caratterizzati da fattori di pressione ambientale.


Al centro dell’accordo anche la collaborazione in ambito internazionale. In quest’ottica, a partire dal Word Water Forum 2027, Sogesid e l’Università potranno presentare iniziative di natura post-emergenziale connesse con i cambiamenti climatici oltre a collaborare alla gestione e attuazione di progetti pilota nel comparto idro-energetico. La partnership riguarderà, inoltre, l’organizzazione di conferenze e seminari di approfondimento e l’attivazione di tirocini curriculari ed extracurriculari a favore degli studenti iscritti ai corsi universitari, master e dottorati di ricerca promossi dall’Università, individuati sulla base delle competenze professionali strettamente connessi alle iniziative messe in campo nell’arco della collaborazione. “Come Sogesid, far fronte agli effetti dei cambiamenti climatici per mitigarne l’impatto sul territorio rappresenta il cuore della nostra missione”, ha dichiarato Errico Stravato Amministratore Delegato di Sogesid S.p.A. “In quest’ottica, la partnership con attori chiave come l’Università Campus Bio-Medico rappresenta uno strumento fondamentale per la tutela e la riqualificazione ambientale del nostro Paese”.


“Siamo molto contenti di avviare questa collaborazione di alto profilo istituzionale con Sogesid nel segno dell’impegno per l’ambiente e a favore della collettività”, ha dichiarato Andrea Rossi, Amministratore Delegato e Direttore generale dell’Università Campus Bio-Medico di Roma. “Il nostro compito come università attiva in numerosi settori innovativi e specializzata nelle scienze ingegneristiche, e sempre più impegnata sui temi della sostenibilità ambientale, è da sempre quello di mettere i risultati della scienza al servizio delle persone. In questo senso sono certo che la collaborazione tra i nostri due enti sarà in grado di portare stimoli e strumenti utili alle scelte di progettazione, studio e prevenzione che devono fare la differenza nelle azioni a favore della sostenibilità ambientale”.

”Colpirne uno per educarne cento”, Di Battista a teatro con “Assange”

”Colpirne uno per educarne cento”, Di Battista a teatro con “Assange”Roma, 12 feb. (askanews) – Venerdì 23 febbraio alle 21 il Teatro Alessandrino di Alessandria ospiterà l’attivista politico e reporter italiano Alessandro Di Battista, con il suo spettacolo “Assange. Colpirne uno per educarne cento” in cui ripercorre le vicende del fondatore del sito WikiLeaks e giornalista Julian Assange.


Dalla pubblicazione dei documenti segreti che provano i crimini di guerra di diverse nazioni, Stati Uniti in testa, alle denunce subite passando per gli anni da rifugiato politico nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra fino all’arresto e alla detenzione nel carcere inglese di massima sicurezza di Belmarsh. Assange da 12 anni non vede la luce del sole e oggi rischia l’estradizione negli USA e la galera a vita. Di Battista porta sul palcoscenico la sua storia, “Assange. Colpirne uno per educarne cento”, una storia che riguarda la libertà di stampa in occidente, dunque la nostra stessa libertà. Lo spettacolo – per la regia di Samuele Orini, scenografia di Giorgia Ricci e direzione della fotografia di Mauro Ricci – è prodotto da Loft Produzioni S.r.l. e organizzato da Gruppoanteprima.