Confagricoltura: bene intervento Giorgetti su Irpef agricolaRoma, 8 feb. (askanews) – Confagricoltura auspica che le parole del ministro Giorgetti, intervenuto oggi durante il Question Time in Senato, si trasformino “in un effettivo sostegno e in una misura che potrà essere inserita nel Decreto Legge Milleproroghe, attualmente in discussione alla Camera dei deputati”.
L’esonero Irperf per redditi agrari e dominicali, spiega Confagricoltura, è stato un sostegno consolidato dal 2017, e ha garantito agli agricoltori italiani un elemento di competitività. “La reintroduzione rappresenta infatti un costo per le aziende agricole, che si aggiunge all’aumento delle altre voci di spesa già gravose: energia, fertilizzanti, oneri previdenziali, trasporti. E viene inficiata la capacità di nuovi investimenti del sistema agricolo italiano”, precisa la confederazione. Dal primo momento, Confagricoltura ha mirato a correttivi delle disposizioni. A tal proposito, la Confederazione “apprezza quanto sinora svolto dalle forze parlamentari, anche nella compattezza dimostrata nel presentare emendamenti d’interesse nel c.d. DL Milleproroghe”.
Acampora a Valditara: formazione strategica per economia PaeseMilano, 8 feb. (askanews) – “L’Istituto Agrario San Benedetto e l’ITS Academy Bio Campus, rappresentano una vera e propria filiera della formazione e sono un punto di forza del territorio e un importante riferimento per creare le nuove competenze indispensabili per entrare nel mercato del lavoro. Gli ITS Academy sono la risposta al cambiamento del mondo del lavoro e ringrazio il Governo per l’attenzione che stanno ricevendo. La formazione è una priorità del nostro Paese, un asset strategico, e le ingenti risorse che sono state destinate agli ITS, tramite il PNRR, vanno intese come una grande opportunità per avvicinare il mondo della formazione alle esigenze delle imprese e per colmare il crescente mismatch tra domanda e offerta di lavoro che rappresenta un paradosso tutto italiano. Solo per fare un esempio, a Latina, su 10 assunzioni cinque profili sono introvabili”. Così il presidente della Camera di Commercio Frosinone Latina, Giovanni Acampora, è intervenuto nella mattinata di oggi al convegno “ITS – Un ponte tra scuola e lavoro”, tenutosi presso l’Istituto San Benedetto di Latina alla presenza del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Prof. Giuseppe Valditara.
“Abbiamo davanti un’occasione irripetibile per un salto di qualità a beneficio di tutti, per i nostri giovani, per le nostre imprese e per tutto il nostro territorio. La Camera di Commercio è tra i soci fondatori e partecipa attivamente all’ITS Bio Campus, con una proficua condivisione delle linee strategiche e della programmazione delle attività. In questa sede non posso non menzionare anche il grande lavoro svolto dall’ITS Meccatronico del Lazio. Occorre, però, lavorare ancora molto perché in Italia abbiamo il più alto numero di NEET: 1 giovane su 5 (in età 15-29 anni) non studia e non lavora; sono quasi il doppio della media UE. Guardando a questi dati appare chiara la necessità di mettere in campo un modello unitario che abbiamo già sperimentato su altri fronti: occorre sedersi intorno ad un tavolo ed intervenire con idee concrete per il rafforzamento delle sinergie con il mondo imprenditoriale e con le Istituzioni e per mettere a terra azioni più incisive di orientamento dei giovani verso gli ITS. Su questi temi la Camera è fortemente impegnata, con un ruolo di sintesi tra imprese e territorio e con un dialogo costante con le Associazioni di categoria. Un’alleanza che intendiamo portare avanti con determinazione e con la massima attenzione per creare le migliori condizioni, perché la competizione si gioca sulla capacità di un territorio di sostenere il processo di crescita, superando le logiche della frammentazione e l’incontro di oggi va proprio in questa direzione. – Ha concluso il Presidente Acampora.
Kinder torna con un Carnevale itinerante in formato famigliaMilano, 8 feb. (askanews) – Giochi e dolci da sempre sono ingredienti essenziali del Carnevale. Quest’anno, pescando nel repertorio della tradizione, Kinder, marchio del gruppo Ferrero torna con un Carnevale itinerante per l’Italia dove i più piccoli possono cimentarsi con la pentolaccia, una scatola piena di coriandoli, stelle filanti e dolciumi.
Il Carnevale itinerante Kinder farà tappa in alcuni dei carnevali più noti d’Italia, a misura di famiglie: il Carnevale di Fano (Marche), il Carnevale di Acireale (Sicilia), il Carnevale di Putignano (Puglia), il Carnevale di Cento (Emilia Romagna e il Carnevale di Viareggio (Toscana). Dalle sfilate dei carri all’intrattenimento, tutto è pensato per garantire divertimento ai partecipanti di ogni età. All’interno del corner Kinder le famiglie potranno poi cimentarsi con la Pentolaccia Kinder. Le famiglie, infatti, attraverso un gioco digitale, potranno selezionare il loro prodotto preferito tra i tre proposti, così da trovarlo nella pentolaccia.
Il primo appuntamento con le iniziative Kinder è stato il 28 gennaio col Carnevale di Fano, nato nel lontanissimo 1374, a seguire il 3 e 4 ottobre il Carnevale di Acireale, ritenuto il più bel Carnevale della Sicilia grazie ai carri allegorici-grotteschi che sfilano tra vie e piazze del centro storico. L’11 febbraio è la volta del Carnevale di Putignano, che con la sua storia di oltre 600 anni è nota ai più per i carri allegorici e i “cavallucci”, personaggi mascherati che rappresentano le diverse età della vita. Il 18 febbraio sarà la volta del Carnevale di Cento, il primo carnevale al mondo a essere gemellato, a partire dal 1993, con il Carnevale di Rio de Janeiro. Infine il Carnevale di Viareggio, uno dei più importanti in Italia e nel mondo, che vanta ormai oltre 150 anni di tradizione e più di 500.000 spettatori per ogni edizione. Per il sesto anno consecutivo, Kinder anima tutte le giornate dei festeggiamenti che saranno teatro dei sei Grandi corsi mascherati. Quest’anno ci sarà l’opportunità di festeggiare il Carnevale anche sulle piste di sci delle Dolomiti a Cortina nelle giornate del 12 e 23 febbraio.
Sanità, Fnopi: innovare le professioni partendo dagli infermieriCernobbio, 8 feb. (askanews) – “È necessario rivedere l’organizzazione sanitaria allineandola alle evoluzioni tecnologiche, ma anche innovare le professioni, a partire da quella infermieristica, in ambito formativo, di esercizio professionale e di autonomia”. Lo ha sottolineato Barbara Mangiacavalli, Presidente di Fnopi “Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche) intervenendo alla Winter School 2024 di Motore Sanità di Cernobbio, evento che riunisce oltre 200 relatori, conta decine di sessioni plenarie e laboratori per mettere attorno a uno stesso tavolo le istituzioni che governano la Salute, i Ministeri, le Regioni, i manager, amministratori di Sanità pubblica e privata, medici, infermieri e tecnici, operatori, Società scientifiche, Ordini professionali, Associazioni di categoria, opinon leaders, sindacati e pazienti.
La principale sfida che la sanità deve affrontare oggi, secondo Mangiacavalli, è come garantire la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale coniugando l’innovazione: “Spesso si tende a considerare l’innovazione come un costo o come qualcosa di futuribile, che attiene soltanto alle nuove tecnologie, ma se vogliamo assicurare l’universalità del Ssn e al tempo stesso rispondere nel migliore dei modi ai bisogni di cura delle persone, dobbiamo introdurre metodi e modelli che sappiano garantire scelte di innovazione sostenibile – continua Barbara Mangiacavalli -. Inoltre lo sviluppo delle competenze relazionali digitali deve diventare parte dei percorsi formativi delle professioni di cura e in questo ambito la partecipazione della persona assistita del caregiver al processo di cura è un elemento centrale”.
Sanità, innovazione e sostenibilità: arriva la “Carta di Cernobbio”Cernobbio, 8 feb. (askanews) – Il Servizio sanitario nazionale in Italia è stato battezzato 45 anni fa e nel 1996 l’Italia spendeva 57 miliardi di lire per le cure pubbliche mentre oggi siamo a 133 miliardi di euro del Fondo sanitario nazionale e non sono ancora sufficienti. I dati Ocse parlano chiaro: con 40 miliardi di spesa privata, oltre i 133 della torta nazionale dei finanziamenti – di cui solo il 18% circa intermediati da assicurazioni e fondi integrativi – il nostro Servizio sanitario è diventato un modello misto ma ciononostante molto sottofinanziato rispetto agli standard degli altri Paesi Ocse a causa delle dinamiche correlate con il livello di sviluppo economico misurato dal Pil pro capite che in Italia è molto lontano dalla media Europea. Che fare dunque? Come trovare nelle pieghe della spesa della Pubblica improduttiva le risorse che servono a curare i cittadini? Quali misure adottare, quali riforme organizzative?
Su questi temi e interrogativi l’Osservatorio Innovazione di Motore Sanità ha promosso a Cernobbio, sulle rive del lagor di Como, una due giorni che vede riuniti a Villa Erba oltre 200 relatori qualificati in decine di sessioni plenarie e laboratori mettendo attorno a uno stesso tavolo le istituzioni che governano la Salute, i Ministeri, le Regioni, i manager, amministratori di Sanità pubblica e privata, medici, infermieri e tecnici, operatori, Ordini professionali, Associazioni di pazienti per approfondire insieme e rispondere alla domanda di un nuovo modello regolatorio dei servizi sanitari di prossimità e ospedalieri determinati sui territori con la traccia segnata nelle riforme necessarie dal nuovo paradigma dell’innovazione, vera bussola da seguire per cambiare il futuro e che sta cambiando rapidamente la Sanità. “L’obiettivo è definire una sorta di ‘Carta di Cernobbio’ – spiega Claudio Zanon, direttore scientifico dell’Osservatorio Innovazione di Motore Sanità -, un documento di sintesi finale con i punti principali che emergeranno dalla Winter School di Osservatorio innovazione di Motore Sanità, da sottoporre a un dibattito pubblico allargato che possa tradursi, in una prospettiva di breve termine, in una proposta politica e tecnica di riforma del Servizio sanitario nazionale”.
Dibattiti, incontri, confronti per cercare il bandolo smarrito della matassa del governo della Salute in Italia, alla ricerca di strumenti, azioni, idee, riforme e proposte per una più concreta realizzazione dei bisogni sanitari dei cittadini delle Regioni e per una Sanità più vicina alla dimensione della domanda dei pazienti, in una Italia che invecchia come invecchia il suo Servizio sanitario.
Calcio, arriva il cartellino blu per l’espulsione a tempoRoma, 8 feb. (askanews) – Arriva il cartellino blu per l’espulsione a tempo nel calcio. Secondo quanto riporta un’anticipazione del Telegraph, l’IFAB (International Football Association Board) ha dato il suo via libera alla sperimentazione della nuova penalità che consentirà al direttore di gara di allontanare dal campo per 10′ minuti i calciatori che protestano platealmente o commettono falli “tattici” non pericolosi per interrompere un’azione di gioco avversaria. Il cartellino blu si aggiungerà dunque a quello giallo e rosso. La combinazione tra due cartellini blu, o tra uno blu e uno giallo farà scattare l’espulsione immediata.
Atletica, per Sofiia Yaremchuk parte da Napoli la strada verso ParigiRoma, 8 feb. (askanews) – Parte da Napoli l’avventura della primatista italiana di maratona, Sofiia Yaremchuk, verso le OLimpiadi di Parigi 2024. L’azzurra di origini ucraine, già vincitrice della Napoli City Haf Marathon nell’edizione 2022, sarà ai nastri di partenza anche per il decimo appuntamento della 21 km napoletana. La Yaremchuk è stata annunciata oggi dagli organizzatori a caccia del possibile primato italiano al femminile che appartiene a Nadia Ejjafini di 1h08:27. “Sono contenta di tornare dopo due anni ancora alla Napoli City Half Marathon dove ho splendidi ricordi – le parole dell’azzurra – E’ una gara molto veloce e dall’elevato standard organizzativo a cui si aggiunge grande tifo. Sono certa che correrò al meglio perché per me è il rientro alle competizioni dopo un mese passato in Kenya in altura”. La Napoli City Half Marathon è la festa del running napoletano con cui migliaia di runner da tutto il mondo si sono già iscritti all’evento, una conferma di apprezzamento che negli anni ha assunto anche un trend di crescita relativamente alla partecipazione straniera e che fa prevedere di toccare quota 6mila iscritti. Con il 70% di presenze da fuori regione, ed il 40% proveniente dall’estero. Tutti campioni, non solo della mezza maratona, al via anche podisti per la STAFFETTA X 2 a carattere non agonistico, due frazioni, 10km + 11,097 km, per condividere la festa con la propria metà o con gli amici. “Se Napoli ha vinto la candidatura di Capitale Europea dello sport è per questa sua capacità di fare sinergia e appassionarsi a ciò che accade – le parole dell’assessore allo sport del COmune di Napoli, Emanuela Ferrante – In tanti anni non si è mai verificato tanto fermento sportivo e la Napoli City Half Marathon rappresenta un fiore all’occhiello partito con gli anni del Covid e con lo scetticismo delle altre città che hanno cancellato la manifestazione. Noi no”. Per Carlo Capalbo, organizzatore dell’evento “Napoli Running è una realtà ormai rispettata per la competenza in tutto il mondo. A due settimane e mezzo dall’evento abbiamo una aspettativa di seimila atleti da 63 paesi differenti con 2500 stranieri. Un grande evento anche nei numeri. Si calcola che saranno 9.300 i posti letto necessari per ospitare runner e accompagnatori. Puntiamo a una grande gara al femminile con la presenza di Sofiia Yaremchuk che ha scelto Napoli per dare il via al suo percorso olimpico. Sinonimo di una gara che le piace, la protegge e le garantisce ottima organizzazione”.
Banco Bpm: utile 2023 balza a 1,264 mld (+85%), cedola a 0,56 euroMilano, 8 feb. (askanews) – Banco Bpm ha chiuso l’esercizio 2023 con un utile netto balzato a 1,264 miliardi, in crescita dell’85% rispetto al 2022. Il cda, riporta una nota, proporrà alla prossima assemblea dei soci il pagamento di un dividendo cash lordo per azione di 0,56 euro (+143% sul 2023), per un ammontare complessivo di 848,5 milioni di euro, ovvero circa 100 milioni in più rispetto alla guidance.
Nell’esercizio scorso, il margine di interesse è salito a 3,289 miliardi (+42% a/a). I proventi operativi cresciuti del 14% a 5,341 miliardi e il risultato della gestione operativa crescita a 2,770 miliardi (+29%). Il Rote è salito al 12,4% (da 7% nel 2022). Sul fronte della solidità patrimoniale, il Cet 1 ratio si è attestato al 14,2%, con un Mda buffer a 542 punti base.
Per l’intero esercizio 2024, la banca “conferma la tendenza al rialzo dell’utile netto del gruppo”, con l’attesa di un Eps (utile per azione) di “circa 0,90 euro al netto delle componenti non ricorrenti”. Confermati, poi, “tutti i target di redditività e di remunerazione degli azionisti annunciati nell’ultimo Piano”.
Partecipazione, Confindustria: cardine sia principio volontarietàRoma, 8 feb. (askanews) – Confindustria ritiene “comprensibile” e “utile” riflettere sul tema della partecipazione e democrazia economica. Tuttavia è “opportuno tenere conto della realtà dimensionale del tessuto produttivo ed economico e della storia delle relazioni sindacali”. Lo ha sottolineato Pierangelo Albini (direzione area lavoro, welfare e capitale umano dell’associazione degli imprenditori) durante un’audizione alla Camera in merito a cinque progetti di legge sulla partecipazione.
Se il tema è declinato nel quadro dell’articolo 46 della Costituzione, “va anche detto che la stessa Costituzione fa riferimento alla necessità di trovare un’armonia con le esigenze della produzione, che tradurremmo con le esigenze della produttività – ha continuato – è importante muoversi all’interno di un processo di carattere europeo che salvaguardi tutti gli aspetti” e, soprattutto, far valere il “principio della volontarietà”. Albini ha ricordato che la via che in Italia si è diffusa è quella della “partecipazione organizzativa” piuttosto che quella economica e finanziaria. In alcune delle proposte all’esame del Parlamento “il ruolo che si assegna alla contrattazione collettiva è il vero elemento di novità – ha spiegato – nessuno meglio di Confindustria è in grado di evidenziare le necessarie premesse in un periodo in cui dobbiamo contrastare il dumping e facciamo fatica a trovare nei singoli settori quale sia il contratto di riferimento”.
Confindustria ha affrontato più volte con Cgil, Cisl e Uil il tema della partecipazione, per esempio con il Patto della fabbrica del 2018. “Con chiarezza abbiamo definito l’ambito e le modalità della partecipazione – ha dichiarato Albini – che per noi è essenzialmente organizzativa, che affida alla contrattazione collettiva la definizione degli ambiti settoriali e che poi lascia alle articolazioni aziendali il compito di declinare le modalità attraverso le quali realizzare la partecipazione di carattere organizzativa”. Il processo “non si è ancora compiuto – ha aggiunto – per noi deve essere fatto salvo il principio della volontarietà” nell’adozione del modello partecipativo. “Non sono condivisibili tutte quelle scelte nelle quali la contrattazione collettiva si sostituisce allo statuto e scavalca la volontà dell’impresa di realizzare un progetto di carattere partecipativo – ha concluso – è evidente che, soprattutto dove ci si sposta dal piano della partecipazione organizzativa verso una partecipazione più legata alla gestione, il principio della volontarietà va posto come cardine di qualunque intervento normativo. In particolare per i consigli di amministrazione consideriamo incompatibile una responsabilità gestionale a cui non faccia seguito una anche responsabilità in ordine alle conseguenze economiche negative di determinazioni all’interno dei Cda. Questa è la ragione per cui i sindacati non hanno mai voluto spingere la richiesta di adozione di forme di partecipazione fino a questo livello”.
Bce, Lane: l’inflazione può calare più rapidamente del previstoRoma, 8 feb. (askanews) – In questa fase la politica monetaria della Bce “deve bilanciare attentamente il rischio di eccessiva restrizione, mantenendo i tassi troppo alti per troppo tempo, con quello (opposto-ndrt) di muoversi prematuramente dalla posizione di attesa che abbiamo adottato fin da settembre”. Lo ha affermato il capo capo economista della Bce, Philip Lane nel suo intervento a un convegno sul processo di disinflazione nell’area euro ospitato dalla Brookings Institution, a Washington.
Un prudente ma chiaro segnale di apertura a un futuro ammorbidimento della linea, con diverse precisazioni: “dobbiamo andare ancora avanti nel processo di disinflazione – ha detto Lane – prima che possiamo essere sufficientemente fiduciosi che tornerà al target in maniera tempestiva e che ci rimarrà in maniera sostenibile”. Secondo l’economista irlandese “i dati che stanno pervenendo suggeriscono che il processo di disinflazione nell’area euro sul breve termine possa di fatto procedere più velocemente di quanto precedente precedentemente previsto, sebbene le implicazioni per il medio termine siano meno chiare”.
Al tempo stesso “la forza della ripresa dell’economia, il percorso delle politiche di bilancio, gli sviluppi sui salari e il livello con cui le imprese assorbono i maggiori costi di produzione, tutto questo in un contesto di accresciuta incertezza geopolitica avranno un peso importante sulla traiettoria dell’inflazione”, ha spiegato Lane, secondo il testo pubblicato dall’istituzione. Lane ha rilevato che le previsioni economiche dei tecnici della Bce il prossimo marzo, “forniranno l’opportunità per un aggiornamento ampio delle nostre prospettive sul medio termine”. E che per le decisioni “continueremo a seguire un approccio fermamente legato ai dati per determinare l’appropriato livello e la durata della restrizione monetaria”.
“In particolare – ha ribadito – le nostre decisioni sui tassi saranno basate sulla nostra valutazione delle prospettive di inflazione alla luce dei dati economici e finanziari che perverranno, della dinamica dell’inflazione di fondo e della forza della trasmissione della politica monetaria”.