Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: askanews

Neutrini, completato lo scavo delle caverne per l’esperimento Dune

Neutrini, completato lo scavo delle caverne per l’esperimento DuneRoma, 5 feb. (askanews) – Negli Stati Uniti, in South Dakota, a Lead, sono stati completati gli scavi delle caverne che ospiteranno i giganteschi rivelatori di particelle dell’esperimento internazionale DUNE (Deep Underground Neutrino Experiment), a cui lavorano anche scienziati e scienziate dell’Infn, fin dalla sua ideazione. Situate a un miglio sotto la superficie, le tre grandissime caverne – si legge sul sito dell’Istituto nazionale di fisica nucleare – ospiteranno una nuova infrastruttura di ricerca che si estenderà su un’area sotterranea grande quanto otto campi da calcio.


L’obiettivo dell’esperimento DUNE sarà studiare il comportamento dei neutrini per cercare le risposte ad alcune delle più fondamentali domande sul nostro universo: perché è composto di materia? Come una stella che esplode dà origine a un buco nero? I neutrini sono connessi alla materia oscura o ad altre particelle non ancora scoperte? Nelle caverne saranno alloggiati quattro grandi rivelatori di neutrini, ciascuno delle dimensioni di un edificio di sette piani, che saranno riempiti di argon liquido e registreranno le rare interazioni dei neutrini con il liquido. Con DUNE, le ricercatrici e i ricercatori cercheranno di rivelare i neutrini provenienti dalle stelle che esplodono ma studieranno anche il comportamento di un fascio di neutrini prodotto al Fermilab, vicino a Chicago, e che arriverà ai rivelatori dopo un percorso di circa 800 miglia.


Le squadre di ingegneria, costruzione e scavo lavorano dal 2021 nei pressi della Sanford Underground Research Facility, sede dell’esperimento DUNE in South Dakota. Le squadre di costruzione hanno smantellato pesanti attrezzature minerarie e, pezzo per pezzo, le hanno trasportate sottoterra utilizzando un pozzo esistente. Una volta sottoterra, hanno riassemblato l’attrezzatura e hanno trascorso quasi due anni a far saltare e rimuovere la roccia. Quasi 800.000 tonnellate di roccia sono state scavate e trasportate dal sottosuolo in un’ampia ex area mineraria fuori terra, chiamata Open Cut. A breve, – conclude l’Infn – inizieranno i lavori per attrezzare le caverne con i sistemi necessari per l’installazione dei rivelatori di DUNE e per le operazioni quotidiane della struttura di ricerca: l’inizio dell’installazione della struttura in acciaio che ospiterà il primo rivelatore di neutrini è prevista iniziare già quest’anno, con l’obiettivo di rendere operativo il primo rivelatore dell’esperimento entro la fine del 2028.

Antitrust: Sgarbi ha violato la legge sul conflitto d’interessi

Antitrust: Sgarbi ha violato la legge sul conflitto d’interessiRoma, 5 feb. (askanews) – “Il sottosegretario di Stato alla Cultura, Prof. Vittorio Sgarbi ha esercitato attività professionali in veste di critico d’arte, in materie connesse con la carica di governo… a favore di soggetti pubblici e privati, in violazione dell’articolo 2, comma 1, lettera d) della legge 20 luglio 2004, n. 215”, ovvero la legge sul conflitto d’interessi. E’ quanto si legge nella delibera dell’antitrust contenuta nel bollettino settimanale pubblicato stamani sul sito dell’autorità.

Al via fusione Sammontana-Forno d’Asolo: polo dolciario da 1 miliardo

Al via fusione Sammontana-Forno d’Asolo: polo dolciario da 1 miliardoMilano, 5 feb. (askanews) – Nasce un polo industriale nel settore dolciario-alimentare da un miliardo di euro per la produzione di prodotti surgelati di pasticceria, dessert e gelato. La famiglia Bagnoli, da tre generazioni alla guida di Sammontana, Investindustrial, attraverso la società di investimento Frozen Investments, e il senior management hanno ufficializzato questa mattina la partnership che vede l’unione tra Sammontana e FdA group, il gruppo Bindi-Forno d’Asolo.


La società di investimento BC Partners, che ha investito nel gruppo FdA nel 2018, ha infatti raggiunto un accordo per la vendita di Forno d’Asolo al consorzio formato da Investindustrial e dalla famiglia Bagnoli. La famiglia Bagnoli, Investindustrial e il senior management deterranno il 100% del nuovo gruppo, si legge in una nota che conferma le indiscrezioni di stampa emerse negli ultimi mesi, con il controllo operativo che resta nelle mani della famiglia e Investindustrial che guiderà l’espansione internazionale. Leonardo Bagnoli, Ceo di Sammontana, sarà nominato presidente, mentre Alessandro Angelon, Ceo di Forno d’Asolo, diventerà Ceo del nuovo gruppo. Marco Bagnoli diventerà presidente di Sammontana. “La partnership combina l’esperienza della famiglia Bagnoli nel settore del gelato e della pasticceria surgelata con il potenziale di crescita di Forno d’Asolo – spiega la nota – e la capacità di Investindustrial di globalizzare con successo aziende manifatturiere italiane di alta qualità. Questa partnership unisce due aziende complementari che prestano la massima attenzione alla qualità, simboli dell’eccellenza italiana e con capacità manifatturiere di primo livello, al fine di creare un gruppo internazionale globale di prodotti surgelati di pasticceria, dessert e gelato attraverso un processo di buy and build e un’ulteriore espansione geografica”.


Il gruppo risultante dall’unione di Sammontana e Forno d’Asolo avrà un fatturato di quasi un miliardo di euro con stabilimenti produttivi in Italia, negli Stati Uniti e in Francia, e oltre 2.500 dipendenti. La nuova entità opererà attraverso molteplici canali, essendo partner di rilievo per i principali bar, ristoranti, hotel, rivenditori alimentari e aziende di catering per i prodotti surgelati di pasticceria, dessert e gelato. Con sede a Empoli, in Toscana, e fondata nel 1946, Sammontana è un centro per l’industria della pasticceria surgelata e del gelato in Italia. Il suo portafoglio prodotti include marchi iconici – come il gelato Sammontana e la pasticceria surgelata Tre Marie – che vengono principalmente venduti a hotel, ristoranti, bar, società di catering, supermercati e gelaterie. Fondata nel 1985 e con sede a Maser, Treviso, Forno d’Asolo è un produttore e distributore di prodotti surgelati di alta qualità, tra cui pasticceria dolciaria e salata da forno. L’azienda vende i suoi prodotti, tra cui i noti marchi Forno d’Asolo e Bindi, principalmente a bar, ristoranti, hotel e società di catering, con oltre 70.000 clienti in 40 paesi in tutto il mondo.

Medio Oriente, Tajani: non possiamo permetterci di non poter passare via Suez

Medio Oriente, Tajani: non possiamo permetterci di non poter passare via SuezMilano, 5 feb. (askanews) – “Non possiamo permetterci di non poter passare attraverso Suez perché il danno economico” e alla “competitività” sarebbe altissimo. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, oggi salito a bordo della nave Vulcano arrivata in mattinata a La Spezia, commentando la situazione nel Mar Rosso con gli attacchi degli Houti alle navi in transito. all’Italia è affidato il comando tattico della missione europea Aspides per garantire la libertà e sicurezza di navigazione nel Mar Rosso meridionale. Oggi Mohamed Ali al-Houti, politico yemenita, uno dei leader di spicco degli Houti e cugino dell’attuale leader, Abdul-Malik al-Houti, in un’intervista a Repubblica ha avvertito: “L’Italia diventerà un bersaglio se parteciperà all’aggressione contro lo Yemen. Il suo coinvolgimento sarà considerato un’escalation e una militarizzazione del mare, e non sarà efficace”.


Tajani, a bordo della nave Vulcano, che ha portato i bambini palestinesi che saranno curati in Italia, in una diretta trasmessa da Rainews24, ha sottolineato che “l’Italia è protagonista di pace” anche in regioni dove c’è la guerra. “Avete portato in Italia – ha detto – bambini feriti, famiglie che hanno sofferto una guerra che non hanno voluto, popolazione civile vittime di bombardamenti e grazie alle capacità vostre, della nostra marina militare, dell’Esercito, dell’Areonautica e dei nostri volontari siamo riusciti a salvare, a ridare il sorriso a vittime innocenti”. Per poi aggiungere: “Tutto ciò rende onore all’Italia, rende onore alle nostre forze armate. Lo dico da Ministero degli Esteri, da Vicepresidente del Consiglio, portandovi il saluto di tutto il governo”. Secondo Tajani “non si può fare politica estera se non ci sono le forze armate, la politica estera la fanno tutti gli italiani nel mondo, comprese le nostre forze armate”.

In Valpolicella 13 Cantine danno vita ai “Vignaioli Valle di Mezzane”

In Valpolicella 13 Cantine danno vita ai “Vignaioli Valle di Mezzane”Milano, 5 feb. (askanews) – “Vignaioli Valle di Mezzane”: questo il nome dato al gruppo che riunisce tredici produttori vitivinicoli che vivono e lavorano nell’omonimo territorio dell’Est veronese, tra le Denominazioni dei vini Valpolicella e Soave.


Attraverso la valorizzazione e lo studio della viticoltura, la nuova compagine “sostiene e sollecita il Consorzio di tutela vini Valpolicella nel progetto di definizione di sottozone nella Doc Valpolicella (8.617 ettari di vigneto) in aree che rispecchiano la morfologia del territorio, i differenti climi e suoli”. Si tratta di un progetto molto importante per le tredici aziende della Valle di Mezzane finalizzato a mettere sempre di più in luce le differenze fra le diverse vallate e per avere tutti più identità all’interno della importante Denominazione veronese. Denominatore comune del gruppo è quello di essere aziende agricole con Cantine e vigneti di proprietà in Valle di Mezzane (una delle più belle della provincia di Verona), producendo vini Doc Valpolicella e/o Soave. Lrealtà che aderiscono ai “Vignaioli Valle di Mezzane” sono Benini Alessandro, Marinella Camerani, Falezze di Luca Anselmi, Grotta del Ninfeo, I Tamasotti, Il Monte Caro, ILatium Morini, Le Guaite di Noemi, Talestri, Massimago, Carlo Alberto Negri, Roccolo Grassi e Giovanni Ruffo.

Unicredit: utile 2023 record, ai soci sarà distribuito il 100%

Unicredit: utile 2023 record, ai soci sarà distribuito il 100%Milano, 5 feb. (askanews) – Unicredit batte le stime degli analisti e chiude il 2023 con un utile netto di 8,6 miliardi, in aumento del 54% circa rispetto all’anno precedente, e ricavi a 23,8 miliardi (+17,3%). L’utile netto contabile ha raggiunto quota 9,5 miliardi, più alta di 3 miliardi rispetto al 2022.


Per l’esercizio 2023, la banca intende distribuire agli azionisti un totale di 8,6 miliardi (5,6 mld di buyback e 3 mld di dividendo), ovvero il 100% dell’utile netto, in rialzo di 3,35 miliardi rispetto al 2022. Con l’introduzione di un acconto sul dividendo e il riacquisto di azioni proprie, Unicredit ha annunciato che porterà la distribuzione totale a circa 10 miliardi nell’anno solare 2024. “Il quarto trimestre è stato il dodicesimo consecutivo di una crescita di qualità e redditizia, prova incontestabile della nostra strategia unica e vincente – ha commentato l’AD Andrea Orcel -. Se da un lato abbiamo superato di gran lunga le nostre ambizioni iniziali con UniCredit Unlocked, il nostro percorso è tutt’altro che terminato”.


Nel 2023, il RoTE si porta al 16,6%, mentre il CET1 ratio è pari al 15,89%, in rialzo di circa 100 punti base nonostante la distribuzione del 100% dell’utile, che riflette – sottolinea Unicredit – la solida efficienza del capitale, la redditività e la generazione organica di capitale pari a 12 miliardi. Il CET1 ratio, aggiustato per il capitale in eccesso, è al 13%. I ricavi totali di 23,8 miliardi sono sostenuti da un margine di interesse pari a 14 miliardi, in rialzo di oltre il 13 su anno, e da commissioni pari a 7,5 miliardi (-2,1%) nonostante l’avverso scenario macroeconomico. La guidance di utile netto per l’esercizio 2024 è sostanzialmente in linea con il 2023, con RoTE a circa 16,5%. La politica di distribuzione ordinaria del gruppo introduce a partire dal 2024 un payout di almeno il 90% dell’utile netto. L’accantonamento del dividendo aumenterà al 40% dell’utile (rispetto al payout al 35% sul 2023), con la parte restante del payout dell’utile che avverrà nella forma di riacquisti di azioni proprie. Nel dettaglio, l’introduzione di un acconto sul dividendo a valere sull’utile 2024 permetterà una distribuzione nell’anno solare 2024 di circa 10 miliardi, dei quali 7,2 miliardi relativi alla parte residua della distribuzione a valere sul 2023 (ovvero escludendo 1,4 mld relativi al riacquisto di azioni proprie a valere sul 2023 già eseguito nell’anno solare 2023) e 3 miliardi relativi all’acconto della distribuzione a valere sul 2024.

Operatori umanitari francesi uccisi in Ucraina, Parigi convoca l’ambasciatore russo

Operatori umanitari francesi uccisi in Ucraina, Parigi convoca l’ambasciatore russoRoma, 5 feb. (askanews) – L’ambasciatore russo in Francia “sarà convocato” lunedì al Ministero degli Affari Esteri francese per ribadire la condanna degli attacchi russi che hanno ucciso due operatori umanitari francesi in Ucraina la settimana scorsa, ha annunciato una fonte diplomatica all’AFP. Parigi “denuncerà inoltre la recrudescenza della disinformazione contro la Francia”, ha aggiunto la stessa fonte, pochi giorni dopo che il Ministero delle Forze Armate aveva individuato una “manovra coordinata da parte della Russia” per diffondere false informazioni che coinvolgevano la Francia. Le tensioni tra Francia e Russia sono recentemente aumentate di un livello riguardo all’Ucraina, con Mosca che ha castigato la “frenesia militarista” francese dopo l’annuncio di nuove consegne di armi a Kiev.


Anche la Francia prevede di essere il bersaglio di una recrudescenza della disinformazione russa, mentre il presidente Emmanuel Macron è atteso in Ucraina a febbraio. Le due vittime francesi sono morte giovedì durante un attacco a Beryslav, una piccola cittadina ucraina situata sulla riva nord del fiume Dnepr, vicino alla linea del fronte, ha detto venerdì il ministero degli Affari esteri francese, segnalando anche il ferimento di altri tre cittadini francesi. Parigi ha denunciato un atto di “barbarie” da parte di Mosca. Venerdì sera la Procura antiterrorismo ha aperto un’indagine. Sul fronte della guerra dell’informazione, il ministero della Difesa russo ha affermato il mese scorso di aver “eliminato” una sessantina di combattenti, la maggior parte dei quali “mercenari francesi” e di averne feriti altri 20 in uno sciopero avvenuto nella notte tra il 16 e il 17 gennaio a Kharkiv, nel nord-est dell’Ucraina. Parigi ha negato fermamente questa informazione. Diversi elenchi, tra cui uno che dovrebbe rivelare l’identità di una trentina di “mercenari francesi morti”, sono stati diffusi in massa dai canali Telegram e dagli attivisti filo-Cremlino prima che gli stessi volontari francesi in Ucraina lo negassero, tra cui tre dell’AFP.


Non è la prima volta che l’ambasciatore russo Alexei Mechkov viene convocato al Quai d’Orsay. Nel 2022 fu convocato dall’allora ministro Jean-Yves Le Drian per un tweet “indecente” dell’ambasciata sugli abusi commessi nella città ucraina di Boutcha. Il 25 marzo, il diplomatico è stato anche convocato al Quai d’Orsay dopo la pubblicazione di caricature sull’account Twitter dell’ambasciata.

la 66esima edizione dei Grammy: diluvio, arresti ed il trionfo di Taylor Swift

la 66esima edizione dei Grammy: diluvio, arresti ed il trionfo di Taylor SwiftRoma, 5 feb. (askanews) – A Los Angeles la musica è donna per la 66esima edizione dei Grammy Awards, l’equivalente degli Oscar per la musica di ogni categoria. Taylor Swift è la prima artista nella storia del premio a vincere quattro volte per il miglior album dell’anno, considerato l’onore più prestigioso. Una edizione condizionata da una bomba d’acqua che si è abbattuta su Los Angeles prima dell’evento: risultato abiti inzuppati, scalette che hanno subito ritardi, governatore che ha diramato l’allarme rosso. Ma i colpi di scena non finiscono qui con la polizia che arresta il rapper Killer Mike che un attimo prima aveva conquistato tre premi nella sua categoria: migliore performance, miglior canzone e miglior album. Il motivo? Una lite con un addetto alla sicurezza della Cripto.com Arena di Los Angeles.


La cerimonia condotta da Trevor Noah vola; Dua Lipa esegue tra gli applausi un medley dei suoi brani; Billie Eilish e Finneas portano sul palco “Barbie”, parte della colonna sonora del film dell’anno; il cantante country Luke Combs, miglior performance solista per la sua cover di “Fast Car” – gran successo di Tracy Chapman del 1988 – si vede apparire al fianco proprio Tracy Chapman che imbraccia la chitarra e canta tra l’entusiasmo del parterre. Emozionante l’omaggio a Stevie Wonder, al pianoforte, che canta virtualmente “insieme” con Tony Bennett che appariva sullo schermo. Annie Lennox ricorda invece Sinead O’Connor, presentando una versione struggente di “Nothing compares 2 u” e chiude con un appello: “Artisti per il cessate il fuoco – dice – pace nel mondo”. L’omaggio continua con Jon Batiste, unico uomo candidato quest’anno nelle tre categorie più importanti – miglior album, miglior registrazione e miglior canzone – che si mette al piano per suonare “Ain’t no Sunshine” e “Lean on Me” di Bill Withers. Commozione per il ritorno di Celine Dion sul palcoUn momento speciale nella serata della Crypto Arena è stato quando è apparsa a sorpresa sul palco Celine Dion. L’interprete canadese sta combattendo da tempo contro una gravissima malattia rara, la sindrome della persona rigida. Mariah Carey che annuncia il premio alla miglior performance solista nel genere pop: a Miley Cyrus, per “Flowers”, primo Grammy per lei che si aggiudica anche il premio alla miglior registrazione dell’anno riservato anche al team di produzione del brano. Karol G diventa la prima donna a vincere per il miglior album di “música urbana” – categoria che comprende vari sottogeneri di musica latina – con il suo “Mañana Será Bonito”: premio consegnato da Christina Aguilera e Maluma. Victoria Monét è il miglior “nuovo artista” o rivelazione dell’anno E’ di Billie Eilish la miglior canzone dell’anno, con “What was I made for”, colonna sonora di “Barbie”. A Jay-Z va il Dr. Dre Global Impact Award alla carriera. Dal palco un’accusa alla giuria. Sua moglie Beyoncé non ha mai vinto finora l’Album dell’anno nonostante 88 nomination e 33 altri premi. Per lui uno scandalo.


La scena è tutta per Taylor Swift che vince il suo tredicesimo Grammy in carriera, quello come “miglior album pop vocale” con “Midnights” – battendo peraltro campioni come Kelly Clarkson, Miley Cyrus, Olivia Rodrigo e Ed Sheeran. Poi l’annuncio del lancio per il 19 aprile di “The tortured poets department”. Il suo account su Instagram va in tilt, intasato da circa 2,2 milioni di like.

Taylor Swift presenta il nuovo album “The Tortured Poets Department”

Taylor Swift presenta il nuovo album “The Tortured Poets Department”Roma, 5 feb. (askanews) – Serata da ricordare per Taylor Swift e soprattutto per i suoi fan. La cantante americana ieri ha vinto il suo tredicesimo Grammy, quello come “miglior album pop vocale” con “Midnights”, battendo Miley Cyrus, Olivia Rodrigo, Ed Sheeran e Kelly Clarkson. Una volta sul palco la star ha annunciato l’uscita di un nuovo album di inediti: “Questo è il mio 13° Grammy, che poi è anche il mio numero fortunato. Non so se ve l’ho mai detto. Voglio ringraziare i membri della Recording Academy per aver votato in questo modo, ma so che il modo in cui la Recording Academy ha votato è un riflesso diretto della passione dei fan. Quindi voglio ringraziare i fan svelandovi un segreto che vi ho tenuto nascosto negli ultimi due anni: il mio nuovo album uscirà il 19 aprile. Si chiama ‘The Tortured Poets Department’. Vado subito a pubblicare la copertina nel backstage. Grazie, vi amo! Grazie!”. Su Instagram ha scritto: “E così entro in scena / Il mio stemma appannato / Le mie muse, acquisite come lividi / I miei talismani e ciondoli / Il tic, tic, tic delle bombe d’amore / Le mie vene di inchiostro nero come la pece / Tutto è lecito in amore e poesia…”. Ha firmato la poesia (o il testo) con “Sinceramente, il presidente del Dipartimento dei poeti torturati”. Taylor Swift ha venduto circa 200 milioni di copie a livello globale tra album e singoli digitali, entrando nella lista dei venti artisti musicali con maggiori vendite nella storia della musica. Negli anni il talento musicale della giovane pop star le aveva già permesso di fatturare circa 400 milioni di dollari, tra concerti e dischi venduti. A questa cifra si aggiungono 80 milioni di dollari guadagnati dalle royalties e 120 milioni dalle piattaforme streaming. Secondo le stime di Bloomberg, con una media di 54 mila fan che assistono ai suoi spettacoli ad ogni tappa del tour, la cantante di Anti-Hero guadagna più di 13 milioni di dollari da ogni concerto. La star del pop ha infatti già guadagnato più di 300 milioni di dollari dalle prime 22 date del tour.

Inter-Juventus 1-0, il titolo è più vicino. Inzaghi: tappa importante

Inter-Juventus 1-0, il titolo è più vicino. Inzaghi: tappa importanteRoma, 4 feb. (askanews) – L’Inter allunga, batte la Juventus 1-0 con un autogol di Gatti e va a +4 (con una partita da recuperare) sulla squadra di Massimiliano Allegri. Terzo il Milan a -8 se non è una ipoteca sul titolo ci siamo quasi. Il campionato è ancora lungo, ma il segnale dei nerazzurri, nello scontro diretto contro la principale rivale scudetto, è di quelli importanti perché Lautaro e compagni si impongono rischiando poco e soprattutto collezionano un altro clean sheet, il numero 14 in 22 giornate. Decisiva l’autorete di Gatti, ma pesa tanto anche la palla gol sprecata sullo 0-0 da Vlahovic. Alla fine il Meazza è una bolgia e l’Inter, che nel 2024 ha ottenuto 6 successi su 6, festeggia sotto la sua curva un’affermazione meritata. I nerazzurri fanno la gara e la Juventus si difende con tutti gli effettivi piazzati dietro la linea del pallone. Sull’unico traversone che “buca” la contraerea bianconera, Dimarco non sfrutta bene un lancio di Pavard e da ottima posizione “ciabatta” il tiro. I ritmi non sono alti e si va a fiammate: quelle della Juventus arrivano dopo la mezzora con due contropiedi che Vlahovic (grave errore) e Kostic non concretizzano. Allegri si dispera quasi immaginando quello che sarebbe successo di lì a poco. Al 37′ infatti l’Inter passa su azione manovrata, con il cross di Barella per l’inserimento di Pavard che in sforbiciata rimette in mezzo. Thuram si butta per deviare, ma il pallone sbatte sul petto di Gatti e termina alle spalle di Szczesny. Nella ripresa Dimarco ha sul piede la palla del 2-0, ma non inquadra la porta. Kostic ha una grande occasione per il pari che Mkhitaryan salva. Il primo tiro nello specchio della Juventus arriva al 27′, ma quello di Vlahovic è poco più di un passaggio per Sommer. Szczesny evita il 2-0 su Arnautovic, autore di un errore comunque macroscopico sotto porta. Finisce così con il popolo nerazzurro che esulta.


“È stata una partita difficile, lo sapevamo, contro una squadra forte come l’Inter, che merita il primo posto che ha in classifica. Test importante per il nostro percorso di crescita, basta vedere il secondo tempo: potevamo prendere il 2-0 o fare l’1-1, c’è mancata un po’ di lucidità contro una squadra di grande tecnica”. Così Massimiliano Allegri ha commentato la sconfitta di San Siro contro l’Inter per 1-0. “Nel primo tempo abbiamo rischiato su un contropiede di Thuram e abbiamo avuto un’occasione con Vlahovic. Si può migliorare, ma è stata una settimana complicata: dobbiamo lavorare con serenità per tornare alla vittoria contro l’Udinese. Il nostro obiettivo è tornare nelle prime quattro: abbiamo un po’ di vantaggio e questa sconfitta non deve cambiare niente nel nostro percorso”. Una vittoria importante ma non decisiva per Simone Inzaghi e la sua Inter. “Siamo sempre stati concentratissimi, abbiamo concesso una ripartenza a una squadra come la Juventus. È una tappa importante, non decisiva, come detto in conferenza, però chiaramente è una serata ottima, con i nostri tifosi, che da quando siamo arrivati allo stadio ci hanno aiutato tantissimo”. “Era un derby d’Italia, una partita così sentita, i giocatori in campo sono stati correttissimi e noi abbiamo cercato sempre di far lavorare bene tutti. Purtroppo sono uscito dall’area tecnica, è un’ammonizione pesante: mi dispiace e meglio a me che a uno dei miei giocatori, ma pensare di non essere sabato in panchina è una piccola amarezza ma è già capitato in passato”.