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”Onore al merito”, su Rai 3 le storie dei Cavalieri del lavoro

”Onore al merito”, su Rai 3 le storie dei Cavalieri del lavoroRoma, 6 mar. (askanews) – Prende il via, da domenica 9 marzo, in seconda serata su Rai 3, “Onore al merito”. Un viaggio, con Laura Chimenti, nella storia economica e sociale dell’Italia, raccontato in otto puntate attraverso le vicende di grandi imprenditori e famiglie industriali che hanno contribuito con la loro attività di impresa alla crescita del Paese. Il programma ripercorre le storie di imprenditori, donne e uomini coraggiosi e innovatori, a cui è stata conferita dal Presidente della Repubblica l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro.


“Come previsto anche dal contratto di servizio, la Rai ha il compito essenziale di valorizzare il merito”, ha ricordato oggi nella conferenza stampa di presentazione Paolo Corsini, direttore dell’Approfondimento Rai. Ciò significa “condividere con il pubblico storie di successo, offrendo dei modelli positivi, soprattutto per le nuove generazioni. Significa raccontare le eccellenze del nostro Paese, mettendo in luce le storie di tutti quelli che con il proprio lavoro, il proprio impegno, quotidianamente hanno contribuito a rendere il nostro Paese quello che è oggi, un grande Paese che ha un suo posto nel mondo e sta lasciando il segno”. “Tutte queste storie – ha aggiunto Corsini – non solo rafforzano l’identità nazionale, ma promuovono la vera e propria cultura del merito”. “Onore al merito” è proprio “un titolo bello”, ha commentato a sua volta il presidente della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro, Maurizio Sella. “Perché noi viviamo la nostra vita partendo dal merito a scuola, poi il merito all’Università, poi andiamo a lavorare e il merito continua a essere la misura”, come dimostrano d’altronde gli stessi Cavalieri del lavoro, tra i quali, su circa 600, ben “170 sono fondatori di aziende partite da zero”.


“La cultura d’impresa è determinante per il successo – ha spiegato Sella -. Noi abbiamo pubblicato un libro, intitolato ‘Fare impresa ma coltivare valori’. Se confrontate imprese diverse, quelle che hanno i maggiori valori dentro di loro sono quelle che riescono meglio. Questo permette di raggiungere traguardi di eccellenza. Ci vuole coraggio, ci vuole creatività, perché senza coraggio e creatività non si riesce ad aver successo e a fare impresa”. Per questo, ha aggiunto, “i giovani dovrebbero essere i più interessati a questo programma, perché possono trarre spunto per fare impresa loro stessi. Possono decidere di fare impresa traendone, ovviamente se sono bravi, le soddisfazioni e i vantaggi che il fare impresa può dare”. “Tutti gli imprenditori che abbiamo intervistato – ha sottolineato la conduttrice Laura Chimenti – hanno qualcosa di geniale, hanno l’intuizione, il coraggio, la testa, l’umanità, la gentilezza. Ecco, per me il termine ‘cavalieri’ è perfetto, perché è un po’ la visione romantica di questi imprenditori. Sono davvero dei grandi signori. Considerano le loro aziende delle famiglie. I dipendenti – chi ne ha 200, 500, mille, migliaia – ogni singolo dipendente è un componente della famiglia”. “Come ha detto il presidente Sella, dunque, ‘Onore al merito’ è un programma che devono guardare i giovani, perché è un messaggio non soltanto di grande impegno. Si raccontano storie di persone che o dal nulla si sono costruite, o sono imprenditori che magari hanno ereditato grandi aziende, magari le aziende hanno sofferto, hanno attraversato periodi di crisi profonda, e dopo sono rinate più forti di prima”.

Masaf: riconosciuto Consorzio tutela cavolfiore Piana Sele Igp

Masaf: riconosciuto Consorzio tutela cavolfiore Piana Sele IgpRoma, 6 mar. (askanews) – Il ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha riconosciuto ufficialmente il Consorzio di Tutela del Cavolfiore della Piana del Sele IGP, a seguito dell’iscrizione dell’Indicazione Geografica Protetta nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 2 luglio 2024. Lo comunica il Masaf in una nota.


Con questo nuovo riconoscimento, salgono a 185 i Consorzi di tutela incaricati di proteggere, valorizzare e promuovere le indicazioni geografiche agroalimentari italiane, rafforzando il primato della nostra Nazione nella certificazione dei prodotti di qualità. Il Consorzio di Tutela del Cavolfiore della Piana del Sele IGP rappresenta il 100% della produzione certificata, testimoniando l’importanza della coesione territoriale e della collaborazione tra i produttori. Grazie a questa aggregazione, il prodotto potrà distinguersi sui mercati nazionali e internazionali, valorizzando il forte legame tra tradizione, territorio ed eccellenza agroalimentare.

Lufthansa, Spohr: Ita è la priorità, saliremo al 90% e poi al 100%

Lufthansa, Spohr: Ita è la priorità, saliremo al 90% e poi al 100%Roma, 6 mar. (askanews) – Per il gruppo Lufthansa in questa fase “Ita è la priorità, è dove ci stiamo maggiormente focalizzando” posto che “quello che abbiamo per ora è una quota finanziaria”, mentre il vettore non è ancora pienamente integrato nel gruppo. Lo ha affermato l’amministratore delegato di Lufthansa, Carsten Spohr, durante la conference call con gli analisti sui risultati di bilancio. In una precedente conferenza stampa di presentazione, il manager ha sottolineato che in base agli accordi sottoscritti “abbiamo l’opzione per salire al 90% su Ita, ma la decisione non è stata ancora presa. Andremo al 90% e poi, in un secondo o in un terzo passo, andremo al 100%”.


Il tutto posto che “qualunque acquisizione” di quote detenute dallo Stato italiano potrà avvenire ove l’azionista pubblico sia a sua volta “disponibile affinché un completo takeover sia possibile. Non posso dare una risposta su questo”, ha puntualizzato. Al tempo stesso “spero che la Commissione europea comprenda che le compagnie europee hanno perso quote di mercato negli ultimi decenni, non solo rispetto all’Asia ma anche rispetto agli Usa e che ci serve un consolidamento” del trasporto aereo in Europa. Perché “ci sono troppe compagnie aeree piccole in Europa per avere la possibilità di competere con le grandi compagnie internazionali”.


E in questa ottica Spohr ha rivendicato come non ci sia “nessun altro che unisca così tante compagnie sotto un unico gruppo”. L’operazione su Ita “è un esempio” di questa costante integrazione. Il manager ha sottolineato che includendo il fatturato della compagnia italiana in quello totale “nel 2025 meno del 20% del nostro fatturato complessivo sarà realizzato in Germania. E già oggi più della metà dei nostri passeggeri viaggia con più di un marchio”. Il direttore finanziario, Till Streichert durante la call con gli analisti ha spiegato che anche a seguito del contributo di Ita per quest’anno è atteso un aumento dell’utile ante imposte (Ebit) di Lufthansa “a due cifre”. (fonte immagine: Lufthansa).

”Design in Villa”, apre 15 marzo festival di Dimore Amiche del Veneto

”Design in Villa”, apre 15 marzo festival di Dimore Amiche del VenetoRoma, 6 mar. (askanews) – “Design in Villa” è un festival che si svolgerà nel mese di marzo 2025 e aprile, nei fine settimana del 15/16 – 22/23 – 29/30 e del 5/6 aprile, in sette bellissime dimore del Veneto: Castello di Thiene (Thiene, Vicenza), Villa Angarano Bassi Michiel (Bassano del Grappa Vicenza), Villa Sagramoso Sacchetti (Verona), Parco Frassanelle (Rovolon, Padova) Villa Valmarana ai Nani (Vicenza), Villa da Schio (Castelgomberto, Vicenza) e Villa Rosa (Tramonte, Padova).


Il festival, organizzato da Dimore Amiche del Veneto, con il patrocinio di Associazione Dimore Storiche Italiane – ASDI Veneto e Associazione per le Ville Venete, unisce le storie di nobili famiglie, tra arte, cultura e tradizione, con l’eccellenza del design italiano creando una connessione tra il passato e il futuro. Sette dimore storiche – sei ville e un castello – apriranno le loro porte offrendo al visitatore l’esclusiva accoglienza di chi le abita da generazioni, associando sette designer che racconteranno attraverso i loro oggetti e creazioni il loro percorso progettuale e creativo: Massimo Barbierato, Ivdesign, ZP Studio, KANZ Architetti, Giulio Gianturco, Gaetano di Gregorio, Nicola Tessari.


La connessione che esiste tra questi due mondi è che entrambi sostengono e valorizzano l’artigianato italiano, antiche lavorazioni patrimonio del nostro paese che altrimenti andrebbero perdute e che con il design contemporaneo rimangono vive e vengono reinterpretate con una sorprendente varietà di tecniche e approcci innovativi. L’idea del progettista capace di reinventare antiche lavorazioni trasformandole in oggetti unici o prodotti in piccole serie, ma realizzati a mano dalla maestria degli artigiani. In questo senso il designer diventa la mente capace di connettere e reinterpretare due mondi: il fil rouge tra passato e futuro. Mantenendo il perfetto equilibrio tra tradizione e avanguardia. Ogni oggetto porta con sé un racconto fatto di tradizioni manuali e tecnologie contemporanee.


La visita alle Dimore Amiche del Veneto consente di entrare nel racconto unico di uno stile di vita che dura da oltre 600 anni. Parchi secolari, antichi saloni, racconti medievali, ricette di un tempo, aneddoti dimenticati. Le Dimore Amiche del Veneto raccontano così le loro storie e si mescolano con i designer pronti a raccontare la propria storia e il loro percorso progettuale attraverso il loro lavoro e gli oggetti esposti ma ci sarà anche la possibilità di incontrare gli artisti durante l’evento “incontro con i designer”. Per maggiori informazioni www.dimoreamichedelveneto.it

”Vena”, film di Chiara Fleishhacker chiude il Festival cinema tedesco

”Vena”, film di Chiara Fleishhacker chiude il Festival cinema tedescoRoma, 6 mar. (askanews) – A chiudere la quinta edizione del Festival del Cinema Tedesco che si svolgerà a Roma, al Cinema Quattro Fontane dal 20 al 23 marzo, l’opera prima di Chiara Fleischhacker dal titolo “Vena”, che sarà presentato in anteprima romana. A introdurre il film la regista che parteciperà, al termine della proiezione, al consueto Q&A con il pubblico in sala. “Vena” è stato presentato in concorso al Festival del Cinema di Torino 2024 vincendo il Premio speciale della Giuria IWONDERFULL e il Premio FIPRESCI (Premio della Federazione Internazionale della Stampa Cinematografica).


Una gravidanza non pianificata compromette ulteriormente l’esistenza della giovane Jenny, già alle prese con una forte dipendenza dalla metanfetamina. L’assistente sociale le affida un’ostetrica di famiglia. Dopo le iniziali divergenze, tra le due si instaura un forte legame. A volere il festival nella capitale German Films che, da oltre 25 anni, promuove il cinema tedesco nel mondo, in collaborazione con Ambasciata della Repubblica Federale di Germania, Goethe-Institut e, da quest’anno, l’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo. Per il quinto anno consecutivo il pubblico sarà chiamato a votare per il Miglior Film.


Quattro i giorni di programmazione nel corso dei quali saranno presentati film e cortometraggi della recente produzione cinematografica tedesca, alcuni tra i titoli in anteprima italiana accuratamente selezionati dalla giuria composta da Cristiana Paternò, Mauro Donzelli e Miriam Mauti. Il Festival del Cinema Tedesco è promosso da German Films Service + Marketing GmbH, in collaborazione con il Goethe-Institut, l’Ambasciata della Repubblica di Germania a Roma, da quest’anno in partnership con l’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo, con il supporto del Cinema Quattro Fontane.


I film saranno tutti presentati in lingua originale con sottotitoli in italiano. L’ingresso alle proiezioni è con regolare attività di sbigliettamento.

Cartoons On The Bay: Quentin Blake firma il manifesto dell’edizione 2025

Cartoons On The Bay: Quentin Blake firma il manifesto dell’edizione 2025Roma, 6 mar. (askanews) – Il Pulcinella di Quentin Blake nel mare di Pescara è il protagonista del manifesto di Cartoons On The Bay 2025, in programma nella città abruzzese dal 29 maggio al 1° giugno. Il celebre disegnatore, illustratore e scrittore britannico, pilastro della narrativa per l’infanzia di numerose generazioni, riceverà il Pulcinella Career Award.


Nato a Londra nel 1932, ha pubblicato i suoi primi disegni sulla rivista satirica Punch quando aveva 16 anni. Nel corso della sua lunga carriera ha illustrato libri classici, sia per bambini che per adulti, e ha creato personaggi iconici come Mister Magnolia e la signora Armitage. I suoi libri hanno ricevuto premi e riconoscimenti in tutto il mondo vendendo oltre 45 milioni di copie. “Cartoons On The Bay”, diretto da Roberto Genovesi, è promosso da Rai e organizzato da Rai Com.

Ue, von der Leyen: l’Europa fronteggia un pericolo, deve potersi difendere

Ue, von der Leyen: l’Europa fronteggia un pericolo, deve potersi difendereBruxelles, 6 mar. (askanews) – “In tempi straordinari abbiamo bisogno di misure speciali. L’Europa fronteggia un pericolo chiaro e immediato e deve essere in grado di proteggere e difendere se stessa e mettere l’Ucraina in condizione di proteggersi e arrivare a una pace giusta e duratura”. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, in una dichiarazione prima del Consiglio europeo straordinario con il presidente Antonio Costa e il leader ucraino Volodymyr Zelensky.


“Questo – ha aggiunto – è il motivo per cui presento oggi il piano ReArm Europe che assicura fino a 800 mld per investimenti in difesa”. “Grazie a Volodymyr Zelensky, è molto importante restare insieme. L’Ucraina è parte della famiglia europea”, ha aggiunto, garantendo il sostegno dell’Ue a Kiev “fino a quando ci sarà bisogno”. La presidente della Commissione europea ha sottolineato che il piano per riarmare l’Europa include investimenti nell’industria della difesa ucraina e il finanziamento delle forniture di armi a Kiev.


“ReArm Europe fornirà fino a 800 miliardi di euro (863,2 miliardi di dollari) per investimenti nella difesa, dà agli stati membri spazio fiscale per investire nella difesa, dà agli stati membri la possibilità di investire nell’industria della difesa ucraina o di procurarsi capacità militari che vanno direttamente all’Ucraina”, ha detto von der Leyen ai giornalisti prima del Consiglio europeo speciale a Bruxelles. L’Europa è in pericolo, quindi armerà l’Ucraina, ha aggiunto Von der Leyen.

Piemonte, bando da 4,8 mln dedicato alle aziende vitivinicole

Piemonte, bando da 4,8 mln dedicato alle aziende vitivinicoleRoma, 6 mar. (askanews) – Un bando da 4,8 milioni di euro a favore delle aziende vitivinicole e cantine cooperative piemontesi per sostenerle nella realizzazione di nuovi punti vendita aziendali e sale di degustazione, e nella riqualificazione e potenziamento di quelli esistenti. Il bando è ufficialmente aperto da oggi. Attinge interamente a fondi europei dell’Ocm Vino, l’Organizzazione comune di mercato che per il Piemonte stanzia complessivamente 19 milioni destinati alla ristrutturazione dei vigneti, alla promozione internazionale e, come in questo caso, agli investimenti in azienda, senza gravare sul bilancio regionale.


L’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni spiega che questo bando “sostiene gli investimenti delle nostre aziende impegnate a dare nuovo impulso all’enoturismo, e rappresenta per questo un ulteriore tassello sulla strada per promuovere a livello nazionale e internazionale il brand Piemonte, che ad aprile vedrà al Vinitaly 2025 il suo prossimo grande palcoscenico”. La dotazione totale del bando 2025 è di 4.781.166,00 euro, di cui 4.252.814,98 vanno a finanziare le domande 2025-26 e 528.351,02 per il saldo dei progetti biennali già avviati nella precedente campagna 2023/2024. La dotazione finale potrà anche essere aumentata qualora si rendessero disponibili ulteriori risorse derivanti da risparmi su altri interventi del settore vitivinicolo.


I progetti dovranno avere un importo compreso fra i 20.000 e i 350.000 euro e saranno finanziati per una quota del 40%. Il bando chiuderà il 30 aprile. Entro il 30 novembre 2025 sarà pubblicata la graduatoria dei progetti ammessi.

Olio di girasole, positive previsioni consumo e produzione

Olio di girasole, positive previsioni consumo e produzioneRoma, 6 mar. (askanews) – Accrescere la produzione di olio di girasole, puntando su qualità, sostenibilità e tracciabilità, in linea con la domanda dei consumatori. A suggerirlo sono i numeri del settore, che secondo Assitol, l’Associazione Italiana dell’Industria Olearia aderente a Federalimentare e Confindustria, sono molto promettenti, in Italia e sul mercato mondiale.


Secondo le ultime rilevazioni, la produzione mondiale di semi di girasole si è attestata sui 56 milioni di tonnellate e vede ai primi posti Russia e Ucraina. Quella italiana è pari a 293mila tonnellate di semi: le regioni più vocate sono le Marche, che rappresentano il 31,7% del territorio coltivato a girasole, seguite da Toscana (19%), Umbria (13,95%) ed Emilia-Romagna (13,71). A prevalere è il girasole altoleico, varietà della pianta con un contenuto di acido oleico più alto rispetto a quella convenzionale. Lo scorso anno, l’industria italiana ha prodotto 164mila tonnellate di olio di girasole, in aumento rispetto alla media nazionale, che di norma si aggira sulle 150mila tonnellate, ma ancora insufficienti rispetto alla domanda. Il mercato ne chiede sempre di più: per il 2025, le previsioni di consumo in Italia parlano di 791mila tonnellate, pari ad un incremento del 2,3%. E, per rispondere al fabbisogno attuale, l’industria deve ricorrere all’import, che in media raggiunge le 600mila tonnellate di olio.


“Non possiamo contare sui grandi quantitativi di semi dell’Europa dell’Est – spiega Carlo Tampieri, presidente del Gruppo Oli da semi dell’Associazione – le tensioni geopolitiche degli ultimi anni hanno inciso sul quadro economico generale, oltre che sulle aziende. Tuttavia, i dati di consumo confermano il momento positivo del comparto, che ha ancora grandi potenzialità di sviluppo”. Le aziende produttrici, inoltre, sono un esempio di economia circolare. “Il nostro è un modello di sostenibilità – aggiunge il presidente Tampieri – dagli scarti, si ottiene energia ‘verde’, sia per l’autoconsumo sia per la rete elettrica esterna mentre l’acqua viene utilizzata per il raffreddamento degli impianti, evitando di attingere ad una risorsa primaria”.


“L’IA può aprirci nuove strade – osserva il presidente del Gruppo oli da semi di ASSITOL – A nostro avviso diventa necessario l’impegno di tutta la filiera, dal campo alla fabbrica, con l’obiettivo di un utilizzo razionale delle risorse, di un minor impatto ambientale e migliori rese. In questo modo sapremo costruire un sistema capace di contrastare il cambiamento climatico, che già oggi pesa sul futuro del nostro agroalimentare”.

Cia: con dazi Usa a rischio l’11% dell’export italiano

Cia: con dazi Usa a rischio l’11% dell’export italianoRoma, 6 mar. (askanews) – I dazi imposti dagli Stati Uniti sull’agroalimentare europeo e quindi anche italiano metterebbero a rischio l’11% dell’export made in Italy in un momento d’oro per l’agroalimentare italiano negli Usa (+17%). Inoltre, ancora non ci sono dettagli, ma a spaventare il settore è sia la durata dei dazi, che furono solo di un anno nel 2019, sia la percentuale che potrebbe essere tra il 10% e il 15% e sia le tipologie di prodotto coinvolte, visto che si parla anche di vino, olio e pasta. Lo sottolinea in una nota Cia-Agricoltori italiani.


“L’imposizione di nuovi dazi doganali infliggerebbe danni alle imprese e ai produttori, mettendo a rischio un mercato florido per le nostre aziende”, spiega il presidente di Cia Cristiano Fini. I nuovi dazi minacciati da Trump rischierebbero di far saltare l’11% di tutto l’export agroalimentare italiano (69 miliardi), con un impatto economico devastante sulle eccellenze del Made in Italy. Il rischio è ben peggiore rispetto ai dazi del 2019 che ebbero effetto solo per un anno e furono imposti al 10%, mentre adesso si ipotizza un possibile 25%”. Cia ricorda che i dazi doganali maggiorati riguardarono formaggi, salumi e alcuni alcolici, mentre ora, ad essere minacciati, sono anche prodotti come vino, olio extravergine d’oliva e pasta e la durata potrebbe interessare tutto il mandato presidenziale di Trump. Tutto ciò avverrebbe in un momento in cui si può parlare un vero e proprio boom di vendite tricolori negli Usa per l’agroalimentare italiano, con 7,8 miliardi di euro e un +17% sul 2023, che ha visto gli Stati Uniti scalzare, seppur di poco, la Francia dal secondo gradino del podio dei paesi di destinazione del nostro export agroalimentare.


Per le vendite estere di vino, gli Stati Uniti sono il primo mercato di sbocco italiano, con quasi 1,7 miliardi euro e un peso sulle esportazioni agroalimentari oltreoceano del 26%. La percentuale è in crescita nel 2024 sull’anno precedente (+7%), con un’impennata per i vini spumanti (+19%). Si tratta di un’incidenza di quasi il 24% sull’export totale di vini tricolore, molto più del diretto competitor transalpino, la cui quota non arriva al 20%. Dopo il vino, troviamo i prodotti da forno e farinacei, al cui interno rientra la pasta (805 milioni di euro, pari al 12% del totale) e l’olio d’oliva (670 milioni di euro, pari al 10%). Per quanto riguarda il settore del vino, Cia ricorda che il rischio di dazi lascerebbe strada libera ai competitor che potranno aggredire una quota di mercato molto appetibile: dal Malbec argentino, allo Shiraz australiano, fino al Merlot cileno. Dalla parte dei produttori di vino italiani, Cia ricorda anche come sia difficile recuperare rapporti solidi con i buyer Usa, una volta che questi siano costretti a interrompere le relazioni con l’Europa per cercare altri mercati internazionali. Cia evidenzia che gli stessi produttori sarebbero preoccupati da una nuova ondata di dazi che causerebbe un danno anche alla loro filiera distributiva, che oltre ai vini locali commercia anche quelli esteri.