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Borrell (Ue): Israele non può opporsi all’autodeterminazione della Palestina

Borrell (Ue): Israele non può opporsi all’autodeterminazione della PalestinaRoma, 23 gen. (askanews) – Israele non può arrogarsi il diritto di veto all’autodeterminazione del popolo palestinese, riconosciuto dalle Nazioni Unite: lo ha dichiarato il responsabile della politica Estera dell’Ue, Josep Borrell.

“L’Onu ha riconosciuto diverse volte il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese, nessuno può opporvi un veto” ha concluso Borrell al termine del decimo vertice dell’Associazione Ue-Egitto, svoltosi a Bruxelles. In precedenza lo stesso Borrell aveva ribadito come la soluzione dei due Stati sia l’unico piano di pace possibile per la Striscia di Gaza che valga la pena discutere.

Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, si è detto tuttavia contrario alla prospettiva dei due Stati, ribadendo che lo Stato ebraico non accetterà alcun compromesso sul “pieno controllo della sicurezza nei territori ad ovest del Giordano”.

Demenza vascolare, nuove prospettive da tecniche innovative neuroimaging

Demenza vascolare, nuove prospettive da tecniche innovative neuroimagingRoma, 23 gen. (askanews) – Le tecniche avanzate di Risonanza Magnetica possono svolgere un ruolo decisivo nel diagnosticare precocemente i danni che l’ipertensione sta causando al cervello di un paziente, molto prima della comparsa di segni clinici. Condotta dal Dipartimento di Angiocardioneurologia e Medicina Traslazionale dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (IS), questa nuova ricerca apre inoltre la strada a un possibile intervento terapeutico capace di contrastare le alterazioni cerebrali che, nel corso del tempo, possono portare alla demenza. Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Hypertension, è partito dalle osservazioni su alcuni pazienti ipertesi, nei quali il gruppo di ricercatori Neuromed ha usato tecniche avanzate di diagnostica per immagini come l’imaging a Tensore di diffusione (DTI), indagini che hanno portato all’individuazione di alterazioni microscopiche alle strutture cerebrali. Questi risultati hanno rappresentato la base di partenza per una serie di ricerche su animali di laboratorio, individuando anche in questo caso danni cerebrali specifici, tra cui cambiamenti strutturali, microstrutturali ed emodinamici. Tra le scoperte più significative, lo studio ha evidenziato danni microstrutturali nella materia bianca (costituita dalle fibre che interconnettono i neuroni) e una riduzione del flusso sanguigno cerebrale correlati ad una diffusa rarefazione dei capillari cerebrali.

“I nostri risultati – dice l’ingegner Lorenzo Carnevale, ricercatore del Dipartimento di AngioCardioNeurologia e Medicina Traslazionale dell’IRCCS Neuromed – rappresentano un ulteriore sviluppo nel lavoro che portiamo avanti da molti anni per gettare nuova luce sul modo in cui l’ipertensione può determinare il decadimento cognitivo e contribuire all’insorgenza di malattie neurodegenerative. Oltre agli effetti noti dell’ipertensione su altri organi, come cuore e reni, per i quali abbiamo esami specifici, anche il cervello subisce alterazioni significative. Oggi abbiamo la possibilità di rilevare tempestivamente queste alterazioni mediante tecniche di imaging avanzate. Potrebbe rappresentare un passo in avanti importante nel contesto della gestione clinica dell’ipertensione e nella comprensione dei suoi effetti a lungo termine sul cervello”. Ma lo studio è andato più in profondità, rivelando il ruolo patogenico di un meccanismo neuroinfiammatorio mediato dai linfociti T CD8+ che producono interferone. Questa ulteriore scoperta apre la strada a nuove prospettive terapeutiche capaci di rallentare il processo di deterioramento cognitivo.

“Quando qui in Neuromed parliamo di ricerca traslazionale – commenta Giuseppe Lembo, Professore Ordinario di Scienze e Tecniche Mediche Traslazionali all’Università La Sapienza di Roma e direttore del Dipartimento di AngioCardioNeurologia e Medicina Traslazionale dell’IRCCS Neuromed – non ci stiamo riferendo a una generica collaborazione tra laboratori di ricerca e clinica. Questo studio mostra in modo chiaro la concretezza del concetto di traslazionalità: la cura dei pazienti stimola osservazioni nuove. E queste idee le portiamo in laboratorio, dal quale possiamo attenderci sviluppi concreti che torneranno ai pazienti stessi in forma di nuove tecniche diagnostiche e nuove terapie”.

Tavolo tecnico Mic per polo culturale complesso abbaziale S. Pietro Modena

Tavolo tecnico Mic per polo culturale complesso abbaziale S. Pietro ModenaRoma, 23 gen. (askanews) – Si è tenuta oggi, a Roma, al Ministero della Cultura una riunione per definire il futuro del complesso abbaziale di San Pietro a Modena, in vista dell’imminente trasferimento della comunità monastica benedettina. Erano presenti, tra gli altri, il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano; il Sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli; il Capo di Gabinetto del Ministero, Francesco Gilioli; il Direttore generale Musei, Massimo Osanna; il Direttore generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio, Luigi La Rocca; il Direttore generale Archivi, Antonio Tarasco; il Segretario regionale del MiC, Corrado Azzollini; il Direttore delle Gallerie Estensi, Alessandra Necci; il Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio della città metropolitana di Bologna e per le province di Ferrara, Modena e Reggio Emilia, Francesca Tomba; il Direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme; l’Abate dell’Abbazia di Pontida, dom Giordano Rota; il Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola, mons. Giuliano Gazzetti.

Nel corso della riunione si è convenuto di dare una destinazione culturale al complesso abbaziale di San Pietro, sviluppatosi a partire dal IX secolo nella porzione sud-orientale del centro cittadino di Modena e attualmente suddiviso nella sua proprietà tra l’amministrazione comunale, il demanio e la diocesi. Ferme restando le esigenze di culto, che continueranno a interessare la chiesa di San Pietro, e delle attività parrocchiali, l’edificio, vincolato per il suo grande valore storico, artistico ed architettonico, verrà destinato prevalentemente, previa cessione al MiC da parte dell’Agenzia del Demanio degli ambienti attualmente di sua pertinenza, a spazio espositivo e museale delle Gallerie Estensi, dove verrà realizzato, oltre a grandi mostre, anche uno specifico allestimento capace di narrare la storia della città e del ducato estense, nonché la vicenda dell’insediamento benedettino.

Il nuovo polo culturale sarà anche uno spazio di aggregazione per la cittadinanza, con caffetteria, bookshop e sale studio. Al termine dell’incontro è stata stabilita l’istituzione di un tavolo tecnico tra i partecipanti per la definizione di un masterplan progettuale che individui tempi e costi degli interventi necessari, nonché definisca le modalità di consegna al MiC degli ambienti attualmente in capo all’Agenzia del Demanio.

Sala:si parla di dismissioni ma politica industriale illustre sconosciuta

Sala:si parla di dismissioni ma politica industriale illustre sconosciutaMilano, 23 gen. (askanews) – “In questo momento c’è una illustre sconosciuta in Italia che è la politica industriale. Stiamo parlando di questioni di scarsissimo rilievo mentre dobbiamo affrontare questioni delicate rispetto al futuro del nostro Paese: quale politica industriale? Quali settori? Quali ipotesi di crescita? Sentiamo solo parlare di dismissioni, di cessioni di quote in grandi aziende”. A parlare è il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, intervenuto all’inaugurazione della sede rinnovata di Assolombarda a Milano, alludendo al piano di dismissioni del govenro . “La mia, credetemi, non è polemica politica ma sto facendo un appello a tutti noi per contribuire al futuro di questo Paese – ha aggiunto subito dopo – perché ce n’è un dannato bisogno, perché se non si cresce, se non si trovano vie per consolidare la nostra presenza a livello internazionale è un problema”.

Secondo Sala “non possiamo continuare a lasciare agli imprenditori” la politica industriale “confidando che poi loro si diano da fare lasciandoli soli in questa fase; credo che noi politici dobbiamo chiedere continuamente di essere parte di una visione, di uno sforzo sociale e al tempo stesso mostrarci attenti e collaborativi. Dobbiamo cercare non di creare ostacoli ma semmai di spianare la strada”. “Il momento è difficile è inutile negarcelo – ha concluso – Sono necessarie politiche industriali alte e profonde e sono necessari anche piccoli grandi esempi come questo che esprimono la volontà di adattarsi. Del resto i tempi non permettono altro che un adattamento e trovare una propria dimensione nella contemporaneità. E questo vale per tutti”.

Ita, Ue avvia indagine approfondita su acquisizione da Lufthansa

Ita, Ue avvia indagine approfondita su acquisizione da LufthansaRoma, 23 gen. (askanews) – La Commissione europea ha annunciato l’avvio di una indagine approfondita sul progetto di acquisizione del controllo comune di Ita Airways da parte della tedesca Lufthansa AG e del ministero italiano dell’Economia e delle finanze (Mef). Con un comunicato, l’Antitrust comunitario spiega di aver “espresso riserve preliminari in quanto ritiene che l’operazione possa ridurre la concorrenza sul mercato dei servizi di trasporto aereo di passeggeri su diverse rotte a corto e a lungo raggio da e verso l’Italia”.

Bruxelles precisa che in base alle normative in vigore dispone ora di 90 giorni lavorativi, quindi fino al 6 giugno 2024, per adottare una decisione. L’avvio di un’indagine approfondita non pregiudica l’esito del procedimento.

Cia a Fieragricola: focus su climate change e rinnovabili

Cia a Fieragricola: focus su climate change e rinnovabiliRoma, 23 gen. (askanews) – Cia-Agricoltori Italiani pronta per la 116esima edizione di Fieragricola, a Veronafiere dal 31 gennaio al 3 febbraio, con un grande spazio istituzionale ed espositivo al Padiglione 11 Stand B4. Anche per quest’anno Cia preannuncia, tra Area Meeting dell’organizzazione e Palaexpo, un’agenda ricca di incontri e tavole rotonde, in particolare con la partecipazione di Esco Agroenergetica e AIEL Associazione Italiana Energie Agroforestali; workshop e seminari di approfondimento insieme a partner tecnici di Cia.

Giornata d’apertura di Fieragricola 2024, mercoledì 31 gennaio, al Padiglione 8 Area Forum con il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini, al taglio del nastro, previsto per le 11.30, con il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. Alle 14.30, stessa location per il Convegno inaugurale dal titolo “L’agricoltura nel clima che cambia. Strategie, pratiche, tecnologie per la mitigazione e l’adattamento” con l’intervento del presidente Fini alla Tavola rotonda dedicata al confronto tra i presidenti delle associazioni agricole. Sempre, mercoledì 31 gennaio, Cia inaugura la rassegna dei suoi appuntamenti dallo spazio espositivo Confederale al Padiglione 11 Stand B4. Alle 12 a cura di XFarm l’incontro su “Gestione digitale dell’azienda agricola”, mentre alle 15 si terrà il convegno Esco Agroenergetica e Cia “Le imprese agricole e agroindustriali a confronto con i vertici del Masaf sui bandi Parchi agrisolari”.

Tra gli altri appuntamenti da segnalare, il primo febbraio alle 11, il Convegno Cia su “Dop e Igp nella crisi climatica”. Ad aprire i lavori la relazione introduttiva del presidente nazionale Cia, Cristiano Fini che dà l’avvio alla Tavola rotonda con la partecipazione di Paolo De Castro, Parlamento Europeo.

Beta-talassemia, il peso di visite e cure su pazienti e caregiver

Beta-talassemia, il peso di visite e cure su pazienti e caregiverRoma, 23 gen. (askanews) – Un anno composto solo da 11 mesi. Per chi ha la beta-talassemia il tempo scorre diversamente. Trasfusioni e visite in media occupano 3 giorni al mese, 36 in un anno. Chi convive con la beta-talassemia dedica quindi ore e ore, ogni settimana, alla malattia e alla sua gestione: in media sono 4 le ore impiegate ogni settimana per esami specialistici e 19 i giorni che ogni anno vengono dedicati solo alle trasfusioni. La “misura” dell’impatto della malattia nella quotidianità dei pazienti e dei loro caregiver è stata al centro dell’incontro “Strade parallele: il significato del tempo nella beta-talassemia” che si è tenuto oggi presso il Centro Studi Americani a Roma, che ha coinvolto anche rappresentanti del mondo scientifico e istituzionale.

Nel corso dell’evento sono stati presentati i risultati dell’indagine nazionale realizzata su pazienti e caregiver, tuttora in corso, condotta da Elma Research. I dati si basano sulle risposte di un campione di 106 partecipanti e fanno emergere come la patologia abbia un peso importante non solo sui malati, ma anche su chi se ne occupa. “La dimensione del tempo è fondamentale nel vissuto dei pazienti con beta-talassemia, come emerge anche dalla survey che abbiamo condotto: la necessità di dedicare così tanto tempo a cure e controlli influenza il modo in cui i pazienti vivono la loro vita”, spiega Patrizia Amantini, Direttore di Ricerca Elma Research. I dati lo dimostrano: se si considerano i pazienti fra 21 e 40 anni si vede che il 46% afferma che la malattia modifica le abitudini, il 54% la possibilità di viaggiare, il 38% di avere una relazione stabile o sposarsi, il 42% di fare dei figli.

“La presenza della beta-talassemia significa per molti pazienti dover chiedere spesso aiuto (68%) per la gestione dei figli, per la cura della casa o per essere accompagnati alle visite; significa anche dover fare delle rinunce rispetto ai propri hobby e interessi, a vacanze e viaggi e a momenti di relax in generale, e per il 30% corrisponde a un re-set della propria vita in termini di lavoro e progetti famigliari”. Non stupisce, quindi, che nei pazienti con meno di 20 anni, sentimenti comuni siano quelli di incomprensione, confusione e scoraggiamento; in quelli fra i 20 e i 45 anni a pesare di più siano solitudine e stress; mentre per quelli più anziani sia, soprattutto, l’affaticamento a condizionare la vita. Per i caregiver sono sentimenti comuni incomprensione, stress e scoraggiamento. In generale più di 3 pazienti su 10 pensano che la patologia abbia un impatto importante sulla loro vita, sentimento che si acuisce per la fascia più attiva – fra i 40 e i 50 anni. Oltre il 30% richiede l’intervento di uno psicologo o uno psichiatra.

“La beta-talassemia è una condizione genetica con la quale oggi si può convivere, diventare adulti e anziani. Nonostante i miglioramenti delle cure e una prospettiva di vita inimmaginabile sino a pochi decenni fa, la necessità di terapie quotidiane e le frequenti ospedalizzazioni continuano a influire profondamente sulla vita dei pazienti e dei loro cari. Oggi in Italia si contano almeno 7mila persone che hanno la malattia, di cui il 73% ha necessità di trasfusioni. Migliaia di famiglie, quindi, che sono chiamate a una gestione impegnativa della cura e dei controlli, giorno dopo giorno, anno dopo anno”, sottolinea la Prof.ssa Raffaella Origa, Presidente della Società Italiana Talassemie e Emoglobinopatie (SITE). “Basti pensare che 1 malato su 4 ha bisogno, ogni volta che va a fare una trasfusione o una visita, di essere accompagnato da un caregiver. Chi accompagna i pazienti nel loro percorso di cura è molto spesso un genitore, anche oltre i 18 anni di età”. Per accendere i riflettori su questa condizione, SITE promuove la campagna “Strade parallele. Beta-talassemia: voci, immagini, bisogni”, realizzata con il contributo non condizionato di Vertex Pharmaceuticals: un progetto che, attraverso storie, testimonianze e approfondimenti scientifici vuole far riflettere su come il tempo sia un elemento fondamentale nella vita di ogni individuo e come la beta-talassemia possa influenzare profondamente la sua gestione (www.stradeparallele.it).

“È proprio a partire dalla valutazione di questa dimensione di sottrazione del tempo – allo svago, agli affetti, allo studio o al lavoro – ben fotografata dalla ricerca di Elma, che pensiamo sia fondamentale far emergere le sfide che devono affrontare i pazienti, ma anche come clinici e Istituzioni debbano collaborare per trovare delle soluzioni e risolvere le criticità sul piano clinico e organizzativo”, afferma il Dott. Giovan Battista Ruffo, Consigliere del Comitato Direttivo SITE. All’indagine faranno seguito iniziative, contenuti e materiali che diventeranno strumenti di informazione e sensibilizzazione per il pubblico e per le istituzioni, a livello nazionale e locale. Tra questi, una campagna pubblicitaria che sarà on air sia in ambito digitale che sul territorio – attraverso affissioni in diverse città italiane – e la realizzazione di un booklet che raccoglierà le storie e le testimonianze dei pazienti insieme al contributo degli esperti che sono al loro fianco per aiutarli ad affrontare e gestire la patologia. Inoltre, sono previsti alcuni eventi di sensibilizzazione che nei prossimi mesi toccheranno alcune regioni italiane con maggior prevalenza della malattia.

Al via nuova edizione Agritech Academi a Napoli: 40 i posti

Al via nuova edizione Agritech Academi a Napoli: 40 i postiRoma, 23 gen. (askanews) – Al via la nuova edizione dell’Agritech Academy, il percorso di alta formazione promosso dall’Università degli Studi di Napoli Federico II in collaborazione con le Imprese e i Centri di Ricerca del Centro Nazionale per le Tecnologie dell’Agricoltura – Agritech.

È online il bando per i 40 posti disponibili dedicati a laureati triennali e magistrali in vari ambiti disciplinari per formare elevate professionalità connesse alla trasformazione tecnologica e digitale del settore primario agricolo, in una ottica di sostenibilità ambientale. Sei le aree tematiche principali su cui verterà la formazione, dal monitoraggio remoto mediante sensori su piattaforme satellitari e droni, all’agronomia di precisione in pieno campo, passando per l’arboricoltura di precisione, la difesa delle colture, le colture protette e la zootecnia di precisione.

“Alla luce del successo della prima edizione dell’Academy si replica con un nuovo bando – ha detto il Rettore della Federico II Matteo Lorito – Alcuni studenti che hanno partecipato al percorso formativo dello scorso anno sono già impegnati ad utilizzare le conoscenze e le competenze acquisiste, dal momento che l’attenzione degli stakeholder verso questa iniziativa è ulteriormente incrementata. La domanda di questo tipo di figura specializzata è in crescente aumento”. A caratterizzare il percorso è una forte integrazione tra formazione in presenza e didattica esperienziale, oltre ad interventi seminariali e testimonianze dal mondo delle imprese. Il corso, in lingua italiana e dalla durata di 7 mesi, prevede un impegno di 360 ore suddivise, infatti, tra lezione in aula nella sede dell’Academy nel Polo Universitario di San Giovanni a Teduccio, esperienze formative presso le aziende partner e la realizzazione di project work. A tenere le lezioni saranno docenti provenienti da Atenei di tutta Italia oltre che tecnici e manager delle imprese di punta del settore delle tecnologie avanzate applicate all’agricoltura.

Confagri Rovigo: giusto malcontento agricoltori ma serve confronto

Confagri Rovigo: giusto malcontento agricoltori ma serve confrontoRoma, 23 gen. (askanews) – “Comprendiamo le motivazioni alla base della marcia dei trattori, ma riteniamo che sia più utile portare avanti una concertazione e un dialogo con le istituzioni per riuscire a ottenere dei risultati”. Così Lauro Ballani, presidente di Confagricoltura Rovigo, sulla protesta degli agricoltori autonomi, partita dalla Germania e arrivata nei giorni scorsi in Italia: oggi e domani decine di trattori sfileranno a Verona protestando contro le politiche dell’Ue e la mancanza di misure concrete a sostegno dell’agricoltura.

Di questo ieri si è parlato nel direttivo di Confagricoltura Rovigo, al quale ha presenzioato il senatore Bartolomeo Amidei. Al parlamentare polesano il presidente Lauro Ballani e il direttore Massimo Chiarelli hanno voluto sottoporre le problematiche che stanno causando il malcontento degli agricoltori, sfociando nelle manifestazioni in piazza di questi giorni. Amidei si è impegnato a porre all’attenzione dei palazzi romani le istanze degli imprenditori agricoli, già oggetto di incontri tra i vertici nazionali di Confagricoltura e il ministro Francesco Lollobrigida. “Comprendiamo il malumore degli agricoltori che stanno scendendo in piazza – sottolinea Lauro Ballani – ma noi riteniamo che per ottenere risultati servano unità tra le associazioni agricole e dialogo a tutti i livelli con le istituzioni. Il ministro Lollobrigida, come ha riferito il senatore, ha dato disponibilità a costituire tavoli di concertazione per attutire misure, come quelle della Legge finanziaria, che stanno creando parecchi problemi alle aziende agricole”.

Ad esempio, della mancata proroga dell’esenzione Irpef sui redditi dominicale e agrario dei terreni agricoli, “che ci auguriamo venga ripristinata nel decreto Milleproroghe”. Ma anche dell’incertezza dei contributi delle polizze assicurative, “per i quali chiediamo tempistiche più certe”. O delle agevolazioni legate al gasolio agricolo, che dovrebbero scomparire dal 2026: “un punto molto importante su cui bisogna ragionare da subito, perché tutti i macchinari innovativi acquistati grazie agli incentivi vanno a gasolio e, senza agevolazioni, sarà difficile far fronte alle spese legate al funzionamento”. Ma le problematiche a causa del malumore sono anche le politiche Ue, a cominciare dalla Pac, la Politica Comune Europea, che sta entrando nella sua fase applicativa. Le richieste di Confagricoltura sono di “riallineare la Pac alla situazione socioeconomica attuale, consentendo di aumentare le produzioni e di permettere l’utilizzo di adeguati strumenti che consentano una difesa efficace delle colture – conclude – Bisogna cambiare orientamento rispetto agli ultimi anni”.

Vino, dal 5 al 7 febbraio a Monza c’è l’”Italian taste summit”

Vino, dal 5 al 7 febbraio a Monza c’è l’”Italian taste summit”

Milano, 23 gen. (askanews) – Da lunedì 5 febbraio a mercoledì 7 febbraio, nelle bellissime sale della Villa Reale di Monza, si terrà l’ottava edizione di “Italian taste summit” (Its), l’evento internazionale dedicato alla promozione e all’export del Made in Italy vitivinicolo riservato agli operatori del settore.

Nel corso della tre giorni, si svolgeranno incontri tra produttori e buyer “creati su misura”, tasting, masterclass e una serata di gala. “Sull’esperienza delle scorse edizioni e dai successivi ragionamenti con l’Accademia italiana della vite e del vino (Aivv) sui temi trattati – ha spiegato Joanna Miro, titolare del brand Its e Ceo del gruppo Wine global aspect (Wga) – è scaturita l’idea di unire le identità, quella innovativa di approccio ‘human to human’ dell’Its, con il prestigio e la storicità dell’Aivv, per una collaborazione che si concretizzerà nel format ‘Wine performance’, e dunque nell’organizzazione di seminari di aggiornamento permanente per le imprese del settore vitivinicolo sui temi di grande attualità e importanza per il comparto”. “La domanda di formazione viene da più parti e interessa tutti i segmenti della filiera in considerazione del diverso livello di aggiornamento” ha affermato il presidente dell’Aivv, Rosario Di Lorenzo, sottolineando che “una risposta in questa direzione potrà venire dalla collaborazione tra l’Accademia e WinePerformance/Italian Taste Summit”.

I seminari saranno aperti a tutti gli attori della filiera con possibilità di frequenza anche da remoto e verteranno sulle innovazioni in viticoltura ed enologia, sulla gestione aziendale, la legislazione e la fiscalità di settore e sul “neuroselling”. “La dimensione del rapporto ‘human to human’, che in neuroscienze si traduce in ‘brain to brain’, è fondamentale” ha dichiarato Vincenzo Russo, docente di Neuromarketing alla Iulm, precisando che “con le conoscenze di neuromarketing e le tecniche di neuroselling, disciplina che considera centrali le funzioni del cervello e il rapporto della mente umana con le emozioni e le scelte nei processi di vendita, coloro che si trovano in una condizione di concertazione e negoziazione potranno diventare più efficaci ed efficienti, aumentando le vendite e mandando in soffitta conoscenze obsolete che non servono più a nulla”. “I seminari saranno incentrati sulle principali acquisizioni della ricerca a partire dal vigneto fino ai mercati” ha evidenziato Davide Gaeta, professore all’Università di Verona e consigliere e tesoriere dell’Aivv, aggiungendo che “l’approccio sarà applicativo per dare alle aziende e ai territori strumenti concreti per affrontare le criticità incontrate dal settore vitivinicolo”.