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Dal 31/01 al 3/02 Verona capitale Agribusiness con Fieragricola

Dal 31/01 al 3/02 Verona capitale Agribusiness con FieragricolaRoma, 23 gen. (askanews) – Verona torna capitale dell’Agribusiness dal 31 gennaio al 3 febbraio con la 116esima edizione di Fieragricola, la rassegna internazionale di agricoltura il cui programma è stato presentato oggi a Roma. Quest’anno ci saranno focus trasversali dedicati a meccanica agricola, zootecnia, colture specializzate come vigneto, frutteto, olivo. E ancora, energie rinnovabili, chimica verde, servizi, multifunzionalità delle imprese agricole e tecnologie hi-tech per la crescita dell’agricoltura sostenibile.

Alla presentazione dell’evento hanno partecipato tra gli altri il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo e il sottosegretario all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Forestazione, Patrizio Giacomo La Pietra. I numeri della 116esima edizione Fieragricola li ha dati il direttore commerciale di Veronafiere, Raul Barbieri: undici padiglioni occupati e un’area esterna destinata alle prove dinamiche dei mezzi agricoli, 820 espositori provenienti dall’Italia e da 20 Paesi esteri, delegazioni e buyer internazionali provenienti da 28 Paesi accreditati per incontri B2B specifici per ogni segmento della manifestazione, una superficie espositiva di 52mila metri quadrati occupati. Proprio Bricolo ha spiegato quello che vuole rappresentare oggi Fieragricola: “oggi siamo alle prese con nuove sfide, dai cambiamenti climatici al ricambio generazionale – ha detto – fra il 2010 e il 2020 in Europa siamo passati da 12 milioni a 9 milioni di aziende agricole. Inoltre, il bisogno di cibo sano e sicuro resta un obiettivo da conseguire su scala mondiale e il ruolo dell’Unione europea, attraverso politiche mirate di crescita, deve essere rafforzato. Anche attraverso il ruolo delle fiere, luoghi di proposta, dibattito, offerta espositiva e di scambio innanzitutto culturale e formativo, prima ancora che commerciale”.

Fieragricola 2024 ospiterà gli stand del Ministero dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste e di Casa Veneto di Regione Veneto. “Il governo ha messo l’agricoltura al centro dell’agenda politica con l’obiettivo di migliorare il dialogo all’interno delle filiere, creare maggiore valore aggiunto e distribuirlo con maggiore equità – ha detto in conferenza stampa – il sottosegretario al Masaf, Patrizio Giacomo La Pietra – Abbiamo innalzato a 6 miliardi di euro nel fondo del Pnrr le risorse per i contratti di filiera e pochi mesi fa abbiamo approvato con il passaggio in Parlamento della sperimentazione delle Tea in campo. Serve una visione e stiamo cercando di creare un piano strategico nazionale agricolo”. La zootecnia, con tre padiglioni, si conferma regina della manifestazione, fra spinte tecnologiche come la robotica e valorizzazione dei reflui nella duplice direzione della fertilizzazione organica e della produzione energetica di biogas e biometano, in ottica di circolarità dell’agricoltura. Confermati i grandi concorsi zootecnici e riflettori accessi anche sulla didattica, grazie alla collaborazione fra Aia (Associazione italiana allevatori) e Anafibj (Associazione nazionale allevatori razza frisona italiana, bruna e jersey) e gli istituti tecnici agrari italiani.

Non poteva mancare un focus su innovazione e digitale al padiglione 11 con il Fieragricola Tech, dedicato all’agricoltura digitale, ai sistemi per l’irrigazione smart, alle energie rinnovabili, agli strumenti di biosolutions per la protezione del suolo in ottica rigenerativa.

Gentiloni: nuovo piano europeo dopo Next Generation Eu

Gentiloni: nuovo piano europeo dopo Next Generation EuRoma, 23 gen. (askanews) – Il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni ha rilanciato la sua proposta di pensare a un nuovo programma di sviluppo europeo comune che possa subentrare all’attuale Next Generation Eu, una volta che questo piano – lanciato per sostenere l’economia dopo i crolli causati dalle restrizioni imposte dai governi a motivo del Covid – sarà completato nel 2026. E per questo, intervenendo oggi al convegno sul futuro di del piano Invest Eu (l’ex piano Juncker, a cui è stato poi cambiato nome, come ricordato dallo stesso Gentiloni) ha suggerito che possa basarsi proprio sul meccanismo di quest’ultimo: garanzie dal bilancio Uu con cui si punta a ottenere un effetto leva e mobilitare fondi anche del settore privato.

“Possiamo dire che InvestEu è una storia di successo europeo, i numeri parlano da sé: 96 dei progetti avviati e più del 70% approvato, anche con Paesi partner non Ue come la Norvegia, che hanno riconosciuto il valore all’unirsi a questo sforzo. Ora abbiamo davanti a noi una montagna di investimenti da trovare per le nostre priorità comuni su transizione verde e digitale, cruciale per il futuro e la competitività dell’Europa e per le prospettiva del lavoro”, ha rilevato Gentiloni. “Le sfide europee non si concluderanno con il Recovery fund. Quello che è chiaro per me è che il modello InvestEu sta funzionando, creano sinergie tra settori pubblici e privato, essere orientati al futuro e prendere più rischi e questo consente alle politiche di avere un impatto. Specialmente in settori dove il mercato non riesce a funzionare”.

Questi “ci sono forti argomenti per un altro programma pan europeo basato su garanzie del bilancio europeo – ha detto Gentiloni – per mobilitare fondi su settori strategici. E dobbiamo costruire sull’eccellente lavoro della Bei, sulle banche di sviluppo nazionali e altre istituzioni internazionali coinvolte. Ma al tempo stesso dobbiamo anche pensare a come farlo con maggiore capacità di impatto”. Secondo l’eurocommissario serve “un sistema di regole più semplici, che faciliterebbe la partecipazione di altri, ci stanno tante discussioni in corso su questo, sulla complessità del meccanismo. E maggiore flessibilità ci può aiutare”.

“Il successo di InvestEu è uno sforzo collettivo e dobbiamo continuare a lavorare assieme – ha concluso l’eurocommissario -per assicurare che centri i suoi obiettivi a beneficio di tutti, imprese e cittadini Ue”.

Gentiloni rilancia la sua proposta: dopo Ngeu nuovo piano europeo

Gentiloni rilancia la sua proposta: dopo Ngeu nuovo piano europeoRoma, 23 gen. (askanews) – Il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni ha rilanciato la sua proposta di pensare a un nuovo programma di sviluppo europeo comune che possa subentrare all’attuale Next Generation Eu, una volta che questo piano – lanciato per sostenere l’economia dopo i crolli causati dalle restrizioni imposte dai governi a motivo del Covid – sarà completato nel 2026. E per questo, intervenendo oggi al convegno sul futuro di del piano Invest Eu (l’ex piano Juncker, a cui è stato poi cambiato nome, come ricordato dallo stesso Gentiloni) ha suggerito che possa basarsi proprio sul meccanismo di quest’ultimo: garanzie dal bilancio Uu con cui si punta a ottenere un effetto leva e mobilitare fondi anche del settore privato.

“Possiamo dire che InvestEu è una storia di successo europeo, i numeri parlano da sé: 96 dei progetti avviati e più del 70% approvato, anche con Paesi partner non Ue come la Norvegia, che hanno riconosciuto il valore all’unirsi a questo sforzo. Ora abbiamo davanti a noi una montagna di investimenti da trovare per le nostre priorità comuni su transizione verde e digitale, cruciale per il futuro e la competitività dell’Europa e per le prospettiva del lavoro”, ha rilevato Gentiloni. “Le sfide europee non si concluderanno con il Recovery fund. Quello che è chiaro per me è che il modello InvestEu sta funzionando, creano sinergie tra settori pubblici e privato, essere orientati al futuro e prendere più rischi e questo consente alle politiche di avere un impatto. Specialmente in settori dove il mercato non riesce a funzionare”.

Questi “ci sono forti argomenti per un altro programma pan europeo basato su garanzie del bilancio europeo – ha detto Gentiloni – per mobilitare fondi su settori strategici. E dobbiamo costruire sull’eccellente lavoro della Bei, sulle banche di sviluppo nazionali e altre istituzioni internazionali coinvolte. Ma al tempo stesso dobbiamo anche pensare a come farlo con maggiore capacità di impatto”. Secondo l’eurocommissario serve “un sistema di regole più semplici, che faciliterebbe la partecipazione di altri, ci stanno tante discussioni in corso su questo, sulla complessità del meccanismo. E maggiore flessibilità ci può aiutare”.

“Il successo di InvestEu è uno sforzo collettivo e dobbiamo continuare a lavorare assieme – ha concluso l’eurocommissario -per assicurare che centri i suoi obiettivi a beneficio di tutti, imprese e cittadini Ue”.

Sanità, firmato contratto medici dirigenti: aumenti 150 euro al mese

Sanità, firmato contratto medici dirigenti: aumenti 150 euro al meseRoma, 23 gen. (askanews) – Aumenti in busta paga pari, in media, a circa 150 euro lordi al mese e circa 10.800 euro lordi di arretrati. Diritti garantiti su orario di lavoro e carriere. Indennità di specificità anche per i dirigenti sanitari e indennità per turno nei servizi prestati presso i pronto soccorso. Quanto agli incarichi professionali, le aziende dovranno assegnarli “entro e non oltre 60 giorni dall’esito positivo della valutazione” così come dovranno finalmente organizzarsi per consentire il recupero dell’extraorario lavorato che fino ad oggi poteva essere azzerato.

Sono solo alcune delle novità in arrivo per i professionisti della sanità grazie al contratto nazionale di lavoro siglato oggi all’Aran – relativo agli anni 2019-2021 – che entrerà ufficialmente in vigore domani. “Complessivamente si tratta di un buon contratto” è il commento di Pierino Di Silverio, Segretario Anaao Assomed, e Guido Quici, Presidente Cimo-Fesmed, che sottolineano come “adesso si apra un capitolo ancor più rilevante, ovvero la contrattazione integrativa in tutte le aziende sanitarie del SSN, necessaria a rendere operative molte delle innovazioni introdotte nel CCNL, che altrimenti rischiano di rimanere lettera morta”.La Federazione dei Dirigenti Medici, Veterinari e Sanitari-FVM sottolinea in una nota che “Tutto sommato, date le condizioni in cui si è contrattato, è stato ottenuto il massimo possibile”, ma “le questioni che pendono irrisolte sulla sanità pubblica e sul diritto alla salute dei cittadini sono ancora tutte critiche e urgenti”. Per la Fp Cgil Medici e Dirigenti SSN, “nel contratto abbiamo migliorato la possibilità di conciliazione dei tempi di vita-lavoro anche intervenendo sulle condizioni economiche del part time e del lavoro agile, ma servono soprattutto assunzioni di nuovi professionisti”.

“Grande soddisfazione e orgoglio” per la firma da parte dell’Aran: “Il Ccnl della dirigenza sanitaria 2019-2021, rappresenta un passo fondamentale verso il riconoscimento e la valorizzazione del personale dirigenziale, medico, veterinario e sanitario del nostro Servizio sanitario nazionale. Risultati che sono frutto di negoziati lunghi, intensi e costruttivi, che hanno portato a miglioramenti significativi nelle condizioni di lavoro, nella tutela dei diritti e nella carriera del personale” è il commento del presidente Antonio Naddeo. 

Sicilia, Calderoli incontra delegazione amministratori dell’Isola

Sicilia, Calderoli incontra delegazione amministratori dell’IsolaRoma, 23 gen. (askanews) – Questa mattina il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli ha incontrato una delegazione di amministratori siciliani composta dall’europarlamentare Annalisa Tardino, da Michele Mancuso, presidente della Commissione parlamentare speciale Statuto e materia statutaria all’Assemblea Regionale Siciliana, e da Maria Francesca Platamone, vicesindaco di Licata. Lo riferisca un comunicato.

“E’ stato un confronto franco, cordiale e positivo, rivolto ai temi che accomunano la nostra attività istituzionale e sui quali è possibile dialogare in maniera proficua – ha spiegato Calderoli al termine dell’incontro -. Particolare attenzione è stata rivolta al tema dello Statuto siciliano, alle misure da mettere in campo contro gli svantaggi derivanti dall’insularità e al nuovo disegno di legge sulle isole minori che ho predisposto. Abbiamo avuto modo di approfondire anche i termini dell’autonomia ora all’esame del Senato, ribadendo l’opportunità per il Mezzogiorno e tutto il Paese di una svolta per la riduzione dei divari nel segno di responsabilità, trasparenza e buona amministrazione. Infine – ha concluso il ministro – abbiamo prospettato insieme la possibilità di un incontro in Sicilia presso la Commissione speciale, che fisseremo prossimamente”.

L’Istat: nel 2023 4 omicidi su 5 sono avvenuti in ambito familiare

L’Istat: nel 2023 4 omicidi su 5 sono avvenuti in ambito familiareMilano, 23 gen. (askanews) – Nel 2023 “4 omicidi su 5 avvengono nell’ambito familiare ristretto o allargato”. Lo ha assicurato Saverio Gazzelloni, direttore della Centrale delle statistiche demografiche e del censimento della popolazione dell’Istat, nel corso dell’audizione davanti alla commissione Parlamentare d’inchiesta sul femminicidio.

I primi dati relativi agli omicidi commessi nell’anno 2023, ha spiegato Gazzelloni, “indicano un moderato aumento dei casi di omicidio volontario consumato, che dai 322 del 2022 passano a 330. A fronte di un aumento per gli uomini, gli omicidi di donne diminuiscono dai 126 del 2022 ai 120 del 2023. In genere, le analisi realizzate nel corso degli anni indicano che, in misura stabile, oltre la metà degli omicidi sono attribuiti al partner o all’ex partner della donna uccisa e circa il 20% ad altri parenti”. L’incidenza, ha evidenziato direttore della Centrale delle statistiche demografiche e del censimento della popolazione dell’Istat, “è comunque ancora decisamente maggiore tra gli uomini (0,73 omicidi per 100mila residenti maschi e 0,40 per 100mila donne nell’anno 2023)”.

Giorgetti: crisi geopolitiche mettono a rischio l’economia

Giorgetti: crisi geopolitiche mettono a rischio l’economiaRoma, 23 gen. (askanews) – Lo scenario economico attuale è “complesso e in continua evoluzione”, con le sfide geopolitiche che mettono a rischio la crescita economica. L’ha segnalato il ministro dell’Economia e Finanza Giancarlo Giorgetti inaugurando l’anno accademico della Scuola di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza a Ostia.

Le condotte criminali sono “sempre più sofisticate e in grado di compromettere gli interessi economici e finanziari del Paese, ostacolando la crescita e lo sviluppo della nostra economia”. L’Italia e la comunità internazionale “si trovano oggi ad affrontare complesse sfide in uno scenario mondiale in continuo divenire”, ha segnalato Giorgetti citando la pandemia, l’impennata dei prezzi dell’energia e di alcune materie prime, e quindi l’inflazione, e per ultima anche la situazione dei conflitti russo ucraino e israelo-palestinese, oltre che “l’ultimo fronte di crisi scoppiato in Mar rosso”. Sono “tutti fattori che mettono a serio rischio le prospettive di crescita dell’economia internazionale e, quindi, anche l’economia italiana”.

Mos

Cappelle Medicee, Stanza segreta di Michelangelo sold out in 3 giorni

Cappelle Medicee, Stanza segreta di Michelangelo sold out in 3 giorniRoma, 23 gen. (askanews) – Un altro mese ancora per visitare la stanza segreta di Michelangelo al Museo delle Cappelle Medicee. I 90 ulteriori giorni di tempo – da aprile a giugno 2024 – per visitare il piccolo ambiente attiguo alla Sagrestia Nuova, annunciati dal Direttore Generale Musei Massimo Osanna, che ha assunto la direzione ad interim dei Musei del Bargello, giovedì 18 gennaio in seguito all’esito positivo del monitoraggio ambientale, sono andati completamente esauriti in appena tre giorni.

Per questo motivo, in accordo con i funzionari dei Musei del Bargello, il professor Osanna ha deciso di prolungare per un altro mese ancora – fino al 31 luglio – e con le medesime modalità, l’apertura sperimentale della stanza segreta. Le prenotazioni per il mese di luglio, che saranno attive a partire da giovedì 25 gennaio, daranno la possibilità ai visitatori di accedere – a gruppi contingentati di massimo 4 persone alla volta – al piccolo e suggestivo ambiente contenente una serie di disegni attribuiti al Buonarroti scoperti nel 1975 dall’allora direttore Paolo Dal Poggetto. La stanza, aperta per la prima volta in modo regolamentato ai visitatori a partire da metà novembre 2023 è lunga 10 metri e larga 3, alta al culmine della volta 2 metri e 50 e contiene una serie di disegni murali di figura, tracciati con bastoncini di legno carbonizzato e sanguigna, di dimensioni varie, in molti casi sovrapposti, che dal Poggetto attribuì per la maggior parte a Michelangelo.

L’allora direttore ipotizzò che l’artista si fosse rifugiato nel piccolo ambiente nel 1530, quando il Priore di San Lorenzo, Giovan Battista Figiovanni, lo nascose dalla vendetta del papa Clemente VII, infuriato perché l’artista – durante il periodo in cui i Medici furono cacciati dalla città – aveva militato come supervisore delle fortificazioni per il breve periodo di governo repubblicano (1527-1530). Ottenuto il perdono della famiglia, dopo circa due mesi – che secondo la ricostruzione dovrebbero collocarsi tra la fine di giugno e la fine di ottobre 1530 – Michelangelo tornò finalmente libero e riprese nuovamente i suoi incarichi fiorentini, fino a quando nel 1534 abbandonò definitivamente la città alla volta di Roma. I disegni, ancora oggetto di studio da parte della critica, secondo la tesi di Dal Poggetto furono realizzati durante il periodo di “auto-reclusione” dell’artista che avrebbe utilizzato i muri della piccola stanza per “abbozzare” alcuni suoi progetti tra i quali opere della Sagrestia Nuova, come le gambe di Giuliano de’ Medici duca di Nemours, citazioni dall’antico, come la testa del Laocoonte, e progetti riferibili ad altre sculture e dipinti.

La stanza segreta è accessibile esclusivamente su prenotazione, ad un massimo di quattro persone a gruppo accompagnato, fino ad un limite di 100 persone la settimana. È aperta il lunedì (alle 15, 16:30 e 18:00), il mercoledì (alle ore 9:00, 10:30, 12:00, 13:30, 15:00, 16:30, 18:00), il giovedì (alle ore 9:00, 10:30, 12:00, 13:30, 15:00), il venerdì (alle ore 15:00, 16:30 e 18:00) e il sabato (alle ore 9:00, 10:30, 12:00, 13:30, 15:00, 16:30, 18:00). La permanenza massima all’interno della stanza è di 15 minuti, accompagnati dal personale di vigilanza del Museo. Dal momento che per accedere all’ambiente è necessario scendere una stretta e angusta scala, la stanza non è accessibile ai disabili e, per ragioni di sicurezza, ai minori di 10 anni. Il biglietto di ingresso ha un costo di 20,00 euro a persona (2,00 euro i ridotti; gratuito per i minori di 18 anni) a cui si andranno ad aggiungere i costi della prenotazione obbligatoria (3 euro) e il prezzo del biglietto di ingresso al Museo delle Cappelle Medicee (9 euro intero, 2 euro ridotto). Un totale di 29,00 euro più la prenotazione obbligatoria (3 €) per i biglietti interi e 5 euro più i 3 euro di prenotazione obbligatoria per i ridotti.

Calcio, cori razzisti: una gara a porte chiuse per l’Udinese

Calcio, cori razzisti: una gara a porte chiuse per l’UdineseRoma, 23 gen. (askanews) – Una gara a porte chiuse per l’Udinese dopo gli insulti razzisti a Maignan: è questa la decisione del Giudice Sportivo dopo i fatti che si sono verificati al Bluenergy Stadium di Udine in occasione della partita contro il Milan. E’ la decisione del giudice sportivo della Lega Calcio.

Questo il dispositivo della sentenza: “Il Giudice Sportivo, Visto il referto arbitrale, nonché il rapporto dei collaboratori della Procura Federale, in ordine alle manifestazioni di discriminazione razziale che hanno interessato in più occasioni, durante la gara, il calciatore della Soc. Milan Maignan Mike Peterson, e che hanno portato all’effettuazione di n. 2 annunci con altoparlante, nonché a una prima interruzione del gioco per circa 1 minuto, di poi a una sospensione della gara per circa 5 minuti; Ritenuta la obiettiva gravità dei fatti descritti e riportati, che hanno comportato l’adozione delle misure previste dall’apposito protocollo procedurale contenuto nelle norme federali; gravità che, da un lato, rende recessivo l’elemento della dimensione, dall’altro, conferma e affatto smentisce l’ulteriore elemento, parimenti previsto e richiesto 474dall’art. 28, comma 4, CGS, della percezione reale (vista, in questo caso, la legittima reazione del calciatore interessato e le conseguenze sul regolare svolgimento della gara, interrotto per ben 2 volte); Rilevato, altresì, che non sono state riportate, durante e dopo i fatti, e nonostante i 2 annunci al pubblico, chiare manifestazioni di dissociazione da tali intollerabili comportamenti da parte dei restanti sostenitori (elemento che sarebbe stato rilevante in senso attenuante, e finanche esimente in presenza degli altri presupposti, ai sensi dell’art. 29, comma 1, lett. e CGS); Rilevato, nondimeno, che il comportamento attivo della Società Udinese, e la disponibilità manifestata fin da subito a collaborare per l’individuazione dei responsabili, fanno sì che per un evento di tale portata e gravità possa applicarsi la sanzione minima prevista dall’art. 28, comma 4, CGS, ovvero l’obbligo di disputare una gara a porte chiuse (art. 8, comma 1, lett. e CGS) P.Q.M. delibera di sanzionare la Soc. UDINESE con l’obbligo di disputare una gara a porte chiuse”.

Mirco Mariani ed Elio firmano canzone ufficiale Carnevale Viareggio

Mirco Mariani ed Elio firmano canzone ufficiale Carnevale ViareggioRoma, 23 gen. (askanews) – Mirco Mariani ed Elio, dopo aver collaborato nel film “Punk da balera” di Elisabetta Sgarbi, tornano insieme con un brano inedito firmato a due mani “Farina, carta e colla” (Betty Wrong Edizioni Musicali / Sony Music Italy) che sarà la canzone ufficiale del Carnevale di Viareggio 2024.

Il brano è stato scritto da Elio e Mirco Mariani, con musica di Mirco Mariani e gli arrangiamenti orchestrali del Maestro Roberto Molinelli. Sarà disponibile da oggi, 23 gennaio, alle ore 15.00 in digitale e su Youtube accompagnato da un filmino di Elisabetta Sgarbi. “Mirco Mariani e Elio firmano la canzone ufficiale. E sembra di stare sui carri, tra la folla, tra i coriandoli, tra le grandi macchine, di fronte al mare. Ma sembra anche di toccare la cartapesta, sentire l’odore della colla, le voci degli artigiani, la matita che traccia le idee su un foglio di carta”, racconta Elisabetta Sgarbi.

Mirco e Elio hanno unito le loro straordinarie abilità compositive per creare un brano che cattura l’essenza spensierata dello storico Carnevale, che quest’anno compie 151 anni, un inno alla creatività, alla tradizione e alla gioia dell’iconica Festa guidata dalle maschere Ondina e Burlamacco. “Farina, carta e colla” verrà presentato live giovedì 8 febbraio al Carnevale di Viareggio (ore 16.00), che quest’anno animerà la città toscana dal 3 al 24 febbraio. Durante lo spettacolo di parole e musica di Elio e Rocco Tanica, che aprirà la sfilata dei carri mascherati, Mirco Mariani eseguirà il brano ufficiale del Carnevale in duetto con Elio, per la prima volta dal vivo.

Intanto sempre a Viareggio, fino al 5 maggio, alla GAMC – Galleria di Arte Moderna e Contemporanea Lorenzo Viani, si tiene la mostra inedita “Il Carnevale di Nino Migliori” con le fotografie del grande artista bolognese, a cura di Elisabetta Sgarbi con Nino Migliori e Marina Truant. La mostra espone oltre 50 fotografie inedite di Nino Migliori, scattate nel 2023 in occasione della 150esima edizione del Carnevale di Viareggio. I dettagli dei carri che hanno sfilato, i lati nascosti delle maschere, il dietro le quinte della preparazione della Festa dove ogni immagine paurosa e grottesca assume un significato di libertà.

Il rapporto tra Nino Migliori e il Carnevale di Viareggio è nato proprio lo scorso anno grazie a Elisabetta Sgarbi, regista del film “Nino Migliori. La festa che rovescia il mondo per gioco” (presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma). Nino Migliori sul set del film ha potuto immergersi nella dimensione inusuale e fuori dal tempo dello storico Carnevale, catturato dalla magia colorata di un mondo che emerge solo una volta all’anno. Progetto di allestimento di Luca Volpatti. In collaborazione con Betty Wrong, Fondazione Nino Migliori. Con il sostegno di Città di Viareggio, Fondazione Carnevale di Viareggio, Regione Toscana, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Ministero della Cultura, Museo del Carnevale di Viareggio. Il catalogo della mostra è edito da Fondazione Elisabetta Sgarbi.