Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: askanews

Telepass e Ionity insieme per la mobilità sostenibile

Telepass e Ionity insieme per la mobilità sostenibileRoma, 5 mar. (askanews) – Telepass, società italiana leader del telepedaggio e della mobilità integrata, e IONITY, azienda che sviluppa e gestisce la rete di ricarica europea multibrand più veloce, annunciano una partnership per rendere i punti di ricarica elettrica ultraveloce presenti sul territorio nazionale tramite un semplice click dall’app Telepass.


Tramite l’app Telepass, i clienti potranno accedere facilmente, in aggiunta a tutti i servizi per la mobilità urbana ed extra-urbana, anche agli oltre 250 punti di ricarica ultrarapida IONITY disponibili in oltre 38 città e sulla rete autostradale italiana. Tutti i punti di ricarica IONITY sono aperti 24/7, compatibili con ogni modello di veicolo elettrico e alimentati al 100% da energia certificata rinnovabile. Inoltre, offrono potenze fino a 350kW per rispondere in modo adeguato alle esigenze di ricarica veloce degli automobilisti, in questo modo sarà possibile completare un ciclo di ricarica completo, per passare dal 10% all’80% di autonomia, in 15-20 minuti.


Questa sinergia estenderà la rete di ricarica interoperabile di Telepass e aumenterà la visibilità del network di IONITY, supportando la crescita di una mobilità sostenibile in Italia con servizi sempre più smart, integrati e orientati al cliente. L’obiettivo di Telepass, risultato di una visione aziendale orientata a fornire al cliente i servizi di cui ha bisogno e ridurre l’impatto ambientale sul pianeta, è quello di offrire ai propri clienti un ecosistema sempre più completo e capillare di servizi per la mobilità, garantendo contemporaneamente risparmio di tempo e facilità di utilizzo, in un’ottica sempre più green. Telepass, infatti, ha messo al centro della propria strategia di business il concetto di sostenibilità, in linea con l’impegno più ampio assunto dal Gruppo Mundys per contrastare il cambiamento climatico attraverso obiettivi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra di breve, medio e lungo termine, abilitando la transizione verso una mobilità sempre più sostenibile, anche grazie all’adozione di tecnologie o sinergie innovative, come questa.


“L’integrazione dei punti di ricarica di IONITY nel nostro ecosistema di mobilità ci permette di offrire ai nostri clienti la velocità con cui è possibile effettuare un rifornimento e promuove stili di mobilità sempre più smart e sostenibili. La nostra offerta consente, attraverso l’App di Telepass, di accedere a una delle reti di ricarica elettrica interoperabili più estese d’Italia con oltre 45.000 punti di ricarica attivi e grazie a questa partnership aggiungiamo un ulteriore tassello nel promuovere comportamenti green”, commenta Aldo Agostinelli, Chief Consumer Sales and Marketing Officer di Telepass. “Siamo davvero felici di unire le forze con Telepass in Italia. Non vediamo l’ora di rendere l’utilizzo delle nostre stazioni di ricarica IONITY ancora più semplice per tutti gli elettro-automobilisti italiani”, spiega Simon Oetter, Head od CPO B2B di IONITY.


Per usufruire del servizio è necessario scaricare l’App Telepass e selezionare l’infrastruttura di ricarica IONITY: attraverso la mappa delle stazioni attive sarà possibile individuare agilmente il punto di ricarica disponibile più vicino.

Trump esenta dai dazi per un mese il settore auto. Intanto il Canada ricorre al Wto

Trump esenta dai dazi per un mese il settore auto. Intanto il Canada ricorre al WtoRoma, 5 mar. (askanews) – Il presidente Usa Donald Trump ha deciso un mese di esenzioni sui dazi commerciali per il settore automobilistico. Lo riporta Cnbc. La decisione avviene all’indomani di un incontro di Trump con i vertici delle tre maggiori case automobilistiche Usa, Gm, Ford e Chrysler (Stellantis). I produttori avevano sollevato preoccupazioni per i dazi al 25% imposti sull’import da Canada e Messico.


Intanto, il Canada ha avviato una procedura di disputa presso l’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) rispetto ai nuovi dazi commerciali imposti dagli Stati Uniti sulle importazioni. Lo riporta lo stesso Wto con una nota.

Aeroitalia e il ceo Intrieri premiati ai PATWA Travel Awards 2025

Aeroitalia e il ceo Intrieri premiati ai PATWA Travel Awards 2025Roma, 5 mar. (askanews) – La Pacific Area Travel Writers Association (PATWA) ha assegnato il prestigioso riconoscimento “Best Airline – Regional (Italy)” alla compagnia aerea Aeroitalia e il “PATWA Gold Award – Excellence in Aviation Leadership (Europe)” al suo CEO, Gaetano Intrieri. La cerimonia di premiazione si è tenuta a Berlino, nell’ambito dell’ITB Berlin, il più importante evento internazionale dedicato al turismo, che riunisce leader del settore, ministri del turismo, dirigenti di compagnie aeree, hotel, agenzie di viaggio e aeroporti da tutto il mondo.


I premi, insigniti per la prima volta a una compagnia aerea italiana, rappresentano un significativo tributo alla leadership strategica di Gaetano Intrieri e al ruolo di Aeroitalia, che si è affermata come un punto di riferimento nel settore del turismo e dell’ospitalità.   “E’ stata una bella sorpresa e un importante riconoscimento per l’aviazione italiana, nota negli ultimi tempi per questioni poche virtuose, oggi protagonista a Berlino grazie all’importante lavoro svolto dal team di Aeroitalia che si sta distinguendo per visione, passione e competenza. Siamo orgogliosi di questo sorprendente risultato che sottolinea l’eccellenza di cui è capace il nostro Paese. Stiamo cercando di interpretare le esigenze dei tempi e contribuire con un forte impegno allo sviluppo del turismo e della mobilità nazionale e internazionale”, ha dichiarato Intrieri. Il PATWA International Travel Award è uno dei premi più ambiti nel settore del turismo. “Il nostro obiettivo è continuare a rafforzare la connettività aerea, supportando la crescita del turismo italiano e delle destinazioni servite da Aeroitalia. Questo premio è uno stimolo ulteriore per migliorare costantemente l’esperienza di viaggio dei nostri passeggeri e offrire sempre maggiori servizi, consolidando la nostra presenza nel mercato italiano e prepararci per la crescita internazionale dei prossimi anni”, ha dichiarato il Chief Commercial Officer Massimo Di Perna.

Papa, Fonti Vaticano: polmonite evolve come accede con trattamento

Papa, Fonti Vaticano: polmonite evolve come accede con trattamentoCittà del Vaticano, 5 mar. (askanews) – La polmonite che ha colpito Papa Francesco fino a portarlo al ricovero al Policlinico Gemelli di Roma “evolve come una polmonite in cura” ed è in “una fase di sviluppo ordinaria di un paziente sotto trattamento medico”. Lo riferiscono fonti vaticane che aggiungono che, anche in questo caso, la tempistica per la risoluzione di questa patologia “varia da caso a caso e ci vorrà ancora tempo per valutarla”, mentre si “evolve, comunque, come si dovrebbe evolvere” per un paziente in cura.


“Le condizioni restano, quindi, stabili dal punto di vista clinico”, sempre in un “quadro clinico complesso”, riferiscono le stesse fonti aggiungendo che “è per questo che gli stessi sanitari continuano “a non sciogliere la prognosi riservata” dopo venti giorni dal ricovero.

Stazionarie le condizioni di Papa Francesco ricoverato al Gemelli da 20 giorni

Stazionarie le condizioni di Papa Francesco ricoverato al Gemelli da 20 giorniCittà del Vaticano, 5 mar. (askanews) – Papa Francesco “anche oggi è rimasto stazionario senza presentare episodi di insufficienza respiratoria”. Lo riferisce il bollettino medico sulle condizioni di salute di Papa Francesco, giunto al suo ventesimo giorno di ricovero al Policlinico A.Gemelli di Roma per una polmonite bilaterale.


Come programmato, durante il giorno, il Papa “ha effettuato l’ossigenoterapia ad alti flussi e nella notte verrà ripresa la ventilazione meccanica non invasiva”. Francesco, recita ancora il bollettino, ha incrementato la fisioterapia respiratoria e quella motoria attiva” ed “ha trascorso la giornata in poltrona. In considerazione della complessità del quadro clinico, la prognosi rimane riservata”.

Papa, stazionario. Nessun episodio di insufficienza respiratoria

Papa, stazionario. Nessun episodio di insufficienza respiratoriaCittà del Vaticano, 5 mar. (askanews) – Papa Francesco “anche oggi è rimasto stazionario senza presentare episodi di insufficienza respiratoria”. Lo riferisce il bollettino medico sulle condizioni di salute di Papa Francesco, giunto al suo ventesimo giorno di ricovero al Policlinico A.Gemelli di Roma per una polmonite bilaterale.


Come programmato, durante il giorno, il Papa “ha effettuato l’ossigenoterapia ad alti flussi e nella notte verrà ripresa la ventilazione meccanica non invasiva”. Francesco, recita ancora il bollettino, ha incrementato la fisioterapia respiratoria e quella motoria attiva” ed “ha trascorso la giornata in poltrona. In considerazione della complessità del quadro clinico, la prognosi rimane riservata”.

Sardegna, Sulcis, Urso convoca riunioni su indotto e piano energetico

Sardegna, Sulcis, Urso convoca riunioni su indotto e piano energeticoRoma, 5 mar. (askanews) – Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha dato disposizione, di intesa con il ministro del Lavoro Marina Calderone e con il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, di convocare due riunioni tecniche per fare chiarezza sulla situazione delle aziende dell’indotto del Sulcis, con particolare riguardo agli ammortizzatori sociali, e sullo stato di avanzamento del nuovo piano di approvvigionamento energetico dell’area, condizione cruciale per il rilancio dell’intero polo industriale.


Alla riunione dedicata all’indotto, riporta un comunicato del Mimit, saranno convocati la Regione Sardegna, il ministero del Lavoro e le organizzazioni sindacali. Al tavolo sul piano energetico regionale per l’area industriale del Sulcis parteciperanno la Regione Sardegna e il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, già in interlocuzione su questo importante dossier.

Non solo bresaola: Rigamonti investe sul San Daniele e accelera su estero

Non solo bresaola: Rigamonti investe sul San Daniele e accelera su esteroMilano, 5 mar. (askanews) – “Le cose belle si fanno nei momenti difficili, quindi è proprio questo il momento in cui riteniamo ci siano delle cose da fare”. Claudio Palladi, amministratore delegato di Rigamonti, nome storico della bresaola valtellinese di proprietà della multinazionale brasiliana Jbs, traccia un bilancio per il gruppo che ormai da tre anni è proprietario anche dei marchi King’s e Principe, e annuncia un ambizioso piano di crescita, soprattutto all’estero, per il prosciutto San Daniele Dop.


Il punto di partenza è proprio il bilancio 2024 che ha mostrato “una buona performance a livello complessivo” con 256 milioni di euro di fatturato e più di 17mila tonnellate prodotte (+3,9% a valore e +5,1% a volume), ma sul fronte della redditività si è rivelato “insoddisfacente”. Anticipando l’andamento complessivo – il cda del gruppo per l’approvazione dei conti è il 28 marzo – Palladi ha detto che a fronte di “un Ebitda positivo del gruppo Rigamonti, comprensivo anche dei risultati di Brianza salumi, l’area di King’s ha un Ebitda negativo determinato dall’area dei prosciutti crudi”. Di qui la decisione di un piano di investimenti sul quadriennio 2025-2028 “da 24 milioni di euro che riguarderà gli asset industriali e produttivi” con l’ambizione “di far diventare Principe un marchio globale della salumeria italiana”, già oggi primo gruppo all’interno del Consorzio San Daniele con una quota dell’11%. E questo avverrà proprio grazie alle esportazioni. Per Rigamonti, che oggi è leader nel mercato delle bresaole con il 40% del totale Igp, il target è arrivare in un quinquennio ad avere “il 50% della produzione di crudo San Daniele venduta fuori dall’Europa, che noi consideriamo mercato domestico, dal 10-11% di oggi” ha spiegato Palladi. L’attuazione di questo piano ha reso necessario anche un potenziamento della squadra di governance con la nomina di Amedeo Vida e Dario Nucci come amministratori delegati rispettivamente di King’s e Principe di San Daniele, due marchi, acquisiti nel 2022 per 84 milioni di euro, che hanno allargato il presidio del gruppo valtellinese su altre Dop e Igp della salumeria italiana con il San Daniele appunto, il Prosciutto di Parma e la Mortadella di Bologna Igp.


“La bresaola – ha spiegato l’Ad di Rigamonti – è molto più consolidata, per i prosciutti, dopo un triennio un pochino più difficile, nel 2024 ci aspettavamo che le cose andassero meglio. Di qui il cambio della squadra. Ora l’obiettivo sempre più cogente, mantenendo le tre ragioni sociali dei marchi, è fare più sinergie di gruppo sul fronte commerciale. La nuova squadra, qualche esperienza che insegna sempre qualcosa, i nuovi investimenti e un gruppo che dimostra di crederci” faranno il resto. E infatti, la controllante, Jbs, a fronte di un dato negativo a livello di Ebitda il 16 dicembre scorso ha varato un aumento di capitale da oltre 21 milioni di euro su Rigamonti che “supera ampiamente il valore della perdita di esercizio – ha raccontato Palladi – Ci presenteremo con un disavanzo nella gestione di Kings ma con una copertura che arriva dall’aumento di capitale che è superiore al disavanzo”. E questa avverte Palladi non è “generosità” dell’azionista perchè per Jbs “la salumeria italiana è l’eccellenza del food”.


Non a caso alla diversificazione di prodotto il gruppo aveva già iniziato a lavorare quando il core business era solo la bresaola. E’ del 2021, infatti la Carta delle Bresaole, il primo vademecum per scoprire le caratteristiche delle diverse bresaole, a seconda delle razze bovine utilizzate e della loro provenienza. Uno strumento che ha portato Rigamonti a registrare una crescita del 22% in 4 anni a volume e un +10% sull’anno precedente, con la crescita record del 106% a volume dell’ultima nata, la bresaola da Fassona Piemontese. In questo quadro di sviluppo sull’estero, che ha un focus sul Nord America – “Oltreoceano la redditività c’è da sempre ma ora iniziano ad esserci anche i volumi” – le minacce di dazi per ora non spaventano particolarmente il gruppo. “Quello che sarà non lo sappiamo – ha commentato Nucci – l’aspetto positivo è che ci siamo già passati con la prima amministrazione Trump che mise i dazi per esempio sulla mortadella. Ora non dico che siamo positivi ma stiamo alla finestra”. Nè tantomeno spaventa il regolamento europeo contro la deforestazione, il cosiddetto Eudr, sebbene la materia prima della bresaola Igp arrivi prevalentemente dal Sudamerica. “Noi dal 2016 iniziato la certificazione con Csqa per vedere le singole fazende per mappare la qualità della carne e la provenienza, e per noi non è solo un fatto organolettico – ha spiegato Palladi – Considerate che gli allevamenti in Brasile sono 1,3 milioni, quelli certificati per l’Europa sono il 6-7% del totale. Noi stiamo selezionando i migliori e siamo stati gli unici a farlo dal 2026. Oggi il regolamento sulla deforestazione sembra fatto per noi perchè ci dà l’opportunità di far vedere quello che abbiamo fatto in 10 anni. Come gruppo siamo pronti all’applicazione del regolamento europeo al 30 dicembre 2025”.

Giustizia, Meloni ribadisce a Anm: avanti con riforma. Magistrati: trattativa non c’è mai stata

Giustizia, Meloni ribadisce a Anm: avanti con riforma. Magistrati: trattativa non c’è mai stataRoma, 5 mar. (askanews) – Un incontro a Palazzo Chigi sulla separazione delle carriere – di oltre due ore tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e i vertici dell’Associazione nazionale magistrati, guidata dal presidente Cesare Parodi – si è svolto questo pomeriggio. Nulla sembra essere cambiato sul tema sia nella posizione del governo che in quella della magistratura associata e non appaiono sullo sfondo, come riporta l’Anm al termine della riunione, altri appuntamenti in programma.


“Al centro dell’incontro, franco e proficuo – si legge in una nota di Chigi – la riforma costituzionale sulla separazione delle carriere e il CSM all’esame del Parlamento. Il Presidente del Consiglio ha ringraziato l’ANM per le osservazioni e gli spunti emersi nel dibattito e ha annunciato la disponibilità di aprire un tavolo di confronto sulle leggi ordinarie di attuazione della riforma e sul documento in otto punti presentato dall’ANM, che riguarda l’amministrazione della giustizia. Il Governo – sottolinea Palazzo Chigi – ha ribadito la volontà di proseguire con determinazione e velocità nel percorso di attuazione della riforma costituzionale, auspicando la sua approvazione in tempi rapidi”. Dal canto suo l’Anm, attraverso il suo presidente Cesare Parodi, ha spiegato che “è stato un incontro non breve in cui c’è stato uno scambio di opinioni che devo dire non ha portato a sostanziali modifiche dele nostre posizioni nè tanto meno di quelle del governo. Abbiamo avuto modo di spiegare nel dettaglio le region specifiche i tecnico-giuridiche che ci portano a non condividere questa riforma. Abbiamo preso atto con molta chiarezza della volontà del governo di andare avanti senza alcun tentennamento e senza alcuna modifica sul punto. Questo è un elemento per noi di chiarezza”.


“Nessuna offerta è stata effettuata, ma questo era evidente perchè il governo sa benissimo che non potevamo corrispondere nulla in cambio – ha sottolineato ancora Parodi -. Siamo venuti con la nostra coscienza a presentare le nostre idee. Non è stata una trattativa, non lo è stata mai, non abbiamo da offrire nulla se non la nostra lealtà”. All’incontro hanno preso parte anche i due vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, il ministro della Giustizia Carlo Nordio e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.


“Sul tema della riforma sinceramente non abbiamo ulteriori appuntamenti con il governo – ha detto ancora Parodi – speriamo di averne per gli altri aspetti ma su questo tema andiamo avanti per conto nostro”. Nel corso dell’incontro con il governo, ha spiegato Parodi, “abbiamo espresso con molta chiarezza le nostre posizioni ma non c’è nessuna forma di possibile contatto perchè questa convizione che secondo me è alla base della riforma si è radicalizzata nel corso di molti anni e quindi è molto difficile farla cambiare”.

Tetra Pak riceve da CDP il rating “A”

Tetra Pak riceve da CDP il rating “A”Roma, 5 mar. (askanews) – Tetra Pak è stata riconosciuta per la sua leadership in termini di performance e trasparenza aziendale per le sue azioni per la mitigazione del cambiamento climatico dall’organizzazione ambientale globale non profit CDP, ottenendo un posto nella sua annuale “A List”. CDP, Carbon Disclosure Project, promuove la trasparenza delle aziende nel divulgare informazioni riguardanti il proprio impatto ambientale. L’organizzazione è ampiamente riconosciuta per il suo approccio strutturato, l’ampia partecipazione e il forte supporto della comunità degli investitori. CDP analizza i dati di oltre 22.000 aziende, classificandole in base alle azioni concrete, alla completezza delle informazioni fornite e alla leadership ambientale. Sulla base dei dati raccolti attraverso i questionari sul cambiamento climatico di CDP per il 2024, Tetra Pak è stata tra le poche aziende a ottenere un punteggio “A”, raggiungendo questo traguardo per la quarta volta in cinque anni.


L’Organizzazione Meteorologica Mondiale avverte che il cambiamento climatico è già una realtà, registrando eventi meteorologici estremi, l’innalzamento del livello del mare e lo scioglimento dei ghiacci, tutti alimentati da livelli record di gas serra (GHG) in atmosfera. Considerato che circa un terzo di queste emissioni deriva da sistemi alimentari inefficienti, Tetra Pak riconosce l’urgenza di affrontare questa sfida e guidare la trasformazione dei sistemi di produzione, trasformazione e distribuzione degli alimenti, sfruttando il suo ruolo di fornitore end-to-end di soluzioni per il trattamento e il confezionamento di prodotti alimentari. Nell’ambito della sua strategia di mitigazione del cambiamento climatico, Tetra Pak sta collaborando con fornitori, clienti e altri stakeholder per raggiungere emissioni nette zero di gas serra lungo la sua catena del valore entro il 2050. A partire dal 2023, l’azienda ha ridotto le emissioni totali di GHG del 20% rispetto ai livelli del 2019. Nello stesso periodo, ha ridotto del 47% le emissioni delle proprie operazioni, del 21% le emissioni a monte e del 17% quelle a valle.


Francesca Priora, Vice President Climate & Nature, Tetra Pak, ha dichiarato: “Il trattamento e il confezionamento degli alimenti svolgono un ruolo cruciale nella trasformazione dei food system globali. Da oltre 70 anni, la nostra tecnologia aiuta a garantire l’accesso al cibo, ridurre gli sprechi, migliorare la sicurezza alimentare e prolungare la durata di conservazione anche nelle aree più remote. Ma il nostro lavoro non si ferma qui; siamo fermamente impegnati a ridurre le emissioni di carbonio e l’impatto ambientale. In qualità di leader nel nostro settore, abbiamo un’opportunità unica di guidare e supportare gli stakeholder lungo tutta la catena del valore. Per questo motivo, la trasparenza promossa da CDP è così essenziale. Il nostro impegno per la riduzione dell’impatto ambientale è profondamente intrecciato con i nostri obiettivi in materia di azione per il clima, circolarità, sostenibilità sociale e sistemi alimentari. Siamo orgogliosi di essere stati nuovamente riconosciuti nella CDP A List e siamo entusiasti di continuare questo percorso”.