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Industria, Bardi: la Basilicata in forte crescita

Industria, Bardi: la Basilicata in forte crescitaRoma, 16 gen. (askanews) – “Grazie ai risultati conseguiti dal settore estrattivo in Val d’Agri e nella Valle del Sauro, la Basilicata, con il +35,1 per cento, fa registrare negli ultimi 15 anni la crescita del valore aggiunto dell’industria più importante in Italia. Grazie all’estrattivo siamo cresciuti più di Lombardia, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige e Veneto, conquistando un vantaggio economico che diventa patrimonio del nostro territorio”. È questo il commento del Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ai dati sull’industria italiana dal 2007 al 2022 diffusi dall’Ufficio studi CGIA di Mestre.

“La CGIA – aggiunge Bardi – ci consegna un dato importante, frutto di una corposa attività di studio e ricerca nel settore economico. Tali dati – conclude il Presidente della Regione Basilicata- costituiscono un riferimento importante per orientare le future politiche di crescita dell’economia regionale”.

Autonomia differenziata, manifestazioni in 28 città: “No allo spacca-Italia”. A Roma Schlein, Conte e Fratoianni

Autonomia differenziata, manifestazioni in 28 città: “No allo spacca-Italia”. A Roma Schlein, Conte e FratoianniMilano, 16 gen. (askanews) – Nel giorno in cui il disegno di legge per l’attuazione dell’autonomia differenziata è approdato in Senato e ha iniziato il suo blindato percorso parlamentare, la rete dei comitati che tentano di bloccare il passo alla legge Calderoli ha dato vita a presidi contemporanei in 28 piazze d’Italia, davanti alle prefetture di molti capoluoghi del Sud ma anche del Nord. Da Venezia a Napoli, da Trieste a Trapani, con uno sconfinamento in Germania a Francoforte. Per dire no al cosiddetto “spacca-Italia”, considerato dalle opposizioni foriero di maggior divario e disuguaglianze a scapito del Mezzogiorno. Appuntamenti culminati nella manifestazione di Roma, davanti al Pantheon, al quale hanno partecipato, tra gli altri, la segretaria del Pd Elly Schlein, il leader del M5s Giuseppe Conte e quello di Si Nicola Fratoianni.

Tutti in piazza, ha detto la portavoce dei comitati Marina Boscaino, “perché l’odioso progetto dell’autonomia differenziata entra in aula e poi continueremo a Roma fino al 19 perché la prima terribile constatazione da fare è che la discussione in aula è già stata contingentata a tre giorni dopo che il testo è uscito emendato, ma non migliorato, dalla commissione affari costituzionali”. Una protesta, ha aggiunto, contro il “defraudamento delle funzioni del Parlamento” e la “soggezione totale della democrazia parlamentare ai diktat del governo così come ai patti scellerati che si sono fatti” che vedono la riforma dei poteri della Regioni come “contraltare e contrappeso al premierato”. Un concetto ribadito da Fratoianni secondo il quale “lo scambio fra premierato di Meloni e l’autonomia di Calderoli è uno scambio indecente di cui la prima vittima è il Mezzogiorno con le sue popolazioni”. Secondo Schlein il ddl Calderoli “sigilla le disuguaglianze, le cristallizza e le fotografa”. Per questo il Pd, ha aggiunto, “con nettezza è al vostro fianco e lo deve essere da Nord a Sud”.

La battaglia in Parlamento, ha assicurato Conte, “è assolutamente viva. Stiamo contrastando questo progetto con grande determinazione in Senato, continueremo a farlo” e se non fosse sufficiente “dovremo andare a interpellare l’intero Paese, e chiamare a responsabilità la coscienza di tutti i cittadini che sono dei veri patrioti per l’Italia” con un referendum. Da Napoli l’ex sindaco Luigi de Magistris ha puntato invece il dito anche contro l’attuale “opposizione parlamentare, per come è ridotto il Parlamento, più di votare contro non può fare, e poi per quella che è oggi, quella che ha modificato il titolo V”. Per questo, a suo parere, “l’unico strumento” è “attivare una grande mobilitazione popolare e se questo accadrà e allora c’è ancora il tempo per fermare questo disegno sovversivo”.

Lombardia, Consiglio impegna la Giunta su sussidi per disabili

Lombardia, Consiglio impegna la Giunta su sussidi per disabiliMilano, 16 gen. (askanews) – Ampio dibattito nell’Aula del Consiglio regionale della Lombardia sul ventilato taglio dei sussidi alle famiglie con persone con disabilità grave e gravissima previsto dal Piano nazionale per la non autosufficienza e recepito dalla Delibera della Giunta regionale n°1669 del 28 dicembre scorso.

Sono stati presentati due distinti documenti: in ordine di presentazione il primo a firma Pierfrancesco Majorino (PD) sottoscritto da tutti i gruppi di minoranza che è stato respinto dall’aula e il secondo a prima firma Alessandro Corbetta (Lega) che è stato invece approvato. Nel documento delle minoranze, illustrato dal Consigliere Davide Casati (PD), si richiedeva che Regione Lombardia integrasse le risorse destinate ai sussidi individuali alle famiglie in cui sono presenti disabili gravi e gravissimi per evitare i tagli a tali sussidi previsti a partire dal prossimo mese di giugno, tagli che a secondo delle diverse patologie vanno da 250 a 350 euro al mese.

Il documento delle minoranze impegnava inoltre la Giunta regionale a chiedere al Governo una proroga dei tempi di applicazione del Piano e ad accompagnare i Comuni nell’implementazione dei servizi alle persone con disabilità grave e gravissima. La mozione di maggioranza, illustrata dal Capogruppo della Lega Alessandro Corbetta, ricorda in premessa che il Piano nazionale per la non autosufficienza è stato voluto dal Governo Draghi con il voto favorevole di quasi tutte le forze politiche compreso il Partito Democratico. Il documento impegna la Giunta a proseguire le interlocuzioni con il Governo nazionale anche per tramite della Conferenza delle Regioni al fine di garantire un tempo congruo per l’attuazione dei Lep e non lasciare scoperte le famiglie nella prima fase di attuazione delle nuove direttive nazionali.

Si richiede inoltre di avviare un dialogo con il Governo per parificare le prestazioni di assistenza offerte dal caregiver familiare con quelle erogate dalle strutture sociosanitarie pubbliche o convenzionate.

Vertice Meloni-Salvini-Tajani 20 minuti,non sblocca nodo Regionali

Vertice Meloni-Salvini-Tajani 20 minuti,non sblocca nodo RegionaliRoma, 16 gen. (askanews) – A quanto si apprende da fonti parlamentari, al termine della riunione del Consiglio dei ministri c’è stato un incontro di circa 20 minuti tra la premier Giorgia Meloni e i suoi vice, Matteo Salvini e Antonio Tajani. Nessuno conferma che il focus sia stato sulle regionali e, in particolare sul nodo Sardegna. Segno che il colloquio potrebbe non essere bastato a sbloccare lo stallo. Il tempo, però, incombe: un accordo va infatti trovato entro lunedì prossimo, data ultima per la presentazione delle liste in Sardegna.

Autonomia, manifestazioni in piazza in 28 città:”no a spacca Italia”

Autonomia, manifestazioni in piazza in 28 città:”no a spacca Italia”Milano, 16 gen. (askanews) – Nel giorno in cui il disegno di legge per l’attuazione dell’autonomia differenziata è approdato in Senato e ha iniziato il suo blindato percorso parlamentare, la rete dei comitati che tentano di bloccare il passo alla legge Calderoli ha dato vita a presidii contemporanei in 28 piazze de’Italia, davanti alle prefetture di molti capoluoghi del Sud ma anche del Nord. Da Venezia a Napoli, da Trieste a Trapani, con uno sconfinamento in Germania a Francoforte. Appuntamenti culminati nella manifestazione di Roma, davanti al Pantheon, al quale hanno partecipato, tra gli altri, la segretaria del Pd Elly Schlein, il leader del M5s Giuseppe Conte e quello di Si Nicola Fratoianni.

Tutti in piazza, ha detto la portavoce dei comitati Marina Boscaino, “perché l’odioso progetto dell’autonomia differenziata entra in aula e poi continueremo a Roma fino al 19 perché la prima terribile constatazione da fare è che la discussione in aula è già stata contingentata a tre giorni dopo che il testo è uscito emandato, ma non migliorato, dalla commissione affari costituzionali”. Una protesta, ha aggiunto, contro il “defraudamento delle funzioni del Parlamento” e la “soggezione totale della democrazia parlamentare ai diktat del governo così come ai patti scellerati che si sono fatti” che vedono la riforma dei poteri della Regioni come “contraltare e contrappeso al premierato”. Un concetto ribadito da Fratoianni secondo il quale “lo scambio fra premierato di Meloni e l’autonomia di Calderoli è uno scambio indecente di cui la prima vittima è il Mezzogiorno con le sue popolazioni”. Secondo Schlein il ddl Calderoli “sigilla le disuguaglianze, le cristallizza e le fotografa”. Per questo il Pd, ha aggiunto, “con nettezza è al vostro fianco e lo deve essere da Nord a Sud”.

La battaglia in Parlamento, ha assicurato Conte, “è assolutamente viva. Stiamo contrastando questo progetto con grande determinazione in Senato, continueremo a farlo” e se non fosse sufficiente “dovremo andare a interpellare l’intero Paese, e chiamare a responsabilità la coscienza di tutti i cittadini che sono dei veri patrioti per l’Italia” con un referendum. Da Napoli l’ex sindaco Luigi de Magistris ha puntato invece il dito anche contro l’attuale “opposizione parlamentare, per come è ridotto il Parlamento, più di votare contro non può fare, e poi per quella che è oggi, quella che ha modificato il titolo V”. Per questo, a suo parere, “l’unico strumento” è “attivare una grande mobilitazione popolare e se questo accadrà e allora c’è ancora il tempo per fermare questo disegno sovversivo”.

Pnacc, Oice: bene Piano, trovare risorse e adeguata governance

Pnacc, Oice: bene Piano, trovare risorse e adeguata governanceMilano, 16 gen. (askanews) – Oice, l’Associazione delle società di ingegneria e architettura aderente a Confindustria, giudica positivamente l’approvazione del Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici pubblicato il 2 gennaio dal Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica.

Con questo piano il Mase prova a rispondere all’esigenza di produrre un documento di pianificazione di breve e lungo periodo per il problema dei cambiamenti climatici mediante misure volte al rafforzamento delle capacità di adattamento a livello nazionale e territoriale, si legge in un comunicato dell’associazione, che sul punto si dice pronta a dare “il proprio contributo ingegneristico”. “Si tratta – dice Giorgio Lupoi, presidente dell’Associazione – di un lavoro assolutamente meritorio e apprezzabile anche per quanto riguarda l’istituzione di un Osservatorio nazionale per l’adattamento ai cambiamenti climatici affiancato da un Forum permanente che dovrà fungere da organo consultivo per l’Osservatorio stesso. Noi siamo assolutamente disposti a partecipare al Forum, per gli aspetti ingegneristici, che diventerà il centro decisionale sull’adattamento al cambiamento climatico italiano e aggiornerà periodicamente il Pnacc. Siamo dell’avviso che le professionalità ingegneristiche debbano essere sempre al centro di ogni momento programmatico e pianificatorio e quindi siamo pronti a mettere a disposizione il nostro know-how”.

Per Francesco Ventura,consigliere Oice con delega all’Ambiente e recentemente relatore su uno dei side event del recente COP 28 a Dubai, “siamo in presenza di un grande passo avanti, necessario per raccogliere una delle sfide più importanti da affrontare nel futuro, sempre più prossimo, al livello globale e anche in Italia. Il Piano è inattaccabile dal punto di vista scientifico ma non è subito operativo e facilmente applicabile in quanto servono copertura finanziaria e governance. Sulle 361 azioni da mettere in campo per circa 3/4 i costi non sono indicati o non sono disponibili. Il Pnacc, essendo un decreto ministeriale e non un Dl approvato dal Parlamento, non ha la forza normativa per essere un tema centrale nello sviluppo del Paese. Visto che il Piano non ha specifiche risorse finanziarie bisogna valutare se e come gli investimenti del Pnrr o di altri strumenti possono contribuire alla realizzazione del Piano stesso”.

Rugby, 34 azzurri convocati per raduno in vista del Sei Nazioni

Rugby, 34 azzurri convocati per raduno in vista del Sei NazioniRoma, 16 gen. (askanews) – Sono 34 i convocati dell’Italia per il primo Sei Nazioni di rugby sotto la guida del nuovo c.t. azzurro Gonzalo Quesada. Il gruppo, che comprende 5 esordienti, si radunerà il 22 gennaio a Verona, per preparare in una settimana l’esordio del 3 febbraio alle 15.15 contro l’Inghilterra all’Olimpico di Roma.

“Avremo la possibilità di lavorare per la prima volta, anche solo per 3 giorni, con il gruppo al completo. Nella prima parte di gennaio il focus è stato sulla nuova metodologia di lavoro, sulle uscite di campo e sui punti di incontro. Ora entreremo nelle basi del nostro gioco e sulle strutture di attacco e difesa. Non avremo molto tempo a disposizione e cercheremo di concentrare il più possibile il lavoro. Lo staff ha lavorato molto bene e in questo periodo c’è stato un confronto costante per trasferire al meglio tutte le informazioni agli atleti” ha dichiarato il selezionatore argentino. I CONVOCATI

Piloni: Pietro Ceccarelli (Perpignan, 31 caps), Danilo Fischetti (Zebre, 36 caps), Matteo Nocera (Zebre, esordiente), Luca Rizzoli (Zebre, esordiente), Mirco Spagnolo (Benetton Rugby, esordiente) Giosuè Zilocchi (Benetton Rugby, 16 caps). Tallonatori: Gianmarco Lucchesi (Benetton Rugby, 17 caps), Marco Manfredi (Zebre, 3 caps), Giacomo Nicotera (Benetton Rugby, 18 caps). Seconde Linee: Niccolò Cannone (Benetton Rugby, 36 caps), Edoardo Iachizzi (Benetton Rugby, 6 caps), Federico Ruzza (Benetton Rugby, 49 caps), Andrea Zambonin (Zebre, 3 caps).

Terze Linee: Lorenzo Cannone (Benetton Rugby, 16 caps), Riccardo Favretto (Benetton Rugby, 1 cap), Alessandro Izekor (Benetton Rugby, esordiente), Michele Lamaro (Benetton Rugby, 33 caps), Sebastian Negri (Benetton Rugby, 52 caps), Ross Vintcent (Exeter, esordiente), Manuel Zuliani (Benetton Rugby, 17 caps). Mediani di Mischia: Alessandro Garbisi (Benetton Rugby, 7 caps), Martin Page-Relo (Lione, 4 caps), Stephen Varney (Gloucester, 24 caps).

Mediani di Apertura: Tommaso Allan, (Perpignan, 79 caps), Paolo Garbisi (Montpellier, 31 caps). Centri: Juan Ignacio Brex (Benetton Rugby, 30 caps), Tommaso Menoncello (Benetton Rugby, 12 caps), Federico Mori (Bayonne, 13 caps) Marco Zanon (Benetton Rugby, 16 caps). Ali/Estremi: Pierre Bruno (Zebre, 15 caps), Ange Capuozzo (Stade Toulousain, 16 caps), Monty Ioane (Lione, 25 caps), Simone Gesi (Zebre, 1 cap), Lorenzo Pani (Zebre, 5 caps).

Formula1, la McLaren svela la livrea 2024

Formula1, la McLaren svela la livrea 2024Roma, 16 gen. (askanews) – Un po’ a sorpresa sui social è spuntata la livrea 2024 della McLaren che ha battuto tutti sul tempo. Le monoposto di Woking affidate anche in questa stagione alle guida di Lando Norris e Oscar Piastri. Non certo una rivoluzione rispetto alla precedente versione. La nuova livrea, rispetto a quella utilizzata nell’unveil del 2023, presenta alcune differenze: niente più ‘chiazze’ di azzurro. La linea appare più semplice e pulita e alterna il tradizionale color papaya, tornato a campeggiare stabilmente sulle monoposto britanniche ormai dal 2017, e il nero carbonio, presente in quantità maggiore rispetto al passato. I numeri invece sono argentati. Per la presentazione della macchina, invece, c’è ancora da attendere. Il Mondiale di F1 riparte a marzo in Bahrain. (Foto da profilo McLaren X).

Pnrr, Decaro (Anci): poca chiarezza per Comuni, serve semplificare

Pnrr, Decaro (Anci): poca chiarezza per Comuni, serve semplificareRoma, 16 gen. (askanews) – “Dalla cabina di regia odierna sul Pnrr ci saremmo aspettati di ricevere informazioni certe su quali Comuni siano stati coinvolti dalla rimodulazione del Piano, o di conoscere i contenuti del decreto che dovrà specificare le nuove fonti di finanziamento e le modalità di impiego, ma così non è stato”. Lo afferma il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, al termine della riunione a Palazzo Chigi.

“Intanto, i lavori nei Comuni procedono bene. Sui 35 miliardi che erano stati assegnati ai Comuni, al netto di quelli per le Città metropolitane, sono state bandite circa 230mila gare per un valore di circa 32,7 miliardi, di cui 12 miliardi già aggiudicati. E questo nonostante il MEF abbia interrotto i pagamenti per le opere uscite dal PNRR: è una situazione grave che abbiamo fatto presente al Governo perché i Comuni non potranno sostenerla ancora per molto”, aggiunge. “Per le opere che erano preesistenti al PNRR la nostra proposta è che tornino a essere coperte dai finanziamenti tratti dal bilancio dello Stato che avevano in precedenza. Per i Piani urbani integrati si potrà ricorrere a risorse statali tratte dal Fondo nazionale complementare e dai fondi di coesione che vengano assegnate direttamente ai Comuni interessati, com’era previsto per il Pnrr”, prosegue Decaro.

“Sempre in vista del decreto oggi abbiamo posto al governo due questioni cruciali. La prima è che tutte le semplificazioni burocratiche che erano state previste per le opere finanziate dal Pnrr continuino a valere, per queste stesse opere, anche nella nuova forma di finanziamento. La seconda è che ai Comuni sia consentito di pagare alle imprese interessate una anticipazione del 30%, essenziale perché i cantieri non vengano fermati”, conclude il presidente dell’Anci.

Toscana, 2,7 milioni per cultura salute e sicurezza sul lavoro

Toscana, 2,7 milioni per cultura salute e sicurezza sul lavoroFirenze, 16 gen. (askanews) – Oltre 2 milioni e 700mila euro per rafforzare la cultura della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro di lavoratrici e lavoratori. Costituiscono la dotazione finanziaria di due bandi regionali pubblicati in questi giorni per sostenere progetti di formazione aggiuntiva, ovvero interventi formativi ulteriori rispetto a quelli obbligatoriamente previsti per legge a carico dei datori di lavoro dall’ex decreto legislativo 81/2008 e successive modifiche e integrazioni.

“Lo stanziamento di queste risorse è un’importante scelta politica che la Regione Toscana compie per lavorare in modo sempre più sicuro”, osserva il presidente Eugenio Giani. “Sono interventi in cui crediamo molto – prosegue – altrettanto importanti quanto le azioni di vigilanza e di controllo”. Il primo bando viene finanziato da Regione Toscana tramite risorse della nuova programmazione del Fondo Sociale Europeo+ 2021-2027 e destina 2 milioni di euro per la formazione nelle imprese attraverso un sistema premiale per progetti che coinvolgono lavoratrici e lavoratori che operano in settori con rischio stimato medio-alto.