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Enogastronomia: è il quarto prodotto turistico più venduto dell’Italia

Enogastronomia: è il quarto prodotto turistico più venduto dell’ItaliaMilano, 2 mar. (askanews) – Ristorazione, gastronomia, accoglienza, ospitalità: mondi differenti che insieme concorrono a rendere il “sistema Italia” un patrimonio distintivo, tra i principali motivi del viaggio nel Bel Paese. Una risorsa che oggi più che mai va valorizzata, anche attraverso una nuova sinergia tra tutti gli addetti ai lavori. Con questo presupposto l’Associazione italiana Ambasciatori del gusto ha incontrato il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, e l’amministratore delegato di Enit, l’agenzia nazionale del Turismo, Ivana Jelinic.
Condivisione delle strategie e proposte concrete per realizzare progetti innovativi che rendano l’Italia il “place to go”, in cui il comparto enogastronomico gioca un ruolo strategico. Ma anche il tema scuola e formazione con l’intento di realizzare un percorso qualificante per gli operatori turistici in cui la ristorazione avrà un ruolo chiave, sono stati i temi sul tavolo affrontati durante l’incontro. “Fare squadra mettendo a fattor comune le competenze e le conoscenze di ciascuno. Quando si parla di turismo, si parla inevitabilmente anche di ristorazione. Con senso di responsabilità, così come già fatto con il ministero dell’Agricoltura, desideriamo metterci a disposizione delle istituzioni del turismo offrendo la nostra visione e le nostre idee per promuoverlo insieme adottando una visione sinergica, premiante e di lungo periodo” ha spiegato Alessandro Gilmozzi, presidente degli Ambasciatori del gusto affiancato negli incontri da Gianluca De Cristofaro, direttore generale e Carlo Cracco, socio fondatore dell’Associazione che ha precisato: “L’obiettivo è comune: difendere e far crescere il nostro sistema-Italia, un brand con un potenziale gigante di cui però dobbiamo essere consapevoli e in grado di dargli il giusto valore. Per questo durante i nostri due incontri abbiamo condiviso la necessità di lavorare, tramite la comunicazione istituzionale ma anche attraverso uno strumento normativo, ad una nuova valorizzazione dell’offerta di qualità come leva strategica in grado di stimolare un circolo virtuoso in tutta la filiera. E poi i giovani: ci piacerebbe ripensare insieme ad una formazione scolastica dedicata ai futuri imprenditori del turismo in cui la ristorazione italiana possa testimoniare il proprio ruolo”.
Una manifestazione d’intenti confermata anche dalle parole del ministro, Daniela Santanchè, e dell’ad Ivana Jelinic. “La ricchezza enogastronomica della nostra nazione è senza dubbio fra i principali elementi che influenza le decisioni dei viaggiatori – ha commentato Santanchè – I turisti cercano sempre di più esperienze gastronomiche autentiche volte a scoprire la cucina tradizionale del luogo visitato. La ristorazione, simbolo del made in Italy nel mondo, dà un contributo prezioso all’economia e al tempo stesso alla conservazione e alla promozione della cultura e delle tradizioni culinarie locali. Ristorazione e ospitalità sono due facce della stessa medaglia per questo è importante lavorare insieme, anche sul tema della formazione”. “Il turismo enogastronomico è il quarto prodotto più venduto in Italia dopo città d’arte, siti archeologici, viaggi itineranti e mare – ha aggiunto Jelinic – L’incontro ha posto le basi per esperienze di viaggio legate al food sempre più integrate, personalizzabili e innovative. I pacchetti food proposti dagli operatori internazionali confermano l’interesse nei confronti di questo prodotto sul mercato internazionale e sono tante potenzialità di sviluppo. Si punta ad una qualità dell’offerta sempre più alta nonché su un’accessibilità agevolata da prenotazione e organizzazione più smart per promuovere lo sviluppo in chiave turistica delle tante eccellenze enogastronomiche del nostro Paese. Su alcuni mercati l’interesse è tale che gli operatori non possono non proporre servizi food in pacchetti dedicati”.

Marchio patrimonio europeo, Mic: inviate due candidature italiane

Marchio patrimonio europeo, Mic: inviate due candidature italianeRoma, 2 mar. (askanews) – ll Ministero della cultura ha trasmesso alla Commissione europea le due candidature italiane al Marchio del patrimonio europeo nell’ambito della selezione 2023. Il Complesso monumentale di San Vincenzo al Volturno e Sant’Anna di Stazzema saranno ora sottoposte alla valutazione di un panel europeo di esperti, che potrà conferire il titolo a uno solo dei due siti.
Il Marchio del patrimonio europeo è un riconoscimento che mira a rafforzare il senso di appartenenza all’Unione europea, attraverso la valorizzazione di quei siti del patrimonio culturale che possiedono un particolare valore simbolico o rivestono un ruolo importante nella storia e nella cultura europea.
Ad oggi, – informa il Mic – i siti italiani insigniti del Marchio del patrimonio europeo sono quattro: il Comune di Ventotene (selezione 2021), l’Area archeologica di Ostia antica (selezione 2019), Forte Cadine (selezione 2017) e il Museo Casa De Gasperi (selezione 2014).
“L’Italia candida due siti di straordinario valore, entrambi meritevoli di riconoscimento. Qualunque sia la scelta che verrà presa, sarà più che giustificata dall’alto valore simbolico e culturale che il Complesso monumentale di San Vincenzo al Volturno e Sant’Anna di Stazzema rivestono nell’ambito del processo di formazione della comune identità europea”, ha dichiarato il Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano.

Salario minimo, Conte: va fatto subito, confidiamo in tutti i partiti

Salario minimo, Conte: va fatto subito, confidiamo in tutti i partitiRoma, 2 mar. (askanews) – “Gli stipendi troppo bassi sono un’emergenza nazionale. Sul salario minimo non possiamo più attendere. E ora di passare dalle parole ai fatti”. Così il presidente M5S, Giuseppe Conte, sui social dove posta un video facendo un appello a “tutte” le forze politiche, a partire dalla Premier Giorgia Meloni.
Conte ha presentato ad inizio legislatura alla Camera, una Pdl sul salario minimo a 9 euro lordi l’ora. Ieri il gruppo ha chiesto la calendarizzazione in commissione Lavoro alla Camera. “Noi dobbiamo approvare quanto prima questa legge”, ha sottolineo Conte, nel video.
“Confidiamo in tutte le forze politiche, a partire dalla Schlein (segretaria del PD, n.d.r.) che ha detto che è una priorità, Calenda (leader di Azione, n.d.r.) ha aperto a salario, benissimo. Ci rivolgiamo anche alle forze della maggioranza: Meloni, Berlusconi, Salvini convenite che è un’emergenza nazionale? Non dobbiamo farne una battaglia politica partitica, non un orticello” perché si tratta di attuare un “principio costituzionale” che vuole uno stipendio “adeguato” ad una vita dignitosa.
“L’Italia in sede Ocse è l’unico Paese in cui negli ultimi trent’anni i salari medi sono diminuiti addirittura del 2,9%, il 12% dei lavoratori sono poveri e sottopagati, 360mila giovani dai 20 a 29 anni prendono meno di 870 euro al mese, peggio di noi solo la Romania”, conclude.

Naufragio migranti, informativa Piantedosi al Senato l’8 marzo

Naufragio migranti, informativa Piantedosi al Senato l’8 marzoRoma, 2 mar. (askanews) – L’informativa nell’aula del Senato del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sul naufragio dell’imbarcazione di migranti al largo delle coste ioniche calabresi si svolgerà mercoledì prossimo, 8 marzo, nella seduta antimeridiana. E’ quanto è emerso al temine della conferenza dei capigruppo di palazzo Madama. Analoga richiesta era stata avanzata unanimemente dalle opposizioni nei giorni scorsi nei confronti del ministro dei Trasporti Matteo Salvini (dal cui ministero dipende la Guardia costiera) ma, secondo quanto hanno riferito i rappresentanti dei gruppi interessati, Salvini non ha ancora dato una disponibilità.
(segue)

Industria, nel 2022 produzione settore metalmeccanico -0,4%

Industria, nel 2022 produzione settore metalmeccanico -0,4%Roma, 2 mar. (askanews) – Nel 2022 la produzione metalmeccanica si è ridotta dello 0,4% rispetto all’anno precedente, nonostante l’incremento dell’1,3% che si è registrato nel quarto trimestre rispetto ai tre mesi precedenti. E’ quanto rileva la 165esima indagine congiunturale di Federmeccanica. Il risultato è sostanzialmente in linea con quanto fatto registrare dall’intero comparto industriale (-0,3%).
L’export è cresciuto del 14,4% rispetto al 2021, mentre l’import del 19,7%. Gli incrementi dell’interscambio sono influenzati dalla crescita dei valori medi unitari. Resta molto alta (71%) la percentuale di imprese che dichiarano un impatto significativo dei rincari dei prezzi delle materie prime e dell’energia sui costi di produzione. Continua a essere importante (64%) anche la percentuale di imprese che subisce riduzioni dei margini sempre per effetto dei rincari dei prodotti energetici.
Malgrado le tendenze positive, nell’ambito dell’aggregato metalmeccanico sono stati osservati andamenti differenziati tra i vari comparti. In particolare, le attività della metallurgia negli ultimi due trimestri del 2022 hanno segnato cali tendenziali produttivi a doppia cifra, non registrati altrove nel settore. A livello europeo, nella media dell’anno, la flessione produttiva registrata per il settore metalmeccanico si confronta con i risultati positivi realizzati dai principali paesi della Ue.
I livelli produttivi raggiunti nel 2022 sono stati positivamente influenzati dalle esportazioni che nel confronto con il 2021 hanno fatto registrare un +14,4%, mentre le importazioni sono cresciute del 19,7% determinando un saldo commerciale attivo di quasi 45 miliardi di euro. L’indagine di Federmeccanica sottolina che gli incrementi dell’interscambio in valore sono stati influenzati dalla crescita dei valori medi unitari.
Nel quarto trimestre del 2022 la percentuale di imprese sofferenti per i costi dell’energia è sempre molto alta e pari al 71%, nonostante l’attenuazione registrata dei prezzi sui mercati internazionali. Nel 51% dei casi gli elevati costi delle materie prime e dell’energia hanno comportato la riorganizzazione del lavoro e/o dell’attività produttiva, nel 20% si è verificata una riduzione dell’attività di investimento, mentre il 22% ha dichiarato altre conseguenze. E’ rimasta invariata e pari all’8% la percentuale di imprese che ha indicato come possibile conseguenza l’interruzione dell’attività aziendale.
L’andamento dei prezzi delle materie prime energetiche continua a ripercuotersi sui prezzi alla produzione e nel settore metalmeccanico, che risulta il maggior utilizzatore di metalli, nel 2022 i prezzi alla produzione sono aumentati in termini tendenziali del 12,3%. Queste dinamiche hanno un impatto negativo sulla competitività di molte imprese con ricadute sui margini di profitto già condizionati dai costi dell’energia: il 64% delle imprese ha registrato una riduzione del margine operativo lordo.

Piaggio: chiude 2022 record, ricavi a 2,1 mld (+25%), utile 85 mln

Piaggio: chiude 2022 record, ricavi a 2,1 mld (+25%), utile 85 mlnMilano, 2 mar. (askanews) – Piaggio chiude il 2022 con “i risultati migliori di sempre”. I ricavi si attestano a 2,1 miliardi (+25%), l’Ebitda a 298 milioni (+24%) pari a un margine del 14,3%, l’Ebit a 158,7 milioni (+41%, margine del 7,6%). L’utile netto è pari a 84,9 milioni (+41,4%). La posizione finanziaria netta è negativa per -368,2 milioni, in miglioramento di 12,1 milioni, mentre gli investimenti si attestano a 151,7 milioni. Nel 2022 Piaggio ha venduto 625mila veicoli (+16,7%).
Il Cda proporrà all’assemblea un saldo dividendo di 10 centesimi, per complessivi 18,5 centesimi incluso l’acconto, e chiederà il rinnovo del piano di buy back autorizzato ad aprile 2022.
“Il gruppo Piaggio ha chiuso l’esercizio 2022 con i risultati migliori di sempre, stabilendo nuovi record per tutti gli indicatori. Il quadro geopolitico e macroeconomico è stato e rimane complesso, ma affrontiamo il 2023 con fiducia e ottimismo, e proseguiremo il nostro importante percorso di crescita già delineato confermando gli investimenti previsti e l’impegno sulle tematiche ESG. Il focus costante su innovazione e sicurezza rende i nostri marchi tra i più rappresentativi del made in Italy e attrattivi a livello mondiale, con la gamma di scooter, moto e veicoli commerciali più evoluta di sempre, in termini di performance, sicurezza attiva e passiva e sostenibilità ambientale”, afferma Roberto Colaninno, presidente e Ad di Piaggio.
Per il 2023, Piaggio “proseguirà il suo percorso di crescita, confermando gli investimenti previsti in nuovi prodotti e nuovi stabilimenti e rafforzando il proprio impegno sulle tematiche ESG, nonostante le attuali tensioni geopolitiche internazionali ed un contesto macroeconomico volatile”.

Newsweek: il Gemelli migliore ospedale d’Italia, 38° nel mondo

Newsweek: il Gemelli migliore ospedale d’Italia, 38° nel mondoRoma, 2 mar. (askanews) – Il Policlinico Universitario A. Gemelli Irccs si conferma per il terzo anno consecutivo il “migliore ospedale d’Italia”, secondo la classifica stilata dal magazine americano Newsweek in collaborazione con Statista Inc. pubblicata oggi. Una conferma di eccellenza che si ritrova anche nella classifica “mondo” dove il Gemelli si attesta al 38° posto generale cioè nella ristretta cerchia dei migliori ospedali internazionali. Sono solo 5 gli ospedali italiani nella top 100 mondiale e 13 nella top 250 secondo il ranking stilato da un board di esperti internazionali. Nell’edizione 2023 dei World’s best hospitals sono stati esaminati oltre 2.300 ospedali di 28 nazioni.
Ancora un anno difficile da affrontare negli ospedali, per la ‘coda’ del Covid, alla quale si è aggiunta la crisi energetica e la guerra russo-ucraina. Ma la qualità nell’offerta assistenziale offerta a tutta la popolazione non ha subito arretramenti, anzi il Gemelli – evidenzia una nota – ha continuato ad assicurare innovazione ed eccellenza nelle cure.
“Siamo davvero molto felici della conferma del nostro ranking e in particolare di essere ancora al vertice delle strutture ospedaliere nazionali – dichiara il Presidente della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs, Avv. Carlo Fratta Pasini -. L’attuale congiuntura offre straordinarie prospettive di crescita ulteriore sia nelle attività cliniche che in quelle di ricerca, ma anche severe preoccupazioni per l’aumento dei costi e per i limiti e i vincoli all’accesso ai fondi pubblici da parte di un ente come il nostro, che viene riduttivamente considerato di natura privatistica, nonostante il carattere non profit, la missione rivolta a tutti i bisognosi di cure e l’approccio cristiano alle persone malate”.
“Il singolare ruolo del Gemelli – prosegue il Presidente Fratta Pasini – , che da un lato si fa carico di oltre un quinto dei bisogni sanitari dei cittadini del Lazio, specie di quelli a complessità più elevata, e dall’altro riesce a superare nella qualità delle cure ogni altra struttura sanitaria nazionale, deve trovare adeguato riconoscimento e sostegno sia presso il nuovo governo regionale che presso quello nazionale. Siamo fiduciosi che ciò spossa avvenire in tempi ragionevoli e particolarmente grati della benevola attenzione e della considerazione che ci viene dimostrata”.
“È con legittimo orgoglio e grande soddisfazione che abbiamo appreso i risultati della nuova classifica di Newsweek – afferma il Direttore Generale della Fondazione Policlinico Gemelli, Prof. Marco Elefanti -. Condivido questa bella notizia con l’intera comunità del Gemelli e dell’Università Cattolica, cui esprimo sentimenti di grande gratitudine per l’impegno quotidiano nel garantire le migliori cure a tutte le persone che si rivolgono con fiducia al nostro Ospedale. Il raggiungimento di risultati di questo livello su scala internazionale non può coniugarsi con sistemi di regolazione e di rimborso che uniformano le strutture sanitarie per acuti ad alta complessità con quelle impegnate nel trattamento di casi di medio bassa complessità talvolta peraltro contraddistinte, queste ultime, da scelte volte a privilegiare specifiche aree specialistiche a maggiore convenienza. Si rende con urgenza necessaria – considera il DG Elefanti -, per consentire un rafforzamento del posizionamento a livello internazionale delle più qualificate e complesse strutture ospedaliere del Paese, l’introduzione di un sistema di finanziamento e di valutazione dedicato e specifico, che superi la dimensione regionale e miri a creare le condizioni per la realizzazione di una rete di qualificate strutture di interesse nazionale”.
Nell’edizione 2023 dei World’s best hospitals, sono stati esaminati oltre 2.300 ospedali di 28 nazioni. Ogni ospedale viene valutato con un punteggio derivante dal parere di esperti, dai dati di patient satisfaction, dalle metriche che descrivono la qualità degli ospedali (es. qualità dei trattamenti, tempi d’attesa, misure di igiene, safety dei pazienti, numero di pazienti per medico/infermiere), e da un’indagine sull’implementazione dei PROMs (Patient Reported Outcome Measures). Alla fine di questa impegnativa ricognizione, un board di esperti internazionali stila il ranking dei Global Top 250 e una serie di ‘top list’, nazione per nazione. Obiettivo finale è fornire ai pazienti uno strumento per prendere decisioni informate circa la scelta dell’ospedale migliore per le loro necessità di salute e offrire agli ospedali un benchmark composito, indicativo delle loro performance rispetto a strutture simili a livello nazionale e internazionale.

Tesla punta a nuovo modello economico ma non dà tempi, titolo giù 5%

Tesla punta a nuovo modello economico ma non dà tempi, titolo giù 5%Roma, 2 mar. (askanews) – Incontrando ieri gli investitori i vertici di Tesla hanno affermato che, grazie ai miglioramenti in termini di efficienza e costi, l’azienda è sulla buona strada per lanciare un veicolo elettrico molto più economico, attingendo a un nuovo ampio mercato.
I progressi compiuti verso quella che l’azienda ha definito una “piattaforma di nuova generazione” per un veicolo più economico hanno dominato il primo investor day di Tesla nella sua fabbrica in Texas. Le azioni della società sono scese del 5% nel dopoborsa americani perchè i dirigenti non hanno voluto dare dettagli su quando sarebbe stato lanciato un nuovo modello o quanto sarebbe costato.
Lars Moravy, capo dell’ingegneria dei veicoli, ha dichiarato: “Ci muoveremo così rapidamente nei prossimi due anni”. Ha aggiunto che il nuovo veicolo “di grande volume” sarebbe stato prodotto in una serie di stabilimenti dell’azienda, tra cui una nuova struttura in Messico che è stata annunciata dal presidente del paese all’inizio di questa settimana e confermata da Tesla ieri.
L’amministratore delegato Elon Musk ha affermato che “l’accessibilità economica” è stata il più grande ostacolo all’ingresso in un mercato molto più ampio da parte di Tesla. Prima delle recenti riduzioni dei prezzi per i suoi veicoli elettrici, ha affermato, “non eravamo sicuri di quale fosse l’elasticità sul prezzo della domanda per Tesla”.
“Abbiamo scoperto che anche piccole variazioni di prezzo hanno un grande impatto sulla domanda, molto grande”, ha aggiunto.
Nella prima apparente conferma che il giro di riduzioni dei prezzi ha contribuito a rilanciare la domanda dopo un inizio anno debole, Tom Zhu, capo delle operazioni di Tesla in Cina, ha affermato che i prezzi più bassi hanno avuto un impatto immediato, con l’azienda che ha aumentato la sua quota di mercato nel Paese.
Musk ha assunto un ruolo insolitamente di basso profilo all’evento per gli investitori, lasciando ai dirigenti il compito di illustrare in dettaglio come hanno migliorato l’efficienza e ridotto i costi con l’obiettivo di rendere più economica la produzione del prossimo modello dell’azienda.
Zhu ha affermato che la società ha seguito un processo in ciascuno dei suoi stabilimenti automobilistici di “interrogazione, eliminazione, semplificazione, accelerazione, automatizzazione” – interrogando ogni fase del suo processo di produzione e tagliando tutto ciò che non era essenziale, prima di capire come accelerare il processo e automatizzarlo.
Un’auto a un prezzo inferiore è vista da molti analisti di Wall Street come essenziale per l’obiettivo di Tesla di vendere 20 milioni di veicoli all’anno entro la fine del decennio, rispetto agli 1,3 milioni venduti nel 2022. Zach Kirkhorn, chief financial officer, ha affermato che la società ha bisogno di investimenti da 150 miliardi a 175 miliardi di dollari per raggiungere il suo obiettivo di produzione nel 2030, anche se ha aggiunto che la casa automobilistica prevede di raggiungere questo obiettivo con il suo flusso di cassa operativo.
Commentando il nuovo stabilimento in Messico, Musk ha dichiarato: “Continueremo ad espandere la produzione in tutti i nostri stabilimenti. Non si tratta di spostare la produzione da nessuna parte da nessuna parte, si tratta di espandere la produzione globale totale”.

Ucraina,Lavrov: Berlusconi leader ragionevole,non intensifica tensioni

Ucraina,Lavrov: Berlusconi leader ragionevole,non intensifica tensioniNuova Delhi, 2 mar. (askanews) – “Sentiamo le valutazioni e le dichiarazioni di tanti leader internazionali e politici con esperienza. Ovviamente, Silvio Berlusconi è uno di loro. E’ un uomo ragionevole che non cerca di dipingere tutto in bianco e nero, non cerca di intensificare tensioni nel mondo sotto lo slogan della lotta della democrazia contro l’autocrazia. Berlusconi comprende la necessità di risolvere i problemi da cui dipende la nostra vita”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, rispondendo a Nuova Delhi una domanda dei giornalisti italiani in merito alla posizione di Berlusconi sul conflitto in Ucraina.

Vergara: sale operative vigilanza privata collaborino con pubblico

Vergara: sale operative vigilanza privata collaborino con pubblicoMilano, 2 mar. (askanews) – “In Italia sono operativi oltre duemila istituti di vigilanza, con altrettante sale di videocontrollo, che potrebbero essere di supporto a quelle gestite dalle forze dell’ordine. La tecnologia può essere la nostra migliore alleata per fronteggiare l’aumento dei reati predatori in Italia. Furti e rapine hanno registrato un ulteriore consistente incremento aumentando la percezione di insicurezza nelle famiglie. Tuttavia serve un nuovo approccio culturale. Se a Londra ci sono 600mila impianti di videosorveglianza, gestiti da servizi di vigilanza privata, a Roma, invece, esistono solo 3200 sistemi di videocontrollo. Questi numeri dimostrano che manca una cultura sulla sicurezza”. Lo ha detto Domenico Vergara, presidente dell’Osservatorio nazionale di Vigilanza per la Sicurezza, nel corso del webinar “Le case degli italiani come Fort Apache” promosso dall’OnaViSi.
“Purtroppo ci sono tante famiglie e imprese, che ancora oggi affidano la propria sicurezza a strutture e operatori non specializzati. Per un’azione efficace in termini di deterrenza è opportuno rivolgersi a istituti di vigilanza, regolarmente autorizzati dalle Prefetture, in grado di garantire assistenza 24 ore al giorno con l’intervento immediato delle pattuglie, in caso di emergenza, tutelando persone e beni”. “In Italia – aggiunge Vergara – sono operativi oltre duemila istituti di vigilanza con un fatturato medio di circa tre miliardi di euro e poco più di 86 mila guardie giurate. Un vero e proprio piccolo ‘esercito’ a disposizione della sicurezza pubblica in grado di prestare servizio presso i siti statici. Dalla sinergia tra pubblico e privato è possibile arginare la deriva criminale che è tornata ad assediare il nostro Paese”.
A raccogliere la proposta del presidente Vergara è stata Giuseppina Castiello, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri: “Il governo ha confermato l’attenzione al tema della sicurezza dei cittadini già nella legge di Bilancio 2023 rinnovando il ‘bonus’ per la videosorveglianza – ha detto Castiello – E’ solo un primo passo di un cammino più complesso che parte dalla revisione necessaria della riforma Cartabia che ha mostrato alcuni limiti per ciò che attiene la repressione di alcuni reati che rischiano di restare impuniti. Stiamo lavorando al nuovo Piano Sicurezza che dovrà essere ancora più incisivo per debellare la microcriminalità attraverso una maggiore presenza delle forze dell’ordine sui territori. Sul piano delle tecnologie è importante mettere nelle migliori condizioni possibili sia i privati che gli enti locali di poterne usufruire. La politica deve agire in questo senso riservando i fondi necessari a garantire maggiore sicurezza agli italiani”.
Secondo Annarita Patriarca, segretario dell’Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati, “bisogna favorire con ogni mezzo l’interazione tra impianti pubblici e privati di videosorveglianza agendo prioritariamente sull’aggiornamento e sulla manutenzione affinché riescano a dialogare correttamente tra loro”. “Sono stati previsti 15 milioni di euro per il triennio 2023/2025 per la videosorveglianza e 36 milioni di euro legati al Patto per la sicurezza urbana, oltre agli incentivi fiscali riconfermati nell’ultima Finanziaria – ha detto Patriarca – Bisogna però censire gli impianti già esistenti verificandone la funzionalità. A Napoli, ad esempio, su 800 dispositivi ne sono in funzione solo il 72%. Siamo ben lontani da esperienze di altre capitali europee che già sono indirizzate all’utilizzo dell’intelligenza artificiale e dei sensori audio e di movimento che sono in grado di far scattare l’allarme in tempo utile a un’efficace azione di prevenzione da parte delle forze dell’ordine. Voglio ricordare, infine, l’importanza di una misura cara a Forza Italia come quella del Poliziotto di quartiere, che ha consentito di aumentare di molto la percezione di sicurezza dei cittadini favorendo il dialogo con donne e uomini in divisa”.
Sulla presenza delle forze dell’ordine si è soffermata Carla Giuliano (M5s), Commissione Giustizia della Camera: “Grazie a un nostro emendamento, accolto dal governo, è stato istituito un Fondo di 4 milioni di euro per l’assunzione di personale tra le forze di polizia e i vigili del Fuoco. Grazie ad altri nostri due emendamenti presentati in Commissione Giustizia, accolti dal governo, sono state previste assunzioni per funzionari giuridico-pedagogici e nuove assunzioni nella polizia penitenziaria – ha detto – Misure necessarie a rinforzare due settori fondamentali per la sicurezza pubblica. Per ciò che attiene le nuove tecnologie bisogna informare i cittadini in modo esaustivo sulle agevolazioni e sull’utilità che gli impianti di videosorveglianza ricoprono. Spetta non solo ai politici ma anche ai tecnici colmare questo vulnus. Anche sul piano della riforma Cartabia, bisogna intervenire per far tornare alcuni reati predatori nell’ambito di quelli procedibili d’ufficio. Mi riferisco proprio ai furti aggravati che, con la riforma, sono procedibili a querela di parte. Lo ritengo un grave errore”.
Sempre sul tema della sicurezza è intervenuto Vincenzo Moretta, presidente della Fondazione dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili di Napoli: “Le statistiche degli ultimi mesi sono allarmanti – ha sottolineato Moretta – Cinquecento infrazioni al giorno sono inammissibili. I cittadini e i professionisti che assistono le imprese hanno percepito il timore di vedersi violati nella propria casa o nella propria azienda spesso con modalità violente. Oggi ci sono una serie di incentivi fiscali che il governo ha confermato spetta a noi guidare imprese e famiglie per cogliere queste opportunità”. (nella foto: Domenico Vergara, presidente Onavisi)