Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: askanews

Giustizia,Conte:Governo apre spazi impunità e colpisce informazione

Giustizia,Conte:Governo apre spazi impunità e colpisce informazioneMilano, 15 giu. (askanews) – Il ddl sulla giustizia che il Cdm si appresta a varare “apre spazi di impunità”, “indebolisce la lotta alla corruzione” e “colpisce il diritto all’informazione”. È il giudizio del presidente del M5s Giuseppe Conte, in una dichiarazione in cui osserva: “Dopo lo stop di questi giorni dei lavori parlamentari per la morte diBerlusconi, oggi l’emergenza del Governo è un Consiglio dei Ministri per esaminare un disegno di legge sulla giustizia”.

Dalle anticipazioni, prosegue Conte, “ricaviamo che la riforma introdurrà nuovi spazi di impunità, indebolendo i presidi contro la corruzione, oltre a colpire il diritto all’informazione. Abolendo l’abuso d’ufficio e limitando altri strumenti contro il malaffare si dimostra di non avere a cuore la tutela della legalità e del diritto alla giustizia. E tutto questo viene realizzato cavalcando l’onda emotiva della morte di Berlusconi, anzi, come esplicitamente dichiarato da alcuni esponenti di Governo, per omaggiarne la memoria. È un’assurdità”.

Conte: assente in Duomo per rispetto, M5s ad antipodi Berlusconi

Conte: assente in Duomo per rispetto, M5s ad antipodi BerlusconiMilano, 15 giu. (askanews) – “Alcune gratuite ricostruzioni fatte sulla mia scelta di non andare al funerale di Berlusconi” sono “un’assurdità”. Lo dichiara il presidente del M5s Giuseppe Conte, che in una nota spiega che “ieri sono rimasto in silenzio perché ho ritenuto inopportuna qualsiasi polemica politica mentre si celebravano le esequie. Il rispetto per la morte e per il dolore che provano familiari e persone che hanno amato Silvio Berlusconi sono sacri e il Movimento 5 Stelle lo ha dimostrato esprimendo, con chiarezza, sincero cordoglio verso chi avverte il vuoto doloroso di questa perdita”.

Prosegue Conte: “Allo stesso modo però ritengo una forma di rispetto nei confronti sia del dolore delle persone vicine a Berlusconi che della storia e dei valori che condivido intimamente con la mia comunità politica, il Movimento 5 Stelle, non aver partecipato alla funzione funebre: trattasi di due storie molto distanti e, per molti versi, agli antipodi”. Per Conte “vi è poi un’altra considerazione da sottolineare. Un attimo dopo il decesso è scattato un meccanismo sincrono e complesso, che ha visto il Governo proclamare il lutto nazionale, il Parlamento fermare le attività d’aula, le televisioni pubbliche e private rincorrersi in ricostruzioni agiografiche, insomma un parossismo celebrativo che in queste ore sta spingendo anche molti osservatori stranieri a interrogarsi sui nostri ‘stili e costumi’ democratici. Io penso che ‘rispetto’ significhi mantenersi sobri, franchi nel dirsi le cose come stanno e, soprattutto, coerenti con la propria storia”.

Angelini Industries, ricavi 2022 oltre 2 miliardi

Angelini Industries, ricavi 2022 oltre 2 miliardiRoma, 15 giu. (askanews) – Angelini Industries, il gruppo industriale italiano attivo in 21 paesi con 5.800 dipendenti nei settori salute, tecnologia industriale e largo consumo, ha chiuso il bilancio consolidato del 2022 con un valore dei ricavi complessivi mai raggiunto prima, pari a 2,057 miliardi di euro, in aumento del 14,88% rispetto al 2021 (1,790 miliardi). Il margine operativo lordo è di 254,7 milioni, il risultato operativo è di 39 milioni, il risultato netto di 80 milioni. Il 54% dei ricavi di Angelini Industries, è generato in Italia, mentre il 46% è prodotto all’estero, di cui il 37% in Europa e il 9% nel resto del mondo. “I risultati registrati nel 2022 – commenta il Ceo Sergio Marullo di Condojanni – confermano la solidità del nostro Gruppo e le scelte strategiche che abbiamo operato in questi tre anni di lavoro. La nostra è una visione imprenditoriale di lungo periodo, che quindi ci dà agio di investire pensando veramente al futuro, immaginandone le sfide e decidendo di conseguenza. In questa chiave è possibile quindi leggere gli 800 milioni di euro che abbiamo investito nel triennio e che ci hanno permesso di rafforzarci ulteriormente nell’area della brain health – dove puntiamo a dare risposte concrete ai pazienti affetti da epilessia resistente ai farmaci. Al contempo nell’area della tecnologia industriale puntiamo a cogliere le grandi opportunità di sviluppo nella robotica e nell’automazione che il commercio online ha aperto e progressivamente fatto crescere durante la pandemia, con un focus particolare sul Nord America dove intendiamo concentrare i nostri sforzi nel prossimo anno. Una menzione particolare, in quanto fattore chiave in questo percorso di crescita, va a tutti i nostri collaboratori che, con passione e determinazione, hanno messo a disposizione del nostro Gruppo le proprie competenze”.

Team scienziati Gb-Usa crea in laboratorio embrioni umani sintetici

Team scienziati Gb-Usa crea in laboratorio embrioni umani sinteticiRoma, 15 giu. (askanews) – Un esperimento che solleva inevitabilmente gravi perplessità bioetiche quello realizzato nel Regno unito da una squadra di scienziati che sono riusciti a far crescere embrioni umani sintentici utilizzando cellule staminali. Ne dà notizia oggi il Guardian.

Gli scienziati hanno affermato che questi embrioni, che assomigliano a quelli delle prime fasi dello sviluppo umano, potrebbero fornire un punto d’osservazione fondamentale per la formazione di disturbi genetici o per stabilire le cause biologiche degli aborti ricorrenti. Nel contempo, però, questo tipo di attività solleva gravissimi problemi etici e normativi. Le strutture biologiche create in laboratorio non presentano un cuore pulsante o un inizio di cervello, scrive il Guardian. Includono invece cellule che normalmente vanno a formare la placenta o lo stesso embrione.

“Possiamo creare modelli simili a embrioni umani riprogrammando le cellule (staminali embrionali)”, ha detto Magdalena Zernicka-Goetz dell’Università di Cambridge e del California Institute of Technology, nel descrivere la ricerca in un discorso tenuto presso l’incontro annuale dell’International Society for Stem Cell Research a Boston. Non vi è alcuna prospettiva a breve termine che gli embrioni sintetici – creati quindi senza l’intervento di sperma o la presenza di ovuli – vengano destinati all’uso clinico. Sarebbe inoltre illegale nel Regno unito impiantarli nell’utero di una paziente e non è ancora chiaro se queste strutture abbiano il potenziale per continuare a maturare oltre le prime fasi di sviluppo.

Gli scienziati hanno motivato questa ricerca sostenendo che serve per comprendere meglio i meccanismi di sviluppo genetici, alla luce dei limiti che sono normativamente posti nella coltivazione degli embrioni umani, che è oggi di 14 giorni. Robin Lovell-Badge, capo della ricerca biologica delle cellule staminali e della genetica dello sviluppo presso il Francis Crick Institute di Londra, ha dichiarato: “L’idea è che, se si modella davvero il normale sviluppo embrionale umano utilizzando le cellule staminali, sia possibile ottenere un’enorme quantità di informazioni su come iniziamo lo sviluppo, su cosa può andare storto, senza dover utilizzare embrioni precoci per la ricerca”.

In precedenza, il team di Zernicka-Goetz e un gruppo rivale presso l’Istituto Weizmann in Israele avevano già dimostrato che le cellule staminali dei topi potrebbero essere indotte ad autoassemblarsi in strutture embrionali precoci con un tratto intestinale, l’inizio di un cervello e un cuore pulsante. Da allora, è in corso una gara per tradurre questo lavoro in modelli umani e diversi team sono stati in grado di replicare le primissime fasi di sviluppo. Queste ricerche sui topi, tuttavia, non sono riuscite finora a portare allo sviluppo di una creatura completa. I dettagli dell’ultimo lavoro, del laboratorio Cambridge-Caltech, devono ancora essere pubblicati su una rivista peer-reviewed. Le strutture modello, ciascuna cresciuta da una singola cellula staminale embrionale, hanno raggiunto l’inizio di una fase cruciale dello sviluppo embrionale conosciuta come gastrulazione, cioè quando l’embrione si trasforma da un continuum di cellule alla formazione di linee cellulari distinte e all’impostazione degli assi di base dell’organismo. In questa fase, l’embrione non ha ancora un cuore pulsante, un intestino o un inizio di cervello. “Il nostro modello è il primo modello di embrione umano a tre linee in cui sono differenziate le cellule amniotiche e germinali, cioè le cellule precursori dell’uovo e dello sperma”, ha detto Zernicka-Goetz al Guardian prima del discorso. “È bellissimo e creato interamente da cellule staminali embrionali”. Ma al di là dell’entusiasmo dei ricercatori, la velocità con cui gli studi in questo campo si stanno sviluppando ha portato lo stato dell’arte a un punto molto più avanzato rispetto alla normativa, tanto che si può dire che nelle diverse legislazioni ci sia un vuoto legale dai tratti piuttosto pericolosi. D’altronde, gli stessi scienziati non sono in grado di dire se questi embrioni sintetici abbiano la capacità di diventare una creatura vivente completa. Finora gli esperimenti su cavie hanno dato risultati non univoci. Ad aprile ricercatori in Cina hanno creato embrioni sintetici da cellule di scimmia e li hanno impiantati nei grembi di scimmie adulte, alcune delle quali hanno mostrato i primi segni di gravidanza, ma nessuna di queste ha continuato a svilupparsi oltre pochi giorni. Gli scienziati affermano che non è chiaro se l’ostacolo a uno sviluppo più avanzato sia meramente tecnico o abbia una causa biologica più fondamentale. “È molto difficile rispondere – ha detto Lovell-Badge – e sarà difficile dire se c’è un problema intrinseco o se è solo una questione di tecnica”.

Fi, Weber a Tajani e Presidenza: “massimo sostegno dal Ppe”

Fi, Weber a Tajani e Presidenza: “massimo sostegno dal Ppe”Roma, 15 giu. (askanews) – Il vicepremier e coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, si è collegato alla riunione di Presidenza del Ppe dalla sede del partito, in piazza San Lorenzo in Lucina. Durante la riunione, riferiscono fonti di Forza Italia- e’ stata ricordata la straordinaria figura del presidente Silvio Berlusconi. Antonio Tajani ha ribadito che “la linea di Forza Italia resta e resterà europeista ed atlantista. Il movimento azzurro continuerà a essere il partito di riferimento dei moderati, pilastro del centrodestra”. Il presidente del Ppe, Manfred Weber, ha assicurato “il pieno sostegno a Forza Italia e alla sua azione di governo all’interno dell’esecutivo, di cui il movimento azzurro è asse portante”

Intesa Sanpaolo: al via Isybank, la banca digitale del gruppo

Intesa Sanpaolo: al via Isybank, la banca digitale del gruppoMilano, 15 giu. (askanews) – Intesa Sanpaolo presenta Isybank, la nuova banca digitale del gruppo, uno dei pilastri del piano d’impresa 2022-25, centrale nel modello di servizio alla clientela e nella strategia di sviluppo digitale.

Isybank si rivolge ai 4 milioni di clienti della banca che già non usano le filiali in quanto fruitori prevalentemente digitali dei servizi bancari e orientati al mobile banking. La nuova app Isybank sarà disponibile da oggi in versione sia iOS sia Android. Nell’arco del piano, per lo sviluppo e la crescita di Isybank sono previsti investimenti per 650 milioni: 128 milioni sono stati investiti nel 2022, altri 152 milioni sono stimati nel 2023, con un forte impatto sull’infrastruttura tecnologica dell’intero gruppo, e lancio operativo nel 2024 su un livello di clienti elevato. Ad oggi sono già 400 gli specialisti dedicati alla nuova banca digitale. “Sono orgoglioso di questa iniziativa che rappresenta un punto di forza non solo per il gruppo ma per l’Italia”, ha dichiarato il Ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina. “E’ la dimostrazione che in questo Paese siamo capaci di far cose eccellenti a livello mondiale. La tecnologia è il futuro della forza di un’azienda, non è una minaccia per chi lavora in una banca ma è unga grandiosa opportunità”.

Al vertice della nuova banca digitale l’AD Antonio Valitutti e il presidente Mario Boselli. Nel board anche Virginia Borla, Giampio Bracchi, Donatella Busso, Renato Cerioli, Andrea Chioatto, Achille Galdini, Paola Papanicolaou. Il lancio della nuova realtà è avvenuto a Milano in Gioia 22 – la Scheggia di vetro – il grattacielo situato a Porta Nuova, che ospita la sede operativa di Isybank e altre divisioni del gruppo Intesa Sanpaolo.

Usa trattano per dislocare in Giappone task-force multidominio

Usa trattano per dislocare in Giappone task-force multidominioRoma, 15 giu. (askanews) – Gli Stati Uniti hanno avviato discussioni con il Giappone dislocare nel paese asiatico una nuova task-force multidominio. L’ha affermato la segretario all’Esercito Usa Christine Wormuth, secondo quanto riporta oggi Nikkei Asia.

Le task-force multidominio gestiscono capacità ad ampio spettro come l’attacco a lungo raggio, la difesa aerea, l’intelligence, la guerra informatica, la guerra elettronica e il supporto logistico. “Le nazioni ospitanti devono decidere cosa sono disposte a ospitare e voglioni farlo su base permanente oa rotazione”, ha detto martedì Wormuth a un gruppo di giornalisti. “Penso che conversazioni siano in corso con i giapponesi, per esempio”, ha detto Wormuth. “Abbiamo un ottimo rapporto con le Forze di autodifesa nipponiche”.

La dislocazione di questa unità in Giappone si collocherebbe nell’attività Usa per la riconfigurazione della sua presenza nel Pacifico alla luce della crescente potenza cinese che Washington punta a contenere compattando le sue alleanze nella regione. L’unità dovrebbe operare missili terrestri con una portata di oltre 1.000 chilometri.

L’esercito Usa ha al momento task-force multidominio negli stati americani di Washington e Hawaii. All’estero per ora ce n’è una solo in Germania.

Delegazione Commissione Esteri e Difesa Senato in visita in Romania

Delegazione Commissione Esteri e Difesa Senato in visita in RomaniaRoma, 15 giu. (askanews) – Il 13 e 14 giugno si è svolta la visita in Romania di una delegazione della Commissione Affari Esteri e Difesa del Senato della Repubblica, guidata dal suo Vicepresidente, il senatore Roberto Menia, accompagnato dai colleghi senatori Raffaele Speranzon ed Enrico Borghi e dal consigliere di Commissione Giovanni Baiocchi. La missione ha previsto tappe a Costanza e Bucarest.

A Costanza la delegazione italiana ha visitato la base NATO presso l’aeroporto “Mihail Kogalniceanu”, intrattenendosi con il suo Comandante, Nicolae Cretu, e con il comandante della Task Force Air “Gladiator” dell’Aeronautica militare italiana, il colonnello Antonino Massara. La Task Force italiana è stata rischierata dal novembre 2022 a Costanza per attività di “Air Policing” – ossia di sorveglianza e protezione dei cieli – contribuendo così a garantire l’integrità dello spazio aereo della Romania e dell’Alleanza Atlantica. A Bucarest, accompagnati dall’ambasciatore Alfredo Durante Mangoni, i parlamentari italiani hanno incontrato presso il Parlamento di Romania Titus Corlatean, presidente della Commissione Affari Esteri del Senato, e i senatori Gheorghita Mîndruta e Sebastian Raducanu della Commissione Difesa. La giornata è proseguita al ministero della Difesa con un incontro con Liana Negoita, direttrice per la Politica di Difesa e con la Vice Direttrice Violeta Nicolescu; e al Ministero degli Esteri, dove la delegazione italiana è stata ricevuta dal segretario di Stato agli Affari Strategici Iulian Fota.

In serata, presso la Residenza l’Italia, gli ospiti italiani hanno dialogato con il presidente del Centro Euroatlantico di Resilienza (E-ARC), Segretario di Stato Ovidiu Raetchi e con il fondatore e Amministratore delegato del think tank romeno “New Strategy Centre”, George Scutaru. La visita della delegazione della Commissione Affari Esteri e Difesa del Senato italiano ha consentito di passare in rassegna con gli interlocutori romeni alcuni dei dossier prioritari dell’agenda internazionale – quali la guerra di aggressione in Ucraina e le sue conseguenze; il Mediterraneo allargato; la situazione nei Balcani con particolare riferimento ai recenti sviluppi in Kosovo e Bosnia – ed effettuare una disamina dello stato e delle prospettive delle relazioni bilaterali, nel solco del proficuo dialogo politico tra i due Paesi.

La Grecia ha dichiarato 3 giorni di lutto per l’ecatombe di migranti

La Grecia ha dichiarato 3 giorni di lutto per l’ecatombe di migrantiRoma, 15 giu. (askanews) – Almeno 78 persone sono morte e più di 100 sono state salvate dopo che un peschereccio è affondato al largo della Grecia meridionale, ma secondo i sopravvissuti sull’imbarcazione si trovavano fino a 750, tra cui 100 bambini nella stiva. La Grecia ritiene che si tratti di una delle più grandi tragedie migratorie di sempre e ha dichiarato tre giorni di lutto.

La barca è affondata a circa 80 chilometri a sud-ovest di Pylos mercoledì mattina secondo la guardia costiera greca. L’agenzia di frontiera dell’UE Frontex ha dichiarato di aver avvistato la barca nel primo pomeriggio di martedì e ne ha immediatamente informato le autorità greche e italiane. La guardia costiera ha detto in seguito che nessuno a bordo indossava giubbotti di salvataggio.

Ambasciatore Stefanini: Nato è fronte unito, non si ripeterà Bucarest 2008

Ambasciatore Stefanini: Nato è fronte unito, non si ripeterà Bucarest 2008Milano, 15 giu. (askanews) – A Bucarest nel 2008, “la prima volta che si presentò questo problema, ci fu una discussione difficilissima che dette un segnale di divisione all’interno dell’Alleanza, perché l’Alleanza allora era divisa. Si risolse in una dichiarazione di principio, ovvero Ucraina e Georgia entreranno nella Nato, molto categorica, che infuriò Vladimir Putin e contemporaneamente diede una percezione di debolezza. Questo a Vilnius non succederà”. Lo afferma deciso l’ambasciatore Stefano Stefanini, tracciando per askanews quello che ci si potrebbe aspettare dal prossimo summit estivo dell’Alleanza militare, previsto per l’11 e 12 luglio nella capitale lituana. “La questione dell’ingresso dell’Ucraina nella Nato – che potrebbe essere l’unica garanzia che quello che è successo il 24 febbraio 2022 non si ripeta – è un problema che si può porre soltanto nel momento in cui la guerra abbia termine”, prosegue.

Stefanini è stato consigliere diplomatico del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e nel 2008 era rappresentante permanente d’Italia presso la NATO. “Quello che molto probabilmente l’Alleanza farà adesso è essenzialmente confermare l’appoggio, stabilire un raccordo forte con l’Ucraina e riaffermare il ‘Whatever it takes’ (in italiano “Tutto ciò che è necessario” o anche “Costi quel che costi”), ovvero il messaggio che americani ed europei stanno dando alla Russia e all’Ucraina, di essere pronti a sostenerla quanto e finché sarà necessario” afferma. Il tempo è tiranno con tutti e più si va avanti più consuma le parti nel conflitto. Ma “la Russia ritiene che il tempo giochi a suo favore avendo un sistema di risorse che l’Ucraina non ha e di poter continuare la guerra a tempo indeterminato, perché – a loro modo di vedere – prima o poi gli americani si stancheranno di sostenere l’Ucraina” aggiunge Stefanini. “Quello che può dire la Nato è appunto: assolutamente no, noi continueremo a sostenere Kiev per quanto tempo sarà necessario”.

Il tutto anche se “sappiamo tutti che le elezioni presidenziali americane, come un qualsiasi evento interno in Russia, possono cambiare” i giochi. “Ma la Nato deve ragionare in termini di continuità della politica estera. Cambiano i governi. È cambiato il governo in Germania, ad esempio. Ma i dati essenziali della politica estera non cambiano. Sappiamo tutti che una rielezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti potrebbe cambiare molte cose, ma c’è da augurarsi che gli americani non si lascino incantare dalle sirene”. C’è inoltre chi ipotizza un futuro di neutralità per l’Ucraina, un modello israeliano o svizzero. “La guerra in corso – replica Stefanini – potrebbe terminare con un armistizio alla coreana, ma nel momento in cui gli ucraini con i russi negoziassero un trattato di pace, saranno gli ucraini a decidere se la loro sicurezza può essere garantita sufficientemente da una soluzione ‘svizzera’ o ‘israeliana’. Da notare che la Svizzera è circondata dalla Nato, e quindi il problema è molto relativo per la Svizzera. Israele non ha come vicino la Russia. E dalla guerra dei 6 giorni ha una netta superiorità militare. Questo non è il caso dell’Ucraina. E comunque mi pare difficile immaginare un negoziato di pace con Putin al potere. Se ci fosse non un cambio di regime, ma di leadership, forse il discorso potrebbe essere diverso”.

In sostanza da evitare a Vilnius è di “parlare di adesione” dell’Ucraina “alla Nato, anche perché la formula di quelli che spingono in questo senso è ‘adesione quando le circostanze permettono’” e “sarebbe una ripetizione di Bucarest. Contemporaneamente “rafforzare i legami e la cooperazione. E poi continuare quello che si sta facendo, che poi essenzialmente lo fanno le nazioni perché gli eserciti rimangono nazionali”. Altra questione sarà poi Stoccolma e la sua adesione, dopo che Helsinki è riuscita a entrare nella Nato come 31esimo Paese. “Se la Svezia continua a rimanere a bocca asciutta, siamo di fronte a un problema Nato-Turchia che non potrebbe che rallegrare Putin: Recep Tayyip Erdogan con altri 5 anni davanti a lui, deve mollare sulla questione perché altrimenti, se continua ad avanzare motivi pretestuosi, si crea davvero un’incompatibilità tra Turchia e Nato. Ma Erdogan penso negozierà, come al solito”.

(di Cristina Giuliano)