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Lega presenta Ddl per uso Doggy bag in ristoranti contro spreco

Lega presenta Ddl per uso Doggy bag in ristoranti contro sprecoRoma, 9 gen. (askanews) – Un Disegno di legge per promuovere l’uso delle cosiddette “doggy bag” nei ristoranti e combattere spreco alimentare. Prima firmataria del Dddl n. 972 “Misure per sensibilizzare i consumatori all’adozione di condotte virtuose orientate alla riduzione dello spreco alimentare”, depositato lo scorso 19 dicembre, è la senatrice leghista Mara Bizzotto, vicepresidente vicario del gruppo Lega a Palazzo Madama. La Doggy bag, ossia la pratica di portare a casa il cibo non consumato al ristorante, è una possibilità già prevista dalla legge in paesi come la Francia, la Spagna e l’Inghilterra.

Il Disegno di legge nasce dall’esigenza di “combattere lo spreco alimentare che in Italia, secondo i dati Eurostat, vede ogni anno 140 chilogrammi di cibo buttato pro capite e la conseguente produzione di elevate quantità di rifiuti – spiega la senatrice leghista – Un fenomeno, quello dello spreco di cibo, assolutamente inaccettabile e che va contrastato con l’educazione alle buone pratiche sia in casa che nella ristorazione”. “Con il nostro DDL vogliamo sensibilizzare i cittadini sulla riduzione dello spreco di cibo e sul consumo responsabile – spiega Bizzotto in una nota – Oggi la possibilità di portare a casa il cibo non consumato al ristorante rimane una pratica ancora poco esercitata da parte degli italiani che considerano questo comportamento, in realtà molto virtuoso, fonte di imbarazzo”.

Per questo, nel Ddl sono previste misure specifiche che promuovono l’uso della doggy bag, ad esempio attraverso un logo da esporre in maniera evidente all’interno di ristoranti e locali per incentivare la pratica dell’asporto del cibo non mangiato, e l’introduzione sistematica nel menù dell’opzione ‘mezza porzione’ e dei ‘menù baby’ destinati ai bambini. “L’obiettivo è quello di ridurre il più possibile lo spreco di cibo a beneficio dei ristoratori, dei consumatori e della sostenibilità ambientale”.

EO4Security, dallo spazio un aiuto contro i crimini ambientali

EO4Security, dallo spazio un aiuto contro i crimini ambientaliRoma, 9 gen. (askanews) – È diventato operativo EO4SECURITY, un progetto dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) guidato da e-GEOS – una società costituita da Asi (20%) e Telespazio (80%) del gruppo Leonardo – che ha l’obiettivo di monitorare crimini ambientali e attività illegali.

Con EO4SECURITY, in particolare, saranno sviluppati algoritmi all’avanguardia, con le relative piattaforme applicative, per fornire strumenti in grado di offrire tempestivamente informazioni su possibili violazioni delle normative ambientali, ad esempio nel caso di estrazioni minerarie illegali. In un mondo in cui i reati ambientali stanno crescendo significativamente, EO4SECURITY – nota e-Geos – rappresenta un progetto di grande importanza poiché permette di comprendere l’impatto che attività di natura criminale possono avere sulla salvaguardia ambientale dell’intero pianeta. Un ambiente pulito, sicuro e sostenibile è, infatti, parte integrante della piena realizzazione di un ampio spettro di diritti umani e del raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU. Proteggere il nostro pianeta è sinonimo quindi di protezione delle persone.

Lo scopo del progetto è sfruttare la più ampia disponibilità di dati per raccogliere informazioni su piccola o grande scala della Terra. In una sola schermata, EO4SECURITY è in grado di fornire analisi e informazioni sui crimini ambientali utilizzando diverse fonti in grado di generare dati ad alta risoluzione nonché utilizzare osservazioni satellitari giornaliere e analisi storiche di determinate aree. Il progetto EO4SECURITY si baserà sulla complementarità dei dati provenienti dai satelliti di osservazione della Terra con i cosiddetti dati di Open Source Intelligence (OSINT), tratti dai social media o da altri canali. Tutte queste informazioni saranno integrate nei flussi operativi a favore di un facile utilizzo da parte degli utenti finali.

Oltre ad e-GEOS, primo contraente, fanno parte del progetto dell’Esa anche GAF (azienda 100% e-GEOS), Hensoldt Analytics, Janes e Dhiria (spin-off del Politecnico di Milano). L’Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine (UNODC) e l’Istituto internazionale delle Nazioni Unite per la ricerca sul crimine e la giustizia (UNICRI) sono alcuni degli utenti finali coinvolti dall’Esa per sostenere e contribuire la riuscita del progetto. Grazie a EO4SECURITY, e-GEOS – conclude la nota – si conferma partner tecnologico chiave per l’Esa, e affianca il nuovo progetto ad altri due studi in corso per l’Agenzia che riguardano entrambi metodologie innovative di elaborazione radar apertura sintetica (SAR) per applicazioni nell’ambito della sicurezza. Il primo, in particolare, si basa sulla cosiddetta tecnologia SAR inversa (ISAR), e prevede di sviluppare una caratterizzazione dettagliata di oggetti in movimento dai dati SAR, quelli ad esempio provenienti dalle Sentinelle del programma Copernicus o dai satelliti italiani COSMO-SkyMed, attraverso un miglioramento della focalizzazione dell’obiettivo. Il progetto fa affidamento sull’esperienza di due partner: ARESYS e CNIT.

e-GEOS è inoltre al lavoro per un progetto di “Fusione di Dati Multisensore per Applicazioni di Sicurezza Marittima” che prevede, implementando metodi innovativi di elaborazione di fusione dati includendo principalmente dati SAR e RF, estesi a immagini satellitari ottiche e AIS, la possibilità di estrarre percorsi di modelli marittimi per identificare comportamenti irregolari delle navi. Come partner industriale, e-GEOS lavorerà con Deix e con il supporto di Critiware e Cherry-Data. Unendo tecnologia all’avanguardia, analisi avanzate dei dati e integrazione di diverse fonti, Esa ed e-GEOS, insieme a tutti i partner del consorzio, stanno sviluppando un approccio che promette di supportare attività investigative e migliorare significativamente la gestione e la protezione del nostro pianeta.

Da Igienisti SItI una Guida alle buone pratiche vaccinali

Da Igienisti SItI una Guida alle buone pratiche vaccinaliRoma, 9 gen. (askanews) – La Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) ha presentato il Documento “Guida alle buone pratiche vaccinali”, con l’obiettivo di promuovere e garantire servizi vaccinali di eccellenza in tutto il territorio nazionale. “Le vaccinazioni hanno salvato e continueranno a salvare milioni di persone ogni anno in tutto il mondo, rappresentando senza dubbio il più efficace e sicuro strumento di prevenzione a nostra disposizione – afferma Roberta Siliquini, Presidente della Società Italiana d’Igiene – il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale (PNPV) garantisce un’offerta vaccinale di grande valore. Una delle più ampie, complete ed aggiornate del panorama della Sanità pubblica internazionale. Affinché questo diritto-opportunità sia concretamente ed agevolmente fruibile da tutti i cittadini è necessario che i diversi attori del sistema svolgano tutti la loro parte in un’armonica e coerente integrazione sotto la regia ed il coordinamento dei Dipartimenti di Prevenzione”. Il Documento descrive l”anatomia’ e la ‘fisiologia’ del Sistema vaccinale italiano assegnando ai Dipartimenti di Prevenzione il ruolo di riferimento per la governance di sistema e declinando e i diversi punti di erogazione centrali e periferici con la definizione di principi operativi e relative azioni, utili a chiarire il ruolo e le responsabilità delle componenti del Sistema vaccinale italiano, compreso quello dei punti vaccinali di maggiore prossimità, come gli ambulatori dei medici di famiglia e le farmacie. Nel contempo, si sottolineano i principi e i riferimenti scientifici e professionali per l’organizzazione, l’implementazione e la valutazione di servizi vaccinali di qualità che garantiscano l’efficientamento del sistema vaccinale italiano, il miglioramento dell’esperienza vaccinale dell’utenza e un complessivo miglioramento delle coperture vaccinali sul territorio nazionale.

Assessore sardo Agricoltura scrive a Masaf: serve rilancio Regione

Assessore sardo Agricoltura scrive a Masaf: serve rilancio RegioneRoma, 9 gen. (askanews) – Un intervento concreto del Masaf su diverse importanti questioni considerate strategiche per il rilancio dell’economia della Sardegna. A inviarla al ministero delle politiche agricole è stato l’assessore regionale all’Agricoltura, Valeria Satta, la quale sollecita il Ministero a fare la sua parte per compensare concretamente le penalizzazioni, “vere e proprie ingiustizie”, subite dalla Sardegna all’interno della nuova PAC, la politica agricola comune.

Satta ricorda le battaglie che i pastori hanno fatto in questi anni “per rivendicare le ingiustizie che la Sardegna ha subito nella nuova PAC. Battaglie per l’esclusione dell’ovicaprino dall’ecoschema 1 livello 2, la mancata convergenza dei valori dei titoli al valore della media nazionale e la riduzione di 115 milioni paragonando un quinquennio tra vecchia e nuova programmazione sul totale della spesa pubblica del CSR”, si legge nella missiva. “Non ultimo la manifestazione che fecero il 20 ottobre 2022 in Consiglio Regionale per portare avanti quelle istanze”. “Dal momento del mio insediamento – sottolinea l’assessore -stante l’urgenza in cui il comparto agricolo versava, si è deciso di mettere in Finanziaria i 115 milioni mancanti direttamente dal Bilancio Regionale, ad integrazione della dotazione CSR 2023-2027 destinata al benessere animale, all’indennità compensativa e agli investimenti, pari a 23 milioni per ogni annualità 2023-2027. Comunico – aggiunge – che in data 21/11/2023 è stata trasmessa al Ministero dell’Agricoltura la proposta di ripartizione di queste risorse”.

Un intervento resosi necessario per garantire nella nuova programmazione le risorse utili all’indennità compensativa, al fine di evitare la riduzione prevista del 30%. Inoltre, con questa integrazione si garantisce il sostegno per la misura SRA30 “Benessere animale” per tutte e 5 annualità considerato che le risorse attualmente disponibili sarebbero state sufficienti a finanziarne solo 4. Infine è presente un’integrazione di risorse finanziarie sulla parte degli investimenti. “Continuerò a sollecitare il ministero dell’Agricoltura – rassicura l’assessore Satta – affinché possa riconoscere le giuste compensazioni alla nostra regione e ringrazio ancora i pastori per aver portato avanti le giuste battaglie contro le ingiustizie subite”.

Ictus pediatrico, ALICe: ruolo chiave del terapista occupazionale

Ictus pediatrico, ALICe: ruolo chiave del terapista occupazionaleRoma, 9 gen. (askanews) – L’ictus è una patologia relativamente rara nel bambino ma, nei Paesi sviluppati, è una delle più frequenti cause di disabilità e rappresenta una tra le prime dieci cause di morte nella popolazione pediatrica con una percentuale più alta nel primo anno di vita. (Greenham et al, 2016). L’ictus nel bambino viene tipicamente suddiviso in due categorie: ictus perinatale (quando avviene tra la 20a settimana gestazionale e il 28° giorno di vita) con una incidenza stimata tra 25-40 casi ogni 100.000 nati/anno e ictus pediatrico (dal 29° giorno di vita ai 18 anni) con una incidenza di 1.3-13 casi su 100.000 nati/anno. Nonostante la maggior plasticità cerebrale, non sempre il recupero nei bambini è migliore rispetto a quanto accade nella popolazione adulta: i bambini che sopravvivono all’ictus perinatale/pediatrico hanno un alto rischio di disabilità, di complessità e severità variabile, che può interessare la sfera motoria, sensoriale, cognitiva e comportamentale, oltre a portare conseguenze di tipo neurologico, come l’epilessia . La maggior parte di bambini colpiti da ictus richiede quindi una presa in carico riabilitativa multidisciplinare complessa con l’obiettivo di favorire il massimo livello di partecipazione possibile a tutte le attività quotidiane, migliorando la qualità della loro vita. E’ quanto sottolinea A.L.I.Ce. Italia Odv (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale). Una figura chiave – prosegue – è quella del terapista occupazionale, il professionista sanitario della riabilitazione che si occupa di promuovere la salute e il benessere attraverso la possibile attività che può essere svolta. La terapia occupazionale è una scienza altamente centrata sul paziente e sulla famiglia, perché le nostre occupazioni sono inscindibili dal contesto ambientale, sociale e familiare in cui viviamo. L’intervento del terapista occupazionale è quindi altamente individualizzato poiché, ognuno di noi svolge, nella propria quotidianità, attività significative profondamente diverse.

Nell’ambito dell’età evolutiva, e in particolare nell’ictus pediatrico, il ruolo del terapista occupazionale diventa quello di aiutare i bambini non solo a recuperare le abilità perse ma, in alcuni casi, a raggiungere veri e propri obiettivi di autonomia che, a causa della precocità dell’evento, non erano ancora stati acquisiti. Bambini e ragazzi possono trovarsi da un giorno all’altro a non essere più in grado di svolgere alcune attività per loro fondamentali nel percorso di costruzione della propria personalità. “Rabbia, frustrazione, depressione, senso di isolamento e paura per il futuro sono sentimenti spesso presenti nelle persone colpite da ictus, soprattutto se si tratta di adolescenti – spiega Marta Bertamino, Dirigente medico, specialista in Pediatria, UOC Medicina Fisica e Riabilitazione dell’IRCCS Ospedale Gaslini di Genova -. Riappropriarsi della propria autonomia, anche se in una forma diversa rispetto a quella sperimentata prima dell’ictus, ha ricadute positive sulla qualità di vita non solo del bambino/ragazzo ma anche della famiglia. Il terapista occupazionale può aiutare il bambino, i caregiver e le comunità attraverso un supporto educativo alle autonomie e alla promozione del senso di competenza”.

L’intervento del terapista occupazionale dovrebbe iniziare precocemente nei casi di ictus in età evolutiva ed è ovviamente differenziato rispetto alle esigenze, all’età e alla complessità del quadro clinico; si integra con le altre figure delle professioni riabilitative e assistenziali nell’identificare, ad esempio, gli ausili necessari e i corretti posizionamenti per favorire l’allineamento posturale e, nel percorso riabilitativo, per accompagnare il rientro a casa (tra cui la valutazione dell’accessibilità degli ambienti di vita – domicilio, scuola e ambienti sociali), tenendo conto delle abitudini del nucleo familiare.

Biotecnologie, Tajani: puntiamo a internazionalizzazione comparto

Biotecnologie, Tajani: puntiamo a internazionalizzazione compartoRoma, 9 gen. (askanews) – Prende oggi avvio il Tavolo di lavoro per l’internazionalizzazione delle industrie nel settore delle biotecnologie, voluto dal Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani: un primo concreto seguito della conferenza sulle biotecnologie emergenti, ospitata alla Farnesina lo scorso 14 novembre.

“Con più di 800 imprese, 14mila addetti, oltre 13 miliardi di fatturato e una forte componente di Ricerca e Sviluppo, il comparto italiano delle biotecnologie sta vivendo una fase di notevole sviluppo e rappresenta un importante volano per la crescita in settori a sempre più elevato valore aggiunto”, ha dichiarato il ministro Tajani, secondo quanto si legge in una nota della Farnesina. La costituzione del tavolo, chiamato a formulare strategie e raccomandazioni in merito all’internazionalizzazione degli attori attivi nel campo delle biotecnologie per rafforzare l’intero comparto nazionale, “riflette l’attenzione che il Governo attraverso il Ministero degli Esteri attribuisce allo sviluppo internazionale delle filiere innovative e delle tecnologie emergenti, nel quadro della Diplomazia della Crescita”, secondo Tajani.

Il tavolo vede la presenza di rappresentanti di istituzioni, centri di ricerca, imprese, associazioni di categoria e mondo finanziario. Tra gli altri, in qualità di moderatore, Pierluigi Paracchi, CEO di Genenta e membro del Comitato esecutivo di Federchimica-Assobiotec; Pierluigi Petrone, Vice Presidente Farmaindustria; Giovanni Caforio, Presidente esecutivo di Bristol Myers Squibb; Maria Cristina Porta, Direttrice Generale della Fondazione ENEA Tech e Biomedical; Giuseppe Gigli, Direttore dell’Istituto di Nanotecnologia CNR-Nanotec; Rino Rappuoli, Direttore scientifico della Fondazione Biotecnopolo di Siena; Gianmario Verona, presidente di Human Technolpole. Vi prenderanno parte anche rappresentanti del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, del Ministero dell’Università e della Ricerca e dell’Agenzia ICE.

Spettacolo, Giovanni Vernia in tournée con “Capa fresca”

Spettacolo, Giovanni Vernia in tournée con “Capa fresca”Roma, 9 gen. (askanews) – Giovanni Vernia è irrefrenabile e soprattutto incontrollabile, una mente fucina di idee che trovano casa in radio, in televisione e, ancora una volta, in teatro, la dimensione in cui si sente ispirato e libero di esprimere il suo talento da mattatore.

È da questa premessa che prende vita “Capa Fresca”, di e con Giovanni Vernia – per la regia di Giampiero Solari e Paola Galassi, prodotto da VentiDieci e Top Agency – in tournée nei teatri d’Italia da gennaio 2024. L’intelligenza artificiale ci sta togliendo l’immaginazione. I social network ci intossicano di frustrazione. Gli algoritmi decidono per noi ogni cosa. Non c’è più spazio per la fantasia. Ci sentiamo liberi ma viviamo sempre più isolati e incattiviti. L’antidoto, la vera libertà, è la Capa Fresca.

Un nuovo spettacolo straordinariamente attuale e ironico, in cui il comico, tra i più conosciuti al pubblico italiano, come al suo solito scova il lato divertente e dissacrante di tutto ciò che ci circonda, nella maniera più geniale. Con un allestimento scenico 3D unico in Italia che vi catapulterà in un caleidoscopio di colori e divertimento. “Capa Fresca” è una produzione ricca, estremamente contemporanea e, per l’appunto, fresca: si spazia dallo stand-up a momenti musicali, dal ballo a momenti di satira sull’attualità, mantenendo come costante una comicità intelligente e mai volgare, come è nello stile dell’Artista.

Giovanni Vernia a tal proposito dice: “È uno spettacolo che non vedevo l’ora di fare. È pieno di follia. È liberazione. È un toccasana per l’umore. È il mio modo di intervenire quando vedo qualcosa di storto. Ho voluto fare un regalo al pubblico che mi segue da tanto pensando ad un allestimento scenico davvero unico. Sul palco, per la prima volta in uno spettacolo comico italiano, vedrete una tecnologia 3d incredibilmente innovativa e immersiva. Roba che manco al concerto dei Coldplay, e anche se fosse, loro costano molto di più. Fidatevi, Capa Fresca è il mio più grande spettacolo dopo quello di prima”. Da Nord a Sud, la tournée attraverserà tutta Italia; queste le prime date annunciate: 26 gennaio ad APRILIA, Teatro Europa; 2 febbraio a CANNOBIO (VB), Teatro Comunale; 13 febbraio ad ARCORE (MB), Teatro Nuovo; 21 febbraio a MASSAFRA (TA), Teatro Spadaro; 22 febbraio a CORATO (BA), Teatro Comunale; 24 febbraio a MANDELLO DEL LARIO (LC), Cinema Teatro; 28 febbraio a TORINO, Teatro Colosseo; 1 marzo a LECCE, Teatro Apollo; 2 marzo a CATANIA, Teatro ABC; 3 marzo ad AGRIGENTO, Teatro Pirandello; 6 marzo a ROMA, Teatro Olimpico; 8 marzo ad ALBA (CN), Teatro Sociale; 9 marzo a PORTO SANT’ELPIDIO (AP), Teatro delle Api; 15 marzo a FIRENZE, Tuscany Hall; 20 marzo a MILANO, Teatro Nazionale; 22 marzo a PADOVA, Teatro Geox; 23 marzo a BRESCIA, Gran Teatro Morato; 6 aprile ad ASCOLI PICENO, Teatro V. Basso; 10 aprile a FERRARA, Teatro Nuovo; 11 aprile a BOLOGNA, Teatro Duse; 12 aprile a GORGONZOLA (MI), Sala Argentia; 13 aprile a MONZA, Teatro Manzoni; 18 aprile a CESANO MADERNO (MB), Excelsior; 19 aprile ad ALESSANDRIA, Teatro Alessandrino; 30 aprile a GENOVA, Politeama Genovese; 4 maggio a MANTOVA, Teatro Sociale; 24 novembre a Zurigo, Teatro Spirgarten.

Acca Larentia, La Russa: non entro nel merito, ma Fdi è estranea

Acca Larentia, La Russa: non entro nel merito, ma Fdi è estraneaRoma, 9 gen. (askanews) – Nel merito della vicenda Acca Larentia Ignazio La Russa dice di non “voler entrare” in un colloquio riportato dal Corriere della Sera. “Concordo pienamente con Rampelli quando dice che FdI è totalmente estranea all’episodio dei saluti romani alla commemorazione delle tre giovanissime vittime dell’attentato di Acca Larentia. Peraltro, il fatto è stato eclatante e ha avuto molta visibilità, ma il partito davvero non ha alcun ruolo o responsabilità in quello che è successo”.

“Abbiamo sempre detto ai nostri di non partecipare a certe manifestazioni, che vengono inevitabilmente strumentalizzate da chi vuole attaccarci. Non si va a certe commemorazioni. Non c’entriamo nulla, non c’entra il partito”, continua La Russa. “Attendo con interesse la prevista riunione a sezioni riunite della Cassazione”, perché “è possibile che si stabilisca che un saluto romano durante una commemorazione non sia apologia di fascismo, e quindi non sia reato, come molte sentenze stabiliscono. Servirebbe chiarezza, ce lo aspettiamo. Da avvocato appunto, più che politico”.

E poi conclude: “Io non vorrei che ci fossero morti di serie A e morti di serie B, che la memoria scomparisse. Vorrei che tutte le vittime avessero la stessa importanza”.

La Russia accusa l’Ucraina di usare bombe a grappolo contro i civili nelle città russe

La Russia accusa l’Ucraina di usare bombe a grappolo contro i civili nelle città russeRoma, 9 gen. (askanews) – L’Ucraina non esita a sparare contro obiettivi civili sul territorio russo, utilizzando munizioni a grappolo, ha detto oggi il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Ria Novosti, commentando il recente bombardamento della regione russa di Belgorod.

“Ciò è stato possibile grazie al fatto che il regime di Kiev non esita a bombardare obiettivi civili e non esita a usare munizioni a grappolo quando spara contro il centro della città. Sottolineo, non contro le strutture militari, ma nel centro della città, dove non ci sono strutture militari”, ha detto Peskov ai giornalisti.L’esercito russo farà di tutto per ridurre al minimo il pericolo di bombardamenti dall’Ucraina e successivamente per eliminarlo completamente, ha aggiunto Peskov. Il 30 dicembre l’Ucraina ha bombardato la parte centrale della città russa di Belgorod, uccidendo 25 persone, tra cui 5 bambini. Il presidente russo Vladimir Putin ha definito l’attacco ucraino contro obiettivi civili un atto di terrorismo.

Belgorod è stata nuovamente bombardata il 2 gennaio, quando una persona è morta e cinque sono rimaste ferite. Ieri le forze armate russe hanno riferito di avere impedito il tentativo dell’Ucraina di effettuare un attacco con il sistema missilistico a lancio multiplo RM-70 Vampire.

Hezbollah ha colpito con i droni il quartier generale del Comando Nord di Israele

Hezbollah ha colpito con i droni il quartier generale del Comando Nord di IsraeleRoma, 9 gen. (askanews) – Hezbollah ha dichiarato di aver preso di mira il quartier generale del Comando Nord dell’esercito israeliano a Safed con diversi droni.

In una dichiarazione, Hezbollah afferma che l’attacco è una risposta all’assassinio, attribuito a Israele, dell’alto leader di Hamas Saleh al-Arouri a Beirut la scorsa settimana, e del comandante del gruppo libanese Wissam al-Tawil ieri nel sud del Libano. Secondo i media in libgua ebraica un drone esplosivo ha colpito il Comando israeliano a Safed, come annunciato da Hezbollah in una dichiarazione. Non ci sono feriti ma si registrano danni alle strutture.