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Argentario Sailing Week, vele classiche a Porto Santo Stefano

Argentario Sailing Week, vele classiche a Porto Santo StefanoRoma, 14 giu. (askanews) – Comincerà domani 15 giugno la 22esima edizione dell’Argentario Sailing Week organizzata dallo Yacht Club Santo Stefano con il supporto del Comune di Monte Argentario. Sono ben 40 gli yacht classici e d’epoca provenienti da 8 nazioni iscritti all’evento. Tra loro si contano 14 ‘debuttanti’ che parteciperanno così per la prima volta all’ Argentario Sailing Week.

Rappresentano 110 anni di storia della vela le imbarcazioni già ormeggiate nell’antico porto de “La Pilarella” a Porto Santo Stefano, con gli equipaggi pronti a incrociare le prue nelle acque incontaminate del Mar Tirreno, con l’Argentario, le isole del Giglio, Montecristo e l’Elba, e l’antico porto romano di Talamone come sfondo mozzafiato. Nella speciale classifica dei progettisti che hanno disegnato queste regine del mare, ci sono nomi iconici internazionali come quello dello studio Sparkman & Stephens, insieme a quelli di William Fife III, German Frers, Herreshoff, Hoek e ancora yacht disegnati da Anker, Buchanan, Carcano, Dahlstrom, Dykstra, Gardner, Giles Jack Laurent, Giles Morgan, Holland. Liljiegren, Mylne, Nicholson, Paine e a chiudere con gli italiani Sangermani, Sciarrelli e Vallicelli, citati in coda soltanto per rispetto dell’alfabeto. Tutti loro saranno idealmente sulla linea di partenza ad ammirare le loro creature regatare nel golgo .

La flotta suddivisa in sei classi Big Boats, Vintage, Classic, Classic IOR, Spirit of Tradition e S&S Swan sarà impegnata per 4 giorni di regate, dal 15 al 18 giugno. La storia di ciascuno degli yacht partecipanti e dei loro progettisti è disponibile sui canali Social della regata in italiano e in inglese. Il Programma dell’Argentario Sailing Week 2023 Mercoledì 14 giugno: giornata riservata alla registrazioni e alle misurazioni di stazza In serata, si terrà il cocktail di benvenuto per armatori ed equipaggi presso lo Yacht Club Santo Stefano.

Giovedì 15 giugno: Il Sindaco di Monte Argentario Arturo Cerulli saluterà tutti i partecipanti alle 8:30 presso il Municipio, prima dello skipper briefing. A seguire la prima regata in programma e al ritorno l’aperitivo offerto da Engel & Völkers in Piazza dei Rioni. Venerdì 16 giugno: Briefing degli skipper, seguito dalle regate. In serata, la Fortezza Spagnola costruita nel XVIII secolo e affacciata sulla Baia dell’Argentario offrirà, in una magica cornice. la cena degli equipaggi organizzata dallo Yacht Club Santo Stefano a partire dalle 20.00.

Sabato 17 giugno: ore 9:00 skipper briefing e a seguire la regata del giorno. Al temine della giornata n mare, una volta a terra, Davide Besana presenterà “Cento giorni nel Tirreno”. Seguirà la degustazione di vini Morellino di Scansano Podere 414 (Villaggio regate). Domenica 18 giugno: ore 9.00 skipper briefing e a seguire la regata del giorno. La Cerimonia di premiazione è in programma alle 18:00 presso il Race Village seguita da un Fair Winds Cocktail. La storia dell’Argentario Sailing Week inizia nel 1992, quando un gruppo di soci dello Yacht Club Santo Stefano organizzò una regata per barche classiche chiamata “Le Vele d’Argento”. Nel corso degli anni, il numero di barche registrate è aumentato in maniera esponenziale e dal 1999 l’evento si chiama Argentario Sailing Week. L’Argentario Sailing Week fa parte del circuito di regate del Campionato CIM 2023 organizzato dal Comite International de la Mediterranee, il cui programma comprende eventi in Italia, Spagna, Francia e Monaco, e della Mediterranean Champions Cup 2023 creata dal Vintage & Classic Yacht Club. L’Argentario Sailing Week 2023 gode del patrocinio della Regione Toscana, della Provincia di Grosseto, del Comune di Monte Argentario e della Marina Militare Italiana. Oltre al patrocinio, la Regione Toscana e il Comune di Monte Argentario sostengono concretamente l’Argentario Sailing Week organizzata dallo Yacht Club Santo Stefano.

Berlusconi, A.Fontana: interpretava al meglio valori lombardi

Berlusconi, A.Fontana: interpretava al meglio valori lombardiMilano, 14 giu. (askanews) – “Una grande persona, un grande lombardo. Interpretava nel modo migliore quelli che sono i nostri valori, i valori della nostra gente: la voglia di fare, la determinazione, il non spaventarsi davanti alle difficoltà. Un modello per tutti noi”. Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che ha partecipato al funerale di Silvio Berlusconi.

“Incarnava il vero spirito lombardo – ha aggiunto Fontana – aveva una grandissima umanità e ci ha insegnato a guardare sempre avanti senza avere paura di niente” ha proseguito. “Tutta la gente che oggi è qui a salutarlo è la testimonianza di quante persone gli volessero bene” ha concluso.

Turismo, online il primo tour virtuale della Franciacorta

Turismo, online il primo tour virtuale della FranciacortaMilano, 14 giu. (askanews) – Grazie alla realtà virtuale, sul sito “Franciacorta da Scoprire” è possibile fare un virtual tour dei luoghi più suggestivi della Franciacorta, scoprendo tutte le bellezze naturali e architettoniche che questo territorio racchiude in sé. Oltre alla visita virtuale, sul nuovo sito gli utenti potranno trovare tutte le informazioni necessarie, gli approfondimenti culturali, gli itinerari storici e naturalistici e il ricco calendario di eventi promosso da “Franciacorta da Scoprire”, tra kermesse teatrali, spettacoli, concerti e iniziative di richiamo artistico.

Si tratta della nuova vetrina digitale del progetto socio-culturale promosso dall’Associazione Terra di Franciacorta e Strada della Franciacorta nell’ambito del palinsesto di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, per valorizzare il patrimonio dei Comuni di quest’area. Un viaggio digitale già presentato e premiato durante l’European tourism day di Bruxelles.

Berlusconi, Moratti: impegnarsi per continuare suoi valori politici

Berlusconi, Moratti: impegnarsi per continuare suoi valori politiciMilano, 14 giu. (askanews) – “Berlusconi è stato capace di interpretare i valori dell’esperienza socialista, popolare e liberale interpretandoli in chiave nuova, cercando di interpretare le nuove esigenze, l’esigenza di modernizzazione del Paese. Credo che questi siano ancora ideali per i quali vivere e combattere. La responsabilità di tutti coloro che gli hanno voluto bene, i suoi collaboratori, quelli che han creduto in lui è di impegnarsi perchè questi ideali abbiano spazio politico”. Lo ha detto, ai microfoni di Radio Lombardia, Letizia Moratti dopo aver partecipato in Duomo a Milano ai funerali di Silvio Berlusconi.

“Oggi è stata una giornata intensa, per me piena di ricordi. Ho visto una piazza piena di amici e di persone che gli hanno voluto bene: amministratori, sindaci, gente comune” ha aggiunto l’ex sindaco di Milano. “Credo che questo fosse il modo col quale il presidente Berlusconi avrebbe voluto essere ricordato, sicuramente dalle istituzioni, dai ‘potenti’, ma anche dalla gente. Lui era un uomo vicino alla gente, era capace di parlare con chiunque” ha aggiunto. “Ho visto stamattina la fotografia pubblicata sui giornali, solo di pochi giorni fa: si vedeva che era provato. Era con un ragazzino e ancora aveva il sorriso. Credo sia stata bella l’omelia di monsignor Delpini perché ha ricordato il suo amore per la vita, la sua capacità di superare le criticità, le difficoltà, gli ostacoli, di risollevarsi, la sua capacità di sorridere sempre anche nei momenti critici, nei momenti di difficoltà nei momenti in cui ha avuto anche tanti nemici che lo hanno contrastato. La capacità di sorridere il presidente Berlusconi l’ha sempre avuta. Io non l’ho mai sentito parlare contro qualcuno, erano avversari, non erano mai nemici quelli che erano in un campo diverso dal punto di vista politico. Lo ricordo come un amico” ha concluso.

Berlusconi, Toti: puntava a vincere, non a far perdere avversario

Berlusconi, Toti: puntava a vincere, non a far perdere avversarioGenova, 14 giu. (askanews) – “Un concetto ha sempre guidato Silvio Berlusconi, anche nei momenti di contrasto più duri: la politica si fa per fare e non per bloccare, per costruire e non per distruggere, guardando il futuro e non nascondendosi nel passato. E anche quando si scende in campo, si scende per vincere, non per far perdere l’avversario. Una lezione che sarebbe preziosa per la nostra politica e le polemiche meschine di questi giorni ci ricordano quanti avrebbero bisogno di impararla. Ciao presidente”. Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. 

“‘Silvio Berlusconi è stato un imprenditore, è stato un politico. È stato un uomo e ora incontra Dio’. Con queste parole – sottolinea Toti – l’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, ha chiuso l’omelia per i funerali di Stato. Parole che ci ricordano la caducità della vita di fronte all’eternità. E oggi, in quella chiesa, non si celebrava solo il funerale di un uomo di Stato, ma la fine di un’epoca cominciata una trentina di anni fa. Il sentimento di spaesamento era palpabile”. “Mi piace leggere – conclude l’ex ‘delfino’ di Berlusconi – anche un altro significato nelle parole dell’arcivescovo: la storia terrena di un uomo, con i suoi successi, i suoi errori, gli amici e i nemici, le sue idee, si consegna all’eternità. Così, finalmente spersonalizzata, spero che la storia di Berlusconi possa diventare un patrimonio comune della nostra Repubblica”.

Vino, Fausto Maculan festeggia i 50 anni di carriera da enologo

Vino, Fausto Maculan festeggia i 50 anni di carriera da enologoMilano, 14 giu. (askanews) – Fausto Maculan, artefice della svolta in chiave qualitativa dell’azienda vitivinicola di famiglia, ha festeggiato i 50 anni di carriera con un grande evento nella Cantina nel centro storico di Breganze (Vicenza).

Classe 1950, a 14 anni viene indirizzato dal padre Giovanni, fondatore della Cantina, alla scuola di Enologia di Conegliano Veneto (Treviso) in cui si diploma nel 1970. Nel 1973 prende in mano la direzione viticola, produttiva e commerciale dell’azienda iniziando la sua personale rivoluzione. “L’obiettivo primario della mia carriera è stato e continua a essere capire come mettere in bottiglia il massimo della qualità” ha spiegato Maculan, precisando che “tra gli anni ’70 e ’80 le mie idee erano piuttosto vaghe, e ho iniziato studiando i terreni, le esposizioni, i sesti d’impianto, le concimazioni, e poi ho proseguito con le varietà, i rapporti tra cloni e portainnesti, le rese per ettaro e per ceppo”. “Mi sono quindi concentrato sull’altezza del frutto, la scelta dei germogli e dei grappoli migliori, i tempi e le modalità di vendemmia, seguendo con la stessa precisione le attività di cantina” ha proseguito, aggiungendo che “per queste preziose conoscenze devo ringraziare i viaggi, i corsi, gli studi, le conferenze, le frequentazioni universitarie, gli innumerevoli assaggi e gli incontri con professionisti di altissima caratura, come l’enologo californiano Andrè Tchelistceff e Paul Pontallier, enologo di Chateau Margaux, i quali, insieme ad altri maestri del mondo del vino, mi hanno permesso di dare la giusta svolta qualitativa alla nostra azienda”.

Nel 1977 presenta la prima annata di “Fratta”, vino destinato a diventare uno degli emblemi dell’azienda, frutto della personale e territoriale interpretazione dell’uvaggio bordolese. Pochi anni dopo Fausto Maculan parte per la prima trasferta oltreoceano che inaugurerà la presenza negli Stati Uniti dei suoi vini. Nel 1990 l’imprenditore viene nominato vicepresidente del Consorzio di Tutela Vini Doc Breganze, ruolo che ricopre tutt’ora, e nel 2002 dà inizio, assieme ad altri vignaioli, alla Magnifica Fraglia del Torcolato che riunisce i viticoltori breganzesi che producono questo vino dolce. Oggi l’azienda coltiva circa 48 ettari con viti e ulivi e collabora direttamente con una trentina di viticoltori. In questi 50 anni Maculan ha saputo conquistare grandi esponenti del mondo gastronomico, della critica e dell’imprenditoria, tra cui Gualtiero Marchesi, con cui strinse una lunga amicizia, e il Conte Paolo Marzotto con cui collaborò per la realizzazione della sua cantina in Sicilia. La passione per il vino, la tenacia e la voglia di sperimentare, Maculan l’ha trasmessa alle figlie Angela e Maria Vittoria, che dal 2007 condividono con lui la gestione aziendale. Rappresentano il futuro di questa celebre Cantina e ci sono loro dietro il progetto Piwi che quest’anno si è concretizzato nella nuova referenza “MaWi”, blend di Cabernet Volos e Merlot Khorus.

Oltre diecimila persone per l’ultimo saluto al Duomo

Oltre diecimila persone per l’ultimo saluto al DuomoRoma, 14 giu. (askanews) – C’erano il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la premier, Giorgia Meloni, il governo interno e le più alte cariche istituzionli, a dare l’ultimo saluto a Silvio Berlusconi, nel Duomo di Milano, assieme alla famiglia allargata dell’ex presidente del Consiglio: il fratello Paolo, i figli Marina, Piersilvio, Barbara, Eleonora e Luigi, l’ex seconda moglie, Veronica Lario, l’attuale compagna, Martina Fascina, tutti visibilmente commossi. A Fascina ai cinque figli e al fratello Paolo è sempre stata riservata la prima fila.

Sulla piazza oltre diecimila persone, con bandiere del Milan e del Monza e con numerosi striscioni, che hanno intonato a più riprese cori da stadio, uno tra tutti “C’è solo un presidente”. I funerali di Stato del Cavaliere, celebrati da monsignor Mario Delpini, arcivescovo di Milano, si sono svolti seguendo il rito liturgico ufficiale adottato dalla Chiesa latina, quello ambrosiano. Un lungo applauso ha accompagnato l’arrivo del feretro nel Duomo di Milano e si è protratto per tutto il passaggio lungo la navata centrale.

Nel corso dell’omelia, monsignor Delpini, ha ricordato Berlusconi, come “uomo d’affari” ma anche “uomo politico”. Ma prima di tutto “è stato un uomo” con “un desiderio di vita, un desiderio di amore, un desiderio di gioia”. Al termine della funzione, quando il feretro è stato riportato in piazza del Duomo, prima della chiusura del portellone del carro funebre sia la compagna Marta Fascina, in lacrime, che i figli si sono avvicinati per una “carezza” e un ultimo bacio.

Vino, Simone Vergamini è il miglior sommelier Ais della Toscana 2023

Vino, Simone Vergamini è il miglior sommelier Ais della Toscana 2023Milano, 14 giu. (askanews) – La sommellerie toscana ha un nuovo campione regionale, si tratta di Simone Vergamini della delegazione di Lucca che è stato eletto “Miglior Sommelier Ais della Toscana 2023” all’evento organizzato alla Fortezza Medicea di Montepulciano dall’Ais regionale in collaborazione con il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano.

“Ancora non mi sembra vero – ha commentato il vincitore – è tanto che aspettavo questo momento, sono anni che ci provavo e oggi questo giorno me lo voglio ricordare, perché è il frutto di tanto impegno e tanto lavoro”. Sul podio, rispettivamente al secondo e terzo posto, due sommelier della delegazione di Firenze, Luca Marchiani e Ilaria Lorini, che hanno ben figurato nella finalissima incentrata su una prova di servizio, una di decantazione ed una di comunicazione. La giuria era composta dai due responsabili della Scuola concorsi regionale Valentino Tesi e Simone Loguercio (rispettivamente Miglior Sommelier d’Italia 2019 e 2018) il campione regionale in carica Daniele Palavisini, e da quattro delegati.

“Ancora una volta – ha commentato – ha dichiarato il Presidente di Ais Toscana Cristiano Cini – abbiamo potuto constatare la preparazione dei sommelier toscani e ci inorgoglisce il fatto che ci sia un continuo ricambio generazionale che mantiene alto il livello di professionalità”. Quest’anno il format dell’evento è stato del tutto inedito: la sfida finale è stata infatti preceduta da un percorso di degustazione “food e wine” con prodotti e vini tipici del territorio, nonché da un “wine contest” Montepulciano che ha visto un’ampia partecipazione di pubblico cimentatosi in una degustazione bendata con premi finali.

Oltre 10mila persone per l’ultimo saluto a Berlusconi al Duomo

Oltre 10mila persone per l’ultimo saluto a Berlusconi al DuomoRoma, 14 giu. (askanews) – C’erano il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la premier, Giorgia Meloni, il governo interno e le più alte cariche istituzionli, a dare l’ultimo saluto a Silvio Berlusconi, nel Duomo di Milano, assieme alla famiglia allargata dell’ex presidente del Consiglio: il fratello Paolo, i figli Marina, Piersilvio, Barbara, Eleonora e Luigi, l’ex seconda moglie, Veronica Lario, l’attuale compagna, Martina Fascina, tutti visibilmente commossi.

Sulla piazza oltre diecimila persone, con bandiere del Milan e del Monza e con numerosi striscioni, che hanno intonato a più riprese cori da stadio, uno tra tutti “C’è solo un presidente”. I funerali di Stato del Cavaliere, celebrati da monsignor Mario Delpini, arcivescovo di Milano, si sono svolti seguendo il rito liturgico ufficiale adottato dalla Chiesa latina, quello ambrosiano. Un lungo applauso ha accompagnato l’arrivo del feretro nel Duomo di Milano e si è protratto per tutto il passaggio lungo la navata centrale. Nel corso dell’omelia, monsignor Delpini, ha ricordato Berlusconi, come “uomo d’affari” ma anche “uomo politico”. Ma prima di tutto “è stato un uomo” con “un desiderio di vita, un desiderio di amore, un desiderio di gioia”. Al termine della funzione, quando il feretro è stato riportato in piazza del Duomo, prima della chiusura del portellone del carro funebre sia la compagna Marta Fascina, in lacrime, che i figli si sono avvicinati per una “carezza” e un ultimo bacio.

Berlusconi, Ferrieri (Angi): grande innovatore

Berlusconi, Ferrieri (Angi): grande innovatoreRoma, 14 giu. (askanews) – L’Associazione Nazionale Giovani Innovatori – ANGI, per voce del suo Presidente Gabriele Ferrieri, in una nota ufficiale esprime le sue più sentite condoglianze per la scomparsa di Silvio Berlusconi: “Da parte nostra inviamo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia in questo giorno in cui saranno celebrate le esequie per l’ultimo saluto al Duomo di Milano”.

Protagonista di lunghe stagioni della politica italiana e delle istituzioni repubblicane. “Berlusconi è stato un grande leader politico, ma in primis un grande innovatore come imprenditore sapendo costruire e valorizzare un percorso ricco di successi e che ha determinato un cambio di paradigma nel mondo della comunicazione e del business in Italia e in Europa”.