Usa, +164.000 posti lavoro settore privato dicembre, più di stimeNew York, 4 gen. (askanews) – L’occupazione nel settore privato statunitense in dicembre è cresciuta oltre le previsioni. Secondo il rapporto mensile redatto da Automatic Data Processing (Adp), l’agenzia che si occupa di preparare le buste paga, lo scorso mese sono stati creati 164.000 posti di lavoro rispetto al mese precedente, mentre le previsioni erano per la creazione di 130.000 posti di lavoro. Il dato di novembre è stato rivisto da +103.000 a +101.000.
I salari sono cresciuti del 5,4% su base annuale, mentre nel mese precedente si era registrato un +5,7%. Il report di oggi conferma un ritorno del mercato del lavoro in linea con i livelli registrati prima della pandemia.
Giappone, oltre 70% grandi aziende prevede crescita nel 2024Roma, 4 gen. (askanews) – Oltre il 70% delle principali aziende giapponesi si aspetta che l’economia nipponica cresca nel 2024, ritenendo che una solida spesa per consumi e investimenti sia destinata a superare l’impatto dell’inflazione. L’ha mostrato un sondaggio dell’agenzia di stampa Kyodo.
Nell’indagine condotta su 113 aziende – tra le quali Toyota Motor e SoftBank Group – il 72% ha dichiarato di aspettarsi una crescita moderata e l’1% vede una solida espansione nel 2024. Il totale del 73% è superiore a quello di un anno prima, quando il 56% aveva dichiarato di aspettarsi una crescita moderata o solida anche se l’impennata dei prezzi delle materie prime e dell’energia rappresentavanoi fattori di rischio significativi.
L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) prevede per il Giappone una crescita pari all’1% nel 2024, con un ritmo più lento rispetto all’1,7% stimato per il 2023. In un questionario a scelta multipla che chiedeva perché le aziende si aspettano una crescita, l’85% degli intervistati che prevedevano un’espansione economica hanno citato una ripresa dei consumi privati e il 65% ha indicato la spesa del crescente numero di visitatori stranieri.
Circa il 62% ritiene che la spesa in conto capitale dovrebbe aumentare. Nel settore dei semiconduttori, ad esempio, Taiwan Semiconductor Manufacturing Co sta costruendo uno stabilimento da 8,6 miliardi di dollari nella prefettura di Kumamoto e Rapidus Corp prevede di costruire uno stabilimento di chip all’avanguardia a Hokkaido. Solo il 22% degli intervistati prevede una crescita zero, mentre il 3% ritiene che l’economia giapponese si contrarrà moderatamente, con il 54% preoccupato per una contrazione della spesa al consumo. Tra le altre preoccupazioni sono stati sollevati anche il rallentamento delle economie straniere e i rischi geopolitici come la guerra tra Israele e Hamas.
Nessuna azienda ha dichiarato di aspettarsi una recessione nel 2024. Il 43% degli intervistati ha dichiarato di prendere in considerazione o di pianificare un aumento salariale per i dipendenti, mentre il 45% si è dichiarato indeciso. Il primo ministro Fumio Kishida ha chiesto alle aziende di mettere in programma aumenti nelle retribuzioni dei lavoratori, intaccati nel potere di spesa dall’inflazione. Mentre il 27% ritiene che la debolezza della valuta giapponese abbia un impatto negativo, il 7% ritiene che sia positivo. “Lo yen debole fa salire i prezzi delle merci importate e i costi dell’energia, anche se attira più turisti in arrivo in Giappone”, ha detto una compagnia ferroviaria. Circa il 17% ha affermato che il range più desiderabile del dollaro USA va da 120 yen a meno di 130 yen e il 12% ha detto che da 130 yen a meno di 140 yen. Recentemente il dollaro è stato scambiato intorno a 141 yen.
Ospedali sentinella Fiaso: ricoveri covid in calo. Preoccupa influenzaRoma, 4 gen. (askanews) – Si conferma in calo l’indice dei ricoveri Covid. La rilevazione degli ospedali sentinella aderenti a Fiaso fa registrare un complessivo -16% nell’ultima settimana del 2023. La riduzione riguarda i reparti ordinari: -7% nelle medicine o nei reparti di malattie infettive di ricoveri “Per Covid”, ovvero pazienti con sindromi respiratorie e polmonari. Nel 90% dei casi si tratta di soggetti già affetti da altre patologie. Più netto il calo dei pazienti ricoverati “Con Covid”: -22,5% tra coloro che sono in ospedale per altre cause ma al momento del ricovero risultano positivi. Questa categoria di pazienti rappresenta il 70% dei ricoveri covid in ordinario. L’età media è di 77 anni. I numeri restano bassi nelle terapie intensive, anche se si registra un sensibile incremento dovuto alle ricadute a lungo termine dell’andamento dei contagi tra la popolazione delle ultime settimane. I pazienti hanno un’età media di 68 anni e nel 93% dei casi sono già affetti da altre patologie. Ancora stabile la situazione negli ospedali pediatrici, con una netta prevalenza dei bambini ricoverati “Per Covid”, ovvero con sindromi respiratorie riconducibili all’infezione da Sars Cov-2, che ha portato un bambino in terapia intensiva. I ricoveri continuano a concentrarsi nel 90% dei casi nella fascia di età 0-4 anni. “Il Covid in questa fase sta lasciando il posto all’influenza – spiega presidente della Fiaso, Giovanni Migliore – osservando anche i dati della rete RespiVirNet si vede chiaramente come alla maggiore circolazione dell’influenza in queste settimane corrisponda una progressiva riduzione del Covid. I virus influenzali stanno avendo un impatto in termini assoluti maggiore, soprattutto sulla popolazione di anziani e fragili che per affrontare le conseguenze di scompensi respiratori affolla i pronto soccorso in attesa di ricovero”. “Va inoltre considerato – aggiunge Migliore – che anche se il 70% dei ricoveri in ordinario è rappresentata da pazienti positivi al Covid che non hanno una infezione respiratoria grave, questi pazienti devono comunque essere isolati dagli altri per evitare che altri soggetti fragili si infettino. Questa situazione contribuisce a complicare la gestione ospedaliera, in questo periodo in cui a causa dell’influenza aumenta la richiesta di posti letto”.
La Cina cerca di rafforzare la sua potenza di calcoloRoma, 4 gen. (askanews) – La Cina lavora per rafforzare il più possibile la sua potenza di calcolo. L’Amministrazione nazionale dei dati ha annunciato che la rete integrata frutto di un mega-progetto nazionale sarà attiva dal prossimo anno.
“Eastern Data and Western Computing”, un progetto nazionale lanciato all’inizio del 2022, punta a riunire gli hub informatici per creare una rete unica potenziata dai diversi data center regionali in modo da rafforzare la potenza di calcolo cinese, segnala il South China Morning Post in un suo articolo. La NDA è stata istituita a ottobre 2023 per migliorare il sostegno all’economia digitale con il compito proprio di colmare il divario digitale tra la parte orientale del paese, più sviluppata, e quella occidentale. “Il divario di potenza di calcolo tra est e ovest si è ridotto negli ultimi anni, ma ci sono ancora problemi da affrontare”, ha detto mercoledì l’agenzia di stampa statale Xinhua citando un anonimo funzionario della NDA.
Altri problemi includono una sicurezza inadeguata nei cluster di data center, nonché una capacità di invio limitata e una bassa qualità di trasmissione della rete, che limitano lo spostamento dei carichi di lavoro di elaborazione dati nell’est verso i data center nell’ovest. “Per migliorare l’abilità tecnologica della Cina è necessaria una migliore sinergia tra le regioni orientali e occidentali, nonché tra governi e aziende”, ha affermato il funzionario. La direttiva per “attuare completamente” il progetto Eastern Data and Western Computing e accelerare la costruzione di una rete di potenza di calcolo integrata a livello nazionale è stata emanata da Pechino la settimana scorsa.
Secondo l’ordinanza, la Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma, la NDA, l’Amministrazione cinese per il cyberspazio, il Ministero dell’industria e della tecnologia dell’informazione (MIIT) e l’Amministrazione nazionale per l’energia lavoreranno insieme per garantire che gli hub informatici nazionali contribuiscano alla maggior parte della capacità informatica del paese entro il 2025. Le agenzie devono inoltre garantire che la tecnologia di base della rete sia affidabile e sicura, che i centri di calcolo siano altamente efficienti e che almeno l’80% della loro energia sia fornita da energia verde.
Nell’ambito del mega progetto, segnala il SCMP, la Cina ha creato otto hub informatici nazionali.
Sindrome otolitica: ecco i movimenti da evitare per non rischiare recidiveRoma, 4 gen. (askanews) – Alzare la testa per guardare il soffitto o sporgere il capo per allacciarsi le scarpe sono alcuni dei gesti da sconsigliare dopo la manovra liberatoria in caso di sindrome otolitica. Il rischio recidive è intorno al 20% per i giramenti di testa che colpiscono in prevalenza doppia il genere femminile.
La vertigine parossistica posizionale benigna, più comunemente nota come sindrome otolitica, è una delle malattie dell’orecchio interno più comuni nell’ambito clinico. In Italia e nel mondo, l’incidenza annuale del disturbo è di 10 casi ogni 100mila persone, con una prevalenza doppia nel genere femminile e un picco di insorgenza fra i 50 e i 60 anni. Ancora non esiste una patogenesi dimostrata ma l’elevata prevalenza nelle donne di mezza età suggerisce che il disturbo sia collegato al diverso metabolismo del calcio. “Anche l’ipertensione arteriosa – nella misura di un terzo dei casi – i traumi cranici, le infezioni virali possono essere considerate le possibili cause”, spiega Stefano Di Girolamo, ordinario e direttore della Clinica di Otorinolaringoiatriadel Policlinico Tor Vergata. “La patologia si verifica quando gli otoliti, microscopici cristalli di bicarbonato di calcio, una volta che si staccano dalla macula, loro sede naturale, ed entrati nel canale semicircolare, provocano un violento impulso, determinando la sindrome vertiginosa, ogni qual volta ci si sdraia o si cambia posizione nel letto”, aggiunge il professore che ha documentato, sin dal 1998, presso il centro di vestibologia del Policlinico Tor Vergata, la concomitante presenza di un alterato controllo posturale anche al di fuori della sindrome, spesso descritto dai pazienti come sensazione di “testa fra le nuvole”. Il disturbo non viene trattato con terapia farmacologica ma è l’otorinolaringoiatra che pratica delle manovre liberatorie (come ad esempio la manovra di Lampert o “rotazione barbecue”), specifiche per lato e canale semicircolare interessato, finalizzate a far uscire il materiale otolitico. “Le manovre hanno percentuali di guarigione molto alta se ben effettuate”, commenta Di Girolamo. “La possibilità di recidiva è stimata intorno al 20% soprattutto se non si pone attenzione ad alcuni movimenti, come ad esempio alzare la testa per guardare il soffitto e sporgere il capo per allacciarsi le scarpe. Inoltre, dopo aver effettuato la manovra, nelle notti a seguire è consigliabile dormire con due cuscini uno sopra l’altro per evitare il rientro dell’otolita nel canale semicircolare”.
Riforme, Meloni: con il premierato noi non tocchiamo i poteri del presidente della RepubblicaRoma, 4 gen. (askanews) – “Noi non tocchiamo i poteri del presidente della Repubblica. Noi manteniamo intatto il ruolo del presidente della Repubblica perché è giusto così e perché sappiamo che in Italia il presidente della Repubblica è sempre stato una figura di garanzia di cui c’è a maggior ragione bisogno quando ci sarà un premier eletto direttamente. Non vedo in cosa l’elezione diretta significhi togliere potere al Capo dello Stato”. Lo ha ribadito la premier Giorgia Meloni, in conferenza stampa.
“Noi – ha sottolineato – abbiamo scelto di non toccare i poteri del capo dello Stato e si crea un equilibrio che rafforza la stabilità del governo e non vedo come questo possa ledere le prerogative del capo dello stato”. “Potrei non pormi il problema” della riforma istituzionale che introduce il premierato “perché ragionevolmente potrei essere il presidente del Consiglio, facendo gli scongiuri, più longevo di alcuni dei miei predecessori, ma che senso ha, quando hai l’opportunità di una maggioranza e di una stabilità, non porti il problema di cosa accadrà dopo di te. Io penso che questa sia una delle riforme più importanti che si possono regalare all’Italia. E’ una riforma di cui vado fiera”, ha continuato la premier Giorgia Meloni in conferenza stampa.
“Consentire ai cittadini di scegliere da chi farsi governare e consentire a chi viene scelto di farlo per cinque anni, mettere in piedi la sua strategia e poi tornare al cospetto degli italiani e chiedere cosa pensino di quel lavoro”, ha aggiunto sottolineando che in passato sono stati “realizzati programmi non votati da nessuno” con un “governo che non rispondeva a nessuno, senza chiedere agli italiani che ne pensassero”.
Cina vuole certificare in Europa il suo jet C919Roma, 4 gen. (askanews) – La Cina intende ottenere la certificazione del suo jet da trasporto civile C919 in modo che possa volare anche in Europa e competere con modelli dello stesso segmento costruiti da Boeing e Airbus. Lo ha comunicato oggi l’Amministrazione dell’aviazione civile cinese (CAAC) durante una conferenza, secondo quanto riporta il South China Morning Post.
La CAAC accrescerà i suoi sforzi con l’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza aerea (EASA) in modo da consentire ai suoi “aerei civili nazionali di andare all’estero”. Il C919 opera commercialmente in Cina da maggio dello scorso anno, ma è stato certificato solo dall’autorità di regolamentazione cinese.
Prodotto dalla Commercial Aircraft Corporation of China (Comac), di proprietà statale, il C919 è stato progettato per competere con il 737 di Boeing e l’A320 di Airbus. Il C919 conta molte aziende straniere come fornitori di componenti chiave, con il suo motore realizzato da CFM International, una joint venture tra la statunitense GE Aerospace e la francese Safran Aircraft Engines.
Martedì, la China Eastern Airlines con sede a Shanghai ha dichiarato di aver ricevuto il suo quarto jet C919.
Governo, Pd: da Meloni falsità e propaganda, non è all’altezzaRoma, 4 gen. (askanews) – “Ha risposto a domande senza rispondere al Paese. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, continua a descrivere un Paese dei balocchi, ma non ha un minimo di contezza dei problemi dell’Italia, dalla sanità al lavoro”. Così in una nota i capigruppo del Pd di Camera e Senato, Chiara Braga e Francesco Boccia, commentano la conferenza stampa della presidente del Consiglio.
“Per i conti pubblici – osservano i dem – si affida al buon andamento dell’economia, rifiuta responsabilità diretta su questioni delicate come Mes, Patto stabilità e leggi sulla concorrenza. Pensa a un’Europa a la carte in cui l’Italia conta sempre meno. Gravi sono le falsità che continua a raccontare. Dice che taglia le tasse con i risparmi alla spesa, ma si dimentica che la sua manovra è finanziata in deficit e solo per un anno. Offende l’intelligenza di tutti raccontando che la sua pessima riforma costituzionale non tocca i poteri del presidente della Repubblica”. “Come sempre – sostengono ancora Boccia e Braga – molta propaganda e attacchi ingiustificati all’opposizione. Sarà un anno complesso ha detto Meloni. Ma né lei, né il suo governo, sono all’altezza di quello che ci aspetta”.
Meloni: ho chiesto a Fdi di sospendere Pozzolo. Tutti devono avere responsabilitàRoma, 4 gen. (askanews) – “Ho chiesto che Pozzolo sia deferito alla Commissione di garanzia di Fdi e che venga sospeso”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa di fine anno, rinviata ad oggi per motivi di salute della premier.
“Pozzolo – ha aggiunto – dispone di un porto d’armi per difesa personale, non so perché ma questo va chiesto all’autorità competente. Girava con un’arma a Capodanno, presumo che chi ha il porto d’armi per difesa personale la porti. Il problema è che chiunque detenga un’arma ha il dovere legale e morale di custordirla con responsabilità e serietà. Non conosco la domanda ma quello che è successo racconta in ogni caso che chi ha quell’arma non è stato responsabile. Non va bene per un italiano qualsiasi, figuriamoci per un parlamentare di Fdi”. “Sicuramente non sono disposta a fare questa vita, con la responsabilità che ho sulle spalle, se le persone che sono intorno a me non capiscono quella responsabilità”, ha sottolineato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa di fine anno, rispondendo a chi le chiedeva se il caso del deputato Pozzolo ponga un problema di selezione della classe dirigente di Fdi.
“C’è sempre qualcuno che fa delle cose sbagliate ma continuo a non seguirvi sul tema della classe dirigente di Fratelli d’Italia”, ha aggiunto. Certo è che “non accade spesso” che qualcuno di Fdi abbia comportamenti sbagliati “ma per la responsabilità che noi abbiamo, per come sto cercando di affrontare quella responsabilità, per come le persone che mi capita di frequentare di più stanno affrontando questa responsabilità, penso che sia bene ricordare a tutti che abbiamo questa responsabilità e non c’è nessuno che si assume tutta la responsabilità e altri pensano di non doverlo fare. Su questo sono rigida”.
Nasce “Appalti News”, il podcast di informazione di AsacertRoma, 4 gen. (askanews) – Asacert, ente accreditato e leader nei servizi legati al settore dell’ingegneria e dei controlli tecnici, lancia “APPALTI NEWS” il podcast di informazione sul mondo degli appalti, a cura degli avvocati Marco Briccarello e Gabriele Molinari. Il servizio è un focus point per esplorare in modo chiaro e immediato le dinamiche, le sfide e le opportunità nel settore degli appalti pubblici, offrendo approfondimenti e analisi dettagliate. Aggiornamenti legati alla giurisprudenza e al panorama legislativo-amministrativo non solo italiano, ma anche internazionale, che spesso risulta di non facile interpretazione.
Il primo podcast, pubblicato sulle principali piattaforme, si intitola: “La Brexit e gli appalti pubblici in Italia, la storia non è finita”. In questi mesi il mondo degli appalti pubblici è stato scosso da una tempesta. Il 21 aprile 2023 il Consiglio di Stato – sovvertendo un assetto consolidato – ha stabilito che nell’ambito delle commesse pubbliche i certificati rilasciati da soggetti accreditati da organismi rappresentanti Stati non appartenenti all’Unione europea (come il britannico UKAS) non conservano validità al fine di partecipare alle gare o comunque di ottenere punteggi premiali. Quando tutti gli operatori avevano ormai fatto fronte a questo nuovo scenario, il 9.11.2023 il Consiglio di Stato è tornato sui suoi passi e ha stabilito che le certificazioni di qualità rilasciate dall’UKAS – in quanto ente firmatario dell’accordo EA/MLA (European cooperation Multilateral Agreement) – sono equivalenti alle certificazioni di qualità rilasciate da organismi accreditati dagli enti nazionali degli Stati membri. Un appuntamento gratuito messo a disposizione da Asacert, ogni mese, per fornire agli ascoltatori una prospettiva chiara e aggiornata su un tema cruciale per la nostra economia e per il sistema Paese. Come risulta dalla Banca Dati di Anac, lo scorso anno si è registrata una vera impennata degli affidamenti: il valore complessivo degli appalti di importo superiore a 40.000 euro è stato di circa 290 miliardi di euro, a fronte dei quasi 208 dell’anno precedente, con un incremento di circa il 39% rispetto al 2021 e del 56% rispetto al 2020, quando il valore degli appalti si era attestato sui 185 miliardi di euro. La crescita è dovuta soprattutto al notevole aumento del settore dei lavori, per un valore di 108 miliardi di euro complessivi, rispetto ai circa 45 miliardi di euro del 2021. Questo il link al podcast: https://shorturl.at/enxzD