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Pnrr, Canelli (Anci): Comuni vanno veloce, governo ci dia fiducia

Pnrr, Canelli (Anci): Comuni vanno veloce, governo ci dia fiduciaRoma, 9 giu. (askanews) – “Sul Pnrr i Comuni stanno facendo la loro parte sulla base del Piano che è stato presentato e sul quale ci è stato chiesto di metterci a lavorare velocemente. Sono in corso bandi e aggiudicazioni e alcuni lavori sono già partiti. Cambiare in corsa gli investimenti sul comparto sarebbe un grave errore. I Comuni sono i più veloci a fare i progetti e a realizzarli. Chiediamo al Governo di darci e rinnovarci fiducia e di lasciarci lavorare”. E’ quanto dichiara Alessandro Canelli, delegato Anci alla finanza locale e sindaco di Novara, a margine di un intervento a RaiNews24 economia.

“Secondo le nostre elaborazioni – precisa Canelli – ai Comuni sono già stati assegnati 35,5 miliardi di euro, l’89% della dotazione finanziaria prevista dal Piano di ripresa e resilienza. Quello che serve, come ricordato anche dal presidente Decaro, sono più anticipazioni e tempi certi per i pagamenti”. “Tra marzo e aprile scorso – ricorda il sindaco di Novara – le gare bandite con i Comuni committenti sono aumentate del 18% passando da 35.033 gare bandite a 41.280”.

Ricordando che “secondo le stime Anac al momento sono state già bandite dai Comuni gare per un valore di 17 miliardi di euro”, Canelli rimarca che “il problema dei ritardi e degli sprechi inaccettabili non riguarda il comparto dei Comuni che invece stanno dimostrando di essere più veloci e che il metodo più rapido per spendere e farlo bene è quello di progettare anche medi investimenti che coprono l’intero territorio nazionale Il 30% delle risorse assegnate ai Comuni riguarda progetti del valore fino a 1 milione di euro. Questo però non è un male, anzi un bene perché la media dei tempi di realizzazione, tra affidamento ed esecuzione delle opere tra 200 e 500 mila euro equivale a poco più di un anno e mezzo, esattamente la metà del tempo che si impiega per le opere tra 2 e 5 milioni di euro”. “I Comuni – conclude Canelli – sono primi nelle assegnazioni, primi nei bandi e nell’aggiudicazione degli stessi con una dinamica positiva di ricaduta immediata sui territori. Legittimo rivedere il Piano, nelle more delle regole europee, ma chiediamo di non farlo senza considerare gli effetti che potrebbe avere su tante comunità e sui servizi offerti ai cittadini. Assicuriamo che i Comuni come sempre sanno spendere e spendere bene”.

Berlusconi, San Raffaele: nessuna criticità,controlli anticipati

Berlusconi, San Raffaele: nessuna criticità,controlli anticipatiMilano, 9 giu. (askanews) – Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, “è attualmente ricoverato all’ospedale San Raffaele per l’esecuzione di accertamenti programmati in relazione alla nota patologia ematologica”. E quanto scrive l’ospedale milanese in una nota firmata dai professori Alberto Zangrillo e Fabio Ciceri.

“L’anticipazione, ad oggi, di tali controlli risponde a criteri clinici di normale pratica in medicina e non è correlata ad alcuna criticità né allarme” hanno aggiunto i medici.

Schlein riannoda fili in segreteria,Pd plurale ok ma cocofonia no

Schlein riannoda fili in segreteria,Pd plurale ok ma cocofonia noRoma, 9 giu. (askanews) – Riannodare i fili del partito, dando spazio alla “pluralità” delle posizioni purché non divengano “cacofoniche”. Questa la linea emersa alla segreteria del Pd, questa mattina, convocata da Elly Schlein in vista della direzione di lunedì. Durante la riunione la segretaria ha lanciato la proposta di una “mobilitazione” che dovrà “coinvolgere i territori”, i cui dettagli verranno definiti in direzione, e che si focalizzerà sui “grandi temi sociali: dal lavoro alla scuola, dall’ambiente alla Sanità, al Pnrr”.

Fonti del Nazareno hanno descritto il clima in segreteria come “non solo unitario ma anche unito e propositivo” perché l’obiettivo è quello di “rilanciare l’azione politica” dei Dem concentrandosi sulle cose da fare e costruendo così l’alternativa al governo di destra di Giorgia Meloni. Una riunione “intensa”, durata circa quattro ore e mezza, dove sono stati squadernati tutti i punti all’ordine del giorno dell’agenda politica e seppur “consapevoli delle difficoltà” e “con qualche sottolineatura”, assicura un partecipante all’incontro, “nessun dissenso” e anzi “sintonia e voglia di fare”.

Già alla lettura dei giornali, in un’intervista, l’ex ministro del Lavoro Andrea Orlando osservava che “le primarie hanno assegnato alla segretaria un compito difficile che non si esaurisce in tre mesi” e che “ricostruire un partito su basi nuove è un lavoro che richiede una fatica particolare e pretendere che le contraddizioni accumulate nel Pd in 15 anni si risolvano in tre mesi è assurdo. Se fallisse questa aspettativa di cambiamento, sarebbe un problema anche per chi non ha appoggiato Schlein”. Due giorni fa, la minoranza, in una riunione con Stefano Bonaccini, aveva preso atto della necessità di astenersi dal far prevalere i malumori, con Bonaccini esplicito che dichiarava alle Tv: “lo sport preferito del Pd di criticare il nuovo arrivato andrebbe messo da parte”, aggiungendo però: “certamente è bene evitare una deriva minoritaria che ci metterebbe in un angolo”.

Tra le spine in casa Dem nelle ultime settimane, agli occhi dei riformisti, l’atteggiamento verso la minoranza, additata come responsabile del sì a Bruxelles sull’uso delle risorse del Pnrr per l’approvvigionamento di munizioni per l’Ucraina o la recente sostituzione come vicecapogruppo a Montecitorio di Piero De Luca con il leader di Demos Paolo Ciani, pacifista convinto, non iscritto al partito ma eletto nella lista Pd-Idp. Tema quest’ultimo su cui è tornato oggi Orlando: “se qualcuno ha pensato che nominando Ciani vicecapogruppo, lui si sarebbe trasformato in Stoltenberg, sbagliava” e poiché il Pd è “un partito dove ci sono posizioni diverse e una tradizione pacifista”, “fatto salvo che la linea deve essere chiara, queste posizioni non possono essere gestite con scomuniche”.

L’estate della Capitale inizia con “Venere in musica”

L’estate della Capitale inizia con “Venere in musica”Roma, 9 giu. (askanews) – Dopo il successo della prima edizione, torna a Roma dal 21 al 24 giugno Venere in Musica, la rassegna musicale ideata e curata dal Parco archeologico del Colosseo con la direzione artistica di Simone Prattico, batterista di fama internazionale. Otto concerti in quattro serate musicali a ingresso gratuito animeranno il Tempio di Venere e Roma, uno dei siti più iconici e suggestivi del PArCo, con un programma dal forte timbro cosmopolita, ispirato alla realtà multietnica che caratterizzava già in epoca antica questo luogo, cuore dell’Urbe.

Sul palco di Venere in Musica 2023 si alterneranno, infatti, artisti e musicisti provenienti da diversi paesi del mondo: i Votia da La Réunion, BGKO – Barcelona Gipsy balKan Orchestra dalla Spagna, Renata Rosa dal Brasile, Sandra Nkaké dalla Francia con le sue origini camerunensi, La Chica dal Venezuela, oltre che alcuni nomi storici della scena world italiana come Enzo Avitabile, Nuova Compagnia di Canto Popolare e Avion Travel. “Non si erano ancora spente le luci sull’ultima serata dell’anno scorso che già stavamo immaginando l’edizione successiva di Venere in Musica” ricorda il direttore artistico Simone Prattico che aggiunge: ‘Nella costruzione del programma 2023 abbiamo lavorato su una miscela musicale di culture diverse capace di offrire al pubblico una nuova serie di momenti indimenticabili”. Un impatto emotivo sottolineato anche dal Direttore del PArCo, Alfonsina Russo: “La musica dai vari continenti risuona nell’abside della cella di Venere, che abbraccia gli artisti e il pubblico in uno scenario unico al mondo che non smette mai di emozionare”.

L’organizzazione del festival è resa possibile grazie al sostegno di importanti partner come SIAE, Aeroporti di Roma e Grandi Stazioni. CALENDARIO 21 giugno VOTIA BGKO – Barcelona Gipsy balKan Orchestra 22 giugno RENATA ROSA AVION TRAVEL 23 giugno SANDRA NKAKÉ LA CHICA 24 giugno ENZO AVITABILE NUOVA COMPAGNIA DI CANTO POPOLARE PROGRAMMA La rassegna si apre la sera del solstizio d’estate, nel giorno della 29esima edizione della Festa della Musica, con Votia, band proveniente dall’isola de La Réunion guidata da Marie-Claude Lambert-Philéas, figlia del leggendario musicista Gramoun Lélé. Sempre più presenti nei migliori festival internazionali di world music, dall’olandese Afrika Festival Hertme al canadese Festival d’été de Montréal, i Votia portano a Venere in Musica le energiche sonorità e i potenti ritmi del Maloya, la musica tradizionale dell’isola che risente di influenze sudafricane e indiane: nata come musica di trance utilizzata nei rituali di omaggio agli antenati, il Maloya si è trasformato nel tempo nella musica degli schiavi che lavoravano nelle piantagioni di canna da zucchero. Una forma espressiva coinvolgente e partecipata che, come il blues, canta i sentimenti della vita quotidiana per celebrare la joie de vivre, attraverso una polifonia di ipnotiche percussioni e intense melodie vocali. La stessa sera del 21 giugno si esibiranno poi anche i BGKO, ovvero la Barcelona Gipsy balKan Orchestra. Con oltre 90 milioni di visualizzazioni, centinaia di migliaia di iscritti al suo canale YouTube e centinaia di concerti all’attivo nelle più prestigiose realtà culturali internazionali – dalla Wiener Rathaus in Austria al Jazztage Dresden in Germania, passando per AKM Telekom Opera Salonu di Istanbul, The Cutting Room di NewYork e il Teatro Comunale Pavarotti di Modena – la BGKO è una delle band più acclamate in tutto il mondo per la capacità di tenere in perfetto equilibrio il rispetto della tradizione con la sensibilità verso il contemporaneo. Dieci anni di attività segnati da un’appassionata e inarrestabile esplorazione della musica rom, klezmer, balkan per arrivare a un suono unico e distintivo che si espande al Medioriente e approda sulle coste del Mediterraneo, grazie anche alle varie influenze portate dai musicisti di diversa provenienza, dall’Italia alla Grecia, dalla Spagna alla Francia, dalla Serbia all’Ucraina. Il concerto al Tempio di Venere e Roma sarà una preziosa occasione per ascoltare i “classici” del loro repertorio ma anche le ultime produzioni, in attesa del nuovo album previsto per l’autunno 2023. Il giorno seguente 22 giugno segna l’atteso ritorno in Europa di Renata Rosa, esploratrice musicale e cantante brasiliana che reinterpreta la tradizione del Pernambuco, una regione del nordest del Brasile. Quello di Renata Rosa è un universo sonoro pulsante di danze rurali – come la ciranda, il maracatu e il côco -, di percussioni frenetiche ai limiti della trance e di strumenti come la rabeca. Assistere a un suo concerto vuol dire partecipare a un’esperienza di comunione festosa e rituale, dove danza e musica si intrecciano indissolubilmente, in una dimensione che contraddistingue anche il suo nuovo album Rainha de Fogo in uscita alla fine del 2023. Subito dopo sul palco saliranno gli Avion Travel, un ensemble che non ha certo bisogno di presentazioni dal momento che ha segnato, in oltre quarant’anni di carriera, buona parte della musica italiana più innovativa, attraversando generi diversi – rock, pop, new wave – con eleganti incursioni in ambito cinematografico e teatrale e prestigiose collaborazioni con artisti internazionali del calibro di Arto Lindsay. A Venere in Musica arrivano con la loro formazione attuale, dopo la scomparsa del chitarrista storico della band Fausto Mesolella: alla voce, come sempre, Peppe Servillo, al sax Peppe D’Argenzio, alle tastiere Flavio D’Ancona, al pianoforte Duilio Galioto, al contrabbasso Ferruccio Spinetti e Mimì Ciaramella alla batteria. Protagoniste della serata del 23 giugno saranno due artiste accomunate da un fascino magnetico: Sandra Nkakè e La Chica. Cantante, autrice e attrice, attivista culturale e femminista, francese ma nata in Camerun, Sandra Nkakè è considerata una delle voci più commoventi dell’attuale scena musicale internazionale. Acclamata nei maggiori festival pop-jazz di tutto il mondo, è stata osannata da testate come Le Monde, Les Inrocks, Telerama e Elle che hanno accolto con entusiasmo il suo ultimo album Scars. Nel suo DNA ci sono il rock come il pop, l’indie come il jazz ma la musica per lei è soltanto una delle molteplici forme della pratica artistica e soprattutto è un mezzo per creare una dimensione di riconoscimento di se stessi e dell’altro da sé, di cura reciproca e di relazione fra l’individuo e la comunità. La sua voce, potente e singolare, si rivela subito come un vero e proprio dono per l’ascoltatore. A incantare il pubblico di Venere in Musica ci penserà anche La Chica, artista franco-venezuelana che unisce l’intensità mistica dell’America Latina con la modernità urbana e multiculturale di Parigi. La Chica sul palco è una sciamana che conduce il suo pubblico in un altrove indefinito e sospeso, fatto di introspezione poetica, emozioni crude, pensieri astratti. Magia e rituali, Debussy e hip-hop, Horowitz al ritmo di cumbia, connessioni spirituali e stati emotivi, “religioso” rispetto per il passato e tensione verso le sorprese che il futuro può riservare: sono tutti elementi che compongono un caleidoscopico ritratto artistico, ben presenti nel suo ultimo album La Loba, un’opera intima e sincera dedicata alla prematura scomparsa del fratello. La rassegna si chiude sabato 24 giugno con altri due nomi storici della musica popolare italiana. La serata sarà aperta dal concerto di Enzo Avitabile con il suo nuovo progetto Acoustic World Project, pensato per rivisitare il repertorio degli ultimi quindici anni di carriera in una versione acustica e in trio. Attraverso album come Salvamm ‘O Munno, Sacro Sud, Festa Farina e Forca, Napoletana e Black Tarantella si ripercorreranno i migliori brani di uno dei più importanti artisti di world music attivi oggi, un artista che si è sempre distinto per l’instancabile tensione verso la ricerca musicale e per una inesauribile attenzione verso gli ultimi della società e verso il Sud, inteso non come luogo geografico ma come condizione dello spirito, rispetto delle radici e bisogno di riscatto. Il Maestro Avitabile lascerà infine il palco alla Nuova Compagnia di Canto Popolare, una formazione che fin dal suo esordio negli anni Settanta ha reso patrimonio mondiale l’universo sonoro dell’area del Mediterraneo, raccogliendo innumerevoli premi e riconoscimenti e attraversando per oltre mezzo secolo i festival e le istituzioni culturali più importanti al mondo.

Torna Ferrara sotto le stelle, è la 27esima edizione

Torna Ferrara sotto le stelle, è la 27esima edizioneRoma, 9 giu. (askanews) – Torna Ferrara Sotto le Stelle per la sua ventisettesima edizione, confermandosi una rassegna tra le più longeve in Italia ma sempre fresca e in continuo movimento, capace di rinnovarsi ed evolversi ogni anno offrendo una proposta musicale varia, polimorfa e mai banale. Una rassegna di qualità che intercetta la migliore musica in circolazione per portarla a un pubblico sempre più ampio e vario. Ferrara Sotto le Stelle è possibile grazie al Comune di Ferrara, alla Regione Emilia-Romagna, ad Arci Ferrara e ad Ales&Co.

Dal 7 al 9 settembre il suggestivo Cortile del Castello Estense di Ferrara, nel cuore della città, ospiterà i concerti di Fatoumata Diawara (7 settembre), Trentemøller (8 settembre), e Arab Strap (9 settembre). Tre artisti che, incorniciati in una location prestigiosa ed esclusiva, evidenziano quella vocazione internazionale che da sempre caratterizza l’anima del festival e che quest’anno ritrova grande vigore, senza mai dimenticare di volgere lo sguardo a talenti e suoni nostrani: i live di Trentemøller e Arab Strap saranno infatti aperti rispettivamente dal duo Bono/Burattini e Daniela Pes. Il festival torna dunque ad abitare il luogo dove è nato e rinnova il suo impegno nel fondere sound, generi e generazioni diversi in una line up che raccoglie alcuni degli artisti più interessanti del panorama internazionale e nazionale, mescolando varie sfumature sonore, dal cantautorato all’elettronica, dal rock alla world music. Un vincente mix tra passato e presente capace di guardare al futuro in tutte le sue sfumature, incluse quelle green – grazie alla certificazione ISO20121 che da anni il Festival persegue.

Ferrara Sotto le Stelle si propone poi di essere sempre più diffuso nel tempo e nello spazio e stringere e rafforzare legami con il territorio che abita. Nascono in quest’ottica le preziose anteprime di giugno, con il ritorno di Vasco Brondi nella sua Ferrara in un doppio live sold out (12 e 13 giugno) in cui riaccende Le Luci della Centrale Elettrica in occasione dei 15 anni dalla pubblicazione del primo album Canzoni da spiaggia deturpata, e che il 12 giugno avrà Anna Carol in apertura; e il concerto del raffinato cantautore statunitense Kevin Morby (14 giugno), anticipato dal live di Macie Stewart. Con il concerto gratuito di Giovanni Truppi ad Argenta (FE) il 20 giugno in occasione della Giornata Internazionale del Rifugiato promossa da CIDAS, FSLS espande poi i propri confini, coinvolgendo anche altri luoghi vicini e confermando la propria sensibilità verso tematiche sociali e ambientali.

Si rinnova infine la collaborazione con Internazionale a Ferrara per il concerto di anteprima della nuova edizione del festival di giornalismo: il 28 settembre il Teatro Comunale della città ospiterà il live degli ultimi grandi eretici del rock britannico, i Kula Shaker. IL PROGRAMMA Ferrara Sotto le Stelle 2023 si apre con un doppio concerto (già sold out da tempo) che è molto più che un live: è un atteso, imperdibile ritorno a casa, lì dove tutto è iniziato. Lunedì 12 e martedì 13 giugno nel Cortile del Castello Estense Vasco Brondi torna nel cuore della città che lo ha visto crescere e diventare uno dei grandi protagonisti della scena musicale indipendente italiana per riaccendere Le Luci della Centrale Elettrica, proprio sotto il cielo dove sono nate, e festeggiare i 15 anni dalla pubblicazione del primo album, Canzoni da spiaggia deturpata. Vincitore della Targa Tenco come miglior opera prima, è un album epocale e per molti anche generazionale, che ha cambiato le regole del gioco. Ad aprire il concerto del 12 giugno, la musicalità eclettica e raffinata di Anna Carol, che dopo il brillante album di esordio Cinetica ha pubblicato da poco il nuovo ironico e accattivante singolo Colla.

Mercoledì 14 giugno invece, per la seconda anteprima del festival, sempre nel Cortile del Castello, arriva Kevin Morby. Il cantautore americano arriva in Italia per presentare i suoi ultimi album, This is a Photograph e il complementare More Photographs (A Continuum): i due nuovi tasselli di quella mappa agrodolce e autenticamente statunitense che il musicista ex membro dei Wood e dei The Babies ha tracciato e continua a tracciare dal 2013 a oggi lungo il suo significativo percorso da solista. Prima di Morby sul palco la polistrumentista, compositrice e cantautrice di Chicago Macie Stewart. Martedì 20 giugno ci si sposta ad Argenta per il live intenso e magnetico di Giovanni Truppi, in occasione della Giornata Internazionale del Rifugiato promossa da CIDAS in collaborazione con il Comune di Argenta. L’artista napoletano, accompagnato dalla band, presenta il suo ultimo album Infinite possibilità per esseri finiti: un disco urbano che partendo dal personale e particolare arriva al collettivo e all’universale. Diciotto tracce in cui soundscape e field recording fanno da trait d’union a un mix di generi e suoni, in cui l’incertezza e la frammentazione interiore si fanno vero e proprio linguaggio e cifra stilistica e che, inanellate in un racconto organico e poetico, rendono il disco uno specchio dello smarrimento del nostro tempo e delle trasformazioni che lo abitano. Giovedì 7 settembre nel Cortile del Castello Estense comincia il vero e proprio festival con una tra le voci più intense del panorama internazionale della world music: Fatoumata Diawara. Cantautrice, chitarrista e attrice originaria del Mali, nominata ben due volte ai Grammy, porta a Ferrara London KO, il nuovo disco con il quale continua a reinventare la musica africana tradizionale nel suo stile personalissimo. Il disco è un’immersione nel suo universo eclettico e all’avanguardia, in cui unisce le forze con Damon Albarn (Gorillaz, Blur), che co-produce alcuni brani dell’album e si esibisce con lei nel singolo Nsera. Una musica che porta contemporaneamente colori diversi, dall’afrobeat al jazz, pop, electro e persino hip hop, e trova un equilibrio perfetto tra suoni sintetici e ritmi tradizionali maliani. Venerdì 8 settembre spazio invece all’energia di Trentemøller, protagonista di uno speciale show full band. Un live imperdibile, quello del musicista e produttore danese, che grazie ai suoi potenti ricami melodici e a un’attenzione al suono che combina sensibilità indie ed elettroniche in modo unico, personale e in costante evoluzione, è diventato uno dei personaggi chiave della musica elettronica del ventunesimo secolo. In apertura, Bono/ Burattini, duo nato dall’incontro tra la cantante e musicista Francesca Bono (Ofeliadorme) e la batterista e percussionista Vittoria Burattini (Massimo Volume) e che ha da poco dato alle stampe il primo disco, profondo e sperimentale: Suono in un tempo trasfigurato. Sabato 9 settembre arriva a Ferrara una band di culto: gli Arab Strap. Il gruppo scozzese, tra i pionieri della fiorente scena musicale nata attorno a Glasgow negli anni ’90, arriva a Ferrara per un concerto speciale: Philophobia Undressed, un live in duo che ripercorre le tracce dell’omonimo disco in occasione dei 25 anni dalla sua pubblicazione. Un lavoro scarno e potente, dalle tinte cupe, emblema di una band che senza paura ha sempre rifiutato ogni conformismo. Una riuscita commistione di song writing e post-rock dagli accenni electro, new wave e folk, sul quale scorrono storie dirette e schiette, raccontate con l’incomparabile semi-parlato e semi-cantato di Aidan Moffat e incanalate tra loop elettronici, drum machine e melodie minimali alla chitarra. L’apertura è affidata al talento multiforme di Daniela Pes con il suo album d’esordio Spira, prodotto da Iosonouncane. Un disco di musica visionaria che interpreta la drammaturgia sonora come utopia. Immersa in un’elegante e oscura elettronica, Pes crea un ambiente sonoro esoterico, destruttura la forma canzone e utilizza una lingua inedita in cui le parole sono puro suono, facendo della sua voce uno strumento. Infine giovedì 28 settembre Ferrara Sotto Le Stelle, in occasione dell’anteprima di Internazionale a Ferrara (il prestigioso festival di giornalismo che si svolgerà poi 29 e 30 settembre e 1 ottobre), porta al Teatro Comunale i Kula Shaker. La band capitanata da Crispian Mills, uno dei gruppi più popolari della scena musicale britannica post Brit-pop grazie al suo vincente mix esoterico di riff psichedelici, mantra e misticismo rock and roll, presenta live l’ultimo lavoro in studio, 1st Congregational Church of Eternal Love & Free Hugs. Un doppio album energico e vitale, quindici canzoni in cui si incrociano vari generi e si affrontano temi universali. L’evento è realizzato in collaborazione con la rivista Internazionale, Associazione IF e Arci Ferrara. Ferrara Sotto Le Stelle nelle precedenti 26 edizioni ha ospitato grandi protagonisti della musica internazionale, tra cui Bob Dylan, Lou Reed, Philip Glass, PJ Harvey, Kraftwerk, Ryuichi Sakamoto, Radiohead, Sonic Youth, Beck, Pixies, Wilco, Mercury Rev, Deus, Bon Iver, The National, The Smile, The Jesus and Mary Chain così come i migliori nomi della musica italiana: Lucio Dalla, Franco Battiato, Paolo Conte, Afterhours, CSI, Vinicio Capossela, Verdena, IOSONOUNCANE, Cosmo e molti altri ancora.

Puglia, Giansanti: xylella ferita per Italia, serve commissario

Puglia, Giansanti: xylella ferita per Italia, serve commissarioManduria (Ta), 9 giu. (askanews) – “Siamo in attesa di un commissario straordinario per la xylella. Credo che la terra pugliese meriti di avere delle risposte ma soprattutto delle prospettive, che riguardano sia la produzione che il territorio”. Lo ha detto Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, a margine del Forum in Masseria promosso da Bruno Vespa a Manduria, alla Masseria Li Reni.

“La xylella è una ferita dell’Italia – ha aggiunto – così come vedere questi territori lasciati a se stessi. Credo che necessariamente ci voglia una figura autorevole in grado di dare un futuro agli imprenditori della zona e un ritorno alla normalità per questi territori considerati l’eccellenza del turismo italiano. Se non la fermiamo, la xylella arriverà prima a Roma e poi più su”.

Arriva a Roma Ilotopie – DéRives con un grande spettacolo sul Tevere

Arriva a Roma Ilotopie – DéRives con un grande spettacolo sul TevereRoma, 9 giu. (askanews) – Sabato 17 giugno l’Ambasciata di Francia in Italia e l’Institut français Italia invitano il pubblico ad assistere a un evento gratuito della compagnia francese Ilotopie – DéRives, da seguire dalle banchine, dai ponti e dal lungotevere. Partirà alle 21.30 dal Ponte Umberto I la sfilata di 100 figure trasparenti guidate da un flautista e da tre pastori per arrivare a Ponte Sisto per un gran finale, trasformando per l’occasione il fiume in vero e proprio palcoscenico.

100 personaggi, 100 sagome galleggianti con illuminazione integrata e pannelli solari fluttueranno sull’acqua come barche a vela, sensibili ad ogni minimo respiro e ad ogni minimo movimento dell’acqua. Questa processione offrirà allo spettatore un viaggio unico e onirico, nel pieno rispetto del paesaggio locale, all’insegna dell’ecosostenibilità, ricavando l’energia necessaria dalla corrente del fiume e dal sole che splende sulla città. Dopo aver attraversato il Tevere, come finale degno di questo viaggio, la compagnia propone un intrattenimento spettacolare con giochi di fuochi e luci, sempre sull’acqua, in un punto del fiume all’altezza di Palazzo Farnese. Così come sarà affidato al fiume il trasporto della scena con la sua corrente e le sue turbolenze, brezza e vento faranno altrettanto la loro parte, per via dei mille movimenti che animeranno questi avatar di vetro. La loro luminosità notturna sarà frutto del sole della giornata captato da galleggianti fotovoltaici: il giorno illuminerà la notte. Il flusso d’acqua condizionerà la temporalità dello spettacolo e la durata della traversata della città. Tutte queste energie reciteranno con gli attori, come parte integrante della sceneggiatura.

Per l’inizio dell’estate, Palazzo Farnese è quindi più che mai “aperto per lavori” con una stagione ricca di eventi attraverso i quali il Palazzo si apre verso la città, con varie manifestazioni artistiche e culturali declinate sulla facciata, dentro e attorno al Palazzo. Dopo il successo del Ponte Farnese di Olivier Grossetête a luglio 2021, l’Ambasciata di Francia in Italia e l’Institut français Italia promuovono un nuovo e spettacolare evento sul Tevere, questa volta non più in cielo ma sull’acqua. La storica compagnia Ilotopie, pioniera nelle arti di strada, si serve di città, campagne, fiumi, specchi d’acqua, boschi e spazi insoliti come palcoscenici, propone un’incredibile traversata del Tevere.

Alluvione, Giansanti: danni epocali, ci vorrà tempo per la ripartenza

Alluvione, Giansanti: danni epocali, ci vorrà tempo per la ripartenzaManduria (Ta), 9 giu. (askanews) – “Oggi non possiamo dimenticare ciò che è accaduto in Emilia Romagna. Una parte del Paese sta piangendo danni epocali, la ripartenza in quelle zone non avverrà dalla mattina alla sera”. E’ l’allarme lanciato da Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, dalla Masseria Li Reni per il quarto Forum in Masseria “L’Italia che verrà”.

“La sfida in cui si coniuga produttività, garanzie, sicurezza alimentare, con cambiamento climatico o la facciamo accompagnando l’agricoltura o è evidente che gli agricoltori senza una regia e senza mezzi e risorse non ce la faranno”, ha aggiunto. “Gli ultimi tre anni – ha spiegato il presidente di Confagricoltura – sono stati per gli agricoltori molto difficili. Da una parte importanti perché il Covid e la guerra russo-ucraina hanno dimostrato quanto sia importante avere oggi un settore primario fondamentale e in grado di rispondere alle necessità del Paese. L’accesso al cibo oggi in Italia è permesso a tutti, con prodotti da basso costo fino ai più alti. Questa è la sfida del futuro, ovvero come coniugare le risorse economiche del Pnrr e in generale della programmazione europea dei fondi dell’agricoltura. Noi avevamo chiesto maggiori risorse per il futuro quinquiennio. Non mi sembra che l’Europa voglia dare ulteriori risorse economiche al settore che deve garantire stabilità economica per i consumatori. La nostra principale preoccupazione è continuare a produrre cibo di qualità, in quantità e poter garantire a tutti i consumatori del mondo al minor prezzo possibile”, ha concluso.

Riforma Igp, Adinolfi (Lega Gruppo ID): tuteliamo i vini italiani

Riforma Igp, Adinolfi (Lega Gruppo ID): tuteliamo i vini italianiRoma, 9 giu. (askanews) – “La Lega sostiene la riforma dell’attuale sistema di Indicazioni Geografiche Protette (IGP) per i vini. Il sistema di indicazioni geografiche dell’Unione Europea è già solido, ma con le modifiche saranno introdotti miglioramenti che puntano a valorizzare i prodotti agroalimentari legati alla loro origine geografica e a combattere la contraffazione di cui sono vittime in particolare i vini italiani, emulati all’estero con alternative cosiddette italian sounding ma che di italiano non hanno nulla. Rispetto ai vini, attualmente questi possono ottenere la certificazione IGP se almeno l’85% delle uve proviene da una specifica indicazione geografica (IG). È possibile includere un 15% di uve provenienti da altre zone a patto che siano vinificate nell’area IGP indicata”. Lo afferma il parlamentare europeo della Lega Gruppo ID, Matteo Adinolfi.

“La Lega Gruppo ID – continua – ha presentato emendamenti che mirano a estendere la deroga sulle uve utilizzate per la produzione di vino IGP, permettendo che fino al 15% del mosto e del vino finito possano provenire da zone esterne all’IGP. In questo modo, la mancanza di omogeneità delle annate in termini quantitativi e qualitativi può essere compensata utilizzando vini di annate precedenti, garantendo così un elevato livello di qualità mantenendo le caratteristiche legate al territorio di origine”. “Inoltre, il trasporto delle uve può richiedere tecniche dispendiose a causa della necessità di adottare accorgimenti onde evitare che l’uva marcisca. Al contrario il trasporto del mosto o del vino finito presenta meno problemi logistici. Non stiamo chiedendo altro che il ripristino di una regola che già c’era e che è stata cambiata dalla recente riforma PAC senza alcuna discussione in merito. Un provvedimento che ha penalizzato in particolare Italia e Portogallo. Ripristinando la precedente regolamentazione tuteleremo piccoli e grandi produttori di vino che per anni hanno valorizzato il nome dell’Italia, facendo della loro produzione un’autentica tradizione apprezzata in tutto il mondo. La Lega Gruppo ID continuerà a lavorare per difendere il patrimonio gastronomico dell’Italia, e per garantire la protezione e la valorizzazione delle nostre eccellenze”, conclude Adinolfi.

Berlusconi, Tajani: solo anticipati controlli già previsti

Berlusconi, Tajani: solo anticipati controlli già previstiRoma, 9 giu. (askanews) – “Sono controlli che erano già previsti, sono stati soltanto anticipati di qualche giorno”. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha commentato così il nuovo ricovero di Silvio Berlusconi al San Raffaele di Milano, al termine del suo intervento a Roma al dibattito “Ue-Svizzera, una relazione nel cuore dell’Europa”.

“Erano assolutamente previsti”, ha ribadito quando gli è stato ricordato che domani era in programma un incontro ad Arcore tra il leader di Forza Italia e i ministri del governo.