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Trasporti, Art: rivede criteri determinazione pedaggi ferroviari

Trasporti, Art: rivede criteri determinazione pedaggi ferroviariRoma, 31 mag. (askanews) – L’Autorità di regolazione dei trasporti, a conclusione del procedimento avviato il 27 gennaio scorso con Delibera n. 11/2023, ha approvato la revisione dei criteri ART per la determinazione dei pedaggi di accesso e utilizzo dell’infrastruttura ferroviaria e dei corrispettivi per i servizi ivi forniti, precedentemente stabiliti con Delibera n. 96/2015.

«La nuova regolazione – ha dichiarato il Presidente, Nicola Zaccheo – oltre che adeguarsi al mutato contesto normativo e di mercato e ad estendere l’ambito di applicazione alle infrastrutture ferroviarie regionali interconnesse con quella nazionale, imprime un deciso cambiamento nel governo della rete ferroviaria nazionale, creando le condizioni per un significativo incremento della performance e l’ottimizzazione dei livelli di servizio resi da tutte le diverse componenti della filiera produttiva del trasporto ferroviario, che ricomprende, in primis, i gestori delle infrastrutture, oltre alle imprese ferroviarie ed ai gestori degli impianti di ultimo miglio». In particolare, le misure approvate introducono nuovi criteri di determinazione dei pedaggi di accesso ad infrastrutture ed impianti e dei corrispettivi dei servizi ivi forniti, caratterizzati da una sinergica correlazione ai criteri di allocazione della capacità ed a obiettivi prestazionali dei gestori, da determinarsi con specifico provvedimento. Tale correlazione costituisce condizione essenziale per un utilizzo ottimale dell’infrastruttura, avendo particolare riguardo alle condizioni di saturazione che caratterizzano molte tratte della rete nazionale e valorizzando le caratteristiche vocazionali delle diverse tipologie di linee. La delibera mette in condizione il Gestore RFI di riorganizzare l’offerta dei servizi sulla propria rete privilegiando qualità e puntualità, con particolare riferimento ai nodi urbani e di conseguenza anche a beneficio dell’utenza pendolare.

Con specifico riferimento ai livelli di servizio del trasporto, l’aggiornamento della regolazione è orientato ad un significativo miglioramento degli standard di esercizio del gestore dell’infrastruttura nazionale, attraverso criteri tariffari che incentivano l’incremento della qualità complessiva del servizio offerto, oltre che della velocità commerciale dei servizi di trasporto ferroviario. Le nuove misure di regolazione assicurano, infine, maggiore efficienza ed efficacia nel rispetto dei principi di trasparenza, correlazione ai costi, equità e sostenibilità dei livelli tariffari per il mercato, prevedendo il ricorso ad avanzati modelli econometrici e di ingegneria dei costi, a modelli previsionali dell’elasticità della domanda di capacità infrastrutturale e modelli previsionali dei volumi di traffico ferroviario sul sistema ferroviario nazionale, tenendo adeguatamente conto dei livelli di offerta e domanda che caratterizzano le altre modalità di trasporto in seno al sistema nazionale dei trasporti.

Visco:economia italiana ha mostrato capacità di resistenza e reazione

Visco:economia italiana ha mostrato capacità di resistenza e reazioneRoma, 31 mag. (askanews) – L’economia dell’Italia “ha mostrato una confortante capacità di reazione”. È riuscita a superare le ultime crisi “meglio di quanto ci si attendesse”. E anche i dati sulla crescita del primo trimestre si sono rivelati migliori del previsto, mentre per l’intero anno si prevede una espansione “intorno all’1%”. Proprio nel giorno in cui il consuntivo del Pil è stato rivisto al rialzo, dal governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, sono giunte valutazioni tutto sommato incoraggianti, in occasione del tradizionale appuntamento delle Considerazioni finali alla Relazione annuale.

E non solo sull’economia generale. Anche il sistema bancario della Penisola, nel suo complesso “si trova in condizioni sufficientemente buone”. Ci possono essere “casi di debolezza e vulnerabilità”, serve sempre prudenza ma in generale l’incidenza dei crediti deteriorati è rimasta stabile, su livelli “modesti” e in linea con le medie europee. La redditività è risalita “in maniera significativa”, ha notato Visco, in scia all’aumento dei tassi di interesse. E nonostante le tensioni collegate ai casi di dissesto negli Stati Uniti e in Svizzera, non si sono registrati deflussi anomali di depositi. Ovviamente non mancano i problemi, primo fra tutti la persistente alta inflazione, che comunque si è in parte moderata. Un nodo su cui da molti mesi la Banca centrale europea è impegnata a portare avanti una stretta monetaria.

Su questo Visco è tornato a lanciare richiami a prudenza e equilibrio. “Dopo aver portato i tassi di riferimento in territorio restrittivo”, ora la Bce dovrà “procedere con la necessaria gradualità. Occorre prestare attenzione a che l’intensità della sua trasmissione non dia luogo a una frenata eccessiva dei consumi e degli investimenti”, ha detto. La guerra in Ucraina, intanto, oltre a creare incognite sulla crescita getta anche nuove ombre sulla sicurezza delle catene di approvvigionamento globali. Ma secondo Visco “la sicurezza nazionale può essere tutelata evitando politiche protezionistiche generalizzate, che rafforzerebbero la tendenza all’aumento delle barriere agli scambi commerciali e agli investimenti”.

E la prudenza, ovviamente, riguarda anche la gestione dei conti pubblici, specialmente in un Paese come l’Italia. “Ridurre la dimensione del debito pubblico è una priorità della politica economica, indipendentemente dalle regole europee”. E “una gestione prudente delle finanze pubbliche costituisce un segnale importante di credibilità”. Ma per la riduzione dell’incidenza del debito resta anche “centrale il conseguimento di tassi di crescita stabilmente e sufficientemente elevati. Diversamente da quanto è spesso accaduto in passato – ha proseguito il governatore – è importante mantenere adeguati il livello e la qualità degli investimenti pubblici”.

Un richiamo particolare ha riguardato anche i piani di riforma di fisco e autonomia differenziata. “Ogni eventuale aumento di spesa o riduzione di entrata, anche nell’ambito di riforme già annunciate – ha avvertito Visco – non potrà prescindere dall’identificazione di coperture strutturali adeguate e certe”. E non ci sono solo i conti pubblici sotto la lente della banca centrale. Tornando al tema dell’alta inflazione, Visco ha rilevato come finora il rischio di una rincorsa tra prezzi e salari sia rimasto “moderato” nell’area euro, mentre le buste paga sono cresciute meno dell’inflazione. Ma anche “le strategie di prezzo delle imprese giocheranno un ruolo fondamentale: simmetricamente a quanto avvenuto nella fase di rialzo dei corsi dell’energia del 2022, le recenti riduzioni di costo dovrebbero ora essere trasmesse ai prezzi dei beni e dei servizi”, ha detto.

Richiami su cui ad oggi le aziende sembrano fare orecchie da mercante.

Restando nell’ambito delle criticità, il governatore ha toccato il tema dei precari. I contratti atipici hanno aiutato la ripresa dell’occupazione ma “in molti casi il lavoro a termine si associa a condizioni di precarietà molto prolungate; la quota di giovani che dopo cinque anni ancora si trova in condizioni di impiego a tempo determinato resta prossima al 20 per cento”.

“Troppi, non solo tra i giovani, non hanno un’occupazione regolare o, pur avendola, non si vedono riconosciute condizioni contrattuali adeguate; come negli altri principali paesi, l’introduzione di un salario minimo, definito con il necessario equilibrio, può rispondere a non trascurabili esigenze di giustizia sociale”, ha aggiunto.

E sempre restando sui giovani, in Italia “la quota di laureati tra le persone di età compresa tra i 25 e i 34 anni è ancora oggi inferiore al 30 per cento, contro una media europea superiore al 40. Anche le competenze sono spesso insoddisfacenti”, ha detto.

L’intervento del governatore, circa 25 pagine (una decina in più rispetto al primo che svolse nel 2012) è stato ad ampio spettro e ha offerto anche almeno tre citazioni. Dell’economista Bonaldo Stringher, primo governatore della Banca d’Italia nel 1928. Di Dante: “l’uomo naturalmente è compagnevole animale”. E, fatto forse meno scontato, di Yuval Noah Harari, storico e scrittore israeliano.

Visco è anche tornato a parlare di Pnrr. “Miglioramenti sono possibili”. Ma tenendo conto del programma “serrato” e della necessità di un continuo confronto con la Commissione Ue. “Non c’è tempo da perdere”, ha detto. Anche perché un successo del Pnrr e del parallelo piano RePowerEU potrebbero fare da apripista a una maggiore integrazione a livello Ue.

In quest’ultimo ambito, secondo Visco la proposta di revisione del Patto di stabilità e di crescita presentata da Bruxelles va nella direzione giusta, anche se non prevede un bilancio sovranazionale. Eppure “un titolo di debito pubblico comune, da emettere a fronte della capacità di bilancio europea o determinato dalla condivisione di parte delle passività nazionali, potrebbe inoltre svolgere il ruolo di safe asset, assegnato ai titoli di Stato nelle altre principali economie – ha notato Visco – e sostenere gli interventi volti a dare concretezza al disegno di unione dei mercati dei capitali”.

Quelle odierne erano le ultime Considerazioni finali per il governatore, subentrato dal 2011 a Mario Draghi (che oggi era presente a Via Nazionale). A novembre terminerà il suo mandato e non è mancato un saluto e un tributo all’istituizione e al suo personale. “Continueranno a emergere nuove forme di organizzazione del lavoro e della società, nuovi stili di vita, nuovi modi di cooperare. Bisognerà esserne consapevoli, innanzitutto a livello individuale, puntando come da tempo diciamo, sulla curiosità, lo studio, la conoscenza”.

“Per quanto riguarda l’istituzione ‘speciale’ che ho servito, con ruoli diversi, per un cinquantennio e che mi appresto quest’anno a lasciare, sono sicuro che su tale consapevolezza saprà fondare il suo operato anche negli anni a venire – ha detto il governatore -. Abbiamo sempre presente la necessità di fondare valutazioni e decisioni su informazioni e analisi il più possibile ampie e accurate”.

Twitter capitalizza 15 miliardi dollari, 1/3 di quanto Musk ha pagato

Twitter capitalizza 15 miliardi dollari, 1/3 di quanto Musk ha pagatoNew York, 31 mag. (askanews) – La piattaforma Twitter è stata valutata un terzo di quanto Elon Musk ha pagato in ottobre per acquistarla, quando aveva sborsato 44 miliardi per acquistarla. A dichiarare la riduzione di valore è stato l’asset manager Fidelity, che possiede una quota di Twitter e che per la terza volta riduce il valore della sua partecipazione.

Secondo il fondo la quota di Fidelity è stata valutata 6,6 milioni di dollari, mentre la valutazione complessiva di Twitter si è attestata a circa 15 miliardi. Elon Musk ha dichiarato di aver dovuto affrontare cambiamenti radicali per evitare la bancarotta.

Il senatore Lombardo: “Il mio intervento lo ha scritto ChatGPT”

Il senatore Lombardo: “Il mio intervento lo ha scritto ChatGPT”Roma, 31 mag. (askanews) – L’intelligenza artificiale arriva in Parlamento. E lo fa attraverso l’intervento del senatore di Azione Marco Lombardo, 42 anni, docente universitario calabrese, che oggi in Aula al Senato ha preso la parola per la discussione generale sulla ratifica dell’accordo tra Italia e Svizzera sui lavoratori transfrontalieri.

Verso la fine del suo discorso Lombardo ha rivelato ai colleghi che stava avvenendo “un evento storico di questa attività parlamentare. L’intervento che avete appena ascoltato non è mio. A dire il vero non è il prodotto nemmeno dell’intelligenza umana; è il prodotto di un algoritmo di intelligenza artificiale Chat GPT-4 ed è stato validato in collaborazione con una società di engineering che si occupa di intelligenza artificiale e di transizione digitale”. Per Lombardo si è trattato di “una provocazione per aprire un dibattito pubblico serio in Italia, al di là delle mode del momento, per analizzare le implicazioni etiche, economiche e sociali dell’utilizzo degli algoritmi di intelligenza artificiale. La crescita dell’intelligenza artificiale è impressionante – ha osservato – e può comportare grandi opportunità in settore economici strategici e nel progresso scientifico, ma può comportare anche rischi, in caso di utilizzo improprio e manipolativo nella diffusione di informazioni errate o nell’alterazione dei processi decisionali”.

Sui social il partito di Lombardo, Azione, ha dato risalto alla notizia ripetenendo l’operazione: “il discorso del Senatore Lombardo è stato scritto dall’IA e nessuno di noi sarebbe stato in grado di distinguerlo da un testo prodotto dall’intelligenza umana. E sì, anche questo testo è stato scritto dall’intelligenza artificiale. È ora di aprire un dibattito serio per esaminarne potenzialità ed eventuali rischi”. Il leader Carlo Calenda ha commentato: “Ho letto il testo. Impeccabile. Non mi è ancora chiaro se siamo davanti ad un progresso o ad un regresso. È una cosa su cui riflettere molto anche alla luce dell’appello di ieri degli scienziati americani. Bravo Marco Lombardo a sollevare in modo così concreto la questione”.

Giornata del latte, 65% del prodotto nazionale raccolto da cooperative

Giornata del latte, 65% del prodotto nazionale raccolto da cooperativeMilano, 31 mag. (askanews) – “Oggi il settore lattiero caseario rappresenta il primo comparto dell’agroalimentare nazionale con ricavi che hanno toccato nel 2021 quasi 17 miliardi di euro e in questo panorama le oltre 600 cooperative ricoprono un ruolo di rilevanza strategica. Grazie al lavoro di oltre 17.000 stalle associate, vengono raccolti quasi 8,5 milioni di tonnellate di latte l’anno, oltre il 65% del latte prodotto in Italia”. È quanto sottolinea Giovanni Guarneri, coordinatore del settore lattiero caseario di Alleanza delle Cooperative, in occasione del World milk day, istituito il primo Giugno dalla Fao nel 2001 con il duplice scopo di valorizzare il prodotto e le sue proprietà nutrizionali ma anche l’indotto socioeconomico.

La filiera lattiero casearia è responsabile del 10,8% del fatturato totale dell’industria agroalimentare nazionale con ricavi che sfiorano i 17 miliardi di euro e una bilancia commerciale positiva pari a 493 milioni di euro (Fonte: ISMEA, Ottobre 2022). In questo panorama articolato, dove intervengono a più livelli diversi attori, il sistema lattiero caseario cooperativo garantisce, attraverso la raccolta e la trasformazione del latte, 15.000 posti di lavoro e un reddito a centinaia di migliaia di famiglie oltre a contribuire al mantenimento degli ecosistemi antropici, specie nelle aree montane o svantaggiate più a rischio di spopolamento. La cooperazione lattiero casearia da anni è anche impegnata nella valorizzazione del latte e dei suoi derivati, attraverso progetti come “Think milk, taste Europe, be smart”, promosso dal settore lattiero caseario dell’Alleanza delle Cooperative, realizzato da Confcooperative e cofinanziato dalla Commissione Europea, per aumentare il grado di consapevolezza dei consumatori e dei media nei confronti del latte e dei suoi derivati (formaggi e yogurt), proponendo un’informazione corretta.

Meloni: il governo è impegnato per la piena attuazione del Pnrr

Meloni: il governo è impegnato per la piena attuazione del PnrrRoma, 31 mag. (askanews) – Sul Pnrr “il nostro obiettivo è chiaro: ottimizzare al meglio l’occasione che arriva dal Pnrr, compiendo scelte strategiche, chiare ed efficaci, velocizzando al massimo le procedure e garantendo che le risorse possano arrivare a terra”. Lo ha scritto, secondo quanto si apprende, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nella presentazione alla relazione semestrale sullo stato di attuazione del Pnrr, condivisa durante la cabina di regia in corso a Palazzo Chigi.

“In questo quadro – spiega Meloni -, si inserisce la scelta di individuare un’unica Autorità politica responsabile per l’attuazione del Pnrr e delle Politiche di Coesione. Una decisione la cui bontà è stata confermata dalla recente raccomandazione della Commissione Ue per l’Italia nell’ambito del semestre europeo e che nasce dall’esigenza di assicurare una maggiore sinergia tra le diverse fonti di finanziamento, sia per garantire che le risorse vengano effettivamente spese sia per privilegiare misure di qualità e in grado di avere effetti sul Pil”. “In quest’ottica – scriverebbe la presidente del Consiglio nel documento – rientra anche la decisione del Consiglio europeo straordinario del 24 febbraio scorso, che ha accolto e fatto propria la proposta dell’Italia di assicurare una maggiore flessibilità e integrazione sui programmi esistenti e sull’uso delle risorse europee già programmate”.

“Il Governo – assicura la premier nella presentazione alla relazione seesmtrale sull’attuazione del Pnrr, sempre a quanto si apprende – continuerà a lavorare, d’intesa con la Commissione europea, non solo per conseguire i prossimi obiettivi semestrali ma per dare piena attuazione a tutto il Piano, che è e continuerà ad essere uno strumento cruciale per la crescita, l’innovazione e lo sviluppo dell’Italia”.

A Bologna torna Biografilm Festival, tra donne e mondo del lavoro

A Bologna torna Biografilm Festival, tra donne e mondo del lavoroRoma, 31 mag. (askanews) – Biografilm Festival, a Bologna dal 9 al 19 giugno 2023 e su MYmovies visibile in tutta Italia, torna per la sua 19esima edizione con una selezione che vede protagoniste alcune delle voci più importanti del documentario contemporaneo. Il punto di partenza per questa riflessione è il connubio tra “Essere e avere”, tema di questa edizione ispirato al film Être et avoir di Nicolas Philibert, che verrà riproposto in presenza del regista. Per il festival un invito a ripartire dalle basi portando idealmente lo sguardo dalla politica astratta a quella quotidiana.

Biografilm inaugura il 9 giugno con l’anteprima italiana di Sur l’Adamant di Nicolas Philibert. La serata di Premiazione presenterà l’anteprima italiana di Jerry Lee Lewis: Trouble in Mind di Ethan Coen, un viaggio nella musica e nella vita di una delle più grandi star della musica americana. Tra gli ospiti di questa edizione: Fatih Akin, Nicolas Philibert, Erik Gandini, Roberta Torre, Rä di Martino, Laura Morante, Massimo Cantini Parrini, Donatella Finocchiaro, Porpora Marcasciano, Tonino De Bernardi, i Verdena e Cristina Cattaneo, Philippa Kowarsky. Sono 83 i film in programma nelle varie sezioni del Festival, 60 anteprime di cui 17 anteprime mondiali. Il Concorso Internazionale fa scoprire le più recenti e interessanti produzioni di documentari da tutto il mondo grazie a dieci storie di vita, mentre Biografilm Italia permette di scoprire i migliori autori di documentari italiani. Contemporary Lives, con una selezione di opere europee, mostra sguardi nuovi sulle questioni più urgenti dell’attualità. Torna la sezione Biografilm Art & Music con le infinite e molteplici sfumature dell’amore per l’arte. Beyond Fiction – Oltre la finzione, dedicato a fiction e film ibridi, punta a spingere il confine tra finzione e documentario. Biografilm 2023 ospita anche l’omaggio all’artista visuale Rä di Martino. Tornano, come da tradizione, anche i Celebration of Lives Awards, i premi che Biografilm Festival assegna alle persone che hanno impresso un segno importante nella storia contemporanea. Il premio verrà assegnato ai registi Nicolas Philibert e Roberta Torre e Cristina Cattaneo. Biografilm 2023 dedica anche uno spazio al rapporto che lega cinema e letteratura con la Playlist Cinema e Letteratura | BPER Banca, che contiene documentari dedicati al mondo dell’editoria, a grandi autori che hanno segnato il panorama attuale. Molti i titoli tra musica, arte e letteratura.

Biografilm Festival si propone come finestra per capire la contemporaneità da una prospettiva fortemente collettiva. Spingendosi oltre i confini geografici, di genere e di formato, i film presentati al Festival invitano a porsi domande sul presente e sul proprio ruolo nella società. Donne pioniere di libertà offre una moltitudine di sguardi sulla condizione femminile e sulla trasformazione delle lotte per la tutela dei propri diritti. Radici e Memoria guarda al vissuto passato dell’umanità per rintracciare cosa rende ogni uomo tale. Identitò, valore, lavoro mette il lavoro al centro di alcuni titoli presenti al festival. Comunità oltre l’utopia guarda invece al legame tra società e architettura, sia sul piano più realistico e applicabile che su quello più utopico. Alla ricerca della verità vuole fare luce sulle zone d’ombra del nostro presente. Ricerca di vite possibili mostra i diversi percorsi, sia che questi siano geografici o di vita, che si aprono davanti all’uomo. In Strada facendo sarai si parla di crescita e del futuro delle nuove generazioni.

Roland Garros, Sonego supera Humbert e accede al terzo turno

Roland Garros, Sonego supera Humbert e accede al terzo turnoRoma, 31 mag. (askanews) – Lorenzo Sonego infligge un ko tecnico a Ugo Humbert. Il punteggio racconta la superiorità del torinese, che si impone 64 63 76(3) in 2h40′. C’è tempo ora per preparare il terzo turno di venerdì contro un altro francese, Corentin Moutet, o Andrey Rublev. Il mancino francese, oggi numero 61 del mondo, ha vinto l’unico precedente, in rimonta, nelle qualificazioni del Masters 1000 di Parigi-Bercy del 2019. Sonego è in svantaggio anche nel bilancio degli scontri diretti con Rublev. Il moscovita l’ha battuto al Challenger di Cortina nel 2016, sulla terra, e in finale all’ATP 500 di Vienna del 2020. Sonego però l’ha sconfitto nella sfida più recente, nei quarti degli Internazionali BNL d’Italia 2021. Grazie a quel successo, è diventato il quinto italiano in semifinale al Foro Italico nell’era Open.

Visco: l’economia ha mostrato capacità di resistenza e reazione

Visco: l’economia ha mostrato capacità di resistenza e reazioneRoma, 31 mag. (askanews) – L’economia dell’Italia “ha mostrato una confortante capacità di reazione”. È riuscita a superare le ultime crisi “meglio di quanto ci si attendesse”. E anche i dati sulla crescita del primo trimestre si sono rivelati migliori del previsto, mentre per l’intero anno si prevede una espansione “intorno all’1%”. Nel giorno in cui il consuntivo del Pil sui primi tre mesi è stato rivisto al rialzo, dal governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, sono giunte valutazioni tutto sommato incoraggianti, in occasione del tradizionale appuntamento delle Considerazioni finali alla Relazione annuale.

E non solo sull’economia generale. Anche il sistema bancario della Penisola, nel suo complesso “si trova in condizioni sufficientemente buone”. Ci possono essere “casi di debolezza e vulnerabilità”, serve sempre prudenza ma in generale l’incidenza dei crediti deteriorati è rimasta stabile, su livelli “modesti” e in linea con le medie europee. La redditività è risalita “in maniera significativa”, ha notato Visco, in scia all’aumento dei tassi di interesse. E nonostante le tensioni collegate ai casi di dissesto negli Stati Uniti e in Svizzera, non si sono registrati deflussi anomali di depositi. Ovviamente non mancano i problemi, primo fra tutti la persistente alta inflazione, che comunque si è in parte moderata. Un nodo su cui da molti mesi la Banca centrale europea è impegnata a portare avanti una stretta monetaria.

Su questo Visco è tornato a lanciare richiami a prudenza e equilibrio. “Dopo aver portato i tassi di riferimento in territorio restrittivo”, ora la Bce dovrà “procedere con la necessaria gradualità. Occorre prestare attenzione a che l’intensità della sua trasmissione non dia luogo a una frenata eccessiva dei consumi e degli investimenti”, ha detto. La guerra in Ucraina, intanto, oltre a creare incognite sulla crescita getta anche nuove ombre sulla sicurezza delle catene di approvvigionamento globali. Ma secondo Visco “la sicurezza nazionale può essere tutelata evitando politiche protezionistiche generalizzate, che rafforzerebbero la tendenza all’aumento delle barriere agli scambi commerciali e agli investimenti”.

E la prudenza, ovviamente, riguarda anche la gestione dei conti pubblici, specialmente in un Paese come l’Italia. “Ridurre la dimensione del debito pubblico è una priorità della politica economica, indipendentemente dalle regole europee”. E “una gestione prudente delle finanze pubbliche costituisce un segnale importante di credibilità”. Ma per la riduzione dell’incidenza del debito resta anche “centrale il conseguimento di tassi di crescita stabilmente e sufficientemente elevati. Diversamente da quanto è spesso accaduto in passato – ha proseguito il governatore – è importante mantenere adeguati il livello e la qualità degli investimenti pubblici”.

Un richiamo particolare ha riguardato anche i piani di riforma di fisco e autonomia differenziata. “Ogni eventuale aumento di spesa o riduzione di entrata, anche nell’ambito di riforme già annunciate – ha avvertito Visco – non potrà prescindere dall’identificazione di coperture strutturali adeguate e certe”. E non ci sono solo i conti pubblici sotto la lente della banca centrale. Tornando al tema dell’alta inflazione, Visco ha rilevato come finora il rischio di una rincorsa tra prezzi e salari sia rimasto “moderato” nell’area euro, mentre le buste paga sono cresciute meno dell’inflazione. Ma anche “le strategie di prezzo delle imprese giocheranno un ruolo fondamentale: simmetricamente a quanto avvenuto nella fase di rialzo dei corsi dell’energia del 2022, le recenti riduzioni di costo dovrebbero ora essere trasmesse ai prezzi dei beni e dei servizi”, ha detto.

Richiami su cui ad oggi le aziende sembrano fare orecchie da mercante.

Restando nell’ambito delle criticità, il governatore ha toccato il tema dei precari. I contratti atipici hanno aiutato la ripresa dell’occupazione ma “in molti casi il lavoro a termine si associa a condizioni di precarietà molto prolungate; la quota di giovani che dopo cinque anni ancora si trova in condizioni di impiego a tempo determinato resta prossima al 20 per cento”.

“Troppi, non solo tra i giovani, non hanno un’occupazione regolare o, pur avendola, non si vedono riconosciute condizioni contrattuali adeguate; come negli altri principali paesi, l’introduzione di un salario minimo, definito con il necessario equilibrio, può rispondere a non trascurabili esigenze di giustizia sociale”, ha aggiunto.

E sempre restando sui giovani, in Italia “la quota di laureati tra le persone di età compresa tra i 25 e i 34 anni è ancora oggi inferiore al 30 per cento, contro una media europea superiore al 40. Anche le competenze sono spesso insoddisfacenti”, ha detto.

L’intervento del governatore, circa 25 pagine (una decina in più rispetto al primo che svolse nel 2012) è stato ad ampio spettro e ha offerto anche almeno tre citazioni. Dell’economista Bonaldo Stringher, primo governatore della Banca d’Italia nel 1928. Di Dante: “l’uomo naturalmente è compagnevole animale”. E, fatto forse meno scontato, di Yuval Noah Harari, storico e scrittore israeliano.

Visco è anche tornato a parlare di Pnrr. “Miglioramenti sono possibili”. Ma tenendo conto del programma “serrato” e della necessità di un continuo confronto con la Commissione Ue. “Non c’è tempo da perdere”, ha detto. Anche perché un successo del Pnrr e del parallelo piano RePowerEU potrebbero fare da apripista a una maggiore integrazione a livello Ue.

In quest’ultimo ambito, secondo Visco la proposta di revisione del Patto di stabilità e di crescita presentata da Bruxelles va nella direzione giusta, anche se non prevede un bilancio sovranazionale. Eppure “un titolo di debito pubblico comune, da emettere a fronte della capacità di bilancio europea o determinato dalla condivisione di parte delle passività nazionali, potrebbe inoltre svolgere il ruolo di safe asset, assegnato ai titoli di Stato nelle altre principali economie – ha notato Visco – e sostenere gli interventi volti a dare concretezza al disegno di unione dei mercati dei capitali”.

Quelle odierne erano le ultime Considerazioni finali per il governatore, subentrato dal 2011 a Mario Draghi (che oggi era presente a Via Nazionale). A novembre terminerà il suo mandato e non è mancato un saluto e un tributo all’istituizione e al suo personale. “Continueranno a emergere nuove forme di organizzazione del lavoro e della società, nuovi stili di vita, nuovi modi di cooperare. Bisognerà esserne consapevoli, innanzitutto a livello individuale, puntando come da tempo diciamo, sulla curiosità, lo studio, la conoscenza”.

“Per quanto riguarda l’istituzione ‘speciale’ che ho servito, con ruoli diversi, per un cinquantennio e che mi appresto quest’anno a lasciare, sono sicuro che su tale consapevolezza saprà fondare il suo operato anche negli anni a venire – ha detto il governatore -. Abbiamo sempre presente la necessità di fondare valutazioni e decisioni su informazioni e analisi il più possibile ampie e accurate”. (di Roberto Vozzi).

La protesta dei dipendenti di Amazon

La protesta dei dipendenti di AmazonNew York, 31 mag. (askanews) – Circa 1.900 dipendenti di Amazon in tutto il mondo abbandoneranno il posto di lavoro, intorno alle 21 italiane, per protestare contro la leadership dell’azienda ed evidenziare le loro preoccupazioni per i recenti licenziamenti, l’obbligatorietà del rientro in ufficio e la cancellazione di alcune politiche di impegno sul clima.

Lo sciopero è stato organizzato in parte da Amazon Employees for Climate Justice, che ha ripetutamente sollecitato l’azienda a mantenere le sue promesse sulla battaglia al cambiamento climatico, soprattutto dopo che un report interno ha mostrato che le emissioni di carbonio nel 2021 sono aumentate del 40% rispetto al 2019. Inoltre è stata cancellata la politica Shipment Zero, che impegnava Amazon a rendere metà di tutte le sue spedizioni carbon neutral entro il 2030. I dipendenti sono allarmati anche dai recenti piani di licenziamento che hanno lasciato a casa 27.000 lavoratori nelle divisioni di cloud computing, pubblicità e vendita al dettaglio. Infine i lavoratori protestano per l’obbligo di ritorno in ufficio, scattato il primo maggio. Nonostante varie lettere e petizioni al Ceo, Andy Jassy, non si sono registrate azioni di risposta alle richieste.