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Ambasciata Usa presso Santa Sede ospita lavori Art Lab Sant’Egidio

Ambasciata Usa presso Santa Sede ospita lavori Art Lab Sant’EgidioMilano, 26 mag. (askanews) – L’Ambasciata degli Stati Uniti presso la Santa Sede e l’Art Lab della Comunità di Sant’Egidio, insieme per sostenere e promuovere diversità, inclusione e tutela dei gruppi vulnerabili. “Questo mese, la Missione diplomatica degli Stati Uniti – le Ambasciate presso la Santa Sede, l’Italia e le Agenzie per la sicurezza alimentare delle Nazioni Unite – sono state onorate di ospitare i capolavori dei Laboratori d’Arte della Comunità di Sant’Egidio nella nostra galleria dell’Ambasciata”, si rende noto.

L’impegno della Comunità di Sant’Egidio con le persone con disabilità è cominciato a Roma nel 1985 e si è esteso progressivamente a molte altre città d’Italia e d’Europa. Da quarant’anni i Laboratori d’Arte della Comunità di Sant’Egidio rispondono al desiderio di formazione e studio di adulti con disabilità che non hanno avuto la possibilità di percorsi scolastici integrati.

In questi luoghi formativi, di apprendimento delle tecniche artistiche, di apertura al mondo, di relazione e comunicazione, la ricerca delle proprie attitudini e potenzialità ha condotto in primo luogo alla possibilità stessa di comunicare ed inoltre ad un processo di appropriazione di codici espressivi e artistici personalizzati. Le persone coinvolte hanno rivelato in modo sempre più evidente una profonda capacità di comprensione della realtà, un proprio pensiero e sguardo sul mondo.

Su Instagram gli account @usinholysee e @sant.egidio hanno condiviso storie e video su questo progetto utilizzando l’hashtag #USinHolySeeLovesArtLab e presentando alcuni degli artisti che hanno raccontato le loro storie e hanno spiegato la loro arte.

Giro d’Italia, Zaia: doveroso omaggio a vittime Vajont

Giro d’Italia, Zaia: doveroso omaggio a vittime VajontLongarone, 26 mag. (askanews) – “Oggi la carovana del Giro d’Italia ha fornito un importante momento di memoria ma anche di riflessione. Si è fermata per un attimo la kermesse festosa e insieme abbiamo sostato al Sacrario di Fortogna di fronte ai 1910 cippi che ricordano i morti nella tragedia del Vajont. Da questo omaggio scaturisce il cordoglio per una ferita che non potrà mai rimarginarsi in tanti della nostra Terra ma anche l’interrogativo su quale deve essere il rapporto tra l’uomo e la natura. L’uomo non è il padrone assoluto del pianeta, non è invincibile; deve vivere mantenendo un rapporto di rispetto verso la natura. Questa riflessione ormai è quotidianità, spetta a noi sostenerla e portarla avanti nella comunità”. Queste le parole del presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, a margine della cerimonia a Fortogna con la quale il Giro d’Italia ha reso omaggio alle tantissime vittime della grande sciagura del Vajont, che travolse e distrusse Longarone il 9 ottobre del 1963.

“In questi giorni, in altre regioni e in situazioni dettate da cause pur differenti, abbiamo assistito a nuove immagini di tragedia, distruzione e dolore – prosegue il Presidente -. Di fronte all’esigenza di una maggiore sensibilità nel rispetto del pianeta la tragedia del Vajont rimane un monito affinché l’indispensabile sfruttamento della natura sia sempre equilibrato, in condizioni di sostenibilità per il territorio e di sicurezza per la comunità. Davanti a quella serie di cippi, riflettevo che se l’attenzione verso l’emergenza idrogeologica, la sensibilità per l’ambiente e il mutamento climatico, sono oggi costante motivo di impegno e confronto, lo dobbiamo anche al sacrificio di coloro che sessant’anni fa anni sono stati vittime di quell’incauto e incosciente sfruttamento delle risorse da parte di chi si era sforzato di piegare pericolosamente la natura all’interesse dell’uomo”. “Quei quasi duemila cippi – conclude il Governatore – incarnano un dolore mai venuto meno cui ha contribuito ma anche la mancanza di risposte adeguate per i sopravvissuti, compresa quella definitiva alla richiesta di giustizia. Ma sono anche il simbolo di una comunità totalmente devastata che nel dolore è riuscita anche a guardare avanti e, come sanno fare i Veneti, senza troppi pianti si è rimboccata le maniche, risorgendo e contribuendo a un progresso più grande. L’omaggio del Giro d’Italia a Longarone penso vada letto come un momento importante per onorare i morti ma anche i sopravvissuti che non si sono arresi e con sacrificio hanno restituito alla loro valle quell’aspetto e quel benessere che oggi tutti hanno avuto occasione di vedere”.

Doppio Malto e Fabbri insieme nel cocktail “vintage” di Bruno Vanzan

Doppio Malto e Fabbri insieme nel cocktail “vintage” di Bruno VanzanMilano, 26 mag. (askanews) – L’onda alta della mixology prova a “travolgere” anche la birra. In passato, in verità, i tentativi fatti non hanno avuto grande successo, anche per un certo “snobismo” dei consumatori di birra nei confronti di un consumo che non fosse in purezza. Ma a provare a mescere con successo il variegato mondo della birra con quello dei cocktail ora è un barman pluripremiato come Bruno Vanzan che per Doppio Malto ha messo a punto “Riviera”, un cocktail in cui la birra Bella rossa di Doppio Malto incontra lo sciroppo Fabbri alla fragola.

Quello messo a punto da Vanzan è un brew cocktail, disponibile nei locali Doppio Malto, che come ha spiegato lo stesso barman “nasce da una birra ambrata doppio malto con una gradazione alcolica di 6,5 volumi che ha profumi e sfumature amare e si presta a essere miscelata. Con il cocktail non vogliamo più che la birra ci racconti la sua frizzantezza ma il suo ceppo maltato, che poi è la stessa materia prima del whisky con una volumetria alcolica più bassa”. Questo è abbinato a uno sciroppo alla fragola di Fabbri 1905, un gusto che omaggia i cocktail anni 90, come del resto è un richiamo vintage anche il nome, Riviera. A completare il bicchiere la soda “che consente di recuperare frizzantezza – ha sottolineato Vanzan – necessaria a donare brio e a farci sentire bene” e un’amarena sciroppata. Per Doppio Malto, format della ristorazione in espansione con aperture programmate in Italia e in Francia, significa ampliare le occasioni di consumo delle sue birre, oggi tutte prodotte nel birrificio di Iglesias, in Sardegna, che ha una capacità produttiva di cinque milioni di litri.

Ma dietro questo cocktail c’è anche il sodalizio con Fabbri 1905. “Fabbri ha sempre avuto l’intuizione della birra nella mixology – ha detto Maida Merolla, marketing manager business unit beverage Fabbri 1905 – il lancio della linea di cocktail Sbritz ne è una prova. Del resto la birra va incontro alle abitudini dei consumatori low alcool e alla tendenza a pasteggiare coi cocktail. Non è più un aperitivo ma un accompagnamento per i pasti”. Il nuovo nato in casa Doppio Malto è pensato per un target variegato. Del resto “nella ricetta finale ci sono 2-3 volumi di alcol, quindi avvicina tutti: chi non beve, ha dei gusti più ricercati come chi beve whisky perchè si sente il malto” ha spiegato il barman. Un modo diverso dunque di consumare la birra che passa anche dal bicchiere.

Spari bar nel Napoletano, De Luca: violenza non da Paese civile

Spari bar nel Napoletano, De Luca: violenza non da Paese civileNapoli, 26 mag. (askanews) – “Esprimiamo la nostra solidarietà alla famiglia di Sant’Anastasia colpita da un episodio di violenza armata, due delinquenti hanno sparato ferendo una bambina di 10 anni. Continuiamo a registrare episodi di violenza che non dovrebbero appartenere a un Paese civile”. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, aprendo la diretta Facebook del venerdì.

“Il mio appello va alle forze dell’ordine perché – ha aggiunto il governatore – ci sia un intervento deciso. In questo caso dalle forze dell’ordine è venuta una prova importante di efficienza e rapidità di intervento, sono stati individuati i responsabili della sparatoria”.

Golf, la Ryder Cup all’ultima tappa del Giro d’Italia a Roma

Golf, la Ryder Cup all’ultima tappa del Giro d’Italia a RomaRoma, 26 mag. (askanews) – Ha fatto il Giro d’Italia, il trofeo della Ryder Cup. Coinvolgendo tutto il Paese, da Nord a Sud. E ora torna a Roma dove, dal 29 settembre al 1° ottobre (sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club), si disputerà la 44esima edizione della sfida tra il team Europe e il team Usa, “volata” finale di un percorso iniziato nel 2015 che, da sogno, si è trasformato in realtà.

Il trofeo della Ryder Cup ospite a Roma del Giro d’Italia – Sabato 27 (dalle ore 18:00 alle 22:00) e domenica 28 maggio (dalle 10:00 alle 19:30) l’ambito trofeo, sempre più un’icona popolare, sarà esposto in bella mostra a Piazza del Popolo, all’interno del Villaggio “Giroland”, dedicato ad adulti e bambini dove scoprire la storia e i simboli della Corsa Rosa, con attività di intrattenimento e di engagement ispirate ai giochi più iconici del Luna Park. Dove il trofeo “Senza Fine” del Giro d’Italia e quello più rappresentativo del golf a livello mondiale, si incontreranno e “abbracceranno”. Entrambi hanno girato l’Italia in lungo e in largo, affermandosi come simboli di due competizioni dalla grande importanza. Ed entrambi vantano una importante storia e tradizione. Recitando un ruolo importante anche per lo sviluppo del turismo e un volano per la candidatura di Roma a ospitare l’Expo 2030. Una “tappa” significativa, dunque. A Piazza del Popolo ci sarà quindi la possibilità, per tutti, di scoprire la storia e l’importanza dei due appuntamenti, il Giro d’Italia e la Ryder Cup. E ancora: di farsi una foto con i due trofei e di divertirsi con la musica di RDS. Non solo; nello spazio dedicato alla Federgolf, ci si potrà cimentare attraverso un “putting green” per scoprire da vicino la magia di uno sport inclusivo e sempre più accessibile. Parteciperanno all’evento personaggi del mondo dello sport e delle istituzioni.

Protagonista sarà la Città Eterna che, per la quinta volta nella sua storia dopo quelle del 1911, 1950, 2009 e 2018, sarà sede di arrivo (all’angolo tra i Fori Imperiali e l’Altare della Patria, con partenza dall’Eur) della Corsa Rosa.

Lombardia, Fontana: centro Mafalda Luce contro autismo è modello

Lombardia, Fontana: centro Mafalda Luce contro autismo è modelloMilano, 26 mag. (askanews) – “Un presidio importantissimo esempio della collaborazione virtuosa tra pubblico-privato che in Lombardia rappresenta un modello di progresso, forte anche della straordinaria prova di costante solidarietà degli Enti del Terzo Settore. Questo rappresenta il Centro ‘Mafalda Luce’, gestito dalla Fondazione Piatti, realizzato grazie alla generosità della famiglia Luce”. Lo ha detto il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, all’evento di celebrazione dei 10 anni del Centro ‘Mafalda Luce’ di Milano a favore di bambini, adolescenti e adulti con disturbi pervasivi dello sviluppo e delle loro famiglie.

Durante l’appuntamento è intervenuta con un videomessaggio, il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli. Presenti anche Emilio Rota, presidente di Fondazione Piatti, Franco Radaelli, direttore generale di Fondazione Piatti e Roberto Speziale presidente nazionale di Anffas. “La tempestività nella diagnosi dei disturbi dello spettro autistico – ha sottolineato il presidente – ha un’importanza fondamentale. Per questo motivo come Regione abbiamo voluto investire sulla neuropsichiatria infantile stanziando 31 milioni di euro”. “Sono molto lieto – ha concluso Fontana – che grazie a queste risorse il Centro possa inaugurare oggi la parte ambulatoriale e il raddoppio della parte semiresidenziale. Considerata l’aumento della richiesta in questo ambito siamo coscienti che il lavoro non sia terminato. Attraverso la collaborazione con tutti gli attori coinvolti in questo settore così delicato, sono certo che saremo in grado di compiere altri passi avanti”.

Lazio, Rocca: pronti a tavolo confronto con professioni sanitarie

Lazio, Rocca: pronti a tavolo confronto con professioni sanitarieRoma, 26 mag. (askanews) – “La Regione Lazio è casa vostra. E’ fondamentale che per sfide come quelle che riguardano la sanità del Lazio, e che derivano da 30 anni di mancata programmazione, si attivi un dialogo costante e costruttivo. Per questo ho deciso di istituire un tavolo di confronto tra la Regione e le professioni sanitarie”. Lo ha dichiarato Francesco Rocca, Presidente della Regione Lazio, al convegno “Medici, infermieri e cittadini: un gioco di squadra vincente” che si è svolto questa mattina presso la Sala Tirreno della Regione Lazio e a cui ahanno partecipato anche il presidente OMCeO Roma, Antonio Magi, e il presidente OPI Roma, Maurizio Zega.

“Medici e infermieri – ha sottolineato Rocca – rappresentano figure professionali vitali e imprescindibili per il nostro Sistema Sanitario Regionale. Le emergenze le conosciamo tutti e impattano, talvolta in modo violento, sulla qualità della vita dei nostri cittadini: carenza del personale, interminabili liste d’attesa, strutture inadeguate, solo per citarne alcune. Per garantire ai pazienti una risposta adeguata alle loro esigenze, rendendo pienamente effettivo il diritto alla salute, dobbiamo puntare a un approccio terapeutico sempre più integrato e continuativo. Il presupposto è l’effettiva collaborazione, nel rispetto degli specifici ambiti di competenza, fra medici e infermieri. La loro azione congiunta non riguarda soltanto le strutture ospedaliere, ma deve arrivare anche nelle province che in questi anni sono state mortificate”. Per quanto riguarda più specificatamente la sanità laziale, Rocca ha detto di volerla finire con la “sanità romanocentrica”. “Soltanto così – ha spiegato – potremo restituire all’ospedale il ruolo che gli è proprio, vale a dire il trattamento dell’emergenza e dell’acuzie. Se la sanità territoriale funzionasse meglio, si decongestionerebbero i Pronto Soccorso da tutti quei codici bianchi e verdi che potrebbero essere affrontati altrove. Voglio restituire dignità agli operatori sanitari e, allo stesso tempo, ai pazienti. E dobbiamo far nascere ospedali a gestione totalmente infermieristica, penso ad esempio al San Giacomo. E per ottenere questo è fondamentale investire in tecnologie e innovazione, al fine di rendere attrattivo il nostro sistema sanitario per tutte quelle eccellenze che abbiamo e che dobbiamo mettere nelle condizioni di lavorare nel miglior modo possibile”.

Il convegno è stato l’occasione per fare il punto anche sulle difficoltà che affliggono da anni i Pronto soccorso e gli ospedali, come la carenza di posti letto e le liste d’attesa. L’iniziativa, voluta dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche-Opi di Roma e dall’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri-Omceo capitolino, patrocinata dalla Federazione nazionale-Fopi, ha messo in luce la necessità di passare da una sanità passiva, che attende il malato sostanzialmente in ospedale, ad una proattiva che cerchi di aver cura del paziente sul territorio e prima della fase acuta, riservando solo quest’ultima all’ospedale. “Un gioco di squadra vincente è l’obiettivo che gli Ordini degli Infermieri e dei Medici di Roma vogliono contribuire a realizzare, in sinergia con la Regione Lazio. Confidiamo che, con la costituzione di un tavolo permanente di confronto con la Regione, si giunga ad un cambio di paradigma dell’offerta sanitaria regionale. Una ridefinizione dei ruoli delle due più numerose professioni sanitarie e il passaggio ad una dimensione di equipe multi-professionale sono funzionali al superamento dell’emergenza e al recupero di efficienza del Servizio Sanitario”, ha commentato Maurizio Zega, presidente OPI Roma e coordinatore regionale OPI della Regione Lazio.

“Apprezziamo la volontà del Presidente Rocca di costituire un tavolo permanente di confronto con le professioni sanitarie per condividere i percorsi e sentire quali possono essere le nostre indicazioni per trovare possibili soluzioni nel medio e lungo termine. L’iniziativa ci conforta, ci piace e per questo daremo la nostra massima disponibilità”, ha sottolineato dal canto suo il presidente OMCeO Roma, Antonio Magi.

Libri, arriva anche la mindfulness rivolta agli studenti

Libri, arriva anche la mindfulness rivolta agli studentiRoma, 26 mag. (askanews) – TS Edizioni pubblica, anche in formato e-book, Mindfulness per studenti. Pensieri per nutrire la mente e ottenere risultati, di Georgina Hooper, pittrice australiana e docente universitaria di arte orientale. Scrive l’autrice nell’introduzione: “Da allieva prima, e poi da insegnante, ho osservato e sperimentato approcci diversi all’apprendimento. Tra tutti, lo studio consapevole mi pare essere la metodologia più efficace. Dopo molti anni di esperienza nel campo della mindfulness, mi si sono aperti la mente e il cuore e ho concluso che non esiste un unico modo di essere un bravo studente. La via della conoscenza e dell’acquisizione di competenze è personale e deve essere trovata attraverso un graduale processo di conoscenza di sé”.

Mindfulness per studenti è una raccolta di buone ispirazioni per trasformare l’apprendimento in un’esperienza positiva, anno dopo anno. Il percorso di studio assume talvolta caratteri stressanti e ansiogeni, a causa dell’incubo delle scadenze e dell’ossessione per i risultati che tolgono molto al piacere di imparare. Georgina Hooper – istruttrice di mindfulness con master in terapia del benessere emotivo – guida il lettore alla scoperta della gioia dello studio suggerendo trucchi e strategie per affrontare l’inevitabile fatica dell’imparare, per trovare la giusta concentrazione e il flusso di programma, per nutrirsi in modo equilibrato e dormire a sufficienza, accettando anche il fallimento come parte del cammino verso il successo, e coltivando una curiosità permanente indispensabile alla conoscenza.

Consorzio Lugana Doc: il 29 maggio a Verona convegno sull’enoturismo

Consorzio Lugana Doc: il 29 maggio a Verona convegno sull’enoturismoMilano, 26 mag. (askanews) – “Enoturismo tra identità locali, digitalizzazione e sostenibilità”: è il titolo del convegno che si terrà nel pomeriggio di lunedì 29 maggio nell’auditorium di Verona Fiere. L’incontro è organizzato dal Consorzio Tutela Lugana Doc per promuovere la riflessione e il dibattito sul grande potenziale del turismo del vino, e vedrà la partecipazione di Bruno Bertero (direttore generale Ente turismo Langhe Monferrato Roero), Elvira Bortolomiol (presidente del Consorzio del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg), Marta Cotarella (cofounder Intrecci Alta Formazione), Roberta Garibaldi (Associazione italiana turismo enogastronomico), Diana Isaac (founder Winerist) e Fabio Piccoli (direttore Wine Meridian).

All’incontro, il presidente del Consorzio del Lugana Doc, Fabio Zenato presenterà l’importante progetto di valorizzazione della Denominazione come “wine destination” sul quale l’ente consortile ha deciso di investire e farsi promotore nel corso di quest’anno. Un piano che ha coinvolto e coinvolgerà nel corso del 2023 aziende, istituzioni e pubblico con numerose attività. La Doc Lugana si estende tra le colline delle sponde meridionali del Lago di Garda nei quattro Comuni lombardi di Sirmione, Pozzolengo, Desenzano, Lonato e quello veneto di Peschiera del Garda. Il Consorzio per la sua tutela nasce nel 1990 e riunisce oggi il 90% dei produttori di Lugana.

Tv, incidente in moto per Beppe Convertini: “Ho la faccia distrutta”

Tv, incidente in moto per Beppe Convertini: “Ho la faccia distrutta”Roma, 26 mag. (askanews) – Brutto incidente per Beppe Convertini, conduttore tv di Linea Verde, ricoverato all’Ospedale San Filippo Neri di Roma. “Ecco che ti succede quando sei in moto e un’auto ti taglia la strada”, scrive il giornalista su Instagram, postando la foto che lo ritrae tutto incerottato in viso su un letto di ospedale.

“In queste due settimane ho lavorato nonostante la faccia completamente distrutta, occhio nero, naso rotto, punti di sutura – sottolinea nel post – naturalmente per il senso del dovere inculcatomi in famiglia e nella mia amata Puglia. Mi avete visto con gli occhiali da vista a tentare di coprire registrando Linea Verde ma ora mi sono fermato per qualche giorno perché non potevo fare altrimenti e mi sono operato”, racconta Convertini.