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Blue Forum Gaeta, Acampora: affermare leadership in Europa e Mediterraneo

Blue Forum Gaeta, Acampora: affermare leadership in Europa e MediterraneoRoma, 25 mag. (askanews) – “Sul tema della sostenibilità ognuno deve fare la propria parte e noi abbiamo iniziato l’anno scorso con la prima edizione del Blue Forum in cui abbiamo dato vita al Blue Forum Italia Network. Partendo dalla comunicazione 240 Final della Commissione Europea che chiedeva a tutti noi un nuovo approccio per passare da un’economia blu ad un’economia blu sostenibile e per raggiungere gli obiettivi del green deal. Abbiamo voluto dare vita ad una comunità ampia e trasversale che si riconosce nella necessità di tutelare e valorizzare la nostra risorsa più grande, il mare. Una rete di utenti del mare e che ha visto nel Manifesto Blue per un’Economia del Mare sostenibile, inclusiva e innovativa, un primo laboratorio di idee che si concluderà alla fine del 2023. Oggi l’obiettivo, invece, è riconoscersi una Nazione di Mare e affermare la nostra leadership in Europa e nel Mediterraneo. Da sempre siamo il pontile dell’Europa nel Mediterraneo, ma questa è una visione solo geografica ed è chiaro che è il momento di andare oltre. Dobbiamo fare in modo che la nostra penisola affermi il proprio ruolo anche dal punto di vista politico, sociale ed economico. Dobbiamo valorizzare le nostre eccellenze e dobbiamo saperle comunicare e farle conoscere in tutto il mondo”.

Lo ha affermato il Presidente di Assonautica Italiana, Si.Camera e Camera di Commercio Frosinone Latina, Giovanni Acampora, dando il via ai lavori del il 2° Summit Nazionale sull’Economia del Mare Blue Forum a Gaeta.

Gallerie d’Italia, a Milano arriva “Una collezione inattesa”

Gallerie d’Italia, a Milano arriva “Una collezione inattesa”Milano, 25 mag. (askanews) – Intesa Sanpaolo apre al pubblico dal 26 maggio al 22 ottobre 2023 alle Gallerie d’Italia di Milano “Una collezione inattesa. Viaggio nel contemporaneo tra pittura e scultura” percorso espositivo temporaneo a cura di Luca Massimo Barbero, che presenterà una selezione di opere in dialogo con l’esposizione permanente “Cantiere del ‘900”.

Con oltre 70 opere generalmente non esposte nella sede milanese, tra le quali le più recenti acquisizioni della Collezione Intesa Sanpaolo, questo percorso dedicato all’arte italiana e all’arte contemporanea internazionale si incentrerà sul dialogo tra le diverse ricerche scultoree di alcuni dei maggiori protagonisti del XX Secolo in confronto ad importanti approfondimenti intorno alla pittura del Secondo Dopoguerra. Ulteriore, fondamentale contributo all’allestimento, proviene dalle opere selezionate dalla Collezione Luigi e Peppino Agrati, oggi parte del patrimonio artistico gestito da Intesa Sanpaolo. “Questo nuovo percorso espositivo, in continuità con il Cantiere del ‘900 – ha detto Giovanni Bazoli, Presidente Emerito di Intesa Sanpaolo – rientra nel programma indirizzato a diffondere la conoscenza e la condivisione delle nostre raccolte di arte moderna e contemporanea. In particolare, si offre nuovamente al pubblico l’opportunità di apprezzare opere facenti parte della Collezione Luigi e Peppino Agrati che ha arricchito con capolavori di respiro internazionale il patrimonio artistico della banca. Nei magnifici spazi della Gallerie di Piazza Scala si propone un viaggio appassionante nell’arte del Novecento”.

I visitatori saranno accolti all’ingresso del museo dalla grande opera in marmo bianco Femme Paysage di Jean Hans Arp del 1966, a rappresentare l’ampia raccolta di sculture della Collezione Henraux oggi confluita in Intesa Sanpaolo. Arp apre, come una sorta di punto focale, all’allestimento dedicato all’artista Bruno De Toffoli, autore firmatario di uno dei Manifesti dello Spazialismo, movimento espressione della ricerca plastica e strettamente legato a Lucio Fontana. Sarà questa una rara occasione di approfondimento per vedere riunite le nove sculture di questo Artista meno noto al grande pubblico e mai esposte in un così serrato confronto. Un allestimento con radici cronologiche che partono dai grandi Maestri della scultura del XX Secolo destinati a segnare la produzione figurativa delle arti plastiche italiane. Sarà così possibile ammirare nelle prime sale, tre grandi artisti del Novecento come Arturo Martini con La Pisana, Marino Marini con la Pomona e Giacomo Manzù con il Grande Cardinale Seduto, opere raramente esposte insieme e qui riunite come emblematiche delle radici della scultura italiana.

Un momento completamente inedito sarà la sala dedicata a Fausto Melotti nella quale verrà mostrato per la prima volta al pubblico un importante corpus fittile del Maestro, protagonista anche della scultura ceramica, attraverso un particolare allestimento che presenterà 19 opere rappresentative dei suoi contenitori e vasi ceramici tra cui quattro importanti Korai. Interessante il dialogo tra l’opera Coppia in filo di rame già esposta nel percorso permanente delle Gallerie d’Italia e un’altra opera, anch’essa in filo di rame, proveniente dalla collezione Luigi e Peppino Agrati. Grazie al confluire delle varie raccolte ci sarà una sala interamente dedicata a Lucio Fontana come evidente rimando al tema dello Spazialismo. Di questo Maestro, figura centrale dell’arte contemporanea del XX Secolo e riconosciuta internazionalmente, si esporranno importanti opere tra cui il grande Concetto spaziale. Attese del 1965. Qui riuniti per dare continuità alla tradizione moderna e contemporanea della scultura in ceramica vi saranno alcuni piatti denominati Antica Savona, creazioni fittili spazialiste e l’importante nucleo delle tre Nature in bronzo e terracotta.

Significativa anche la sala dedicata all’azzeramento e alla monocromia nell’arte contemporanea internazionale dei primissimi anni Sessanta, il cui perno sarà la scultura Complex Form di Sol LeWitt, recentemente entrata nelle Collezioni Intesa Sanpaolo. In questo spazio il pubblico troverà un confronto armonico tra un maestro del minimalismo americano come Robert Ryman e protagonisti della ricerca italiana come Piero Manzoni, Alberto Burri, Toti Scialoja e Enrico Castellani presente con il monumentale lavoro Superficie bianca 35 del 1966. Nelle due sezioni successive sarà invece possibile indicare in modo preciso, seppur sintetico, alcune ricerche legate all’astrazione e al segno della pittura alla fine degli anni Cinquanta. Emblematici di quella ricerca sono artisti come Carla Accardi con l’opera Senza Titolo, Giulio Turcato e Antonio Sanfilippo con Superficie 45/C/63. Si presenta al pubblico un importante dipinto di Corrado Cagli, Il flauto di canna, che rappresenta la continuità del grande pittore aprendo le sperimentazioni degli anni Sessanta. L’opera introdurrà idealmente al nucleo di sculture di Pietro Consagra, tra cui Bifrontale malachite, dedicate al tema della ricerca sulle Pietre e sui Marmi che l’Artista conduce negli anni Settanta e Ottanta del Novecento e che, tramite l’utilizzo delle preziose e seducenti materie, esemplifica con queste opere quella scultura frontale di cui egli è teorico e scultore.

Il percorso espositivo prevede nel passaggio verso il “Cantiere del ‘900” un ideale cannocchiale tematico e visivo con opere di artisti che, partendo dall’astrazione classica, giungono nel Secondo dopoguerra ad una pittura sempre più minimale e procedurale. È il caso di un’artista come Bice Lazzari qui presente con Misura 9, Mario Nigro con un’astrazione pittorica prossima alla pittura analitica e di concetto come Roman Opalka che procede giorno per giorno alla stesura numerica componendo queste grandi e rarissime tele che sono alla soglia del monocromo.

Alcuni studi qui esposti accenneranno alle modalità poetiche ed esecutive di Sol LeWitt. Di questo Maestro americano sarà l’accenno dell’importante scultura Three Cubes (Straight) del 1969, appena giunta nelle Collezioni Intesa Sanpaolo, ad assumere quasi l’aspetto di una scala architettonica entrando nello spazio di “Cantiere del 900”, la cui prospettiva costituita da profili cubici inquadrerà il punto di arrivo di questo percorso rappresentato dalla recente acquisizione Abstraktes Bild del 1984 di Gerhard Richter.

Stellantis investe in Lyten per sviluppo batterie al litio-zolfo

Stellantis investe in Lyten per sviluppo batterie al litio-zolfoMilano, 25 mag. (askanews) – Stellantis attraverso il fondo Stellantis Ventures, ha investito in Lyten per accelerare la commercializzazione delle applicazioni del Lyten 3D Graphene per il settore della mobilità, tra cui la batteria al litio-zolfo per EV LytCell, materiali compositi leggeri e nuovi sistemi di rilevamento a bordo.

Lyten, è un’azienda della Silicon Valley pioniera nell’impiego del grafene tridimensionale (3D) sintonizzabile che ha dimostrato una significativa riduzione delle emissioni di gas serra e farà avanzare la transizione verso la mobilità sostenibile. A differenza delle batterie tradizionali agli ioni di litio, le batterie al litio-zolfo di Lyten non utilizzano nichel, cobalto o manganese, con il risultato di un’impronta di carbonio stimata inferiore del 60% rispetto alle migliori batterie attualmente disponibili. L’approvvigionamento delle materie prime e la produzione per le batterie al litio-zolfo può avvenire localmente, in Nord America e in Europa. Questa tecnologia risponderà alle esigenze delle aziende alla ricerca di batterie leggere e ad alta densità energetica non a rischio di interruzioni della supply chain. Stellantis ha lanciato Stellantis Ventures nel 2022 con una dotazione iniziale di 300 milioni di euro da investire in startup.

“Siamo molto soddisfatti che Stellantis Ventures, abbia dimostrato di credere fortemente nei nostri supermateriali per la decarbonizzazione Lyten 3D Graphene”, ha dichiarato Dan Cook, presidente e Ceo di Lyten. “Tra le innovazioni di prodotto ci sono le batterie al litio-zolfo, potenzialmente in grado di offrire una densità energetica più che doppia rispetto alle batterie agli ioni di litio e materiali compositi leggeri”. “Siamo rimasti impressionati dal potenziale di questa tecnologia in grado di contribuire a una mobilità pulita, sicura e accessibile”, ha dichiarato Carlos Tavares, Ceo di Stellantis. “Le batterie al litio-zolfo di Lyten hanno il potenziale per diventare un ingrediente chiave nel promuovere l’adozione dei veicoli elettrici sul mercato di massa. Allo stesso modo, la tecnologia dei loro materiali potrebbe contribuire a ridurre il peso dei veicoli, un risultato che il nostro settore dovrà necessariamente ottenere per raggiungere gli obiettivi di azzeramento delle emissioni nette di carbonio”, ha aggiunto Tavares.

Inoltre considerata la grave scarsità di materiali per le batterie tradizionali agli ioni di litio, le batterie al litio-zolfo di Lyten offriranno una soluzione alternativa con catodi senza nichel, manganese e cobalto e consentiranno ai costruttori di auto di beneficiare degli incentivi previsti dalle politiche statunitensi ed europee, come quelli previsti nell’Inflation Reduction Act. Le batterie al litio-zolfo, i materiali compositi e i sensori di Lyten saranno inizialmente prodotti presso la sede dell’azienda nella Silicon Valley. Oltre alla produzione di batterie per veicoli elettrici, Lyten sta collaborando con vecchi clienti per iniziare a fornire batterie al litio-zolfo e compositi infusi con grafene 3D per mercati speciali nel 2023.

Taglio del nastro 2° Summit Nazionale Economia del Mare Blue Forum

Taglio del nastro 2° Summit Nazionale Economia del Mare Blue ForumRoma, 25 mag. (askanews) – Taglio del nastro per il 2° Summit Nazionale sull’Economia del Mare Blue Forum. Un’inaugurazione in grande stile quella in scena nella mattinata a Gaeta. Nella splendida cornice di Villa Irlanda ha preso il via, alla presenza dei rappresentanti delle Istituzioni nazionali ed europee, delle autorità civili e militari, delle imprese e delle Associazioni, “Italia Nazione di Mare”, la tre giorni che si concluderà domenica.

“Il Summit è la rappresentazione della forza dell’Economia del Mare, nei confronti dell’Italia, dell’Europa e degli altri paesi del Mediterraneo. Più facciamo vedere quanti siamo e più contiamo. Stare tutti insieme nello stesso luogo e nello stesso momento, è il modo più efficace per raccontare il nostro valore. Una volta l’anno questo sarà sempre di più il nostro palcoscenico, dove mettere in scena e accendere i riflettori su tutta l’Economia del Mare. Più protagonisti calcano questo palcoscenico contemporaneamente e più forte sarà l’impatto di quello che diciamo”. Così il Presidente di Assonautica Italiana, Si.Camera e Camera di Commercio Frosinone Latina, Giovanni Acampora, prima di dare il via ai lavori della giornata di oggi. I lavori di questa prima giornata vedranno le Istituzioni al lavoro per il Piano del Mare. “Costruiamo insieme la nuova visione strategica dell’Italia” sarà moderato da Nunzia De Girolamo e David Parenzo. Tra i principali interventi, previsto quello della Presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, in collegamento. A seguire interverranno il Ministro del Turismo, Daniela Santanchè; il Sottosegretario di Stato alla Difesa, Isabella Rauti e Nello Musumeci, Ministro della Protezione Civile e delle Politiche del Mare.

L’appuntamento, organizzato dalla Camera di Commercio Frosinone Latina, insieme alla sua Azienda Speciale Informare e a OsserMare, in collaborazione con Unioncamere, Assonautica Italiana – l’Associazione Nazionale per lo sviluppo dell’Economia del Mare e Blue Forum, rappresenta il momento annuale di incontro, unico in Italia, tra tutti gli stakeholder privati e pubblici di tutti i settori che operano per e nell’Economia del Mare.

Amnesty: speranza per Hakamada Iwao, 45 anni in braccio morte

Amnesty: speranza per Hakamada Iwao, 45 anni in braccio morteRoma, 25 mag. (askanews) – Hakamada Iwao, giapponese ormai quasi novantenne, ha trascorso 45 anni nel braccio della morte, perlopiù in isolamento. Amnesty International ha ricordato oggi il suo caso, perché Hakamada non solo è stato il prigioniero che ha trascorso più tempo al mondo in un braccio della morte, ma anche perché la sua è stata la condanna di un innocente.

Nel 1968 Hakamada è stato giudicato colpevole dell’omicidio del suo datore di lavoro, della moglie e dei loro due figli. Per i decenni successivi, ha lottato per dimostrare che la sua confessione di colpevolezza era stata estorta dopo interminabili interrogatori gestiti con costanti pestaggi e intimidazioni. Dopo alterne vicende giudiziarie, uscito dal braccio della morte nel 2014, finalmente nelle ultime settimane l’Alta Corte di Tokio ha ammesso che ha diritto a un nuovo processo. Proprio quando la Dichiarazione universale dei diritti umani compie 75 anni, la notizia della revisione del processo di Hakamada ha aperto alla speranza di un lieto fine per questa storia lunga quasi mezzo secolo. Un lieto fine che è frutto anche dell’impegno incessante di Amnesty International contro la pena di morte e altre violazioni dei diritti umani.

Dall’analisi di Amnesty International, emerge come il numero delle esecuzioni registrate nel 2022 sia il più alto da cinque anni. L’organizzazione per i diritti umani ha registrato 883 esecuzioni in 20 stati, con un aumento del 53% rispetto al 2021. Il notevole incremento, che non tiene conto delle migliaia di condanne a morte presumibilmente eseguite in Cina, i cui dati rimangono un segreto di stato, dipende dagli stati dell’area Medio Oriente – Africa del Nord, il cui totale è salito da 520 nel 2021 a 825 nel 2022. Nell’ultimo anno, sono cinque gli stati in cui sono state riprese le esecuzioni: Afghanistan, Kuwait, Myanmar, Palestina e Singapore. “Non si può mai accettare – dichiara Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia – che lo stato uccida per mostrare che non si deve uccidere. Ma quando a rischiare l’esecuzione è un innocente o addirittura viene messo a morte un innocente, è ancora più inaccettabile. Hakamada Iwao per ora è salvo. La vita di tante persone, condannate alla pena capitale per reati che non hanno commesso, è ancora in pericolo: come quella dello scienziato Ahmadreza Djajali, che da sette anni rischia l’impiccagione per ciò che non ha mai fatto: la spia. Per questo, il 5×1000 in favore di Amnesty International Italia può salvare vite umane”.

Kantar: Gucci, Enel e Kinder sul podio dei brand italiani più prestigiosi

Kantar: Gucci, Enel e Kinder sul podio dei brand italiani più prestigiosiMilano, 25 mag. (askanews) – Gucci prima per il quinto anno consecutivo, poi Enel e Kinder. E’ questo il podio della classifica Most valuable italian brand di quest’anno di Kantar BrandZ, che conferma le marche di lusso come dominanti nella top ten con Prada, Ferrari e Fendi. Dal quarto posto in poi infatti troviamo Ferrari che inverte la posizione con Tim rispetto all’anno scorso, poi Prada, Fendi, Eni e al nono posto torna un marchio Ferrero con Nutella e infine le assicurazioni Generali.

In tutti i primi 40 brand italiani per Kantar BrandZ raggiungono un valore complessivo di 110,5 miliardi di dollari. Va specificato che nel 2023 il ranking è stato esteso da 30 a 40 brand, in modo da avere una visione più ampia del variegato panorama italiano. Il valore totale dei Top 30 è diminuito del 19% rispetto allo scorso anno, arrivando a 104,6 miliardi di dollari, a causa della combinazione tra l’impatto finanziario delle forze macroeconomiche e la normalizzazione successiva ai due anni di crescita durante la pandemia. I brand top 30 valgono ora il 2% in più rispetto a prima del Covid (2020) e il loro valore rimane il quarto più alto nel ranking di BrandZ Europa. La proporzione di total brand value derivante dal business realizzato fuori dai confini nazionali (70%) è al quarto posto tra i mercati mondiali. All’interno di questa classifica sono dieci i brand del lusso italiano, pari al 40% del valore totale. Dodici invece i brand che fanno parte della categoria food & beverage con il 19% di share.

I “new comer” tra la 30esima e la 40esima posizione includono due brand di crociere, Costa Crociere e MSC Crociere, duramente colpite in questi anni dalla pandemia e ora tornati, insieme a cinque brand del food & beverage: San Pellegrino, Levissima, Peroni, Giovanni Rana e Aia. Si aggiungono inoltre due brand del lusso Valentino e Dolce & Gabbana e la compagnia assicurativa UnipolSai. La costante resilienza e la fama globale dei top brand italiani mostra chiaramente il ruolo cruciale che la brand equity, la percezione della forza dei brand da parte dei consumatori, ha nel sostenere il loro value durante tempi difficili. I 20 brand del ranking con valori di equity più alti evidenziano un valore due volte superiore a quello degli altri 20.

Questo è confermato dalla misurazione Kantar del Demand power, indice della capacità di un brand di guidare la predisposizione dei propri consumatori a comprare. I top 10 brand italiani performano tutti significativamente sopra la media, con TIM, Nutella e Generali con livelli perfino il doppio di questa, Eni tripli e Enel 4.6 volte maggiori. Il promettente futuro dei brand italiani viene dalle analisi del demand power dei brand che stanno al di fuori della Top 40. Questi “local jewels” includono Tachipirina, con un livello tre volte superiore alla media. Sono stati di fatto in grado di far sentire i consumatori supportati in modo eccellente durante la pandemia, offrendo un’ampia scelta di prodotti e servizi attraverso diversi canali. Ichnusa registra un valore di Demand Power doppio rispetto alla media, così come Illy, che ha continuato il suo processo di innovazione restando relevant e puntando sulle sue diversità, seppur mantenendo una spiccata Italian legacy.

”Gli Italiani, un patrimonio di valori”, ecco il manifesto del 2 giugno

”Gli Italiani, un patrimonio di valori”, ecco il manifesto del 2 giugnoRoma, 25 mag. (askanews) – “Gli Italiani, un patrimonio di valori per la Repubblica”. È questo il tema scelto per la 77esima edizione della Festa della Repubblica, a sottolineare che l’Italia è l’insieme dei valori che i suoi cittadini esprimono.

Gli italiani, in sintesi, sono l’Italia e rappresentano il valore più grande per la nostra Repubblica, si legge sul sito della Difesa. Un messaggio contenuto anche nel manifesto rappresentativo della Festa della Repubblica che l’Italia celebrerà tra pochi giorni. Oltre al Tricolore, emblema del nostro Paese, caratterizza il manifesto la frase: “L’Italia siamo noi”. Poche parole a simboleggiare che la Repubblica non esisterebbe senza la coesistenza di differenti sogni, provenienza, età, professioni, condizioni sociali che senza alcuna distinzione si identificano in una unità che affratella tutti i cittadini e le cittadine del nostro Paese, si spiega.

L’Anniversario della Repubblica sarà celebrato con una serie di iniziative che si terranno in tutta Italia per commemorare il 2 giugno 1946, giorno in cui si svolse il referendum sulla forma istituzionale dello Stato che, con il voto popolare, condusse alla nascita della Repubblica italiana e pose le basi della Costituzione repubblicana. A Roma, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accompagnato dal Ministro della Difesa, Guido Crosetto, e dalle più alte cariche dello Stato, si recherà all’Altare della Patria per deporre una corona d’alloro al Sacello del Milite Ignoto. A seguire, lo sfilamento lungo via dei Fori Imperiali.

”Roma, Visione Futura”: il 31 maggio convegno di Women of Change Italia

”Roma, Visione Futura”: il 31 maggio convegno di Women of Change ItaliaRoma, 25 mag. (askanews) – “Roma, Visione Futura” è il titolo della seconda data del ciclo di eventi nazionali dell’Associazione Women Of Change Italia dedicati alla riflessione sul tema del futuro delle città. La data romana si terrà mercoledì 31 maggio 2023 presso il Museo Leonardo Experience, in via della Conciliazione 19, alle ore 19.30. La partecipazione è gratuita fino ad esaurimento posti.

Madrina d’eccezione e moderatrice della prima delle due tavole rotonde previste durante la serata, la presentatrice e attivista per i diritti umani Claudia Conte che commenta così: “l’iniziativa incarna i valori che da anni mi impegno a portare avanti e che credo siano alla base delle città del futuro: la valorizzazione della cultura come veicolo di sviluppo sostenibile e responsabilità sociale, oltre che la parità di genere e il dialogo intergenerazionale”. La seconda tavola rotonda sarà moderata da Anita Falcetta, Presidente di Women Of Change Italia per la quale “eventi come questo sono occasioni utili di confronto tra le parti sociali e racconto di azioni concrete pensate per fare in modo che sistemi complessi di Città, come Roma, possano incarnare effettivamente ed efficacemente, nel prossimo futuro, i valori della parità di genere, della rappresentanza delle donne nel mondo del lavoro a tutti i livelli, della sostenibilità sociale ed ambientale, della valorizzazione del talento dei giovani”.

Autorevoli le personalità coinvolte nei tavoli di conversazione: Leonardo La Rosa, Direttore del Museo Leonardo da Vinci Experience, Monica Lucarelli, Assessora alle Politiche della Sicurezza, Attività Produttive e Pari Opportunità di Roma Capitale, Lucia Ritrovato, Communication Manager Expo 2030 Roma, Claudia Segre, Presidente Global Thinking Foundation, Carolina Gianardi, co-Founder Inclusione Donna, Giusi Gallotto, CEO Nuove Reti, Andrea Catizone, Avvocata esperta di parità di genere e ESG, Lucia Calzona, Storico d’arte, Curatore della Galleria Borghese, Marina Concilio, CEO di AGIRE S.p.A., Laura Tassinari, Ingegnere esperta di Finanza per l’Innovazione, Carlo Paris, Board Member ENAV, FILA, LU-VE, Emilia Garito, CEO di Quantum Leap S.r.l., Michele Franzese, Founder di RomeFutureWeek, Eugenia Romanelli, CEO di REWORLD, Founder di Rewriters.it. Dopo le tavole rotonde è previsto un cocktail di networking pensato allo scopo di favorire lo scambio e la conoscenza tra gli ospiti in sala, tra le ricostruzioni delle opere e pitture di Leonardo Da Vinci, custodite all’interno del Museo Leonardo Da Vinci Experience, location scelta in coerenza con l’idea di visione, futuro ed innovazione.

“Roma, Visione Futura” è un’idea di convegno ed evento di networking che nasce dal percorso di sensibilizzazione e divulgazione che l’Associazione Women of Change Italia porta avanti da anni sulle tematiche della parità, diversità, inclusione, cultura, sostenibilità, innovazione, contrasto alla violenza di genere, inaugurato lo scorso novembre a Milano, durante la #milanodigitalweek con l’evento Mind The Gap: insieme per la città del futuro, presso lo spazio Phyd-Adecco Group in Tortona District.

Vino, da 16 a 18 giugno a S. Damiano d’Asti torna La Barbera Incontra

Vino, da 16 a 18 giugno a S. Damiano d’Asti torna La Barbera IncontraMilano, 25 mag. (askanews) – Dopo il successo della scorsa edizione, che ha visto la presenza di oltre trentamila persone, è pronta la stagione 2023 de “La Barbera Incontra”, il Festival “Agrimusicalletterario” di San Damiano d’Asti (Asti), che si svolgerà da venerdì 16 a domenica 18 giugno. Tra gli ospiti di questa edizione del Festival, la giovane cantante Mara Sattei, l’attrice comica Emanuela Aureli, Teo Teocoli e la band Le Vibrazioni, il cui concerto chiuderà l’evento.

La manifestazione, che nasce per onorare il vino rosso più famoso del Piemonte proponendo l’incontro tra mondi diversi (vino e arte, musica e cibo, cultura e spettacolo), vedrà un susseguirsi di spettacoli, intrattenimento, concerti, degustazioni e appuntamenti artistici, e sarà anticipata da una speciale serata inaugurale a ingresso libero dal titolo “Aspettando La Barbera” che si terrà il 10 giugno alla Cantina Carlin de Paolo sempre nel borgo astigiano. Il tema di quest’anno è “Wine Pot – incontro di culture”, attraverso il quale si vuole ancora di più raccontare quanto la contaminazione sia arricchente e attuale. In questa direzione va ad esempio l’incontro (18 giugno alle 11) con Nico Conta (presidente Enrico Serafino 1878), Anderson Hernanes (titolare Ca del Profeta ed ex calciatore di serie A) e Giulia Maccagno (ideatrice progetto Accademia della Vigna) che indaga l’apertura imprenditoriale degli ultimi anni del territorio piemontese vocato al vino, tradizionalmente considerato “chiuso”, portando esempi di grande imprenditoria arrivati dall’estero per generare valore e qualità non soltanto nel patrimonio vitivinicolo ma anche in ambito sociale.

Alluvione, Romagna: anche i medici si rimboccano le maniche

Alluvione, Romagna: anche i medici si rimboccano le manicheRoma, 25 mag. (askanews) – “Le parole di conforto e condivisione servono a ben poco, solo i fatti concreti contano e sono utili in momenti come questi. La nostra struttura di Faenza, vittima del saccheggio da parte di ignoti sciacalli, è stata più fortunata delle centinaia di altre attività che sono state colpite da acqua e fango. Possiamo pertanto continuare a fare ciò che sappiamo fare meglio: occuparci della salute delle persone. Ci è quindi sembrato naturale e doveroso condividerlo con i concittadini che lottano lungo il sentiero del ritorno alla normalità, garantendo prestazioni gratuite a chi ne ha bisogno”. Stefano Massaro, Ceo di Cerba Healthcare Italia, spiega così la decisione, assunta di concerto con Filippo Bertazzini, l’amministratore delegato regionale del Gruppo Cerba il quale, nell’ultima settimana, si è trovato a dover gestire la difficile situazione sul territorio. «Prima abbiamo reso di nuovo operativa la sede di Faenza, interamente saccheggiata dagli sciacalli, che l’hanno depredata di tutte le dotazioni strumentali sanitarie approfittando della totale mancanza di energia elettrica, dei sistemi di allarme e di comunicazione -racconta Bertazzini-. Poi, dopo aver reperito tra sabato e domenica i nuovi macchinari -tre ecografi di ultima generazione oltre alle strumentazioni per la parte cardiologica e terapia fisica-, già lunedì 22 abbiamo regolarmente riaperto e garantito l’accessibilità e la fruizione dei servizi ai nostri pazienti. È stata, inoltre, fornita disponibilità alla Asl territorialmente competente per aumentare le disponibilità in termini di servizi garantiti mettendo a disposizione le strutture convenzionate con il Ssn presenti sul territorio e in territori limitrofi, come Rimini, Misano Adriatico e Imola. Da oggi, infine, abbiamo deciso di svolgere gratuitamente fino alla fine di giugno, nel centro medico Astrea di Cerba Healthcare Italia, in via Marcello Malpighi a Faenza, prelievi, esami di laboratorio, di diagnostica per immagini e anche una serie di visite specialistiche per tutti coloro che ne hanno la necessità”.

“Come funziona in ogni famiglia, e noi di Cerba Healthcare Italia siamo innanzitutto una grande famiglia, tutti hanno deciso di fare la propria parte -riprendono Bertazzini e Massaro-. Così alla disponibilità delle nostre strutture si è aggiunta quella di tanti medici che operano nel poliambulatorio di Faenza, e questo ci ha consentito di allargare il ventaglio delle prestazioni gratuite a una serie di specialità mediche”. “Prestazioni gratuite pensate e offerte alle famiglie messe in difficoltà dall’alluvione, a cui le persone possono accedere semplicemente dicendo di volerne usufruire -conclude Stefano Massaro-. È il nostro modo di rimboccarci le maniche, anche dei camici, per restare a fianco di una terra, la Romagna, che, ne siamo certi, ci sorprenderà come d’abitudine. In pochissimi giorni vedremo il fiorire di tutte le sue attività, perché la gente di Romagna ci ha abituato a grandi cose. E siamo felici di dare questo nostro, modesto contributo”. Per ottenere le prestazioni gratuite non è richiesto alcun adempimento burocratico, per i residenti in difficoltà nei comuni colpiti dall’alluvione basta prenotarsi (054 6623918, poliambulatorioastreamedical@cerbahealthcare.it) e presentarsi al centro medico Astrea di Cerba Healthcare Italia di Faenza con documento di identità e tessera sanitaria, da oggi fino alla fine di giugno. Il centro medico Astrea di Cerba Healthcare Italia si trova a Faenza, in via Marcello Malpighi, è aperto per i prelievi dal lunedì al sabato dalle 7,30 alle 9, mentre la diagnostica e le attività poliambulatoriali vengono erogate dal lunedì al venerdì, dalle 7,30 alle 19, e il sabato dalle 7,30 alle 13.