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Musumeci: le Autorità di bacino sono deficitarie, esistono troppi vincoli per i fondi

Musumeci: le Autorità di bacino sono deficitarie, esistono troppi vincoli per i fondiRoma, 22 mag. (askanews) – “Le difficoltà di spesa non sono solo nelle Regioni. Gli stessi enti locali spesso non hanno sufficienti strutture tecniche e amministrative per mettere a terra i fondi” contro il dissesto idrogeologico: “È un limite culturale e politico. Dobbiamo lavorare di intesa con le Regioni e, ritengo, pensare ad una struttura agile, snella, presso la presidenza del Consiglio: il modello” Italia Sicura, la struttura del governo Renzi, “aveva alcuni aspetti positivi che pensiamo di recuperare nel ddl contro le calamità cui stiamo lavorando. Per farlo dobbiamo rivedere anche la normativa sulle autorizzazioni ambientali e, proporrei, le competenze delle Autorità di bacino”. Così in una intervista a Il Messaggero il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci.

Le Regioni, spiega, devono operare ma “all’interno di una strategia nazionale che è mancata. Lo Stato deve limitarsi al ruolo di arbitro. Ma se c’è una rissa in campo deve intervenire. Avocando a Roma una competenza che appartiene all’articolazione periferica. Lo Stato deve fare lo Stato. Se si omette un intervento su un’asta fluviale che può determinare distruzione e morte, Roma non può girarsi dall’altra parte”. Sulla ricostruzione “stiamo lavorando in questi giorni a uno strumento per velocizzare le gare e dunque la costruzione delle opere”, conclude Musumeci, per il quale anche nell’ambientalismo “bisogna distinguere. C’è un ambientalismo costruttivo, pragmatico, utile. Poi ci sono gli ambientalisti ‘cocomero’. Verdi fuori, rossi dentro. Chi crede che per arginare i fiumi basti la terra è portavoce di una cultura integralista ahimè oggi sempre più dominante. Non si può più tollerare che un comitato di cinque persone basti per fermare una cassa di laminazione o una diga”.

Berlusconi: verso di me affetto commovente, ora rinnovo Forza Italia

Berlusconi: verso di me affetto commovente, ora rinnovo Forza ItaliaRoma, 22 mag. (askanews) – “Sto meglio. È stata dura. Mi sono affidato, come in altri momenti difficili, all’aiuto del Cielo e alla professionalità dei medici. Marta (Fascina, ndr) ha superato sé stessa, mi è stata accanto con una cura e una dedizione senza eguali, spiegabili solo con il grande amore che ci lega. Giorgia Meloni e Matteo Salvini mi sono stati vicini come veri amici. Ho percepito anche questa volta l’amicizia e l’affetto sincero, a tratti addirittura commovente, di molte persone, anche sconosciute”. In un’intervista al Corriere della Sera, Silvio Berlusconi parla per la prima volta dopo 45 giorni di ricovero al San Raffaele.

“Per quanto riguarda il futuro abbiamo molte cose da fare e continuerò a farle, come sempre, alla guida di Forza Italia”, dice Berlusconi, spiegando che proseguirà il “rinnovamento” del suo movimento, senza “rottamare nessuno”, come continuerà l’impegno a “presidiare il centro”: “Con il Partito democratico sempre più spostato a sinistra e il tramonto del cosiddetto Terzo polo, che è morto prima ancora di nascere, lo spazio al centro si allarga e Forza Italia lo presidia con coerenza. Io continuerò naturalmente ad esercitare appieno, come ho sempre fatto, le mie responsabilità di fondatore e di leader di Forza Italia”. Ma senza rincorrere nessuno: “Renzi? Dice spesso cose giuste, ma fino a quando non ne trarrà le conseguenze politiche, scegliendo la nostra metà campo, non si potrà andare al di là di occasionali convergenze in Parlamento”.

Infine, Berlusconi guarda al futuro con ottimismo: “Sul piano dei consensi siamo stati penalizzati negli anni scorsi dagli effetti di una persecuzione giudiziaria nei miei confronti basata sul nulla e conclusa con una serie di assoluzioni, ma che ci ha gravemente danneggiato sul piano dell’immagine. Credo che gli italiani se ne stiano progressivamente rendendo conto e che torneranno a darci una larga fiducia”.

In Grecia Mitsotakis vince le elezioni ma si voterà ancora a giugno

In Grecia Mitsotakis vince le elezioni ma si voterà ancora a giugnoRoma, 22 mag. (askanews) – Il primo ministro conservatore uscente, Kyriakos Mitsotakis, ha vinto le elezioni in Grecia, salutando la vittoria del suo partito come un “terremoto politico”: il suo partito di centro-destra Nuova Democrazia ha ottenuto quasi il 41% dei voti, cinque seggi in meno della maggioranza, mentre il suo rivale di centro-sinistra Alexis Tsipras con il suo partito Syriza si è attestato al 20%; il terzo partito, i socialisti del Pasok, si è fermato all’11,5%.

Mitsotakis ha dichiarato che il risultato dimostra che i greci hanno dato al suo partito un mandato per un governo di quattro anni: “Il popolo ha voluto scegliere una Grecia gestita da una maggioranza di governo e da Nuova Democrazia senza l’aiuto di altri”, ha detto in un discorso di vittoria. Di fatto però costruire ora un governo di coalizione sembra impossibile e così in Grecia si dovrebbe andare ad un nuovo turno elettorale a fine giugno, quando in base alla legge elettorale il partito vincente ottiene un bonus di seggi. Mitsotakis punterà sui seggi in più che gli spetterebbero se vincesse le seconde elezioni: una maggioranza assoluta gli darebbe quattro anni di potere con un governo di sua scelta.

Alluvione in Emilia-Romagna, Piantedosi: lavoriamo h24, gli aiuti saranno adeguati

Alluvione in Emilia-Romagna, Piantedosi: lavoriamo h24, gli aiuti saranno adeguatiRoma, 22 mag. (askanews) – “Per quanto riguarda la conta dei danni” causati dall’alluvione in Emilia-Romagna “bisognerà aspettare che l’acqua si ritiri, anche se già comunque emergono perdite ingenti per il sistema economico. Abbiamo ancora migliaia di sfollati e gli interventi di assistenza alla popolazione proseguono 24 ore su 24, grazie a tutte le forze in campo. In una situazione estremamente difficile la macchina dei soccorsi ha funzionato con grandissima efficacia. Tutti hanno fatto e stanno facendo uno sforzo straordinario”. Lo dice in una intervista a Il Giornale il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

“È ancora presto per fare un bilancio, soprattutto per quanto riguarda i danni ai beni materiali”, ribadisce il titolare del Viminale, per il quale comunque “ci saranno aiuti adeguati, puntuali, efficaci. La Romagna ripartirà con il sostegno del governo e di tutta l’Italia”. E sulle polemiche a Meloni e al governo, Piantedosi conclude: “Sono polemiche strumentali. Il governo con tutti i suoi ministri dall’inizio dell’emergenza si è mosso per dare risposte concrete ai territori devastati. Il presidente Meloni è stata sempre in costante contatto con i ministri. Ho partecipato a riunioni presso il Centro operativo della Protezione civile regionale e il Centro di coordinamento dei soccorsi attivato dalla prefettura di Bologna e non ho mai registrato nessuna polemica. Anzi”.

Bruce Springsteen infiamma il Circo Massimo, 60mila in delirio

Bruce Springsteen infiamma il Circo Massimo, 60mila in delirioRoma, 21 mag. (askanews) – Il Boss è tornato, a Roma, e 60mila fan in delirio lo hanno aspettato nonostante le condizioni meteorologiche avverse. “Ciao Roma!”, ha esordito Bruce Springsteen che ha infiammato il Circo Massino, insieme alla E Street Band.

Due maxischermi sul palco, la bandiera statunitense da una parte, e quella italiana dall’altra. Lo show è iniziato sulle note di “My love will not you let down”, ma la maratona musicale sarà lunga. Sono previste tre ore di spettacolo, durante il quale The Boss ripercorrerà la sua carriera cinquantennale. Springsteen ha proseguito sulle note di Death To My Hometown, No Surrender, Ghost, Prove all night. Tanti gli ospiti presenti allo show. Tra questi, anche Sting, Thomas dei Maneskin, Chris Rock, Isla Fisher, Edoardo Leo, Luca Marinelli, Giuseppe Battiston, Aimone Romizzi dei Fask. The Boss e la E Street Band tornano a Roma dopo 7 anni, seconda delle tre tappe italiane del tour mondiale, dopo Ferrara e prima di Monza, in programma il 25 luglio.

Meloni in Romagna “senza passerelle”:governo c’è,fondi si trovano

Meloni in Romagna “senza passerelle”:governo c’è,fondi si trovanoRavenna, 21 mag. (askanews) – “Il lavoro che è stato fatto in questi giorni è miracoloso. Ho visto tanti ragazzi giovanissimi che cercavano di dare una mano alla popolazione. Ho visto tanto orgoglio nei cittadini colpiti dall’alluvione, tanta voglia di ricostruire e di partecipare. L’ho trovato straordinario”. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha abbandonato con un giorno d’anticipo i lavori del G7 a Hiroshima per poter “vedere con i propri occhi” quanto è accaduto in Emilia-Romagna e per rendersi conto personalmente dei danni provocati dall’alluvione in Romagna. Fango, detriti, lacrime, ma anche tanta determinazione da parte di migliaia di volontari, uomini delle forze dell’ordine, dei vigili del fuoco e della Protezione civile che anche oggi, dall’alba alla sera, si sono rimboccati le maniche per sgomberare cantine e abitazioni allagate, per lavare strade e marciapiedi. Questo lo scenario a cui ha assistito la premier.

La sua visita in Romagna è stata un “percorso ad ostacoli” per giornalisti e istituzioni locali che l’hanno inseguita fino a metà pomeriggio. “C’è stata suspance su dove dovessi andare – dirà nel pomeriggio -. Non volevo crearla, ma questo non è il momento delle passerelle. Ma con i giornalisti non saremmo riusciti…”. Mentre il sindaco e il prefetto erano ad attenderla ai bordi della pista dell’aeroporto di Forlì poco prima di mezzogiorno, Meloni è atterrata a Rimini per poi dirigersi verso le prime zone colpite dal maltempo. Con la coda di cavallo, la camicetta verde e gli stivali di gomma, la premier incontra un artigiano e visita il suo laboratorio. Poi tra le province di Forlì-Cesena e Ravenna entra nella casa di una signora anziana, scende con la torcia in mano nella cantina di un ragazzo africano, stinge le mani dei volontari con il badile e rivestiti di fango dai piedi ai capelli. “Siete molto bravi, portate le cose da mangiare nell’acqua – dice -. E’ molto bello quello che fate. Mi dispiace”. Lo ripete più volte a quelli che incontra durante la giornata. “Mi sono commossa, ho trovato tanta gente commossa, per la tragedia che viveva ma anche commossa di speranza” riferisce ai cronisti al termine di un incontro in prefettura a Ravenna. “Di solito quando arrivano queste tragedie la rassegnazione rischia di prendere il sopravvento, non è quello che ho trovato – spiega -. La politica deve essere all’altezza di questo sentimento, di questa attesa e di questa speranza”. Non è la giornata per promettere cifre, ma un impegno preciso lo prende con i sindaci e le istituzioni presenti all’incontro: “I livelli istituzionali devono lavorare seriamente come una filiera ed è quello che tenteremo di fare”. Il primo gesto concreto sarà martedì, quando è convocato il consiglio dei ministri che dovrà prendere le prime decisioni sull’emergenza. Ma prima incontrerà il presidente della Regione Stefano Bonaccini con una delegazione di sindacati, associazioni di categoria e anche le banche per la consegna di un “documento” con le priorità che hanno bisogno subito di essere finanziate. “Mi auguro, voglio sperare che lo Stato e il Governo ci staranno di fianco perché noi non vogliamo lasciare da sola nessuna persona, dal primo all’ultimo perché vogliamo ripartire – spiega Bonaccini -. Credo che ci meritiamo questa attenzione. Qui, pochi mesi fa, ci è stato chiesto dallo Stato di realizzare le procedure per il secondo rigassificatore, l’Italia ha chiesto a Ravenna e all’Emilia-Romagna di dare una mano e in 120 giorni, all’unanimità di tutti i partiti e le forze sociali abbiamo detto sì, adesso abbiamo bisogno noi e sono sicuro che ci diranno sì”.

Giorgia Meloni è convinta che su questa partita non si possa perdere tempo, per questo è tornata in anticipo dal Giappone per lavorare domani con in ministri e arrivare preparata all’incontro di martedì. I finanziamenti ci saranno, assicura la premier, ma presto per dire dove prendere le risorse. Di certo non dai finanziamenti europei per la ripresa dopo la pandemia: “Sul Pnrr ho sentito dire cose inesatte, non ci sono 9 miliardi su questo tema ma 2,5 per progetti che vanno conclusi entro il 2026. Credo che in questa fase occorra lavorare su altri fondi che riguardano anche l’Europa. In ogni caso le risorse che servono saranno individuate”. Dopo aver schivato un gruppetto di ragazzi del Friday for future, che a Forlì la contestavano per i finanziamento ai combustibili fossili, Meloni incontra un manipolo di cittadini che l’attende davanti alla prefettura. Ma il suo pensiero va a quanti lavorano ininterrottamente da ormai una settimana. “Sono stata fiera dell’Italia, delle nostre forze dell’ordine, della Protezione civile, delle istituzioni. Avete fatto un lavoro straordinario. Faremo del nostro meglio per essere all’altezza di questo lavoro che avete fatto”.

Internazionali, entro il 2026 Centrale rinnovato e con copertura

Internazionali, entro il 2026 Centrale rinnovato e con coperturaRoma, 21 mag. (askanews) – Un pensiero per le popolazioni colpite dalla drammatica alluvione in Emilia-Romagna, l’analisi e i numeri della prima storica edizione con upgrade degli Internazionali BNL d’Italia 2023 e l’annuncio che, entro il 2026, il Campo Centrale del Foro Italico sarà completamente rinnovato e dotato di copertura. Questi i temi della conferenza stampa di fine evento che si è tenuta presso la Player’s Lounge alla presenza del Presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, e del Presidente e AD di Sport e Salute, Vito Cozzoli.

“A Roma siamo rimasti allibiti dalle condizioni avverse del meteo ma questo è nulla a confronto della tragedia che ha colpito duramente la popolazione dell’Emilia-Romagna – le parole di Binaghi a inizio conferenza – . Come Federazione, cercheremo di fare la nostra parte: rimborseremo i biglietti acquistati e non utilizzati, per le sessioni da giovedì a domenica, dalle persone residenti nei comuni colpiti dall’alluvione. Contestualmente, interverremo in modo ancora più ingente rispetto al passato, con contributi e aiuti a sostegno delle nostre società sportive che hanno subito dei danni agli impianti e che figureranno negli elenchi dei comuni sottoposti a calamità che verranno pubblicati dal Governo”. NUMERI DI UN SUCCESSO – Una copertura mediatica capillare, con più di 50 Paesi e oltre 220 territori raggiunti nel mondo: l’80esima edizione degli IBI ha registrato grandi risultati, non solamente sportivi. Un’edizione che ha ulteriormente alzato le aspettative e le prospettive di quello che, di fatto, è già uno dei tornei più importanti del circuito, con una location unica al mondo, quest’anno ulteriormente ingrandita, riqualificata e accogliente.

Lo studio stilato da ‘Ernst & Young’ mette in luce numeri incredibili: tutti gli indicatori, al termine del torneo, veicolano infatti segno positivo. Dai 235.469 biglietti venduti nel 2022, si è passati ai 298.000 di quest’anno, con 22,5 milioni di euro di incasso (+1.312% rispetto all’edizione 2003). La platea internazionale di spettatori che ha invaso il Foro Italico (20% proveniente da Roma, 54% dal resto d’Italia e ben il 26% dall’estero) ha consentito al torneo di generare un impatto economico totale di quasi mezzo miliardo di euro (490,7 milioni di euro, di cui 220,4 diretto, 184,6 indiretto e 85,7 indotto): un dato impressionante, visto che ottenuto senza il minimo sostegno di fondi pubblici, e sottostimato in quanto evidentemente condizionato dal meteo. “Dobbiamo ringraziare ATP e WTA che hanno creduto in noi e nella nostra joint venture con Sport e Salute – ha proseguito il n.1 della FITP – . Abbiamo sfruttato al meglio la grande opportunità che ci hanno concesso. Un grazie va alla città di Roma, al Sindaco Gualtieri e all’assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda Onorato, con i quali abbiamo lavorato a stretto contatto e che ci hanno supportati costantemente. Quest’anno, come mai in passato, gli IBI sono stati davvero parte integrante della Capitale. Voglio ringraziare anche il pubblico, specie per il sold-out registrato nella piovosa giornata di ieri, quella che presentava i biglietti più cari, senza che oltretutto ci fossero italiani in campo. Questo è il segno tangibile della passione per il tennis che pervade oggi il nostro Paese. Infine, un ringraziamento ai giocatori: abbiamo avuto un torneo di livello straordinario e credo siano soddisfatti dell’accoglienza che hanno ricevuto, frutto anche degli investimenti fatti, come ad esempio quello per realizzare la nuovissima Player’s Lounge, dove ci troviamo oggi per questo bilancio conclusivo”.

IL TETTO DELLO STADIO CENTRALE – “Innanzitutto, non posso che associarmi al Presidente Binaghi esprimendo tutta la solidarietà alle popolazioni dell’Emilia-Romagna e a questa tragedia che le ha coinvolte – ha sottolineato nel suo intervento il Presidente e AD di Sport e Salute, Vito Cozzoli – . Per quel che riguarda il torneo, è stata un’edizione nuova, rinnovata nella forma e nel contenuto. Il site è passato da 95 a 125mila metri quadrati. È stato un lavoro straordinario, realizzato in piena sinergia tra Sport e Salute e FITP. Io e il Presidente Binaghi avevamo preso degli impegni lo scorso novembre: li abbiamo tutti rispettati, nonostante il meteo non ci abbia aiutato, e il plauso dell’ATP e WTA ce ne ha dato atto. Guardando al futuro, il nostro impegno non può fermarsi qui. Abbiamo profondamente riqualificato e ristrutturato lo splendido Parco del Foro Italico, un qualcosa di unico che nessun torneo al mondo può vantare e presto il Campo Centrale verrà dotato di una copertura, così che nessun grande match debba più essere sospeso in caso di pioggia. Il progetto di fattibilità è stato aggiudicato. Si tratta di un progetto avveniristico che offrirà alla città di Roma un’arena competitiva a livello mondiale, 365 giorni l’anno, per ospitare eventi sportivi e non, di rilevanza nazionale e internazionale”. La nuova copertura renderà il Centrale il cuore pulsante del Parco del Foro Italico. Con un’attenta valutazione del suo impatto socio-ambientale, all’insegna della sostenibilità, il progetto prevede la realizzazione di una struttura che possa integrarsi perfettamente con il contesto paesaggistico e naturalistico del complesso monumentale capitolino.

“A breve inizierà l’iter amministrativo – ha proseguito Cozzoli – ed entro 6 mesi arriverà il progetto esecutivo. Il cantiere durerà circa due anni e i lavori consentiranno il regolare svolgimento del torneo nella sede naturale. Il Campo Centrale avrà dunque la sua copertura entro il 2026”. Soddisfazione anche nelle parole di Elena Goitini, Amministratore Delegato BNL e Responsabile BNP Paribas in Italia: “L’edizione 2023 degli Internazionali BNL d’Italia rappresenta per noi un nuovo inizio: abbiano rinnovato fino al 2028 con FITP la nostra partnership, entrata già nel 18° anno di un cammino comune a sostegno del Torneo. Abbiamo deciso di sostenere anche il Padel per essere vicini ad uno sport in grande crescita e sempre più trasversale. E, ne siamo particolarmente orgogliosi, stiamo accompagnando la Federazione nel percorso di equiparazione dei montepremi tra giocatori e giocatrici, nella consapevolezza che il talento è oltre il genere. Tutto ciò nell’anno in cui il Gruppo BNP Paribas compie 50 anni al fianco del tennis mondiale”.

Internazionali, Medvedev re di Roma

Internazionali, Medvedev re di RomaRoma, 21 mag. (askanews) – Daniil Medvedev è il nuovo campione degli Internazionali BNL d’Italia. Si era presentato con zero vittorie in tre partecipazione a Roma, una sola finale giocata sulla terra e un solo titolo conquistato su questa superficie ad inizio carriera in un torneo Futures.

Dopo due settimane di grande tennis, messe a dura prova solo dal maltempo, il russo numero 3 del mondo si è spinto passo dopo passo fino ad una finale che in pochi avrebbero potuto pronosticare a inizio torneo. Perdendo per strada soltanto un set, nonostante lui stesso non si sentisse come uno dei favoriti per il titolo, Medvedev ha completato il suo grande capolavoro con un doppio 75 contro il danese numero 7 del mondo Holger Rune. “Io voglio sempre credere in me stesso e fare del mio meglio, mi sorprende vincere un torneo Masters 1000 sulla terra perché odiavo questa superficie. Ma dopo Montecarlo non stavo così male, avevo perso con Rune che aveva giocato meglio ma a Roma mi sono sentito molto bene e sono davvero contento di aver battuto tutti gli avversari più difficili”. Così Daniil Medvedev commenta a caldo. “Oggi era una partita difficile, tutti e due eravamo nervosi sbagliando colpi facili. Sul finire del primo set ho fatto il salto di qualità, poi nel secondo lui è salito di livello e io ho provato a fare lo stesso. Poi è stata una bella partita”, ha aggiunto. “Io amico della terra? Non credo, ma le cose possono cambiare e ora mi piace di più”!, ha concluso Medvedev sorridente.

Grecia, exit poll: premier conservatore Mitsotakis in vantaggio

Grecia, exit poll: premier conservatore Mitsotakis in vantaggioRoma, 21 mag. (askanews) – In Grecia il primo ministro Kyriakos Mitsotakis e il suo partito conservatore hanno ottenuto un chiaro vantaggio nelle elezioni parlamentari odierne, come mostrano gli exit poll. Ma i primi dati indicano che non ha abbastanza voti per formare un governo, aumentando le probabilità di un secondo ricorso alle urne.

Secondo gli exit poll diffusi dai media greci il principale rivale di Mitsotakis, il 48enne ex primo ministro Alexis Tsipras e il suo partito di sinistra Syriza, figurano al secondo posto. Secondo i sondaggi Nuova Democrazia vincerebbe tra 121 e 125 seggi nel parlamento di 300 membri, con Syriza collocata tra 86 e 89 seggi. Si prevede che un totale di sei o sette partiti supereranno la soglia di sbarramento del 3% dei voti per entrare in parlamento. Se confermato dai risultati ufficiali, Mitsotakis avrà fino a tre giorni per cercare partner di coalizione, prima che il mandato per provare a formare un governo di coalizione venga consegnato a Tsipras.

Ma il partito Nuova Democrazia di Mitostakis ha indicato che preferirebbe cercare una netta vittoria in una seconda elezione per essere in grado di governare da solo. “Abbiamo detto che vogliamo governare a titolo definitivo perché ciò garantirebbe stabilità e la via da seguire. Quindi abbiamo il diritto di chiederlo al popolo greco nelle prossime elezioni”, ha detto il ministro dell’Ordine pubblico Takis Theodorikakos alla televisione Skai poco dopo la chiusura delle urne domenica sera.

L’elezione di domenica è la prima della Grecia da quando la sua economia ha cessato di essere sotto stretta supervisione da parte di istituti di credito internazionali che avevano fornito fondi di salvataggio durante la quasi decennale crisi finanziaria del paese. Le elezioni si sono svolte in base a una nuova legge sulla rappresentanza proporzionale, che rende particolarmente difficile per un partito ottenere un numero sufficiente di seggi parlamentari per formare da solo un governo.

Al potere dal 2019, Mitsotakis ha registrato una crescita inaspettatamente elevata, un forte calo della disoccupazione e un paese vicino al ritorno all’investment grade sul mercato obbligazionario globale per la prima volta da quando ha perso l’accesso al mercato nel 2010, all’inizio della sua crisi finanziaria.

G7, Mosca condanna vertice come ‘anti-russo’

G7, Mosca condanna vertice come ‘anti-russo’Roma, 21 mag. (askanews) – La Russia ha condannato il vertice del G7 come un evento “politicizzato” che pompa dichiarazioni anti-russe e anti-cinesi, accusando il Gruppo di minare la stabilità globale. Lo riporta la Bbc specificando che il ministero degli Esteri di Mosca in una dichiarazione su Telegram ha accusato il vertice di alimentare “l’isteria” anti-russa e anti-cinese. E affermando che il G7 è “irreversibilmente deteriorato” e che il forum è diventato “un incubatore dove, sotto la guida degli anglosassoni, vengono preparate iniziative distruttive che minano la stabilità globale”.

Nella stessa dichiarazione, Mosca afferma che il G7 sta “flirtando” con stati non occidentali nel tentativo di ostacolare lo sviluppo dei loro legami con Mosca e Pechino. La Russia era un membro del G7, precedentemente noto come G8, prima di essere esclusa dopo l’annessione nel 2014 della regione ucraina della Crimea.