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Il 4-5 marzo di 80 anni fa nascevano Lucio Dalla e Lucio Battisti

Il 4-5 marzo di 80 anni fa nascevano Lucio Dalla e Lucio BattistiMilano, 2 mar. (askanews) – 80 anni di Lucio! Il 4 e il 5 marzo del 1943 nascevano Lucio Dalla e Lucio Battisti, due leggende della musica italiana che con le loro canzoni immortali hanno ispirato ed emozionato intere generazioni, nate a sole 24 ore di distanza l’uno dall’altro e capaci di rivoluzionare il panorama musicale italiano.
Nel corso del 2023, proprio nell’anno in cui entrambi avrebbero compiuto 80 anni, verranno celebrati gli incredibili repertori di questi due straordinari artisti con una serie di iniziative organizzate da Sony Music.
Si parte domani, venerdì 3 marzo, con l’uscita delle ristampe dei vinili, in edizione limitata, di alcuni dei loro più importanti album. Veri e propri oggetti da collezione che usciranno per la prima volta in versioni inedite (colorate e picture disc) e numerate (500 copie). Sullo store ufficiale di Sony Music (www.store.sonymusic.it/) saranno inoltre presenti delle edizioni in esclusiva in vinile. Le opere dei due Artisti saranno anche valorizzate per l’ascolto digitale: a partire da domani e durante il corso dell’anno verranno rese disponibili entrambe le discografie in Audio Spaziale con Dolby Atmos su Apple Music.
In occasione di questo anniversario, Sony Music ha commissionato al talento di Matteo Berton la realizzazione di un’opera celebrativa dei due Artisti che è diventata l’immagine ufficiale di tutta l’operazione.
“Lavorare all’illustrazione per l’ottantesimo anniversario della nascita di Battisti e Dalla – racconta Matteo Berton – è stata una grande opportunità per riscoprire il legame che ho con queste due icone della musica italiana. Ognuno di noi ha sicuramente un ricordo legato ad una delle loro canzoni, per me erano diversi, il più vecchio forse è quello di mamma e suoi dischi di Battisti ma anche la prima volta che ho sentito com’è profondo il mare e le nottate passate a suonare le loro canzoni alla chitarra. Ho voluto lavorare ad una composizione allegorica, quasi rinascimentale, i due posano in mezzo ai campi e le galline in un contesto popolare lontano dai luoghi della celebrità. In terra una coperta e la natura morta di un pic nic e sparsi nell’immagine degli easter egg e riferimenti alle loro canzoni.”
Lucio Dalla verrà ricordato con le pubblicazioni di “1983”, che 40 anni fa raggiunse il primo posto nella classifica delle vendite, in vinile colorato splatter e audio rimasterizzato a 24Bit/192kHz dai nastri originali; di “Come è profondo il mare”, capolavoro della musica italiana, in vinile picture disc; di “Il giorno che aveva cinque teste”, disco ricco di tematiche sociali e di sonorità sperimentali scritto insieme al poeta Roberto Roversi, in vinile splatter e audio rimasterizzato a 24Bit/192kHz dai nastri originali; e “Mon Amour / Non sai cos’è”, 45 giri contenente il brano mai pubblicato in Italia “Mon Amour”, proposto per la prima volta in questa occasione in versione vinile rosso trasparente.
Lucio Battisti sarà omaggiato con le ristampe di “Cosa succederà alla ragazza”, presentato in vinile bianco 180 grammi, con audio rimasterizzato a 24Bit/192kHz dai nastri originali; dell’album “Don Giovanni”, primo in collaborazione con il poeta e paroliere Pasquale Panella, qui in vinile giallo 180 grammi, con audio rimasterizzato a 24Bit/192kHz dai nastri originali; di “Hegel”, ultima sua pubblicazione in vinile bianco 180 grammi con audio rimasterizzato a 24Bit/192kHz dai nastri originali; di “La sposa occidentale” in vinile bianco 180 grammi, con audio rimasterizzato a 24Bit/192kHz dai nastri originali; di “L’apparenza” presentato, in occasione del suo 35° anniversario, in vinile bianco 180 grammi audio rimasterizzato a 24Bit/192kHz dai nastri originali; di “Emozioni”, l’album che raccoglie i primi 12 grandi successi di Battisti pubblicati precedentemente su 45 giri, in edizione picture disc; di “Superbattisti” presentato in occasione del 50° anniversario in versione doppio vinile giallo con il meglio dal 1966 al 1971, con audio rimasterizzato a 24Bit/192kHz dai nastri originali; di “Una donna per amico”, l’album più venduto della carriera discografica di Lucio Battisti, qui presentato in edizione picture disc.

Giappone, morto il fondatore della religione “Happy Science”

Giappone, morto il fondatore della religione “Happy Science”Roma, 2 mar. (askanews) – E’ morto oggi in Giappone, all’età di 66 anni, Ryuho Okawa, fondatore del gruppo filosofico-religioso Happy Science, conosciuto anche come Istituto per la ricerca della felicità umana e bollato da alcuni come una delle più strane organizzazioni religiose giapponesi. Lo riferiscono i media nipponici.
Secondo quanto ha reso noto la sua organizzazione, Okawa è stato trovato a terra nella sua casa ieri in gravi condizioni. E’ stato trasportato in ospedale, ma è morto oggi.
Okawa è stato il fondatore di un impero religioso, oltre che di un partito politico – Partito per la realizzazione della felicità – incentrato sulla sua figura. Gli aderenti al movimento, infatti, venerano il fondatore considerandolo una personificazione del concetto di divinità, un’incarnazione di un dio denominato “El Cantare”.
Happy Science nasce a metà degli anni ’80 del secolo scorso a Tokyo, attorno alla figura carismatica di Okawa e sulla base dei suoi libri. E’ organizzata come un’azienda, tanto che il titolo dello stesso Okawa è “presidente”. Nella sua semplicità, il culto riesce a dare risposte al bisogno di soddisfazione materiale e spirituale nello stesso tempo agli adepti.
Il gruppo religioso è stato definito “il più strano dei culti giapponesi”, intriso di cospirazionismo, credenze sull’origine aliena di divinità, fino ad arrivare durante la pandemia Covid-19 all’idea di curare la malattia con i “vaccini spirituali”.
Il movimento sostiene di avere 11 milioni di membri soltanto in Giappone. Ma questo dato è considerato esagerato dagli studiosi, mentre i suoi conali social sono seguiti da centinaia di migliaia di persone. In diverse città nipponiche ci sono grandi sedi del culto.
Gli insegnamenti di base di Happy Science sono l’”Esplorazione della mente corretta”, “Il quadruplice sentiero” e la fede in El Cantare. Per Okawa, per ottenere la felicità bisogna praticare i Principi della Felicità conosciuti come “Il Quadruplice Sentiero”: amore che dona, saggezza, autoriflessione e progresso. L’unico requisito per entrare a far parte di Happy Science è che i candidati devono avere “l’aspirazione e la disciplina per cercare la verità e contribuire attivamente alla realizzazione dell’amore, della pace e della felicità sulla Terra”.
Tra gli altri insegnamenti, gli adepti credono nell’esistenza della reincarnazione, degli angeli, dei demoni, del paradiso e dell’inferno e degli alieni. I membri di Happy Science frequentano corsi di formazione e “seminari di qualificazione” per aumentare il loro livello all’interno della gerarchia del gruppo.
Allo stesso tempo, l’ala politica dell’organizzazione, l’Happiness Realization Party, promuove opinioni politiche conservatrici che includono il sostegno all’espansione militare giapponese, il sostegno all’uso della deterrenza nucleare e la negazione di eventi storici come il massacro di Nanchino in Cina e la questione delle donne di conforto in Corea del Sud. Negli ultimi anni è stata rilevata una vicinanza alla destra di Donald Trump.

Uzbekistan: da Usa pieno sostegno a riforme in corso nel Paese

Uzbekistan: da Usa pieno sostegno a riforme in corso nel PaeseRoma, 2 mar. (askanews) – Il presidente della Repubblica dell’Uzbekistan, Shavkat Mirziyoyev, ha ricevuto ieri una delegazione degli Stati Uniti guidata dal segretario di Stato Anthony Blinken. Durante l’incontro, si legge in una nota diffusa dall’ambasciatore dell’Uzbekistan in Italia e Grecia, Otabek Akbarov, è stata esaminata “un’ampia gamma di questioni di attualità all’ordine del giorno delle relazioni bilaterali in ambito politico, commerciale, economico, degli investimenti, dell’istruzione, culturale e umanitario, nonché aspetti chiave della cooperazione regionale”.
All’inizio del colloquio, il segretario di Stato Anthony Blinken ha trasmesso al capo dello Stato i saluti e gli auguri del presidente Usa Joe Biden. È stato ribadito quindi il “forte impegno degli Stati Uniti a sostegno dell’indipendenza, della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Uzbekistan”. Secondo quanto riferito, inoltre, è stato espresso pieno sostegno per le “trasformazioni democratiche irreversibili” e le “riforme socio-economiche” in corso nella repubblica.
Durante l’incontro, si afferma ancora nella nota, è stata ribadita “l’importanza di un ulteriore sviluppo della cooperazione su vasta scala”, anche nel quadro della promozione di un efficace “dialogo di partenariato strategico” e del proseguimento di scambi produttivi a diversi livelli. Particolare attenzione è stata prestata alla costruzione di una cooperazione commerciale, economica, di investimento e innovazione, all’espansione della presenza delle principali aziende americane nel mercato uzbeko e all’attuazione di progetti di cooperazione, principalmente nelle industrie ad alta tecnologia.
Le due parti hanno poi rilevato “ampie opportunità esistenti” per rafforzare i legami culturali e umanitari, compresi i programmi nel campo dello studio della lingua inglese da parte delle giovani generazioni e la formazione di insegnanti qualificati nel nostro paese. Inoltre, “ha avuto luogo uno scambio di opinioni sulle questioni più importanti della cooperazione regionale”. Sono stati valutati “positivamente” i risultati pratici della riunione ministeriale tenutasi il giorno prima nel formato ‘Stati Uniti e paesi dell’Asia centrale (C5+1)” e “grande importanza” è stata attribuita alla prossima riunione del Consiglio dell’Accordo quadro sul commercio e gli investimenti (TIFA), che si terrà questo mese nella città di Samarcanda.
Infine, con la delegazione americana guidata da Blinken, sono state prese in considerazione anche le questioni di un’ampia cooperazione internazionale in materia di una soluzione pacifica in Afghanistan. “È stata espressa un’opinione comune sull’inammissibilità dell’escalation della situazione e della crescita della crisi umanitaria in questo paese, sulla necessità di utilizzare attivamente la piattaforma delle Nazioni Unite per sviluppare un algoritmo per risolvere i problemi esistenti, nonché sull’importanza del sostegno regionale a progetti infrastrutturali per promuovere la pace e ripristinare l’economia afgana”, conclude la nota.

Stellantis, G. Galassi nuovo managing director Fiat e Abarth Italia

Stellantis, G. Galassi nuovo managing director Fiat e Abarth ItaliaMilano, 2 mar. (askanews) – Giuseppe Galassi, 41 anni, pugliese, laureato in Economia e Commercio all’Università degli studi di Bari, è da oggi il nuovo Managing Director di Fiat & Abarth in Italia nell’ambito dell’organizzazione di Stellantis Italy, di cui il Country Manager Santo Ficili è il Responsabile.
Galassi ha iniziato la sua carriera nel Gruppo Fiat nel 2006. Da quel momento, nei suoi 17 anni di carriera, ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità all’interno del gruppo in ambito Sales & Marketing, sia in Italia che all’estero, maturando una significativa esperienza nel settore automotive.
“Sono orgoglioso di rappresentare Fiat e Abarth in Italia e nello stesso tempo sento tutta la responsabilità per il percorso verso una mobilità sempre più sostenibile che i marchi hanno iniziato e che continueranno nei prossimi anni. Fiat ha un ruolo sociale che è riassunto in “It’s only green when it’s green for all” ed è questo il nostro obiettivo. Fiat peraltro è leader di mercato in Italia, il leader nell’elettrico e nelle citycar grazie alle sue icone come la Nuova 500 elettrica, la 500 e la Panda. Abbiamo davanti delle sfide importanti e un percorso che continuerà a vedere Fiat protagonista”, ha commentato Giuseppe Galassi.
Giuseppe Galassi subentra a Eligio Catarinella che è stato nominato Responsabile di Alfa Romeo Marketing and Communication Global.

Meloni: Modi premier più amato, spero anche io stesso consenso

Meloni: Modi premier più amato, spero anche io stesso consensoNuova Delhi, 2 mar. (askanews) – “Il primo ministro Modi sa che può contare sulla collaborazione italiana a 360 gradi per la riuscita della prossima edizione del G20 e che può contare sull’Italia e sul nostro governo per rafforzare le nostre relazioni. Credo davvero che ci sia un grande lavoro che possiamo fare insieme e chissà che questo non mi porti a raggiungere le vette di consenso del primo ministro Modi che, come si sa, è il più amato al mondo. Non ho la presunzione di arrivare allo stesso obiettivo, ma sicuramente dimostra una grande capacità di leadership per la quale gli faccio le mie congratulazioni”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella dichiarazione al termine dell’incontro con il premier indiano Narendra Modi.

Ucraina, Meloni: spero ruolo centrale India in percorso negoziale

Ucraina, Meloni: spero ruolo centrale India in percorso negozialeNuova Delhi, 2 mar. (askanews) – “Il primo ministro Modi conosce perfettamente la posizione italiana a sostegno pieno della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina e credo che condividiamo entrambi l’auspicio che l’India possa in qualità di presidente del G20 svolgere un ruolo centrale nella facilitazione di un percorso negoziale verso una cessazione delle ostilità, verso una pace giusta”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella dichiarazione al termine dell’incontro con il premier indiano Narendra Modi.
“Credo sia stato importante al G20 di Bali mantenere la comunità multilaterale unita su un documento e noi faremo tutto quello che possiamo fare per aiutare la presidenza indiana per fare passi ancora in avanti, per dimostrare ancora una volta la nostra amicizia”, ha aggiunto Meloni.

Modi: daremo nuova energia a relazioni Italia-India

Modi: daremo nuova energia a relazioni Italia-IndiaRoma, 2 mar. (askanews) – Il premier indiano Narendra Modi ha ringraziato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni per “l’incontro costruttivo” avuto oggi a Nuova Delhi e ha ricordato la “tradizione centenaria e millenaria” delle relazioni tra Italia e India, relazioni a cui “daremo nuova energia, adeguata alle esigenze dei tempi contemporanei”, ha detto il premier indiano.
“Per celebrare i 75 anni di relazioni bilaterali vogliamo creare un piano di azione che ci permetterà di far vedere le diversità in termini di industrie, scienza e tecnologia e dei consegumenti in altre aree”.

Guy Bourdin in Armani Silos: una distopia glamour e narrativa

Guy Bourdin in Armani Silos: una distopia glamour e narrativaMilano, 2 mar. (askanews) – Una distopia glamour; un racconto per immagini che riesce a contenere in ogni scatto più domande narrative; una ricercata aura di mistero che scivola spesso nel noir. La mostra del fotografo francese Guy Bourdin negli spazi milanesi di Armani/Silos è una sorta di avventura in territori solo apparentemente noti, sia a livello di immaginario visivo, sia di codici della fotografia: situazioni e stili che sembrano riconoscibili al primo sguardo, ma che poi, avvicinandosi, rivelano una pluralità di elementi che innescano dubbi e disturbo, ma anche narrazione romanzesca. Non a caso la mostra si intitola “Storyteller”: ogni immagini contiene una sua letteratura potenziale (avrebbe potuto dire Italo Calvino) e intorno a queste diverse possibilità costruisce il secondo livello della propria forza. Il primo è ovviamente quello tecnico del medium: inquadrature, posa, colori saturi, elementi ricorrenti, come per esempio i manichini (che ci parlano, per esempio, del tema della moda, ma anche, per come li utilizza Bourdin, di qualcosa di sottilmente inquietante, di mondi alternativi che scivolano nei territori della fantascienza). Ci sono spesso le modelle, è vero, ma anche il modo in cui vengono ritratte ci parla di una contro-storia, nella quale le cose sono andate diversamente. E da qui sia aprono le porte della narrazione e dell’immaginazione.
Le fotografie in mostra sono un centinaio, ventuno in bianco e nero, e si calano con grande efficacia negli spazi del Silos, complici anche un allestimento e un’illuminazione che funzionano alla perfezione. Molti i rimandi al cinema, in particolare ad Alfred Hitchcock, di cui Bourdin, nato nel 1928 e morto nel 1991 – mostra di avere appreso molto lucidamente la lezione di sguardo su ciò che siamo soliti chiamare normalità, ma che nei film del regista così come negli scatti del fotografo si rivela essere solo una patina che non riesce più a nascondere il mistero e l’inquietante. Viene anche da pensare, per certi aspetti, all’idea del “perturbante” di Freud, magari aggiornato con la lezione più contemporanea di Mark Fisher sui concetti di strano (“weird”) e inquietante (“eerie”). Tutte sensazioni che tornano nelle fotografie di Guy Bourdin e che lasciano allo spettatore la convinzione di avere visto molto, ma forse ciò che non si è visto è ancora di più. Il principio della narrazione insomma, quel mistero che anima il desiderio di racconti. Che a loro volta ci portano a ricordare che l’arte – se mai dovesse fare qualcosa, il che non è detto – fa proprio questo: stimola le domande e lascia che sia lo spettatore a cercare delle risposte. Molto semplice, forse banale pure: ma è il punto da cui tutto ha inizio.
“Questa mostra – ha detto Giorgio Armani – conferma la mia volontà di fare di Armani/Silos un centro di cultura fotografica contemporanea, includendo ciò che è prossimo al mondo Armani, ma anche ciò che ne è lontano. A prima vista, Guy Bourdin non è un autore a me vicino: il suo era un linguaggio netto, grafico, forte. Nella sua opera quel che si percepisce subito, in superficie, è la provocazione, ma quello che mi colpisce, e che ho voluto mettere in risalto, sono piuttosto la sua libertà creativa, la sua capacità narrativa e il suo grande amore per il cinema. Bourdin non seguiva la corrente e non scendeva a compromessi: un tratto nel quale mi riconosco io stesso, credo non ci sia un altro modo per lasciare un segno nell’immaginario collettivo”.
La mostra nello spazio di via Bergognone è aperta al pubblico fino al 31 agosto.
(Leonardo Merlini)

Covid, familiari vittime: si riscrive storia strage bergamasca

Covid, familiari vittime: si riscrive storia strage bergamascaMilano, 2 mar. (askanews) – “Da oggi si riscrive la storia della strage bergamasca e Lombarda, la storia delle nostre famiglie, delle responsabilità che hanno portato alle nostre perdite. La storia di un’Italia che ha dimenticato quanto accaduto nella primavera 2020, non a causa del Covid19, ma per delle precise decisioni o mancate decisioni”. Il direttivo dell’associazione dei familiari delle vittime Covid19 #Sereniesempreuniti commenta così la chiusura delle indagini della Procura di Bergamo che nella maxi inchiesta sul Covid-19 ha rinviato a giudizio circa 20 persone tra cui l’ex premier Giuseppe Conte e l’ex Ministro della Salute Roberto Speranza. Con loro il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e l’ex assessore al Welfare Giulio Gallera e alcuni membri del Cts e altri dirigenti.
Dopo 3 anni di indagini, si legge in un comunicato, il Procuratore aggiunto titolare del fascicolo, dottoressa Maria Cristina Rota, insieme al suo team di magistrati, ha individuato delle responsabilità precise nella gestione della primissima fase della pandemia che coinvolgono il settore politico/istituzionale. Responsabilità che riguardano due fatti evidenziati da subito dai familiari con gli esposti presentati in Procura: la mancata zona rossa della bassa Valle Seriana e la mancata attivazione del piano pandemico nazionale mai aggiornato dal 2006.
“Da sempre ci siamo battuti per la verità per i nostri cari – continuano gli esponenti del direttivo dell’associazione – nonostante l’omertà che ha sempre contraddistinto questa storia. Siamo andati avanti senza mai scoraggiarci nel percorso di memoria e di giustizia, confidando nella magistratura. Questa decisione non ci restituisce i nostri cari e non cancella le lacrime che abbiamo versato, ma onora la memoria di chi ha pagato in prima persona. A noi che restiamo dà la forza per continuare a combattere con ancora più determinazione le nostre battaglie: quelle della memoria e della difesa della dignità della vita e della morte, perché il sacrificio dei nostri cari non sia vano e mai più una pandemia o una qualsivoglia emergenza ci trovi così impreparati”.

Dialogo Ue-Tanzania, amb. Lombardi: insieme per blue economy

Dialogo Ue-Tanzania, amb. Lombardi: insieme per blue economyRoma, 2 mar. (askanews) – L’ambasciatore di Italia in Tanzania Marco Lombardi ha partecipato, in qualità di membro della Delegazione europea, il 27 febbraio scorso, alla riunione del Dialogo Politico tra UE e Tanzania.
La Delegazione europea era guidata dall’Ambasciatore Ue Manfredo Fanti, mentre quella della Tanzania dalla ministra degli Affari Esteri, Professoressa Stergomena Tax. La riunione si è conclusa con un comunicato congiunto in cui si sottolinea che il “dialogo si è svolto in un’atmosfera cordiale e ha affrontato questioni di reciproco interesse, tra cui: diritti umani e democrazia, commercio e investimenti tra la Tanzania e l’Ue, l’accordo di partenariato economico, la strategia dell’ingresso globale dell’Ue, questioni di sicurezza regionale e globale”.
“Le parti hanno convenuto di intensificare il dialogo sull’individuazione dei progetti da realizzare nell’ambito di Global Gateway, anche attraverso i Corridoi Strategici previsti” e, “onsiderando l’elevato volume di cooperazione in materia di energia” tra Ue e la Tanzania “e la sua importanza strategica, le parti hanno convenuto di istituire un dialogo sulla cooperazione energetica”, recita la dichiarazione.
Ue e Tanzania hanno ribadito “la necessità di continuare a promuovere la democrazia, lo stato di diritto, i diritti fondamentali e ad affrontare le sfide comuni, come i cambiamenti ambientali e climatici e la perdita di biodiversità, al fine di conseguire uno sviluppo sostenibile” e “hanno convenuto di intensificare le consultazioni e la cooperazione sulle questioni di sicurezza marittima” e sull’ “importante ruolo dell’economia blu per lo sviluppo e la crescita dell’economia”.
La precedente sessione si era tenuta il 29 ottobre 2021 dopo un’interruzione di quattro anni nell’esercizio in parola. Nel corso della riunione, si è discusso di rispetto dei diritti umani, sviluppo democratico, economic partnership agreement, riciclaggio di denaro, SADC, EAC, Cabo Delgado, Regione di grandi Laghi, aggressione russa all’Ucraina, riforma delle Nazioni Uniti, sicurezza marittima, blue economy e climate change.
Lombardi è intervenuto sulla blue economy, facendo presente l’interesse italiano, anche alla luce dello stanziamento UE di 110 milioni di euro, ad avere un ruolo propulsore nello sviluppo sostenibile delle coste della Tanzania. Ha sottolineato che l’Italia, grazie al suo settore privato che ha investito a Zanzibar, negli ultimi venti anni, più di due miliardi di dollari, ha le capacità per contribuire in maniera efficace allo sviluppo sostenibile di sistemi di energie rinnovabili, di progetti di acquacultura ed eco-turismo.