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Confalonieri: Berlusconi sta meglio e lavora alla convention di Forza Italia

Confalonieri: Berlusconi sta meglio e lavora alla convention di Forza ItaliaMilano, 2 mag. (askanews) – “Il mio amico sta meglio. Parlavano di dimetterlo, ora non so se lo lasceranno uscire ma sta molto meglio”. Così Fedele Confalonieri, presidente della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano aggiornamenti sulle condizioni del leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ricoverato al San Raffaele.

Alla domanda se le dimissioni arriveranno già nei prossimi giorni, Confalonieri ha risposto: “Non so se già questa settimana perché queste sono cose mediche, però l’ho visto meglio quando sono stato da lui l’altro ieri”. Berlusconi “sta anche lavorando molto per preparare la convention del 6 maggio”di Forza Italia. “Sicuramente parteciperà anche lui – ha aggiunto – non so se con un video o un messaggio”.

Confalonieri: Berlusconi sta meglio, lavora a convention FI

Confalonieri: Berlusconi sta meglio, lavora a convention FIMilano, 2 mag. (askanews) – “Il mio amico sta meglio. Parlavano di dimetterlo, ora non so se lo lasceranno uscire ma sta molto meglio”. Così Fedele Confalonieri, presidente della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano aggiornamenti sulle condizioni del leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ricoverato al San Raffaele.

Alla domanda se le dimissioni arriveranno già nei prossimi giorni, Confalonieri ha risposto: “Non so se già questa settimana perché queste sono cose mediche, però l’ho visto meglio quando sono stato da lui l’altro ieri”. Berlusconi “sta anche lavorando molto per preparare la convention del 6 maggio”di Forza Italia. “Sicuramente parteciperà anche lui – ha aggiunto – non so se con un video o un messaggio”.

Calcio, Udinese-Napoli confermata giovedì 4 maggio alle 20.45

Calcio, Udinese-Napoli confermata giovedì 4 maggio alle 20.45Napoli, 2 mag. (askanews) – La partita di calcio Udinese-Napoli, in programma giovedì 4 maggio, resta in calendario alle 20.45. A confermarlo, in conferenza stampa in Prefettura a Napoli, il prefetto partenopeo Claudio Palomba. Al comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato per i possibili festeggiamenti per il terzo scudetto del Napoli, hanno preso parte il sindaco Gaetano Manfredi, i vertici delle forze dell’ordine e il preside della società calcistica, Aurelio De Laurentiis.

Assocostieri, logistica in prima linea per spinta a decarbonizzazione

Assocostieri, logistica in prima linea per spinta a decarbonizzazioneRoma, 2 mag. (askanews) – I combustibili di transizione e lo sviluppo della logistica energetica nel settore navale e terrestre. È questo il titolo della tavola rotonda che si svolgerà a Roma il prossimo 20 giugno nel corso dell’Assemblea annuale di Assocostieri in occasione dei 40 anni dell’Associazione.

La mobilità sostenibile e l’utilizzo sempre maggiore dei combustibili rinnovabili e alternativi – spiega Assocostieri in una nota – implicano un nuovo assetto delle infrastrutture della logistica nell’ottica della transizione energetica, che rappresenta oggi un percorso ancora sfidante e impegnativo, che richiede un grande sforzo di adattamento agli operatori. Per questo, serve valorizzare lo strumento del PNRR come opportunità, nonché, una delle modalità di utilizzo efficiente delle risorse per il supporto alla Transizione. In tale contesto per l’Associazione sarà importante continuare lo sviluppo dell’uso del Gnl in particolare nel trasporto pesante e marittimo e seguitare a valorizzare l’uso del GPL, che vanta indubbi pregi ambientali ed una logistica consolidata e capillare. Un ruolo forte sarà poi svolto dallo sviluppo dei combustibili alternativi che saranno supportati e, nel lungo periodo, sostituiti dal biometano (sotto forma di Bio-Lng) e dal metano sintetico (sotto forma di Syn-Lng).

Secondo Assocostieri occorre, altresì, evidenziare che è già in corso, la graduale sostituzione di Gnl e Gpl con le controparti bio grazie alla conversione degli impianti biogas in impianti biometano e Bio-Gnl. In futuro, poi, il ruolo del Bio-Gpl e del Syn-Lng diventerà di importanza sempre maggiore e nel trasporto stradale, oltre al crescente ruolo dell’elettrico, dovrà essere sviluppato un percorso verso l’uso di biocarburanti in purezza. “Assocostieri – sottolinea il direttore generale dell’associazione, Dario Soria – ritiene che per la progressiva decarbonizzazione del settore della logistica energetica occorra intervenire sulla riconversione dell’infrastruttura energetica attraverso un piano di investimenti e processi autorizzativi snelli e semplificati che permettano al settore di esprimere il proprio potenziale”.

Pnrr, Fedriga: ha necessità di correzioni

Pnrr, Fedriga: ha necessità di correzioniTrieste, 2 mag. (askanews) – “Il Pnrr ha necessità di correzioni dettate da un contesto economico ed internazionale molto diverso rispetto a quando il il Piano è stato definito. E dettate anche dalle scelte, in alcuni casi discutibili, compiute nella stesura dello stesso Pnrr”. Così Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia, presentando le linee programmatiche della sua Giunta in Consiglio regionale oggi a Trieste.

“Penso – ha aggiunto – che nel rapporto con l’Europa, e mi auguro che il Governo lo faccia, sia necessario avere la forza e l’Europa avere le capacità di ascolto, di mettere in discussione alcune scelte. Una di queste, ad esempio, almeno per alcuni grandi interventi, è quella sulla tempistica. È fondamentale avere tempi certi, ma non è logico pensare di vincolare le scelte strategiche di sviluppo, non soltanto del sistema Italia, ma dell’Europa stessa, a quei tempi a prescindere. Un esempio su tutti: sembra normale mettere a disposizione nel Pnrr 500 milioni di euro per Cinecittà e non finanziare, visto che i tempi non ci sono la tratta Venezia-Trieste per quanto riguarda la ferrovia perché non si finisce nel 2026? L’ho capito, ma vuol dire allora non utilizzare quei miliardi di euro per le scelte strategiche del Paese, ma questi vengono utilizzati perché bisogna spenderli a prescindere”.

Inflazione eurozona risale al 7% ad aprile ma frena dinamica di fondo

Inflazione eurozona risale al 7% ad aprile ma frena dinamica di fondoRoma, 2 mag. (askanews) – L’inflazione dell’eurozona è tornata ad alzare leggermente la testa ad aprile, con una crescita dei prezzi al consumo su base annua pari al 7%, a fronte del 6,9% cui era rallentata a marzo, dopo l’8,5% di febbraio. Lo riporta Eurostat, con la sua stima preliminare secondo cui in un mese i prezzi hanno registrato un incremento dello 0,7%.

Il dato è sostanzialmente in linea con le attese degli analisti. I dati disaggregati forniti dall’ente di statistica comunitario rilevano invece un primo, seppure solo lieve, rallentamento della “inflazione di fondo”, cioè dell’indice depurato da componenti come energia, alimentari e altre voci volatili: ad aprile ha segnato un 5,6% su base annua, dopo il 5,7% che aveva raggiunto a marzo. La voce energia, dal meno 0,9% annuo segnato a marzo ha ritrovato un valore positivo con un 2,5% su base annua ad aprile, ma ha continuato a calare della variazione mensile con un meno 0,8%, secondo Eurostat. Sui servizi la dinamica di crescita dei prezzi ha continuato ad accelerare al 5,2% annuo ad aprile dal 5,1% di marzo con un rialzo mensile dell’1,2%.

Eurostat anche riportato rallentamenti della crescita sui beni alimentari, in particolare per quelli non lavorati con un 10% annuo ad aprile a fronte del 14,7% di marzo e un meno 1,5% rispetto al mese precedente. I prezzi di alimentari lavorati, alcolici e tabacchi si sono attestati al 14,7% annuo ad aprile, un decimale di punto in meno rispetto a marzo con un rialzo dal mese precedente dello 0,7%. Questi dati verranno ora attentamente analizzati dalla Bce, che punta con la sua manovra di inasprimento su tassi di interesse e politica monetaria a favorire un ritorno dell’inflazione al suo valore obiettivo del 2%. Giovedì tornerà a riunirsi il consiglio direttivo e è previsto che venga operato un nuovo rialzo ai tassi di interesse, la cui portata è ancora da stabilire.

Inflazione, Istat: ad aprile risale all’8,3%, pesa caro-energia

Inflazione, Istat: ad aprile risale all’8,3%, pesa caro-energiaRoma, 2 mag. (askanews) – Torna a salire l’inflazione. Secondo le stime dell’Istat, ad aprile, registra un aumento dello 0,5% su base mensile e dell’8,3% su base annua, da +7,6% del mese precedente.

L’accelerazione del tasso di inflazione si deve, in prima battuta, all’aumento su base tendenziale dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da +18,9% a +26,7%) e, in misura minore, a quelli dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +6,3% a +6,7%) e dei Servizi vari (da +2,5% a +2,9%). Tali effetti sono stati solo in parte compensati dalla flessione più marcata dei prezzi degli Energetici regolamentati (da -20,3% a -26,4%) e dal rallentamento di quelli degli Alimentari lavorati (da +15,3% a +14,7%), degli Alimentari non lavorati (da +9,1% a +8,4%), dei Servizi relativi all’abitazione (da +3,5% a +3,2%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +6,3% a +6,0%). I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona mostrano un nuovo rallentamento in termini tendenziali (da +12,6% a +12,1%), mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto accelerano la loro crescita (da +7,6% a +8,2%).

L’inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,4% per l’indice generale e a +4,6% per la componente di fondo.

Media e digitale, Aidr: importanti adesioni al progetto Ue MetaEdicola

Media e digitale, Aidr: importanti adesioni al progetto Ue MetaEdicolaRoma, 2 mag. (askanews) – Sono 65 le adesioni dei mezzi d’informazione online e dalla società civile giunte da Italia, Spagna, Germania, Belgio e Slovenia, per la partecipazione al progetto denominato MetaEdicola, proposto dalla Fondazione Aidr (www.aidr.it) in collaborazione con la Fondazione Creativi Italiani (www.creativitaliani.it) e dai rispettivi partner, nell’ambito dell’avviso pubblico “Partenariati per il giornalismo”, promosso dalla Commissione europea all’interno del programma “Europa Creativa”.

Il progetto europeo MetaEdicola mira a supportare le organizzazioni dei media e del giornalismo indipendente, attivi in settori di particolare rilevanza per la democrazia e la partecipazione civica, come i media locali, regionali e comunitari, nell’adozione delle moderne tecnologie nella misura in cui ciò contribuisca al pluralismo dei media e a un panorama mediatico diversificato. Nello specifico, il progetto MetaEdicola consentirà di creare una realtà virtuale in cui ogni mezzo d’informazione avrà il suo spazio dedicato per gestire le notizie in modo smart e interattivo. I lettori, tramite avatar, avranno inoltre l’opportunità di interagire con le informazioni pubblicate, scambiare opinioni con altri lettori e con gli stessi giornalisti, creando così una comunità attorno a ciascuna notizia. “Si tratta di una grande opportunità per i mezzi d’informazione e per la società civile, di creare momenti di coinvolgimento, scambio e persino generare nuove notizie in tempo reale e attraverso le tecnologie, proprio nel momento in cui l’UE annuncia l’anno europeo delle competenze – ha sottolineato il presidente della Fondazione Aidr, Mauro Nicastri -. Sono ormai diversi gli anni che proponiamo il premio ‘Digital News’ con l’obiettivo di stimolare giornalisti, comunicatori e manager che collaborano con i mezzi d’informazione e che si distinguono per creatività, innovazione e pragmatismo nell’ambito dei contenuti digitali”.

“Il modo di accedere alle notizie – ha spiegato ancora Nicastri -, è profondamente cambiato nel corso di questi ultimi anni. Con il progetto MetaEdicola vogliamo supportare i mezzi d’informazione che sono importanti per la democrazia e che non hanno i mezzi per adattarsi ai moderni ambienti del digitale, creando nuove opportunità di coinvolgimento attorno alla notizia, affinché continuino a fornire una fonte di prima mano di notizie originali ai cittadini e contribuiscano a rendere responsabili i responsabili delle decisioni”.

Al via Actris-Eric: dati e servizi per la ricerca atmosferica

Al via Actris-Eric: dati e servizi per la ricerca atmosfericaRoma, 2 mag. (askanews) – È stato formalmente costituito il 25 aprile ACTRIS-ERIC, il consorzio dell’Infrastruttura di ricerca europea ACTRIS (Aerosol, Clouds and Trace Gases Research Infrastructure), la cui missione è fornire dati e servizi all’avanguardia per la ricerca sull’atmosfera e sul clima. I Paesi fondatori sono 17, e mettono in comune le proprie risorse per aprire l’accesso a un’ampia gamma di tecnologie, servizi e risorse nel campo delle scienze atmosferiche. L’istituzione di ACTRIS-ERIC concretizza uno sforzo a lungo termine iniziato nel 2011 e perseguito e condiviso da diversi Paesi europei, tra cui l’Italia, che vi partecipa con una rete di istituzioni, tra le quali il CNR e l’INFN. L’istituzione di ACTRIS-ERIC – si legge sul sito dell’INFN – testimonia il progresso di ACTRIS da una rete basata su progetti a un’infrastruttura di ricerca matura e sostenibile.

“Grazie ad un’intensa cooperazione internazionale, in soli dieci anni siamo stati in grado di costruire e rendere operativi strumenti scientifici all’avanguardia che aprono opportunità senza precedenti per scoperte rivoluzionarie”, afferma Paolo Laj, coordinatore scientifico ad interim di ACTRIS. “ACTRIS sta consolidando la sua posizione nel panorama nazionale, europeo e internazionale, ampliando il suo ruolo di attore chiave a sostegno della ricerca ambientale. La qualità dei servizi, la cultura dell’innovazione aperta, la prontezza e flessibilità nel rispondere alla domanda delle varie comunità degli utenti aumenteranno il livello di fiducia e collaborazione tra ACTRIS e i suoi partner”. La Finlandia ospiterà la sede statutaria e gestirà il coordinamento generale di ACTRIS, mentre l’Italia gestirà l’accesso ai servizi di ACTRIS. L’Italia è infatti uno dei Paesi fondatori di ACTRIS, avendo avuto sin dall’inizio ruoli chiave nel coordinamento dell’infrastruttura europea. La partecipazione italiana ad ACTRIS conta sul contributo dell’INFN con i laboratori LABEC a Firenze e ChAMBRe a Genova, del CNR, del Gruppo dell’Osservatorio Atmosferico e Telerilevamento LIDAR del Centro di Eccellenza CETEMPS del Dipartimento di Scienze Fisiche e Chimiche dell’Università degli Studi dell’Aquila, del Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali dell’ENEA, del Dipartimento di Scienze Pure e Applicate dell’Università di Urbino Carlo Bo, dell’Università del Salento e dell’Università di Napoli Federico II che ospita, presso il Dipartimento di Fisica “Ettore Pancini”, il Centro Servizi Metrologici e Tecnologici Avanzati (CeSMA).

“Partecipare a grandi collaborazioni internazionali è nella natura dell’INFN, e in ACTRIS il nostro Istituto mette al servizio della rete europea conoscenze e strutture che possono portare un contributo importante allo studio di quei processi atmosferici che, nei prossimi decenni, determineranno in buona parte il futuro del pianeta e dell’umanità”, spiega Paolo Prati, rappresentante dell’INFN in ACTRIS Italia. “Affrontare questa sfida è motivo di orgoglio e sottolinea, ancora una volta, le tante ricadute che la ricerca di base sulle leggi fondamentali della natura restituisce alla società”, conclude Prati. ACTRIS con i suoi siti osservativi costituisce la più grande infrastruttura di ricerca atmosferica distribuita al mondo, che ha consentito negli anni una comprensione più approfondita delle cause del cambiamento climatico e dell’inquinamento atmosferico. Il monitoraggio della variabilità nel tempo e nello spazio dei costituenti atmosferici a breve permanenza in atmosfera (aerosol, nubi e gas in traccia) da 80 piattaforme di osservazione in Europa e non solo, per oltre un decennio, ha fornito una visione senza precedenti dell’efficacia delle politiche di riduzione delle emissioni in Europa, ma ha anche evidenziato i complessi meccanismi di feedback che agiscono sul sistema climatico. Ora, con l’istituzionalizzazione di ACTRIS nella forma di un ERIC si aprono le porte ai ricercatori, alle imprese e più in generale ai Paesi, per favorire ancor più l’accesso libero alle informazioni chiave sullo stato dell’atmosfera, per condividere le migliori piattaforme osservative di ricerca in Europa e per sostenere il processo decisionale con tutte le competenze scientifiche di riferimento.

ACTRIS offre ai suoi utenti un accesso aperto a strumenti, competenze, opportunità di formazione e servizi di gestione dei dati FAIR (Findable, Accessible, Interoperable and Reusable). Ogni anno, oltre 5.000 utenti distribuiti in circa 50 Paesi del mondo utilizzano i dati di ACTRIS per le loro ricerche, consentendo previsioni atmosferiche affidabili, tra cui avvisi di pericolo a breve termine per il meteo e la salute, nonché valutazioni a lungo termine dei cambiamenti climatici. L’INFN partecipa ad ACTRIS con due strutture di ricerca uniche: il LABEC (Laboratorio di tecniche nucleari per l’Ambiente e i Beni Culturali) della Sezione di Firenze e ChAMBRe (Chamber for Aerosol Modelling and Bio-aerosol Research) della Sezione di Genova. I due laboratori sono oggi sinergicamente inclusi nell’ERIC-ACTRIS, il LABEC ospitando il centro di riferimento europeo per la caratterizzazione elementale del particolato atmosferico (Elemental Mass Calibration Centre, EMC2) e ChAMBRe come “national facility” specializzata nello studio della componente biologica e delle proprietà ottiche degli aerosol atmosferici ovvero l’inquinante più elusivo con impatti molto significativi sia sulla salute che sulla sfida epocale dei cambiamenti climatici.

Il CNR ha contribuito notevolmente al raggiungimento di tale successo ricoprendo anche ruoli strategici e di coordinamento: gli Istituti coinvolti sono l’Istituto di metodologie per l’analisi ambientale (Cnr-Imaa), l’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima (Cnr-Isac) e l’Istituto di scienze marine (Cnr-Ismar), che ospitano 4 siti osservativi e 2 piattaforme mobili. Il Cnr-Imaa gestisce e coordina a livello europeo sia l’accesso ai servizi di ACTRIS, sia l’unità del Data Centre per la componente di aerosol remote sensing, e partecipa inoltre al centro europeo per la definizione, ottimizzazione e avanzamento delle osservazioni lidar di aerosol.

Secondo gli Usa da dicembre oltre 20.000 soldati russi sono morti in azione in Ucraina

Secondo gli Usa da dicembre oltre 20.000 soldati russi sono morti in azione in UcrainaRoma, 2 mag. (askanews) – Più di 20.000 soldati russi sono stati uccisi nei combattimenti in Ucraina dallo scorso mese di dicembre, secondo le stime statunitensi. Altri 80.000 sono rimasti feriti, ha detto il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby, citando l’intelligence. La metà delle vittime proviene dalla compagnia di mercenari Wagner, nelle ultime settimane operativa in particolare nella città orientale di Bakhmut.

“Il tentativo della Russia di un’offensiva nel Donbass in gran parte attraverso Bakhmut è fallito”, ha detto Kirby ai giornalisti. “La Russia non è stata in grado di impadronirsi di alcun territorio strategico e significativo. Stimiamo che abbia subito più di 100.000 vittime, di cui oltre 20.000 uccise in azione”, ha aggiunto. Il bilancio di Bakhmut rappresenta le perdite dall’inizio di dicembre, secondo i dati statunitensi forniti da Kirby. “La conclusione è che il tentativo di offensiva della Russia è fallito dopo mesi di combattimenti e perdite straordinarie”, ha detto il funzionario Usa.