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”Italy meets Balkan”, i talenti del jazz italiano a Tirana

”Italy meets Balkan”, i talenti del jazz italiano a TiranaRoma, 26 apr. (askanews) – Giovanni Angelini, Daykoda, Michele Bonifati Emong, Satoyama, Simone Basile Quintet insieme a Gaetano Partipilo con il suo gruppo Boom Collective saranno i protagonisti italiani di “Balkan Jazz Showcase”, una delle realtà musicali più attive e creative dell’area balcanica e del sud Europa, che, da quest’anno, ha deciso di offrire il proprio palcoscenico ai talenti del jazz italiano dal 26 al 29 aprile.

Saranno la musica italiana e il rapporto culturale tra le due regioni europee al centro del primo “Italy meets Balkan” organizzato dal festival albanese, il quale, oltre al noto sassofonista pugliese Gaetano Partipilo (nella foto), che aprirà il 26 aprile la quattro giorni dedicata, ha deciso di dare grande risalto anche ai nuovi talenti, mettendo in evidenza il meglio del jazz italiano al momento. Il programma è stato promosso, finanziato ed organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Tirana nell’ambito del Balkan Jazz Showcase, in collaborazione con Albanian Jazz Society, ed è nato da un’idea di Alessandro Ruggera, direttore dell’Istituto, e Besim Petrela, organizzatore del festival. I concerti sono co-presentati e organizzati con I-Jazz, grazie al supporto del MIC (i gruppi inseriti nella rassegna sono promossi nell’ambito del programma Nuova Generazione Jazz, progetto inserito nel triennio Fus), e con Puglia Sounds, il programma della Regione Puglia attuato dal Teatro Pubblico Pugliese per lo sviluppo del sistema musicale finanziato a valere su FSC 2014/2020 Patto per la Puglia – Investiamo nel vostro futuro creando così un ponte significativo tra i due paesi e un progetto unico frutto anche di una volontà di collaborazione virtuosa.

Le band scelte dal festival di Tirana dimostrano ancora una volta come la dimensione del jazz italiano risulta, negli ultimi anni, tra le migliori scene musicali mondiali, non solo per standard qualitativi ma, soprattutto, per capacità espressive e creative, motivo per cui viene considerata tra le eccellenze a livello continentale. In questo contesto, quindi, promuovere e diffondere la musica d’eccellenza italiana band è diventato un obiettivo fondamentale e centrale per la crescita del nostro settore nel mondo e quindi una priorità per il lavoro dell’associazione capace di trovare, in un panorama come quello attuale, grazie anche alle positive collaborazioni attivate (come nel caso di Italy meets Balkan), gli strumenti per una adeguata promozione dei giovani musicisti italiani nel mondo.

Sono previste ogni sera, all’Eurostar Tirana Hotel, anche dei momenti di jam session, a partire dalle ore 22:00 “All’origine di Italy meets Balkan è il desiderio di offrire ai giovani jazzisti italiani l’opportunità di presentare il proprio talento al pubblico balcanico e, soprattutto, l’occasione di intrecciare nuove relazioni di scambio e collaborazione artistica con i musicisti della regione”, ha commentato Alessandro Ruggera, Direttore Istituto Italiano di Cultura a Tirana.

“La sesta edizione di Italian Jazz Days porta quattro gruppi di giovani talenti italiani, selezionati da una commissione internazionale, oltre a progetti realizzati con Puglia Sounds in un paese dinamico come l’Albania, dove l’Italia, non solo dal punto di vista artistico, vuole giocare un ruolo da protagonista, portando la propria cultura e il Made in Italy oltre l’Adriatico e presto fin nel cuore dei Balcani”, ha affermato Corrado Beldì, Presidente Associazione I-Jazz. “Italy meets Balkan è un esempio concreto di quanto sia importante creare collaborazioni tra istituzioni e incontri tra musicisti. Partecipiamo con entusiasmo perché crediamo fortemente nella creazione di reti e nell’internazionalizzazione della musica italiana, obiettivi che Puglia Sounds persegue da oltre dieci anni. Con questo progetto inoltre potenziamo le attività di cooperazione e proseguiamo nella valorizzazione della musica jazz che rappresenta una delle scene musicali pugliesi più apprezzate e riconosciute nel mondo”, ha dichiarato Cesare Veronico, coordinatore artistico Puglia Sounds/Medimex.

“Credo che il confronto con una scena curiosa e in grande crescita come quella di Tirana sia un’opportunità molto stimolante per le giovani band italiane, che possono condividere le proprie traiettorie con un pubblico nuovo e immergersi in un contesto che è felicemente al crocevia di rotte culturali di profonda tradizione e fascino. Credo che questo incontro sarà ricco di momenti sorprendenti per il pubblico quanto per gli artisti”, ha sottolineato Enrico Bettinello, curatore per I-Jazz progetto Nuova Generazione Jazz.

Vino, tre giorni di incontri per ribadire binomio Pantelleria-Zibibbo

Vino, tre giorni di incontri per ribadire binomio Pantelleria-ZibibboMilano, 26 apr. (askanews) – Ribadire e difendere l’inscindibile binomio Pantelleria-Zibibbo. E’ questo l’obbiettivo principale del summit dedicato al futuro vitivinicolo e agricolo della magnifica isola vulcanica in provincia di Trapani. Organizzata dal Comune pantesco, sotto la spinta del sindaco Vincenzo Campo e il coinvolgimento di un esperto di economia, enologia, agronomia e distretti come Giampietro Comolli, la tre giorni si terrà al 5 al 7 maggio con il titolo “Zibibbo è Pantelleria”, scelto per evidenziare quanto questi due termini siano da millenni una cosa unica quando si parla di vino e di territorio.

Lo Zibibbo, nome sia del vitigno che del vino dolce che se ne ottiene, è stato portato a Pantelleria dagli arabi, qui si è radicato e sviluppato dando risultati importantissimi e celebrati in tutto il mondo, tanto che nel 2014 la coltivazione ad alberello tipica di quest’isola è diventata Patrimonio immateriale dell’umanità dell’Unesco. Da qualche anno però, all’interno della Doc Sicilia e della Igp Terre Siciliane, si stanno impiantando e producendo vini con in etichetta il nome Zibibbo: stiamo parlando oramai di oltre duemila ettari di vigne piantate, contro i 400 rimasti sull’isola, dove circa 350 vignaioli, con enorme impegno e fatica, danno vita ai vini delle Doc Pantellerie Moscato, Passito e Zibibbo dolce. Non può quindi che partire da questo dato, la riflessione che si svilupperà attraverso diversi incontri tra produttori, esperti di agroambiente e enologia, e giornalisti. Momenti di confronto per ragionare a partire dalle difesa dell’identità dello Zibibbo pantesco, patrimonio unico che va rilanciato e valorizzato, magari pensando ad una Docg Pantelleria Zibibbo, che comprenda l’intera produzione dell’isola. Un percorso di rinascita che aveva preso il via nel 1997, quando le aziende più rappresentative dell’isola fondarono il “Consorzio volontario di tutela e valorizzazione dei vini a Doc dell’Isola di Pantelleria” e che, tra i suoi scopi, si era dato anche quello di salvare dall’abbandono e dal deterioramente i terrazzamenti “eroici” sui quali i vigneti hanno dimora da secoli, una delle espressioni più antiche dell’agricoltura del Mediterraneo. Perché la vite e il vino che se ne ricava sono frutti dell’identità e della cultura del loro territorio, di chi li lavora e di chi ci vive.

Quello che prenderà il via alle 16 di venerdì 5 maggio fino al pomeriggio di domenica 7 sarà una discussione a tutto tondo, che unirà il mondo vitivinicolo a quello della sostenibilità, alla ricerca di soluzioni concrete per le tante piccole imprese dell’”isola nera”. Dai bandi per gli agricoltori, recupero delle vigne abbandonate e rivitalizzazione dei campi, fino ai fondi del Pnrr, ma anche un ragionamento sulle azioni già messe in campo e su quelle ancora da sviluppare da parte dell’Amministrazione comunale sul fronte dell’enoturismo, sul rapporto fra aree urbane e rurali, sugli interventi di salvaguardia idrico-forestale, sulle azioni per le aziende e per incentivare i giovani panteschi a tornare ad investire nella loro terra anche fuori dai periodi turistici. Gestione, cura e resilienza del territorio per uno sviluppo a 360 gradi dell’isola, insieme con innovazione tecnologica e sviluppo dell’agriturismo per attrarre nuovi target turistici. Analisi, dibattiti e confronti ma anche tour e percorsi escursionistici per toccare con mano le tipicità e qualità produttive pantesche fra vigneti eroici, uliveti, muretti a secco, giardini panteschi il meglio dell’enogastronomia dell’isola: oltre il vino, i capperi, l’origano, l’olio, i fichi d’india, e via dicendo.

Bologna, a Guazzaloca intitolata piazza accanto al municipio

Bologna, a Guazzaloca intitolata piazza accanto al municipioBologna, 26 apr. (askanews) – Nel 1999 vinse le elezioni a Bologna perché “seppe entrare in sintonia con le persone” e “anche se allora fummo su fronti contrapposti, credo meriti di essere ricordato per lo spirito di servizio con cui servì le nostre istituzioni comunali nella massima carica”. Così il sindaco del capoluogo emiliano-romagnolo, Matteo Lepore, ha ricordato la figura del suo predecessore Giorgio Guazzaloca, a cui verrà intitolata “piazzetta dell’Orologio” proprio adiacente al municipio.

“Civico è chi ama la città e per essa si sacrifica. Giorgio Guazzaloca lo fu pienamente” ha commentato Lepore che ricorda l’ex primo cittadino morto il 26 aprile 2017 come un “protagonista unico della nostra città. Il suo amore per Bologna lo ha guidato nelle scelte che ha compiuto, prima come presidente di Ascom e poi come sindaco”. Figura di rilievo nazionale, nel 1991 Guazzaloca fu nominato Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Dal 1987 al 1995 è stato vicepresidente di Confcommercio nazionale poi, dal 1992 al 1996, vicepresidente dell’Unione nazionale delle Camere di Commercio. Dal 1999 al 2004 sindaco di Bologna e, dal 2005 al 2009, componente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Antitrust). Il via libera alla proposta di Lepore di intitolare il tratto di strada di via IV Novembre, in accordo con la famiglia Guazzaloca, è arrivato nelle scorse settimane dalla commissione Toponomastica così come il nulla osta della Soprintendenza. Ora la proposta passerà al Quartiere Porto-Saragozza per la richiesta di parere poi in giunta comunale.

“E’ una decisione che ci rende molto felici e orgogliose perché testimonia l’apprezzamento nei suoi confronti di Bologna e della sua amministrazione – hanno detto le figlie Giulia, Grazia e la moglie Egle -. Giorgio amava questa città sopra ogni altra cosa e a lei, in diversi ruoli pubblici e istituzionali, ha dedicato tutta la vita. Non si poteva scegliere un luogo di Bologna migliore di questo da intitolare alla sua memoria: a pochi passi dal Comune, da piazza Maggiore, dal bar dove faceva colazione tutte le mattine. I bolognesi sapevano di poterlo trovare lì, e in fondo adesso ce lo troveranno ancora grazie alla targa col suo nome nella piazzetta dell’Orologio”.

Eurofighters Nato hanno intercettato tre caccia russi sopra il Mar Baltico

Eurofighters Nato hanno intercettato tre caccia russi sopra il Mar BalticoRoma, 26 apr. (askanews) – Aerei della Nato hanno intercettato tre caccia russi che volavano sul Mar Baltico, nello spazio internazionale, senza rispondere ai segnali. “Eurofighters tedeschi e britannici sono stati allertati per identificare tre aerei militari russi. Due SU-27 Flanker e un IL-20 russi volavano nuovamente senza segnali transponder nello spazio aereo internazionale sopra il mar Baltico”, ha reso noto l’aeronautica tedesca, aggiungendo diverse immagini su Twitter. La missione degli Eurofighters si inquadra nell’ambito dell’azione di sorveglianza della Nato nello spazio aereo dei Paesi baltici.

Haavisto: grati a Italia ratifica rapida ingresso Nato Finlandia

Haavisto: grati a Italia ratifica rapida ingresso Nato FinlandiaHelsinki, 26 apr. (askanews) – “Siamo grati all’Italia, perché l’Italia è stata uno di quei Paesi che ha ratificato molto rapidamente” l’ingresso della Finlandia nella Nato. Il ministro degli Esteri finlandese Pekka Haavisto parla nelle sale di rappresentanza del ministero da lui guidato, dallo stile sobrio ed essenziale. La video intervista ad askanews è la prima rilasciata a un media italiano dopo lo storico ingresso della Finlandia nella Nato, il 4 aprile, dove lo stesso ministro ha avuto un importante ruolo. “Ovviamente l’innalzamento della bandiera finlandese davanti al quartier generale della NATO a Bruxelles è stata una grande festa non solo a Bruxelles, ma anche qui in Finlandia” dice Haavisto, concentrandosi anche sui sentimenti provati in un momento storico, sotto diversi aspetti: “Molti dei miei amici l’hanno festeggiato; mio fratello mi ha detto che anche lui stava alzando la bandiera qui in Finlandia perché si sentiva così emozionato per l’adesione della Finlandia alla NATO. La sensazione era che nonostante questo processo sia stato abbastanza rapido – se si guarda allo standard della NATO, abbiamo iniziato lo scorso maggio e ora siamo già membri, quindi è meno di un anno – nelle circostanze in cui l’Europa è in guerra, quando c’è un’aggressione russa contro l’Ucraina, ogni giorno sembrava abbastanza lungo mentre aspettavamo l’ultima ratifica”.

Nell’intervista Haavisto parla anche dei momenti complessi che l’hanno preceduto: “l’adesione della Finlandia” ha comunque dovuto attendere “le ultime ratifiche, fortunatamente arrivate da Ungheria e Turchia”, aggiunge. L’ingresso della Finlandia non risolve tuttavia la questione baltica per l’alleanza. Nella “pianificazione militare Nato intorno al Mar Baltico” è “molto difficile fare a meno della Svezia”, dice il ministro. Stoccolma, che inizialmente, secondo anche gli auspici finlandesi, sarebbe dovuta entrare ‘mano nella mano’ con Helsinki, è ancora in sala d’attesa. Ed è destinata a rimanervi finchè non si sbloccheranno i nullaosta di Ungheria e Turchia. E dopo che il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin, in visita in Svezia, ha invitato la scorsa settimana Ankara e Budapest a ratificare “il prima possibile”, Haavisto spiega: “Allo stesso tempo ora che siamo membri della Nato, i nostri colleghi del Baltico, di Estonia, Lituania e Lettonia sono abbastanza interessati a cooperare più strettamente e probabilmente faremo parte della sorveglianza (del Baltico, ndr) in futuro. Ed è molto importante che anche noi, non solo pensiamo alla Nato come a un tutto, ma anche a diverse regioni della NATO” e in questo senso è importante un “rafforzamento della nostra cooperazione con la Svezia”.

Sono inoltre destinate ad aumentare le esercitazioni nell’area, mentre continua la guerra in Ucraina viene portata avanti dalla Russia di Vladimir Putin. “Ora che siamo membri della Nato, ci sono più esercitazioni militari, ovviamente ora in Svezia ci sono grandi esercitazioni in corso, ma daremo anche il benvenuto in Finlandia a diverse esercitazioni e ci saranno altre esercitazioni di questo tipo in futuro”, afferma Haavisto. Sui rapporti con l’Italia, oltre alla gratitudine espressa per la veloce luce verde all’ingresso del suo Paese nell’Alleanza, Haavisto ha raccontato ad askanews di aver telefonato al collega Antonio Tajani la scorsa settimana e di aver discusso “i risultati dell’incontro G7 di cui è parte l’Italia”, “degli aiuti italiani all’Ucraina” e di “ricostruzione”.

Poi alla domanda se condivide il punto di vista che sia l’Italia, sia la Finlandia, per motivi diversi, devono gestire confini molto impegnativi, il ministro risponde: “Condivido pienamente questa visione. L’Italia è uno di quei Paesi che conosce molto bene la situazione nordafricana, in particolare la Libia certamente. Dobbiamo dare ascolto con grande attenzione all’esperienza su questi temi. Noi (finlandesi) abbiamo un confine molto lungo con la Russia e abbiamo analizzato molto spesso gli sviluppi in Russia e abbiamo anche cercato di aumentare la nostra conoscenza, ma queste sono dinamiche interne. Penso che entrambi i Paesi (Italia e Finlandia, ndr) si prendono cura dei confini esterni della Nato e Ue”. (Di Cristina Giuliano e Serena Sartini)

SIMEST (Gruppo CDP) rafforza la presenza in USA del Gruppo OMR

SIMEST (Gruppo CDP) rafforza la presenza in USA del Gruppo OMRRoma, 26 apr. (askanews) – SIMEST, la società del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti per l’internazionalizzazione delle imprese italiane, ha acquisito una partecipazione di minoranza nella OMR North America Inc., controllata americana del gruppo con sede a Rezzato (BS), leader nella progettazione, produzione e commercializzazione di componenti in ghisa e alluminio per il settore automotive.

L’operazione, strutturata in parte tramite la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato e in parte attraverso l’erogazione di un finanziamento soci, ha visto anche la partecipazione del Fondo di Venture Capital, strumento agevolativo che SIMEST gestisce in convenzione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Le nuove risorse, pari a 5 milioni di euro, permetteranno l’ampliamento di oltre 5.000 metri quadrati del polo produttivo nella zona di Carmel, Indiana, consentendo alla OMR di soddisfare le importanti commesse ottenute dal Gruppo Stellantis, e di crescere nel mercato americano, presidiato dai principali costruttori mondiali.

”Premio Guido Carli”, il 5 maggio festa dell’eccellenza italiana

”Premio Guido Carli”, il 5 maggio festa dell’eccellenza italianaRoma, 26 apr. (askanews) – Il Capo della Polizia, Lamberto Giannini. La Presidente e CEO di Yves Saint Laurent, Francesca Bellettini, unica italiana nella lista delle 25 donne più influenti al mondo stilata dal Financial Times. Il “re” delle bollicine, Matteo Lunelli, Presidente e Amministratore Delegato di Cantine Ferrari. La Vicepresidente di Farmindustria, azionista e consigliere di amministrazione di Menarini, Lucia Aleotti. La campionessa di sci, quattro Coppe del mondo in bacheca, Sofia Goggia. E, l’attore più acclamato del momento, Pierfrancesco Favino. Sono alcuni dei quindici talenti che il 5 maggio alle ore 17.30, nella solenne cornice del Teatro dell’Opera di Roma, saranno insigniti del Premio Guido Carli, assegnato ogni anno dall’omonima Fondazione e giunto alla sua XIV Edizione. Speciale come la ricorrenza che celebra: il trentennale della scomparsa di Carli, che fu Ministro del Tesoro, Governatore della Banca d’Italia e Presidente di Confindustria.

“La cerimonia del Premio Guido Carli sarà una festa dell’eccellenza italiana – spiega Romana Liuzzo, Presidente della Fondazione Guido Carli – e un inno al merito, che Carli chiedeva di coltivare e liberare. La sua testimonianza, la sua battaglia contro i lacci e i lacciuoli che impediscono ai giovani di emergere, è ancora viva. Abbiamo scelto di celebrarla portando sul palco le donne e gli uomini che in ogni ambito, dall’economia all’arte, dal cinema allo sport e, per la prima volta, anche alla musica, fanno grande l’Italia nel mondo, conservando solide le radici e l’impegno per il nostro Paese. Attraverso i loro successi, rendiamo omaggio all’eredità morale e culturale di mio nonno e alla sua speranza in un futuro dove sviluppo e solidarietà, crescita e attenzione agli ultimi, vadano di pari passo”. L’edizione di quest’anno avrà una veste totalmente nuova, a cominciare dalla location del Teatro dell’Opera. La grande musica avrà un ruolo da protagonista, con la presenza di Roby Facchinetti per la special performance finale e di un altro concorrente dell’ultimo Sanremo. In platea saranno presenti esponenti di primo piano delle istituzioni, top manager e imprenditori, ex premiati e moltissimi studenti.

La cerimonia sarà aperta da Liuzzo, che è anche l’ideatrice del Premio. Dopo un videosaluto, a nome del Governo, del Ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, il saluto istituzionale del Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e l’intervento di Gianni Letta, Presidente onorario della Fondazione, la serata d’onore prenderà il via, alternando momenti di intrattenimento e spazi di discussione, le note della musica e le parole dei premiati e dei giurati, con la conduzione della giornalista Veronica Gentili che terrà il filo dello spettacolo. Al termine, nel foyer del Teatro, una light dinner per gli oltre 500 invitati organizzata da Coldiretti con i prodotti di Campagna Amica. L’immagine di Guido Carli è stata impressa sulle medaglie prodotte appositamente dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. I riconoscimenti verranno assegnati dopo una selezione operata dalla giuria composta, oltre che dallo stesso Letta, da Ornella Barra, COO International Walgreens Boots Alliance; Lavinia Biagiotti, Presidente e CEO di Biagiotti Group; Vincenzo Boccia, Presidente della Luiss Guido Carli; Urbano Cairo, Presidente di Cairo Communication e RCS; Fedele Confalonieri, Presidente di Mediaset; Claudio Descalzi, AD Eni; Luigi Ferraris, AD Ferrovie dello Stato Italiane; Stefano Lucchini, Direttore Relazioni Esterne Gruppo Intesa Sanpaolo; Giovanni Malagò, Presidente del CONI; Giampiero Massolo, Presidente di ISPI e Mundys; Barbara Palombelli, giornalista e conduttrice televisiva; Antonio Patuelli, Presidente dell’ABI; Stefano Sala, AD Publitalia ’80 e Francesco Starace, AD e Direttore generale di ENEL.

Sarà possibile seguire la XIV Edizione del Premio Guido Carli anche in streaming sulla pagina Facebook della Fondazione Guido Carli.

Progetto “Io leggo per gli altri”: 1.800 ore di lettura in 4 regioni

Progetto “Io leggo per gli altri”: 1.800 ore di lettura in 4 regioniRoma, 26 apr. (askanews) – Più di 180 realtà tra comuni, scuole, biblioteche, associazioni culturali e di volontariato, librerie e aziende di Piemonte, Veneto, Toscana e Puglia, dove si è appena concluso, sono state coinvolte nel progetto nazionale di Nausika e ‘LaAV – Letture ad alta voce’ finanziato dal Cepell per espandere e radicare la lettura ad alta voce in tutti gli ambiti della vita personale, educativo-formativa, professionale e civile.

Sono cresciuti i “nodi” della rete moltiplicando le ore di lettura, disseminando sempre di più le storie racchiuse nei libri che continueranno a diffondersi attraverso la voce di altre lettrici e lettori. Si è appena concluso in Puglia il primo anno del progetto “Io leggo per gli altri – dalla Puglia al Piemonte: l’onda lunga dei lettori volontari ad alta voce”, il nuovo progetto nazionale dell’associazione Nausika e del movimento ‘LaAV – Letture ad alta voce’ finanziato dal Centro per il Libro e la Lettura con il bando “Ad Alta Voce 2020”, con l’obiettivo di espandere e radicare la pratica della lettura ad alta voce in tutti gli ambiti della vita personale, educativa-formativa, professionale e civile, con particolare attenzione su quella donata da lettori e lettrici volontari a sostegno degli altri. Ma l’Onda Lunga dei Lettori non si arresta qui. Il progetto si è avviato a maggio 2022 coinvolgendo fin dall’inizio oltre 130 realtà dislocate sul territorio nazionale con le azioni di lettura ad alta voce che nei mesi sono cresciute sino a un totale di 180 tra amministrazioni comunali, scuole, biblioteche, associazioni, cooperative, fondazioni, festival, librerie, case editrici, con l’adesione anche di alcune aziende. E proseguirà grazie alla cooperazione tra i soggetti della rete che hanno dato vita a servizi e convenzioni, superando gli obiettivi del progetto stesso. Alcuni esempi: un istituto della provincia di Siena sta progettando un podcast, i Comuni toscani di Chiusi, Sinalunga e Rapolano cercano nuove forme per proseguire alcune esperienze avviate con il progetto come trasmissioni radiofoniche, eventi di lettura, presentazioni di libri; in Puglia la rete che si è creata grazie al progetto ha dato vita a molti servizi ed eventi e ad una convenzione attivata nell’ambito del PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) tra l’Istituto Tecnico G. Deledda di Lecce e la biblioteca comunale G. Rizzo di Cavallino (Lecce) che continuerà dopo la fine del progetto. In Veneto proseguiranno nei prossimi mesi le convenzioni stipulate, nell’ambito dell’azione progettuale PCTO, tra gradi scolastici diversi per permettere ai ragazzi e alle ragazze che hanno svolto la formazione “leggere per gli altri” di portare a termine il proprio tirocinio formativo scolastico.

Anche in Piemonte la rete continua a promuovere la lettura e la lettura ad alta voce. Il progetto torinese “Ad Alta Voce Porta Palazzo”, tutti i protagonisti di Onda Lunga e tutti i progetti che in Italia aderiscono al metodo della lettura ad alta voce condivisa animeranno una “Festa delle Classi e della Lettura ad Alta Voce Condivisa” il 18 maggio 2023 alle 12.15 presso il Salone Internazionale del Libro di Torino. Durante l’anno nelle quattro Regioni guidate dalle referenti Elisa Forte (Piemonte), Paola Cortiana (Veneto), Sara Di Crescenzio (Toscana) ed Emanuela Fiorentino (Puglia) sono stati organizzati 175 eventi per un totale di 378 ore di lettura negli eventi pubblici che hanno raggiunto 7.779 persone.

Le ore di lettura totali del progetto Onda Lunga sono 1.800 divise tra: eventi di lettura ad alta voce, ore di lettura nelle classi che hanno partecipato ai training intensivi, ore di lettura durante e per il contest radiofonico, ore di lettura nei servizi (in particolare RSA), ore di lettura ad alta voce durante le formazioni PCTO, le formazioni in presenza e online. Molto partecipata è stata infatti anche la formazione a cura di Federico Batini e Martina Evangelista, con una presenza di circa 3.500 partecipanti agli eventi formativi, sia in presenza che online, coinvolgendo complessivamente più di 11.000 persone nel progetto. “Onda lunga” ha portato la lettura ad alta voce in posti insoliti sperimentando nuove modalità e approcci, come ad esempio le “letture al buio” durante le quali si ascolta con la luce spenta. Dal mercato del paese al museo, si è letto anche a “bordo campo” nei centri sportivi, “in cammino” nei centri storici, sui sentieri e sulle antiche vie e durante i trekking.

La lettura ad alta voce ha conquistato soprattutto i ragazzi e le ragazze. Con “Onda lunga”, sono nati nuovi circoli Teen LaAV animati da adolescenti. Dopo i training di lettura nelle scuole gli alunni hanno organizzato spontaneamente momenti di lettura ad alta voce nei gradi scolastici inferiori: i bambini della primaria hanno letto per i piccoli dell’infanzia, i ragazzi della secondaria di primo grado hanno letto per la primaria. Molto partecipato anche il contest radiofonico, un momento ludico e di protagonismo dei ragazzi e delle ragazze delle scuole secondarie di primo e secondo grado che hanno ideato e realizzato una serie di puntate radiofoniche trasmesse su Radio LaAV sfidandosi poi a “colpi di lettura ad alta voce” che hanno previsto votazioni successive sui social collegati. Oltre 390 ragazzi e ragazze sono stati coinvolti in questo contest che ha visto l’assegnazione di 90 libri come premi ai vincitori dei vari round fino alle regioni vincitrici assolute del contest, ovvero Puglia e Piemonte che hanno condiviso a pari merito il primo posto.

Competenze digitali, Aidr: proposte Commissione Ue per superare divario

Competenze digitali, Aidr: proposte Commissione Ue per superare divarioRoma, 26 apr. (askanews) – La Commissione europea spinge sulle competenze digitali per lo sviluppo socioeconomico degli Stati membri. L’obiettivo è dotare entro il 2030 l’80% dei cittadini europei delle competenze digitali di base. Per questo, in occasione dell’Anno europeo delle competenze, l’esecutivo comunitario chiede ai 27 Paesi di accelerare la transizione, annunciando l’adozione di due proposte di raccomandazione.

“Si tratta di misure che mirano a sostenere gli Stati membri nel fornire ai cittadini europei istruzione e formazione digitale di alta qualità, inclusiva e accessibile – sottolinea il presidente della Fondazione Aidr, Mauro Nicastri -. Come ha dichiarato la Commissaria Ue per l’Istruzione, Mariya Gabriel, nel corso di una conferenza stampa a Strasburgo, le proposte contribuiranno alla creazione di un ecosistema digitale altamente efficace, comprendente infrastrutture, attrezzature e contenuti, e sosterranno le capacità e le competenze digitali di insegnanti e studenti”. “L’Italia – prosegue Nicastri – è stato il primo Stato a dare impulso all’Anno europeo delle competenze proclamato dal presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, con una serie di iniziative promosse dalla nostra Fondazione in collaborazione con Parlamento e la Commissione europea in Italia, che sono in corso di svolgimento già dal mese di febbraio nello spazio interattivo ‘Europa Experience – David Sassoli’ a Roma e in diversi territori italiani”.

“Il prossimo 9 maggio, in occasione della Festa dell’Europa, nello spazio interattivo di Piazza Venezia a Roma promuoveremo una manifestazione che vedrà la presenza delle massime autorità italiane e di parlamentari europei, con diverse scolaresche ambasciatrici del Parlamento europeo in Italia collegate attraverso il Metaverso. Invitiamo la commissaria Ue per l’Istruzione Mariya Gabriel – conclude Nicastri – ad unirsi a questa grande festa dell’Europa unita, globale ed inclusiva, grazie alle potenzialità del digitale”.

Tajani: l’Italia avrà un ruolo da protagonista nella ricostruzione dell’Ucraina

Tajani: l’Italia avrà un ruolo da protagonista nella ricostruzione dell’UcrainaRoma, 26 apr. (askanews) – Alla conferenza bilaterale sulla ricostruzione dell’Ucraina oggi a Roma “ci saranno mille imprese italiane e ucraine che lavoreranno insieme, l’Italia può avere un ruolo da protagonista” nella ricostruzione dell’Ucraina “esportando il proprio know-how” per dare “non solo sostegno militare”, ha detto il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani a Radio 24 e al Tg1.

L’Ucraina “sarà parte dell’Ue e del mercato interno dell’Ue, ogni anno le nostre imprese fanno affari per 220 miliardi di euro. Si tratta di un’azione di solidarietà e amicizia ma anche di fare business e investimenti e di avere investimenti di imprese ucraine, per esempio nel settore dell’acciaio c’è una grande collaborazione”, ha aggiunto. La Conferenza bilaterale sulla ricostruzione dell’Ucraina si apre oggi a Roma al Palazzo dei Congressi. Partecipano rappresentanti del mondo imprenditoriale, delle associazioni di categoria e delle principali istituzioni finanziarie internazionali, per raccogliere direttamente dalle autorità ucraine i fabbisogni necessari alla ricostruzione del Paese e consentire a governo, enti e imprese italiane di formulare proposte concrete per rispondere alle necessità di Kiev sia nel breve sia nel medio-lungo periodo.