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Pasqua effervescente per Mar Rosso, crociere e Canarie

Pasqua effervescente per Mar Rosso, crociere e Canarie




Pasqua effervescente per Mar Rosso, crociere e Canarie




















Roma, 7 apr. (askanews) – Anche l’ultima settimana di Pasqua evidenzia dati incoraggianti e positivi per le agenzie Bluvacanze, Vivere&Viaggiare ed in generale del polo distributivo Blunet (in tutto, 900 punti vendita). Le vendite, oltre a registrare volumi superiori ai dati di pre-pandemia, sono all’insegna della qualità dei prodotti e della valorizzazione del canale distributivo.

Il valore medio della pratica – informa una nota – passa dai 3.222 euro del 2019 ai 3.936 euro di quest’anno. Il “Mare Italia” cioè il prodotto di vacanza nel nostro Paese non ha ancora raggiunto il picco della cosiddetta “booking wave”. “Una crescita considerevole che evidenzia quanto l’attenzione posta dai nostri agenti su soluzioni ad alto valore aggiunto sia premiante ed incontri esattamente le esigenza di una clientela che, tra le altre cose, sta incrementando fortemente anche la fidelizzazione al proprio consulente di viaggi”, ha dichiarato Domenico Pellegrino, CEO del gruppo Bluvacanze. “Siamo in una condizione tale dove, finalmente, all’imperativo del cost saving, i clienti stanno decisamente preferendo il value for money. In merito alle vendite per la prossima stagione estiva – prosegue – occorre seriamente guardare ai dati macroeconomici, in particolare al calo di potere d’acquisto delle famiglie, certificato pochi giorni fa da ISTAT a -3,7%. Il nostro lavoro sarà dedicato a selezionare nelle nostre agenzie di viaggi quelle soluzioni di vacanza che sappiano interpretare le nuove aspettative dei viaggiatori, costruendo soluzioni sempre più personalizzate”.

Mense ospedaliere, Unimpresa: cibo non tracciato mina nostre produzioni

Mense ospedaliere, Unimpresa: cibo non tracciato mina nostre produzioni




Mense ospedaliere, Unimpresa: cibo non tracciato mina nostre produzioni




















Roma, 7 apr. (askanews) – “L’ultimo blitz dei Nas nelle mense scolastiche del Paese ci consegna un quadro paradossale, oltreché penalmente rilevante in termini di igiene e sicurezza. Nei convegni e nelle piazze griffate va in scena la propaganda del made in Italy e del chilometro quanto più zero possibile. A tavola, invece, spesso e volentieri, la tavola dei nostri figli o dei pazienti nelle strutture sanitarie, arriva cibo non tracciato, di provenienza mediamente continentale, carne e olio tutto fuorché italiani. Il dominio della grande e indiscriminata distribuzione che salvo rari casi non privilegia la nostra produzione. È così che si tutela la sovranità alimentare?”. Lo dichiara il vicepresidente di Unimpresa Sanità e presidente di Unimpresa Calabria, Giancarlo Greco.

“I Nas, a cui va il nostro più sentito grazie per le ultime azioni di controllo e prevenzione segnalano che un terzo delle mense scolastiche (ma vale anche per quelle ospedaliere) sono irregolari. Nel mirino l’igiene delle stesse cucine, la gestione degli alimenti, la mancata rispondenza tra qualità e quantità prestabilite nei capitolati d’appalto, mancanza di qualifica e preparazione del personale. E qui siamo sul profilo, per così dire, penale della vicenda. Poi c’è la non meno rilevante questione alimentare. La provenienza dei cibi, la salute dei nostri figli e la salvaguardia delle nostre produzioni che sono eccellenti e di grande qualità. È così che si tutelano la nostra produzione e le nostre aziende agroalimentari? È così che si mettono in sicurezza i posti di lavoro che agiscono del delicato comparto di produzione agricola e alimentare del Paese? Chiediamo un incontro urgente al ministro e al comandante generale dei Nas. La sovranità alimentare corre il rischio di essere solo percettibile nelle piazze e nei convegni. Sulle tavole arriva ben altro”, osserva Greco.

Astoi: ponti primaverili, risultati molto positivi per il turismo

Astoi: ponti primaverili, risultati molto positivi per il turismo




Astoi: ponti primaverili, risultati molto positivi per il turismo



















Milano, 7 apr. (askanews) – Dal rilevamento dell’Osservatorio ASTOI Confindustria Viaggi – l’associazione che rappresenta oltre il 90% del mercato del Tour Operating italiano – le vacanze Pasquali e i ponti primaverili riconfermano che la fruizione di prodotti turistici ha acquisito per i consumatori un valore preponderante rispetto ad altri beni. La fascia medio-alta della popolazione tende a risparmiare su altre tipologie di consumi, fa alcune rinunce, ma non si priva dei viaggi che, ormai, si sono trasformati in un bisogno psico-fisico incomprimibile.

A livello quantitativo i dati degli associati ASTOI evidenziano risultati molto positivi: aprile 2023 rappresenta ad oggi uno dei mesi con migliori performance di vendite, non solo rispetto allo scorso anno, ma anche rispetto agli anni pre-pandemia. Il 2019 era stato infatti un anno particolarmente favorevole al turismo grazie al calendario (il cosiddetto Ferraprile) e, rispetto a quei volumi, l’Osservatorio ASTOI rileva dati molto incoraggianti che, di fatto, si avvicinano a quelli di aprile 2019. Il confronto con lo scorso anno, appena chiuso il capitolo pandemia, non può essere omogeneo e coerente in quanto il numero di destinazioni, voli, hotel dell’offerta era sensibilmente inferiore rispetto a quest’anno. Non ha frenato l’inevitabile rincaro dei pacchetti turistici, che si attesta – con medie variabili in funzione delle destinazioni – dal 10% al 20%. I Tour Operator hanno contrattato e tentato di contenere gli aumenti causati dall’inflazione ma, naturalmente, non è stato possibile impedirne l’impatto sui prezzi di vendita.

Moltissimi i consumatori previdenti che, non appena preso atto della generosità di ponti e combinazioni favorevoli che caratterizzano il calendario 2023, si sono indirizzati verso le formule di advance booking, che premiano i clienti che prenotano prima. Infatti, i consumatori hanno iniziato a bloccare i ponti primaverili già nell’ultimo bimestre del 2022, lasciando meno spazi per chi è incline al last minute. A livello di destinazioni, molte sono nette riconferme, a partire dall’Egitto. Nei Ponti di Pasqua, 25 Aprile e 1° Maggio hanno trionfato le crociere sul Nilo e i soggiorni balneari nel Mar Rosso, così come le Canarie e Capo Verde per il mare e la Giordania per i tour. Sul lungo raggio, l’Oceano Indiano è leader: Zanzibar, Maldive, Seychelles, Mauritius. Buoni risultati anche per Giappone e Stati Uniti. Il Nord Europa – in particolare Islanda e Norvegia – ha ricevuto ampi gradimenti e, come per l’inverno, si riconferma un ritorno alla prenotazione dei city break nelle principali capitali europee. Anche questi prodotti, tipicamente idonei al “fai da te”, vengono prenotati attraverso la filiera del Turismo Organizzato, che è la sola in grado di offrire tutele, garanzie e assistenza.

Le persone che si affidano ai Tour Operator richiedono sempre più servizi ancillari rispetto al pacchetto volo+hotel. Nel sud Italia, molto richiesto per il clima già favorevole, vengono scelte esperienze in grado di far apprezzare i territori: enogastronomia, turismo sportivo, local coach. Tutte le tipologie di viaggi e vacanze hanno riscosso l’interesse da parte dei consumatori; il comune denominatore è la grande voglia di vivere la natura e di apprezzare le tipicità dei luoghi.

Commenta Pier Ezhaya, Presidente Astoi Confindustria Viaggi: “I dati rilevati per Pasqua e Ponti confermano l’importante ripresa del settore dei viaggi organizzati, già ratificata quest’inverno. Anche per la primavera riscontriamo una forte crescita rispetto al 2022 e ci avviciniamo ai volumi del pre-pandemia con una tendenza che ci spinge ad essere ottimisti anche per l’estate. Si torna sempre più a programmare ed anticipare le prenotazioni per assicurarsi le quotazioni più favorevoli e la disponibilità delle migliori soluzioni di viaggio. Durante i ponti non viaggiano solo le coppie ma anche le famiglie, target intrinsecamente legato al Turismo Organizzato per le tutele e l’assistenza che vengono garantite. In termini di comportamenti d’acquisto l’esplorazione dei territori è più ricercata rispetto al passato; in particolare, sempre più viaggiatori ricercano esperienze legate alla natura e alle comunità locali. Anche coloro che scelgono la formula del villaggio “all inclusive” prenotano in loco molte escursioni, per completare l’esperienza di viaggio e tornare arricchiti dalla vacanza”.

TEDx Legnano 2023, una giornata dedicata alla leggerezza

TEDx Legnano 2023, una giornata dedicata alla leggerezza




TEDx Legnano 2023, una giornata dedicata alla leggerezza




















Roma, 7 apr. (askanews) – Il 1° aprile si è svolta a Legnano la quinta edizione di TEDx, la rassegna di speaker che dà voce a persone le cui idee o esperienze di vita possono essere fonte di ispirazione. Il tema portante di quest’anno è stato la “leggerezza”, un aspetto che, secondo il patron Enrico Piacentini, organizzatore dell’evento, è diventato particolarmente importante in un periodo così difficile come quello attuale, in cui pandemia, guerra, inflazione e altre avversità hanno messo a dura prova le persone. La leggerezza diventa quindi un modo per affrontare la vita con un’ottica diversa, cercando di non farsi schiacciare dalle difficoltà.

Tredici speaker hanno affrontato questo tema in maniera originale e coinvolgente, ma ciò che colpisce ancora di più è il fatto che l’evento sia andato completamente esaurito, a dimostrazione del grande interesse suscitato nella comunità locale e non solo. Questo dimostra quanto sia importante la condivisione di esperienze e di idee in un momento storico così delicato. Tra gli speaker che hanno emozionato un teatro Talisio Tirinnanzi gremito possiamo annoverare Ambrogio Scognamiglio, clowndottore nei reparti pediatrici, Giampaolo Grossi, ex dirigente di Starbucks Italia, Antonello Taurino, docente e comico di Zelig, Laura Donadoni, Giornalista e autrice specializzata nel vino, e Roberto Serra, Esperto SEO e di Intelligenza Artificiale.

Per finire lo special guest Raul Cremona, comico anti-mago, vero mattatore dell’evento, che oltre al suo monologo in stile TEDx si è poi esibito in uno mini-spettacolo di cabaret che ha chiuso la giornata con risate a crepapelle. L’evento è stato reso possibile soprattutto grazie ai volontari che hanno lavorato duramente per garantire il buon funzionamento dell’evento. Numerosi, inoltre, i partner che hanno deciso di supportare l’evento, tra cui Kronos.tech, Engel & Völkers, McArthurGlen e InvestinGoal.

Ed è proprio tra i partner che il feedback dell’amministratore di InvestinGoal, Filippo Ucchino, testimonia la soddisfazione per un evento riuscitissimo: “Sono anni che guardo i TED e TEDx. Quando ho saputo di avere l’occasione di supportare un evento qui vicino a casa mia non ci ho pensato due volte. Poter essere partner di qualcosa di così ben fatto e che arriva davvero al cuore delle persone è motivo di orgoglio. Farlo nella e per la propria comunità, è ancora più emozionante”. La giornata si è conclusa con molte risate e un senso di leggerezza che ha pervaso l’intero teatro Tirinnanzi. Una manifestazione che ha trasmesso non solo idee ma anche gioia e speranza, diventando un importante evento culturale per la città di Legnano e per tutti coloro che hanno partecipato. L’entusiasmo dimostrato dal pubblico e l’interesse suscitato dall’evento dimostrano ancora una volta quanto sia importante la condivisione di esperienze e di idee per affrontare insieme le difficoltà della vita.

Fiorini: per Consorzio Garda Doc un Vinitaly oltre le aspettative

Fiorini: per Consorzio Garda Doc un Vinitaly oltre le aspettative




Fiorini: per Consorzio Garda Doc un Vinitaly oltre le aspettative




















Milano, 7 apr. (askanews) – “Questa edizione di Vinitaly ha rappresentato per noi un punto zero, essendo la prima volta che ci presentavamo con un nostro spazio espositivo. Una scelta che si è rilevata strategica come ci confermano i feedback positivi restituititi da giornalisti, professionisti e wine lovers che si sono avvicendati allo stand. Siamo fieri dell’affluenza ricevuta e consapevoli di aver messo a punto un obiettivo importante che si inserisce nel nostro impegno primario di voler creare un’immagine riconoscibile dei vini del Garda. Un impegno che vive in simbiosi con il nostro territorio e con tutte le esperienze che questo ha da offrire, che diventano imprescindibilmente l’anima delle nostre attività”. Così il presidente del Consorzio Garda Doc, Paolo Fiorini, ha tracciato un bilancio della partecipazione alla 55esima edizione di Vinitaly che si è appena conclusa a Veronafiere.

Pensato come una limonaia ad evocare il tipico paesaggio gardesano, i suoi colori e profumi, lo stand del Consorzio Garda Doc ha fatto da sfondo a un ricco programma in cui si sono alternate masterclass, seminari e degustazioni per far conoscere a professionisti ed appassionati tutti vini della denominazione, dai varietali alle bollicine. La fiera è stata inoltre l’occasione per presentare alla stampa i due appuntamenti che incarnano al meglio il cuore delle attività del Consorzio: Garda Wine Story e Garda Doc a Bordo. Due eventi che avranno luogo il prossimo giugno e che hanno l’obiettivo di scolpire nell’immaginario di esperti e wine lovers la denominazione in ottica esperienziale, sposando, cioè, in un unico racconto i vini della Doc e le numerose esperienze che la ricchezza culturale, paesaggistica e gastronomica del territorio è in grado di offrire. Così, se Garda Wine Story sarà dedicata alla stampa italiana ed internazionale, Garda Doc a Bordo sarà aperto a tutti gli appassionati e prevedrà degustazioni in abbinamento ai piatti della tradizione, a bordo della Motonave Zanardelli in navigazione sul Lago di Garda. Lo stand a Vinitaly ha anche espresso la filosofia del Consorzio, che ambisce ad essere una casa aperta a tutti e pronta a rappresentare tutte le diverse voci del territorio. Lo confermano le figure istituzionali che si sono presentate e l’evento che ha coinvolto i sindaci dell’area del Garda, a rimarcare come la Doc sia effettivamente percepita come areale trasversale che unisce e racconta le diverse anime.

“Sappiamo che l’interesse ricevuto a Vinitaly è solo un tassello all’interno di un quadro più ampio, ma conferma, ancora una volta, la bontà del nostro approccio e ci spinge a procedere su questo tracciato” ha aggiunto Fiorini, concludendo “il prossimo appuntamento è a giugno con Wine Story e Garda Doc a Bordo”.

Decreto Siccità, Federvini: bene, finalmente qualcosa si muove

Decreto Siccità, Federvini: bene, finalmente qualcosa si muove




Decreto Siccità, Federvini: bene, finalmente qualcosa si muove




















Milano, 7 apr. (askanews) – “Finalmente qualcosa si muove, vengono adottate misure capaci di rendere più efficace l’azione del governo e delle Regioni dando la priorità alla realizzazione degli interventi più urgenti e di rapida attuazione. Anche le semplificazioni per la costruzione di invasi per trattenere le acque piovane, le attività di riutilizzo delle acque reflue depurate e per la realizzazione di impianti di desalinizzazione, sono salutate dal nostro mondo come utili se non addirittura indispensabili”. Così la presidente di Federvini, Micaela Pallini, ha accolto l’iniziativa del governo di varare il Decreto siccità, misura che prevede, tra l’altro, la nascita della Cabina di regia incardinata presso la presidenza del Consiglio e presieduta dal ministro delle Infrastrutture.

“La nomina di un Commissario straordinario, dotato di poteri sostitutivi, consentirà inoltre – ha aggiunto – interventi qualora si verificassero ritardi nella realizzazione: i nostri vigneti non possono attendere i tempi lunghi, e a volte addirittura i tempi morti, della burocrazia” “Abbiamo raccolto da tanti associati le grida di aiuto perché, anche in regioni tradizionalmente senza problemi, per mesi non ha piovuto e non sono stati previsti strumenti compensativi” ha proseguito Pallini, ricordando che “in molte zone quindi c’è rischio serio di compromettere il raccolto”. “Dopo un 2022 caratterizzato da scarse precipitazioni e un inverno povero di neve, il 2023 si annuncia complicato anche per il settore vitivinicolo, che da solo vale 13 miliardi di fatturato, di cui 8 miliardi da export” ha evidenziato la presidente di Federvini, concludendo “abbiamo rappresentato la gravità della situazione ai molti esponenti del governo in occasione del Vinitaly e ricevuto rassicurazioni di un pronto intervento, di cui ieri abbiamo avuto il primo positivo riscontro”.

Pasqua, Fipe: oltre 6 milioni di clienti attesi nei ristoranti

Pasqua, Fipe: oltre 6 milioni di clienti attesi nei ristoranti




Pasqua, Fipe: oltre 6 milioni di clienti attesi nei ristoranti




















Roma, 7 apr. (askanews) – Saranno 6,4 milioni gli ospiti dei ristoranti italiani per questa Pasqua 2023, un numero in crescita rispetto al trend registrato lo scorso anno ma soprattutto tornato ai livelli del 2019. A rivelarlo è l’Ufficio studi di Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana Pubblici Esercizi, che ha pubblicato un’indagine sulle aspettative dei ristoratori italiani per la domenica di Pasqua e il lunedì di Pasquetta.

Nello specifico, il numero delle attività aperte risulta in leggero calo rispetto allo scorso anno, con l’88,2% dei Pubblici Esercizi che ha deciso di rimanere operativo durante il fine settimana di festività. Tra i clienti attesi nelle sale dei ristoranti italiani, la maggior parte è composta da residenti (65%), il 28,2% da turisti provenienti da altre città della Penisola, mentre il 6,8% da visitatori stranieri. Per l’occasione, il 68,2% dei ristoranti prevede un menù degustazione composto da 6 portate a un prezzo medio di 62 euro bevande incluse. Il restante 31,9% offrirà, invece, un menù a la carte a un prezzo medio di 55 euro per tre portate (bevande escluse). Nel complesso, la spesa è stimata in 395 milioni di euro.

In generale, comunque, nel 76,3% dei casi i menù si caratterizzeranno per un forte legame con la tradizione del periodo pasquale. Tra i primi piatti, ad esempio, sarà la pasta fresca a farla da padrone: tagliatelle, ravioli e lasagne saranno i protagonisti della tavola. Tra i secondi non mancherà ovviamente l’agnello, mentre per il fine pasto, oltre ai dolci della tradizione (pastiera, cassata, colomba etc.), andranno per la maggiore anche le mousse, la bavarese o il millefoglie. Le previsioni per il lunedì di Pasquetta sono in linea con il 2022, sia per quanto riguarda il numero delle attività aperte (il 79,5% del totale) sia per il numero di clienti attesi, che viene stimato in 4,9 milioni con il 44,2% rappresentato dai turisti italiani e stranieri. Il menù, a differenza di quanto rilevato per il pranzo di Pasqua, sarà soprattutto a la carte. Una scelta, questa, che riguarda il 71,6% dei ristoranti, mentre per il menu “degustazione”, previsto dal 28,4% dei Pubblici Esercizi, si spenderanno poco più di 60 euro in media. Per il lunedì dell’Angelo, gli analisti di FIPE-Confcommercio stimano in 234 milioni di euro la spesa complessiva. .

“I consumi attesi nella ristorazione per i giorni di Pasqua e Pasquetta confermano il percorso di ripresa che il settore ha intrapreso già dallo scorso anno, come è emerso anche dal Rapporto Annuale presentato da Fipe nei giorni scorsi”, ha dichiarato Lino Enrico Stoppani, Presidente di Fipe-Confcommercio. “Se, da un lato, questi dati confermano la rinnovata disponibilità degli italiani a concedersi dei momenti di convivialità nonostante le criticità dell’attuale contesto economico e il ritorno del turismo internazionale, dall’altro, – ha spiegato il presidente Stoppani – le sfide per la ristorazione rimangono impegnative, soprattutto sotto l’aspetto della gestione dei costi”.

La sanità a portata di click desiderio di 1 italiano su 2

La sanità a portata di click desiderio di 1 italiano su 2




La sanità a portata di click desiderio di 1 italiano su 2




















Roma, 7 apr. (askanews) – Gli italiani ne sono sempre più convinti: una maggiore digitalizzazione della sanità sarebbe la soluzione ideale per la tutela della propria salute. Richiesta condivisa dai nostri connazionali, che si fa ancora più urgente tra gli under 34 (64%) e in chi ha figli a carico (56%). In particolare, il 66% degli over 18 vorrebbe poter gestire maggiormente, da pc/smartphone/tablet, la propria salute e le richieste e prenotazioni di visite, ricette ed esami medici. Anche complice la pandemia, infatti, la tecnologia è diventata d’uso comune e viene già utilizzata in ambito sanitario dall’89% di chi ha tra i 18 e i 34 anni, dal 77% di chi ha tra i 35 e i 54 anni e dal 61% degli over 55.

A rivelarlo, in occasione della Giornata Mondiale della Salute (World Health Day) che si celebra il 7 aprile e che quest’anno affronta proprio il tema della “salute per tutti”, è un’indagine condotta da Quorum/YouTrend per Doctolib – tech company che opera nel settore della sanità digitale e leader europeo con sedi in Francia, Germania e Italia – che ha coinvolto oltre 1.000 cittadini italiani online con più di 18 anni, per approfondire bisogni e aspettative in tema di salute e sanità, pubblica e privata. “La difficoltà di prenotare o di organizzare visite con il proprio medico di famiglia (29% in media ma il dato arriva al 32% in chi ha figli a carico) e, in generale, di relazionarsi con il Servizio Sanitario Nazionale a distanza (24% in media che diventa 27% in chi ha figli a carico) sono tra le principali criticità emerse durante la pandemia per i cittadini” – afferma Nicola Brandolese, CEO di Doctolib Italia – “e hanno dimostrato che la sanità del futuro non può prescindere dalla tecnologia. Oggi i servizi digitali come la prenotazione delle visite, le possibilità offerte dalla telemedicina o le soluzioni per contattare più facilmente il proprio medico rispondono a un bisogno reale dei cittadini e dei professionisti della salute”.

Dalla survey emerge, infatti, che Il 47% degli utenti vorrebbe aumentare in futuro l’uso della tecnologia (48% tra 18-34 anni, 53% tra 35-54 anni, 42% degli over 55) e il 56% degli intervistati vorrebbe che la utilizzasse di più anche il proprio medico di famiglia. Ma quali sono gli utilizzi attuali principali della tecnologia in ambito sanitario? Il più diffuso è sicuramente accedere online agli esiti delle analisi o degli esami. Una pratica alla quale ricorre in media il 49% degli interpellati e che riscuote particolari consensi nella fascia 18-34 anni (59%) e, a seguire, nella fascia 35-54 anni (54%). Al secondo posto il prenotare online le proprie visite dal medico di famiglia (30%) o da altri specialisti (29%). Un’abitudine per il 41% degli utenti tra i 18 e i 34 anni e il 34% tra i 35 e i 54 anni. Al terzo posto il prenotare online le visite per i propri familiari (20%). Un’opportunità che viene colta dal 31% di chi appartiene alla fascia 18-34 anni e dal 24% di chi ha tra 35 e 54 anni.

Ecco invece quali sono le misure più utili per rendere più accessibile il sistema sanitario per i cittadini secondo gli utenti che hanno partecipato all’indagine: riduzione delle pratiche burocratiche del medico di famiglia che così può dedicare più tempo ai pazienti (42%), una necessità espressa soprattutto dagli over 35; possibilità di prenotare in modo digitale visite specialistiche (27%), richiesta dal 41% degli utenti nella fascia 18-34 anni e dal 32% nella fascia 35-54 anni ma che diventa 36% in chi ha figli a carico; possibilità di relazionarsi in modo digitale con il proprio medico di famiglia (20%), richiesta dal 26% degli utenti nella fascia 18-34 anni e dal 22% nella fascia 35-54 anni ma che diventa 24% in chi ha figli a carico.

Maria Rosa Lodigiani: domare la paura è possibile

Maria Rosa Lodigiani: domare la paura è possibile




Maria Rosa Lodigiani: domare la paura è possibile




















Roma, 7 apr. (askanews) – Viviamo in un modo talmente bombardato da sollecitazioni emotive, spesso negative, che avere paura delle relazioni, dei cambiamenti, del lavoro e di molte altre cose è fin troppo normale. In questi casi, mettere “la testa sotto la sabbia” facendo finta di nulla nella speranza che tutto passi da solo, è la prima cosa che siamo portati a fare. Peccato però che tutto ciò porti solo a peggiorare la situazione iniziale, andando a cronicizzare gli effetti delle avversità che si stanno vivendo con conseguenze psicofisiche importanti.

Per tutti coloro che desiderano vivere la propria vita in maniera sana e gratificante ma non sanno come fare, esce oggi il libro di Maria Rosa Lodigiani “Cavalcare le emozioni. Come Imparare A Conoscere La Paura Per Trasformarla In Opportunità In Pochi Semplici Step” (Bruno Editore). Al suo interno, l’autrice condivide con i propri lettori strumenti pratici, alcuni innovativi o la cui combinazione è tale, per imparare a conoscere la paura così da trasformarla in opportunità. “Il libro parla di emozioni e in particolare della paura, di quella nemica/amica che non vorremmo incontrare ma che è funzionale in alcune situazioni. Ci avverte del pericolo, ci sprona a reagire e a sviluppare le strategie migliori per affrontare la situazione” afferma Maria Rosa Lodigiani, autrice del libro. “Nel libro, ripercorrendo gli stadi della mia vita, ho fatto cenno alle paure principali che si possono incontrare e ai principi basilari ai quali ricorrere che possono rappresentare, nei momenti difficili, un’ancora per non farsi abbattere dallo sconforto”.

Secondo l’autrice, il primo passo da fare per usare la paura a proprio vantaggio consiste nel riconoscerla. Non a caso, capitolo dopo capitolo, Maria Rosa Lodigiani accompagna il lettore in quel percorso che gli consentirà di riprendere in mano il senso delle proprie scelte, riflettendo sulle proprie emozioni, così da raggiungere l’equilibrio necessario al raggiungimento del benessere psicofisico. “Io penso e condivido il pensiero dell’autrice: ognuno di noi, nella vita, ha una missione. Se ci guardiamo attorno vediamo ansia, stress, malessere e sofferenze che crescono sempre di più, di giorno in giorno. Motivo per il quale diventa difficile ritrovare quell’equilibrio psicofisico indispensabile per godere di una vita piena e gratificante”, incalza Giacomo Bruno, editore del libro. “Attraverso il suo libro, Maria Rosa Lodigiani dimostra che ci sono strumenti interiori (come la meditazione e la psicologia) ed altri più corporei (come lo sport) che fanno davvero la differenza nel dominare la paura. Tutto sta nel trovare quello più affine alla propria personalità”.

“Ho conosciuto Giacomo Bruno anni fa partecipando ad un suo evento editoriale. Da lì ho maturato l’idea di scrivere un libro capace di raggiungere milioni di persone” conclude l’autrice. “Il team Bruno Editore ti segue a 360 gradi, curando non solo la pubblicazione del libro, ma anche lo sviluppo della migliore strategia di marketing. Ho apprezzato inoltre l’estremo rispetto per i tempi individuali. Non mi sono, infatti, mai sentita sotto pressione, fattore secondo me molto importante per il raggiungimento di un buon risultato”. Il libro è disponibile su Amazon a questo indirizzo: https://amzn.to/4334hY4.

Maria Rosa Lodigiani, nata a Torino nel 1953. Laureata in Economia e Commercio e in Psicologia, è iscritta ai rispettivi Ordini Professionali. L’esperienza maturata nel corso degli anni le ha dato la possibilità di ampliare tanto le proprie conoscenze personali quanto le proprie prospettive, fino ad indirizzarla verso attività di consulenza e formazione, decisionale e psicologica, con l’obiettivo di aiutare i soggetti, individui e/o gruppi, al raggiungimento dell’equilibrio e del benessere spirituale e psicologico. Ama scrivere, disegnare, ascoltare musica, praticare sport ma anche lo studio e la ricerca. Nella scrittura fa spesso riferimento alla propria esperienza personale in modo da stimolare il lettore ad una forma di autoanalisi indotta dall’esempio e dal confronto.

”Yeshua, the musical”: la storia di Gesù, made in Italy

”Yeshua, the musical”: la storia di Gesù, made in Italy




“Yeshua, the musical”: la storia di Gesù, made in Italy



















Roma, 7 apr. (askanews) – È stato presentato ieri mattina presso la sala stampa della Camera dei Deputati, “Yeshua the musical”. Alla presenza del Presidente della Commissione Cultura della Camera dei deputati, On. Federico Mollicone, e degli autori del progetto, è stata raccontata l’originalità di questa iniziativa. Rispetto a Jesus Christ Superstar, unico altro musical mai realizzato sulla vita di Gesù, che racconta solo l’ultima settimana della sua esistenza, “Yeshua the musical” racconta l’intera vicenda di Yeshua Ben Joseph, passato alla storia come Gesù di Nazareth.

“Non si tratta di uno spettacolo sulla religione, ma è piuttosto il racconto di una vicenda spirituale e interconfessionale che rende questo spettacolo fruibile a tutti indipendentemente dal loro credo”, ha spiegato Andrea Tosi, capoprogetto e compositore della colonna sonora, nel presentare il lavoro. “Questo musical è un esperimento che vuole creare una sinergia tra il teatro dal vivo e i nuovi mezzi tecnologici. Ogni secolo ha una sfida nuova, la nostra è quella di portare l’audiovisivo attraverso la digitalizzazione a trasmettere non solo immagini ma soprattutto emozioni. Il settore culturale non può rimanere indifferente alla transizione digitale in corso e deve fare proprie queste opportunità. Proprio per questo sono felice di poter sostenere progetti innovativi come questo che, in particolare, ambisce a rendere un musical un’esperienza sensoriale”, ha detto in apertura della conferenza di presentazione l’On. Federico Mollicone.

“Dopo tanti anni di studio e di ricerche ho compreso davvero la forza di questo personaggio, che non ha mai cessato di battersi per realizzare il suo sogno che era quello di annullare qualunque discriminazione o barriera e per risvegliare nell’essere umano il ricordo della sua vera natura e da lì costruire un mondo di pace. Questo è il personaggio che racconteremo nel nostro musical”, ha aggiunto Cristina Capozzi, autrice del copione. L’obiettivo di questo progetto è quello di realizzare una produzione che avvicini nuovamente il pubblico ai grandi eventi musicali dal vivo. Uno spettacolo made in Italy che vorrebbe debuttare a Roma in occasione del Giubileo 2025 per poi esplodere nel resto del mondo con l’obiettivo di raccontare, in particolar modo ai giovani, un’esistenza incredibilmente ricca e moderna, in un modo che solo la musica e l’arte sono in grado di fare.

Tra le eccellenze del teatro italiano riunite per la realizzazione di questo progetto troviamo Marco Todisco, Mario Scaletta, Gianni Santucci e Chiara Noschese, regista dello spettacolo.