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Quirinale: Mattarella non ha parlato di Pnrr con Draghi e Gentiloni

Quirinale: Mattarella non ha parlato di Pnrr con Draghi e Gentiloni



Quirinale: Mattarella non ha parlato di Pnrr con Draghi e Gentiloni – askanews.it


Quirinale: Mattarella non ha parlato di Pnrr con Draghi e Gentiloni – askanews.it




















Roma, 3 apr. (askanews) – “Al Quirinale si registra un divertito stupore per una ricostruzione decisamente fantasiosa fatta da diversi quotidiani sugli incontri del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nei giorni scorsi. Non è vero che il Presidente abbia parlato con Mario Draghi di Pnnr, né ventiquattr’ore prima della colazione con il Presidente del Consiglio né tantomeno in giorni realmente precedenti. Né che vi sia stato, nello stesso arco di tempo, un analogo incontro con il Commissario Ue Gentiloni. Sarebbe fortemente auspicabile che, sulle iniziative del Presidente della Repubblica e sul loro significato, si facesse riferimento a quanto il Quirinale, con piena trasparenza, comunica”. E’ quanto si legge in un comunicato stampa del Quirinale.

Esplosione a Pietroburgo, polizia russa a caccia di Daria Trepova

Esplosione a Pietroburgo, polizia russa a caccia di Daria Trepova



Esplosione a Pietroburgo, polizia russa a caccia di Daria Trepova – askanews.it


Esplosione a Pietroburgo, polizia russa a caccia di Daria Trepova – askanews.it




















Milano, 3 apr. (askanews) – A seguito di un’esplosione in un caffè sull’argine Universitetskaya a San Pietroburgo, in cui è stato ucciso il corrispondente di guerra Vladlen Tatarsky (vero nome Maxim Fomin), il numero delle vittime nella mattina è salito a 32 persone, che hanno riportato ferite anche gravi.

La polizia russa sta cercando una donna sospettata di aver consegnato la bomba che ha ucciso il noto blogger russo che sosteneva con fervore l’invasione dell’Ucraina: Fomin, 40 anni, è rimasto ucciso ieri mentre stava conducendo una discussione in un caffè sulle rive del fiume Neva, nel centro storico di San Pietroburgo. Lo riferiscono i media russi. Oltre 30 persone sono rimaste ferite dall’esplosione e 10 di loro rimangono in gravi condizioni, secondo le autorità. Tra loro ci sono nomi noti del fronte più oltranzista filorusso. Daria Trepova è considerata coinvolta nell’omicidio di Fomin ed è stata inserita nella lista dei ricercati. La banca dati del ministero dell’Interno russo riporta che è ricercata ai sensi del codice penale. Secondo il ministero, Daria Trepova è nata a San Pietroburgo il 16 febbraio 1997.

Gli investigatori di Mosca indagheranno sul caso dell’esplosione al numero 25 dell’argine Universitetskaya. L’ordine arriva direttamente dal capo del comitato di indagine russo Alexander Bastrykin. Da Mosca dipendenti del Dipartimento investigativo criminale del Ministero degli affari interni della Federazione Russa sono arrivati a San Pietroburgo per aiutare nelle indagini, in base a un fascicolo aperto per omicidio. I notiziari russi affermano che la bomba era nascosta in un busto del blogger che la sospettata gli aveva regalato poco prima dell’esplosione. L’agenzia di stampa Interfax ha riportato del suo arresto domenica, ma in seguito ha affermato che era in fuga mentre sua madre e sua sorella venivano convocate per essere interrogate. Attualmente la casa di Daria Trepova continua a essere perquisita. Il suo telefono è spento.

Testimoni hanno affermato che la sospettata ha scritto e si è scambiata osservazioni con Fomin durante la discussione. La donna avrebbe dichiarato di aver fatto un busto del blogger ma le guardie le avevano chiesto di lasciarlo sulla porta, sospettando che potesse essere una bomba. Poi hanno scherzato e riso, lei è andata alla porta, ha afferrato il busto e lo ha presentato a Fomin-Tatarsky. Un video mostrerebbe Fomin-Tatarsky che scherzava sul busto e lo metteva sul tavolo poco prima dell’esplosione. L’evento era stato annunciato per il 2 aprile alle 17 locali, l’ingresso era gratuito. Nessuno ha rivendicato pubblicamente la responsabilità, ma i blogger militari e i commentatori “patriottici” hanno immediatamente incolpato l’Ucraina per l’attacco collegando all’assassinio dello scorso agosto della commentatrice televisiva nazionalista Darya Dugina, uccisa quando un ordigno esplosivo telecomandato piazzato nel suo SUV è esploso mentre lei stava guidando alla periferia di Mosca. Le autorità russe hanno incolpato l’intelligence militare ucraina per la morte di Dugina, ma Kiev ha negato il coinvolgimento. Il padre di Dugina, Alexander Dugin, un filosofo nazionalista e teorico politico che sostiene fortemente l’invasione dell’Ucraina, ha definito Tatarsky un “immortale” eroe morto per salvare il popolo russo.

Lavazza chiude 2022 con ricavi a 2,7 mld (+17,6%), utile scende a 95 mln

Lavazza chiude 2022 con ricavi a 2,7 mld (+17,6%), utile scende a 95 mln



Lavazza chiude 2022 con ricavi a 2,7 mld (+17,6%), utile scende a 95 mln – askanews.it


Lavazza chiude 2022 con ricavi a 2,7 mld (+17,6%), utile scende a 95 mln – askanews.it




















Milano, 3 apr. (askanews) – Nel 2022 il gruppo Lavazza ha registrato ricavi per 2,7 miliardi di euro con una crescita del +17,6% rispetto al 2021. Il fatturato risulta in crescita sia nel canale domestico sia nel canale fuori casa, dove i volumi positivi (+26%) hanno portato la crescita maggiore sui ricavi. L’utile netto è sceso del 9,5% a 95 milioni, dai 105 dello scorso esercizio. L’Ebitda, riporta una nota, è stato pari a 309 milioni di euro, lievemente in calo su quello del 2021 quando era stato pari a euro 312 milioni, con un Ebitda margin sceso all’11,4%, rispetto al 13,5% del 2021. L’Ebit si è attestato a 160 milioni di euro, dai 164 dell’esercizio 2021, con un Ebit margin pari al 5,9 %.

A livello di fatturato, Lavazza registra ancora una crescita del segmento del caffè in grani, che anche quest’anno emerge come il più dinamico sul mercato. Prendendo in considerazione le 15 principali geografie in cui opera il gruppo, il segmento in grani (beans) registra un incremento di mercato a +1,4% rispetto al 2021 e il gruppo Lavazza guadagna +1,5% di quota grazie a una crescita del 12% rispetto al 2021. Nel segmento dei single serve (capsule), confermatosi il più competitivo, il gruppo prosegue il proprio piano di lancio delle capsule in alluminio. A livello geografico, Lavazza ha registrato una crescita a sell out a valore nel canale retail in Germania (+18,1%), Stati Uniti (+14,1%), Polonia (+28%); anche in Italia e Francia si registra un incremento rispettivamente dell’1,5% e 6,1%, dopo la flessione riportata nel 2021. La posizione finanziaria netta a fine 2022 è pari a 136 milioni, La dinamica inflattiva ha impattato gli aspetti patrimoniali, in particolare per l’apprezzamento del magazzino, portando il flusso di cassa operativo in territorio leggermente negativo (-8 milioni di euro).

“I risultati del 2022 rappresentano un ulteriore traguardo per il nostro gruppo: pur in uno scenario particolarmente sfidante, siamo stati in grado di sostenere la crescita del fatturato e mantenere la marginalità in linea con gli anni precedenti. Ciò è stato possibile grazie al forte impegno su tutti i livelli aziendali nel portare avanti una strategia di sviluppo internazionale insieme a una gestione di contenimento dei costi in un contesto estremamente complesso – ha commentato Antonio Baravalle, amministratore delegato del gruppo Lavazza – L’attenzione è ora focalizzata sull’eccezionale rialzo dei costi avvenuto nell’esercizio appena concluso che condizionerà pesantemente anche l’esercizio 2023”. Il 31 marzo 2023 è stata, inoltre, finalizzata l’acquisizione di MaxiCoffee. La società francese, con circa 1.500 collaboratori, ha un giro d’affari di circa 300 milioni e si rivolge sia a clienti privati sia ad attività commerciali attraverso la sua piattaforma e-commerce, oltre a una rete di 60 agenzie commerciali presenti in tutta la Francia, le sue École du Café e i suoi concept store. “Con l’acquisizione prosegue la nostra strategia di espansione internazionale e di rafforzamento nei mercati chiave – ha sottolineato Baravalle – MaxiCoffee avrà una gestione totalmente separata e autonoma, mantenendo intatto il suo modello di business di successo”. Christophe Brancato, fondatore del gruppo MaxiCoffee, è associato all’operazione e manterrà una quota di partecipazione minoritaria. E’ stato inoltre confermato presidente dell’azienda francese per proseguire lo sviluppo del modello di business da lui avviato.

Intesa Confindustria Serbia e Veneto Est: nasce il Desk Serbia

Intesa Confindustria Serbia e Veneto Est: nasce il Desk Serbia



Intesa Confindustria Serbia e Veneto Est: nasce il Desk Serbia – askanews.it


Intesa Confindustria Serbia e Veneto Est: nasce il Desk Serbia – askanews.it



















Roma, 3 apr. (askanews) – Per promuovere ulteriormente la cooperazione economico-commerciale, Confindustria Serbia e Confindustria Veneto Est, con i presidenti Patrizio Dei Tos e Leopoldo Destro, hanno firmato un Protocollo d’Intesa per incrementare la collaborazione tra le due associazioni con le loro aziende associate. Il Protocollo ha dato vita al Desk Serbia di Confindustria Veneto Est con lo scopo di fornire prima assistenza per le aziende associate, le informazioni sulle opportunità commerciali e di investimento in Serbia, creare momenti di networking e organizzare incontri personalizzati per le aziende interessate al mercato serbo.

La prima attività che verrà realizzata nell’ambito del Protocollo è la Missione imprenditoriale in Serbia che si svolgerà dal 7 al 10 maggio prossimi a Belgrado e alla quale è stato invitato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. La missione si pone l’obiettivo di offrire alle imprese associate di Confindustria Veneto Est la possibilità di incontrare i rappresentanti istituzionali e gli operatori locali interessati a intraprendere rapporti di collaborazione commerciale o di fornitura. Per ciascuna azienda che parteciperà alla missione saranno organizzati gli incontri bilaterali con aziende serbe mirate agli obiettivi e interessi di relazione e investimento economico.

“È con vero piacere, entusiasmo e coinvolgimento che, come imprenditore del territorio della provincia di Treviso, presento ed accompagno i colleghi ed imprenditori all’internazionalizzazione delle loro aziende in un Paese dove negli anni abbiamo instaurato e consolidato ottimi rapporti con le istituzioni e i rappresentanti del governo. La collaborazione con Confindustria Veneto Est nella prima missione in Serbia dopo il Business Forum Italia-Serbia organizzato da ICE in collaborazione con l’ambasciata d’Italia in Serbia e con la partecipazione attiva di Confindustria Serbia, sarà la conseguenza di un importante lavoro fin qui svolto da tutto il sistema Italia”, ha dichiarato Dei Tos, presidente della Confindustria Serbia, recentemente riconfermato nel mandato. “Questa nuova collaborazione interassociativa dimostra una volta di più la forza e i vantaggi della rete di Confindustria nel mondo, in rappresentanza delle imprese italiane, molte delle quali venete, attive nei diversi mercati – dichiara Leopoldo Destro, Presidente di Confindustria Veneto Est -. Proprio l’Europa dell’Est presenta il sistema associativo più consolidato e fa piacere ricordare come il primo impulso in questa direzione sia partito proprio dalle Associazioni confindustriali del Nord Est. La partnership con Confindustria Serbia, guidata da un imprenditore associato a CVE come Patrizio Dei Tos, darà un contributo sostanziale a rendere agevole e proficuo il contatto tra gli operatori economici dei due territori, favorendo anche relazioni istituzionali, culturali, nella formazione”.

Friuli,affluenza cala sotto 35%.Seggi chiusi alle 15,poi spoglio

Friuli,affluenza cala sotto 35%.Seggi chiusi alle 15,poi spoglio



Friuli,affluenza cala sotto 35%.Seggi chiusi alle 15,poi spoglio – askanews.it


Friuli,affluenza cala sotto 35%.Seggi chiusi alle 15,poi spoglio – askanews.it




















Roma, 3 apr. (askanews) – Si chiudono oggi alle 15 i seggi per le elezioni regionali e comunali in Friuli Venezia Giulia. Oltre al rinnovo del presidente della Regione e del consiglio regionale sono chiamati al voto 24 comuni tra cui, con più di 15 mila abitanti, il comune di Udine e quello di Sacile. L’affluenza nella giornata di ieri, alla chiusura dei seggi alle 23, si è fermata al 34,9% con un calo sensibile rispetto all’ultima tornata elettorale, nel 2018, quando aveva votato il 49,65% ma allora si votava in un solo giorno.

Lo scrutinio delle regionali inizierà subito dopo la chiusura dei seggi, a seguire quello delle comunali. L’eventuale turno di ballottaggio si svolge domenica 16 aprile dalle 7 alle 23 e lunedì 17 dalle 7 alle 15. L’esito delle regionali in Friuli sarà un altro test importante per il governo dopo le regionali di febbraio, ma rappresenta anche la prima prova sul campo per il Pd a guida della segretaria Elly Schlein. Per la guida della Regione si sfidano il presidente uscente Massimiliano Fedriga, candidato per il centrodestra; Massimo Moretuzzo, sostenuto dal centrosinistra; Alessandro Maran per il Terzo Polo; Giorgia Tripoli per la lista Insieme Liberi.

Il Mimit smentisce il Messaggero: la frase di Urso nel titolo dell’intervista è inventata

Il Mimit smentisce il Messaggero: la frase di Urso nel titolo dell’intervista è inventata



Il Mimit smentisce il Messaggero: la frase di Urso nel titolo dell’intervista è inventata – askanews.it


Il Mimit smentisce il Messaggero: la frase di Urso nel titolo dell’intervista è inventata – askanews.it



















Milano, 3 apr. (askanews) – “La frase ‘Il biocombustibile è green, le batterie elettriche non lo sono’ attribuita al ministro Urso nell’intervista al Messaggero di oggi è del tutto inventata così come di conseguenza il titolo dell’intervista ‘Il biocumbustibile è green, le batterie no’”. Lo fa sapere in una nota il ministero delle Imprese e del made in Italy. “Le frasi non corrispondono né al pensiero del ministro, né a quanto affermato nel corso dell’intervista, così come all’azione del dicastero impegnato nel sostenere l’innovazione tecnologica green e digitale”, conclude la nota.

La Finlandia ha virato a destra, gli elettori sono in cerca di certezze

La Finlandia ha virato a destra, gli elettori sono in cerca di certezze



La Finlandia ha virato a destra, gli elettori sono in cerca di certezze – askanews.it


La Finlandia ha virato a destra, gli elettori sono in cerca di certezze – askanews.it




















Milano, 3 apr. (askanews) – L’opposizione finlandese ha ottenuto la prevista vittoria e anche se la popolarità di Sdp (i social democratici di Sanna Marin) è aumentata, il “blocco di sinistra” nel suo insieme ha subito una sconfitta elettorale. Helsingin Sanomat, il quotidiano più letto nella capitale Helsinki titola: “La Finlandia ha girato a destra”, descrivendo il risultato di queste elezioni legislative, a ridosso dell’ingresso nella Nato per il paese che fino a un anno fa veniva considerato un esempio di neutralità ma che con la guerra in Ucraina ha vissuto un cambiamento di opinione pubblica così repentino da essere indicato da più parti come storico. Poi però in un’analisi HS aggiunge: “La Finlandia si è voltata a destra, ma solo dopo le trattative governative si capirà quanto”, scrive la testata. “All’inizio degli anni 2000, ci si lamentava che non c’era la volontà di separare i partiti finlandesi l’uno dall’altro. Tutti i principali partiti evitavano le linee estreme. Dopo le elezioni di domenica non ci si può più lamentare che non ci sono differenze”.

Petteri Orpo, già in diverse posizioni governative, tra le quali ministro delle finanze finlandese e vicepremier, ieri sera si è dichiarato vincitore delle elezioni parlamentari: la sua Coalizione Nazionale di centro-destra (NCP) è un partito liberale sul fronte economico per una fazione socialmente conservatrice. Supporta le politiche di libero mercato, l’imprenditorialità e la crescita economica, sostenendo anche il benessere sociale e le libertà individuali. Sposato e con due figli, Orpo è anche un ufficiale di riserva della forza di difesa nazionale finlandese. Ed è indubbio che il suo partito ha guadagnato consensi, mentre la Finlandia era ed è alle prese con l’aumento del costo della vita e una crisi energetica generata dalla guerra della Russia in Ucraina. Le elezioni parlamentari sono diventate una lotta serrata tra tre grandi partiti: la Coalizione (20,8%, 48 seggi), Perussuomalaiset (il partito dei finlandesi, 20,1%, 46 seggi) e Sdp (19,9%, 43 seggi) che hanno chiaramente aumentato il loro elettorato. Riikka Purra, presidente dei nazionalisti di Perussuomalaiset, si è congratulata con la Coalizione e con Orpo. Nel suo discorso nella notte ha ringraziato i sostenitori del partito. “Cari finlandesi, sapete cosa avete fatto? Avete ottenuto il miglior risultato elettorale di questo partito da sempre”, ha gridato Purra – che ha raccolto un totale di 42.589 voti – ai membri del suo partito. Ma pure l’Sdp emerge in un certo senso come vincitore delle elezioni: il partito della premier uscente è riuscito ad aumentare i propri consensi. È relativamente raro. Marin ha assicurato di essere soddisfatta del risultato. “Questo è un grande giorno perché abbiamo fatto bene alle elezioni. La democrazia ha parlato e abbiamo motivo di essere contenti di questo risultato”, ha detto alla folla del suo partito, escludendo però la collaborazione con Purra.

Il Centro, l’Alleanza di Sinistra e i Verdi invece sono rimasti delusi dal loro risultato. Il Centro perde 8 seggi, i Verdi 7 e l’Alleanza di Sinistra 5. Il sostegno al Centro è rimasto all’11,3%, che dà al partito 23 seggi in parlamento. La sinistra è scesa al 7,1% e i Verdi al 7%. I Verdi ottengono 13 seggi in parlamento, l’Alleanza di Sinistra 11. Forse la sconfitta peggiore è quella dei Verdi che hanno perso seggi in molti collegi elettorali, ma il peggior crollo si può considerare quello a Helsinki. Nelle elezioni parlamentari del 2019, il partito era il più numeroso nel collegio elettorale della capitale, ma in queste elezioni i Verdi sono scesi al terzo posto. La presidente del partito Maria Ohisalo ha ammesso durante la notte delle elezioni che il risultato dei Verdi è una grande delusione. E ora? Si apre una fase di difficili negoziati. Ufficialmente, il governo inizia a formarsi quando il presidente del partito con il maggior numero di parlamentari invita tutti i partiti a eleggere un funzionario governativo (il 14 aprile). La Coalizione ha annunciato che la questione più importante nelle trattative di governo è l’economia, cioè l’aggiustamento dei conti pubblici. Per questo motivo, la cooperazione con il partito dei finlandesi sarebbe più facile che con Sdp.

Comunque con una quota di voti del venti per cento ciascuno, nessun partito cambierà enormemente la Finlandia in quattro anni, anche se è quello del primo ministro. La Finlandia rimane uno stato sociale, anche se più povero di altri paesi nordici. Il clima, la cooperazione allo sviluppo e la politica sull’immigrazione cambieranno almeno in parte se ci saranno finlandesi di Purra nel governo. E la Finlandia forse potrebbe spostarsi verso il modello danese. Ma quello che non può cambiare è la posizione geografica del Paese, con un lunghissimo confine con la Russia e una guerra ucraina che continua a minacciare l’Europa.

In settimana freddo tardivo e neve, la Primavera si prende una pausa

In settimana freddo tardivo e neve, la Primavera si prende una pausa



In settimana freddo tardivo e neve, la Primavera si prende una pausa – askanews.it


In settimana freddo tardivo e neve, la Primavera si prende una pausa – askanews.it




















Roma, 3 apr. (askanews) – Avvio di aprile scoppiettante! Nel corso della settimana appena iniziata un ciclone, accompagnato e sospinto da venti freddi, provocherà un’intensa ondata di maltempo con pioggia e anche con la neve che tornerà a scendere fino a quote molto basse per la stagione, il tutto condito da un brusco calo delle temperature. Insomma, la primavera è già in crisi e ci attende una fase climatica caratterizzata dal freddo tardivo.

Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, comunica che già nella giornata odierna saranno possibili piogge battenti e temporali, specie al Centro-Sud e sulla Sicilia, accompagnati da burrascose raffiche di vento di Bora e Grecale che acuiranno ancor di più la sensazione di freddo. Visto l’atteso calo dei valori termici tornerà anche la neve sugli Appennini con fiocchi fin verso i 900/1000 metri di quota su Abruzzo e zone interne di Lazio, Molise, Puglia e Basilicata; sarà un evento di tutto rispetto e che non capita spesso ad Aprile. Il tempo al Nord risulterà invece più stabile e soleggiato ma attenzione, farà freddo per il periodo: il risveglio di mercoledì 5 aprile sarà decisamente gelido, con gelate diffuse sulle pianure del Nord e sul versante adriatico. Di giorno poi il clima si addolcirà, grazie al maggiore soleggiamento. E proprio mercoledì è atteso un altro passaggio instabile: anche questa volta, maggiormente interessate saranno le regioni del Centro Sud e la Sicilia con il rischio di temporali e nevicate fino a quote piuttosto basse.

Volgendo infine lo sguardo alle giornate festive di Pasqua e Pasquetta, la situazione non migliorerà di molto: secondo gli ultimissimi aggiornamenti, entrambe le giornate potrebbero risultare incerte, a causa dell’ingresso di aria più fredda in quota che destabilizzerebbe non poco l’atmosfera provocando i classici temporali pomeridiani.

Il 25 aprile Barone su F8 Tributo tenta un nuovo record in Grecia

Il 25 aprile Barone su F8 Tributo tenta un nuovo record in Grecia



Il 25 aprile Barone su F8 Tributo tenta un nuovo record in Grecia – askanews.it


Il 25 aprile Barone su F8 Tributo tenta un nuovo record in Grecia – askanews.it




















Roma, 3 apr. (askanews) – Dopo la Tranfagarasan in Romania, la Tianmen Mountain in Cina, la Valle del Dades in Marocco e la sfida per battere Google maps da Roma a Capo Nord, il pilota romano Fabio Barone punta a conquistare un nuovo record del mondo in Grecia. Il 25 aprile Barone, sulla Ferrari F8 Tributo, tenterà di percorrere la strada panoramica che porta ai Santuari di Meteora in meno di 178 secondi, primato in carica ad un pilota di origine greca.

La livrea della Ferrari che proverà l’impresa è stata svelata sabato nella cornice di Cinecittà World, dove Barone ha spiegato perché ha scelto questa nuova sfida. “L’ho scelta perché ha un grado di difficoltà decisamente più alto rispetto agli altri, perché mi piacciono le sfide, in giro si sa che questo è il nostro Dna. E’ una strada particolarmente viscida, ci abbiamo lavorato un anno, quindi l’idea è andare per portare a casa qualcosa di buono”. Sono passati meno di due anni dall’ultimo record, quando Barone e il suo co-pilota Alessandro Tedino hanno percorso 4.400 chilometri in 45 ore, 20 minuti e 38 secondi da Roma a Capo Nord, e il recordman si è preparato e allenato intensamente per la nuova impresa in Grecia: “Rispetto all’ultima volta c’è di diverso che siamo un po’ più anziani e la preparazione è un po’ più complessa però abbiamo fatto tanto cardio, tanto allenamento, tanta simulazione. Siamo pronti mancano 20 giorni ma siamo pronti”.

Il 25 aprile, quindi, occhi puntati sui quattro chilometri di tornanti e curve ad oltre 600 metri di altezza che il pilota dovrà precorrere in meno di tre minuti. Una sfida ancora più difficile, perché la strada, in alcuni punti, non presenta alcuna protezione e l’asfalto è completamente liscio. Il presidente di “Passione Rossa”, il più importante Club di clienti Ferrari del mondo con oltre 25 anni di attività e oltre 800 eventi all’attivo, fin da piccolo ha sviluppato la passione per tutto ciò che è meccanica ed innovazione legata alle quattro ruote ed in particolare al Cavallino Rampante. In tutti questi anni le iniziative di Fabio Barone hanno appassionato oltre due milioni di tifosi. La vettura è stata preparata dalla Leone Motorsport in collaborazione con Capristo e dalla livrea creata dalla ArtWrap 2.0.

La Finlandia ha virato a destra, elettori in cerca di certezze

La Finlandia ha virato a destra, elettori in cerca di certezze



La Finlandia ha virato a destra, elettori in cerca di certezze – askanews.it


La Finlandia ha virato a destra, elettori in cerca di certezze – askanews.it




















Milano, 3 apr. (askanews) – L’opposizione finlandese ha ottenuto la prevista vittoria e anche se la popolarità di Sdp (i social democratici di Sanna Marin) è aumentata, il “blocco di sinistra” nel suo insieme ha subito una sconfitta elettorale. Helsingin Sanomat, il quotidiano più letto nella capitale Helsinki titola: “La Finlandia ha girato a destra”, descrivendo il risultato di queste elezioni legislative, a ridosso dell’ingresso nella Nato per il paese che fino a un anno fa veniva considerato un esempio di neutralità ma che con la guerra in Ucraina ha vissuto un cambiamento di opinione pubblica così repentino da essere indicato da più parti come storico. Poi però in un’analisi HS aggiunge: “La Finlandia si è voltata a destra, ma solo dopo le trattative governative si capirà quanto”, scrive la testata. “All’inizio degli anni 2000, ci si lamentava che non c’era la volontà di separare i partiti finlandesi l’uno dall’altro. Tutti i principali partiti evitavano le linee estreme. Dopo le elezioni di domenica non ci si può più lamentare che non ci sono differenze”.

Petteri Orpo, già in diverse posizioni governative, tra le quali ministro delle finanze finlandese e vicepremier, ieri sera si è dichiarato vincitore delle elezioni parlamentari: la sua Coalizione Nazionale di centro-destra (NCP) è un partito liberale sul fronte economico per una fazione socialmente conservatrice. Supporta le politiche di libero mercato, l’imprenditorialità e la crescita economica, sostenendo anche il benessere sociale e le libertà individuali. Sposato e con due figli, Orpo è anche un ufficiale di riserva della forza di difesa nazionale finlandese. Ed è indubbio che il suo partito ha guadagnato consensi, mentre la Finlandia era ed è alle prese con l’aumento del costo della vita e una crisi energetica generata dalla guerra della Russia in Ucraina. Le elezioni parlamentari sono diventate una lotta serrata tra tre grandi partiti: la Coalizione (20,8%, 48 seggi), Perussuomalaiset (il partito dei finlandesi, 20,1%, 46 seggi) e Sdp (19,9%, 43 seggi) che hanno chiaramente aumentato il loro elettorato. Riikka Purra, presidente dei nazionalisti di Perussuomalaiset, si è congratulata con la Coalizione e con Orpo. Nel suo discorso nella notte ha ringraziato i sostenitori del partito. “Cari finlandesi, sapete cosa avete fatto? Avete ottenuto il miglior risultato elettorale di questo partito da sempre”, ha gridato Purra – che ha raccolto un totale di 42.589 voti – ai membri del suo partito.

Ma pure l’Sdp emerge in un certo senso come vincitore delle elezioni: il partito della premier uscente è riuscito ad aumentare i propri consensi. È relativamente raro. Marin ha assicurato di essere soddisfatta del risultato. “Questo è un grande giorno perché abbiamo fatto bene alle elezioni. La democrazia ha parlato e abbiamo motivo di essere contenti di questo risultato”, ha detto alla folla del suo partito, escludendo però la collaborazione con Purra. Il Centro, l’Alleanza di Sinistra e i Verdi invece sono rimasti delusi dal loro risultato. Il Centro perde 8 seggi, i Verdi 7 e l’Alleanza di Sinistra 5. Il sostegno al Centro è rimasto all’11,3%, che dà al partito 23 seggi in parlamento. La sinistra è scesa al 7,1% e i Verdi al 7%. I Verdi ottengono 13 seggi in parlamento, l’Alleanza di Sinistra 11.

Forse la sconfitta peggiore è quella dei Verdi che hanno perso seggi in molti collegi elettorali, ma il peggior crollo si può considerare quello a Helsinki. Nelle elezioni parlamentari del 2019, il partito era il più numeroso nel collegio elettorale della capitale, ma in queste elezioni i Verdi sono scesi al terzo posto. La presidente del partito Maria Ohisalo ha ammesso durante la notte delle elezioni che il risultato dei Verdi è una grande delusione. E ora? Si apre una fase di difficili negoziati. Ufficialmente, il governo inizia a formarsi quando il presidente del partito con il maggior numero di parlamentari invita tutti i partiti a eleggere un funzionario governativo (il 14 aprile). La Coalizione ha annunciato che la questione più importante nelle trattative di governo è l’economia, cioè l’aggiustamento dei conti pubblici. Per questo motivo, la cooperazione con il partito dei finlandesi sarebbe più facile che con Sdp.

Comunque con una quota di voti del venti per cento ciascuno, nessun partito cambierà enormemente la Finlandia in quattro anni, anche se è quello del primo ministro. La Finlandia rimane uno stato sociale, anche se più povero di altri paesi nordici. Il clima, la cooperazione allo sviluppo e la politica sull’immigrazione cambieranno almeno in parte se ci saranno finlandesi di Purra nel governo. E la Finlandia forse potrebbe spostarsi verso il modello danese. Ma quello che non può campbiare è la posizione geografica del Paese, con un lunghissimo confine con la Russia e una guerra ucraina che continua a minacciare l’Europa.