Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: askanews

Internazionali, entro il 2026 Centrale rinnovato e con copertura

Internazionali, entro il 2026 Centrale rinnovato e con coperturaRoma, 21 mag. (askanews) – Un pensiero per le popolazioni colpite dalla drammatica alluvione in Emilia-Romagna, l’analisi e i numeri della prima storica edizione con upgrade degli Internazionali BNL d’Italia 2023 e l’annuncio che, entro il 2026, il Campo Centrale del Foro Italico sarà completamente rinnovato e dotato di copertura. Questi i temi della conferenza stampa di fine evento che si è tenuta presso la Player’s Lounge alla presenza del Presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, e del Presidente e AD di Sport e Salute, Vito Cozzoli.

“A Roma siamo rimasti allibiti dalle condizioni avverse del meteo ma questo è nulla a confronto della tragedia che ha colpito duramente la popolazione dell’Emilia-Romagna – le parole di Binaghi a inizio conferenza – . Come Federazione, cercheremo di fare la nostra parte: rimborseremo i biglietti acquistati e non utilizzati, per le sessioni da giovedì a domenica, dalle persone residenti nei comuni colpiti dall’alluvione. Contestualmente, interverremo in modo ancora più ingente rispetto al passato, con contributi e aiuti a sostegno delle nostre società sportive che hanno subito dei danni agli impianti e che figureranno negli elenchi dei comuni sottoposti a calamità che verranno pubblicati dal Governo”. NUMERI DI UN SUCCESSO – Una copertura mediatica capillare, con più di 50 Paesi e oltre 220 territori raggiunti nel mondo: l’80esima edizione degli IBI ha registrato grandi risultati, non solamente sportivi. Un’edizione che ha ulteriormente alzato le aspettative e le prospettive di quello che, di fatto, è già uno dei tornei più importanti del circuito, con una location unica al mondo, quest’anno ulteriormente ingrandita, riqualificata e accogliente.

Lo studio stilato da ‘Ernst & Young’ mette in luce numeri incredibili: tutti gli indicatori, al termine del torneo, veicolano infatti segno positivo. Dai 235.469 biglietti venduti nel 2022, si è passati ai 298.000 di quest’anno, con 22,5 milioni di euro di incasso (+1.312% rispetto all’edizione 2003). La platea internazionale di spettatori che ha invaso il Foro Italico (20% proveniente da Roma, 54% dal resto d’Italia e ben il 26% dall’estero) ha consentito al torneo di generare un impatto economico totale di quasi mezzo miliardo di euro (490,7 milioni di euro, di cui 220,4 diretto, 184,6 indiretto e 85,7 indotto): un dato impressionante, visto che ottenuto senza il minimo sostegno di fondi pubblici, e sottostimato in quanto evidentemente condizionato dal meteo. “Dobbiamo ringraziare ATP e WTA che hanno creduto in noi e nella nostra joint venture con Sport e Salute – ha proseguito il n.1 della FITP – . Abbiamo sfruttato al meglio la grande opportunità che ci hanno concesso. Un grazie va alla città di Roma, al Sindaco Gualtieri e all’assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda Onorato, con i quali abbiamo lavorato a stretto contatto e che ci hanno supportati costantemente. Quest’anno, come mai in passato, gli IBI sono stati davvero parte integrante della Capitale. Voglio ringraziare anche il pubblico, specie per il sold-out registrato nella piovosa giornata di ieri, quella che presentava i biglietti più cari, senza che oltretutto ci fossero italiani in campo. Questo è il segno tangibile della passione per il tennis che pervade oggi il nostro Paese. Infine, un ringraziamento ai giocatori: abbiamo avuto un torneo di livello straordinario e credo siano soddisfatti dell’accoglienza che hanno ricevuto, frutto anche degli investimenti fatti, come ad esempio quello per realizzare la nuovissima Player’s Lounge, dove ci troviamo oggi per questo bilancio conclusivo”.

IL TETTO DELLO STADIO CENTRALE – “Innanzitutto, non posso che associarmi al Presidente Binaghi esprimendo tutta la solidarietà alle popolazioni dell’Emilia-Romagna e a questa tragedia che le ha coinvolte – ha sottolineato nel suo intervento il Presidente e AD di Sport e Salute, Vito Cozzoli – . Per quel che riguarda il torneo, è stata un’edizione nuova, rinnovata nella forma e nel contenuto. Il site è passato da 95 a 125mila metri quadrati. È stato un lavoro straordinario, realizzato in piena sinergia tra Sport e Salute e FITP. Io e il Presidente Binaghi avevamo preso degli impegni lo scorso novembre: li abbiamo tutti rispettati, nonostante il meteo non ci abbia aiutato, e il plauso dell’ATP e WTA ce ne ha dato atto. Guardando al futuro, il nostro impegno non può fermarsi qui. Abbiamo profondamente riqualificato e ristrutturato lo splendido Parco del Foro Italico, un qualcosa di unico che nessun torneo al mondo può vantare e presto il Campo Centrale verrà dotato di una copertura, così che nessun grande match debba più essere sospeso in caso di pioggia. Il progetto di fattibilità è stato aggiudicato. Si tratta di un progetto avveniristico che offrirà alla città di Roma un’arena competitiva a livello mondiale, 365 giorni l’anno, per ospitare eventi sportivi e non, di rilevanza nazionale e internazionale”. La nuova copertura renderà il Centrale il cuore pulsante del Parco del Foro Italico. Con un’attenta valutazione del suo impatto socio-ambientale, all’insegna della sostenibilità, il progetto prevede la realizzazione di una struttura che possa integrarsi perfettamente con il contesto paesaggistico e naturalistico del complesso monumentale capitolino.

“A breve inizierà l’iter amministrativo – ha proseguito Cozzoli – ed entro 6 mesi arriverà il progetto esecutivo. Il cantiere durerà circa due anni e i lavori consentiranno il regolare svolgimento del torneo nella sede naturale. Il Campo Centrale avrà dunque la sua copertura entro il 2026”. Soddisfazione anche nelle parole di Elena Goitini, Amministratore Delegato BNL e Responsabile BNP Paribas in Italia: “L’edizione 2023 degli Internazionali BNL d’Italia rappresenta per noi un nuovo inizio: abbiano rinnovato fino al 2028 con FITP la nostra partnership, entrata già nel 18° anno di un cammino comune a sostegno del Torneo. Abbiamo deciso di sostenere anche il Padel per essere vicini ad uno sport in grande crescita e sempre più trasversale. E, ne siamo particolarmente orgogliosi, stiamo accompagnando la Federazione nel percorso di equiparazione dei montepremi tra giocatori e giocatrici, nella consapevolezza che il talento è oltre il genere. Tutto ciò nell’anno in cui il Gruppo BNP Paribas compie 50 anni al fianco del tennis mondiale”.

Internazionali, Medvedev re di Roma

Internazionali, Medvedev re di RomaRoma, 21 mag. (askanews) – Daniil Medvedev è il nuovo campione degli Internazionali BNL d’Italia. Si era presentato con zero vittorie in tre partecipazione a Roma, una sola finale giocata sulla terra e un solo titolo conquistato su questa superficie ad inizio carriera in un torneo Futures.

Dopo due settimane di grande tennis, messe a dura prova solo dal maltempo, il russo numero 3 del mondo si è spinto passo dopo passo fino ad una finale che in pochi avrebbero potuto pronosticare a inizio torneo. Perdendo per strada soltanto un set, nonostante lui stesso non si sentisse come uno dei favoriti per il titolo, Medvedev ha completato il suo grande capolavoro con un doppio 75 contro il danese numero 7 del mondo Holger Rune. “Io voglio sempre credere in me stesso e fare del mio meglio, mi sorprende vincere un torneo Masters 1000 sulla terra perché odiavo questa superficie. Ma dopo Montecarlo non stavo così male, avevo perso con Rune che aveva giocato meglio ma a Roma mi sono sentito molto bene e sono davvero contento di aver battuto tutti gli avversari più difficili”. Così Daniil Medvedev commenta a caldo. “Oggi era una partita difficile, tutti e due eravamo nervosi sbagliando colpi facili. Sul finire del primo set ho fatto il salto di qualità, poi nel secondo lui è salito di livello e io ho provato a fare lo stesso. Poi è stata una bella partita”, ha aggiunto. “Io amico della terra? Non credo, ma le cose possono cambiare e ora mi piace di più”!, ha concluso Medvedev sorridente.

Grecia, exit poll: premier conservatore Mitsotakis in vantaggio

Grecia, exit poll: premier conservatore Mitsotakis in vantaggioRoma, 21 mag. (askanews) – In Grecia il primo ministro Kyriakos Mitsotakis e il suo partito conservatore hanno ottenuto un chiaro vantaggio nelle elezioni parlamentari odierne, come mostrano gli exit poll. Ma i primi dati indicano che non ha abbastanza voti per formare un governo, aumentando le probabilità di un secondo ricorso alle urne.

Secondo gli exit poll diffusi dai media greci il principale rivale di Mitsotakis, il 48enne ex primo ministro Alexis Tsipras e il suo partito di sinistra Syriza, figurano al secondo posto. Secondo i sondaggi Nuova Democrazia vincerebbe tra 121 e 125 seggi nel parlamento di 300 membri, con Syriza collocata tra 86 e 89 seggi. Si prevede che un totale di sei o sette partiti supereranno la soglia di sbarramento del 3% dei voti per entrare in parlamento. Se confermato dai risultati ufficiali, Mitsotakis avrà fino a tre giorni per cercare partner di coalizione, prima che il mandato per provare a formare un governo di coalizione venga consegnato a Tsipras.

Ma il partito Nuova Democrazia di Mitostakis ha indicato che preferirebbe cercare una netta vittoria in una seconda elezione per essere in grado di governare da solo. “Abbiamo detto che vogliamo governare a titolo definitivo perché ciò garantirebbe stabilità e la via da seguire. Quindi abbiamo il diritto di chiederlo al popolo greco nelle prossime elezioni”, ha detto il ministro dell’Ordine pubblico Takis Theodorikakos alla televisione Skai poco dopo la chiusura delle urne domenica sera.

L’elezione di domenica è la prima della Grecia da quando la sua economia ha cessato di essere sotto stretta supervisione da parte di istituti di credito internazionali che avevano fornito fondi di salvataggio durante la quasi decennale crisi finanziaria del paese. Le elezioni si sono svolte in base a una nuova legge sulla rappresentanza proporzionale, che rende particolarmente difficile per un partito ottenere un numero sufficiente di seggi parlamentari per formare da solo un governo.

Al potere dal 2019, Mitsotakis ha registrato una crescita inaspettatamente elevata, un forte calo della disoccupazione e un paese vicino al ritorno all’investment grade sul mercato obbligazionario globale per la prima volta da quando ha perso l’accesso al mercato nel 2010, all’inizio della sua crisi finanziaria.

G7, Mosca condanna vertice come ‘anti-russo’

G7, Mosca condanna vertice come ‘anti-russo’Roma, 21 mag. (askanews) – La Russia ha condannato il vertice del G7 come un evento “politicizzato” che pompa dichiarazioni anti-russe e anti-cinesi, accusando il Gruppo di minare la stabilità globale. Lo riporta la Bbc specificando che il ministero degli Esteri di Mosca in una dichiarazione su Telegram ha accusato il vertice di alimentare “l’isteria” anti-russa e anti-cinese. E affermando che il G7 è “irreversibilmente deteriorato” e che il forum è diventato “un incubatore dove, sotto la guida degli anglosassoni, vengono preparate iniziative distruttive che minano la stabilità globale”.

Nella stessa dichiarazione, Mosca afferma che il G7 sta “flirtando” con stati non occidentali nel tentativo di ostacolare lo sviluppo dei loro legami con Mosca e Pechino. La Russia era un membro del G7, precedentemente noto come G8, prima di essere esclusa dopo l’annessione nel 2014 della regione ucraina della Crimea.

Maltempo,da lunedì riaprono le linee ferroviarie fra Forlì e Rimini

Maltempo,da lunedì riaprono le linee ferroviarie fra Forlì e RiminiRoma, 21 mag. (askanews) – Prosegue il lavoro delle squadre tecniche di Rete Ferroviaria Italiana per il ripristino dell’infrastruttura danneggiata dall’alluvione dei giorni scorsi.

Lunedì 22 maggio i treni riprenderanno a circolare fra Forlì e Rimini, riducendo l’interruzione della linea Bologna – Rimini al tratto compreso fra Faenza e Forlì. Il passaggio dei treni avverrà con una riduzione iniziale della velocità, che verrà gradualmente aumentata nel corso della giornata. Proseguono intanto i lavori di ripristino nel tratto ancora interrotto con l’obiettivo di riaprire interamente la linea prima del ponte del 2 giugno. Lo riporta un comunicato della Regione Emilia Romagna. Regionali della linea Milano/Piacenza – Rimini/Ancona: regolari fra Milano/Piacenza e Bologna con prolungamento a Faenza a cadenza oraria e fra Rimini e Ancona con prolungamento su Forlì a cadenza oraria. Fra Faenza e Forlì sarà attivo un servizio di autobus. In considerazione della viabilità stradale non ancora completamente ripristinata potrebbe non essere possibile garantire l’interscambio immediato treno/bus. Da considerare in ogni caso un aumento dei normali tempi di viaggio fra Bologna e Rimini di almeno un’ora.

Lunga percorrenza da e per la Puglia: Alcuni treni a lunga percorrenza da e per la Puglia continueranno a circolare su percorsi alternativi che possono comportare maggiori tempi di viaggio fino a tre ore. I passeggeri in possesso di prenotazione riceveranno informazioni via sms o e-mail sul proprio treno. Aggiornamenti sulla circolazione e sui treni sono disponibili sulla pagina web Infomobilità di RFI e di Trenitalia. Potenziata da Trenitalia e Trenitalia Tper l’assistenza nelle stazioni e a bordo. Riaprirà domani, sempre con una iniziale riduzione di velocità, anche la linea Ravenna – Rimini.

Ancora difficile fare previsioni di riapertura per le linee Faenza – Ravenna e Ferrara – Ravenna, a causa dell’incompleto deflusso dell’acqua che non consente la verifica totale dell’infrastruttura. Danni ingenti sono invece confermati fra Lugo e Russi e fra Lugo e Castelbolognese, linee già pesantemente danneggiate dalla prima alluvione. Impossibile, al momento, garantire collegamenti alternativi su strada.

Sono complessivamente oltre 350 le persone, 60 i mezzi e 21 le imprese appaltatrici messe in campo da RFI per il ripristino dell’infrastruttura danneggiata. Al momento la stima dei danni è di oltre 90 milioni di euro. Numerosi i punti in cui la forza dell’acqua ha eroso il terreno e il pietrisco su cui poggiavano i binari, rendendo necessaria la sua ricostruzione prima della posa di nuove rotaie. Danneggiati in più punti anche i cavi di trasmissione dati per l’interfaccia con i sistemi di circolazione.

Maltempo, precisazione regione Emilia Romagna su fondi Pnrr

Maltempo, precisazione regione Emilia Romagna su fondi PnrrRoma, 21 mag. (askanews) – In riferimento a quanto pubblicato da ‘Wired’ circa il fatto che l’Emilia-Romagna avrebbe ricevuto molti fondi del Pnrr contro il rischio di frane e alluvioni la Regione in un comunicato precisa che: i 2,49 miliardi di cui parla l’articolo sono previsti a livello nazionale dalla Missione 2, Componente 4 del Pnrr, Investimento 2.1 “Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico”.

Di queste risorse, 1,287 miliardi sono in capo al Ministero dell’Ambiente e sono stati destinati a rimborso spese per interventi già finanziati, e non sono pertanto stati destinati a nuovi interventi. Dei restanti 1,2 miliardi, 400 milioni, sempre a livello nazionale, sono stati destinati alla rendicontazione di interventi già finanziati in altro modo. L’Emilia-Romagna ha già speso tutti i 39 milioni assegnatigli realizzando 146 interventi.

I restanti 800 milioni – prosegue la regione Emilia Romagna in una nota – sono stati ripartiti tra le regioni con un accordo attuativo sottoscritto il 24 gennaio 2023. L’Emilia-Romagna ne ha avuti circa 61 milioni con cui realizzerà 76 interventi che devono essere progettati, appaltati e contrattualizzati entro aprile 2024 e conclusi entro il 31 dicembre 2025 e rendicontati entro il 30 giugno 2026. Questi 61 milioni sono le uniche risorse da destinare a nuovi interventi, inoltre non esclusivamente ad interventi di difesa del suolo ma anche per il ripristino di infrastrutture danneggiate a seguito di eventi calamitosi e per la riduzione del rischio residuo sulla base di piani approvati dal Dipartimento della Protezione Civile.

Cina-Usa, s’inasprisce guerra semiconduttori:da Pechino stop a Micron

Cina-Usa, s’inasprisce guerra semiconduttori:da Pechino stop a MicronRoma, 21 mag. (askanews) – Il gigante statunitense dei semiconduttori Micron ha fallito una revisione della sicurezza nazionale. Lo ha annunciato domenica l’agenzia cinese per la sicurezza informatica, invitando gli operatori di “infrastrutture informative critiche” a smettere di acquistare i suoi prodotti.

L’episodio segna l’ultima escalation nell’aspra guerra dei chip tra Stati Uniti e Cina, con Washington che cerca di bloccare l’accesso di Pechino ai semiconduttori all’avanguardia. Le autorità cinesi hanno lanciato a marzo una revisione dei prodotti venduti nel paese da Micron, uno dei maggiori produttori mondiali di chip.

I prodotti Micron “hanno potenziali problemi di sicurezza della rete relativamente seri, che rappresentano un grave rischio per la sicurezza della catena di approvvigionamento delle infrastrutture informatiche critiche della Cina e influenzano la sicurezza nazionale cinese”, ha affermato in una nota l’amministrazione della sicurezza informatica (CAC) aggiungendo che “gli operatori di infrastrutture informatiche critiche in Cina dovrebbero smettere di acquistare prodotti Micron”. L’ampia definizione cinese di infrastruttura informativa critica comprende settori che vanno dai trasporti all’assistenza sanitaria.

“Abbiamo ricevuto dal CAC l’avviso di conclusione della sua revisione dei prodotti Micron venduti in Cina”, ha dichiarato Micron in una nota. “Stiamo valutando la conclusione e valutando i nostri prossimi passi”. Alla domanda se la società presenterà ricorso contro la decisione, una portavoce di Micron ha dichiarato: “Non vediamo l’ora di continuare a impegnarci nelle discussioni con le autorità cinesi”.

Circa il 10 percento del fatturato annuo di 30,8 miliardi di dollari di Micron lo scorso anno proveniva dalla Cina, secondo i dati dell’azienda. Ma gran parte dei prodotti Micron venduti nel paese sono stati acquistati da produttori stranieri, avevano affermato in precedenza gli analisti, e non è chiaro se la decisione dell’agenzia della sicurezza informatica influirà sulle vendite ad acquirenti stranieri.

La Cina nel 2021 ha annunciato regole per proteggere le infrastrutture informative critiche con requisiti di sicurezza dei dati più severi. Recentemente ha anche rafforzato l’applicazione delle sue leggi sulla sicurezza dei dati e contro lo spionaggio.

La guerra dei chip tra Pechino e Washington si è intensificata lo scorso anno quando gli Stati Uniti hanno imposto restrizioni all’accesso della Cina a chip di fascia alta, apparecchiature per la produzione di chip e software utilizzati per progettare semiconduttori.

Washington ha citato preoccupazioni per la sicurezza nazionale e ha affermato di voler impedire che la tecnologia che potrebbe aiutare a sviluppare attrezzature militari avanzate venga acquisita dalle forze armate e dai servizi di intelligence cinesi.

Nel 2021, la Cina ha importato semiconduttori per un valore di 430 miliardi di dollari, più di quanto ha speso per il petrolio.

Maltempo, Meloni: il governo c’è, adesso risposte immediate

Maltempo, Meloni: il governo c’è, adesso risposte immediateRavenna, 21 mag. (askanews) – “Adesso il nostro compito è quello di garantire risposte immediate”. Per affrontare le conseguenze dell’alluvione in Emilia-Romanga “il governo c’è, ci sono anche gli altri livelli istituzionali, c’è qui un livello di collaborazione che è molto prezioso in una situazione come questa”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, arrivata in prefettura a Ravenna dopo aver visitato diverse zone colpite dall’alluvione in Romagna.

“C’è un consiglio dei ministri convocato per martedì – ha aggiunto Meloni -. C’è tutta la giornata di domani per ottimizzare provvedimenti. Per questo volevo venire domenica” nelle zone colpite dall’alluvione, “perché domani posso passare la giornata insieme ai ministri che sono già al lavoro e che intanto mi mandano le loro iniziative e le loro idee su tutto quello che si può fare. Ho parlato con il presidente della Regione Bonaccini, con i sindaci e la Protezione civile per capire quali possono essere le cose prioritarie”.

Giro d’Italia: tappa allo statunitense McNulty, Armirail in rosa

Giro d’Italia: tappa allo statunitense McNulty, Armirail in rosaRoma, 21 mag. (askanews) – Lo statunitense Brandon McNulty ha vinto la quindicesima tappa del Giro d’Italia, da Seregno a Bergamo di 195 km. Frazione animata dalla fuga di 17 corridori, dissolta però sull’ultima salita della Roncola in cui sono emersi Healy, McNulty e Frigo. Quest’ultimo con una straordinaria progressione aveva superato sia Healy che McNulty a poche decine di metri dal traguardo, ma alla fine l’americano ha vinto sfruttando anche la stanchezza accumulata dall’italiano nel suo recupero conquistando la prima vittoria al Giro d’Italia. Nel frattempo, sulla Boccola, Roglic ha tentato uno strappo. Si è staccata la maglia rosa, ma non gli altri big come Thomas, Almeida e Caruso. Il francese Armirail, attardato rispetto a Thomas e Roglic, non ha perso la maglia rosa e la manterrà fino alla tappa di martedì con 1’08” sul primo e 1’10” sul secondo. “Ancora non ci credo – le parole di McNulty al traguardo – è stata dura ma ce l’ho fatta. Mi sono lanciato a 200 metri dal traguardo, dedico la vittoria alla mia fidanzata e ai miei amici. Finalmente un po’ di sole, mi fa bene. Ora la prossima settimana ci concentreremo su Almeida, sarà da pazzi”. Domani riposo. Si riparte martedì con l’ultima settimana del Giro 2023, tra le più dure delle ultime edizioni. Via con la Sabbio Chiese – monte Bondone (203 km). Dopo 17 anni torna l’arrivo in vetta ai 1632 metri del Monte Bondone. L’ultima volta fu nel 2006 con la vittoria di Ivan Basso ma l’impresa consegnata alla leggenda fu quella di Charlie Gaul nel 1956. Il dislivello complessivo della tappa è di 5000 metri. Prima del Bondone, dopo la partenza da Sabbio Chiese nel bresciano e il passaggio vicino al Lago di Garda verrà scalato il Passo di Santa Barbara (12 km all’8% medio), il Passo di Bordala (4.5 km al 7%), la salita di Matassone (13 km al 5%) e Serrada (17 km al 5.5%). Giornata intensa e tappa da cerchiare di rosso per gli scalatori.

Meloni in Emilia Romagna, “ho trovato cittadini orgogliosi al lavoro”

Meloni in Emilia Romagna, “ho trovato cittadini orgogliosi al lavoro”Ravenna, 21 mag. (askanews) – “Ho trovano una situazione molto complessa. Ci sono varie emergenze diverse. Adesso la cosa importante è che si fermi, questo riguarda il tema del maltempo e delle eventuali frane”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, arrivata in prefettura a Ravenna dopo aver visitato diverse zone colpite dall’alluvione in Romagna.

“Ho trovato una situazione in cui c’è bisogno di molto lavoro, ma ho trovato anche cittadini molto orgogliosi che stavano al lavoro e che dicevano ‘ci rimettiamo in piedi’ – ha aggiunto Meloni -. Questo è molto importante. Ho trovato anche tantissimi ragazzi giovanissimi che arrivavano dappertutto a dare una mano perché l’Italia tira fuori il suo meglio in queste situazioni”. “C’è stata suspance su dove dovessi andare. Non volevo crearla, ma questo non è il momento delle passarelle, sono scesa così a caso” nelle zone più colpite dall’alluvione. “Se avessi comunicato i posti non saremmo riusciti” a incontrare la popolazione. “Mi sono anche commossa. Ho trovato tanta gente commossa, per la tragedia che viveva ma anche commossa di speranza”. Così Meloni a Ravenna dopo aver visitato diverse zone colpite dall’alluvione in Romagna.

In precedenza, il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini e la premier si erano incontrati nel primo pomeriggio a Forlì. Successivamente hanno visitato un’area colpita a Faenza.