Erri de Luca firma la nuova immagine del Giffoni Film FestivalRoma, 12 mag. (askanews) – Lo scrittore Erri De Luca firma l’idea del manifesto della 53esima edizione del Giffoni Film Festival. L’immagine, presentata agli Internazionali di Tennis BNL d’Italia di Roma, è stata realizzata graficamente dal direttore artistico Luca Apolito e vede le dita di una mano rappresentare i cinque sensi, portatori di un messaggio: la forza è figlia della consapevolezza che bambine e bambini, ragazze e ragazzi sono “indispensabil””, perché senza la loro energia, la loro visione, i loro sogni, non ci sarebbe un presente e neppure un futuro.
Nasce così da qui l’immagine per raccontare “Indispensabili”, il tema del festival che vedrà protagonisti oltre 6mila juror provenienti da 30 nazioni. Erri De Luca, da anni protagonista delle giornate di Giffoni, sarà tra gli ospiti del festival insieme a un altro grande talento della cultura italiana. Durante l’incontro a Roma, è stata annunciata anche la presenza di un altro grande nome del cinema italiano, Antonio Albanese, pronto a confrontarsi con i ragazzi il 25 luglio.
Endless Journey, Milano vista attraverso uno smartphone MotorolaMilano, 12 mag. (askanews) – Il design come caratteristica peculiare di Milano nel mondo. Parte proprio da qui la mostra fotografica organizzata da Motorola in collaborazione con Tiziano Demuro e Sergio Raffaele, autori del progetto Under Milano. Da sempre brand attento al design, con i propri device, mix perfetto di bellezza estetica e performance, Motorola ha deciso di celebrare la edge 40 family con una mostra, valorizzando così il comparto fotografico di alta qualità che caratterizza la nuova gamma di smartphone, in grado di scattare fotografie in qualsiasi condizione di luce.
La protagonista della mostra è proprio la community del design che ha riempito Milano dal 17 al 23 aprile, dando vita alla mostra “Endless Journey. La bellezza è ovunque”, visitabile in Spazio Lenovo (Corso Matteotti 10, Milano) a partire da venerdì 12 maggio fino a domenica 28 maggio. Le fotografie che compongono il percorso di visita della mostra sono state scattate interamente con l’ultimo smartphone top di gamma del brand, motorola edge 40 pro, parte della edge 40 family.
La edge 40 family è composta da motorola edge 40 pro e motorola edge 40, due smartphone dalle caratteristiche uniche e dal design iconico. Motorola edge 40 pro, smartphone premium della edge 40 family, si distingue proprio per il suo design curvo “endless edge”, ma sono tante le caratteristiche che hanno reso questo prodotto il compagno perfetto per i fotografi, autori della mostra, come il sistema a tripla fotocamera ad alta risoluzione con un numero di pixel di messa a fuoco 32 volte superiore rispetto al PDAF tradizionale, per prestazioni più rapide e precise in qualsiasi condizione di luce. Motorola edge 40 è il secondo componente della famiglia, un device che vanta feature avanzate come il display curvo, il caricatore da 68W per una ricarica ultrarapida, una potente fotocamera da 50MP con ampia apertura focale f/1.4, la certificazione IP68 per la protezione all’immersione e a polvere e acqua, senza dimenticare un design elegante e curato nei minimi dettagli. A scattare le immagini sono stati Tiziano Demuro e Sergio Raffaele, i due fotografi autori del progetto Under Milano. Il loro luogo d’elezione per scattare è la metropolitana, capolavoro del design milanese: è lì che la loro estetica urbana si esprime al meglio. Under Milano sceglie, infatti, di rappresentare la registrazione dell’accadere, il dettaglio quasi trascurabile che esprime però – con una forza inaspettata – il passaggio delle vite di milioni di persone, intrecciandosi a quella dello spettatore. Un nuovo capitolo del progetto Under Milano è stato scritto con “Endless Journey. La bellezza è ovunque”. Attraverso 32 immagini scattate con il nuovo smartphone motorola edge 40 pro, la mostra racconta quella moltitudine di segni, gesti, dettagli e spazi che, nella vita d’ogni giorno, l’occhio non riesce a catturare.
“Motorola guarda da sempre con attenzione al mondo del design, e la nuova gamma edge 40 dimostra, tra le altre cose, il nostro impegno nel creare prodotti che uniscano la cura dei dettagli, la ricerca del bello e l’innovazione nei materiali.”, dichiara Giorgia Bulgarella, head of marketing di Motorola Italia. “edge 40 pro ed edge 40, oltre al design, si distinguono anche per un comparto foto di ultima generazione in grado di cogliere ogni sfumatura, come dimostra questa mostra realizzata interamente con edge 40 pro, grazie agli artisti di Under Milano”. “Da 5 anni Under Milano raccoglie dettagli, gesti, spazi della metropolitana milanese. Durante l’ultima Design Week abbiamo continuato la nostra ricerca sperimentando le possibilità del nuovo edge 40 pro.” sottolineano Tiziano Demuro e Sergio Raffaele di Under Milano. “Le stazioni, i vagoni, le scale mobili, i lunghi corridoi che collegano una linea a un’altra non sono solo luoghi di passaggio ma diventano teatro di piccole storie quotidiane che si consumano in assoluto silenzio e rivelano a uno sguardo più attento momenti di bellezza”.
A Verona debutta “Essere Franca”, performance per ricordare RameRoma, 12 mag. (askanews) – Mercoledì 17 maggio va in scena al Teatro Camploy di Verona la prima nazionale di “Essere Franca”, performance di musica e parole sulla straordinaria vita di Franca Rame. La vocalist jazz e regista Filomena Campus fa luce sulla vita dell’attrice e autrice teatrale italiana che fu anche drammaturga, regista, produttrice, archivista, attivista, e senatrice.
Oggi Rame è ricordata soprattutto per il lavoro teatrale che ha creato con il marito e collaboratore, l’artista e premio Nobel Dario Fo. L’evento si inserisce nel programma del convegno internazionale “Franca Rame, non solo attrice” promosso da Università Cattolica del Sacro Cuore, Dipartimento di Culture e Civiltà – Università di Verona, Fondazione Dario Fo e Franca Rame. La performance di Campus è un omaggio a una grande artista e amica. Presenta una lettera a Dario Fo che Franca Rame pubblicò pochi mesi prima di morire, intrecciata a brevi monologhi comici di Rame, estratti da interviste, arrangiamenti di canzoni popolari di Fo e Rame, e composizioni jazz inspirate a Franca, scritte da Campus insieme al pianista inglese Steve Lodder.
Lo spettacolo esplora il rapporto tra improvvisazione vocale e improvvisazione teatrale, che era uno dei molti talenti di Rame, nata in una famiglia di attori viaggianti con radici nella Commedia dell’Arte. Questo progetto fa parte del dottorato di ricerca di Campus su Franca Rame alla Royal Central School of Speech and Drama, sponsorizzato dal LAHP (London Arts and Humanities Partnership).
Caro affitti, Bandecchi (Ap): Stato ha dovere di intervenireRoma, 12 mag. (askanews) – “Il caro affitti è un problema che attanaglia da anni le famiglie che mandano i loro figli a studiare fuori dalla propria città; i costi sono sempre più alti e alla fine in molti rinunciano a frequentare corsi nelle università scelte. Senza dubbio è un buon inizio quanto messo a disposizione dal Governo con l’erogazione di 660 milioni di euro per alloggi e posti letto, ma non basta, occorre fare ancora molto. Lo Stato ha il dovere di mettere a disposizione servizi alla portata di tutti”. Così Stefano Bandecchi, coordinatore nazionale di Alternativa Popolare, candidato sindaco al comune di Terni e patron di UniCusano.
“Da tempo nell’ateneo che ho fondato ho messo a disposizione degli studenti alcune agevolazioni sia negli alloggi che nei pasti, perché ritengo doveroso garantire il diritto allo studio andando in contro alle esigenze degli studenti e delle loro famiglie. Gli investimenti in istruzione e formazione universitaria sono essenziali per un Paese che guarda al suo futuro”, ha aggiunto.
Esce protocollo 2023 del Cons. Conegliano Valdobbiadene Prosecco DocgMilano, 12 mag. (askanews) – Il Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg rilascia l’edizione 2023 del Protocollo Viticolo. Il documento, sottoscritto da una commissione di esperti, sarà distribuito a tutti i viticoltori per tutelare il territorio di produzione e salvaguardare la salubrità dei suoi prodotti. Sin dalla sua prima edizione, l’obiettivo del Protocollo “è condurre il viticoltore verso una difesa del vigneto basata sui principi della viticoltura sostenibile e, grazie all’introduzione di nuovi aspetti legati alla gestione agronomica del vigneto, guidarlo verso una agricoltura rigenerativa”.
“Nel documento che abbiamo pubblicato e che sarà distribuito quest’anno, abbiamo confermato le linee guida in essere in termini di sostanze consentite dalla Regione e che noi valutiamo in base alle diverse ‘frasi di rischio’” dichiara, il direttore del Consorzio, Diego Tomasi, aggiungendo che “il nostro Protocollo viticolo, più restrittivo rispetto alle leggi regionali, si arricchisce anche di nuovi approfondimenti utili ai viticoltori e suggerimenti per gestire in modo sempre più sostenibile i vigneti: a partire dal suolo, la biodiversità, la gestione dell’acqua per concludere con l’equilibrio del vigneto.”. Il Protocollo Viticolo del Consorzio di Tutela è ancora oggi il documento su cui si basano i regolamenti di polizia rurale dei 15 comuni della denominazione. Si apre con la parte dedicata all’analisi dei prodotti fitosanitari autorizzati in viticoltura secondo il principio della classificazione in base alla cosiddetta “frase di rischio” al fine di optare solo per quelle formulazione ritenute più sicure per l’uomo e per l’ambiente. La classificazione avviene in base alle informazioni contenute nelle etichette dei prodotti, e ad ogni classe è assegnato un colore per identificare il livello di impatto ambientale: verde sta per “preferibile”, giallo per “attenzione” e rosso “autorizzato dalla Regione ma sconsigliato dal Consorzio”.
Nell’edizione 2023 il Protocollo Viticolo si sviluppa anche in capitoli dedicati ai temi più stringenti per la gestione integrata del vigneto a partire dal capitolo dedicato al suolo e alla sostanza organica, proseguendo con un approfondimento su biodiversità del sopra e sottosuolo, passando per un focus sulla confusione sessuale e gli antagonisti naturali fino al Valore delle api in vigneto. Tutto questo per un vigneto più plastico, meno legato agli input esterni e difeso su rigorose basi tecniche. “Per promuoverne ancor più l’adesione e per coinvolgere sempre di più i viticoltori” sottolinea la presidente del Consorzio Elvira Bortolomiol, concludendo che “il Consorzio organizzerà dal mese di giugno tre serate tecniche formative sugli argomenti del documento, e inoltre divulgheremo due volte all’anno uno speciale tecnico dedicato agli agricoltori, che conterrà le linee tecniche da seguire nella gestione dei vigneti e del territorio”.
Prigozhin candidato a presidenziali russe? Spunta il manifestoMilano, 12 mag. (askanews) – Lo aveva già annunciato, poi smentito ma ora con lo slogan “Devi colpire nel segno, devi essere onesto” ha evidentemente già pronta una campagna elettorale: sul Web si sta diffondendo un battage “pubblicitario per il candidato alla presidenza (russa) Evgeny Prigozhin”. E secondo l’ormai ben noto stile del personaggio, dopo aver lanciato il sasso, ritira la mano: “Persone sconosciute hanno lanciato un sito Web e hanno cercato di acquistare pubblicità per il loro progetto da metà marzo” si legge sul suo canale Telegram.
Vero è che manca poco meno di un anno alle prossime elezioni presidenziali in Russia, previste per il 17 marzo 2024, e il Cremlino avrebbe già iniziato a prepararsi. Come anche il più papabile degli outsider: Prigozhin appunto. Non a caso alcune fonti vicine al Cremlino hanno detto nei giorni scorsi al media di opposizione russa Meduza: Prigozhin ha oltrepassato le “linee rosse” con le sue dichiarazioni (e insulti a Vladimir Putin) e “se continua così, le forze di sicurezza ufficiali lo fermeranno sicuramente”.
Sul sito web del “candidato presidenziale” Prigozhin, il padrone dei mercenari della Wagner è descritto come “una persona che non venderà la Russia per castelli europei e conti bancari americani. Prigozhin non si è inchinato ai proiettili della Nato! Né si inchinerà ai diplomatici americani!”. Il tutto mentre a Bakhmut, città fortezza ucraina dove i suoi uomini hanno combattuto per oltre 400 giorni, la controffensiva di Kiev comincia a dare i primi risultati. Il presunto programma elettorale dell’ex “cuoco di Putin” si ispira a concetti già usati e usurati dall’attuale leadership al potere. Il sito del “candidato” afferma infatti che i cittadini della Russia sono “portatori di una spiritualità russa unica, di un carattere russo unico” e che la Russia stessa è “un paese unico in cui vivono persone uniche”.
“Ufficialmente, Evgeny Prigozhin non commenta” si legge sul canale. Ma sembra proprio che alcune previsioni di politologi russi, come Aleksey Mukhin a gennaio, fossero azzeccate.
Al via la terza edizione di Hip Hop Cinefest tra cinema e musicaRoma, 12 mag. (askanews) – Al via dal 13 al 14 maggio al Nuovo Cinema Aquila di Roma la terza edizione Hip Hop Cinefest, unico evento italiano e uno dei cinque al mondo dedicato alle storie scritte, prodotte e dirette da amanti della cultura Hip Hop, passando per tutti i generi cinematografici compresi quelli sperimentali.
Nell’anno in cui si festeggia il cinquantennale della nascita della cultura Hip Hop, l’evento vuole contribuire alla conservazione di questo patrimonio anche attraverso la prospettiva cinematografica. Il contest coinvolge 102 progetti selezionati da 32 paesi, 31 documentari, 4 lungometraggi di finzione, 2 cortometraggi di finzione, 16 progetti sperimentali, 4 progetti web e 43 videoclip musicali. Tra le opere in concorso i documentari: “Top Nine. A Story of the B-boy Crew” di Manas Sirakanyan dalla Russia, dai primi passi alle vittorie mondiali di una delle crew di break dance che ha fatto la storia negli ultimi 20 anni, “Ghettomoto” ambientato in Kenya diretto dalla regista australiana Isabella Brown, un viaggio di riscoperta di radici cultura e politica attraverso gli occhi del rapper Tim Mwaura. Tra i lungometraggi “I don’t wanna dance” dell’olandese Flynn von Kleist, la storia di un teenager aspirante ballerino alla ricerca della felicità.
Tra i progetti sperimentali “Creatura” dal Canada dei registi Ford Mckeown Larose e Phethsari Pathammavong, un progetto che esplora il concetto di genesi ed evoluzione in un universo post apocalittico; per i best of the web “Barre aperte” del rapper italiano Francesco Kento Carlo, una web series girata negli istituti penali per minorenni di Milano e Airola; tra i corti “El Golpe – The Hit” di Marc Ginale dal Venezuela, che tratta il tema della corruzione di un paese in crisi. Tra i videoclip musicali “Day night” del regista tunisino Yungraven per i Dable De. I progetti selezionati saranno trasmessi in streaming gratuito sulla piattaforma filmocracy.com nelle due settimane precedenti al festival (1-14 maggio). Oltre alle proiezioni cinematografiche, l’evento organizzato con il supporto dell’Ambasciata e Consolato Generale dei Paesi Bassi all’interno del programma Futuro Presente, prevede anche mostre d’arte urban, workshop dedicati ai più piccoli sul writing, conferenze con relatori internazionali e DJ set.
Piotta, arriva il nuovo singolo “Tutti a…” e il tour estivoRoma, 12 mag. (askanews) – “Tutti a…” è il titolo del nuovo singolo di Piotta disponibile da venerdì 12 maggio in tutte le piattaforme digitali pubblicato da La Grande Onda con distribuzione della multinazionale spagnola Altafonte.
Dopo l’ultimo album del 2020 scelto come colonna sonora della serie TV Suburra, Piotta torna con un nuovo singolo, che anticipa il suo prossimo lavoro. Superate le atmosfere cupe degli ultimi album e una serie di vicissitudini personali che hanno influito sulle scelte artistiche del musicista, con questo nuovo lavoro Piotta volta nuovamente pagina. I ritmi tornano incalzanti, il testo vibra di quell’ironia che lo ha fatto apprezzare in questi anni al pubblico di almeno tre generazioni. BPM trascinanti e ritmi solari accompagnano questa liberazione fisica e verbale. Una risposta irriverente alle avversità della vita, fosse anche solo quelle di una mattina feriale, in quei risvegli fatti di corse contro il tempo e cento imprevisti. “Tutti a…” è uno sfogo personale ma anche una sorta di terapia collettiva. Una cura musicale contro le avversità della vita, mutuata anche dall’insegnamento paterno, che come ha raccontato nel suo ultimo libro “Il primo re(p)” (Il Castello, ottobre 2022), viene ricordato affettuosamente come un “filosofo di strada”.
La produzione è del duo Francesco Santalucia e dello stesso Piotta, accoppiata che ha già firmato la HIT “7 vizi Capitale” e il singolo “Solo per noi”. Una combo che unisce rap, synth vintage, chitarre funk, e suoni multietnici da Roma est fino a Barcellona. Il videoclip che accompagna il singolo è stato girato da Rodolfo Gusmeroli e coprodotto da Borotalco TV. Un piccolo grande omaggio al cult movie “Grand Budapest Hotel” di Wes Anderson, dove il surreale concierge è qui interpretato dallo stesso Piotta, che interagisce con i clienti nel suo Surf Hotel, tra arrivi e partenze. Uno spaccato di oggi, tra vizi e virtù, tra tic e social, tra clichè, curiosi personaggi e i camei di Saturnino, DJ Aladyn, Tonino Carotone e Le Bambole di Pezza.
Con questa pubblicazione, Piotta annuncia anche il tour estivo che lo porterà in giro per tutta Italia assieme alla band. Oltre due ore di show dove proporrà le sue HIT, gli storici pezzi rap e alcune novità ed anteprime dal nuovo album di imminente pubblicazione. Le date del tour in continuo aggiornamento: 3/6 Mood Summer Parco fluviale Rende (CS), 17/6 Skilla Day – Volume 5 Fiumicino (RM), 30/6 Green-Volley Teor 2023 Teor (UD), 6/7 Rock n’ beer San Genesio ed Uniti (PV), 7/7 Baffest Erbusco (BS), 16/7 Kilometrozero extended – Summer Edition Piancavallo (PN), 11/8 Rocha Club Roccella Ionica (RC), 19/8 Sciancarnevale Castiglione Chiavarese (GE), 14/8 Summercrock Festival Borghetto (PD) e 2/9 Palio del Vecchio Mercato Montebelluna (TV).
”Londono Ko”, fuori il nuovo album della maliana Fatoumata DiawaraRoma, 12 mag. (askanews) – Venerdì 12 maggio è uscito per Wagram Music “London Ko”, nuovo album di Fatoumata Diawara, cantautrice, chitarrista e attrice originaria del Mali. Con questo lavoro Fatoumata Diawara continua a reinventare la musica africana tradizionale, dopo averci portato alle sue radici mandinka in progetti come “Maliba” e “Le Vol du Boli” di Abderrahmane Sissako. Uno stile personalissimo, il suo, consacrato dall’ultimo disco in studio, “Fenfo”, che le è valso la nomination ai Grammy Awards e ai Victoires de la Musique nel 2019.
Con “London Ko” l’artista africana, voce intensa nel panorama internazionale della world music, ci immerge nuovamente nel suo universo eclettico e all’avanguardia, unendo le forze con Damon Albarn (Gorillaz, Blur), che co-produce alcuni brani dell’album e si esibisce con lei nel singolo Nsera. Una musica che porta contemporaneamente colori diversi, dall’afrobeat al jazz, pop, electro e persino hip hop. “Ho messo tutto il mio amore, la mia anima e il mio corpo nel processo creativo di questo album”, ha scritto. Più acuta che mai con le parole, la cantante trova un equilibrio perfetto tra suoni sintetici e ritmi tradizionali maliani. Il brano “Damb”e (che può essere tradotto come “I valori della tradizione”) espone chiaramente le intenzioni di Fatoumata Diawara come artista: non si limita a criticare, ma porta idee nuove.
Fatou gioca anche con gli spazi geografici, come si evince dal titolo dell’album. Un neologismo che è anche simbolo della sua collaborazione con Damon Albarn, che dà vita a un nuovo mondo, una fusione tra Bamako e Londra. Un cenno alla ricchezza della mescolanza, all’apertura all’altro e all’importanza dell’interculturalità. Tra questi, due stelle nascenti del continente africano: il rapper ghanese M.anifest nel brano “Mogokan” (“Gossip”) e la nuova voce dell’afrobeat nigeriano, Yemi Alade, in “Tolon” (“A call to celebration”). In “Blues” è il virtuoso cubano del pianoforte Roberto Fonseca, che non ha bisogno di presentazioni, a rendere omaggio a chi non vediamo.
Infine, Fatou si riunisce con il suo vecchio compagno di tournée di Lamomali, -M-, (con cui ha lavorato anche in Fenfo), per due brani. “Massa Den” è un’ode all’amore, un delizioso mix della sua voce e della sua chitarra con i suoni brillanti di -M-. Nel brano “Sete”, il clamoroso elogio delle donne viene elevato dal Brooklyn Youth Chorus, un coro americano composto da bambini di ogni provenienza. In occasione di questa nuova uscita, sono già programmati una serie di concerti in alcune città degli Stati Uniti e in Europa. In Italia, Fatoumata Diawara arriverà il 13 luglio al Ravenna Festival, l’11 agosto al Locus Festival di Locorotondo, il 19 novembre all’Auditorium Parco della Musica per il Romaeuropa Festival, il 20 novembre al festival H/Eearthbeat Festival al Teatro Puccini Firenze.
G7 Hiroshima, Ucraina sarà uno dei temi centraliRoma, 12 mag. (askanews) – L’Ucraina sarà uno dei temi centrali del G7 che si terrà dal 19 al 21 maggio a Hiroshima, in Giappone, anche grazie al fatto che il presidente Volodymyr Zelensky prenderà parte a distanza al vertice. L’ha spiegato oggi una fonte informata giapponese, precisando che quella ucraina è una questione globale che ha un impatto anche sulle prospettive future dell’Indo-Pacifico.
La comunità internazionale è a un “punto di svolta storico”, dopo la pandemia e con l’”aggressione russa nei confronti dell’Ucraina che ha scosso le fondamenta dello stato di diritto e dell’ordine internazionale”. Zelensky parteciperà online al G7 e ci si attende che “il G7 mostri forte solidarietà, offrendo il massimo sostegno”. La presidenza di turno giapponese vuole “dimostrare la ferma determinazione del G7 nel confermare l’ordine internazionale basato sullo stato di diritto e che respinge ogni tentativo unilaterale di modificare lo status quo con la forza, con la coercizione o con la minaccia di usare le armi nucleari, come la Russia ha fatto”.
Questa enfasi sul no alle modifiche unilaterali dello status quo, dal punto di vista di Tokyo, ha anche lo scopo di fare da “deterrente per ogni possibile tentativo futuro di modificare unilateralmente lo status quo, per esempio in Asia o ovunque possa essere”. Il discorso tra i Sette, insomma, verterà sull’Ucraina, ma nella prospettiva giapponese, cioè di un paese asiatico”, con un’attenzione alle possibili ricadute sull’Indo-Pacifico. “Naturalmente Taiwan è uno di questi temi, anche se ovviamente non è citato. Per il mio personale punto di vista, lo Stretto di Taiwan potrebbe essere la prossima Ucraina”, ha spiegato la fonte. La Cina considera Taiwan parte integrante del suo territorio. Nell’ultimo anno Pechino ha fortemente aumentato la pressione militare nei confronti dell’isola. Dopo la visita dell’allora speaker della Camera dei rappresentanti Usa Nancy Pelosi a Taipei, la Cina ha risposto con esercitazioni a fuoco vivo. Inoltre, usando il pretesto della visita di Pelosi, Pechino ha per la prima volta superato con i suoi aerei la linea mediana del cielo sullo Stretto di Taiwan. Questo fatto è ormai diventato la normalità: “la Cina sostanzialmente – spiega la fonte – ha cambiato lo status quo”.
Per questo il G7 dovrebbe mandare il “forte messaggio che questo non sarà tollerato e non è nell’interesse della Cina”. Su questo tema, tutti i paesi del G7 “sono sulla stessa pagina”, secondo la fonte: anche la Francia, il cui presidente Emmanuel Macron ha detto recentemente che l’Europa non può essere “vassalla” degli Stati uniti sulla questione taiwanese, in realtà non ha cambiato la sua posizione ufficiale ed è sulla medesima linea.