Il Papa è vigile ma le sue condizioni restano criticheRoma, 23 feb. (askanews) – “Le condizioni del Santo Padre permangono critiche; tuttavia da ieri sera non ha presentato ulteriori crisi respiratorie. Ha effettuato le due unità di emazie concentrate con beneficio e con risalita del valore di emoglobina”. Lo riferisce il bollettino vaticano sulle condizioni di salute di Papa Francesco, ricoverato al Gemelli.
“Stabile è rimasta la piastrinopenia; tuttavia alcuni esami sanguigni dimostrano una iniziale, lieve, insufficienza renale, allo stato sotto controllo. Prosegue l’ossigenoterapia ad alti flussi attraverso le cannule nasali”, si legge nel bollettino. Il Santo Padre, informa il Vaticano, “continua ad essere vigile e ben orientato. La complessità del quadro clinico, e l’attesa necessaria affinché le terapie farmacologiche possano dare qualche riscontro, impongono che la prognosi resti riservata. Nel corso della mattina, presso l’appartamento allestito al 10° piano, ha partecipato alla Santa Messa, insieme a quanti in questi giorni di degenza si prendono cura di lui”.
Ucraina, Costa: 6 marzo consiglio europeo straordinario a BruxellesRoma, 23 feb. (askanews) – Il presidente del Consiglio europeo, António Costa, ha convocato uno Consiglio europeo straordinario che si terrà il 6 marzo a Bruxelles. Gli argomenti all’ordine del giorno saranno Ucraina e difesa europea. Lo annuncia lo stesso Costa in un post su X.
“Stiamo vivendo un momento decisivo per l’Ucraina e la sicurezza europea. Nelle mie consultazioni con i leader europei, ho sentito un impegno condiviso per affrontare queste sfide a livello UE: rafforzare la difesa europea e contribuire in modo decisivo alla pace nel nostro continente e alla sicurezza a lungo termine dell’Ucraina. Continuerò a lavorare insieme a von der Leyen e a tutti gli Stati membri per essere pronto a prendere decisioni il 6 marzo”, afferma Costa.
Rugby, troppa Francia per l’Italia: all’Olimpico è 24-73Roma, 23 feb. (askanews) – La Francia batte l’Italia 73-24 allo Stadio Olimpico nella terza giornata del Sei Nazioni 2025. Gli Azzurri provano a reggere il ritmo indiavolato nei francesi ma cedono nella ripresa alle magie di Dupont (player of the match) e alle sgroppate di Bielle-Biarrey, Barré e Attissogbé. La squadra di Quesada va a segno tre volte con Menoncello, Brex e Paolo Garbisi ma non basta. La Francia conquista 5 punti, l’Italia tornerà in campo domenica 9 marzo a Twickenham contro l’Inghilterra.
La Francia parte subito forte, con un pallone recuperato da Cros sulla ricezione azzurra dal calcio d’inizio che frutta il primo calcio di punizione della partita. La squadra di Galthié va in rimessa laterale ma sbatte contro un’ottima difesa azzurra: decisivo il placcaggio di Brex che fa scoppiare il pallone dalle mani di Barré. I primi minuti, come da copione, vedono i Blues subito attivi in attacco, ma la squadra di Quesada mostra ancora una volta un’ottima solidità difensiva. Col pallone in mano l’Italia riesce subito ad imporre un buon ritmo, e al minuto numero 8 guadagna il primo calcio di punizione della sua partita per un fuorigioco di Moefana che va a pressare Page-Relo quando sta ancora tirando fuori il pallone dalla ruck. Allan ci prova da metà campo ma il pallone scorre a lato. La Francia risponde una bella accelerazione di Attissogbé, che supera Gesi con un calcetto e poi serve Barrè che vola in mezzo ai pali, ma la meta è annullata per un passaggio in avanti di Ramos sull’ala francese. Si riparte da una mischia ordinata, dalla quale gli Azzurri ottengono un calcio libero: Page-Relo gioca veloce su Garbisi che allarga su Brex, pallone servito a Menoncello che arriva come una scheggia e brucia Barassi sulla corsa. Allan trasforma per il 7-0.
La risposta della Francia è affidata a un bel loop di Leo Barré, arginato dalla difesa italiana dentro i 22. L’azione continua con Dupont che sposta il gioco verso il centro, poi Guillard parte dalla base del raggruppamento e sorprende la difesa azzurra, marcando per il 7-7. L’Italia ritorna subito davanti con il piede di Allan, che mette dentro i punti del 10-7 dopo un placcaggio senza palla su Lorenzo Cannone. Gli Azzurri perdono però Fischetti per infortunio dopo 17 minuti, al suo posto Spagnolo. Dall’altra parte è Barré a mettere sotto pressione Allan con un bel calcetto nell’angolo, l’azzurro viene riportato in area di meta da Attissogbé e la Francia guadagna una mischia ai 5 metri. Sull’azione successiva Dupont innesca con un calcio nell’angolo la corsa di Bielle-Bierrey, che non arriva in tempo sul pallone. C’era però un vantaggio, e sulla penaltouche successiva la maul francese avanza e va oltre con Mauvaka. Ramos trasforma per il 10-14. Al 19′ la terza meta arriva ancora da un’iniziativa di Barré, che con un offload innesca la corsa di Bielle-Biarrey sul lato destro che nel 2 contro 1 serve Dupont per la marcatura del 21-10. L’Italia però reagisce subito: Capuozzo riparte palla in mano, scivola ma nonostante l’equilibrio precario mette a sedere Dupont e apre un’autostrada nella metà campo francese, Ruzza arriva in sostegno e con un passaggio visionario incrocia verso l’interno per l’accorrente Brex: meta in mezzo ai pali e 21-17.
In Germania segnali di affluenza alle urne più alta rispetto al 2021Milano, 23 feb. (askanews) – L’affluenza alle urne alle elezioni federali in Germania è stata significativamente più alta rispetto al 2021, almeno nei seggi elettorali fino alle 14. Nel primo pomeriggio di domenica, circa il 52 percento degli aventi diritto al voto aveva espresso il proprio voto, secondo i media tedeschi.
A questo punto, nel 2021, la cifra era solo del 36,5%. Tuttavia, nel 2021, a causa della pandemia di coronavirus, il numero di votanti per posta ha raggiunto un livello record: questo dato non viene preso in considerazione nei risultati intermedi. È quindi difficile fare affermazioni in merito all’andamento complessivo dell’affluenza alle urne. Ciononostante, l’affluenza alle urne quest’anno è notevolmente più alta rispetto al 2017, quando ben il 41 percento degli aventi diritto aveva espresso il proprio voto al seggio entro le ore 14.
La partecipazione è stata eterogenea nei diversi stati federali, ma spesso si sono registrati aumenti significativi rispetto alle ultime elezioni federali di tre anni fa. A livello nazionale, l’affluenza alle urne nel 2021 si è attestata al 76,4%.
Meloni: omaggio all’eroica resistenza del popolo ucrainoRoma, 23 feb. (askanews) – “Gentilissimo presidente, a nome del presidente del Consiglio la ringrazio per le sue gentili parole. Sostenere l’Ucraina e il popolo ucraino significa sostenere la difesa della libertà. Purtroppo, a causa di impegni istituzionali, il presidente del Consiglio non potrà partecipare alla manifestazione del 23 febbraio. La prego tuttavia di veicolare la sua convinta intenzione di rendere omaggio all’eroica resistenza del popolo ucraino anche in occasione di questo terzo anniversario, analogamente a quanto ha fatto lo scorso anno di persona a Kyiv”. Lo scrive Fabrizio Saggio, consigliere diplomatico della premier Giorgia Meloni, in una lettera indirizzata a Oles Horodetskyy, presidente associazione cristiani ucraini in Italia, in occasione della manifestazione per il terzo anniversario della guerra in Ucraina in corso a Roma. Horodetskyy aveva invitato la premier a partecipare all’evento.
Meloni: omaggio alla eroica resistenza del popolo ucrainoRoma, 23 feb. (askanews) – “Gentilissimo presidente, a nome del presidente del Consiglio la ringrazio per le sue gentili parole. Sostenere l’Ucraina e il popolo ucraino significa sostenere la difesa della libertà. Purtroppo, a causa di impegni istituzionali, il presidente del Consiglio non potrà partecipare alla manifestazione del 23 febbraio. La prego tuttavia di veicolare la sua convinta intenzione di rendere omaggio all’eroica resistenza del popolo ucraino anche in occasione di questo terzo anniversario, analogamente a quanto ha fatto lo scorso anno di persona a Kyiv”. Lo scrive Fabrizio Saggio, consigliere diplomatico della premier Giorgia Meloni, in una lettera indirizzata a Oles Horodetskyy, presidente associazione cristiani ucraini in Italia, in occasione della manifestazione per il terzo anniversario della guerra in Ucraina in corso a Roma. Horodetskyy aveva invitato la premier a partecipare all’evento.
MIPEL, vetrina globale per il Made in Italy della pelletteriaMilano, 23 feb. (askanews) – Un settore importante del Made in Italy, che vive un momento complesso, ma continua a rappresentare un comparto cruciale per l’Italia. In Fiera Milano a Rho la 127esima edizione di MIPEL, la fiera dedicata alla pelletteria e all’accessorio moda, dà spazio e visibilità alle proposte Autunno-inverno 2025-2026 di brand storici ed emergenti, sia italiani sia internazionali.
“Abbiamo 200 brand – ha detto ad askanews Claudia Sequi, presidente di Assopellettieri e di MIPEL – che sono qui in esposizione nel nostro salone, con proposte molto diverse, da aziende più piccole a marchio proprio, ad aziende più strutturate con una identità di brand più evidente, ma tutte rappresentano il panorama della pelletteria italiana. E quello che mi preme sottolineare è che è da qui da questi espositori, da questi imprenditori che nasce il successo e l’importanza del Made in Italy”. Il 2024 per il settore è stato un anno difficile, seguito ai fenomeni di rimbalzo e ripresa post pandemici. “Che la situazione sia complessa – ha aggiunto Danny D’Alessandro, direttore di Assopellettieri e di MIPEL – è testimoniato e rappresentato da due dati inequivocabili: -8,9% di fatturato nel preconsuntivo 2024, -22,6% della produzione industriale. Numeri complessi, numeri difficili, numeri che evidentemente trovano riscontro in circa il più 130% di ore di cassa integrazione autorizzate. nel 2024 rispetto al 2023. Un sistema che evidentemente sta vivendo un momento di crisi che da congiunturale è diventato strutturale per tutta una serie di ragioni, geopolitiche innanzitutto”.
I conflitti in corso in diverse parti del mondo hanno pesato sul comparto della pelletteria, ma forse ancora di più ha inciso un forte cambiamento di abitudini d’acquisto dei consumatori. Temi sui quali Assopellettieri si confronta e cerca, anche grazie all’opportunità di MIPEL, di trovare nuove soluzioni. “Una realtà complessa in questo momento – ha dato ancora D’Alessandro – però la nostra impostazione ci porta a dire: capiamo qual è la realtà dei fatti per cercare di superarla”. E la fiera milanese è anche un momento nel quale il saper fare tipico del Made in Italy si coniuga con l’innovazione, oltre che un’occasione di presentare novità. “Prima di tutto un laboratorio che si chiama MIPEL Factory e che è la rappresentazione di un laboratorio di pelletteria, vero – ha concluso la presidente Sequi – e questo dà la possibilità al visitatore o comunque a chi vive questo mondo di toccare con mano come si creano dei piccoli oggetti, facendo poi anche una personalizzazione, quindi per andare a spiegare quello che è il connubio nel nostro mondo tra l’artigianalità e la tecnologia, la digitalizzazione. Quindi tutto quello che sono le novità tecnologiche, che sia l’intelligenza artificiale, che sia sistemica con riconoscimento visivo delle operazioni, è funzionale all’espressione di una creatività, di un’artigianalità che fanno parte del nostro DNA, quindi un connubio importante”.
Anche in questa edizione MIPEL beneficia grazie al sostegno di Agenzia ICE del progetto incoming di buyer internazionali: sono 27 gli operatori professionali selezionati provenienti da 11 Paesi presenti in manifestazione grazie a questa iniziativa.
Zelensky: pronto “scambiare” la presidenza con l’ingresso nella NatoMilano, 23 feb. (askanews) – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è pronto a lasciare l’incarico di presidente dell’Ucraina in cambio di garanzie di sicurezza. Lo ha dichiarato in una conferenza stampa del 23 febbraio seguita dai media ucraini. “Se c’è bisogno che mi dimetta, sono pronto. Posso scambiare (la mia uscita) con (l’adesione dell’Ucraina) alla NATO se ci sono tali condizioni. Mi concentro sulla sicurezza dell’Ucraina oggi, non tra 20 anni, e non ho intenzione di restare al potere per un decennio”, ha osservato Zelensky, ribadendo di volere il dialogo con Donald Trump.
Zelensky: fare di tutto per raggiungere una vera paceRoma, 23 feb. (askanews) – “Gli ucraini hanno fatto molta strada. E quest’anno dobbiamo fare tutto il possibile e l’impossibile per raggiungere una vera pace, una pace con garanzie di sicurezza per il nostro Stato, con garanzie di dignità e rispetto per tutto il nostro popolo, per tutti coloro che hanno vissuto, vivono e vivranno in Ucraina. Il popolo ucraino merita rispetto, proprio come ogni nazione sulla Terra. E proprio come ogni persona, coloro che stanno combattendo, coloro che hanno cresciuto figli e figlie veramente eroici. Ringrazio ogni combattente ucraino, tutte le famiglie dei nostri difensori e tutti coloro che stanno al fianco dell’Ucraina: grazie per aver mantenuto in vita l’Ucraina”. Lo ha scritto su X il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky.
Von der Leyen: con Macron e Starmer incrollabile sostegno a KievRoma, 23 feb. (askanews) – “Ho avuto un positivo dialogo telefonico questo weekend con Emmanuel Macron e Keir Starmer. Abbiamo parlato del nostro incrollabile sostegno all’Ucraina in termini finanziari e militari”. Lo scrive su X la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
“Abbiamo condiviso gli aggiornamenti sui rispettivi contatti con i partners statunitensi – aggiunge – e abbiamo discusso piani per la difesa e la sicurezza del nostro continente”.