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Tag: askanews

Covid, Rezza: tendenza alla stabilizzazione, bassa circolazione virus

Covid, Rezza: tendenza alla stabilizzazione, bassa circolazione virusRoma, 3 mar. (askanews) – “Questa settimana si osserva un ulteriore lieve diminuzione del numero di casi di Covid-19 nel nostro Paese e il tasso di incidenza si fissa a 45 casi per 100.000 abitanti. Aumenta lievemente invece l’Rt: siamo a 0,94, comunque ben al di sotto della soglia epidemica”. Lo sottolinea il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, nel consueto video del venerdi a commento dei dati sulla situazione epidemiologica nel Paese. “Il tasso di occupazione dei posti di area medica e di terapia intensiva – aggiunge – è rispettivamente a 5,2 e 1,4 per cento, quindi sostanzialmente stabile rispetto alla scorsa settimana. Osserviamo, quindi – conclude – una tendenza globale alla stabilizzazione e un basso livello di circolazione virale”.

Clima, Favero (Pd): Fridays for future scioperano per futuro di tutti

Clima, Favero (Pd): Fridays for future scioperano per futuro di tuttiRoma, 3 mar. (askanews) – “Sono migliaia le ragazze e ragazzi che oggi con i Fridays for Future scioperano per la salvaguardia del pianeta, l’unico che abbiamo, per il primo “Global Strike” del 2023: protestano per il futuro di tutti. Alla politica l’onere di dare risposte, subito. Tante sono le sfide aperte anche nel Veneto: la siccità, lotta al troppo consumo di suolo, la tutela delle acque dall’inquinamento e dal rischio idrogeologico, la qualità dell’aria e la promozione di un’agricoltura sempre più sostenibile, con il minor utilizzo di pesticidi, i diritti sociali che si accompagnano ai diritti ambientali. Il Veneto, insieme alla Lombardia, è purtroppo la tra le prime dieci regioni europee ad essere maggiormente esposte agli effetti del climatico. La fragilità della nostra vetta più alta la Marmolada così come della stessa Venezia sono simboli chiari di ciò che sta accadendo. Al Governo nazionale e regionale, oggi dello stesso colore politico, chiediamo fondi e impegno. Noi, come oltre 40.000 imprenditori veneti che hanno già riconvertito al green le loro produzioni, qualche idea buona la abbiamo. A partire, ad esempio, dallo strumento formidabile delle comunità energetiche rinnovabili”. Così Matteo Favero, responsabile forum Ambiente e Infrastrutture del PD Veneto.

Petrolio, prezzi in netto calo. Wsj: Emirati pensano a lasciare Opec+

Petrolio, prezzi in netto calo. Wsj: Emirati pensano a lasciare Opec+Roma, 3 mar. (askanews) – Prezzi del petrolio in netto calo sul mercato dopo che il Wall Street Journal, in un lungo pezzo sulle difficoltà nei rapporti tra Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, ipotizza che gli Emirati, penalizzati dalle quote produttive decise dall’Opec+, possano lasciare il cartello. Il greggio Brent consegna a maggio cede 1,50 dollari a 83,25 dollari al barile, il Wti consegna ad aprile perde 1,41 dollari a 76,75 dollari al barile.
“All’interno dell’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio, dominata dai sauditi, gli Emirati Arabi Uniti sono obbligati a pompare molto meno delle loro capacità, danneggiando le loro entrate petrolifere. Gli Emirati hanno spinto a lungo per pompare più petrolio, ma i sauditi hanno detto di no, secondo i delegati dell’OPEC” scrive il quotidiano finanziario Usa. “Ora, dicono funzionari emiratini, gli Emirati Arabi Uniti, stanno avendo un dibattito interno sull’uscita dall’OPEC, una decisione che scuoterebbe il cartello e minerebbe il suo potere sui mercati petroliferi globali”.
Wsj spiega: “Gli Emirati si sono scontrati con i sauditi lo scorso ottobre quando l’OPEC+ ha deciso di ridurre drasticamente la produzione di petrolio per sostenere i prezzi. In pubblico, gli Emirati hanno sostenuto il taglio della produzione, ma funzionari statunitensi hanno affermato che hanno detto loro in privato che volevano pompare di più, in linea con i desideri di Washington, ma hanno incontrato la resistenza dell’Arabia Saudita”.

Francofilm, festival film francofono, a Roma dall’8 al 14 marzo

Francofilm, festival film francofono, a Roma dall’8 al 14 marzoRoma, 3 mar. (askanews) – Si terrà dall’8 al 14 marzo il “Francofilm – Festival del film francofono di Roma”, con diciassette proiezioni di lungometraggi e documentari presso l’Institut Français Centre Saint Louis, ideatore dell’iniziativa in collaborazione con il Gruppo delle Ambasciate francofone a Roma. Il programma di questa tredicesima edizione è stato presentato a Villa Bonaparte dall’ambasciatrice di Francia presso la Santa Sede Madame Florence Mangin, alla presenza di ambasciatori e rappresentanti diplomatici di Monaco, Armenia, Belgio, Bulgaria, Canada-Québec, Costa d’Avorio, Niger, Tunisia, Svizzera, Romania, Lussemburgo, Repubblica democratica del Congo. Tutti i film in concorso saranno in versione originale, sottotitolati in italiano.
Il fil rouge che lega i vari film è quello del cambiamento, climatico, sociale, politico, personale. Saranno fuori concorso il film d’apertura “Annie Colère”, di Blandine Lenoir, con Laure Calamy, che tocca il tema dell’aborto, e quello di chiusura, “Youssef Salem a du succès” di Baya Kasmi. Il Gran Premio del Francofilm verrà assegnato dalla giuria ad uno dei seguenti film: “Monaco, des princes et des océans”, “Marcher sul l’eau”, “Au revoir le bonheur”, “Nave bulgara affonda in mare agitato”, “Ashkal”, “La dernier danse”, “La femme du fossoyeur”, “R.M.N.”, “L’employée du mois”, “En route pour le milliard”, “Saules aveugles, femme endormie”, “Zulali”, “Aya”, “Marie, coeur de Roumanie, “Les magnétiques”.

8 marzo, #ilcoraggioèdonna, campagna istituzionale dedicata ad Amini

8 marzo, #ilcoraggioèdonna, campagna istituzionale dedicata ad AminiRoma, 3 mar. (askanews) – #Ilcoraggioèdonna. Dal 6 marzo andrà in onda sulle reti Rai, radio e tv, e sui social, lo spot promosso dalla ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Roccella, ideato e realizzato dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria guidato dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alberto Barachini.
La campagna di comunicazione istituzionale, #ilcoraggioèdonna, celebra la Giornata Internazionale dei diritti della Donna, dedicando questo 8 marzo a Mahsa Amini, morta in Iran dopo essere stata arrestata per aver indossato il velo in modo “non corretto”, e a tutte le donne che lottano per vedere riconosciuti e rispettati i propri diritti fondamentali.
“Essere libere – recita la voce di Pegah Moshir Pour – vuol dire poter studiare e decidere chi diventare. Poter uscire di casa con i capelli scoperti senza paura di essere arrestate o di perdere la vita. Avere l’opportunità di guadagnarsi da vivere e veder riconosciuto, equamente, il proprio lavoro. Vuol dire scegliere di costruire una famiglia in pace, lontano dalla violenza e dalla guerra. Il coraggio è donna come la libertà”.
Lucana di origini iraniane, Pegah Moshir Pour è un’attivista e content creator. Il suo nome è diventato popolare cinque mesi fa, quando, dopo la morte di Masha Amini, in Iran sono esplose delle proteste senza precedenti. Quando aveva 9 anni, Pegah è stata costretta a lasciare Teheran per arrivare in Basilicata assieme alla sua famiglia. In quegli anni, le violenze e la repressione del regime islamico si fecero fortissime, al punto da indurre diverse famiglie a scappare dal paese. Per questa ragione oggi la sua voce è tutta a sostegno delle proteste delle donne e degli uomini, esplose dopo la morte di Masha Amini.

Luiss Business School: nasce a Belluno Advisory board Nordest

Luiss Business School: nasce a Belluno Advisory board Nordest

Berton: pronti a nuovo passo. Abete inaugura cabina regia

Belluno, 3 mar. (askanews) – Si è insediato a Belluno l’Advisory Board della Luiss Business School per il Nordest, organismo che avrà il delicato compito di valorizzare e radicare l’hub veneto delle Dolomiti. “A tre anni dall’avvio della Luiss Business School a Belluno siamo pronti a compiere un nuovo passo per rendere questa iniziativa ancora più attrattiva e strategica”, afferma Lorraine Berton, Presidente di Confindustria Belluno Dolomiti, associazione che per prima ha creduto nella possibilità di portare nel capoluogo dolomitico una delle più prestigiose scuole di alta formazione in Italia e nel mondo. “Il successo dei primi corsi e l’aumento continuo delle iscrizioni ci dice che è stata la scelta giusta, che il nostro territorio può competere con tutti gli altri a patto che si punti sull’eccellenza delle proposte”, sottolinea Berton. Da qui la nascita dell’Advisory Board, presieduto dalla presidente Lorraine Berton, e composto da grandi nomi dell’imprenditoria e del management che supporteranno Luiss Business School nella sfida delle competenze e della crescita del capitale umano, focalizzandosi sulle necessità delle imprese del Nordest.
La presentazione ufficiale della squadra è avvenuta oggi a Palazzo Bembo, sede dell’hub, con gli interventi di Luigi Abete e Raffale Oriani, rispettivamente Presidente e Dean della Luiss Business School.
“Ci tengo ad esprimere il mio personale ringraziamento e quello della Luiss Business School ai membri dell’Advisory Board, ed in particolare alla Presidente Maria Lorraine Berton, per l’impegno che metteranno nel veicolare i valori e le attività della Scuola e dell’Hub di Belluno – ha dichiarato Abete -. Inaugurammo questa sede a gennaio 2020, pochi giorni prima che si abbattesse sull’Europa la pandemia. Oggi, ripartiamo, resilienti, nel percorso che vede la Luiss Business School radicarsi ulteriormente nel territorio, proponendosi come luogo di formazione di eccellenza per contribuire alla crescita del tessuto manageriale ed imprenditoriale ed allo sviluppo ed all’internazionalizzazione delle aziende del Nordest, per dotarle di competenze e know-how necessari a gestire, con flessibilità e velocità, le continue evoluzioni dell’attuale contesto macro-economico e socio-politico”.

Le pizze di “Salò” forse furono l’esca per uccidere Pasolini

Le pizze di “Salò” forse furono l’esca per uccidere PasoliniRoma, 3 mar. (askanews) – Questa mattina l’avvocato Stefano Maccioni – anche a nome del giornalista e regista de “La Macchinazione” (2016) David Grieco e di Giovanni Giovannetti, autore tra gli altri di “Frocio e basta” (2016) “Malastoria” (2020) – ha presentato alla Procura di Roma una nuova istanza per la riapertura delle indagini dell’omicidio di Pier Paolo Pasolini, avvenuto il 2 novembre 1975 all’Idroscalo di Ostia.
“Ho appena depositato al procuratore della Repubblica la nuova istanza di riapertura delle indagini preliminari sull’omicidio di Pier Paolo Pasolini, perché partiamo da un punto fermo che sono i tre Dna. Questa non è un’indagine che come nel 2009 partiva da zero. Noi grazie all’esame che avevamo richiesto nel 2009 e fatto nel 2010 dal Ris siamo arrivati a scoprire che Pino Pelosi non era solo quella notte all’idroscalo di Ostia, ci sono almeno tre tracce e fotografie di persone e questo è molto importante”, ha spiegato Maccioni, che già nel 2009 fece riaprire le indagini, ai giornalisti fuori dalla Cittadella giudiziaria di Roma.
“La nuova istanza sono centinaia di pagine che abbiamo depositato perché avevamo sommerso la procura nel corso degli anni di memorie su memorie, di testimonianze acquisite, dalla Svezia all’Italia, abbiamo elementi portati a profusione. È chiaro che sono tante tessere di un puzzle che devono essere messe vicine l’una all’altra per ricomporre la figura”, ha aggiunto Maccioni, secondo il quale Pino Pelosi, allora 17 anni, è sempre stato un “grande depistatore”.
Maccioni, che è anche autore di “Pasolini. Un caso mai chiuso” (2022) ha depositato inoltre circa 800 firme di una petizione lanciata su change.org per la riapertura del caso, a 47 anni dall’omicidio dello “scomodo” intellettuale di origini friulane, e mentre si sta per concludere un ricco anno di celebrazioni in tutta Italia per il centenario dalla nascita del poeta, avvenuta il 5 marzo 1922 a Bologna.
A dare nuovo impulso a questa iniziativa quanto reso noto nel dicembre 2022 dalla Commissione antimafia, la quale ha riferito di aver sentito Maurizio Abbatino, ex boss della Magliana ora collaboratore di giustizia, in merito anche all’omicidio di Pasolini, e lo stesso avrebbe dichiarato di aver effettuato il furto delle pizze del film “Salò o le 120 giornate di Sodoma” su commissione.
Come raccontato anche nel film “La Macchinazione” di Grieco, Pasolini sarebbe stato “attirato” all’Idroscalo di Ostia per riottenere quelle pizze in cambio di denaro.
“Sappiamo quindi che Pino Pelosi non casualmente andò con Pier Paolo Pasolini all’Idroscalo di Ostia non per consumare un rapporto sessuale, quanto per riottenere quelle pizze di Salò o le 120 giornate di Sodoma sottratte al regista e che il regista voleva riavere”, ha sottolineato il legale Maccioni. Dentro quelle pizze c’era infatti “il finale del film”, ha ricordato Grieco, che fu scritturato da Pasolini per “Teorema” (1968) e poi fu assistente alla regia in “Medea” (1969).
“Non dimentichiamoci – ha ricordato Grieco ai microfoni di askanews – che Pasolini nonostante il centenario della nascita è ancora per la giustizia italiana un signore omosessuale che raccatta un ragazzino alla stazione Termini e lo porta all’Idroscalo di Ostia per avere un rapporto, ma il ragazzino ci ripensa, lo picchia, lo maciulla e se ne va con la sua macchina. Questa è la verità giudiziaria che noi abbiamo e questo è vergognoso”.
“Quella notte all’Idroscalo erano in molti e molto probabilmente – ha spiegato Giovannetti ad askanews – si trattò di un commando misto fatto di ambienti della malavita di borgata e criminalità politica. Nel frattempo sono emersi diversi elementi nuovi, tra cui quanto rivelato da Maurizio Abbatino, fondatore della Banda della Magliana; prima in un libro ‘La verità del Freddo’, intervistato da Raffaella Fanelli, e poi di fronte alla commissione anti-mafia, ha ammesso di aver compiuto il furto delle pizze di “Salò”, ultimo film di Pasolini, pizze che poi verranno utilizzate come esca per attrarre Pasolini all’Idroscalo”.
Secondo l’istanza presentata si sono aperti nuovi ulteriori importanti scenari investigativi e per questo si chiede alla Magistratura di disporre la riapertura delle indagini per arrivare alla verità e sapere chi, come e perché è stato ucciso Pier Paolo Pasolini.
“Se riuscissimo a individuare, non tanto i sicari, anche se ce n’è uno che è ancora vivo, ma i mandanti, il caso Pasolini potrebbe essere un grimaldello per riaprire tutta la stagione della strategia della tensione in Italia, che è un pezzo di storia enorme che non abbiamo, che non possiamo tramandare ai nostri figli e che non abbiamo risolto soprattutto”, ha concluso Grieco.

Astorre, bandiere a mezz’asta a palazzo Madama. La Russa sente pm

Astorre, bandiere a mezz’asta a palazzo Madama. La Russa sente pmRoma, 3 mar. (askanews) – Le bandiere a palazzo Madama sono a mezz’asta per la morte del senatore del Pd Bruno Astorre. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, secondo quanto si apprende ha avuto la notizia all’arrivo in Israele dove si trova per una visita ufficiale. Ha sentito il magistrato incaricato dell’indagine e messo a disposizione la collaborazione delle strutture del Senato per qualsiasi esigenza legata agli accertamenti di rito.
La Russa ha poi espresso le sue condoglianze alla capogruppo del Pd Simona Malpezzi. A palazzo Cenci, una delle strutture del Senato, dove è stato trovato il corpo senza vita del senatore Astorre, ci sono i massimi dirigenti di palazzo Madama e il capo di gabinetto del presidente.

Esce “Dubbi” primo singolo inedito di Federico Dragogna

Esce “Dubbi” primo singolo inedito di Federico DragognaMilano, 3 mar. (askanews) – Esce oggi, venerdì 3 marzo, sulle piattaforme digitali per Pioggia Rossa Dischi, “Dubbi” il primo contenuto inedito che anticipa l’uscita di “Dove nascere” il primo disco solista di Federico Dragogna, produttore e penna dei Ministri.
Con queste parole Dragogna ha annunciato l’uscita del suo progetto sui social: “Ho condiviso vent’anni di canzoni con persone eccezionali, e insieme a loro ho visto i sogni più arditi diventare realtà: ora ho voglia e bisogno di lasciar volare un po’ delle anime che ho dentro e di prendermi pieno carico di quello che voglio dire. Tutto quello che è stato e quello che ancora sarà coi Ministri lo sento come un vento propizio che mi tiene su ancor prima di aver spiccato questo volo solitario, e oltre ai miei due soci ringrazio tutti quelli che mi hanno dato voce, spazio, tempo e fiducia in questi anni”.
Con testo e musica di Federico Dragogna, “Dubbi” è un brano capace di riassumere il nuovo lavoro nella forma e nei contenuti anticipando l’uscita di un disco importante che contiene dodici brani inediti che sono visioni di un attimo, lavorate poi con una lentezza d’altri tempi, come polaroid lasciate per anni al buio in un cassetto a trovare i propri colori.
“Il dubbio come primo passo di ogni conoscenza e di ogni psicosi, di ogni filosofia e di ogni complotto” racconta Federico Dragogna “ma anche un elemento sgradito alle dinamiche di pensiero e comunicazione di oggi, che sembrano non prevedere oscillazioni o tentennamenti tra i due grandi poli ai quali si puó scegliere di aderire. E così il dubbio diventa una voce intrusa – spesso radicale, manipolabile, fallibile, ma a volte anche salvifica – dentro al nostro flusso di coscienza, dentro alle nostre notti e alle nostre giornate. E può diventare difficile capire chi ascoltare, anche soltanto all’interno della propria testa.”. Dopo l’uscita del disco Federico Dragogna partirà con un tour, organizzato da Locusta Booking, a supporto del nuovo lavoro discografico.

Aperte le iscrizioni della 1ª edizione del Festival Musica Bella

Aperte le iscrizioni della 1ª edizione del Festival Musica BellaMilano, 3 mar. (askanews) – Il 24 e 25 giugno in Piazza Mazzini a Montechiarugolo (Parma) si terrà la 1ª edizione del Festival Musica Bella, l’evento musicale interamente dedicato al grande compositore e cantautore Gianni Bella, ideato da Chiara Bella, figlia di Gianni, e da Emanuela Cortesi, vocal coach e vocalist.
Montechiarugolo, un affascinante borgo medievale della provincia di Parma facente parte dell’Associazione “Borghi più belli d’Italia”, dagli anni ’70 è stato scelto da Gianni Bella come residenza e luogo di creazione dei suoi capolavori.
«Il Festival Musica Bella è nato perché ho sentito il desiderio di far conoscere anche ai più giovani la musica di mio padre – racconta Chiara Bella – Abbiamo deciso di creare questo evento nella terra che lo ha adottato tanti anni fa e nella quale ha scritto gran parte delle sue composizioni più importanti».
Durante le due serate, presentate da Riccardo Benini, ci saranno importanti ospiti della scena musicale italiana e si esibiranno i partecipanti al contest del Festival Musica Bella, le cui iscrizioni sono aperte al seguente link https://bit.ly/FMB2023_iscrizione.
«Ho accettato con grande gioia ed entusiasmo l’idea di Chiara Bella di istituire un Festival dedicato al grande talento del padre – dichiara Riccardo Benini, già direttore artistico e presentatore di prestigiosi festival – Ritengo che Gianni Bella meriti questo tributo perché è uno degli autori italiani più straordinari che ha attraversato diverse generazioni».
Il contest del festival è rivolto a cantanti, cantautori, interpreti, band e musicisti residenti in tutto il territorio italiano che, per partecipare, dovranno inviare (entro il 30 aprile 2023) un brano inedito o cover e un brano tratto dal repertorio di Gianni Bella.
La Commissione Artistica del Festival Musica Bella sceglierà, tra le candidature giunte, un massimo di 28 artisti che si esibiranno il 24 giugno in Piazza Mazzini a Montechiarugolo.
Nel corso della serata finale del 25 giugno una giuria composta da addetti ai lavori, giornalisti, produttori musicali, discografici, autori e compositori di rilevanza nazionale, decreterà il vincitore tra i 10 finalisti che saliranno sul palco.
Sarà Gianni Bella a consegnare al vincitore del Festival il premio, che consiste in un riconoscimento in denaro pari a € 2.000; inoltre la Commissione Artistica, presieduta dall’autore e compositore, Giuseppe Fulcheri assegnerà la targa per il Miglior Testo inedito.
L’evento è patrocinato e sostenuto dal Comune di Montechiarugolo, Nuova Gente e Circolo Culturale Montecristo.