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Consiglio Ue ospita Zelensky. Per Meloni summit in salita

Consiglio Ue ospita Zelensky. Per Meloni summit in salitaBruxelles, 8 feb. (askanews) – Sarà Volodymyr Zelensky il protagonista del Consiglio europeo straordinario in programma giovedì a Bruxelles. Il presidente ucraino, stamani a Londra da Rishi Sunak e Carlo III e stasera a Parigi per incontrare Emmanuel Macron e Olaf Scholz, interverrà in presenza ai lavori del summit, che si aprirà in anticipo alle 9.30, e all’Europarlamento. Zelensky ringrazierà l’Europa per il sostegno ricevuto in quasi un anno di guerra e chiederà ai leader di supportare ancora l’Ucraina, anche con l’invio di nuove armi. Un supporto che il Consiglio ribadirà nelle conclusioni finali, anche se su un nuovo pacchetto di sanzioni alla Russia ancora non c’è accordo.
Ma l’ospite speciale (con cui Giorgia Meloni avrà un bilaterale a margine dei lavori, anche in vista della visita a Kiev prima del 24 febbraio) non deve far passare in secondo piano i temi, fondamentali, all’ordine del giorno di un vertice che si presenta in salita per gli obiettivi dell’Italia. Due, in particolare, i dossier sul tavolo: la risposta all’Inflation reduction act varato dal presidente americano Joe Biden e la questione migratoria.
Il primo tema riguarda il modo in cui l’Europa cercherà di incrementare la competitività del sistema economico. L’Ira americano prevede un massiccio investimento in particolare nel campo della transizione energetica. Un programma che, di riflesso, può penalizzare le imprese europee. La commissaria alla Concorrenza, Margrethe Vestager, ha proposto un pacchetto che prevede un allentamento notevole dei vincoli agli aiuti di Stato. Un intervento supportato in particolare dalla Germania e dalla Francia, Paesi che hanno una capacità di spesa più grande di altri, come l’Italia. Per questo Giorgia Meloni ribadirà il suo “no” al semplice allentamento, puntando al contrario su una ‘ricetta’ costituita da maggiore flessibilità sui fondi esistenti (compreso il Pnrr) e dalla creazione di un Fondo sovrano europeo per gli investimenti. Di questo Meloni ha parlato negli incontri avuti venerdì scorso a Stoccolma con il primo ministro Ulf Kristersson e a Berlino con il cancelliere Scholz, ma anche in telefonate, tra gli altri, con Macron, con il premier spagnolo Pedro Sanchez, con il primo ministro olandese Mark Rutte, con il cancelliere federale austriaco Karl Nehammer, e con il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis. L’obiettivo (molto difficile) è quello di rompere la ‘tenaglia’ franco-tedesca, Paesi che vivono una rafforzata alleanza, come dimostra anche l’incontro di stasera all’Eliseo. Parigi e Berlino sulla competitività si stanno muovendo formalmente nel percorso europeo, ma nella sostanza da soli. Ne è prova il viaggio a Washington, ieri, dei ministri dell’Economia Bruno Le Maire e Robert Habeck, che hanno visto il segretario al Tesoro Janet Yellen e la rappresentante americana per il commercio Katherine Tai. Alla fine, stando alle prime bozze della dichiarazione finale, dovrebbe essere trovata una soluzione di compromesso: Parigi e Berlino avranno l’allentamento sugli aiuti di Stato, l’Italia (e gli altri Paesi nella stessa condizione) potranno contare su una maggiore flessibilità, nei progetti e nei tempi, per l’impiego delle risorse già in campo. Per quanto riguarda il Fondo sovrano, invece, al momento non sembrano esserci spiragli ma una semplice “presa d’atto” dell’ipotesi.
Anche per quanto riguarda i migranti, Meloni ha cercato di creare i presupposti per un sostegno nei suoi contatti, ma anche questo tema è fortemente divisivo e sarà difficile raggiungere risultati concreti e immediati, vista anche l’opposizione della presidenza svedese a modifiche sostanziali dell’attuale assetto europeo dell’accoglienza. Meloni non è però sola nella ‘battaglia’: seppur su un altro fronte, la rotta balcanica, anche l’Austria chiede un maggiore impegno comunitario, minacciando di usare il veto sui lavori del Consiglio. Da parte sua la premier ribadirà le sue richieste: sostegno nella “difesa dei confini”, che è una “questione di sicurezza” per l’intera Europa, e “responsabilità e solidarietà” nella gestione dell’accoglienza e dei rimpatri. Il messaggio ai Paesi del Nord è che dei movimenti secondari non si può parlare se, contemporaneamente, non si affronta il problema dei movimenti primari. Alla fine il Consiglio, che discuterà anche sul finanziamento dei ‘muri’ alle frontiere, dovrebbe approvare un passaggio in cui si definisce “necessaria” una “azione rapida” per assicurare i rimpatri, “utilizzando come leva tutte le politiche, gli strumenti e i mezzi pertinenti”. Un possibile strumento in questo senso potrebbe essere quello ipotizzato nei giorni scorsi dalla stessa premier: concedere agevolazioni tariffarie sull’export dai Paesi in via di sviluppo e maggiori quote di emigrazione legale in cambio di un crescente impegno nella limitazione delle partenze. La discussione sarà accesa (e forse peseranno le ‘ruggini’ con la Francia sulla questione Ong) e prevedibilmente lunga, anche perchè l’obiettivo è quello di chiudere il vertice nella sola giornata di giovedì e, “solo se non sarà possibile”, proseguire venerdì.

Torna “Golf in Piazza” a Roma e Milano, verso la Ryder Cup italiana

Torna “Golf in Piazza” a Roma e Milano, verso la Ryder Cup italianaRoma, 8 feb. (askanews) – Il viaggio verso la Ryder Cup si arricchisce di un nuovo, doppio appuntamento: sabato 11 febbraio, dalle 10 alle 17, per la prima volta contemporaneamente a Roma in via delle Magnolie, nel cuore di Villa Borghese, e a Milano in Piazza del Duomo, torna “Golf in Piazza”, primo evento del 2023 della “Road to Rome”.
Torna “Golf in Piazza”, lo show è doppio tra Roma e Milano – Quando il countdown segnerà -230 giorni alla sfida tra il Team Europe e il Team Usa – che per la prima volta nella sua storia quasi centenaria si giocherà in Italia, sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma), dal prossimo 29 settembre al 1° ottobre – il golf tornerà a riaprire le porte. Per avvicinare sempre più persone a uno sport inclusivo, per tutti e di tutti. Nell’ambito di una disciplina educativa e dallo spessore valoriale. E nel segno del Progetto Ryder Cup 2023 che ha la valorizzazione del territorio – da Nord a Sud – e del turismo tra i suoi punti cardine.
Dodici postazioni di prova, tra golf e animazione. Per un divertimento formato famiglia – Via delle Magnolie e Piazza del Duomo sono pronte a trasformarsi in un “green”. Saranno 12 le postazioni di prova, con tanti contest – ma anche attività di animazione e musica – che permetteranno a chiunque lo vorrà di mettere in mostra le proprie abilità con il supporto di appositi istruttori. Per un divertimento formato famiglia, tra sport, promozione e solidarietà.
All’evento sono attesi il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, il presidente della Federazione Italiana Golf, Franco Chimenti e il direttore generale del Progetto Ryder Cup 2023, Gian Paolo Montali.

Tajani: ricerca Angelo Zen e verifica presenza di altri italiani

Tajani: ricerca Angelo Zen e verifica presenza di altri italiani

Mercoledì 8 febbraio 2023 – 19:54

Tajani: ricerca Angelo Zen e verifica presenza di altri italiani

In Turchia proseguono le ricerche dei connazionali dopo sisma

Tajani: ricerca Angelo Zen e verifica presenza di altri italiani
Roma, 8 feb. (askanews) – “Non siamo riusciti a contattare ancora Angelo Zen e stiamo verificando se ci sono altri cittadini con passaporto italiano che possono non aver risposto all’appello perché non inseriti nelle liste dell’Aire o non registrati alle app del ministero. Quelli che erano registrati hanno risposto tutti. Stiamo anche ricevendo telefonate da famiglie che ci chiedono notizie e stiamo cercando di vedere se tutte le persone segnalate sono state già rintracciate. Credo che in serata potremo saperne di più”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Zapping su RaiRadio1.

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Lombardia, Rozza (Pf): Fontana usa Aler per campagna elettorale

Lombardia, Rozza (Pf): Fontana usa Aler per campagna elettoraleMilano, 8 feb. (askanews) – La consigliera uscente del Pd Carmela Rozza accusa il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana di “nuove scorrettezze” e di violazione della par condicio attraverso l’uso di Aler, la società che gestisce le case popolari lombarde, come strumento di propaganda elettorale e di ingannare gli inquilini con l’annuncio di sconti inesistenti.
“Una pioggia di bollettini aziendali con interventi di Fontana e dell’assessore Rizzi, un canale Youtube aziendale che spaccia una falsità, accusando il Comune di Milano e la Prefettura di obbligare Aler e la Regione a ricollocare gli abusivi, e infine una lettera a tutti gli inquilini controfirmata da Fontana e dal presidente dell’ente per annunciare sconti sui bollettini da pagare”, scrive in una nota Carmela Rozza, secondo cui “il fatto di inedita gravità è che la destra, con Fontana, specula e fa campagna ingannevole verso i più poveri: gli annuncia uno sconto che non c’è, è solo un gioco delle tre carte perché alla fine queste persone devono pagare molto di più di prima. Sono i pensionati al minimo, le persone con redditi annui da zero a tremila euro che già avevano dichiarato di non poter onorare le spese. A loro viene sì garantito un taglio della quota per il riscaldamento, che nel frattempo è schizzato in alto per gli aumenti dei costi energetici, ma contestualmente gli viene cancellato lo sconto sul canone e/o sui servizi. Il risultato – sostiene Rozza – è che per loro il bollettino mensile non si riduce, anzi, cresce del 50 o del 100%”.
“Tra gli inquilini di Aler Milano si tratta di almeno 4mila persone. “Stiamo parlando dei pensionati al minimo, anziani soli con i redditi più bassi, anche sotto i tremila euro l’anno, inquilini Aler che si trovano a dover pagare bollettini insostenibili, raddoppiati rispetto a pochi mesi fa, accompagnati da una lettera del loro presidente di Regione che si vanta di avergli tagliato le spese. Ma quale taglio?”.
“Quanto denunciato da Carmela Rozza è davvero molto grave – ha commentato il candidato presidente Pierfrancesco Majorino -. Indica l’uso sciagurato di Aler da parte di Fontana che prima abbandona gli inquilini per anni e poi racconta loro favole da campagna elettorale”.
Nel suo lungo comunicato di denuncia, Rozza descrive i tre casi “di utilizzo di Aler Milano, e non solo, per la campagna elettorale di Attilio Fontana e della sua Giunta”.

Ricerca multipla, visiva e immersiva: l’AI potenzia Google

Ricerca multipla, visiva e immersiva: l’AI potenzia GoogleMilano, 8 feb. (askanews) – Sarà l’intelligenza artificiale a rendere sempre più naturale la nostra interazione con la tecnologia. È la strada scelta da Google per potenziare alcune funzioni presentate in un evento a Parigi, novità che hanno l’obiettivo di rendere il reperimento di informazioni online sempre più intuitivo.
A partire dalla “ricerca multipla”, che permette di unire foto e testo per affinare i risultati. “Quando cerchiamo una informazione non è detto che le parole siano il modo più intuitivo di esprimere quello che stiamo cercando – ha spiegato Lucia Terrenghi, direttrice user experience Google – con la ricerca multipla diamo la possibilità di partire da una immagine e poi di usare le parole per rifinire la nostra ricerca quando interagiamo con il motore di ricerca”.
È possibile, ad esempio, fare la foto ad un vestito, cercarlo tramite l’immagine e poi aggiungere a parole un colore, per filtrare ulteriormente il risultato.
Annunciato anche il potenziamento di “Lens”, la tecnologia di riconoscimento immagini: prossimamente su sistema Android sarà possibile cercare informazione su monumenti che compaiono in un video, ad esempio, senza uscire dall’app. E poi l’immersive view che rende Google maps sempre più un modello digitale del mondo.
“Tra un paio di mesi arriverà la immersive view anche in Italia, in particolare a Firenze e Venezia, che ci permetterà di navigare in maniera immersiva con la realtà aumentata anche le bellissime città del nostro Paese”, ha spiegato Terrenghi, aggiungendo che la tecnologia “rivisita la nozione di mappa portando la città in 3d”.
Si rafforza anche la ricerca integrata in Live View, con l’aggiunta di nuove città, Barcellona, Dublino e Madrid, e migliaia di stazioni e aeroporti: basta alzare il telefono e le informazioni compaiono sullo schermo, nel mezzo della città reale, grazie alla realtà aumentata.

Marquez: Pronti alla sfida alla Ducati di Bagnaia

Marquez: Pronti alla sfida alla Ducati di BagnaiaRoma, 8 feb. (askanews) – Il 2023 dovrà essere l’anno della svolta per Honda, troppo brutto l’ultimo posto tra i costruttori in MotoGP della scorsa stagione per la casa che ha segnato la storia della categoria regina del motociclismo. Marc MArquez per essere competitivo avrà però bisogno di una RC213V più guidabile e al passo delle case rivali e in questo senso i test in programma dal 10 al 13 febbraio a Sepang saranno la migliore occasione per capire il livello di competitività del mezzo, grazie anche alla presenza nel team ufficiale di Joan Mir, arrivato dalla Suzuki. “Abbiamo avuto un buon inverno, mi sono allenato tanto per essere pronto ad iniziare l’anno nel miglior modo possibile – ha detto il pilota spagnolo – Sarà bello incontrare di nuovo il team, ma la cosa più importante sarà scoprire come Honda ha lavorato durante l’inverno e iniziare a capire a che punto è la moto e dove siamo. Non vedo l’ora di iniziare questi interessanti test e tornare in sella”. Per Joan Mir: “È tempo di guidare nuovamente, sono impaziente di tornare nuovamente in sella alla Honda RC213V. Nelle ultime settimane ho guidato parecchio e la pre-stagione è stata produttiva, anche in palestra. Abbiamo iniziato a imparare alcune cose a Valencia, ora lavoreremo con il team Honda Repsol per proseguire l’adattamento per questa nuova sfida che abbiamo davanti”.

A Pordenone inaugura il PAFF! Museo internazionale del fumetto

A Pordenone inaugura il PAFF! Museo internazionale del fumettoRoma, 8 feb. (askanews) – Il PAFF!, acronimo di Palazzo Arti Fumetto Friuli, allarga il proprio orizzonte e diventa International Museum of Comic Art. L’innovativo contenitore culturale che ha sede a Pordenone e organizza, promuove e ospita mostre temporanee di importanza nazionale e internazionale dei grandi maestri del fumetto mondiale, il 10 marzo 2023, con il patrocinio del ministero della Cultura, inaugura l’esposizione permanente, arricchita da una bibliomediateca ed entro la fine dell’anno da un archivio con deposito climatizzato.
Il Centro punta così a completare la sua corposa offerta che dal 2018, con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e del Comune di Pordenone, coniuga cultura, formazione, educazione, didattica, ricerca e intrattenimento attraverso lo strumento divulgativo del fumetto.
Sotto la direzione artistica del suo fondatore, Giulio De Vita, il PAFF! International Museum of Comic Art diventa una realtà unica in Italia che trova analogie per concept e dimensioni solo in capitali europee come Parigi e Bruxelles.
L’esposizione permanente, curata da Luca Raffaelli (esperto e storico del fumetto), offre attraverso un allestimento multimediale e interattivo l’opportunità di ammirare circa 200 tavole originali dei più famosi fumettisti di tutti i tempi e oltre 500 fra schizzi, fogli di sceneggiatura, pubblicazioni storiche e rare, costumi di scena utilizzati in film tratti da fumetti, scenografie e filmati provenienti da tutto il mondo tramite acquisti, prestiti e donazioni.
Collocata all’interno dei 2.200 metri quadrati di spazi espositivi del PAFF!, la collezione si estende su uno dei piani del museo, è suddivisa in 9 differenti sezioni e comprende tavole originali di numerosissimi maestri e disegnatori straordinari come Carl Barks, Milton Caniff, Giorgio Cavazzano, Will Eisner, Floyd Gottfredson, Chester Gould, Benito Jacovitti, Magnus, Milo Manara, George McManus, Andrea Pazienza, Hugo Pratt, Alex Raymond, Charles M. Schulz, Art Spiegelman. Sarà inoltre esposta una scultura di Ivan Tranquilli, mentre Davide Toffolo per il Museo ha realizzato la tavola introduttiva sul protofumetto, ovvero quelle storie illustrate (che ornano la Colonna Traiana o che erano pubblicate a disegni sui periodici dell’Ottocento), che anticipano la nascita dell’industria e del successo del fumetto.
Raffaelli ha dato una chiave di lettura originale alla narrazione del percorso espositivo: quella dei diversi formati con cui il fumetto – nei suoi oltre cento anni di vita – è stato letto, conosciuto e amato in ogni angolo del pianeta, a seconda delle culture, delle condizioni economiche e delle abitudini sociali dei lettori. È così che in America sono nate prima le tavole domenicali nei supplementi a colori dei quotidiani statunitensi, poi le strisce e i comic book. In Italia troviamo invece il formato giornale (quello del primo “Corriere dei Piccoli”) e le strisce di “Tex”, poi portate al successo dal formato che porta il suo nome; in Francia i volumi chiamati “albùm” in Giappone i tankobon, libretti dove vengono pubblicati i manga di successo.
Ricca e curata è infine la componente multimediale del Museo, che comprende 56 schermi touch screen, collegamento wi-fi con server dedicato per i monitor interattivi, neckbands e tablets di ultima generazione per permettere ai visitatori di vivere un’esperienza interattiva sulle arti del fumetto unica nel suo genere.
Entro la fine del 2023, l’International Museum of Comic Art si arricchirà anche di un archivio con deposito climatizzato per la conservazione delle tavole, dei disegni e delle pubblicazioni facenti parte della collezione del Museo. “L’apertura del museo rappresenta un altro petalo nella rosa di attività espositive didattiche e di formazione proposte dal PAFF! che si conferma a soli quattro anni dalla sua nascita, realtà di spicco in Europa in ambito culturale e interlocutore internazionale nel panorama museale”, ha commentato De Vita.
“L’idea di mostra e di museo sposata da Giulio De Vita e dal PAFF! è unica e innovativa e permetterà di vivere il fumetto come un mezzo di comunicazione completo e allo stesso tempo capace di interagire con le altre arti. Gli originali ci saranno e, come si vede dalla prestigiosa lista degli autori, sono di altissimo livello. Ma i visitatori li potranno ammirare solo dopo aver osservato le loro riproduzioni”, ha aggiunto Raffaelli.

Lombardia, Fratoianni (Avs): nostra vera eccellenza sanità pubblica

Lombardia, Fratoianni (Avs): nostra vera eccellenza sanità pubblicaMilano, 8 feb. (askanews) – “In questi giorni sono impegnato in Lombardia nella campagna elettorale a sostegno della Lista Alleanza Verdi Sinistra per Majorino presidente, e a Gallarate e Saronno ho incontrato medici e cittadini, negli ospedali delle due città, perchè stiamo conducendo una campagna elettorale nei luoghi in cui i lombardi vivono le maggiori difficoltà, per provare a dare risposte. Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra.
“Sulla sanità in Lombardia – afferma Fratoianni – bisogna fare il contrario di quanto fatto fino ad ora. Si è investito sulla privatizzazione e si è mortificato il servizio pubblico. Ma Fontana e soci si sono accorti che ci sono decine di migliaia di famiglie lombarde che non possono nemmeno permettersi le cure di base?”.
“Bisogna cambiare rotta, smetterla di centralizzare i servizi e finanziarie cliniche per pochi facoltosi, ma investire nelle case di comunità, nella medicina territoriale e nelle cure di prossimità. Per prevenire e non solo curare. Il tutto attraverso la nostra unica e vera eccellenza – conclude Fratoianni – la sanità pubblica”.

Italia-Serbia: incontro alla Luiss per facilitare interscambio

Italia-Serbia: incontro alla Luiss per facilitare interscambioRoma, 8 feb. (askanews) – Una delegazione del Ministero delle Finanze serbo ha preso parte oggi al Forum bilaterale: “La circolazione merci tra Italia – UE e Serbia: digitalizzazione, barriere non doganali e livelli di scambio raggiunti”, organizzato dalla Rappresentanza Internazionale di Confindustria Serbia e dalla Luiss Guido Carli. Al centro dell’incontro sono stati temi come i servizi elettronici, l’armonizzazione della legislazione con l’Unione Europea, la facilitazione delle procedure doganali e il rafforzamento della cooperazione economica tra le imprese serbe e italiane, nonché l’aumento degli investimenti esteri diretti in Serbia. Oltre ai rappresentanti dei Ministeri delle Finanze e delle Amministrazioni delle Dogane di entrambi i Paesi e Rappresentanti delle imprese e docenti della Luiss Guido Carli hanno partecipato anche l’Agenzia per l’Italia Digitale e SACE. Dopo la prima sessione di lavori – alla quale hanno partecipato alte cariche e delegazioni dei due Paesi, tra i quali Sandra Savino, Sottosegretario del Ministero dell’Economia e delle Finanze e Luca Gori, Ambasciatore d’Italia in Serbia – si è tenuto un Executive Seminar sul tema “Favorire l’interscambio tra Italia e Serbia: Strumenti e opportunità per gli operatori”. Tra i relatori, il presidente di Confindustria Serbia Patrizio Dei Tos, Caterina Flick, responsabile legale AgID, Livio Mignano, responsabile rete internazionale SACE, il rappresentante di BDO Serbia (l’azienda associata di Confindustria Serbia) e Luciano Monti, Professore Luiss. L’incontro si è focalizzato sullo sviluppo della cooperazione tra Italia e Serbia e sugli strumenti diretti a facilitare i processi amministrativi di interscambio commerciale tra i due Paesi.

JR alle Gallerie d’Italia di Torino: il mio lavoro è di tutti

JR alle Gallerie d’Italia di Torino: il mio lavoro è di tuttiTorino, 8 feb. (askanews) – “Io sono cresciuto nelle banlieue di Parigi e la mia arte è nata da lì, dai problemi sociali che ho visto nel mio ambiente e quando viaggio nei vari Paesi del mondo la gente non mi riconosce, ce ne sono solo uno o due che mi dicono che hanno visto il mio lavoro.Però le persone vengono lo stesso, perché è anche un modo per dare visibilità alla loro situazione. La mia arte è raggiungere la gente, anche qui a Torino, come abbiamo visto ieri; anche alla fine del mondo in Mauritania, dove sono andato senza pensare che la gente ha visto il mio lavoro, ma quando hanno visto l’immagine gigante del bambino si sono riconosciuti, non c’era bisogno di conoscere il mio lavoro”. Si è presentato così JR, uno degli artisti più noti della scena contemporanea e, al tempo stesso, soggetto anomalo e difficile da classificare nel grande e spesso problematico mare del Sistema dell’arte. Le sue azioni collettive e sociali, pur con una semplicità quasi difficile da immaginare, sono veri e propri scossoni a un palazzo che raccoglie in sé tante e spesso meravigliose contraddizioni, ma che è anche dominato in larga parte da fenomeni economici e tecnologici, più che sociali. Invece nell’artista francese, che pure è amato dai galleristi e usa la tecnologia, la dimensione sociale resta primaria.
Intelligente e delicato, ma anche molto abile nella comunicazione, JR ribadisce che “non sono una artista impegnato, sono un artista ‘ingaggiante’, che lavora con la gente, che cerca un’immagine per loro, che pone domande. Io voglio scoprire situazioni che non conosco, voglio viaggiare e trovare delle storie che abbiamo senso per le persone”. A Torino le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo ospitano la sua prima mostra personale in Italia, “Déplacés.e.s”, curata da Arturo Galansino e per l’occasione è andata in scena il 7 febbraio anche una grande performance collettiva tipica della pratica di JR. Che ha anche parlato di quando ha deciso che quella dell’arte sarebbe stata la sua strada. “Sono diventato un artista durante le proteste delle banlieue nel 2005 – ha raccontato – che ho documentato con le mie fotografie. Il mondo a quel punto ha conosciuto il mio lavoro e io ho cominciato a prendere coscienza della forza delle mie immagini”.
Poi però poi torna alle persone, alla relazione con loro invece che con la dimensione di superstar artistica, cosa che JR sicuramente è, ma che entra nel suo lavoro soprattutto come cassa di risonanza per le storie che poi va a raccontare, senza prestare, almeno a parole, troppa attenzione alla “firma” dell’artista acclamato. “Il mio lavoro è di tutti – ci ha spiegato JR – perché queste grandi immagini sono immagini dei bambini, non c’è il mio nome sopra, è solo la loro foto. E l’importante è creare questa partecipazione della gente, perché questa è l’arte: la comunione di persone che non si conoscono sono una scusa per mettere in relazione tutta questa gente”.
La mostra è curata da Arturo Galansino, direttore di Palazzo Strozzi che proprio a Firenze aveva portato durante la pandemia il lavoro dei JR “La Ferita”, sulla facciata rinascimentale del museo. E a lui abbiamo chiesto di dirci che tipo di ragionamento museologico sta alla base del progetto delle Gallerie d’Italia, a fronte di un lavoro dell’artista molto orientato all’effimero e all’azione. “JR – ci ha risposto Galansino – basa il suo lavoro sulla fotografia, sulla documentazione fotografica: il suo lavoro inizia da fotografo, ma certo è molto altro e comprende la partecipazione di persone, l’attivazione attraverso i canali social e molti altri modi. Così questa mostra è un grande ibrido nel quale tutte queste cose si sommano in questo formato difficile da categorizzare”.
“È la prima volta – ha aggiunto Michele Coppola, direttore delle Gallerie d’Italia ed Executive Director Arte, Cultura e Beni storici di Intesa Sanpaolo – che lui sceglie di ‘occupare’ un museo in maniera integrale e il risultato è eccezionale. Se si pensa poi che le immagini che vediamo qui riprodotte sulle pareti, i video che presenta in un certo senso impongono di condividerli a nostra volta, di diventare ambasciatori del suo messaggio, ecco, credo che il cerchio si sia chiuso perfettamente”.
In fondo quella che emerge è una storia museale quasi impossibile e, per questo, tanto interessante quanto contemporanea, nel senso proprio della “pratica” del pensare e realizzare mostre che vanno oltre lo spazio fisico che le ospita, cosa che qui a Torino è evidente. E arriva a toccare corde molto sottili, nonostante l’immediatezza delle opere di JR e la loro forza, in un certo senso “elementare”, che a volte rende dubbiosi i critici sul suo status di artista. “Credo che la cosa importante qui oggi – ha detto ancora Arturo Galansino – sia vedere come, grazie alla sua energia e alla capacità di coinvolgere migliaia e milioni di persone in questi anni riesca a fare parlare di temi importanti, di argomenti così urgenti che spesso rifiutiamo perché sappiamo dei problemi dei campi profughi, ma è difficile conoscerli dal vero. JR ce li fa conoscere in modo diverso, con uno sguardo dal basso, che non si ferma solo ai lati drammatici. I campi profughi sono un fenomeno tipico della globalizzazione e in 10 anni è decuplicato il numero dei rifugiati, che oggi sono 100 milioni. Fare questa cosa con la gioia e la freschezza con cui lo fa lui credo sia una cosa eccezionale, artista o non artista”.
E infine, ma anche questo è un tema enorme, c’è l’aspetto della banca che organizza, promuove e ospita la mostra, mettendosi in gioco insieme a JR e alle persone che lui coinvolge. “È facile ragionare sul dividendo sociale delle imprese private – ha concluso Coppola – Intesa Sanpaolo è una grande banca con una lunga storia e il suo impatto sociale, il dividendo sociale è sotto gli occhi di tutti: anziché vendere palazzi li trasforma in musei, continua ad assicurare a quegli edifici una funzione chiara per la comunità nella quale sono presenti. Ma c’è anche un dividendo sociale che è immateriale: quello che è accaduto ieri, con le persone che si sono incontrate e che hanno deciso di partecipare e di dare il loro contributo a qualcosa che aveva un messaggio, di pace, di speranza o di preoccupazione. Che questo avvenga grazie alla visione illuminata di un’impresa privata italiana che è una banca è un unicum che secondo me come Sistema Italia dobbiamo guardare, perché non ce ne sono tanti nel mondo di esempi così”.
La mostra, realizzata in collaborazione con la Fondazione Compagnia di San Paolo, è aperta al pubblico fino al 16 luglio in piazza San Carlo.
(Leonardo Merlini)