Trieste, 27 mar. (askanews) – “Ho visto polemiche, ma come Governo penso sia una cosa giusta per i cittadini e che non comporti problemi per la finanza pubblica. Quindi perché no? Anzi assolutamente sì”. Così il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha risposto, questa mattina a Trieste, a chi gli chiedeva se per quanto riguarda il superbonus si va verso l’allungamento della possibilità di detrarre.
Per quanto riguarda il decreto superbonus, “Oggi è l’ultimo giorno per gli emendamenti e speriamo – ha detto Giorgetti – di dare risposte risolutive. Io sono assolutamente favorevole al sistema delle detrazioni: 5, 10 anche 20 anni. Il principio è che non si debba passare necessariamente dal sistema della cessione che è fallito e che ha mandato in tilt il sistema delle banche e di chi devono acquistare”.
Milano, 27 mar. (askanews) – “Il Grigio” Spumante Brut della Cantina Collavini compie cinquant’anni e celebra l’importante traguardo con un restyling della storica etichetta. Lo ha annunciato la stessa azienda di Corno di Rosazzo (Udine), annunciando che la nuova bottiglia verrà presentata durante la 55esima edizione di Vinitaly, dove “il primo spumante friulano da uve pinot grigio e chardonnay creato con metodo Martinotti debuttò nel 1973”.
Nella grafica scelta traspare l’amore di Manlio Collavini per uno stile che si avvicina alle correnti artistiche del Liberty e dell’Art Nouveau. Il disegno è ispirato a un’immagine dell’illustratore inglese Aubrey Beardsley (contemporaneo di Oscar Wilde) trovata dallo stesso Collavini in un antico libro. Quella dei Collavini è una storia di famiglia che inizia più di un secolo fa: nel 1896 Eugenio Collavini inizia a commerciare vino alle nobili famiglie udinesi, per poi passare il testimone al figlio Giovanni, che guida l’azienda tra la Prima e la Seconda guerra mondiale. La svolta avviene con l’ingresso di Manlio che, con lo sguardo rivolto al futuro, porta Collavini e i vini friulani alla ribalta sui mercati internazionali. Oggi l’azienda produce 1,5 milioni di bottiglie, esportandone circa il 50%. I mercati di riferimento esteri più importanti sono Canada, USA, Germania, Regno Unito, Thailandia e Giappone.
Roma, 27 mar. (askanews) – Il fondatore di Alibaba Jack Ma si è rivisto in Cina dopo un lungo autoesilio durato più di un anno. Potrebbe trattarsi di un segnale di allentamento della stretta che Pechino ha imposto alle Big Tech cinesi negli ultimi anni, anche se questo evento potrebbe anche essere episodico.
Ma ha visitato una scuola che Alibaba ha fondato a Hangzhou, la Yungu School, nel 2017. Secondo quanto riferisce il South China Morning Post, che è di proprietà di Alibaba, l’ex enfant prodige del capitalismo tecnologico cinese ha parlato agli studenti della scuola dei temi posti dall’avvento dell’intelligenza artificiale e di tecnologie come ChatGPT. Prima di rientrare in Cina, Jack Ma ha fatto una tappa a Hong Kong per visitare una galleria d’arte.
Ma si è dimesso da presidente di Alibaba al suo 55mo compleanno nel 2019. Questo passo indietro è venuto all’inizio di un duro braccio di ferro con il governo cinese che ha investito per prima la sua compagnia, poi tutto il settore delle arrembanti Big Tech cinesi. Pechino ha stretto le maglie regolatorie a novembre 2020, in particolare, su Ant Group, la fintech di Alibaba, impedendo la sua quotazione in borsa in un’offerta pubblica iniziale da 37 miliardi di dollari. Negli stessi mesi il tycoon, che si era segnalato fino a quel momento per essere iper-attivo sui social network e per aver avanzato anche qualche critica alle autorità regolatorie e alle banche cinesi, si è eclissato dalla scena pubblica.
In questi anni Jack Ma è stato segnalato a Tokyo dove, secondo il Financial Times, avrebbe vissuto almeno sei mesi, ma anche negli Usa, in Israele e, più recentemente, è stato visto giocare a golf a Hong Kong. Ma senza che si sia presentato in appuntamenti pubblici. Questa riapparizione potrebbe preludere a un allentamento della pressione regolatoria, dopo che anche nelle scorse settimane ci sono state operazioni abbastanza clamorose, come la detenzione del fondatore di China Renaissance Group, Bao Fan, che è il centro di grandi investimenti nel settore tech.
Trieste, 27 mar. (askanews) – “Mi sembra sia necessario che le Ong non si sostituiscano alle politiche degli Stati e quindi servono delle regole e serve che queste regole vengano rispettate. Se questo non avviene purtroppo è l’anarchia e vorrebbe anche dire non aiutare chi cerca una via di fuga dal paese da dove è arrivato”. Così il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, stamani a Trieste.
“Seconda cosa se venissero confermate le indiscrezioni per le quali di fatto gli scafisti fanno intraprendere viaggi che troppe volte si traducono in viaggi della morte per chi cerca di arrivare in Europa, con la consapevolezza che ci sono le Ong ad andarli a prendere, sarebbe un problema molto grave e mi auguro che queste siano notizie non confermate”, ha aggiunto Fedriga.
Roma, 27 mar. (askanews) – Una doppia visita sta turbando il clima politico a Taiwan e e rischia di rendere ancora più tesa la situazione con la Cina. L’ex presidente di Taiwan Ma Ying-jeou inizia oggi un tour altamente simbolico della Cina, proprio mentre la presidente taiwanese in carica Tsai Ing-wen inizia un viaggio – visto con rabbia a Pechino – negli Stati uniti e in America centrale.
Ma, presidente dal 2008 al 2016, è una figura di spicco del partito nazionalista oggi in minoranza, il Kuomintang (KMT), che vuole una politica più conciliante con la Cina. Timarrà nella Repubblica popolare fino al 7 aprile, guidando una delegazione di studenti in diverse città e rendendo omaggio ai suoi antenati nella provincia sud-occidentale dell’Hunan. Tsai invece farà tappa negli Stati uniti durante il suo viaggio per visitare Belize e Guatemala questa settimana, secondo la presidenza taiwanese. Parlerà a New York e riceverà un premio dal think tank Hudson Institute.
La presidenza taiwanese non ha fornito informazioni su un possibile incontro con il presidente della Camera dei Rappresentanti Usa Kevin McCarthy, ma – secondo quanto riporta Nikkei Asia – i due si dovrebbero incontrare in California. Il viaggio di Ma è visto come un tentativo di riannodare i fili con Pechino usando la sua storia politica. Apparentemente il viaggio è di natura esclusivamente privata – e infatti non andrà a Pechino e non dovrebbe incontrare il presidente cinese Xi Jinping – ma resta comunque particolarmente significativo in un momento di forte tensione tra Taipei e la Cina e a 10 mesi dalle elezioni presidenziali a Taiwan. D’altronde sarà il primo ex leader taiwanese a visitare la Cina dopo la guerra civile cinese del 1949.
Il Kuomintang nutre speranze concrete di vittoria, dopo aver perso le ultime due presidenziali. Lo scorso anno ha vinto in maniera schiacciante le elezioni locali. E, anche se il leader attuale del Kuomintang Eric Chu ha minimizzato il senso del viaggio di Ma, esso rimane estremamente significativo rispetto alla svolta che il partito nazionalista potrebbe imprimere a Taiwan. Su Facebook, Chu ha scritto che Ma è d’accordo con la linea del Kuomintang di essere “pro-America, amico del Giappone e in pace con la Cina”. Le economie di Taiwan e della Cina si riavvicinarono durante l’amministrazione di Ma, succeduto alla divisiva presidenza Chen Shui-bian dell’attuale Partito democratico progressista. I turisti cinesi si riversarono su Taiwan e e così gli investimenti. Tuttavia nel 2014 Ma negoziò un controverso accordo commerciale, che innescò proteste di massa. Queste segnarono una svolta nella storia di Taiwan e aprirono la strada alla vittoria schiaccianti di Tsai nel 2016.
Ma fu anche protagonista di uno storico summit con Xi a Singapore nel 2015, il primo tra i leader dei due governi in quasi sette decenni..
Roma, 27 mar. (askanews) – Il leader del sindacato dei lavoratori dell’aeroporto Ben Gurion ha annunciato uno stop immediato delle partenze, pochi minuti dopo che il leader del più grande sindacato israeliano, Histadrut, ha annunciato uno sciopero dei lavoratori “storico” per “fermare la follia” della controversa riforma della giustizia portata avanti dal governo del premier Benjamin Netanyahu. “Ho ordinato l’immediata sospensione dei decolli all’aeroporto”, ha detto Pinchas Idan, citato dal Times of Israel.
Milano, 27 mar. (askanews) – “WineSeeSicily in tour”, la rassegna organizzata da Wine Sicily e dalla start up italiana Vinhood, volta a valorizzare il patrimonio vitivinicolo ed enogastronomico siciliano, debutta per la prima volta a Milano il 14 e 15 aprile. Due giornate di degustazioni ed attività pensate per wine & food lovers (l’apertura al pubblico è prevista dalle 17 alle 23) ma anche focus e confronti tra operatori del settore vitivinicolo, tutte organizzate nello spazio C30 – OneDay Group, in viale Cassala 30. Ad oggi sono una trentina le cantine selezionate tra cui Salvatore Tamburello, Coppola 1971, Costantino Wines, Tenute Orestiadi, Ba&Co, Terre di Gratia, Cantine Madaudo e Le Sette Aje.
“Dopo le prime quattro edizioni fra le mura di casa, questa manifestazione ora è pronta per incontrare gli amanti dei prodotti vitivinicoli siciliani anche in giro per l’Italia” hanno spiegato gli organizzatori alla presentazione ufficiale al Padiglione Sicilia di “Fa la cosa giusta” alla Fiera di Milano, evidenziando “la partnership che si è creata con WeRoad che grazie al WineSeeSicily incentiverà il pubblico partecipante alla manifestazione a fruire di una scontistica dedicata all’incoming turistico in Sicilia”. “Questo non fa altro che rafforzare i dati che vedono la Sicilia tra le mete principali scelte dai turisti proprio per il patrimonio enogastronomico e vitivinicolo che vi risiede” hanno precisato, sottolineando che “portiamo a Milano un format di successo che nelle due edizioni realizzate nel 2022 a Palermo hanno avuto un coinvolgimento di 45 cantine e un numero di utenza pari a cinquemila persone”. “Crediamo – ha aggiunto il capo di gabinetto dell’assessorato al Turismo Regione Sicilia, Daniela Segreto – che la realizzazione della manifestazione che si svolgerà a Milano non solo sarà solo utile per valorizzare le eccellenze vitivinicole ma anche per promuovere l’intero brand Sicilia nel suo insieme con percorsi turistici e bellezze paesaggistiche e culturali che la caratterizzano”. “Una delle nostre sfide è far conoscere i produttori e il territorio alle persone, e con Regione Sicilia in questo caso, vogliamo avvicinare sempre più e far conoscere una Regione e delle persone che a livello geografico e territoriale, sono lontane” hanno spiegato i responsabili di Vinhood, azienda proprietaria di una tecnologia basata sull’intelligenza artificiale, sottolineando che “mettiamo la persona al centro, le offriamo un’esperienza immersiva, comprendiamo i suoi gusti tramite l’interazione con il nostro test e poi, grazie ai contenuti originali e personalizzati, facciamo conoscere il territorio e i produttori che creano quel gusto, come li creano, cosa li rende unici”.
Milano, 27 mar. (askanews) – Contenere i danni diretti e favorire la ripresa della coltura dopo grandinate ed eventi estremi. È l’obiettivo del convegno che si terrà giovedì 30 marzo ad Arcade, nel Trevigiano (Ristorante Tre Pioppi, ore 15), territorio che tra il 24 e 25 maggio 2022 fu colpito da violente grandinate e vento forte che danneggiarono più dell’80% dei vigneti.
Organizzato da Condifesa Treviso, Vicenza e Belluno, e Edizioni L’Informatore Agrario nell’ambito della rassegna “Vite in campo tour”, questo appuntamento punta a delineare strategie concrete di risposta a eventi avversi come quelli della scorsa primavera, a partire anche da alcuni casi studio sperimentati dagli organizzatori direttamente in campo, e che saranno oggetto di una visita guidata nei vigneti delle aziende agricole Caramini e Rossetto. Qui sarà possibile osservare tre approcci di potatura: Sylvoz potato (totale), Sylvoz non potato, e doppio capovolto con speroni attivi, con dimostrazione di stralciatura e piegatura dei tralci. “Quando eventi distruttivi, quali gelate tardive e violente grandinate colpiscono il vigneto, le alternative per il viticoltore sono generalmente due: provare a difendere le uve sfuggite ai fenomeni estremi, o, nei casi più gravi, rivolgere le sue attenzioni al rinnovo della forma di allevamento” anticipa Tommaso Frioni, ricercatore dell’Università Cattolica di Piacenza che al convegno analizzerà le “Risposte fisiologiche della vite a un evento grandinigeno”, aggiungendo che “tuttavia, non sempre è possibile desumere l’entità reale dei danni sulle uve e sul tralcio, e inoltre la tempestività di esecuzione di eventuali interventi può essere determinante: iIn tale chiave, la conoscenza di alcuni processi fisiologici della vite può venire in soccorso”.
Secondo l’agronomo Enzo Corazzina, protagonista del focus sulle buone pratiche in vigneto ,”a seguito di una grandinata, più o meno intensa, comunque sempre dannosa, le scelte agronomiche che il viticoltore deve adottare tempestivamente dovranno mirare anzitutto a una rapida cicatrizzazione delle ferite, sia sui tralci che sui grappoli, tramite l’applicazione di prodotti fungicidi, a base di sali di rame in particolare e nel rispetto dei tempi di carenza”. “Inoltre, va stimolata una buona ripresa vegetativa, anche per mezzo di speronature dei germogli nel caso di forti grandinate primaverili, al fine di ottenere a fine stagione tralci ben lignificati in grado di resistere ai rigori invernali” prosegue Corazzina, concludendo che “infine, con la potatura invernale, sarà necessario lasciare una maggiore carica di gemme per ceppo e per ettaro, data la minore fertilità che le viti grandinate manifestano normalmente”.
Milano, 27 mar. (askanews) – Una rassegna culturale che vuole, attraverso l’arte e i mestieri, rigenerare culturalmente Varzi, “Borgo più bello d’Italia” nell’Alto Oltrepò Pavese. E’ “Vartweek”, la cui prima edizione andrà in scena dal 14 al 16 aprile nella cittadina in provincia di Pavia ad appena un’ora di Milano.
Dopo aver sperimentato una formula laboratoriale nel 2022, la manifestazione, diventata progetto sostenibile grazie al Pnrr “Borghi Storici”, propone tre talk, cinque laboratori e un itinerario diffuso d’arte e fotografia contemporanea per promuovere l’arte e la cultura agroalimentare. I visitatori saranno accolti in sei antiche cantine lungo la Via del Sale, nel cuore del centro storico di Varzi, quelle che un tempo e ancora oggi servono per affinare i salami. Esperienze multimediali e multisensoriali d’arte e di fotografia contemporanea tutte da vivere, attraverso una rassegna che sposa a ogni cantina storica un senso e un artista. Esposizioni digitali più che immersive di giovani talenti e grandi nomi, con visite guidate e teatralizzate realizzate dall’Associazione Varzi Viva. Nella Cantina Garabello l’esposizione digitale “Lux by Marco Lodola” affronterà il tema della “vista”, quella di Stefano Bressani, “Hyper Heroes – From the Deepest Web World” il “tatto” nella Cantina Muzio; nella Cantina Buscone Cicale sarà affrontato il “gusto” con l’esposizione di Teo KayKay “Disruptive Innovator”; l’olfatto sarà il tema affidato a Chiara Lorenzetti “Kintsugi” e Giorgio Azzaretti “Raku” nella Cantina Tarditi; mentre l’”udito” sarà trattato da Massimiliano Verdino con “L’antropologia dei sensi” alla Cantina Colombi. Infine la Cantina Bazaar “ospiterà” il “sesto senso”: street art e fotografia contemporanea. “Vartweek”, che si svolge in concomitanza con la milanese #Artweek come una proposta di fuorisalone di prossimità, “è un progetto di rigenerazione culturale e sociale che unisce identità condivise per creare un’esperienza inedita ed un percorso d’arte inaspettato”. All’interno della tre giorni di rassegna, dalle 18.30, è previsto anche il “Roots Music Festival, alle origini del blues”, esibizioni in “duo” di 12 interpreti, tra cui lo statunitense Richard Ray Farrell.
“La Città di Varzi ha iniziato un percorso ambizioso, reso possibile grazie alla capacità della comunità locale di sprigionare le migliori energie ed idee, raccogliendo con successo la sfida di cambiamento promossa dal Pnrr nei confronti dei tanti borghi che popolano il nostro Paese” ha dichiarato il sindaco di Varzi, Giovanni Palli, parlando di “un cambiamento che può passare solo dalla riscoperta delle arti che, tra passato, presente e futuro, ci permettono di contaminare storie, culture ed orizzonti valorizzando, ancora una volta, la nostra storia e la nostra identità ed il nostro valore”.”È un percorso di rigenerazione a tutto tondo che ci apre nuovi orizzonti e ci coinvolge particolarmente perché consapevoli del valore della storicità del nostro borgo – ha concluso – capace di diventare in pochi anni un luogo di esperienze per tutti i sensi e un museo a cielo aperto che collega con naturalezza passato a presente costruendo una coscienza artistica destinata solo a crescere in futuro”. La manifestazione vede il partenariato dei Consorzi Tutela Vini Oltrepò Pavese e Consorzio Tutela Salame di Varzi DOP, e il patrocinio di Comune di Varzi, Provincia di Pavia, Comunità Montana Alto Oltrepò, Associazioni Varzi Viva OdV e Artemusica.
Milano, 27 mar. (askanews) – Vino oggi significa anche enoturismo: in questi ultimi anni c’è stato un vero boom che ha visto diverse destinazioni che, da prettamente vinicole si sono anche trasformate in destinazioni turistiche. Ma come rendere un paesaggio o un territorio ricco di storia anche una destinazione turistica ambita e desiderabile? E quali sono gli elementi che i diversi protagonisti di un comprensorio produttivo devono tener ben presenti nella prospettiva di uno sviluppo enoturistico virtuoso e gratificante? Sono alcune delle questioni che verranno affrontate lunedì 27 marzo alle 16.30 a Palazzo del Capitano a Soave (Verona) nel corso dell’incontro “Enoturismo: potenziale Soave”.
All’appuntamento, voluto dal Consorzio di Tutela del Soave in collaborazione con Comune di Soave, Strada del Vino Soave, Associazione Pro Loco di Soave, prenderanno parte Riccardo Borghero, segretario generale Camera di Commercio di Verona, Roberta Garibaldi, docente di Tourism Management all’Università degli Studi di Bergamo e Presidente Associazione Italiana Turismo Enogastronomico, Francesca Caldarola, Destination Verona & Garda Foundation, Giacomo Ballerini, coordinatore del progetto Educazione Turismo, Stefano Tulli, fondatore di Winedering, Mariagrazia Bertaroli, presidente Consorzio Turismo dell’olio, Gerardo Giorgi, marketing manager Consorzio Chianti Classico.