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Tag: askanews

A Palazzo Dama il lusso entra nella nuova era del Wellness

A Palazzo Dama il lusso entra nella nuova era del WellnessRoma, 22 nov. (askanews) – Nel cuore della Capitale, Palazzo Dama si distingue come uno dei rari esempi di trasformazione di una dimora storica in una struttura che non solo accoglie, ma invita a riscoprire un equilibrio tra passato e presente. Costruito nella seconda metà del XIX secolo per la nobile famiglia Malaspina, il palazzo conserva elementi emblematici dell’eleganza Liberty, come i mosaici in marmo e la scala centrale, accostati a dettagli contemporanei, tra cui due opere originali di Andy Warhol – The Souper Dress e Mao 1974.


Un connubio tra storia e design Varcando la soglia di questa villa ottocentesca, gli ospiti sono accolti da ambienti che combinano con armonia il fascino storico e un’estetica contemporanea. Le porte in stile Liberty, i soffitti alti e i mosaici originali sono stati preservati per mantenere l’identità del palazzo, mentre la maestosa scala in legno, posta al centro dell’edificio, ne rappresenta il cuore simbolico. Grandi archi collegano le aree comuni, inondandole di luce naturale. Specchi, dettagli decorativi raffinati e modanature arricchiscono gli spazi, creando un’atmosfera che invita al relax. Gli arredi su misura, realizzati da artigiani locali, dialogano con tessuti esclusivi scelti con cura, tra cui quelli di marchi prestigiosi come Loro Piana e Ralph Lauren. Le aree comuni e le camere del palazzo ospitano opere d’arte moderna e contemporanea, oggetti di design vintage raccolti da collezioni internazionali e una selezione di fotografie di artisti provenienti da tutto il mondo, che arricchiscono ulteriormente l’esperienza visiva e culturale degli ospiti. Ogni dettaglio, dal design all’approccio attento del personale, è stato curato per offrire agli ospiti un’esperienza che li faccia sentire non semplicemente accolti, ma davvero a casa. Daham SPA: il benessere come esperienza integrata Oggi, Palazzo Dama amplia la sua offerta con l’ apertura della Daham SPA, uno spazio pensato per chi cerca un approccio olistico al benessere. Creata in collaborazione con Zeki Benessere Spa, la SPA propone trattamenti che uniscono la tradizione orientale e occidentale, offrendo percorsi personalizzati per rigenerare corpo e mente.


Ispirata dall’Ayurveda e dalla Terapia Yoga, filosofia approfondita da Zeki durante un viaggio in India, la SPA si distingue per la cura dei dettagli: dall’utilizzo di prodotti naturali alla varietà di tecniche proposte, come massaggi rilassanti, trattamenti viso e corpo, massaggi emolinfatici e percorsi specifici per le coppie. Un settore in continua crescita L’apertura della Daham SPA si inserisce in un mercato globale in rapida espansione. Secondo il Global Wellness Institute, l’industria del wellness ha superato i 4,4 trilioni di dollari nel 2022, con una previsione di crescita fino a oltre 7 trilioni entro il 2025. Le SPA e il turismo del wellness sono tra i segmenti principali, alimentati da una crescente attenzione verso esperienze personalizzate e olistiche che favoriscono il benessere fisico e mentale.


Anche l’Italia si posiziona come uno dei protagonisti di questa crescita, generando nel 2022 un valore di 15,7 miliardi di euro nel turismo del benessere e classificandosi tra le prime dieci destinazioni mondiali. Con una crescita annua prevista del 16,6% fino al 2027, Roma, grazie alla sua capacità di coniugare storia e innovazione, si conferma come una delle mete preferite per i viaggiatori che cercano esperienze uniche e rigenerative. “Palazzo Dama non è solo un luogo di soggiorno, ma un invito a vivere un’esperienza immersiva tra epoche diverse. Dai lampadari in cristallo del Plaza di New York agli arredi contemporanei, ogni dettaglio è pensato per valorizzare la bellezza senza tempo del palazzo- conclude Mario Luciani, CEO di Palazzo Dama – La Daham SPA è una naturale estensione della nostra visione: un luogo dove la cultura del benessere si intreccia con la storia e l’identità di Palazzo Dama”.

Fs: possibile impatto significativo dallo sciopero del 23-24

Fs: possibile impatto significativo dallo sciopero del 23-24Roma, 22 nov. (askanews) – “Proclamato da alcune sigle sindacali autonome uno sciopero nazionale del personale del Gruppo FS Italiane, dalle ore 21 di sabato 23, alle ore 21 di domenica 24 novembre. Lo sciopero potrebbe avere un impatto significativo sulla circolazione ferroviaria e comportare cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e treni del Regionale di Trenitalia. Gli effetti, in termini di cancellazioni e ritardi, potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l’orario di termine della protesta sindacale”. Lo scrivono le Fs in una nota.


“Tenuto conto delle possibili importanti ripercussioni sul servizio – conclude la nota -, Trenitalia invita i passeggeri a informarsi prima di recarsi in stazione e, se possibile, a riprogrammare il viaggio”.

Cpi, Meloni: no all’equivalenza tra responsabilità di Israele e quelle di Hamas

Cpi, Meloni: no all’equivalenza tra responsabilità di Israele e quelle di HamasRoma, 22 nov. (askanews) – “Approfondirò in questi giorni le motivazioni che hanno portato alla sentenza della Corte Penale Internazionale. Motivazioni che dovrebbero essere sempre oggettive e non di natura politica”. Lo dichiara in una nota la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.


“La Presidenza italiana del G7 – prosegue Meloni – intende porre il tema all’ordine del giorno della prossima Ministeriale Esteri che si terrà a Fiuggi dal 25 al 26 novembre. Un punto resta fermo per questo governo – sottolinea la premier -: non ci può essere una equivalenza tra le responsabilità dello Stato di Israele e l’organizzazione terroristica Hamas”.

Tra IA e fake news, i nuovi “Dialoghi Condivisi” del Goethe Institut

Tra IA e fake news, i nuovi “Dialoghi Condivisi” del Goethe InstitutRoma, 22 nov. (askanews) – Con due appuntamenti, uno a Roma e uno a Torino, il Goethe-Institut promuove i suoi “Dialoghi Condivisi”. Dialoghi sulla società contemporanea tra Italia e Germania, invitando relatori da entrambi i Paesi a scambiarsi idee ed esperienze su due temi cruciali del nostro tempo: le implicazioni sulla società dell’intelligenza artificiale e quelle del controllo e delle fake news sull’informazione.


Nell’appuntamento romano, che si terrà il 27 novembre alle 19 presso il Goethe-Institut di Roma, i relatori invitati esplorano dalla creatività all’etica fino alla giurisprudenza, gli ambiti in cui si muovono la ricerca e l’applicazione dell’Intelligenza Artificiale generativa. Con tre interventi, sul palco del Goethe-Institut ne parleranno lo scrittore Nicola Lagioia, l’avvocatessa dei diritti digitali Ramak Molavi Vasse’i e il ricercatore Rainer Rehak. Nicola Lagioia analizza l’impatto dell’Intelligenza Artificiale nelle arti – narrative, visive e musicali – chiedendosi quanto essa possa influire sulla tenuta politica e sociale delle nostre società e se esista una differenza irriducibile tra intelligenza umana e artificiale. Ramak Molavi Vasse’i, avvocatessa esperta di diritti digitali, critica invece l’implementazione dell’IA, interrogandosi sulle scelte infrastrutturali e politiche e sul motivo per cui la società accetti tali sviluppi. Infine, il ricercatore Rainer Rehak mette in luce le narrazioni fuorvianti sull’IA, invitando a riflettere sul controllo dei dati, sul potere decisionale e sugli usi auspicabili di questa tecnologia. Modera Paola Pica vicecaporedattrice della redazione Economia del Corriere della Sera e responsabile del mensile di Innovazione LOGIN del Corriere.


Nell’appuntamento di giovedì 28 novembre alle 18 al Polo del ‘900 (Palazzo San Daniele, ingresso via del Carmine 14) a Torino, intitolato “Scommessa sull’informazione. Tra falsificazione e realtà”, Michael Braun, Stefano Feltri e Francesca Lagioia mettono a confronto, insieme a Polo del ‘900, il giornalismo in Italia e Germania, analizzando l’attuale stato di un’informazione – social media soprattutto – che sempre più condiziona l’andamento degli eventi politici e non solo. Una particolare attenzione sarà data agli aspetti giuridici, etici e tecnologici, dalle intimidazioni ai giornalisti alle responsabilità etico-professionali, dall’intelligenza artificiale alle fake news.


Michael Braun descriverà la situazione della libertà di stampa in Germania, evidenziando le indagini che hanno coinvolto redazioni e l’aumento delle aggressioni fisiche ai giornalisti, spesso legate all’estrema destra. Stefano Feltri discuterà del futuro del giornalismo nell’era post-social, dominata dai creator e dalla reputazione, suggerendo un ritorno a modelli passati che offrono una prospettiva per il giornalismo. Francesca Lagioia esplorerà il ruolo dell’intelligenza artificiale e delle grandi piattaforme nella creazione e diffusione dei contenuti, analizzando le iniziative europee per un quadro etico e normativo e le sfide tecniche, etiche e giuridiche da affrontare. Modera Alberto Sinigaglia Presidente della Fondazione del Polo del ‘900.

Trasporti, Fs: possibile impatto significativo da sciopero 23-24

Trasporti, Fs: possibile impatto significativo da sciopero 23-24Roma, 22 nov. (askanews) – “Proclamato da alcune sigle sindacali autonome uno sciopero nazionale del personale del Gruppo FS Italiane, dalle ore 21 di sabato 23, alle ore 21 di domenica 24 novembre. Lo sciopero potrebbe avere un impatto significativo sulla circolazione ferroviaria e comportare cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e treni del Regionale di Trenitalia. Gli effetti, in termini di cancellazioni e ritardi, potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l’orario di termine della protesta sindacale”. Lo scrivono le Fs in una nota.


“Tenuto conto delle possibili importanti ripercussioni sul servizio – conclude la nota -, Trenitalia invita i passeggeri a informarsi prima di recarsi in stazione e, se possibile, a riprogrammare il viaggio”.

L’Istat: matrimoni in calo, aumentano le convivenze

L’Istat: matrimoni in calo, aumentano le convivenzeMilano, 22 nov. (askanews) – Nel 2023 i matrimoni sono stati 184.207, in diminuzione rispetto all’anno precedente (-2,6%); il calo è stato più consistente nel Mezzogiorno (-5,8%) rispetto al Nord (-0,3%), in posizione intermedia il Centro (-1,3%). I dati provvisori dei primi otto mesi del 2024 mettono in luce una ulteriore diminuzione (-6,7%), a conferma di un ridimensionamento della nuzialità che negli ultimi quarant’anni non ha conosciuto soste, al netto di alcuni momenti storici duranti i quali il numero dei matrimoni ha mostrato andamenti altalenanti in relazione a fenomeni di tipo congiunturale. A rilevarlo è il report “Matrimoni, unioni civili, separazioni e divorzi” dell’Istat.


Nel 2000 si rilevò un aumento dei matrimoni da collegare al desiderio di celebrare le nozze all’inizio del nuovo millennio. All’opposto, nel triennio 2009-2011, il calo fu particolarmente accentuato per il crollo delle nozze dei cittadini stranieri, scoraggiati dalle modifiche legislative volte a limitare i matrimoni di comodo. Inoltre, non va dimenticata la crisi economica del 2008 il cui impatto produsse effetti sui comportamenti nuziali delle coppie. Infine, nel 2020 si è assistito a un dimezzamento del numero dei matrimoni per effetto della pandemia da Covid-19 (e delle sue misure di contenimento) che ha visto molte coppie posticipare le nozze, in parte poi celebrate nel successivo biennio 2021-2022. Nel 2023 i 139.887 primi matrimoni mostrano, se confrontati con l’anno precedente, una diminuzione del 4,3%, più consistente rispetto a quella del totale dei matrimoni (-2,6%). Nel 2023 la quota dei primi matrimoni rispetto al totale delle celebrazioni è pari al 75,9%, evidenziando un netto calo anche rispetto al 79,4% del 2019 (anno in cui il numero di matrimoni totali era stato simile a quello del 2023). La diminuzione tendenziale dei primi matrimoni, al netto delle oscillazioni di breve periodo, è strettamente connessa alla progressiva diffusione delle libere unioni (convivenze more uxorio). Queste ultime sono più che triplicate tra il biennio 2000-2001 e il biennio 2022-2023 (da circa 440mila a più di 1 milione e 600mila), un incremento da attribuire soprattutto alle libere unioni di celibi e nubili. Sul piano tendenziale, uno dei motivi per il quale la primo-nuzialità in Italia arretra si deve alla trasformazione del processo di transizione alla vita adulta. Quest’ultima oggi segue percorsi diversi rispetto al passato, quando il motivo prevalente di uscita dal nucleo di origine era legato alla formazione di una nuova famiglia attraverso le nozze.


Secondo i dati dell’Indagine Famiglie e soggetti sociali (2016) tra le generazioni di uomini nate tra il 1982 e il 1986 la convivenza more uxorio è preferita al matrimonio (22,5% contro 21,8% di chi lascia la casa dei genitori entro i trent’anni); seguono le altre motivazioni quali, per esempio, lavoro, studio e autonomia. Tra le donne, l’uscita dalla famiglia di origine si concretizza in via preponderante tramite il matrimonio (40% tra le nate negli anni Ottanta), seguita dalla convivenza, con percentuali via via crescenti di generazione in generazione. Negli ultimi decenni, inoltre, il ridimensionamento numerico delle nuove generazioni, dovuto alla bassa fecondità, che dalla metà degli anni Settanta si è sempre mantenuta ben sotto il livello di sostituzione, sta producendo un effetto strutturale negativo sui matrimoni. Man mano che le generazioni più giovani, meno numerose di quelle dei genitori, entrano nella fase adulta della vita si riduce la numerosità della popolazione in età da matrimonio e, di conseguenza, anche a parità di propensione a sposarsi, cala inesorabilmente il numero assoluto di nozze.

ISS: in Italia continuano ad aumentare le nuove diagnosi di Hiv

ISS: in Italia continuano ad aumentare le nuove diagnosi di HivMilano, 22 nov. (askanews) – Continuano ad aumentare, dopo il picco negativo del 2020, le nuove diagnosi di Hiv in Italia. Secondo i dati appena pubblicati dal Centro Operativo Aids dell’Istituto superiore di sanità (Iss) nel 2023 si è tornati vicini ai livelli pre Covid, i maschi nella fascia 30-39 anni si confermano il genere con una maggiore incidenza di nuove diagnosi, mentre è il Lazio la regione dove l’incidenza è maggiore.


“Questo trend è indicativo, e va di pari passo con l’andamento delle altre infezioni a trasmissione sessuale, che sono in aumento soprattutto tra i giovani” spiega Barbara Suligoi, che dirige il Centro, aggiungendo che “è necessaria una maggiore sensibilizzazione sia sulle norme di prevenzione che sull’accesso al test: dal 2015 è in continuo aumento la quota di persone a cui viene diagnosticata tardivamente l’infezione da HIV (con bassi linfociti CD4 o con AIDS) e nel 2023, due terzi degli eterosessuali, sia maschi che femmine, e più della metà degli MSM scoprono di essere HIV positivi quando il loro sistema immunitario è già compromesso (valori di linfociti CD4 bassi), un segno che il contagio è avvenuto da diverso tempo e che la malattia è in fase avanzata”. Secondo quanto riferito dall’ISS, le nuove diagnosi di Hiv nel 2023 sono state 2.349, in aumento rispetto alle 2140 del 2022 e vicine alle 2.510 registrate nel 2019. Di queste oltre il 40% è avvenuta quando la conta dei linfociti CD4 era inferiore a 350, un valore che indica un arrivo tardivo alla diagnosi. Per quanto riguarda l’Aids le nuove diagnosi sono state lo scorso anno 532, in aumento rispetto alle 444 dell’anno precedente (nel 2019 erano state 647). Per i maschi la fascia 30-39 anni è quella che ha una maggiore incidenza di nuove diagnosi. Per quanto riguarda invece le donne la maggiore incidenza, sempre di nuove diagnosi, si vede nella fascia 20-29. A livello regionale la maggiore incidenza di nuove diagnosi si è avuta nel Lazio (5,5 ogni 100mila residenti), seguito da Umbria ed Emilia-Romagna (5,0). Quella minore invece si è vista in Veneto (1,1) e provincia di Trento (1,8). Per quanto riguarda le modalità di trasmissione, il maggior numero di nuove diagnosi (672) è stato riscontrato in uomini che fanno sesso con gli uomini (“men who have sex with men” – MsM), seguiti da maschi eterosessuali (414) e femmine eterosessuali (182).


Il motivo principale di accesso al test è risultato la “sospetta patologia HIV correlata o sintomi HIV” nel 35% dei casi, seguita dai comportamenti sessuali a rischio (19,6%), mentre hanno scoperto la propria sieropositività per controlli di routine o in seguito a screening o campagne informative il 12,3% di coloro che hanno avuto una nuova diagnosi nel 2023. “Anche se, soprattutto grazie alle nuove terapie, l’Aids non rappresenta più l’emergenza sanitaria di qualche tempo fa, non dobbiamo spegnere i fari su questo problema” commenta Anna Teresa Palamara, che dirige il Dipartimento Malattie Infettive dell’Iss, evidenziando che “occorre lavorare sulla prevenzione, soprattutto tra i giovani”.

Violenza donne, a Senago stasera incontro sul Codice Rosso

Violenza donne, a Senago stasera incontro sul Codice RossoMilano, 22 nov. (askanews) – Nella prospettiva della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre), istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il comune di Senago (Mi) organizza questa sera un dibattito dedicato al Codice Rosso, una legge della Repubblica Italiana che rafforza la tutela di tutti coloro che subiscono violenze, per atti persecutori e maltrattamenti e di fatto, il provvedimento che più ha inciso nel contrasto alla violenza di genere. Alla presenza del sindaco di Senago, Magda Beretta e del ‘Gruppo di Lavoro in Memoria di Giulia e Thiago Tramontano’ presieduto dal consigliere Ornella Lavadini, la serata sarà in ricordo di Giulia Tramontano e del suo piccolo Thiago, ucciso prima di nascere insieme con la madre da Alessandro Impagnatiello. Al centro di uno dei casi di cronaca più efferati degli ultimi anni Impagnatiello ha confessato di aver ucciso nel maggio del 2023 la compagna, incinta al settimo mese di gravidanza. La legge n. 69 del 2019 (c.d. codice rosso), ha rafforzato le tutele processuali delle vittime di reati violenti, con particolare riferimento ai reati di violenza sessuale e domestica, ha introdotto alcuni nuovi reati nel codice penale (tra cui il delitto di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso, quello di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti e quello di costrizione o induzione al matrimonio) ed aumentato le pene previste per i reati che più frequentemente sono commessi contro vittime di genere femminile (maltrattamenti, atti persecutori, violenza sessuale). Stasera intervengono l’avvocato Maria Furfaro sul tema “Cosa è e come riconoscere una relazioni disfunzionale”; il Giudice Valerio De Gioa (in video); l’avvocato Gian Ettore Gassani (in video) sulle criticità del Codice Rosso con particolare riferimento alla mancanza di mezzi ed uomini per prevenire e contrastare il fenomeno della violenza di genere; il maggiore dei Carabinieri Daniela Nuzzo tratterà “La strategia dell’Arma in relazione al fenomeno della violenza di genere”. E ancora il Comandante della Polizia Locale di Senago Fabio Tagliabue affronterà la tematica “il ruolo della Polizia locale nel contrasto alla violenza”; Chiara Sainaghi del centro antiviolenza “Hara, ricomincio da me” parlerà invece della procedura del Centro e di cosa succede quando ci si rivolge a loro. La serata sarà moderata da Cristina Giuliano, giornalista di askanews ed è collegata a una mostra fotografica a cura di Andrea Fasani e Andrea Cherchi.

Vino, Uiv: a settembre +56% export nostri spumanti verso gli Usa

Vino, Uiv: a settembre +56% export nostri spumanti verso gli UsaMilano, 22 nov. (askanews) – Balzo degli spumanti tricolori negli Usa a settembre, con un export del mese a +56% (ma nel pari periodo 2023 si era scesi a -36%) che riporta le spedizioni dello sparkling italiano, capitanato dal Prosecco, appena sotto i livelli del 2022 (-3% a volume) nel cumulato gennaio-settembre. Lo rileva l’Osservatorio del vino Uiv nell’analisi sui dati export dei primi 9 mesi di quest’anno che, lato spumanti, registrano nel periodo 86,9 milioni di litri spediti verso gli Stati Uniti, il 18% in più a volume rispetto ai 73,5 milioni del 2023, che nel periodo segnava un tendenziale a -18%. Un riallineamento, secondo l’Osservatorio di Unione italiana vini, agli anni record post Covid che non trova la stessa dinamica per i fermi (e frizzanti) in bottiglia. In questo caso, i volumi esportati ammontano infatti a 170,5 milioni di litri, lo 0,7% in più sul 2023 e il 10% in meno sul 2022.


“Guardiamo a questi dati con attenzione e cautela, anche perché gli effettivi consumi di vino italiano negli Usa, che riscontriamo attraverso SipSource, evidenziano nei primi 10 mesi dell’anno un calo generale del 4,5%, un combinato disposto tra un +2,2% per gli spumanti, un -8,4% per i rossi e un -5,6% per i bianchi tricolori” ha commentato il segretario generale di Unione italiana vini (Uiv), Paolo Castelletti, aggiungendo che “in merito ai possibili dazi annunciati dal presidente Trump, per ora l’unica cosa certa è l’anticipo di mercato che si evidenzierà nei prossimi mesi”.

La Consob: sotto i Bitcoin e le altre cripto non c’è nulla

La Consob: sotto i Bitcoin e le altre cripto non c’è nullaRoma, 22 nov. (askanews) – “I bitcoin e le altre criptovalute sono strumenti altamente speculativi. Sotto non c’è nulla. Non c’è un debitore. Se mai un giorno dovesse scoppiare la bolla, nessuno venga a chiedere risarcimenti alle Autorità o ai governi”. E’ questo il monito lanciato dal commissario Consob, Federico Cornelli, intervenuto in apertura del convegno su “Le scelte degli investitori italiani tra consulenza e sostenibilità”, tenutosi a Roma nella sede della Consob.


L’evento è stato l’occasione di un confronto tra addetti ai lavori su due studi pubblicati nei mesi scorsi dall’Autorità di regolamentazione e di vigilanza sui mercati finanziari: il Rapporto sulle scelte di investimento delle famiglie italiane e il Rapporto sulla relazione consulente-cliente. Tra il 2022 e il 2023 – secondo quanto risulta dalla prima delle due indagini – è più che raddoppiata la percentuale di italiani intervistati che dichiara di avere criptovalute in portafoglio (dall’ 8% al 18%). Tuttavia, la scelta non è sempre associata ad un’effettiva conoscenza delle caratteristiche e dei rischi connessi con questo tipo di asset digitale.


Lo stesso studio evidenzia che i social network hanno ormai superato le testate della carta stampata e del web come fonte di informazione per orientarsi nelle proprie scelte di investimento. Il 36% degli intervistati attinge, infatti, dai social contro il 34% per cui la carta stampata è ancora il principale punto di riferimento. Ad informarsi sui social sono in particolare, secondo lo studio, i soggetti più vulnerabili: i giovani, le donne, le persone a più basso grado di alfabetizzazione finanziaria e con minori disponibilità. La Consob, come anche altre fra le principali Autorità di vigilanza nazionali e internazionali, ha ripetutamente messo in guardia in passato contro le insidie connesse con l’acquisto di criptovalute, che può comportare anche la perdita di tutto il capitale impegnato.


“Per il futuro, posto il ruolo cruciale dell’educazione finanziaria, dobbiamo fare uno sforzo maggiore – ha osservato il segretario generale della Consob, Nadia Linciano, a conclusione dei lavori – per rafforzare e ampliare i canali attraverso cui veicoliamo i nostri contenuti, per raggiungere una platea sempre più vasta”.