Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: askanews

Sanremo, talk, conferenze, musica live: numeri da record per Casa Sanemo

Sanremo, talk, conferenze, musica live: numeri da record per Casa SanemoRoma, 18 feb. (askanews) – Tempo di bilanci a Casa Sanremo Bazr che, dopo due settimane di attività, può guardare con piena soddisfazione ai risultati ottenuti. Nel variegato palinsesto proposto, hanno trovato spazio presentazioni, format televisivi, conferenze, incontri, spettacoli, collaborazioni esclusive e, ovviamente, tanta musica.


“Riassumere le emozioni e le soddisfazioni che ci ha regalato la diciottesima edizioni di Casa Sanremo in poche righe sarebbe sterile e riduttivo. L’esperienza a Casa Sanremo non va raccontata, ma vissuta. Da protagonisti. Grazie a tutti quanti hanno lavorato accanto a me, con infinita passione e grande competenza.” Vincenzo Russolillo, Presidente di Casa Sanremo. I NUMERI DELL’EDIZIONE 2025


I numeri parlano da soli: 80mila accessi, oltre 10mila pass richiesti. Tantissimi gli artisti, cantanti, volti noti dello spettacolo e della tv che sono passati da Casa Sanremo, lasciando la propria firma sul mitico “muro blu”. Guardando al palinsesto televisivo, quasi raddoppiate rispetto al passato le ore di diretta, per un totale di quasi 200 ospiti. Applausi ed apprezzamenti per i format quotidiani: l’Italia in Vetrina, condotto dalla giornalista Grazia Serra, che punta alla valorizzazione delle Eccellenze italiane in ogni campo, dando voce ai rappresentanti dei Territori ospiti ma volgendo sempre uno sguardo al Festival; Buongiorno Sanremo, la trasmissione del mattino condotta da Savino Zaba; gli appuntamenti con l’informazione di Studio News, a cura di Patrizia Barsotti in collaborazione con Askanews; le Le pagelle di Max, condotto da Max Corfini e nato dalla collaborazione tra Rai Italia, RaiNews24, RaiNews.it e Rai Italy.


Passando alla radio, oltre 100 le ore di diretta fra Radio Casa Sanremo, Radioimmaginaria, Radio Rai 1, Radio Tutta Italiana. Piazza Marconi, una fra le novità di questo 2025, in collaborazione con Consulenza Radiofonica, ha accolto nei suoi spazi dedicati 14 fra emittenti e servizi ad esse collegati. Casa Sanremo Writers, il salotto letterario di Casa Sanremo, ha ospitato, durante lo spazio La Vetrina, oltre 80 presentazioni condotte da Maurilio Giordana. Circa 30 gli eventi speciali, presentati dai giornalisti Grazia Serra, Maurilio Giordana e Viridiana Myriam Salerno. Tre incontri, in collaborazione con RaiLibri, moderati da Grazia Serra e in onda anche su RaiPlay. Nove Eccellenze italiane che hanno raccontato il successo del proprio brand. Grandi numeri anche per il Concorso letterario che vanta 2 sezioni: Opere edite, presidentessa Laura Delli Colli; Sezione Racconti brevi, presidente Lino Guanciale.


Nell’area Underground, di libero accesso a tutti, dal 5 al 10 febbraio Live Box, sotto la guida di Ciro Barbato, ha dato spazio a 400 giovani talenti (a fronte di circa 1500 richieste), mentre l’area Performer, direttore artistico Ermanno Croce, ha ospitato 1500 ballerini, segnando un totale di richieste 4500 richieste. Lo spazio Un convegno d’artista, svoltosi presso la Lounge, ha visto alternarsi sul palco 90 ospiti nelle 5 giornate di programmazione. Per The Club, sotto la guida di Davide Vignes, si sono alternati oltre 30 artisti, tra Dj, Dj producer e Dance Singer. Casa Sanremo Invest, con il coordinamento di Gabriele Mese, ha ospitato oltre 500 tra investitori professionali, startup e addetti ai lavori, una startup competition ‘Impact 4 Tomorrow’ con 45 giurati e 10 startup premiate per il loro impegno a coniugare impatto e sostenibilità e oltre 40 interventi sull’educazione finanziaria e la consapevolezza dei rischi degli investimenti con la partecipazione attiva delle istituzioni (Banca d’Italia, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza). The Comfort Zone, con la collaborazione di CSEN, ha fornito, invece, circa 130 prestazioni. Lo spazio esclusivo di dedicato a Bazr si è rivelato una scelta vincente. Fra le sue sale, uno studio radiofonico con trasmissioni in diretta nella settimana del Festival ed eventi unici, diventando un punto di incontro di cantanti in gara e ospiti del piccolo schermo, del mondo radiofonico, dei canali social e dei media. Grande soddisfazione per il corner dedicato al settimanale GENTE che ha accolto ospiti molto amati dal pubblico. GLI EVENTI E I PROTAGONISTI Tra gli eventi di maggior rilievo da ricordare NextGen Legality by Nextenne, il focus sulla legalità e sui grandi temi dell’attualità destinato soprattutto alle nuove generazioni, che ha riunito sullo stesso palco 6 procuratori in servizio presso alcune fra le zone più “calde” d’Italia. Hanno partecipato all’evento, moderato da Roberto de Candia e Grazia Serra, Annamaria Frustaci, Sostituto Procuratore Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, Camillo Falvo, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Vibo Valentia, Ciro Angelillis, Procuratore Aggiunto presso il Tribunale di Bari , Claudio Martelli, ex Ministro della Giustizia, politico, scrittore, giornalista, Francesca Nanni, Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Milano, Marianna Aprile, giornalista e conduttrice LA7, Nicola Gratteri, Procuratore Generale presso il Tribunale di Napoli, Nino Di Matteo, Sostituto Procuratore Direzione Nazionale Antimafia, Paolo Di Giannantonio, giornalista Rai ed ex anchorman del TG1, Paolo Pagliaro, giornalista e coautore di “Otto e mezzo” su La7, Sigfrido Ranucci, giornalista, Vicedirettore Rai e conduttore della trasmissione “Report”, Rai3. Casa Sanremo ha ospitato anche due talk di particolare interesse in collaborazione con il Ministero della Salute e con Regione Liguria. In occasione del primo talk, “La prevenzione in dieci note”, organizzato dal Ministero della Salute in collaborazione con la Rai e la Direzione artistica del Festival, sono saliti sul palco della Lounge il Ministro Schillaci, il DG Rai Roberto Sergio e Carlo Conti, presentatore e direttore artistico del Festival di Sanremo. Durante “Lo sport in Liguria è salute, inclusione, connessione” è stato invece il Ministro dello Sport e dei Giovani, Andrea Abodi, a parlare ai ragazzi presenti in sala. Con lui anche l’Assessore allo Sport di Regione Liguria Simona Ferro e le atlete olimpiche liguri Chiara Rebagliati e Amanda Embriaco. Ricordiamo alcuni fra gli eventi speciali di alto profilo ospitati da Casa Sanremo: il primo in collaborazione con Amnesty International Italia in occasione dei 50 anni della Ong in Italia in ricordo di Francesco Mastrogiovanni, con Riccardo Noury, Francesca Corbo, Gianmarco Saurino; il pomeriggio dedicato a Save the Children; l’incontro con Noa e Mira Awad, alla viglia della loro partecipazione alla prima serata del Festival con il duetto “Imagine”; un omaggio a Massimo Cotto, a cui è stata dedicata la 18esima Edizione di Casa Sanremo, con la moglie Chiara Buratti e moderato da Grazia Serra; per finire, i festeggiamenti con Pablo Reyes per i 38 anni della canzone “Bamboleo”. Fra i protagonisti immancabili a Casa Sanremo, alcuni territori del nostro Belpaese: Terre d’Irpinia; Grotte di Frasassi; Regione Liguria e il Comune di Sanremo; Regione Calabria, con la Riviera dei Cedri; Regione Puglia, il Comune di Barletta; Regione Lazio; Terre del Bussento, il Comune di Pellezzano e il Comune di Sapri; Regione Basilicata e il Comune di Ruoti; Comune di Mercogliano; Comune di Montecorvino Pugliano; Comune di Centola-Palinuro. I PREMI Tra i premi assegnati, tre quelli consegnati da Vincenzo Russolillo, Presidente di Casa Sanremo: il Soundies Awards, in collaborazione con le Grotte di Frasassi, al miglior videoclip fra le canzoni in gara, ad Achille Lauro per la sua “Incoscienti giovani”; il Premio alla Carriera al Premio Oscar Vittorio Storaro e il Premio Eccellenza Italiana a Ezio Nannipieri, direttore artistico di Musicultura, in occasione del Festival Art. 21 delle Grotte di Frasassi. Uno quello assegnato ad Anas come “Miglior spot sociale per i giovani” per lo spot “Quando sei alla guida tutto può aspettare”. ANGOLI ESCLUSIVI DI CASA SANREMO Perella Academy ha dato agli angoli beverage e ai coffee bar un tocco unico di innovazione e di esperienza, catalizzatori di aggregazione. Il roof, l’esclusivo ristorante che quest’anno ha visto l’eccellente collaborazione del Gambero Rosso, ha garantito grande qualità nelle preparazioni proposte agli ospiti – ricordiamo fra questi Carlo Conti, il Maestro Vessicchio, Gabriele Corsi, conduttore di Prima Festival insieme a Bianca Guaccero e Mariasole Pollio, il conduttore e comico Max Giusti e molti altri, in occasione delle due settimane di apertura.

Paragon, Mantovano a Fontana: il governo non risponderà al question time

Paragon, Mantovano a Fontana: il governo non risponderà al question timeRoma, 18 feb. (askanews) – Il governo non risponderà alle interrogazioni presentate dalle opposizioni su Paragon, l’azienda produttrice di spyware finita sotto i riflettori per essere stata utilizzata per spiare giornalisti e attivisti. Lo dice il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, in una lettera inviata ai gruppi in cui spiega che il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, il 18 febbraio gli ha inviato una missiva in cui comunica che “deve intendersi classificato” “ogni altro aspetto” della vicenda che non sia stato già trattato nelle audizioni presso il Copasir e nel question time del 12 febbraio scorso. In quell’occasione il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, spiega Mantovano, “ha fornito le uniche informazioni pubblicamente divulgabili”.


“Ogni altro aspetto delle vicende deve intendersi classificato” e “non potrà formare oggetto di informativa da parte del governo se non nella sede del Copasir”, spiega Mantovano.

Callipo Group: nel 2024 il fatturato supera i 100 milioni di euro

Callipo Group: nel 2024 il fatturato supera i 100 milioni di euroRoma, 18 feb. (askanews) – Il 2024 si è concluso con un traguardo importante per il Gruppo Callipo: per la prima volta in 112 anni il fatturato supera i 100 milioni di euro. Il Gruppo, che occupa nel complesso oltre 420 lavoratori, comprende oltre alla Callipo Conserve Alimentari altre 7 società (Callipo Gelateria, Popilia Resort, Callipo Group, Callipo Agricoltura, Callipo Turismo, Med Frigus, e Med Cibus) guidate dal Cavaliere del Lavoro Filippo Callipo con i due figli Giacinto e Filippo Maria che rappresentano la quinta generazione della famiglia.


A trainare questo significativo risultato è la storica azienda di conserve ittiche che dal 1913, anno di fondazione, si è sempre distinta nel settore per l’elevata qualità e la crescita sostenibile. Nel 2024 – si legge in una nota – ha registrato un fatturato di circa 90 milioni di euro, in aumento del 7,4 % rispetto all’anno precedente. Un incremento che evidenzia la capacità dell’azienda di presidiare il mercato storico di riferimento delle conserve ittiche e di ottenere buone performance anche nel settore “non ittico” grazie al progetto di diversificazione lanciato nel 2016. Infatti, nonostante le difficoltà legate alla crisi economica e ai rincari delle materie prime che hanno colpito tutta l’industria ittica, con un mercato in calo del 5,4% a volume, il Marchio Callipo cresce nel comparto tonno all’olio registrando un + 3,9% a volume e + 8,5% a valore e consolidando la sua posizione di leader sul mercato italiano nel segmento “premium”.


Contribuiscono alla crescita anche l’e-commerce che cresce del 16% e gli Store monomarca Callipo1913 presenti a Cosenza, Reggio Calabria, Roma e Milano. Oltre al mercato nazionale l’azienda ottiene performance positive anche sul fronte export che è arrivato a pesare il 18,5%, un risultato frutto anche del forte presidio in Cina dove il brand Callipo ha conquistato in breve tempo grande notorietà.


Negli ultimi anni il Gruppo Callipo ha, inoltre, intrapreso un importante programma di investimenti che ha superato i 20 milioni di euro. Il piano realizzato è stato finalizzato sia all’aumento della capacità produttiva, sia all’implementazione di soluzioni tecnologicamente innovative ed ecologicamente sostenibili, per il miglioramento dei processi e l’efficientamento dei costi. Per quanto riguarda Callipo Conserve Alimentari gli investimenti effettuati hanno portato ad una ottimizzazione della capacità produttiva con oltre 9.150 tonnellate di tonno lavorato nello stabilimento di Pizzo (VV), circa 11 milioni di vasetti di tonno confezionati a mano e 72 milioni di scatolette realizzate. Mentre la costruzione di un moderno magazzino logistico, completamente automatizzato, ha permesso di aumentare del 50% lo spazio di stoccaggio del prodotto finito.


Inoltre, tutte le principali aziende del Gruppo – prosegue il comunicato – hanno perseguito obiettivi di riduzione del proprio impatto ambientale, mediante la realizzazione di impianti fotovoltaici che hanno consentito di ottenere una maggiore indipendenza energetica. “Abbiamo raggiunto questo importante traguardo in un periodo di grande complessità per tutta l’industria ittica e questo è un motivo di grande orgoglio per la fiducia che ci viene riconosciuta. Come da tradizione abbiamo scelto di condividere questi risultati positivi con tutti i nostri collaboratori attraverso l’erogazione, nel mese di dicembre, di un premio del valore di €800. Siamo ottimisti anche per l’anno in corso e continueremo il nostro percorso di sviluppo. Abbiamo identificato un piano di investimenti per il prossimo triennio per circa €10 milioni, vogliamo continuare ad innovare per essere sempre più competitivi e sostenibili”, dichiara Giacinto Callipo, Membro del CdA di Callipo Group.

Italia-Cina, amb. Ambrosetti: comunità italiana radicata e dinamica

Italia-Cina, amb. Ambrosetti: comunità italiana radicata e dinamicaRoma, 18 feb. (askanews) – Una realtà ‘ben radicata, dinamica e composita’; una presenza ‘qualificata e diversificata’ quella della collettività italiana in Cina, con oltre 8mila residenti stabili. Relazioni ‘con le Istituzioni cinesi eccellenti’ con il 2025 che segna un anno di ‘particolare rilevanza per le relazioni tra Italia e Cina’, poiché ‘si celebra il 55esimo anniversario dei rapporti diplomatici tra i due Paesi’. ‘Questo importante traguardo testimonia la solidità dei legami tra i due Paesi e la profondità del continuo dialogo tra i nostri popoli che sono eredi di due antiche civiltà’. Lo ha detto ad askanews l’ambasciatore d’Italia nella Repubblica Popolare Cinese, S.E. Massimo Ambrosetti.


Ambasciatore, che realtà vive la comunità italiana nella Repubblica popolare cinese? La collettività italiana in Cina conta più di 8.000 residenti stabili, per lo più distribuiti nelle aree meridionali della Cina, tra Hong Kong, la municipalità di Shanghai e le province circostanti. Si tratta di una comunità di dimensioni relativamente contenute, ma ben radicata, estremamente dinamica e composita. La presenza stabile di italiani in Cina è costantemente aumentata nel decennio precedente la pandemia, raggiungendo alla fine del 2019 i 10.800 iscritti AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero). Le limitazioni del periodo pandemico e l’aumento del costo della vita hanno portato a una contrazione dei connazionali residenti. La riapertura del Paese e l’esenzione del visto per i viaggi di breve periodo a favore dei cittadini italiani decisa dalle Autorità cinesi stanno facendo registrare una ripresa sia delle iscrizioni AIRE, sia delle presenze temporanee da parte di uomini di affari, studenti e turisti. Sebbene i numeri non siano tornati ai livelli pre-pandemia, oggi la presenza italiana in Cina è decisamente qualificata e diversificata. La comunità, infatti, è composta prevalentemente da rappresentanti di società, imprenditori e operatori commerciali con i relativi familiari, ma non mancano studenti, ricercatori, esponenti del mondo accademico e della società civile. Va poi sottolineato che è presente in Cina l’ONG italiana Organismo di Volontariato per la Cooperazione Internazionale (OVCI) con sede a Pechino e operativa su tutto il territorio cinese dal 1996. L’ONG – una delle poche autorizzate da parte cinese – si occupa in particolare di minori con disabilità attraverso attività di formazione, riabilitazione e integrazione sociale, in stretto raccordo con la China Disabled Persons’ Federation.


Che tipo di rapporti ha instaurato con le Istituzioni locali? Le relazioni con le Istituzioni cinesi sono eccellenti, come è emerso anche in occasione delle numerose visite politico-istituzionali che hanno avuto luogo in Cina lo scorso anno – tra cui in particolare quelle del Presidente della Repubblica e del Presidente del Consiglio – che si sono svolte con la piena e fattiva collaborazione delle diverse Autorità locali coinvolte, sia nella capitale Pechino che a Shanghai, Canton e in tutti gli altri luoghi visitati. La proiezione del nostro Sistema Paese è sostenuta non solo dall’Ambasciata, ma anche dai Consolati Generali dipendenti e dalle istituzioni ed enti associativi, in particolare ICE Agenzia, SACE e la Camera di Commercio italiana, presente nel Paese. L’attenzione per le realtà locali di questo vastissimo Paese-Continente costituisce del resto uno dei principali obiettivi che mi sono dato tornando in Cina come Ambasciatore, dopo essere stato in servizio a Pechino come giovane funzionario diplomatico nei primi anni della mia carriera. Dal mio arrivo nel maggio 2023, ho svolto numerose missioni fuori Pechino: sia in città, dove è più forte la presenza italiana (da Shanghai a Suzhou, da Canton a Shenzhen, da Chongqing a Chengdu, senza dimenticare peraltro Hong Kong e Macao), sia in altre realtà ricche di opportunità di collaborazione in diversi ambiti (dallo Shandong allo Jianxi, dal Sichuan al Qinghai, dal Jiangsu allo Zhejiang).


Può annunciarci se ci sono eventi e incontri nel 2025 su cui sta lavorando? Il 2025 segna un anno di particolare rilevanza per le relazioni tra Italia e Cina, poiché si celebra il 55° anniversario dei rapporti diplomatici tra i due Paesi. Questo importante traguardo testimonia la solidità dei legami tra i due Paesi e la profondità del continuo dialogo tra i nostri popoli che sono eredi di due antiche civiltà. Oltre agli scambi a livello politico ed economico, con riunioni dei principali meccanismi di collaborazione bilaterale che si riuniranno in Italia e in Cina, fra le molte iniziative sul piano culturale vorrei ricordare che, per celebrare questo importante anniversario, stiamo organizzando per la seconda metà del 2025 – in collaborazione con prestigiose istituzioni italiane (Fondazione Treccani, Politecnico di Torino e Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio) e la Tsinghua University di Pechino – la prima mostra in Cina su Andrea Palladio, il più grande genio dell’architettura occidentale la cui lezione vogliamo valorizzare presso il pubblico cinese. È un progetto che permetterà di far conoscere un territorio di straordinario interesse: il Triveneto, ed in particolare Vicenza, che – assieme ad altri siti regionali – è inclusa nella lista dei beni Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO.


Il nostro è un notiziario rivolto agli italiani all’estero. A che temi possono essere interessati gli italiani nel Paese? Proprio perché la collettività italiana è dinamica e composita, sono molteplici e variegati i temi e gli ambiti di potenziale interesse per i nostri connazionali nel Paese. Oltre a voler mantenere i contatti con l’attualità italiana politica ed economica, gli italiani presenti in Cina – sia stabilmente che temporaneamente – sono senza dubbio interessati alle iniziative culturali proposte sul nostro territorio. Sono infatti occasioni per celebrare e riconoscersi, anche a migliaia di chilometri da casa, nella tradizione culturale italiana, per il tramite di mostre, concerti, e rassegne cinematografiche. Penso per esempio al grande successo riscontrato dalla mostra ‘Viaggio di Conoscenze. Il Milione di Marco Polo e la sua eredità tra Oriente ed Occidente’, allestita dal designer italiano Aldo Cibic, presso il World Art Museum di Pechino, inaugurata dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in occasione della sua recente visita, insieme al Ministro cinese della Cultura e del Turismo Sun Yeli. Gli italiani in Cina sono sicuramente attenti a intercettare e conoscere iniziative di questo tipo. Riscontriamo poi un crescente interesse per le opportunità di collaborazione in ambito accademico, che contribuiscono a rafforzare i legami culturali e scientifici tra il nostro Paese e la Cina. È forte il desiderio di intensificare i partenariati tra le università italiane e cinesi, anche attraverso programmi di scambio, ricerca congiunta e corsi di lingua e cultura. L’attenzione crescente per questo tipo di collaborazione rappresenta un’importante opportunità per consolidare e ampliare la presenza italiana in Cina, non solo sul piano culturale, ma anche nel campo della ricerca e dell’istruzione. La comunità italiana è una risorsa preziosa anche a livello economico per la Cina. Quanto sono importanti le relazioni con le imprese italiane? La nostra comunità imprenditoriale in Cina, con oltre 1600 aziende direttamente o indirettamente partecipate da imprese italiane, costituisce senz’altro una risorsa preziosa per questo Paese, sia in virtù del notevole contributo che le nostre aziende hanno apportato in questi decenni in tutti i settori economici, dal manufatturiero ai servizi, in termini di qualità del prodotto, innovazione tecnologica e produttività, che anche sul piano occupazionale e del trasferimento di conoscenze e buone pratiche. Allo stesso tempo, la Cina, seconda economia del mondo con una classe medio-alta in espansione ed ecosistemi industriali e innovativi altamente sviluppati, continua ad offrire opportunità per il mondo economico italiano, pur a fronte di un quadro attualmente caratterizzato da livelli di crescita economica, domanda e indici di fiducia in calo a fronte di una crescente competitività delle aziende cinesi e di un contesto di crescenti incertezza e complessità geopolitiche su scala mondiale. A livello istituzionale, continuiamo a lavorare per un ribilanciamento dei rapporti economici e dei flussi d’investimento attraverso un maggiore accesso al mercato cinese, una genuina parità di condizioni e trattamento per le nostre imprese, una miglior tutela della proprietà intellettuale per i nostri prodotti e investimenti. Tengo a sottolineare che dai recenti incontri politici bilaterali di alto livello, inclusi quelli avvenuti in occasione delle visite in Cina dei Presidenti della Repubblica e del Consiglio, così come in occasione della Commissione Economica Mista tenuta a Verona nell’aprile scorso alla presenza del Vice Presidente e Ministro Tajani e del Ministro del Commercio cinese Wang Wentao, è emersa la comune volontà di favorire il rilancio di una collaborazione rafforzata tra Italia e Cina, anche nella fondamentale dimensione economico-commerciale. Si tratta di un comune sforzo che proseguiremo anche quest’anno, 55esimo anniversario delle relazioni bilaterali, attraverso ulteriori importati appuntamenti istituzionali in Italia e in Cina. In parallelo, a fronte delle opportunità e complessità del contesto cinese rimane fondamentale per le imprese adottare un approccio strategico, dotandosi di risorse e competenze adeguate per continuare a posizionarsi su questo mercato in aree di vantaggio comparato. (Serena Sartini)

Erdogan: pronti a ospitare i colloqui tra Ucraina, Russia e Usa

Erdogan: pronti a ospitare i colloqui tra Ucraina, Russia e UsaRoma, 18 feb. (askanews) – La Turchia è “il luogo ideale per ospitare i prossimi incontri tra Russia, Ucraina e Stati Uniti”. Lo ha detto oggi il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, nella conferenza stampa tenuta al termine dell’incontro ad Ankara con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.


Stando a quanto riportato dall’agenzia di stampa Anadolu, Erdogan ha rimarcato che Ankara “fornirà tutto il supporto necessario per garantire che il processo negoziale porti a una pace duratura”.

Cinema, “Queer” di Luca Guadagnino nelle sale dal 17 aprile

Cinema, “Queer” di Luca Guadagnino nelle sale dal 17 aprileRoma, 18 feb. (askanews) – Presentato in concorso ufficiale alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, “Queer” di Luca Guadagnino, uscirà in Italia distribuito da Lucky Red dal 17 aprile.


Protagonisti Daniel Craig e Drew Starkey che portano in scena una storia d’amore universale. Le ossessioni, le dipendenze, le paure, lo svelarsi dei sentimenti, le solitudini, le seduzioni, gli attimi di inspiegabile e impareggiabile gioia si susseguono nel racconto intimo e profondo del film basato sull’omonimo romanzo di William S. Burroughs. È il 1950. William Lee è un americano sulla soglia dei quaranta espatriato a Città del Messico. Passa le sue giornate quasi del tutto da solo, se si escludono le poche relazioni con gli altri membri della piccola comunità americana. L’incontro con Eugene Allerton, un giovane studente appena arrivato in città, lo illude per la prima volta della possibilità di stabilire finalmente una connessione intima con qualcuno.


Basato sul romanzo di William S. Burroughs e scritto da Justin Kuritzkes, ha nel cast Daniel Craig, Drew Starkey, Lesley Manville, Jason Schwartzman, Henrique Zaga, Omar Apollo, Andra Ursuta, Andres Duprat, Ariel Shulman, Drew Droege, Michael Borremans, David Lowery, Lisandro Alonso e Colin Bates.

Da Al Di Meola a Marc Ribot a “New Conversations – Vicenza Jazz 2025″

Da Al Di Meola a Marc Ribot a “New Conversations – Vicenza Jazz 2025″Roma, 18 feb. (askanews) – Si svolgerà dal 15 al 25 maggio la XXIX edizione di New Conversations – Vicenza Jazz, con la direzione artistica di Riccardo Brazzale: 10 intensissime giornate di programmazione di un festival diffuso, con concerti ed eventi speciali fra il Teatro Olimpico – il teatro coperto più antico al mondo, capolavoro di Andrea Palladio – il Teatro Comunale, la Basilica Palladiana, Palazzo Chiericati (sede del Museo Civico), la Chiesa di Santa Corona e il Cimitero Maggiore, oltre a una serie di luoghi come cinema, librerie, caffè e negozi che ospiteranno le performance degli artisti più giovani.


‘New Conversations – Vicenza Jazz 2025’ è anticipato da un grande prologo: oggi 18 febbraio al Teatro Comunale di Vicenza si esibirà in prima nazionale Stefano Bollani, data di apertura del suo tour nazionale in Piano Solo. L’apertura vera e propria del festival è invece affidata il 15 maggio a una della più importanti e prestigiose realtà della musica contemporanea mondiale, il celeberrimo Kronos Quartet che, in prima nazionale, si esibirà nell’incantevole scenario del Teatro Olimpico per l’unica data italiana del tour internazionale che dal 2023 celebra i 50 anni di attività. Di assoluto rilievo anche la serata di chiusura, il 24 maggio al Teatro Comunale, con il live in prima nazionale (e apertura del tour europeo) di First Meeting, formazione che riunisce una serie di musicisti di altissimo profilo: il pianista, percussionista e compositore cubano Gonzalo Rubalcaba, più volte premiato ai Grammy e osannato dalla critica mondiale, oltre ad essere stato definito da Dizzy Gillespie come ‘il miglior pianista che ho ascoltato negli ultimi 10 anni’; il sassofonista statunitense Chris Potter, fra i musicisti più influenti della sua generazione; il contrabbassista di San Francisco Larry Grenadier e il batterista texano Eric Garland. Una serata che verrà seguita dal suggestivo concerto alle prime luci dell’alba del 25 maggio della violoncellista e polistrumentista irlandese Naomi Berrill che incanterà il pubblico del festival al Parco di Villa Guiccioli a Monte Berico, da cui si può ammirare l’intera città.


Fra produzioni originali, prime assolute o europee e nazionali, performance in sedi museali, progetti speciali e appuntamenti più piccoli diffusi nel tessuto urbano, anche quest’anno, il festival si muoverà secondo una linea consolidata che mette insieme tradizione e innovazione, grandi artisti e della scena internazionale e giovani musicisti emergenti, in un dialogo continuo fra la storia del jazz e i nuovi linguaggi. Un festival che per questa XXIX edizione ha scelto come titolo: ‘Elogio dell’errore’. “II jazz, più di ogni altra musica è un linguaggio, un modo di comunicare fortemente basato sulla pratica dell’improvvisazione. In questo è una musica a suo modo imperfetta e in ciò molto simile alla quotidianità umana. Tuttavia, se anche la storia del jazz ha insegnato che l’improvvisazione è frutto di tecniche anche complesse e sofisticate, dietro l’angolo si cela sempre l’insidia dell’errore e, quasi una conseguenza, l’abilità dell’artista nel gestire l’errore, trasformandolo in occasione di creatività. Questo succederà a maggio, a Vicenza, dove musiciste e musicisti, di ogni estrazione culturale e provenienza geografica saranno invitati a cimentarsi nell’arte del trasformare l’errore in bellezza’, ha commentato il direttore artistico Riccardo Brazzale.


Il leggendario Al Di Meola, universalmente considerato come uno dei più importanti chitarristi degli ultimi cinquant’anni, a Vicenza Jazz in versione ‘acoustic trio’. Gli altrettanto leggendari Yellowjackets, una band che, con oltre 40 anni di carriera alle spalle, costellata da innumerevoli riconoscimenti, ha scritto la storia della fusion e del jazz elettroacustico. Quindi, la serata-evento realizzata in collaborazione con ‘Le settimane musicali al Teatro Olimpico di Vicenza’: il concerto in trio del pluripremiato pianista armeno Tigran Hamasyan in grado di trovare il perfetto equilibrio fra jazz e musiche della tradizione d’origine. Intrisa di spiritualismo cosmico sarà invece la proposta di un altro trio, quello del pianista sudafricano Nduduzu Makhathini, che lega magnificamente trascendenza e cura per le proprie radici e la storia del suo popolo. Il trombettista americano Ralph Alessi, entusiasticamente celebrato da testate come il New York Times o il Guardian, al festival per la sua unica data in Italia in formazione trio, cui si aggiungono due esponenti di spicco della scena avant-gard, il chitarrista francese Marc Ducret e il batterista americano Jim Black. Un’intera serata dedicata al piano solo con l’esibizione del talentuosissimo Shai Maestro, seguita da quella del virtuoso Sullivan Fortner fresco di Grammy. Ma anche un’intera giornata di performance in sedi museali in occasione della Notte dei Musei.


E poi ancora: l’estrema versatilità del chitarrista americano Marc Ribot – che nell’arco della sua carriera ha suonato con artisti del calibro di Tom Waits, Elvis Costello, Robert Plant, Caetano Veloso, Marianne Faithfull e Norah Jones, per citarne soltanto alcuni – a Vicenza Jazz in una doppia versione, in solo e poi insieme alla chitarrista di origini boliviane ma pienamente inserita nella scena di Brooklyn, Ava Mendoza, protagonista al festival anche per la sua partecipazione al grande progetto speciale di questa edizione: il concerto In The Name of Rosa Parks. A celebrare l’icona dei diritti civili, Rosa Louise Parks, a 20 anni dalla sua scomparsa e a 70 anni dal gesto che la rese famosa in tutto il mondo – il rifiuto di cedere il posto sul bus a un maschio bianco in un’America ancora segnata dalla segregazione razziale, dando di fatto il via alle lotte per i diritti civili degli afro-americani – saranno il bassista, polistrumentista, compositore e poeta americano William Parker con la formazione Circular Pyramid, che oltre alla Mendoza prevede un suo compagno di viaggio di lunga data, Hamid Drake, considerato uno dei più grandi batteristi jazz degli ultimi decenni. In questo orizzonte ideale si inserisce inoltre il rinnovo della collaborazione del festival con il Cinema Odeon che negli stessi giorni programmerà il film Soundtrack to a Coup d’Etat, pellicola attualmente in lizza per gli Oscar 2025, la cui storia è ambientata nel Congo di Patrice Lumumba, assassinato con la complicità della Cia: tutta la colonna sonora (ma anche la storia stessa) è intrisa di jazz e jazzisti, in primis il batterista Max Roach e sua moglie, la cantante Abbey Lincoln. Un vero e proprio focus dunque che ci ricorda che il jazz, storicamente, è il linguaggio prediletto dei musicisti impegnati in prima linea sul fronte dei diritti civili. C’è poi la nutrita pattuglia di musicisti italiani di altissimo profilo e di generazioni diverse. A partire dalla Lydian New Call guidata dallo stesso Riccardo Brazzale, un’evoluzione della storica Lydian Sound Orchestra che quest’anno presenta una line up di ultima generazione: Gaia Mattiuzzi, Manuel Caliumi, Giovanni Fochesato, Giulia Barba, Michele Tedesco, Glauco Benedetti, Marcello Abate, Nazareno Caputo, Salvatore Maiore, Federica Michisanti e Bernardo Guerra. Sempre sul fronte della scena nazionale, spiccano: un grande maestro come il pianista Franco D’Andrea in trio con il contrabbassista Gabriele Evangelista e il batterista Roberto Gatto; i due ex enfant prodige, oggi artisti maturi e dal forte credito internazionale, il pianista Alessandro Lanzoni in quartetto con il sassofonista Francesco Cafiso; e, inoltre, il duo composto dalla cantautrice e attrice Flo e dal pianista Enrico Zanisi con il loro viaggio di contaminazione pura fra il jazz e le musiche e le storie del mondo, non solo mediterraneo. A tutto questo, che costituisce la densa e articolata programmazione di New Conversations – Vicenza Jazz 2025, si aggiungono una serie di altri appuntamenti speciali come la finale dell’Olimpico Jazz Contest – quest’anno dedicato ai batteristi, in ricordo di uno dei più grandi percussionisti di sempre, Roy Haynes, scomparso da pochi mesi – e le ormai immancabili e imperdibili esibizioni al Cimitero Maggiore che da anni contraddistinguono il festival. Il direttore artistico dice di aspettare ‘idealmente l’edizione 2026, quella del trentennale, con cui Vicenza Jazz celebrerà il centenario della nascita di Miles Davis: Dalle trombe di Gerico al divino Miles’. Prodotto dal Comune di Vicenza in collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, il festival è realizzato in coproduzione con Trivellato Mercedes Benz, ha come sponsor Sonus faber e come sponsor tecnici Brutal Agency e Acqua Recoaro. Il visual di quest’anno, inoltre, nasce dalla collaborazione con Illustri Festival ed è firmato dall’artista e illustratore di fama internazionale Joey Guidone, i cui lavori sono spesso pubblicati da testate come il New York Times e Nature.

Draghi insiste: emissioni di debito comune necessarie per l’Ue

Draghi insiste: emissioni di debito comune necessarie per l’UeBruxelles, 18 feb. (askanews) – L’Ue ha bisogno di nuove emissioni di debito comune per finanziare gli investimenti che sono necessari per la propria economia nei prossimi anni; e ha bisogno allo stesso tempo anche di liberare tutta la potenzialità di finanziamento delle imprese attraverso gli investimenti dei capitali privati, invece di continuare ad affidarsi soprattutto ai prestiti bancari. E per questo deve completare il mercato unico nelle aree in cui non è stato ancora completamente realizzato, in particolare con l’Unione nei mercati dei capitali.


Sono tra i punti più importanti su cui ha insistito Mario Draghi durante il suo intervento oggi al Parlamento europeo a Bruxelles, per la Settimana parlamentare europea 2025, e poi durante le sue repliche ai deputati nel dibattito che ne è seguito. “Le esigenze di finanziamento” dell’Ue nei prossimi anni “sono enormi: 750-800 miliardi di euro all’anno è una stima prudente”, ha indicato Draghi, riportando le conclusioni del suo Rapporto sul futuro della Competitività europea, pubblicato nel settembre scorso. “Per aumentare la capacità di finanziamento, la Commissione propone una razionalizzazione degli strumenti di finanziamento dell’Ue, che è benvenuta. Ma – ha lamentato nel suo primo intervento – non ci sono piani per nuovi fondi Ue”.


La questione dei finanziamenti necessari è stata sollevata da molti deputati durante il dibattito. “Ci sono diverse cose che si possono dire a riguardo. Lasciatemi premettere – ha detto Draghi nella sua replica – che la cifra che ho indicato, di 750-800 miliardi di euro di investimenti necessari è una stima prudente. In realtà potrebbe essere ancora maggiore, se pensiamo che non ci sono investimenti per la mitigazione del cambiamento climatico e per altri obiettivi importanti”. “Ma quella cifra viene stimata in base a come stanno le cose oggi. E in questo caso – ha sottolineato -, dobbiamo emettere debito comune. Questo è ciò che dice il Rapporto. E questo debito comune deve essere, per definizione, sovranazionale, perché alcuni paesi avranno spazio di bilancio, ma non abbastanza per perseguire questi obiettivi”, e questo vale “anche per i paesi più grandi, mentre altri paesi non hanno affatto spazio di bilancio”.


Purtroppo però, com’è noto diversi Stati membri sono contrari all’emissione di nuovo debito comune. “Si dice no al debito pubblico. Si dice no al mercato unico. Si dice no alla creazione di un’Unione dei mercati dei capitali”, ha constatato Draghi. Ma, ha continuato, “non si può dire no a tutto. Altrimenti, si deve anche ammettere, per essere coerenti, che non si è in grado di realizzare i valori fondamentali per cui questa Unione europea è stata creata. Quindi quando mi si chiede che cosa è meglio, cosa è meglio fare ora, io dico: non ne ho idea, ma fate qualcosa”. “Riguardo alla paura di creare debito pubblico – ha aggiunto l’ex presidente della Bce rivolto ai deputati della Settimana parlamentare europea -, lasciate che vi ricordi un’altra cosa. Se guardate agli ultimi 15, 20 anni, il governo degli Stati Uniti ha iniettato nell’economia più di 14 mila miliardi di dollari, e noi sette volte meno. Questo deve aver prodotto qualche differenza. E mostra anche che, se si vuole crescere di più, forse a volte c’è bisogno anche di denaro pubblico; e si devono anche creare le condizioni affinché il denaro privato sia produttivo. Questa è l’essenza del Rapporto”.


E proprio su questo punto, Draghi ha insistito sulla necessità di realizzare le riforme necessarie per unificare davvero il mercato unico nei settori in cui non è ancora stato realizzato, e in particolare con l’Unione dei mercati dei capitali. “È molto importante che la realizziamo”, ha detto. E poi ne ha precisato le ragioni: “Siamo abituati a discutere dell’Unione dei mercati dei capitali da un punto di vista bancario, perché le banche vogliono consolidarsi e pensano che sia difficile nell’attuale situazione di mercati dei capitali frammentati. Ma in realtà non è il motivo principale per cui dovremmo preoccuparci dell’Unione dei mercati dei capitali. Ci sono almeno due altri motivi”.Il primo motivo, ha spiegato, “è finanziare l’innovazione. Il motivo per cui i prestiti bancari non sono adatti a finanziare l’innovazione è che di solito i progetti innovativi hanno un lungo periodo di gestazione e rendimenti altamente incerti. Quindi è molto difficile finanziare questi progetti con il debito” bancario. “E per di più, le Pmi di nuova creazione non hanno soldi per ripagare i debiti. Pensiamo alle più grandi aziende nel settore digitale, negli Stati Uniti, che non hanno nemmeno avuto dividendi per molti, molti anni. Pensiamo ad Amazon. Quindi c’è bisogno di capitale (‘equity’, ndr) per avere l’innovazione”. “A questo proposito – ha indicato Draghi -, abbiamo alcuni paesi in Europa, come la Svezia, in cui effettivamente la maggior parte del finanziamento è fornita dai mercati dei capitali, il 70%, e solo il 30% è fornito dai prestiti bancari. Ma poi, quando si arriva ai grandi paesi centrali in Europa, come Germania, Francia, Italia, Spagna, allora si vede l’opposto: il 70% da prestiti bancari, il 30% dai mercati dei capitali. Insomma, l’Unione del mercato dei capitali è molto importante per questo motivo, perché si vuole anche cambiare la composizione dei finanziamenti” delle imprese. “E poi c’è un altro motivo, che non ha necessariamente a che fare con le banche: se si guarda alle famiglie, la loro ricchezza media è cresciuta tre volte più velocemente negli Stati Uniti” rispetto all’Europa. “In altre parole – ha rilevato l’ex premier italiano -, siamo più poveri, molto più poveri, ma risparmiamo il doppio di quanto fanno negli Stati Uniti. Quindi – ha ribadito – risparmiamo molto di più e siamo più poveri. Ecco perché si vuole creare una situazione in cui le persone possano risparmiare e ottenere un tasso di rendimento più elevato. I nostri risparmi vanno negli Stati Uniti perché lì hanno un tasso di rendimento più elevato. Quindi cosa possiamo fare se non cercare di aumentare il tasso di rendimento di questo continente?”. Draghi infine, ha ricordato che il suo rapporto “è stato pubblicato all’inizio di settembre; e l’ultima volta che mi sono rivolto al Parlamento europeo ne ho sostanzialmente delineato le linee principali. Oggi, cinque mesi dopo, che cosa è cambiato? Abbiamo discusso: cosa ricaviamo da questa discussione? Che quello che c’è nel Rapporto è ancora più urgente di quanto non fosse cinque mesi fa. E questo è tutto”. “Spero che la prossima volta, se mi inviterete – ha continuato rivolto ai deputati -, potremo discutere di ciò che è stato fatto, effettivamente attuato” riguardo alle raccomandazioni del Rapporto. “Siamo in una situazione molto difficile ora, abbiamo i nostri valori, abbiamo opinioni diverse. Ma non è il momento di sottolineare queste differenze. Ora è il momento di sottolineare il fatto che dobbiamo lavorare insieme, sottolineare ciò che ci accomuna. E ciò ci accomuna sono i valori fondanti dell’Unione europea. E dobbiamo sperare, e dobbiamo lavorare per questi valori”, ha concluso.

In Toscana recuperate 24 varietà antiche di alberi da frutto

In Toscana recuperate 24 varietà antiche di alberi da fruttoRoma, 18 feb. (askanews) – Dal Ciliegio Corniola al Pero Cova, dal Melo Regina al Melo Bianca: sono antichi e a rischio estinzione ma sono stati salvati. Si tratta di 24 varietà locali di alberi da frutto tradizionali del Casentino, in Toscana, che potevano scomparire e che invece rimarranno sulle tavole e sui banchi dei mercati mantenendo ancor più ricca l’agrobiodiversità toscana. E’ stato possibile grazie a un progetto di recupero finanziato dal PSR tramite Terre Regionali Toscane e realizzato dall’Unione dei Comuni montani del Casentino e dalla Scuola universitaria superiore Sant’Anna di Pisa.


In particolare, le cultivar salvate sono due ciliegi, quattordici meli, sette peri e un pesco. “Il recupero di queste antiche cultivar – ha detto la vicepresidente e assessora all’agricoltura Stefania Saccardi – permetterà di studiare la migliore resilienza ai cambiamenti climatici in corso e la conservazione della biodiversità del territorio anche attraverso la loro valorizzazione soprattutto presso le aziende agrituristiche. Oggi più che mai la tutela delle risorse genetiche locali, si lega indissolubilmente ai temi della sostenibilità ambientale, dei cambiamenti climatici, dell’economia circolare, della tutela del suolo, dell’acqua e della biodiversità naturale e selvatica. Anche per questo la Regione sta dando il supporto necessario a che l’impegno degli agricoltori custodi come quello delle banche del germoplasma sia conservato per la vitalità della nostra agricoltura e per le generazioni future” . La maggior parte di queste varietà locali sono già iscritte al registro nazionale per la commercializzazione del materiale di moltiplicazione delle specie frutticole e dal 13 febbraio 2025 sono iscritte anche nel repertorio regionale delle varietà locali a rischio di estinzione della Toscana che permette il sostegno ai Coltivatori Custodi e alla banca del germoplasma tenuta dall’Unione dei Comuni del Casentino presso il vivaio di Cerreta in Camaldoli di Poppi (AR).

Ucraina, Mattarella: auspico che la Russia torni a rispettare la sovranità degli Stati

Ucraina, Mattarella: auspico che la Russia torni a rispettare la sovranità degli StatiCetinje, 18 feb. (askanews) – “La Russia torni a svolgere il proprio ruolo di grande rilievo nella comunità internazionale nel rispetto dei principi di sovranità di ogni Stato”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine del colloquio con il presidente della Repubblica del Montenegro, Jakov Milatovic. Il capo dello Stato ha ribadito che fin dall’inizio della guerra in Ucraina da parte dell’Italia è stato espresso “l’auspicio di tornare al rispetto del diritto internazionale, della carta dell’Onu, della sovranità di ogni Stato e di rispetto degli impegni bilaterali”. “L’auspicio è per una pace giusta e non fittizia, fragile o superabile in poco tempo”, ha detto il presidente della Repubblica, rispondendo a una domanda sul vertice di Parigi dedicato al conflitto in Ucraina.