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Cinecittà World, dal 18 marzo riparte una nuova ricca stagione

Cinecittà World, dal 18 marzo riparte una nuova ricca stagioneRoma, 15 mar. (askanews) – Sabato 18 marzo si riaccendono i riflettori di Cinecittà World, il Parco Divertimenti del Cinema e della TV di Roma. La nuova stagione 2023 promette dieci mesi di emozioni e adrenalina con 40 attrazioni, 7 aree a tema dedicate ai principali generi cinematografici (Cinecittà, Roma, Spaceland, Far West, Adventureland, Il Regno del Ghiaccio, Aqua World), 6 spettacoli live al giorno e oltre 60 eventi in calendario.
Quest’anno l’offerta di Cinecittà World si arricchisce ulteriormente: ad impreziosire il Parco arrivano quattro grandi novità per la nuova stagione. “Dal 2 giugno, con l’apertura dell’area acquatica Aqua World il divertimento raddoppia: inaugureremo Vortex e Boomerang, due nuovi spettacolari scivoli di ultima generazione, da vivere in compagnia – ha dichiarato l’amministratore delegato di Cinecittà World, Stefano Cigarini – e prosegue il nostro piano di sviluppo che ci porterà in questi anni da 1 a 3 parchi tematici”.
Da maggio sorgerà poi il Palastudio, un nuovo teatro di oltre 2.100 mq progettato per eventi, spettacoli e concerti. Nuovo anche lo spettacolo Scuola di Polizia, lo “Stunt Show Live”, tra testacoda e acrobazie su quattro ruote.
Il parco divertimenti di Roma offre attrazioni uniche in Italia, tra cui: Volarium – Il Cinema volante, un flying theatre, in cui gli ospiti volano letteralmente davanti allo schermo sospesi a 12 metri di altezza, Inferno la montagna Russa indoor che si snoda tra i gironi dell’Inferno Dantesco e Jurassic War, un tunnel immersivo in cui i visitatori, a bordo di un treno, si ritrovano catapultati indietro nel tempo di 60 Milioni di anni, in mezzo a battaglie epiche tra i più terrificanti Dinosauri. Altair, il roller coaster outdoor è un cult per i coraggiosi: con i suoi 10 passaggi a testa in giù, detiene il record di inversioni in Europa. E per chi cerca un po’ di fresco c’è solo l’imbarazzo della scelta, tra le discese a 70km/h nell’acqua di Aktium o le 4 attrazioni de Il regno del ghiaccio, unico playground sulla neve e sul ghiaccio del Belpaese.
Con la riapertura del parco parte anche la stagione degli eventi: Sabato 18 marzo al “Job Talent Day” si ricercano 300 persone da impegnare nel Parco fino al 7.1.2024
Domenica 19 marzo Cinecittà World celebra la Festa del Papà con una giornata dedicata alla solidarietà in collaborazione con l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.
Il divertimento è invece garantito dalla prima di tante premiere cinematografiche che segneranno la stagione 2023: l’Anteprima Italiana del film “Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri” prevista alle 17.
La stagione degli eventi sarà impreziosita da grandi produzioni cinematografiche e televisive, da showcase e masterclass come quella di Alex Britti il 7 maggio, da eventi come Stelle di Fuoco, campionato italiano di fuochi d’artificio (7-16 Luglio), dai grandi concerti estivi, dalla 7° edizione di Viva l’Italia, il più grande evento interforze mai realizzato in un parco divertimenti. E con l’arrivo dell’autunno ecco i brividi di Ottobre – Il mese di Halloween, la magia del Natale a Cinecittà World, e la grande festa di Capodanno.
Venerdì 24 marzo a fianco di Cinecittà World apre Roma World, il Parco a tema dedicato all’Antica Roma con la sua esperienza unica: permette di vivere una giornata da antico romano con tante attività da godersi in mezzo alla natura.
Rinnovato anche il sodalizio tra cultura e divertimento: grazie alla collaborazione tra Cinecittà World e il Campidoglio tutti i possessori di un biglietto di accesso ai Musei Capitolini possono usufruire di un ingresso gratuito a Roma World. “Chi sceglie di visitare Roma deve sapere che troverà un’offerta sempre più ricca e pianificata – ha dichiarato l’Assessore capitolino a Turismo, Grandi Eventi, Moda e Sport, Alessandro Onorato – Cultura e divertimento – ha aggiunto – possono viaggiare insieme e l’una supportare l’altra, in una collaborazione che punti a incrementare la proposta turistica e allo stesso tempo offra occasioni di svago ai visitatori e ai romani stessi. La sinergia con le aziende del settore turistico e dell’intrattenimento è un’opportunità utile per valorizzare la città, per promuovere un’immagine moderna e accogliente e per generare importanti ricadute sul piano economico e occupazionale”.
Roma World punta negli anni a ricostruire dal vivo la Roma Imperiale, con l’obiettivo di immergere nella storia milioni di ospiti e turisti. Intanto il 1 Giugno 2024 debutterà Rome On Fire, spettacolare show serale nella maestosa cornice nel set di Ben Hur.
Il 2 giugno, infine, sarà la volta di Aqua World: fase uno del nuovo parco acquatico di Cinecittà World, dove prendere il sole tra spiagge di sabbia, la Cinepiscina, il fiume lento Paradiso, alternando il relax alle emozioni offerte dai due nuovi grandi scivoli Vortex e Boomerang.

Lombardia, Sgarbi: io contrario alle Regioni, qui mi sento inutile

Lombardia, Sgarbi: io contrario alle Regioni, qui mi sento inutileMilano, 15 mar. (askanews) – “Dal punto di vista della sensazione a pelle il Consiglio regionale è una cosa vuota. Forse non rimarrò qui perché mi sentirei inutile”. Lo ha detto il neo consigliere regionale lombardo Vittorio Sgarbi, conversando con i giornalisti a margine della prima seduta della dodicesima legislatura del Consiglio regionale lombardo.
“Il consigliere Sgarbi – dice lo stesso Sgarbi, che ricopre anche la carica di sottosegretario al ministero della Cultura – che cosa fa? Sta qui, prende uno stipendio e poi che cosa fa? Che cosa mi chiedono di fare? C’è la sensazione di una macchina che lavora a vuoto. Il Parlamento un po’ meno, perché fa misure nazionali. Ma una volta che hai fatto la legge sulla Sanità qui che legge vuoi fare, sui sensi unici?”, afferma, aggiungendo di essere “un po’ depresso” ma di “tornare” sicuramente a Palazzo Pirelli a Milano, dove ha sede il consiglio regionale lombardo “il primo aprile perché devo fare il pesce d’aprile”.
“Sono contrario da sempre alle Regioni perché sono da sempre ipercentralista – afferma Sgarbi -. La mia idea è questa: fare quattro o cinque lavori con un solo stipendio. Si può fare perché il parlamentare lavora martedì pomeriggio, mercoledì e giovedì mattina. Qui si riunisce una volta a settimana. Quindi nei tre o quattro giorni vuoti che hanno i parlamentari nazionali possono fare i consiglieri regionali. E basta. Risolvono i problemi locali e fanno l’interesse delle loro Regioni. Magari con una Giunta di esterni”.
Sgarbi propone quindi di “mantenere le Regioni” ma “con i parlamentari eletti nella Regione” al posto dei consiglieri regionali. “I parlamentari eletti in Lombardia si riuniscono il venerdì qui – afferma Sgarbi – tanto non hanno un cazzo da fare… È bello perché si è pagati di più che in qualsiasi altro ruolo”. E “il consigliere semplice d’opposizione è in vacanza: aspettano che finiscano i cinque anni e prendono un sacco di soldi. Io voglio guadagnare lavorando, guadagnare per non fare un cazzo mi deprimo. Come il direttore d’orchestra che dirige una volta all’anno”.

Vino, lo chef Enrico Crippa è l’”Ambasciatore del Derthona 2023″

Vino, lo chef Enrico Crippa è l’”Ambasciatore del Derthona 2023″

Milano, 15 mar. (askanews) – “Siamo davvero molto soddisfatti, questa manifestazione si è confermata un appuntamento centrale per diffondere la conoscenza dei vini Derthona ottenuti dal vitigno Timorasso. Questo antico vitigno autoctono dei Colli Tortonesi è sempre più apprezzato dal pubblico così come dalla critica sia nazionale che internazionale grazie alla sua capacità di riuscire a restituire nel bicchiere il territorio di origine ed essere in grado, contemporaneamente, di sfidare il tempo con grande facilità”. Così il presidente del Consorzio Tutela Vini Colli Tortonesi, Gian Paolo Repetto, ha commentato la terza edizione di “DerthonaDue.Zero”, che si è tenuta lo scorso fine settimana al Museo Orsi di Tortona (Alessandria).
Nel corso della due giorni organizzata dal Consorzio, a cui hanno preso parte 53 Cantine, è stato possibile degustare in anteprima i vini dell’annata 2021, oltre ad alcuni campioni di vendemmie con più anni sulle spalle. “La stagione 2021 sulle nostre colline, è stata caratterizzata da un inverno non particolarmente rigido e da un’estate certamente asciutta” ha spiegato Davide Ferrarese, agrotecnico di VignaVeritas, aggiungendo che “le annate calde, ormai, si susseguono con una certa frequenza negli ultimi anni, ma non sono tutte uguali e devono essere analizzate in modo puntuale per non cadere in facili generalizzazioni”. “Quest’annata, ad esempio, ha registrato temperature massime intorno ai 30 gradi nei mesi estivi – ha concluso – ma al tempo stesso anche fondamentali escursioni termiche, 15 gradi tra il giorno e la notte, a partire dalla metà di agosto, che hanno consentito al Timorasso di poter far emergere tutte le sue doti e peculiarità”.
Il Timorasso dà il meglio di sé lungo le valli Ossona, Grue, Curone, Scrivia, Borbera e Spinti, un’area molto vasta, caratterizzata da altitudini ed esposizioni differenti anche all’interno della stessa valle, e terreni argillosi, compatti, costituiti in molti casi anche dalle cosiddette marne di Sant’Agata Fossili, le stesse presenti lungo la dorsale che da Barolo arriva fino alla Toscana. “Dobbiamo ancora iniziare a raccontare nel dettaglio tutta questa incredibile biodiversità” ha aggiunto il giornalista Gianni Fabrizio, uno dei curatori della Guida del Gambero Rosso, evidenziando che “il Timorasso è un vino capace come pochi di dare il meglio di sé con il passare degli anni e in grado di sovvertire la storica considerazione dei vini bianchi italiani presente all’estero”.
Il premio “Ambasciatore del Derthona 2023” è stato assegnato a Enrico Crippa, chef del ristorante 3 Stelle Michelin “Piazza Duomo di Alba” (Cuneo). “La famiglia Ceretto ed Enrico Crippa, sin dall’inizio della loro storia negli anni Duemila – ha spiegato il presidente del Consorzio – hanno dato spazio al Timorasso, inserendolo all’interno di una delle carte dei vini più prestigiose d’Italia, donandogli al contempo anche una grande visibilità a livello internazionale”. “Se il Timorasso è diventato così buono è anche per merito delle persone che lo fanno” ha detto Crippa, sottolineando che “abbiamo sempre creduto nei vini bianchi del Piemonte, ecco perché abbiamo inserito nei nostri percorsi anche il Timorasso come grande rappresentante di questa categoria”.
Alla manifestazione è stato infine presentato “Derthona Giovani”: 20 produttori vitivinicoli e 12 aziende del settore food si sono uniti per promuovere, comunicare e valorizzare il territorio dei Colli Tortonesi attraverso l’organizzazione di eventi che coinvolgano le associazioni e le diverse realtà locali, la partecipazione ad eventi food and wine in Italia e all’estero e collaborazioni con enti scolastici e scambi culturali con altre associazioni giovani.

Intesa Sp con Consorzio Parmigiano per pegno rotativo: plafond da 100 mln

Intesa Sp con Consorzio Parmigiano per pegno rotativo: plafond da 100 mlnMilano, 15 mar. (askanews) – Intesa Sanpaolo e il Consorzio del Parmigiano Reggiano hanno siglato un accordo per supportare l’accesso al credito delle aziende consorziate della filiera casearia attraverso il pegno rotativo su forme di Parmigiano Reggiano. Nell’occasione è stato stanziato un plafond da 100 milioni di euro da parte della banca per supportare le prime operazioni di finanziamento. L’accordo, spiega l’istituto, rientra tra le iniziative messe in atto a supporto degli investimenti legati al Pnrr.   Particolare attenzione è stata riservata ai finanziamenti garantiti da “pegno rotativo su forme di Parmigiano Reggiano”, garanzia che rende possibile smobilizzare il valore economico delle forme in stagionatura e soddisfare le esigenze finanziarie delle imprese associate al Consorzio. La modalità operativa scelta da Intesa Sanpaolo è la prima che prevede una diretta collaborazione con il Consorzio, che verificherà l’idoneità delle forme di Parmigiano Reggiano che verranno date in pegno dalle aziende consorziate, a garanzia delle linee di credito messe a disposizione dall’istituto di credito. Il Consorzio comprende 305 caseifici produttori presenti in cinque province di due regioni. Nel 2022 sono state prodotte oltre 4 milioni di forme di Parmigiano Reggiano.   “Per andare incontro alle esigenze dei produttori di Parmigiano Reggiano, il Consorzio ha aperto un tavolo di confronto con gli istituti di credito: siamo dunque molto orgogliosi del primo accordo raggiunto, quello con Intensa Sanpaolo, il maggiore gruppo bancario italiano – dichiara Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano – L’ultimo anno è stato caratterizzato dal caro energia, dall’incremento del costo delle materie prime e da un’inflazione crescente che riduce il potere d’acquisto delle famiglie. È diventato pertanto estremamente rilevante uno strumento come quello del pegno rotativo, che garantisce alle nostre aziende liquidità nei mesi in cui la nostra Dop matura sulle scalere”.   “Operazioni di valore come questa a fianco del Consorzio del Parmigiano Reggiano, oltre a essere motivo di orgoglio, sono alla base del ruolo di riferimento che la nostra banca è sempre più impegnata a svolgere per il mondo agroalimentare italiano. Grazie anche ad un plafond da 100 milioni di euro, l’ accordo mira ad agevolare l’accesso al credito per tutti i fornitori della filiera oltre che a rafforzare le aziende consorziate per la valorizzazione di un prodotto come il Parmigiano Reggiano dalla qualità ed eccellenza riconosciuta a livello internazionale – dichiara Massimiliano Cattozzi, responsabile Direzione Agribusiness Intesa Sanpaolo – Attraverso il pegno rotativo, nel settore agroalimentare abbiamo erogato oltre 42 milioni di euro alle aziende del Paese per sostenerne i piani di sviluppo e la transizione green e digitale in linea con gli obiettivi del PNRR. Ambito che vede oltre 2.000 imprese dell’agroalimentare accedere ai vari bandi per il settore”.

Abitare la Luna, all’Asi focus su ricerca in biomedicina spaziale

Abitare la Luna, all’Asi focus su ricerca in biomedicina spaziale

15-17 marzo. Cosmo (Asi): pronti a contribuire a prossime missioni

Roma, 15 mar. (askanews) – Effetti della microgravità sui muscoli, sulle ossa, sull’apparato riproduttivo, sul cervello; conseguenze dell’esposizione alle radiazioni cosmiche ma anche utilizzo delle radiazioni per lo screening di patogeni; rigenerazione dei tessuti nello spazio; stampa 3D di tessuti biologici; utilizzo dei raggi ultravioletti per la disinfezione di ambienti. Sono solo alcuni dei temi affrontati durante il simposio “Biomedicina spaziale per le future missioni di esplorazione umana dello spazio: a call to action” organizzato dall’Agenzia spaziale italiana nella sua sede a Roma.
La tre giorni, che si è aperta oggi e si concluderà il 17 marzo, vede la presenza di oltre 150 tra esponenti di università, enti di ricerca e imprese (e altrettanti collegati da remoto) che presenteranno i risultati dei loro studi e anche i progetti in corso per rispondere alla prossima sfida che attende l’umanità: andare sulla Luna per restarci.
Non manca poi molto. Il successo della missione senza astronauti della capsula Orion – prima tappa del programma lunare Artemis della Nasa – che a novembre ha orbitato intorno alla Luna per rientrare 25 giorni dopo sulla Terra, ha segnato una tappa importante del viaggio che porterà prima gli astronauti a bordo di Orion, quindi alla realizzazione del Lunar Gateway, la stazione spaziale cislunare, e infine all’arrivo di astronaute e astronauti sul suolo del nostro satellite naturale, con l’obiettivo di costruire basi permanenti da cui in futuro partire per raggiungere Marte.
“L’evoluzione ci ha reso animali terrestri e ora, in breve tempo, vogliamo diventare animali lunari e quindi dobbiamo capire come il nostro organismo reagisce a tutta una serie di stimoli e di fattori esterni che non sperimentiamo sulla Terra”, dichiara ad askanews Mario Cosmo, responsabile della Direzione Scienza e Ricerca dell’Agenzia spaziale italiana che coordina il simposio.
“La biomedicina spaziale – spiega Cosmo – coinvolge diverse discipline in quanto tocca molteplici aspetti e lo si vede anche dai contributi che saranno presentati, che non vengono solo dall’ambito medico ma, ad esempio, dall’astronomia, dalla fisica. Si parlerà di corretta nutrizione, di coltivazione di piante e verdure, di radiazioni, non solo nel loro aspetto nocivo per l’organismo ma anche come possibile elemento da sfruttare per la disinfezione degli habitat, di colture in vitro per la produzione di carne nello spazio, degli effetti della microgravità sulla riproduzione solo per citarne alcuni”.
Durante la tre giorni verranno illustrate ricerche in 5 ambiti specifici individuati dall’Asi: effetti delle condizioni ambientali spaziali sulla fisiopatologia umana. Individuazione, sviluppo ed applicazione di contromisure; effetto delle radiazioni sulla biologia e fisiologia dell’uomo. Individuazione, sviluppo ed applicazione di contromisure; tecnologie innovative per sistemi autonomi di monitoraggio, diagnostica, intervento e prevenzione. Applicazioni farmacologiche in ambito spaziale; nutrizione e tecnologie per la produzione e conservazione di alimenti nello spazio; effetti psicofisici e comportamentali causati da confinamento e isolamento. Individuazione, sviluppo ed applicazione di contromisure.
Studi che prendono le mosse dalla necessità di affrontare preparati le prossime sfide umane nello spazio, per minimizzare gli effetti nocivi sull’organismo delle donne e degli uomini che ne saranno protagonisti e assicurare loro non la semplice sopravvivenza ma una vita di qualità, benessere fisico e psicologico e che possono aprire interessanti prospettive di miglioramento anche della vita sulla Terra. Studi in moltissimi casi testati sulla Stazione spaziale internazionale, un laboratorio unico per sperimentare in sicurezza gli effetti della microgravità sugli organismi viventi, non solo umani e animali ma anche vegetali, così come sui materiali. “Poter seguire la salute degli astronauti sulla Luna ci aiuterà in prospettiva a migliorare la salute di tutti noi sulla Terra”, sottolinea Cosmo.
“Appuntamenti come questo sulla biomedicina spaziale non sono una novità per l’Asi – spiega il responsabile della Direzione Scienza e Ricerca dell’Agenzia – Ogni volta che abbiamo davanti un obiettivo rilevante, come in questo caso le missioni umane sulla Luna, chiamiamo a raccolta la comunità scientifica e le imprese del settore per fare il punto, per capire cosa ha da offrire il nostro Paese ed essere pronti a farci avanti. Abbiamo una grande comunità scientifica in ambito spaziale, che è un patrimonio per il nostro Paese. Ed è anche merito dell’Asi che l’ha coltivata e consolidata nel tempo. Completata la fase di ricognizione delle competenze in ambito biomedico, l’Agenzia – conclude Cosmo – emetterà dei bandi per sviluppare i filoni più interessanti e andare oltre ciò che già abbiamo. Saremo così pronti a contribuire alle missioni lunari anche in ambito biomedico”.

Formula1, Vasseur: “Penalità per Leclerc in Arabia”

Formula1, Vasseur: “Penalità per Leclerc in Arabia”

Almeno dieci posizioni. Sostituzione della centralina

Roma, 15 mar. (askanews) – Il GP in Arabia Saudita comincia con una penalità per Charles Leclerc per la sostituzione della centralina. A confermarlo è stato il team principal Frederic Vasseur durante un incontro con i giornalisti, rispondendo alle domande su cosa è accaduto al Sakhir: “Ci sono stati due problemi differenti. La domenica mattina quando abbiamo acceso la power unit, e poi in gara. E per due volte il problema è stato nella centralina, un imprevisto che non si è mai verificato in passato. Abbiamo fatto un’analisi approfondita sull’accaduto e credo che tutto ora sia sotto controllo. Ma sfortunatamente Charles dovrà scontare una penalità a Jeddah perché il regolamento prevede solo due centraline per l’intera stagione”. Leclerc sarà quindi costretto a scontare penalità in griglia per la sostituzione della centralina (e forse anche della batteria) con almeno dieci posizioni. “Sono abbastanza ottimista sul fatto che in Arabia Saudita si possa fare un passo per essere più vicini alla Red Bull su una pista che è diversa dal Bahrain – continua Vasseur – E porteremo anche alcuni aggiornamenti. Non voglio parlare di date, di nuove parti… penso che la cosa più importante sia quella di rimanere concentrati sulla situazione attuale per cercare di ottenere il meglio. Il Bahrain non è sempre molto rappresentativo e siamo ancora nella fase iniziale, con tre giorni di test e un solo GP corso alle spalle. Dobbiamo avere una migliore comprensione dell’auto per ottenere il meglio dal nostro pacchetto”. E ancora su Jeddah: “Non è una questione di potenziale della macchina. Penso che a Jeddah sarà una storia completamente diversa e in tutto il fine settimana potremo fare un passo avanti ora che conosco perfettamente la situazione”. Sulle dimissioni di David Sanchez (capo aerodinamici) e le voci relative alla partenza di Laurent Mekies (racing director), Vasseur ha spiegato: “Penso sia abbastanza normale essere felice quando ottieni il risultato che ti aspetti. Ma io comunque lo sono. Però è più importante lavorare come gruppo per cercare di ottenere il meglio, lasciando alcune situazioni all’azienda. Mekies? Mi fido si lui, abbiamo un’ottima collaborazione e sarà uno dei pilastri per il futuro”. E sul ruolo di Enrico Cardile (responsabile area telai, ndr) e il rapporto con l’AD Benedetto Vigna: “Io sono il direttore tecnico, Cardile ha fatto un buon lavoro in inverno. Quanto al rapporto con Vigna, è ottimo. Siamo sempre aperti a discussioni per avere supporto su ogni singolo argomento. La collaborazione con Benedetto è davvero molto positiva”. E sull’ipotesi del ritorno di Simone Resta dalla Haas, Vasseur è stato chiaro: “Non è nei piani”. “Dobbiamo essere concentrati su noi stessi. Cerchiamo di ottenere il meglio e si sviluppare nel miglior modo possibile. In Bahrain non è andata bene come si pensava e dobbiamo reagire e tutti sono motivati. Si lavora come una squadra per cercare di ottenere il meglio. Dobbiamo portare degli aggiornamenti per crescere, ma penso che sia lo stesso per tutti. Sono sereno, abbiamo analizzato ciò che è successo in Bahrain, non è necessario essere un genio per capirlo. Insomma, ci siamo. Spero ci divertiremo e di essere in grado di reagire”.

Parigi-Roubaix 2023, capre ripuliscono pavé Foresta di Arenberg

Parigi-Roubaix 2023, capre ripuliscono pavé Foresta di ArenbergRoma, 15 mar. (askanews) – A poche settimane dalla Parigi – Roubaix 2023 iniziano i preparativi per sistemare il pavé del percorso. Nell’obiettivo di migliorare l’aderenza e limitare al massimo la scivolosità di uno dei tratti più iconici, ma anche difficili e pericolosi come la Foresta di Arenberg, gli organizzatori hanno così scelto delle capre per ripulire il pavé.
La missione di diserbo è stata così affidata da un gregge di capre, che in maniera molto naturale vanno ad occuparsi di estirpare l’erba cresciuta tra le pietre. Per farlo, ovviamente, una decina di questi ovini barbuti brucherà lungo i 2300 metri che caratterizzano uno dei settori chiave della corsa, trovando così una remunerazione insperata per questo loro lavoro. Questa operazione fa parte del progetto “Les Biquettes de l’Espoir” (le caprette della speranza”), che si occupa di dare nuove opportunità lavorative a persone in difficoltà sociale, sfruttando il grande patrimonio d’allevamento transalpino con la voglia inoltre di proteggere il territorio locale.

Distilleria Pallini lancia in Italia il limoncello analcolico

Distilleria Pallini lancia in Italia il limoncello analcolico

Fatturato 2022 18 mln (+26%). Ora punta su export e offerta spirits

Milano, 15 mar. (askanews) – Pallini lancia sul mercato italiano “Limonzero”, la prima versione no alcol del suo limoncello, secondo a livello mondiale per vendite globali, leader nella categoria premium, che nel 2022 ha segnato un +35% nelle vendite.
Dopo aver chiuso il 2022 con un fatturato di oltre 18 milioni di euro (+26% sul 2022), l’85% del quale realizzato con l’export attraverso cento referenze (tra sciroppi, amari, bagne per pasticceria, liquori e distillati) distribuite in 45 Paesi del mondo, la storica distilleria romana punta oggi ad espandersi ulteriormente oltreconfine e a consolidarsi nei segmenti premium e superpremium con prodotti che completino la sua offerta. L’obiettivo è quello “di consolidare sia il posizionamento del gruppo come produttore di liquori tradizionali italiani che l’attività di distributori di marchi d’eccellenza sul territorio italiano”.
“Limonzero” avrà la filiera produttiva tracciata in blockchain e certificata. “Siamo i primi a farlo, questa nuova formula abbraccia il nostro classico gusto di limoncello, ma con zero alcool, preparato con infuso di limone di Amalfi, senza glutine e nessun colorante artificiale” ha dichiarato Micaela Pallini, da dieci anni al timone dell’azienda e dal 2021 presidente di Federvini, sottolineando che “una volta equilibrato il limoncello, la formula si arricchisce di un tocco di zenzero naturale e, inoltre, gli olii essenziali estratti a freddo di scorza di limone vengono miscelati per ottenere l’aroma deciso e fragrante del Limone Sfusato IGP proveniente direttamente dalle terrazze della Costiera amalfitana”.
Parallelamente, Pallini lancerà sul mercato estero uno dei suoi amari di punta (“Amaro Formidabile), acquisito lo scorso anno dal liquorista romano Armando Bomba e prodotto e imbottigliato nei propri stabilimenti. “Per noi guardare all’estero – ha sottolineato la presidente – è un passaggio naturale, considerando che sono sempre più i consumatori di questi Paesi ad apprezzare gli amari italiani”.
La società ha infine spiegato anche di voler proseguire nell’ampliamento dell’attività di distribuzione grazie a un progressivo allargamento della gamma dei prodotti in portafoglio, puntando principalmente su “aziende familiari con una visione di sviluppo a lungo termine”. Come nel caso dei londinesi Berry Bros & Rudd, produttori di “Gin No.3”, il London Dry Gin distillato di casa Pallini.

Mattarella: Centro Spaziale Malindi è un esempio di grande successo

Mattarella: Centro Spaziale Malindi è un esempio di grande successoRoma, 15 mar. (askanews) – “Il Centro Spaziale di Malindi è un esempio di grande successo che intendiamo continuare congiuntamente, con la comune responsabilità e comune direzione, a sviluppare e a far crescere. E questa collaborazione scientifica e tecnologica è una pista di collaborazione per il futuro che intendiamo intensificare”. Lo ha dichiarato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la sua visita al Luigi Broglio Malindi Space Center, avvenuta nell’ambito della visita di Stato in Kenya.
Ad accoglierlo il Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Giorgio Saccoccia, il Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Edmondo Cirielli, l’Ambasciatore d’Italia in Kenya, Roberto Natali, il Ministro della Difesa, kenyano Aden Bare Duale e il Chairman dell’Agenzia Spaziale del Kenya, Gen. James Aruasa.
La base è un asset strategico per Italia e il Kenya nelle tecnologie spaziali e la cooperazione internazionale, sottolinea l’Agenzia spaziale italiana che la gestisce dal 2004. Presso il centro lavorano circa 200 persone, 192 delle quali sono personale locale. La presenza italiana è regolata da un accordo intergovernativo tra Italia e Kenya e 5 protocolli tematici.
“La Base – ha affermato il presidente dell’Asi Giorgio Saccoccia – è un modello di partnership strategica, unico in Africa e nel mondo: alla Base Luigi Broglio guarda l’Europa ESA e UE, ma anche gli Stati Uniti, che da qui hanno potuto tracciare il lancio di un telescopio spaziale mai costruito prima, il James Webb, e le Nazioni Unite per il raggiungimento degli obbiettivi di sviluppo sostenibile nell’ambito delle attività di formazione svolte dalla BSC”.
L’evento ha preso il via con la cerimonia per lo svelamento della targa di commemorazione della visita di Stato. A seguire il presidente Saccoccia ha presentato le attività del centro spaziale. Le delegazioni hanno poi visitato il Control Space Center che si occupa del tracciamento degli oggetti spaziali in orbita, del supporto ai lanci, della ricezione dei dati satellitari e le attività di formazione. Queste ultime riguardano in particolare la collaborazione tra università italiane e kenyane per la realizzazione di cubesat. Successivamente durante la visita all’International Center for Space Education Saccoccia ha spiegato la funzione del centro internazionale di formazione spaziale come hub per tutto il continente africano.

Petrocelli nominato Young Global Leader dal World Economic Forum

Petrocelli nominato Young Global Leader dal World Economic ForumRoma, 15 mar. (askanews) – Il manager culturale Paolo Petrocelli, cresciuto professionalmente in alcune delle più importanti istituzioni musicali italiane come Opera di Roma e Accademia Chigiana di Siena, è oggi l’unico italiano nella prestigiosa lista dei cento “Young Global Leaders” per il 2023 del World Economic Forum. Petrocelli, 38 anni, recentemente nominato Sovrintendente della Dubai Opera House negli Emirati Arabi Uniti, si è rapidamente affermato sulla scena europea ed internazionale come uno dei manager culturali di punta della sua generazione.
Il World Economic Forum (Wef) – l’organizzazione internazionale per la cooperazione tra pubblico e privato che da oltre 50 anni riunisce a Davos presidenti, capi di Stato, economisti, imprenditori e accademici di tutto il mondo – seleziona ogni anno circa 100 personalità under 40 tra le più influenti a livello globale: giovani leader, che tramite il loro impegno civile e professionale sono riusciti ad affermarsi per la loro capacità di generare un impatto positivo a livello internazionale in diversi ambiti, fra cui: politica, business, scienza, cultura, sport, media. Petrocelli entra così a far parte della prestigiosa comunità di Young Global Leaders del World Economic Forum, che conta circa 1.400 membri ed alunni di 120 nazionalità.
Tra questi, vi sono capi di governo come il premier francese Emmanuel Macron, il Primo Ministro della Nuova Zelanda Jacinda Ardern, personalità come il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg, il fondatore di Google Larry Page, l’imprenditore Jack Ma, la giurista Amal Clooney, l’artista Will.i.am. Tra i membri italiani nominati nel corso degli anni, figurano l’ex premier Matteo Renzi, l’imprenditrice Beatrice Trussardi e il ballerino Roberto Bolle.
Petrocelli, classe 1984, ha maturato un’esperienza pluriennale nel campo del management culturale, artistico e musicale in ambito nazionale e internazionale: già membro del Consiglio di Amministrazione del Teatro dell’Opera di Roma (nominato a 30 anni, tra i più giovani consiglieri mai eletti), della Fondazione Accademia Musicale Chigiana di Siena e del Conservatorio di Musica Benedetto Marcello di Venezia, dopo avere affiancato in qualità di assistente al sovrintendente l’attuale amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes al Teatro dell’Opera di Roma, Petrocelli ha contribuito in maniera decisiva al rilancio dell’Accademia Stauffer di Cremona, tra le istituzioni musicali italiane più prestigiose, attraverso la creazione del progetto di sviluppo internazionale Stauffer Center for Strings.
Particolarmente impegnato nel campo della diplomazia culturale e delle relazioni istituzionali e internazionali, Petrocelli è Fondatore e Presidente di Emma for Peace (Euro-Mediterranean Music Academy), tra le più grandi organizzazioni internazionali per la promozione della diplomazia musicale tra Europa e Medio Oriente (di cui Riccardo Muti è Presidente Onorario), Co-fondatore e Presidente onorario dell’Associazione Italiana Giovani per l’Unesco, la più grande rete giovanile all’interno del sistema Unesco, Direttore dei programmi culturali del Summit dei premi Nobel per la Pace e advisor culturale dei Coldplay, una delle rock band britanniche più celebrate al mondo.
Petrocelli ha saputo coniugare una formazione accademica in ambito artistico-umanistico con una formazione avanzata in ambito economico-manageriale, conseguendo un dottorato di ricerca in economia della cultura presso l’Università Iulm di Milano, un Executive Mba presso la Sda Bocconi, una laurea in lettere e musicologia presso l’Università Sapienza di Roma, una laurea in musicologia presso la Middlesex University di Londra, un diploma in violino presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma.
Docente e ricercatore appassionato, Petrocelli ha svolto attività di ricerca presso la Yale University e il Mit Media Lab del Massachusetts Institute of Technology Cambridge. Attualmente è ricercatore presso il metaLAB dell’Harvard University e docente presso l’Università Bocconi, la Luiss Business School di Roma, la Business School del Sole24ore, l’Accademia Teatro alla Scala di Milano, l’Ispi (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale).