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Auto: Stellantis e altre 6 case insieme per rete ricarica in Usa

Auto: Stellantis e altre 6 case insieme per rete ricarica in UsaMilano, 26 lug. (askanews) – Sette grandi case automobilistiche mondiali – Bmw, General Motors, Honda, Hyundai, Kia, Mercedes e Stellantis – creeranno una nuova joint venture per realizzare una rete di ricarica che amplierà in modo significativo l’accesso ai servizi di rifornimento ad alta potenza in Nord America.

L’obiettivo è quello di installare almeno 30.000 punti di ricarica ad alta potenza con energia rinnovabile in aree urbane e autostradali. Le stazioni di ricarica saranno accessibili a tutti gli utenti di veicoli elettrici e saranno dotate di connettori Combined Charging System (CCS) e North American Charging Standard (NACS). L’apertura delle prime stazioni è prevista per l’estate del 2024 Secondo il Dipartimento statunitense dell’energia, a luglio 2023 negli Stati Uniti sono disponibili 32.000 carica batterie veloci a corrente continua per 2,3 milioni di veicoli elettrici, con un rapporto di 72 veicoli per caricabatteria. Il Nrel (National Renewable Energy Laboratory) stima che saranno necessari 182.000 caricabatterie veloci a corrente continua per supportare i 30-42 milioni di veicoli plug-in previsti per il 2030. Le vendite di veicoli elettrici negli Stati Uniti si stima supereranno il 50% delle vendite totali entro il 2030.

Meloni domani da Biden per ribadire amicizia (e chiudere via Seta)

Meloni domani da Biden per ribadire amicizia (e chiudere via Seta)Washington, 26 lug. (askanews) – Le principali aree di tensione internazionali, in primo luogo Ucraina e Indo-Pacifico; l’Africa e le migrazioni; i rapporti con la Cina (e la Via della Seta); la partnership bilaterale tra Italia e Usa. Sono questi alcuni dei temi al centro dell’incontro in programma domani alla Casa Bianca a Washington tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il presidente americano, Joe Biden.

I due si sono incontrati più volte, a margine dei summit internazionali (l’ultima volta appena poche settimane fa al vertice Nato di Vilnius) ma per Meloni è la prima missione da premier nella capitale Usa: un appuntamento molto atteso, la cui preparazione, nei mesi scorsi, aveva subìto qualche rallentamento per alcuni ‘inciampi’ nei rapporti, come la fuga dall’Italia del magnate russo Artem Uss. La visita di domani, fanno notare fonti diplomatiche italiane, sarà l’occasione per ribadire la “solidità” dell’alleanza transatlantica e i “profondi legami” fra Italia e Usa, che intendono rafforzare ulteriormente il loro partenariato. Verranno dunque discussi i comuni interessi strategici, incluso l’impegno condiviso nel continuare a sostenere pienamente l’Ucraina di fronte all’aggressione della Russia e a lavorare per una pace “giusta e duratura”. Nell’agenda internazionale ci sono però anche l’Indo-Pacifico, area verso cui l’Italia è sempre più proiettata, e il Sud globale dove Roma intende garantire una forte attenzione all’Africa.

A questo proposito, l’incontro di Washington arriva subito dopo la Conferenza di Roma sulla migrazione e lo sviluppo e il Vertice Fao e a poche settimana dalla firma dell’accordo tra Ue e Tunisia. Meloni informerà Biden degli sviluppi e porrà l’accento sull’attuale strategia italiana verso il Mediterraneo e l’Africa, con il doppio obiettivo di sostenere lo sviluppo e limitare i flussi migratori irregolari. Una strategia che, ribadirà, sarà condensata nel cosiddetto ‘Piano Mattei’ che sarà presentato a novembre. Per l’Italia la centralità mediterranea, l’attenzione sull’Africa, la questione delle risorse allo sviluppo e dell’attenzione anche alla stabilità come elemento di sicurezza, devono essere priorità che riguardano tutti gli alleati e i partner e che devono essere affrontate in tutte le sedi internazionali e su questa linea – assicurano le fonti – dall’amministrazione Biden sono giunti “segnali di apprezzamento”. Questi temi saranno tra l’altro al centro del G7 2024 a guida italiana, su cui Meloni e Biden avranno un confronto. Al centro del colloquio anche il dossier Cina. L’Italia deve sciogliere il ‘nodo’ del Memorandum sulla Via della Seta, in scadenza. Domenica scorsa la premier ha assicurato che Biden non le ha mai “posto la questione”, ma in realtà dagli Usa sono arrivati nei mesi scorsi pressanti inviti a uscire dall’accordo. Il faccia a faccia con Biden potrebbe essere il momento per ufficializzare al capo della Casa Bianca la decisione italiana di non rinnovare l’intesa. Cosa che irrita Pechino, che nelle ultime ore ha invitato la premier a decidere “senza le influenze del presidente americano”. L’esito sembra però ormai scontato: la linea italiana, spiegano le fonti diplomatiche, è che la Cina è un “interlocutore imprescindibile” nelle relazioni internazionali e Roma intende perseguire un rapporto “equilibrato” e di “dialogo responsabile”. Espressione diplomatica che sembra di poter tradurre come: i rapporti economici continuano, ma senza alleanze strategiche. Come del resto fanno tutti gli altri Paesi europei.

La premier è attesa nella capitale Usa già stasera, nella notte italiana. Domani mattina (nel pomeriggio italiano) Meloni sarà anche in visita al Congresso, per incontri bipartisan con i leader della House of representatives e del Senato e dichiarazioni congiunte con lo speaker Kevin McCarthy. Poi resterà a Washington anche venerdì per una visita al cimitero di Arlington e altri incontri.

Nissan: ricavi I trim a 2,92 trilioni di yen, alza stime crescita

Nissan: ricavi I trim a 2,92 trilioni di yen, alza stime crescitaMilano, 26 lug. (askanews) – Nissan chiude il primo trimestre dell’anno fiscale 2023-2024 con ricavi pari a 2,92 trilioni di yen, un utile operativo di 128,6 miliardi e un margine operativo del 4,4%. L’utile netto nel primo trimestre si attesta a 105,5 miliardi di yen.

Le vendite sono aumentate rispetto allo scorso anno in tutte le regioni ad esclusione della Cina dove la diminuzione è dovuta prevalentemente al perdurare degli effetti della pandemia e all’aumento della concorrenza. Inoltre, l’indebolimento dello yen, la variazione nei prezzi dei prodotti e la rigorosa disciplina finanziaria hanno portato ad un significativo aumento generale delle vendite e degli utili. In considerazione della diminuzione delle vendite in Cina registrata fino ad oggi, Nissan rivede le previsioni di vendite annuali a 3,7 milioni di unità, pari a una riduzione del 7,5% rispetto alla precedente previsione.

Tuttavia, nonostante l’impatto della diminuzione delle vendite, Nissan ha rivisto al rialzo le previsioni finanziarie per l’intero anno fiscale, grazie a una rigorosa disciplina finanziaria e ad una revisione dei tassi di cambio. Le nuove previsioni sono le seguenti: ricavi netti pari a 12,6 trilioni di yen, utile operativo di 550 miliardi di yen, in aumento di 30 miliardi di yen rispetto alla previsione precedente e utile netto1 di 340 miliardi di yen, in crescita di 25 miliardi di yen rispetto alla previsione precedente. “Nel primo trimestre abbiamo compensato i ritardi nelle vendite in Cina con gli ottimi risultati registrati nelle altre regioni, ottenendo un significativo miglioramento su base annua. In particolare, hanno contribuito la ripresa della produzione e delle vendite in Giappone e in Nord America che prevediamo anche nel secondo trimestre e nei periodi successivi. In Cina, dove le vendite sono diminuite, stimiamo un forte piano di lancio di prodotti, con l’introduzione della variante e-Power di X-Trail e di un ibrido plug-in con il marchio Venucia. L’attuale scenario in Cina, caratterizzato da una forte incertezza del mercato e da una agguerrita concorrenza, influisce sui tempi di ripresa del nostro business. Tuttavia, stiamo accelerando la definizione e l’implementazione di una strategia a medio-lungo termine che ci consentirà di migliorare ulteriormente la nostra profittabilità”, afferma il Ceo di Nissan Makoto Uchida.

Stellantis, Angelilli: bene tavolo sul rilancio settore auto

Stellantis, Angelilli: bene tavolo sul rilancio settore autoRoma, 26 lug. (askanews) – “Esprimo soddisfazione per questa ulteriore convocazione del tavolo, che dà continuità all’obiettivo di dialogare con Stellantis per arrivare a condividere un progetto industriale di sviluppo di ampio respiro e di lungo termine. La priorità è innanzitutto salvaguardare i livelli occupazionali, lavorando al rilancio dell’attività industriale, definendo nuovi modelli innovativi e competitivi nel settore dell’automotive”. Lo ha dichiarato l’assessore allo sviluppo economico e vicepresidente della giunta regionale del Lazio Roberta Angelilli in merito all’incontro al Mimit alla presenza del ministro Adolfo Urso.

Angelilli ha anche sottolineato l’importanza strategica di mantenere e rafforzare l’industria automobilistica nel Lazio, allo scopo di promuovere lo sviluppo sostenibile del settore automobilistico e tutelare l’occupazione nello stabilimento di Cassino a Piedimonte San Germano. “La regione Lazio condivide con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy l’impegno per garantire e incrementare la produzione, implementare la ricerca, stimolare nuovi investimenti, promuovere un progetto di transizione energetica. Infine, occorre lavorare nella direzione della riconversione delle competenze a garanzia di una piena occupazione. Riteniamo fondamentale la riqualificazione professionale del personale, come sottolineato dalle parti sociali” ha concluso l’assessore Angelilli.

Disinformazione e fake news in Italia, cresce consapevolezza italiani

Disinformazione e fake news in Italia, cresce consapevolezza italianiRoma, 26 lug. (askanews) – Al Senato è stato presentato il terzo Rapporto Ital Communications-Censis ‘Disinformazione e fake news in Italia. Il sistema dell’informazione alla prova dell’Intelligenza Artificiale’. Dalla ricerca emerge come sia cresciuta la consapevolezza degli effetti devastanti della disinformazione, che può essere arginata da professionisti della comunicazione accreditati come fonti autorevoli e garanti dell’affidabilità e della qualità delle notizie. Di fronte alle insidie che possono venire dal web e dall’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, per distinguere la buona dalla cattiva informazione servono competenze solide sulle nuove tecnologie e regolazioni più stringenti.

Cresce il bisogno di informazione, soprattutto online Oggi circa 47 milioni di italiani, il 93,3% del totale, si informa abitualmente su almeno una delle fonti disponibili, l’83,5% sul web e il 74,1% sui media tradizionali. Sul versante opposto, sono circa 3 milioni e 300mila (il 6,7% del totale) gli individui che hanno rinunciato ad avere un’informazione puntuale su ciò che accade, mentre 700.000 italiani non si informano affatto.

Le fonti utilizzate e la rassicurante dimensione social Il 64,3% degli italiani utilizza un mix di fonti informative, tradizionali e online, il 9,9% si affida solo ai media tradizionali e il 19,2% (circa 10 milioni di italiani in valore assoluto) alle fonti online. Social media, blog, forum, messaggistica istantanea sono espansioni del nostro io e del modo di vedere il mondo: è il fenomeno delle echo chambers, cui sono esposti tutti quelli che frequentano il web e soprattutto i più giovani, tra i quali il 69,1% utilizza la messaggistica istantanea e il 76,6% i social media per informarsi. Il 56,7% degli italiani è convinto che, di fronte al disordine informativo che caratterizza il panorama attuale dell’informazione, sia legittimo rivolgersi alle fonti informali di cui ci si fida di più. Fake news sempre più difficili da scoprire

Aumentano paure e timori di non essere in grado di riconoscere disinformazione e fake news. Il 76,5% degli italiani ritiene che le fake news siano sempre più sofisticate e difficili da scoprire, il 20,2% crede di non avere le competenze per riconoscerle e il 61,1% di averle solo in parte. Ma ci sono anche i negazionisti: Il 29,7% della popolazione nega l’esistenza delle bufale e pensa che non si debba parlare di fake news, ma di notizie vere che vengono deliberatamente censurate dai palinsesti ufficiali che poi le fanno passare come false. Molta comunicazione e tanta confusione: il caso riscaldamento globale

Il riscaldamento globale è un argomento di cui si parla tanto e in modo confuso, alimentando cattiva informazione, catastrofismo e persino negazionismo. Il 34,7% degli italiani è convinto che ci sia un allarmismo eccessivo sul cambiamento climatico e il 25,5% ritiene che l’alluvione di quest’anno sia la risposta più efficace a chi sostiene che si sta progressivamente andando verso la desertificazione. I negazionisti, che sono convinti che il cambiamento climatico non esista, sono il 16,2% della popolazione. Gli individui più fragili, vale a dire i più anziani e i meno scolarizzati, sono quelli che appaiono più confusi e meno in grado di comprendere il problema nella sua complessità. Intelligenza Artificiale, rischi e potenzialità Come si evince dal terzo Rapporto Ital Communications-Censis, il 75,1% della popolazione ritiene che con l’upgrading tecnologico verso l’Intelligenza Artificiale sarà sempre più difficile controllare la qualità dell’informazione, mentre per il 58,9% l’AI può diventare uno strumento a supporto dei professionisti della comunicazione. Le Agenzie di comunicazione, dove lavorano oltre 9.000 professionisti, si sono adattate ai cambiamenti che la vita digitale ha imposto al mondo della comunicazione, ampliando le competenze di chi ci lavora e creando nuove figure a presidio del web. Il risultato è che nell’ultimo anno i professionisti della comunicazione sono aumentati dell’11,3%. ‘Uno degli aspetti più importanti che emerge da questo Rapporto è che gli italiani si stanno rendendo conto del valore delle notizie vere e del disvalore che hanno le fake news. Prima la pandemia seguita dal conflitto russo ucraino ci hanno fatto capire quanto sia fondamentale comunicare notizie in maniera rigorosa e irreprensibile. Inoltre, dobbiamo lavorare affinché l’Intelligenza Artificiale sia di supporto al lavoro umano e giornalistico ma non diventi un sostituto’. Lo ha dichiarato Alberto Barachini, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Informazione e all’Editoria. Per Maurizio Gasparri, Vice Presidente del Senato della Repubblica: ‘I giganti del web devono rispondere al principio democratico. Occorre far pagare le tasse anche ai colossi del web e contrastare l’anonimato in rete. Serve, pertanto, una regolamentazione più stringente per ostacolare e impedire il proliferare delle fake news online’. Secondo Roberto Marti, Presidente della Commissione Cultura e Patrimonio Culturale, Istruzione Pubblica del Senato della Repubblica: ‘I dati che emergono da questa analisi sono allarmanti. Formazione e qualità sono due aspetti fondamentali per garantire una corretta informazione. Il legislatore deve normare tale materia. In tal senso, con il Rapporto di oggi state tentando di fare una buona politica comunicativa, cioè iniziare a formare delle agenzie di comunicazione efficienti’. Paolo Ruffini, Prefetto del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, ha commentato che ‘occorre essere consapevoli del fatto che la verità nella comunicazione è qualcosa che bisogna conquistare e garantire. In un mondo dominato dall’intelligenza artificiale noi stakeholders della comunicazione dobbiamo mettere in atto un sistema che, partendo dal basso, sia in grado di rinegoziare le regole per salvaguardare una corretta e trasparente informazione’. Ivano Gabrielli, Direttore Polizia Postale, ha evidenziato che: ‘L’intervento che si può fare per ostacolare la diffusione di fake news e di disinformazione è quello di costituire un argine. Lo strumento penale tuttavia è limitato. Dal Rapporto emerge che gli italiani e in particolare i giovani si rifugiano nelle piattaforme di comunicazione. È fondamentale, dunque, lavorare sulla prevenzione al fine di far prevalere una corretta informazione per agevolare l’opinione pubblica’. Giuseppe De Rita, Presidente Censis, ha sottolineato che: ‘Tanto opinionismo e poca informazione generano confusione e notizie false; lo hanno dimostrato il Covid prima, la guerra poi e oggi il riscaldamento climatico. Gli italiani hanno bisogno di una rete di professionisti dell’informazione di cui fidarsi, che li aiutino anche ad avere maggiore consapevolezza di come riconoscere fonti e notizie di qualità’. Secondo Domenico Colotta, Founder Ital Communications: ‘Il terzo Rapporto Ital Communications-Censis offre uno spunto di riflessione sull’Intelligenza Artificiale, che rappresenta una grande opportunità per il futuro, in tutti i campi. Occorre tuttavia che, nel contrasto alle fake news, le sue potenzialità vengano sfruttate unitamente alle abilità umane, in modo da dare un efficace supporto al lavoro dei professionisti della comunicazione. Solo in questo modo si può realizzare una comunicazione affidabile, fondata su fonti verificate e che sia capace di salvaguardare la fiducia nei media e nelle istituzioni’. Per Ruben Razzante, Docente di Diritto dell’Informazione all’Università Cattolica di Milano: ‘Dobbiamo evitare due errori. Da un lato il rischio di dogmatizzare la verità, dall’altro quello di delegare a un algoritmo il processo di definizione della verità stessa. La sfida è quella di coltivare il pluralismo e il confronto tra le fonti. L’informazione professionale è quella che acquisisce il dato di realtà con una metodologia simile a quella dello storico, confezionando un prodotto rispettoso della verità sostanziale dei fatti’. Attilio Lombardi, Founder Ital Communications, ha spiegato che: ‘Chi fa comunicazione con professionalità e autorevolezza, in un mondo complesso e profondamente mutato come quello di oggi, non deve rinunciare alla serietà e alla veridicità delle notizie da veicolare. Il terzo Rapporto Ital Communications-Censis rileva l’importanza di una comunicazione responsabile e in grado di contrastare la disinformazione, anche attraverso lo sviluppo di valide competenze che sappiano governare i cambiamenti e tutelare i cittadini e le istituzioni dai danni sociali, economici e democratici derivanti da una comunicazione non veritiera’. Per Roberto Zarriello, Segretario Generale Assocomunicatori: ‘Occorre colmare il gap sulle competenze digitali che attanaglia il nostro Paese. Bisogna investire sulla formazione dei giovani, sia in ambito scolastico che in quello accademico. Non possiamo più permetterci di avere in Italia un numero così basso di laureati nelle materie Stem e un così alto numero di Neet tra i ragazzi. Allo stesso modo, le aziende necessitano di specialisti nel campo delle Ict che non riescono a trovare. Investire sull’educazione e la formazione digitale, anche utilizzando bene i fondi del PNRR, deve essere una priorità per il sistema-Paese’.

Francesca Leone ambasciatrice dell’arte italiana a G20 India

Francesca Leone ambasciatrice dell’arte italiana a G20 IndiaRoma, 26 lug. (askanews) – L’artista è stata scelta dal Museo MAXXI su incarico del Ministero della Cultura per rappresentare l’arte italiana al prossimo G20 in India,

L’artista Francesca Leone, nota anche a livello internazionale per l’impiego di materiali recuperati e per la sua sensibilità ambientale, è stata scelta dal MAXXI di Roma per esporre sia al Bihar Museum di Patna che al National Museum di Nuova Delhi seguendo il tema indiano della Vasudhaiva Kutumbakam che, tradotto, significa: ‘Una Terra, una famiglia, un futuro”. Lo riporta Arte Magazine. Gli appuntamenti in India – Tre fiori giganti di diverse dimensioni, realizzati dall’artista con lamiere recuperate in cantieri dismessi o edifici abbandonati, compongono l’installazione di Francesca Leone. L’artista è stata scelta dal Museo MAXXI su incarico del Ministero della Cultura per rappresentare l’arte italiana al prossimo G20 in India. Durante l’assise internazionale, si terrà la seconda Biennale in cui verranno esposte 50 opere di artisti provenienti da tutto il mondo nella mostra “Together we art” al Bihar Museum di Patna nello Stato indiano del Bihar dal 7 al 27 agosto 2023. Successivamente, la mostra verrà trasferita nella capitale Nuova Delhi, al National Museum, ed esposta dal 7 settembre al 7 ottobre.

L’installazione e i suoi significati – L’installazione di Francesca Leone è intitolata “Una rosa, è una rosa, è una rosa” dal verso della poetessa Gertrude Stein. Questa rimanda a un giardino malato, in cui la rosa più grande ha perso le tracce della ruggine e del tempo grazie al colore restituitole dall’artista ed è tornata a nuova vita. La rosa più piccola mostra ancora i segni del tempo con la speranza che possa “guarire”. Nella terza rosa, invece, protagonista è la ruggine, non essendoci traccia di colore. I tre fiori rappresentano altrettante possibilità di cura o di abbandono e lasciano intravedere la speranza di poter salvare o far rivivere la bellezza residua di questo roseto onirico prima che appassisca del tutto. I significati immediatamente riconoscibili nell’opera – l’aver cura, il non lasciare andare, il dare una seconda vita a qualcosa che è stato logorato e abbandonato – abbracciano diverse sfere, dalla relazione umana alla tutela dell’ambiente, rispettando quindi la filosofia di “Together we art” scelta dal principale curatore, Alka Pande. Il filo conduttore della mostra sarà, infatti, il tema indiano della Vasudhaiva Kutumbakam che significa: ‘Una Terra, una famiglia, un futuro”. Il tema è tratto da un importante testo filosofico indiano, la Maha Upanishad, e si focalizza su tolleranza, inclusività, coesistenza pacifica ed ecologia.

Breve biografia – Francesca Leone, nata da una famiglia di artisti, vive e lavora a Roma. La partecipazione a “Together we art” si aggiunge ad una lunga carriera internazionale che l’ha vista esporre in tutto il mondo, dal Sud America a Singapore; al MOMA di Mosca, al MAC – Museum of Contemporary Art di Santiago del Cile, al MACBA – Museum of Contemporary Art – di Buenos Aires; al Museum of Fine Arts di S. Pietroburgo e al Palacio Gaviria, oltre che in diverse sedi museali italiane come Palazzo Venezia, Castel dell’Ovo, la Triennale di Milano, il Museo Macro di Roma, il Reale Albergo dei Poveri di Palermo e alle Gallerie d’Italia di Milano. Negli ultimi dieci anni ha esposto per tre volte alla Biennale di Venezia, prima nel Padiglione Italia, poi in quello di Cuba e infine nel 2022 con una grande mostra personale tra gli Eventi Collaterali.

Conferenza Regioni, ripartito Fondo politiche famiglia ’23 di 30 mln

Conferenza Regioni, ripartito Fondo politiche famiglia ’23 di 30 mlnRoma, 26 lug. (askanews) – Con il via libera della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, è stata raggiunta l’intesa in sede di Conferenza Unificata sul riparto delle risorse del Fondo per le Politiche della Famiglia che per l’anno 2023 ammonta a 97 milioni di euro. In particolare, alle Regioni verrà erogato un importo complessivo di 30 milioni di euro che saranno assegnati a ciascuna Regione per finanziare gli interventi di riorganizzazione dei consultori familiari, il potenziamento delle iniziative sociali a favore delle famiglie ed azioni volte a valorizzare i Centri per la famiglia.

Abruzzo 735.000,000 Basilicata 369.000,000

Calabria 1.233.000,000 Campania 2.994.000,000

Emilia-Romagna 2.124.000,000 Friuli-Venezia Giulia 657.000,000

Lazio 2.580.000,000 Liguria 906.000,000 Lombardia 4.245.000,000 Marche 795.000,000 Molise 240.000,000 Prov. aut. Bolzano 246.000,000 Prov. aut. Trento 252.000,000 Piemonte 2.154.000,000 Puglia 2.094.000,000 Sardegna 888.000,000 Sicilia 2.757.000,000 Toscana 1.968.000,000 Umbria 492.000,000 Valle d’Aosta 87.000,000 Veneto 2.184.000,000 Totale 30.000.000,000

Pnrr, da Conferenza Regioni accordo su riconoscimento Its Academy

Pnrr, da Conferenza Regioni accordo su riconoscimento Its AcademyRoma, 26 lug. (askanews) – Intesa della Conferenza delle Regioni al provvedimento che definisce i requisiti e gli standard minimi per il riconoscimento e l’accreditamento degli Istituti Tecnologici Superiori (ITS Academy). Il passaggio in sede di Conferenza Stato-Regioni fornisce anche i presupposti e le modalità per la sospensione e la revoca dell’accreditamento.

Si tratta dell’istruzione tecnologica superiore prevista attraverso gli ITS Academy e inserita nella Missione 4 del PNRR: “Istruzione e ricerca” (Componente I “Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle università”, Riforma 1.2 “Riforma del sistema di formazione terziaria (ITS)” del Piano di Ripresa e Resilienza. Lo sviluppo del sistema di formazione professionale terziaria (ITS) ha piani di investimento ed è prevista l’adozione delle norme entro il 2023. Le Regioni, nell’ambito dei rispettivi sistemi di accreditamento e programmazione, recepiscono i requisiti e gli standard minimi, stabilendo eventuali criteri aggiuntivi e definendo le procedure per il riconoscimento e l’accreditamento.

Gli standard minimi generali per l’accreditamento riguardano: a) requisiti di solidità finanziaria ed organizzativa; b) requisiti di onorabilità e affidabilità del soggetto giuridico; c) requisiti relativi alle risorse infrastrutturali, logistiche e strumentali; d) requisiti relativi alle risorse umane e professionali.

Meloni: serve un grande piano di prevenzione idrogeologica

Meloni: serve un grande piano di prevenzione idrogeologicaRoma, 26 lug. (askanews) – Il governo darà “risposte immediate” ai danni provocati dal maltempo e dagli incendi di questi giorni, ma l’obiettivo di “medio periodo” è “varare un grande piano di prevenzione idrogeologica” che metta “in sicurezza il territorio”. Lo dice la premier Giorgia Meloni in un video pubblicato su Facebook.

“Dobbiamo certo lavorare alla transizione, ma dobbiamo fare quello che non si è avuto il coraggio di fare nel passato, cioè lavorar eper mettere in sicurezza il territorio. L’obiettivo di medio termine che il governo si dà è quello di superare la logica degli interventi frammentati varando un grande piano di prevenzione idrogeologica. Ce la vogliamo mettere tutta per dare risposte immediate nel breve termine, ma efficaci nel medio periodo”. (segue)

Un anno alle Olimpiadi, Bach: “I Giochi di una nuova era”

Un anno alle Olimpiadi, Bach: “I Giochi di una nuova era”Roma, 26 lug. (askanews) – A un anno esatto dalla Cerimonia di Apertura dei Giochi Olimpici di Parigi 2024, il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha invitato ufficialmente i Comitati Olimpici Nazionali (NOC) e i loro migliori atleti a partecipare ai Giochi della XXXIII Olimpiade, che si svolgeranno dal 26 luglio all’11 agosto 2024. Nel corso di una cerimonia tenutasi presso la sede “Pulse” di Parigi 2024, il Presidente del CIO Thomas Bach ha consegnato simbolicamente gli inviti ai Presidenti e ai rappresentanti dei NOC della Grecia, in quanto luogo di nascita dei Giochi Olimpici, e dei Paesi ospitanti dei recenti e dei prossimi Giochi Olimpici e dei Giochi Olimpici Giovanili, nonché della Squadra Olimpica dei Rifugiati del CIO. “Oggi – ha detto Bach – a un anno dai Giochi Olimpici di Parigi 2024, celebriamo una nuova tappa di questa grande storia olimpica che è nostra – ha dichiarato il Presidente del CIO Bach -. Con i Giochi Olimpici di Parigi 2024 possiamo davvero aspettarci l’avvento di una nuova era dei Giochi. Questa Olimpiade sarà più inclusiva, più giovane, più urbana e più sostenibile. Saranno i primi Giochi Olimpici con perfetta parità di genere. In questo modo e in molti altri, possiamo aspettarci un’Olimpiade conforme alla nostra agenda olimpica dall’inizio alla fine”. Parigi 2024 ha ridotto al minimo le costruzioni. I Giochi Olimpici e Paralimpici si terranno per il 95% in sedi esistenti o temporanee. Parigi 2024 punta a ridurre del 50% le emissioni di carbonio rispetto alla media di Londra 2012 e Rio 2016, per diventare i primi Giochi Olimpici allineati con l’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici, che i governi di tutto il mondo hanno firmato nel 2015 a Parigi. Saranno i primi Giochi Olimpici in assoluto con parità di genere. Il CIO ha assegnato esattamente lo stesso numero di quote ad atleti uomini e donne. Le gare si svolgeranno nel cuore di Parigi, ad esempio presso la Torre Eiffel e Place de la Concorde. Per la prima volta nella storia dei Giochi, celebreremo la Cerimonia di Apertura nel cuore della città, con la Senna come palcoscenico per un sensazionale benvenuto ai migliori atleti del mondo, da parte di centinaia di migliaia di persone lungo la riva del fiume. Ogni visitatore non sarà solo uno spettatore, ma potrà anche essere un partecipante. Parigi 2024 è riuscita infatti a far inserire nei programmi scolastici delle scuole elementari francesi un’ora di esercizio quotidiano di 30 minuti, con l’obiettivo di raggiungere 4,2 milioni di alunni in tutto il Paese. La “Marathon Pour Tous” (“Maratona per tutti”) offrirà a 40.000 corridori l’esperienza unica di correre la loro gara sul percorso stesso della maratona olimpica. “La missione dei Giochi Olimpici è quella di unire il mondo intero in una competizione pacifica – ha aggiunto il Presidente Bach durante la cerimonia di invito -. Nel nostro fragile mondo, con conflitti, divisioni e guerre in aumento, abbiamo più che mai bisogno di questo potere unificante. I Giochi Olimpici devono sempre costruire ponti di comprensione e amicizia”.

In totale, gli inviti per Parigi 2024 sono stati inviati a 203 NOC idonei. Sono esclusi il NOC del Guatemala, attualmente sospeso, e i NOC di Russia e Bielorussia. Il CIO ha annunciato in precedenza che prenderà la sua decisione sulla partecipazione di singoli atleti neutrali con passaporto russo o bielorusso, in linea con le raccomandazioni per le Federazioni internazionali e gli organizzatori di eventi sportivi internazionali sulla partecipazione di atleti con passaporto russo o bielorusso alle competizioni internazionali, al momento opportuno. L’entusiasmo in Francia e nel mondo sta già crescendo in vista di Parigi 2024, come dimostra l’enorme richiesta di biglietti. Finora sono stati acquistati quasi sette milioni di biglietti e il Comitato organizzatore di Parigi 2024 si è impegnato a realizzare l’obiettivo di rendere i “Giochi aperti” e accessibili al maggior numero possibile di persone. Ciò include prezzi accessibili, con biglietti per tutti gli sport disponibili a partire da 24 euro per i Giochi Olimpici, e con circa il 50% dei biglietti pubblici che costano 50 euro o meno. Prima di ricevere l’invito ai Giochi, i rappresentanti dei NOC presenti a Parigi si sono uniti al Presidente Bach per un tour del Villaggio Olimpico, per poi partecipare ad una speciale celebrazione con gli atleti e le altre principali parti interessate sulla Senna.