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Università, a Ferrara arriva laurea in Intelligenza artificiale

Università, a Ferrara arriva laurea in Intelligenza artificialeRoma, 24 lug. (askanews) – Una nuova laurea magistrale sull’intelligenza artificiale, soglia Isee innalzata a 27mila euro, maggiori investimenti per il benessere psicologico degli studenti e una solidità patrimoniale testimoniata dall’espansione del capitale investito fino a 459 milioni di euro. L’Università di Ferrara, che ha appena avviato le immatricolazioni del nuovo anno accademico, si consolida e punta su attività formative al passo con i tempi.

La nuova laurea magistrale in ‘Intelligenza Artificiale, Data Science e Big Data è stata attivata dai Dipartimenti di Ingegneria e di Matematica e Informatica’. Il corso è stato progettato consultando un ampio ventaglio di aziende sia del territorio sia di rilevanza internazionale, per rispondere alle esigenze concrete del mondo del lavoro. L’ateneo ha chiuso il bilancio dell’esercizio 2022 con un utile di 41,9 milioni di euro e una solidità patrimoniale testimoniata dall’espansione del capitale investito fino a 459 milioni di euro (+ 60 rispetto al 2021 e + 106 rispetto al 2020), senza alcun ricorso all’indebitamento.

Tra gli investimenti in eccellenza della ricerca, già decisi, si ricordano 5,2 milioni a sostegno ed integrazione dei fondi PNRR per la ricerca, 7,8 milioni nelle grandi attrezzature, 2 milioni nel Fondo di Ateneo per la Ricerca, 1 milione di euro nel Fondo per l’Incentivazione alla Ricerca Dipartimentale. La no tax area è stata innalzata fino a 27mila euro e sono state decise riduzioni per i redditi fino a 60mila euro.

“L’Ateneo di Ferrara agisce secondo logiche virtuose nella gestione patrimoniale, finanziaria ed economica – sottolinea la rettrice dell’Ateneo, Laura Ramaciotti -. Inoltre abbiamo sempre grande attenzione alle esigenze degli studenti, con i quali vogliamo continuare ad avere un costante e proficuo dialogo. Tutto questo rappresenta la condizione necessaria per proseguire verso le nostre mission: ci consente, ad esempio, di ampliare le misure di diritto allo studio e di sostegno al benessere psicologico che garantiscono le condizioni migliori per la formazione”.

Italia-Usa 8-7, le azzurre volano in semifinale mondiale di pallanuoto

Italia-Usa 8-7, le azzurre volano in semifinale mondiale di pallanuotoRoma, 24 lug. (askanews) – La nazionale di pallanuoto femminile più bella di quanto si immagina elimina gli Stati Uniti tricampioni olimpici e quadrimondiali in carica col punteggio di 8-7 (2-3, 2-1, 2-2, 1-2) e stacca il biglietto per le semifinali al mondiale di Fukuoka. Il Setterosa, bronzo europeo e quarto agli ultimi mondiali, è di nuovo in zona medaglia e ad un passo dalla finale e dal pass olimpico per Parigi 2024.

L’ultima ad arrendersi è stata la fuoriclasse Steffens, autrice di 4 reti e migliore marcatrice della partita in cui le azzurre sono andate a segno con Giustini (3), Bianconi (2), Marletta, Picozzi e Tabani, rispettivamente autrici degli ultimi due gol per l’8-6 decisivo a 3’56 dalla fine. Determinanti il 3/15 in inferiorità numerica più tre rigori di cui uno parato sul 4-3 da Banchelli, premiata come mvp e sgolata per guidare una difesa a tratti apparsa imperforabile. L’ultima sconfitta degli Stati Uniti ai mondiali era stata proprio per mano dell’Italia. Era il 29 luglio 2015, nella fase preliminare, a Kazan. Il Setterosa di Tania Di Mario s’impose per 10-9 per poi conquistare il bronzo alle spalle delle statunitensi che iniziarono la loro lunga striscia di successi. Alle Olimpiadi di Rio de Janeiro dell’anno successivo le azzurre conquistarono l’argento battute in finale proprio dagli Stati Uniti.

All’esordio dei mondiali di calcio femminile Italia-Argentina 1-0

All’esordio dei mondiali di calcio femminile Italia-Argentina 1-0Roma, 24 lug. (askanews) – Esordio vincente al Mondiale in Austalia e Nuova Zelanda per le azzurre di Milena Bertolini. Battuta l’Argentina 1-0 con gol di Cristiana Girelli nel finale. L’attaccante della Juventus, entrata nel finale, ha deciso il match di testa all’87’. Partita non ricca di occasioni, con le squadre pericolose soprattutto su calcio piazzato. Nel primo tempo due gol annullati per fuorigioco a Caruso e Giacinti. Italia prima con la Svezia nel girone G. Vittoria importantissima in ottica qualificazione agli ottavi di finale. Il prossimo impegno delle azzurre sarà proprio contro la Svezia sabato 29 luglio alle ore 9:30 italiane.

Soddisfatta Milena Bertolini immediatamente dopo la partita: “Siamo molto felici perché sapevamo l’importanza di partire bene. È stata molto difficile, ma abbiamo meritato. Girelli? Cristiana è un valore aggiunto di questa squadra. Ora ci godiamo la vittoria!” Quella che a Auckland inaugura il Mondiale femminile 2023 è un’Italia rinnovata, che combina l’esperienza delle veterane come Linari, Giugliano e Bonansea, con la freschezza di due giovanissime come Dragoni e Beccari (le due più giovani titolari finora in questa competizione). Nella sfida andata in scena all’Eden Park di Auckland, davanti a 30889 spettatori, il primo spavento è per la retroguardia albiceleste e arriva dopo quattro minuti, con due corner di Boattin che mandano alla conclusione Giacinti, Caruso e Giugliano; i difensori avversari però, seppure con qualche difficoltà, riescono a murare le iniziative azzurre. Buona partenza delle ragazze di Bertolini, che al 14′ provano la gioia illusoria del vantaggio con Caruso, fermata però per una posizione di fuorigioco di partenza. Le Azzurre continuano a mantenere il possesso e a costruire azioni in chiave offensiva, ma la formazione sudamericana resta compatta e si muove bene anche al 42′, quando all’Italia viene di nuovo annullata la rete dell’1-0. Beccari trova bene Giacinti tra le linee ma l’attaccante della Roma parte in leggero anticipo e l’arbitro non ha dubbi, confermati anche dal check del VAR. Dopo i primi 45′ il punteggio rimane in perfetto equilibrio.

A inizio ripresa il primo brivido è per l’Italia, con Durante che smanaccia su una punizione verso l’interno dell’area di rigore di Stabile. Poco dopo però sono le Azzurre a guadagnare un calcio piazzato sulla trequarti opposta, per il fallo di Falfan ai danni di Beccari. Nulla di fatto nemmeno per le undici di Bertolini, che continuano a scontrarsi con una difesa ordinata e che non lascia il minimo spazio. Il match a Auckland perde fluidità e si interrompe spesso per contrasti irregolari (ben sei al 90′ i cartellini gialli estratti), ma è sempre l’Italia a tenere le redini, guadagnando metri col trascorrere del tempo. Al 69′ Bonansea viene atterrata da Mayorga e guadagna una punizione da posizione invitante. Il pallone calciato da Giugliano non si abbassa a sufficienza ma Correa era ben posizionata tra i pali. Al 76′ altra chance per le Azzurre: pallone prolungato in area da Bonansea e Beccari viene anticipata all’ultimo secondo. Sul calcio d’angolo che ne deriva Di Guglielmo stacca bene di testa ma commette un dubbio fallo in attacco e l’Argentina può ripartire dal fondo. Tra le fila dell’Italia Greggi ha già preso il posto dell’ammonita Caruso e Cantore quello di Giacinti, ma il cambio decisivo è quello che Bertolini effettua al minuto 83: Girelli al posto di Dragoni. Dopo 3 minuti e 38 secondi dal suo ingresso in campo, sul cross perfettamente calibrato da Boattin, la classe ’90 trova l’incornata vincente, siglando un gol pesantissimo. La numero 10 bianconera diventa così la prima giocatrice dell’Italia capace di andare a segno in due diverse edizioni del Mondiale. Dopo la rete subita l’Argentina prova a riversarsi nella metà campo azzurra e in pieno recupero guadagna una pericolosa punizione dal limite, della cui battuta si incarica Bonsegundo. Durante è attenta e respinge con decisione. È l’ultimo pericolo corso dalla squadra di Bertolini, che al triplice fischio festeggia un’importante vittoria al debutto. Le Azzurre sono ora in testa al Girone G con la Svezia, prossima avversaria (sabato 29 luglio alle 9.30 ora italiana).

Pallanuoto, Italia-Usa 8-7, azzurre in semifinale mondiale

Pallanuoto, Italia-Usa 8-7, azzurre in semifinale mondialeRoma, 24 lug. (askanews) – La nazionale di pallanuoto femminile più bella di quanto si immagina elimina gli Stati Uniti tricampioni olimpici e quadrimondiali in carica col punteggio di 8-7 (2-3, 2-1, 2-2, 1-2) e stacca il biglietto per le semifinali al mondiale di Fukuoka. Il Setterosa, bronzo europeo e quarto agli ultimi mondiali, è di nuovo in zona medaglia e ad un passo dalla finale e dal pass olimpico per Parigi 2024.

L’ultima ad arrendersi è stata la fuoriclasse Steffens, autrice di 4 reti e migliore marcatrice della partita in cui le azzurre sono andate a segno con Giustini (3), Bianconi (2), Marletta, Picozzi e Tabani, rispettivamente autrici degli ultimi due gol per l’8-6 decisivo a 3’56 dalla fine. Determinanti il 3/15 in inferiorità numerica più tre rigori di cui uno parato sul 4-3 da Banchelli, premiata come mvp e sgolata per guidare una difesa a tratti apparsa imperforabile. L’ultima sconfitta degli Stati Uniti ai mondiali era stata proprio per mano dell’Italia. Era il 29 luglio 2015, nella fase preliminare, a Kazan. Il Setterosa di Tania Di Mario s’impose per 10-9 per poi conquistare il bronzo alle spalle delle statunitensi che iniziarono la loro lunga striscia di successi. Alle Olimpiadi di Rio de Janeiro dell’anno successivo le azzurre conquistarono l’argento battute in finale proprio dagli Stati Uniti.

Calcio femminile, Italia-Argentina 1-0 all’esordio dei mondiali

Calcio femminile, Italia-Argentina 1-0 all’esordio dei mondialiRoma, 24 lug. (askanews) – Esordio vincente al Mondiale in Austalia e Nuova Zelanda per le azzurre di Milena Bertolini. Battuta l’Argentina 1-0 con gol di Cristiana Girelli nel finale. L’attaccante della Juventus, entrata nel finale, ha deciso il match di testa all’87’. Partita non ricca di occasioni, con le squadre pericolose soprattutto su calcio piazzato. Nel primo tempo due gol annullati per fuorigioco a Caruso e Giacinti. Italia prima con la Svezia nel girone G. Vittoria importantissima in ottica qualificazione agli ottavi di finale. Il prossimo impegno delle azzurre sarà proprio contro la Svezia sabato 29 luglio alle ore 9:30 italiane.

Soddisfatta Milena Bertolini immediatamente dopo la partita: “Siamo molto felici perché sapevamo l’importanza di partire bene. È stata molto difficile, ma abbiamo meritato. Girelli? Cristiana è un valore aggiunto di questa squadra. Ora ci godiamo la vittoria!”

Eurozona, a luglio Pmi manufatturiero sceso a 41,7, minimi da 38 mesi

Eurozona, a luglio Pmi manufatturiero sceso a 41,7, minimi da 38 mesiMilano, 24 lug. (askanews) – L’indice Pmi flash composito della produzione nell’Eurozona a luglio è sceso a 48,9 (a giugno era 49,9), valore minimo in otto mesi. L’indice Pmi manifatturiero invece nell’Eurozona a luglio è sceso a 42,7 (a giugno: 43.4). Valore minimo in 38 mesi

Dalla lettura degli ultimi dati raccolti dall’indagine Hcob Pmi flash prodotta di S&P Global, la produzione economica dell’eurozona di luglio è diminuita al tasso più veloce in otto mesi, segnalando un debole inizio del terzo trimestre. Il peggioramento degli indicatori che anticipano le tendenze future quali l’indice delle previsioni dell’attività futura e quello dei nuovi ordini ricevuti mostra per i prossimi mesi un possibile inasprimento della contrazione spingendo quindi le aziende a rinunciare ai loro piani di assunzione del personale. La pressione sui prezzi ha intanto segnato un calo, con i prezzi medi di vendita che hanno indicato il rialzo più lento in quasi due anni e mezzo. I prezzi di vendita delle aziende manifatturiere, a causa del crollo della domanda, sono calati ad un tasso mai osservato dal picco della crisi finanziaria del 2009, mentre l’inflazione dei prezzi di vendita delle aziende del terziario è diminuita al livello minimo in 21 mesi.

GCF acquisisce da PSC Group il ramo PAI-PL, per sicurezza ferrovie

GCF acquisisce da PSC Group il ramo PAI-PL, per sicurezza ferrovieRoma, 24 lug. (askanews) – È stata completata in questi giorni la procedura di acquisizione da parte di GCF del ramo d’azienda PAI-PL di PSC Group S.p.A. Un’operazione milionaria che permette alla Generale Costruzioni Ferroviarie di rafforzare e consolidare il ruolo di player nel settore delle tecnologie per la sicurezza ferroviaria. Lo rende noto l’azienda in un comunicato specificando che avviata a gennaio con la stipula di un contratto di affitto, l’operazione oggi conclusa consente a GCF di acquisire la piena proprietà di un qualificato ramo aziendale tecnologico specializzato nella progettazione e realizzazione di dispositivi di Protezione Automatica Integrativa – Passaggi a Livello (PAI-PL).

“Si tratta di un’operazione importante – spiega l’ing. Mattia Baraldi, Direttore Divisioni Tecnologie IS, Tlc, R&D, AT di GCF – che permette alla GCF S.p.A. di integrare competenze, di rinvigorire le strutture produttive e, soprattutto, di ampliare il proprio portfolio di offerta nel settore del segnalamento ferroviario”. Il Catalogo della Divisione Tecnologia IS (Impianti Segnalamento) GCF, in particolare, integrerà il Sistema LCP (Level Crossing Protection): un sistema SIL 4 proprietario GCF deputato alla protezione automatica dei passaggi a livello tramite dispositivi a tecnologia radar in grado di rilevare eventuali ostacoli all’interno dei passaggi a livello e di intervenire, interagendo direttamente con il sistema di segnalamento che gestisce il traffico ferroviario, bloccando i convogli ferroviari in arrivo, a garanzia della sicurezza dei veicoli intrappolati sui binari e dei treni stessi.

Continua l’ing. Baraldi: “La Generale Costruzioni Ferroviarie S.p.A che progetta, ingegnerizza e produce internamente i propri sistemi PAI-PL nelle proprie sedi di Roma e Pistoia, diventa così uno dei player di riferimento del settore in cui sono previsti importanti investimenti sia da parte di RFI, che delle principali ferrovie concesse”. L’operazione di acquisizione del Ramo PAI-PL ha permesso a GCF di subentrare in un contratto da 9 milioni per la fornitura di 81 sistemi PAI-PL a tecnologia radar e di aggiudicarsi da RFI un Accordo Quadro del valore di 15 milioni per la “fornitura dei servizi di assistenza tecnica, manutenzione, riparazione, installazione, upgrade e riconfigurazione dei sistemi in tecnologia proprietaria GCF S.p.A. presenti sulla Rete RFI”. Altre gare e contratti sono all’orizzonte, in una sfida alla sicurezza che vede impegnati sia RFI sia le principali ferrovie concesse.

Secondo i dati resi noti da RFI ad aprile in occasione della Giornata mondiale per la Sensibilizzazione sui Passaggi a Livello, sono circa 250 gli incidenti che si verificano in media ogni anno ai passaggi a livello con conseguenze gravi o mortali nel 10% dei casi, mentre si contano oltre 2.600 i casi di presenze di persone sui binari o lungo la linea, con un bilancio di circa 200 decessi o feriti gravi. Per far fronte al problema, su disposizione di ANSFISA, l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali, il Gruppo FS ha lanciato – oltre ad una campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza ferroviaria – un importante Piano di investimenti che, all’avanguardia in Europa, prevede in dieci anni sia – laddove possibile – la progressiva riduzione dei 4.135 passaggi a livello presenti in Italia, sia l’adozione massiva di tecnologie integrative per il rilevamento di ostacoli, i dispositivi PAI-PL ad oggi basati su sistemi a tecnologia laser o radar, come quelli prodotti da GCF.

“L’obiettivo – conclude il Direttore Baraldi – è ora il rafforzamento ulteriore della Divisione IS di GCF, anche iniettando nuove competenze di alto livello, per incrementare la rilevanza di GCF S.p.A. nel settore delle tecnologie deputate alla sicurezza ferroviaria”.

Olografia e AI: la seconda vita dei grandi musicisti del passato

Olografia e AI: la seconda vita dei grandi musicisti del passatoMilano, 24 lug. (askanews) – Frank Zappa, Michael Jackson, Whitney Houston, Tupac Shakur, Ronnie James Dio, Amy Winehouse, John Lennon: i grandi artisti del passato sono tornati sui palcoscenici dei festival più importanti a livello mondiale grazie all’olografia, “resuscitati” grazie alla tecnica di riproduzione fotografica in grado di mostrare le caratteristiche di un oggetto o di un soggetto in forma tridimensionale, mediante l’interferenza di onde luminose. Mentre l’intelligenza artificiale permette di riprodurre la loro voce anche in nuove armonie come avviene nel brano “Now and Then” dove la voce di John Lennon è stata estrapolata da una vecchia audiocassetta.

Olografia e intelligenza artificiale stanno dunque segnando una nuova tendenza nel mercato discografico e quello dei concerti dal vivo, facendo tesoro dei riscontri positivi registrati nelle loro diffuse applicazioni negli eventi formativi da remoto. “L’intelligenza artificiale consente l’elaborazione e la manipolazione dell’audio – dichiara Antonio Franzese, co founder di Media Engineering, società italiana specializzata in olografia, software, realtà virtuale e aumentata – è sufficiente partire anche da piccole tracce audio per ricostruire una voce di una persona defunta, famosa e non”.

Abbinata all’olografia quindi l’intelligenza artificiale consente agli spettatori di un concerto di vivere di nuovo, a distanza di anni, le performance di un artista defunto, non solo dal punto di vista audio, ma anche della sua fisiognomica, delle sue movenze sul palco e del suo look, per una full immersion a 360° nell’evento. Le soluzioni di intelligenza artificiale come quelle sviluppate da Media Engineering permettono infatti di creare un avatar realistico e interattivo, capace di apprendere e adattarsi alle interazioni con le persone. E l’aspetto può variare a seconda delle preferenze dell’utente o delle finalità dell’applicazione. Così se formazione e entertainment sono stati gli ambiti dove queste tecnologie hanno trovato le prime applicazioni, le caratteristiche degli avatar olografici con AI consentono in realtà lo sviluppo di soluzioni in altri numerosi contesti: dalla medicina, all’assistenza virtuale, al turismo, al commercio.

“Oggi possiamo ricostruire e rianimare le persone grazie a diverse tecniche, come quelle di gioco – spiega Franzese – in questo caso ci affidiamo a telecamere particolari che, dopo aver osservato il movimento, consentono di creare lo scheletro di una persona, reale e non, e poi memorizzare le sue movenze. Grazie al machine learning, all’apprendimento da parte della macchina, lo scheletro impara le movenze e, successivamente, le abbina al parlato”. L’obiettivo di far rivivere un artista scomparso non è solo il desiderio di tornare indietro nel tempo, la nostalgia degli anni della giovinezza da parte dei fan o una mancanza di rispetto nei confronti di un interprete le cui canzoni hanno segnato la loro esistenza e la storia della musica.

“Il compito dell’olografia – aggiunge Antonio Franzese – è solo uno: quello di far rivivere gli interpreti, facendoli conoscere, assieme ai loro brani e alle loro performance, anche alle nuove generazioni, rendendoli eterni. È utile anche dal punto di vista formativo: un giovane, attraverso la visione di un ologramma durante un concerto, può conoscere la storia della musica italiana e internazionale, di tutti i generi, non focalizzandosi solo sul rap, sulla trap e sull’hip hop. Un’altra caratteristica importante dell’olografia è l’ubiquità: l’ologramma di un artista che si esibisce può essere contemporaneamente in due o più palcoscenici di città diverse, magari in occasione di festival musicali programmati nello stesso periodo”. Naturalmente, nel prossimo futuro sarà fondamentale la formazione di nuovi professionisti specializzati nell’analisi dei dati e nel governo dell’intelligenza artificiale per insegnare alle macchine ad apprendere, in quanto i dispositivi imparano a fare cose solo se hanno a disposizione dati, ma anche emozioni. “Ricreare la sfera emozionale umana implica la necessità di una regolamentazione – conclude Franzese – dopo il blocco di OpenAI in Italia da parte del Garante della Privacy, adesso la Comunità Europea sta lavorando ad AI ACT che regolamenterà l’uso della intelligenza artificiale, un documento fondamentale considerando che esistono, ad esempio, dei tool gratuiti che, tramite machine learning, consentono di passare dal testo ai segmenti vocali riproducendo frasi mai dette dalle persone oppure frasi divulgate senza il loro consenso”. (nella foto: ologramma del violinista Pierpaolo Foti)

Sanchez rimonta ma la Spagna rischia un ritorno alle urne

Sanchez rimonta ma la Spagna rischia un ritorno alle urneRoma, 23 lug. (askanews) – Due mezzi vincitori: il premier socialista Pedro Sanchez e il Partido Popular; diversi sconfitti: l’estrema destra di Vox, l’indipendentismo catalano nel suo insieme e i sondaggisti. Un involontario trionfatore: l’ex presidente della Generalitat in esilio, Carles Puigdemont, il cui partito Junts si ritrova ago della bilancia della governablità a Madrid.

I risultati definitivi del voto spagnolo sono ben diversi da quelli che promettevano i sondaggi: il Pp di Alberto Nuñez Feijoó ha sì ottenuto la maggioranza delle preferenze, ma ben lontano dai livelli previsti dagli istituti demoscopici. Anche contando Vox (12,3%, terza ma in calo di consensi) e gli altri partiti minori, le destre si fermano a 171 seggi: cinque in meno della maggioranza assoluta che blinda il mandato a formare un nuovo governo. Nel dettaglio, il Partido Popular ha 136 seggi, distante dalla maggioranza assoluta anche contando l’ultradestra di Vox che ottiene 33 seggi e le altre formazioni minori della destra. Il partito Socialista limita i danni in netta rimonta rispetto alle previsioni demoscopiche: 122 seggi (31,7%, +2) ai quali si aggiungono i 31 della nuova coalizione di sinistra di Sumar (12,3%). Gli altri potenziali alleati della coalizione sommano altri 19 seggi (7 gli indipendentisti catalani di Erc, 6 la sinistra radicale basca di Bildu, 5 i nazionalisti baschi del Pnv più altre formazioni minori) per un totale di 172.

Rimangono quindi i sette voti degli indipendentisti conservatori catalani di Junts, che di fatto hanno attualmente la chiave della governabilità: senza il loro apporto, lo scenario più probabile è infatti un ritorno alle urne. Feijoó ha comunque rivendicato la vittoria e in quanto candidato più votato chiede agli altri partiti (ovvero, ai socialisti) di astenersi per permettergli di formare un governo di minoranza. Ma si tratta di uno scenario che appare del tutto improbabile; l’unica arma che gli rimane è quella di tentare di delegittimare a priori un eventuale esecutivo a guida socialista.

Il premier uscente Sanchez da parte sua ha ottenuto in buona parte il risultato voluto con l’anticipo delle elezioni: una mobilitazione della sinistra che grazie al voto utile gli ha permesso di limitare i danni (anzi, di migliorare leggermente i risultati del 2019, come ha fatto notare lo stesso premier nel suo discorso postelettorale), senza tuttavia raggiungere l’obbiettivo prefissato di poter riciclare senza problemi l’attuale maggioranza di governo. La sinistra e i suoi alleati, in tutte le sue declinazioni, arriva infatti a 172 seggi e Sanchez si è ben guardato dal fare previsioni su un futuro governo. Fuori dai due blocchi principali rimangono infatti i sette seggi di Junts (Uniti per la Catalogna: dal suo appoggio (diretto, o più probabilmente tramite un’astensione al secondo voto di investitura) dipende la riedizione della maggioranza attuale o un ritorno alle urne dal risultato ancor più incerto. Si tratta di un paradosso perché la vittima principale del voto utile (e dell’astensione) è stato proprio l’indipendentismo catalano nel suo insieme. In particolare la sinistra di Erc che ha perso ben sei seggi a favore dei socialisti del Psc; di fatto, a salvare Sanchez in termini numerici è stata proprio la Catalogna.

La questione principale quindi torna ad essere quella catalana: Sanchez fino ad ora l’ha sopita, ma non certo risolta; e questa volta, il prezzo politico da pagare per rimanere alla Moncloa potrebbe essere troppo alto da accettare. Per il premier infatti acconsentire ad un indulto personale per Puigdemont o addirittura a un futuro referendum di indipendenza sarebbe un suicidio politico. Ma basterebbe anche solo discutere l’idea per perdere voti a favore della destra, Vox o non Vox. Non è chiaro d’altra parte quale altro risultato che vada al di là di qualche concessione economica la coalizione politica catalana guidata da Carles Puigdemont possa realisticamente ottenere da un negoziato, visto che negli ultimi anni i socialisti hanno promesso molto e mantenuto quasi niente. Nonostante in campagna elettorale Junts abbia quindi dipinto il voto nazionale come un problema della Spagna e non della Catalogna, il settore più pragmatico del partito (minoritario nella dirigenza, non necessariamente nella base), potrebbe comunque finire col considerare l’investitura di Sanchez come il male minore. L’alternativa è infatti un’impasse che porterebbe di nuovo alle urne: Sanchez potrebbe in questo caso dare la colpa all’intransigenza dell’indipendentismo catalano, ma nulla gli garantisce che fra qualche mese l’elettorato progressista torni a votare con la stessa convinzione. La fase negoziale che inizia oggi quindi si preannuncia lunga e faticosa. In palio un voto di investitura che di fatto – data l’esistenza della sfiducia costruttiva – in caso di esito positivo garantirà al leader socialista altri quattro anni di governo, più o meno agitato. Se tutto sommato Sanchez può dirsi abbastanza saldo alla guida del suo partito – il risultato di ieri equivale a un mezzo miracolo – non si può dire altrettanto di Feijoó: se dovesse rimanere a mani vuote, è probabile che si produca un cambio della guardia per i popolari, con una serie di faide interne dalle quali potrebbe uscire vincitrice Isabel Díaz Ayuso, padrona del Pp di Madrid ma personaggio assai più divisivo in un Paese sempre più polarizzato. (di Maurizio Ginocchi)

Elezioni Spagna, Pp vince ma lontano dalla maggioranza assoluta

Elezioni Spagna, Pp vince ma lontano dalla maggioranza assolutaRoma, 23 lug. (askanews) – Il Partido Popular è il vincitore delle elezioni politiche spagnole, con 136 seggi (33% dei voti, +47 rispetto al 2019), ben lontano dalla maggioranza assoluta anche contando l’ultradestra di Vox (12,3%, terza forza con 33 seggi, -19) e le altre formazioni minori della destra, che si fermerebbe a 171 deputati sui 176 necessari.

Il partito Socialista limita i danni con un risultato ben al di là di quanto prevedevano i sondaggi: 122 seggi (31,7%, +2) ai quali si aggiungono i 31 della nuova coalizione di sinistra di Sumar (12,3%). Gli altri potenziali alleati della coalizione sommano altri 19 seggi (7 gli indipendentisti catalani di Erc, 6 la sinistra radicale basca di Bildu, 5 i nazionalisti baschi del Pnv più altre formazioni minori) per un totale di 172. Rimangono quindi i sette voti degli indipendentisti conservatori catalani di Junts, che di fatto hanno attualmente la chiave della governabilità: senza il loro apporto, lo scenario più probabile è infatti un ritorno alle urne.