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Calcio, Donnarumma e la rapina: “Ero impotente e legato”

Calcio, Donnarumma e la rapina: “Ero impotente e legato”Roma, 22 lug. (askanews) – “Trovarsi alle tre di notte gente in casa all’improvviso penso che sia la sensazione peggiore che si possa provare”. E’ il racconto, a Libero, di Gigio Donnarumma, portiere della Nazionale e del Psg, legato in casa a Parigi con la compagna e derubato di ben 500 mila euro. Inevitabile lo shock. L’ex Milan è poi riuscito a salvarsi scappando dall’abitazione e rifugiandosi in un hotel di lusso presente nelle vicinanze. Sull’accaduto sta già indagando la polizia francese per capire di ricostruire esattamente la vicenda e fare luce sulle persone coinvolte. “Io sono stato immobilizzato e Alessia è stata costretta a consegnare tutto ciò che avevamo di prezioso – ha aggiunto Donnarumma -. Non posso entrare troppo nei dettagli, ci sono le indagini in corso. Abbiamo dovuto lasciare l’appartamento per permettere che venissero effettuati i sopralluoghi ed eseguire gli accertamenti utili alle indagini e ci siamo momentaneamente appoggiati in un hotel. La paura è stata tantissima, ma ancora di più era che potesse succedere qualcosa ad Alessia. Io ero impotente, legato, non potevo fare nulla. Poi io non mastico così bene il francese ed è stato difficile spiegare a quelle persone dove stessero tutte le cose. Ed era Alessia, ancora adesso spaventatissima, insieme a loro. Attimi veramente concitati e di profondo terrore, soprattutto paura per lei. Terrore che le potessero fare del male”.

Clima, Schlein: se i cambiamenti non saranno guidati li pagheranno i poveri

Clima, Schlein: se i cambiamenti non saranno guidati li pagheranno i poveriMilano, 22 lug. (askanews) – “Dobbiamo stare in guardia e spiegare bene che se non guidate queste grandi trasformazioni” del clima e dell’ambiente “che stanno spaventando le nostre società non è che non avverranno perché c’è chi le nega, avverranno comunque, stanno già avvenendo, e le pagheranno sempre i soliti, i più fragili, i più poveri”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, nel suo intervento in videocollegamento agli Stati generali del socialismo italiano, organizzati dal Psi, in corso a Roma.

Turismo, a luglio Italia prima per prenotazioni online

Turismo, a luglio Italia prima per prenotazioni onlineMilano, 22 lug. (askanews) – Nel mese di Luglio l’Italia si posiziona al primo posto per “tasso di saturazione” delle strutture ricettive che si prenotano tramite piattaforme on line, davanti a Grecia, Spagna e Francia, principali competitor nella stagione. Al 17 luglio infatti risulta prenotato circa il 42% delle strutture ricettive italiane offerte sulle piattaforme on-line. Si registra un aumento delle prenotazioni, rispetto alla settimana precedente, di circa tre punti percentuali. Aumentano costantemente i turisti che ricercano online l’Italia per ospitalità turistica e per prenotazioni aeree.

A guidare la crescita sono i flussi da Stati Uniti, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito che complessivamente costituiscono un terzo delle prenotazioni totali. Nella terza settimana di luglio, si registra infatti un incremento del 14% delle ricerche rispetto a quella precedente: in testa i turisti tedeschi, seguiti da quelli di Regno Unito, Stati Uniti e Francia. Si conferma il grande interesse dei viaggiatori per il mercato delle abitazioni private. Di quelle disponibili sul mercato online, al 17 luglio il 54% risulta prenotato, con un fatturato stimato di circa 500 milioni per tutto il mese con un prezzo medio di 160 euro. Si evidenzia, quindi, l’importanza del lavoro del Ministero del turismo volto ad una regolamentazione del settore e in particolare delle locazioni brevi. Al contempo, si continua a lavorare sulle misure di sostegno e incentivo alle strutture alberghiere, specie in quelle destinazioni in cui si registra ancora carenza nell’offerta ricettiva.

Le nostre località lacuali sono sempre più apprezzate all’estero, in particolare dai turisti provenienti da Stati Uniti e Regno Unito. Le località intorno ai laghi di Como e Garda evidenziano un dato di saturazione delle strutture on line maggiore rispetto alla media nazionale. In particolare, nei borghi di Bellagio, Domaso e Tignale si registra la maggiore domanda. Anche questa settimana Roma si conferma la città più cercata on line da parte dei turisti stranieri, tra le destinazioni italiane. Seguono Milano, Venezia e Firenze. A luglio 3 viaggiatori su 4 si muovono in Italia per motivi di svago. Il 15% si muove ancora per motivi di lavoro. Siamo in linea con la tendenza dello scorso anno.

Pallanuoto, Setterosa ai quarti mondiali contro gli Usa

Pallanuoto, Setterosa ai quarti mondiali contro gli UsaRoma, 22 lug. (askanews) – Un ottavo di finale affrontato col piglio giusto per provare a ribaltare il mondo. Il Setterosa doppia l’Australia 14-7 (4-1, 6-2, 1-3, 3-1) e si regala un quarto da brivido ai campionati del mondo di pallanuoto contro le tricampionesse olimpiche degli Stati Uniti, nonché quadricampionesse iridate in carica. Si giocherà lunedì 24 luglio alle 16.00 locali (le 9 italiane).

“C’è ancora un po’ di lavoro da fare perché oggi abbiamo lavorato bene in difesa per i primi due tempi – il pensiero di coach Silipo – Poi c’è stato un piccolo cedimento ma non è ancora il Setterosa che conosco e che si è imposto per gioco dall’europeo in poi. Oggi hanno lavorato bene i centri davanti, facendo dei buoni movimenti e liberando sempre le nostre tiratrici. Ora ci siamo regalati un quarto di finale contro gli Stati Uniti dove dovremo far sentire a loro la pressione di un match da dentro o fuori. Loro partono favoriti e dovremo esser bravi a contrastare le loro controfughe e limitare le loro tiratrici. Senza paura però, giocare come nelle ultime due partite n World Cup: a Rotterdam ed ad Atene abbiamo giocate bene fronteggiandole sino alla fine. Bisogna voltar pagina dopo la la brutta sconfitta con la Grecia, dove la tensione cio ha giocato un brutto scherzo. Anche io ho sbagliato perché potevo legger meglio alcune fasi di gioco e utlizzare meno la zona e più il contatto fisico che meglio si addice alle caratteristiche difensive delle mie ragazze.”

Le critiche di Prodi alla Ue

Le critiche di Prodi alla UeCesena, 22 lug. (askanews) – “Sull’Ucraina non abbiamo alcuna capacità propositiva, l’Ue non esiste, questa non è l’Europa che noi vogliamo”. Lo ha detto Romano Prodi, ex premier ed ex presidente della Commissione europea, nel suo intervento alla kermesse di Energia popolare, l’area politico-culturale del partito che fa capo al presidente del partito e della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, in corso alla fiera di Cesena.

“La Cina – ha aggiunto Prodi – vuole l’alleanza con la Russia ma neanche lei condivide la folle guerra che Putin ha iniziato, la tiene come alleata ma non le fornisce armi. In questo quadro abbiamo una Ue sbandata, abbiamo una forte alleanza con gli Usa” ma “ci stiamo comportando come vassalli che non contano niente”.

Il caldo brucia frutta e verdura nei campi, danni fino al 90%

Il caldo brucia frutta e verdura nei campi, danni fino al 90%Milano, 22 lug. (askanews) – Il caldo torrido sta “bruciando” la frutta e verdura nei campi con ustioni che provocano la perdita del raccolto che in alcune aziende arrivano al 90%, dai peperoni ai meloni, dalle angurie all’uva, dai pomodori alle melanzane. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti in relazione all’ondata di afa che investe l’Italia con conseguenze sulle persone ma anche sugli allevamenti e sulle coltivazioni risparmiate dal maltempo e dalla grandine che ha colpito a macchia di leopardo il Nord Italia con milioni di euro di danni nelle campagne.

Lungo tutto lo Stivale la morsa del caldo – sottolinea la Coldiretti – sta facendo danni a macchia di leopardo con gli agricoltori che cercano di correre ai ripari ombreggiando i prodotti, anche attraverso erba e foglie come barriere naturali. Le scottature da caldo – spiega la Coldiretti – danneggiano in maniera irreversibile frutta e verdura, fino a renderle invendibili. Si cerca di anticipare il raccolto quando possibile o – continua la Coldiretti – si provvede al diradamento dei frutti sugli alberi, eliminando quelli non in grado di sopravvivere, per cercare di salvare almeno parte della produzione. In Piemonte, nel Pinerolese, il distretto frutticolo più importante della provincia di Torino, il caldo afoso – rileva la Coldiretti – sta letteralmente “scottando” la frutta, come pere e mele, ancora verde che presenta una colorazione dapprima gialla e rossa da frutto maturo ma poco dopo marcisce con perdite stimate pari al 15%. In Sardegna in provincia di Cagliari – continua la Coldiretti – i campi di angurie e meloni sono stati completamente compromessi dall’elevato colpo di calore delle ultime settimane che ha danneggiato i frutti ancora crudi e che non matureranno più con una perdita che in certe aziende tocca il 90% della produzione ma è grido d’allarme anche sul fronte dei pomodori e degli altri ortaggi che al sole deperiscono e per questo è stato necessario terminare la produzione quasi un mese prima rispetto al solito con un relativo calo dei raccolti. Ma situazioni di difficoltà si registrano in tutte le Regioni dove il caldo – evidenzia Coldiretti – favorisce la rapida maturazione delle produzioni agricole nei campi che devono essere raccolte tempestivamente per garantire gli approvvigionamenti alimentari alla popolazione come frutta e verdura necessarie a combattere l’afa.

Un impegno che si scontra con le alte temperature che ostacolano le operazioni agronomiche in campagna che vede occupate in questo periodo quasi mezzo milione di persone. Per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori sono state adottate – precisa la Coldiretti – strategie ad-hoc, dall’utilizzo dei dispositivi di protezione allo stop alla raccolta nelle ore più calde fino al lavoro notturno. Nella provincia di Verona ad esempio attraverso un accordo tra le parti sociali agricole è stato stabilito che durante il periodo estivo in caso di “allerta temperature” è prevista una diversa distribuzione dell’orario di lavoro giornaliero per le diverse attività agricole anticipando (prima delle ore 6:00) e posticipando (dopo le ore 22:00) l’inizio ed il termine della prestazione lavorativa. Una misura che consente di garantire le forniture alimentare alla popolazione, salvare i raccolti di prodotti deperibili e tutelare la salute dei consumatori. Il caldo africano di questi giorni – continua la Coldiretti – taglia anche le produzioni di uova, latte e miele, Se nei pollai si registra un netto calo della produzione di uova, le api stremate dal caldo hanno smesso di volare e non svolgono più il prezioso lavoro di trasporto di nettare e polline con un calo del raccolto di miele stimato pari del 70% rispetto allo scorso anno. Con il termometro sopra i 40 gradi ci sono forti ripercussioni con la produzione di latte scesa di oltre il 10% per le mucche nelle stalle mentre le pecore – sottolinea la Coldiretti – sono costrette a migrare in altura per cercare pascoli verdi. Nelle stalle sono in funzione a pieno ritmo ventilatori e doccette refrigeranti.

L’ondata di calore africana – sottolinea la Coldiretti – è la punta dell’iceberg delle anomalie di questo pazzo 2023 che – continua la Coldiretti- è stato segnato, fino ad ora, prima da una grave siccità che ha compromesso le coltivazioni in campo e poi per alcuni mesi dal moltiplicarsi di eventi meteo estremi, precipitazioni abbondanti e basse temperature ed infine dal caldo torrido di luglio con danni all’agricoltura e alle infrastrutture rurali che supereranno i 6 miliardi dello scorso anno, dei quali oltre 1 miliardo solo per l’alluvione in Romagna. “Servono accordi tra le parti sociali per garantire flessibilità degli orari di lavoro evitando i momenti più caldi della giornata a tutela la salute dei lavoratori senza perdere i raccolti cosi importanti per gli approvvigionamenti alimentari del Paese in un momento di grandi tensioni negli scambi commerciali e sui prezzi”, ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini sottolineando che “l’agricoltura è l’attività economica più legata ai cicli stagionali che vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli”.

“I cambiamenti climatici impongono una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio”, continua Prandini precisando che si tratta di un obiettivo che richiede un impegno delle Istituzioni per accompagnare innovazione dall’agricoltura 4.0 con droni, robot e satelliti fino alla nuova genetica green no ogm alla quale la Commissione Europea, anche grazie al nostro pressing, sta finalmente aprendo le porte. “Stiamo già lavorando per migliorare la sostenibilità attraverso le tecnologie, che ad esempio consentono un risparmio di acqua anche del 30% rispetto al passato ma per l’adattamento climatico – conclude Prandini – è fondamentale aumentare gli investimenti nell’innovazione e nell’agricoltura di precisione, anche attraverso risorse Pnrr”.

Maltempo, Legambiente: grandinate e nubifragi? E’ la crisi climatica

Maltempo, Legambiente: grandinate e nubifragi? E’ la crisi climaticaMilano, 22 lug. (askanews) – Ciò che sta accadendo in Italia, colpita da caldo torrido, ondate di calore, grandinate e bombe d’acqua, ha un altro nome e si chiama crisi climatica. È quanto torna a denunciare Legambiente che oggi diffonde un nuovo focus realizzato dal suo Osservatorio Città Clima con dati inediti sui danni da grandinate. Nei primi sei mesi del 2023, da inizio anno a giugno, nella Penisola sono stati 19 i danni dovuti da grandinate. Con questo ritmo si rischia a fine anno di superare i “bollettini” degli anni precedenti: 29 danni da grandinate nel 2022, 14 nel 2021, 9 nel 2020. Preoccupante anche il bilancio che va dal 2010 ad oggi (giugno 2023) e che conta ben 106 danni dovuti da grandinate. In questi anni le regioni più colpite sono state quelle del Nord e dell’area padana: Veneto (con 16 casi), Emilia-Romagna (13), Piemonte (12).

“Le immagini delle grandinate e del violento nubifragio che hanno colpito diverse regioni del Nord Italia causando danni e feriti – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – unite a quelle del caldo record che sta attraverso a più riprese la Penisola ci ricordano che non c’è più tempo da perdere. Non si tratta solo di maltempo ma sono gli effetti della crisi climatica a cui bisogna rispondere con interventi e politiche climatiche più lungimiranti, come ha ricordato anche la stessa Ipcc. Il Governo Meloni esca dal suo silenzio e ci dica quanto intende approvare il Piano di adattamento al clima, al momento fermo dopo la fase di Vas, Valutazione ambientale strategica, e quanto intende definire i punti chiave necessari per elaborare i Piani urbani di adattamento al clima e vincolare le risorse finanziare necessarie”. Legambiente ricorda che una recente ricerca di Cnr-Isac, pubblicata su Remote Sensing, ha accertato che per tutti gli eventi di grandine registrati nel Mediterraneo la tendenza è in crescita di circa il 30% nell’ultimo decennio. I fenomeni sono stati raggruppati in due categorie di severità: grandinate intense (caratterizzate da chicchi con diametro variabile da 2 a 10 cm) e grandinate estreme (associate alla formazione di aggregati ghiacciati con diametro superiore a 10 cm). Lo studio sottolinea il legame tra questi fenomeni estremi e il riscaldamento globale, in particolare quello del bacino Mediterraneo, incluse le acque del suo mare.

Sempre in tema di crisi climatica, Legambiente martedì 25 luglio, in occasione del tavolo tecnico interministeriale sulle concessioni demaniali, diffonderà anche i nuovi dati del Report Spiagge 2023 con un focus interamente dedicato agli eventi climatici estremi nelle aree costiere.

Caronte bis sta per arrivare

Caronte bis sta per arrivareMilano, 22 lug. (askanews) – Arriva Caronte Bis, una nuova fiammata africana con l’anticiclone che porterà temperature oltre i 45 gradi anche in Puglia e picchi di 48 gradi, di nuovo, in Sardegna. E tutto questo calore scalderà anche i nostri mari: il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici prevede per fine luglio una temperatura dell’acqua di 32°C, più calda anche di quella del Mar dei Caraibi. Nel prossimo futuro, con il riscaldamento globale, avremo un cambiamento degli ecosistemi, della fauna ittica e anche della vegetazione marina, oltre a tutte le conseguenze ‘terrene’ che stiamo vivendo in questi giorni.

Mattia Gussoni, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, ricorda infatti che le conseguenze ‘terrene’, cioè quelle che colpiscono le terre emerse, sono più evidenti di quelle marine, ma non per questo dobbiamo dimenticare il gravissimo problema delle ‘Mhw’, le ‘Ondate di Calore Marino’, sempre più frequenti con l’acqua del mare che ‘bolle’. Ce ne accorgiamo facendo il bagno in Italia ormai da anni, ma questo 2023 sembra ancora peggio del 2022. Sulla terraferma, oltre al calore (al caldo asfissiante per essere precisi), viviamo anche il disastro degli eventi estremi provocati dal riscaldamento globale: mai come in questo mese abbiamo capito che, dopo una fase di Anticiclone Africano a 40-48 gradi, arrivano sempre puntuali i nubifragi, la grandine distruttiva e le alluvioni. Questi fenomeni estremi, infatti, sono collegati strettamente al caldo ed all’umidità: più una massa d’aria è calda e maggiore è l’umidità contenuta, umidità che va a formare gocce di pioggia, chicchi di grandine e rovesci temporaleschi. Inoltre, più è calda l’aria e più è leggera: in questo modo il vapore sale fino a 10 km di altezza dentro i cumulonembi, gela e causa grandine grossa anche 10 cm come successo negli ultimi giorni in Pianura Padana.

Insomma, caldo africano, grandinate record, venti tempestosi: è il nuovo clima con il Riscaldamento Globale, un’Italia sempre più tropicale. E l’emergenza non è finita: è in arrivo Caronte Bis, con l’inizio della nuova settimana che sarà ancora più rovente. Per quanto riguarda le prossime ore, intanto, è previsto comunque un sabato temporalesco al Nord-Est, un leggero calo termico al Centro e ancora tantissimo sole e caldo al Sud. Domenica il tempo sarà più stabile e soleggiato e le temperature torneranno a salire anche al Nord. Come detto, poi, la nuova settimana vivrà il Bis di Caronte e, per adesso, non vediamo la fine di questo caldo bestiale: d’altronde Caronte, il traghettatore delle anime, sta compiendo il suo lavoro come da previsione, portandoci dentro al picco dell’inferno meteorologico.

In 10 anni sono scomparsi 2.790 hotel a 1 e 2 stelle

In 10 anni sono scomparsi 2.790 hotel a 1 e 2 stelleMilano, 22 lug. (askanews) – Con l’esplosione degli affitti brevi piccoli alberghi in crisi: in dieci anni scomparsi 2.790 hotel a 1 e 2 stelle. È quanto emerge da un’analisi sul sistema ricettivo italiano condotto da CST per Assohotel, l’associazione che riunisce le imprese della ricettività turistica alberghiera Confesercenti.

Nel 2011 in Italia c’erano 10.266 hotel a 1 e 2 stelle che offrivano il 13,3% dei posti letto del settore alberghiero. Oggi ne restano 7.476 e garantiscono il 9,6% dei posti letto del comparto. Il loro ridimensionamento non è legato alle difficoltà del periodo pandemico, visto che dal 2011 il calo medio annuo è stato del 3%. Dieci anni fa gli hotel a 1 stella in Italia erano 3.612 e nel 2022 sono scesi a 2.385. Stesso trend per i 2 stelle che nel 2011 contavano 6.654 imprese e nel 2022 si sono ridotti a 5.091. In termini percentuali il calo dei primi è stato del 34% e la diminuzione dei secondi si ferma al -23,5%. Una situazione particolare, dalla quale non sfuggono nemmeno i 3 stelle che in 10 anni hanno registrato una diminuzione del -2,5%. Nel 2022 il maggior numero di hotel a 1 e 2 stelle era concentrato nelle regioni del Nord Est (43,7%), mentre nelle regioni del Sud e Isole erano distribuite solo il 13,5% del totale. Proprio in queste aree negli ultimi 10 anni si è registrata la diminuzione percentuale più elevata, a differenza delle regioni del Centro dove la diminuzione si è fermata al -20%.

“La deregulation di fatto in cui si è sviluppato il mercato degli affitti brevi in Italia sta portando a gravi squilibri nel comparto ricettivo”, commenta Vittorio Messina, Presidente di Assohotel Confesercenti. “Stiamo favorendo le non-imprese a tutto svantaggio delle attività imprenditoriali, che sono sottoposte ad un prelievo fiscale più oneroso e sostengono costi maggiori per essere in regola con la normativa, ad esempio per le questioni di sicurezza. Condividiamo dunque pienamente l’obiettivo principale della proposta di legge sulle locazioni brevi del Governo, ossia quello di regolamentare il fenomeno, auspicando che vada effettivamente nella direzione di eliminare ogni incertezza normativa ed ogni forma di concorrenza sleale”.

Biden sceglie Lisa Franchetti, prima donna a capo della Marina Usa

Biden sceglie Lisa Franchetti, prima donna a capo della Marina UsaRoma, 22 lug. (askanews) – Per la prima volta nella storia, una donna sarà capo della Marina americane e la pioniera alla guida sarà l’italoamericana Lisa Franchetti sarà il nuovo capo della Marina americana. Come riporta la Voce di New York, il presidente Joe Biden ha scelto l’ammiraglio Lisa Franchetti come nuovo capo della Marina americana.

Se confermata, cosa che appare scontata, Franchetti sarà la prima donna nella storia della Marina a ricoprire questo incarico e la prima donna tra i capi di stato maggiore. La prossima numero uno della Marina Usa attualmente ricopre la carica di vice-capo delle operazioni navali, è entrata in servizio nel 1985 ed è stata comandante delle forze navali statunitensi in Corea, vice-capo delle operazioni navali per lo sviluppo bellico e direttore per la strategia, i piani e la politica dello Stato maggiore congiunto. “Come prossimo capo delle operazioni navali – ha detto Biden – l’ammiraglio Lisa Franchetti porterà 38 anni di servizio dedicato alla nostra nazione. Nel corso della carriera, ha maturato una grande esperienza sia in ambito operativo che politico. È la seconda donna ad aver raggiunto il grado di ammiraglio a quattro stelle nella Marina degli Stati Uniti e, una volta confermata, entrerà nuovamente nella storia come prima donna a ricoprire il ruolo di Capo delle operazioni navali”.

Biden il 21 luglio ha anche annunciato la nomina del viceammiraglio James Kilby, vice comandante del Comando delle forze navali statunitensi, a prossimo vice CNO, e la nomina dell’ammiraglio Samuel Paparo, comandante della Flotta del Pacifico, a capo delle forze statunitensi nel Pacifico come comandante del Comando Indo-Pacifico. Soddisfatto il segretario alla Difesa Lloyd Austin, che ha lasciato chiaramente intendere come il compito dei nuovi ammiragli sarà incentrato sull’area dell’Indo-pacifico, teatro di crescenti competizione e tensioni con la Cina.

Secondo Lloyd Austin i nuovi prescelti “assicureranno che la nostra Marina e la forza congiunta nell’Indo-Pacifico rimangano la migliore forza militare che il mondo abbia mai conosciuto, e saranno al centro del nostro lavoro per proiettare potenza in tutto il mondo, difendere la libertà dei mari e sostenere l’ordine internazionale”. Lisa Franchetti ama ricordare le proprie origini italiane, celebrate nel 2018 in un discorso a Napoli: “I miei nonni erano italiani ed è una grande emozione per me sentire all’inizio di questa cerimonia l’inno di Mameli. Mi ha ricordato la prima volta che arrivai qui nel Mediterraneo. Continueremo sempre a essere pronti per ogni chiamata da dovunque arrivi per affrontare i complessi eventi mondiali che minacciano gli Stati Uniti e i nostri partner”.