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Landini: rivedere orari e modalità di lavoro a causa del caldo eccezionale

Landini: rivedere orari e modalità di lavoro a causa del caldo eccezionaleRoma, 18 lug. (askanews) – “L’ondata di calore che sta interessando il nostro Paese aumenta pericolosamente i rischi sulla salute e sicurezza dei lavoratori e, purtroppo, ha già provocato due morti in questi ultimi giorni. Tutto questo è inaccettabile”. Lo afferma il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.

“Abbiamo chiesto ai nostri delegati nei luoghi di lavoro – prosegue – di richiedere alle aziende incontri urgenti per negoziare le necessarie modifiche temporanee all’organizzazione del lavoro, rimodulando turni e orari, a partire da quelle situazioni che per mansioni e contesto sono più esposte alle temperature eccezionali di questi giorni, fino ad arrivare quando necessario all’astensione dalle attività”. Insieme con Cisl e Uil, conclude Landini, “abbiamo anche richiesto al ministro del Lavoro, Marina Calderone, che, in raccordo con l’Inail, vengano date urgenti indicazioni alle imprese di valutare, insieme con le rappresentanze sindacali, modifiche temporanee all’organizzazione del lavoro, senza escludere il possibile ricorso alla cassa integrazione ordinaria per eventi climatici straordinari. Infine, riteniamo che sia necessario avviare su questo tema una grande campagna informativa utilizzando ogni mezzo di comunicazione”.

Giappone, nuovo mandato d’arresto per star del teatro Kabuki

Giappone, nuovo mandato d’arresto per star del teatro KabukiRoma, 18 lug. (askanews) – La sua è una storia degna di alcune delle grandi rappresentazioni drammatiche con le quali è solito calcare il palcoscenico del teatro Kabuki: il famoso attore Ichikawa Ennosuke è stato oggetto oggi del secondo mandato di cattura per aver aiutato suo padre a togliersi la vita. Il primo gli era stato consegnato per aver aiutato la madre a suicidarsi. Lo riferisce l’agenzia di stampa Kyodo.

Ichikawa Ennosuke – che in realtà si chiama Takahiko Kinoshi – ha 47 anni. A metà maggio una notizia che lo riguarda ha sconvolto l’opinione pubblica giapponese. L’attore è stato trovato incosciente nella casa di famiglia di Tokyo. COn lui sono stati trovati svenuti la madre settantacinquenne e il padre settantaseienne Hiroyuki, anche lui noto attore kabuki con nome di Ichikawa Danshiro. In seguito i due anziani genitori sono deceduti in ospedale, per quella che si è rivelata essere un’overdose di un farmaco destinato – secondo quanto riferisce Kyodo – a provocare uno “shinju”, un doppio suicidio motivato da affezione, che è poi una situazione molto comune nelle trame proprio del teatro tradizionale Kabuki, la cui opera più famosa nel mondo s’intitola “Sonezaki shinju”, cioè “Doppio suicidio d’amore a Sonezaki”.

Tuttavia in questo caso, il patto suicida sarebbe più ampio. Secondo la polizia, Ennosuke avrebbe somministrato ai due genitori dei sonniferi che, poi gli hanno portati alla morte. La vicenda poi sembrerebbe essere connessa anche al fatto che, nello stesso giorno del ritrovamente, un settimanale ha pubblicato un articolo in cui si scrive che Ennosuke sarebbe coinvolto in una brutta vicendda di abusi all’interno della compagnia teatrale.

Secondo la Kyodo, che cita una fonte, è stato lo stesso Ennosuke ad ammettrere alla polizia di aver aiutato i genitori a suicidarsi e che la decisione sarebbe maturata dopo che lui avrebbe informato i genitori della tempesta mediatica in arrivo. Ichikawa Ennosuke ha iniziato la sua carriera nei primi anni ’80 ed è considerato una figura centrale nel mondo del Kabuki. È anche apparso in diverse serie televisive popolari. Considerato un innovatore, ha recitato anche in spettacoli del cosiddetto “Super Kabuki”, che intreccia l’arte tradizionale con elementi moderni persino tratti dai “manga”, i fumetti.

Così la Cina ha oscurato il numero dei morti per Covid nel 2023

Così la Cina ha oscurato il numero dei morti per Covid nel 2023Roma, 18 lug. (askanews) – I conti non tornano: una delle province più popolose della Cina, Zhejiang, ha reso inaccessibili oggi i dati della mortalità nel primo trimestre di quest’anno, in seguito alla revoca delle restrizioni per il Covid-19, dopo che è stata rilevata una differenza notevole tra i numeri decessi di quest’anno e quelli dei due anni precedenti. Lo segnala il Financial Times.

Giovedì sono state diffuse statistiche secondo le quali le cremazioni nella provincia di Zhejiang nel primo trimestre 2023 sono state 171mila, con un balzo in avanti del 73 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I decessi riportati nel 2021 sono stati 91mila, nel 2022 sono stati 99mila. Questi dati testimoniano come, dopo che Pechino ha rottamato la politica “zero Covid”, ci sia stato un incremento molto forte della mortalità. Ma, a rendere confusa la situazione, c’è stata prima una revisione dei parametri per attribuire una morte al Covid e ora l’oscuramento dei dati della mortalità. A gennaio l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha accusato Pechino si sottostimare i numeri dei morti nella pandemia.

Calcio, Champions: Milano candidata per le finali 2026 o 2027

Calcio, Champions: Milano candidata per le finali 2026 o 2027Roma, 18 lug. (askanews) – Milano potrebbe ospitare la finale di Champions a San Siro nel 2026 oppure nel 2027. Lo sostiene il sindaco del capoluogo lombardo, Giuseppe Sala, che ne ha parlato a margine della presentazione degli Europei di salto ad ostacoli di equitazione. “Sono reduce dalla sfortunata finale di Istanbul per i miei colori, ma entusiasmante perché ho rivisto un’altra volta cosa vuol dire per una città ospitare la finale di Champions League – ha detto il sindaco Sala -. Quando il presidente Gravina mi ha chiamato per chiedermi se eravamo interessati a ospitare a San Siro la finale di Champions League, ovviamente ho fatto i salti di gioia”. “Ci sono due candidature – ha proseguito – noi e Budapest, per i due anni (2026 e 2027, ndr), uno dovrebbe essere. Ovviamente ho detto a Gravina che nel 2027 non sarò più sindaco, quindi vediamo di portarla a casa per l’anno prima. Spero che ci riesca, se poi sarà 2027 andrà bene lo stesso per Milano”.

Sono nove le federazioni che si sono candidate per ospitare le finali delle varie coppe europee in quel biennio. Due, nel dettaglio, quelle per la Champions: Budapest e Milano. La candidatura dovrà essere presentata ufficialmente entro il 21 febbraio 2024 per portare l’organo europeo alla decisione finale. “Le dichiarazioni di interesse non sono vincolanti e le proposte finali – si legge nel documento Uefa – dovranno essere consegnate con i dossier di candidatura entro il 21 febbraio 2024”. In 4 hanno presentato domanda per l’Europa League (Dusseldorf-Francoforte-Gelsenkirchen-Lipsia-Stoccarda per la Germania, Bucarest per la Romania, Glasgow per la Scozia, Istanbul per la Turchia) e sei per la Conference (Lipsia per la Germania, Gerusalemme per Israele, Oslo per la Norvegia, Glasgow per la Scozia, Ginevra per la Svizzera e Istanbul per la Turchia).

A Milano si sono già giocate quattro finali di Coppa dei Campioni/Champions League. La prima nel 1965 col secondo successo della Grande Inter di Herrera: 1-0 al Benfica, gol di Jair. Si giocarono al Meazza anche quelle del 1970, 2001 e 2016, vinte da Feyenoord, Bayern Monaco (contro il Valencia di Cuper) e Real Madrid, nel derby contro l’Atletico. Quest’ultime due, entrambe terminate ai rigori.

Salvini in Sardegna, Pais: autonomia compiuta è nel Dna dei sardi

Salvini in Sardegna, Pais: autonomia compiuta è nel Dna dei sardiRoma, 18 lug. (askanews) – Il vice presidente del Consiglio dei ministri e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha scelto come ultima tappa della due giorni in Sardegna il palazzo del Consiglio regionale. Con il presidente dell’Assemblea Michele Pais, questa mattina, ha visitato l’aula consiliare accompagnato dal vicepresidente Giovanni Antonio Satta, da Alessandra Zedda (FI), dall’assessore alla Pubblica Istruzione Andrea Biancareddu.

Pais ha donato al vice presidente del Consiglio dei ministri la bandiera dei Quattro Mori: “I sardi hanno questa bandiera impressa nel cuore, la nostra aspirazione di arrivare ad una autonomia compiuta è sempre più viva. Per questo chiediamo al governo nazionale di aiutarci. I sardi non chiedono privilegi ma il rispetto dei propri diritti”. Salvini ha assicurato che tornerà presto in Sardegna perché ci sono “da recuperare anni di distrazione e diritti da riassegnare”.

Pais ha espresso grande soddisfazione per l’esito dell’incontro di oggi e per la sensibilità che il ministro Salvini mostra per la Sardegna: “Attenzione per i porti, con l’inaugurazione del nuovo distretto della cantieristica nautica Porto canale di Càgliari, ma anche per gli aeroporti col rafforzamento infrastrutturale e della continuità territoriale”. “Il ministro ha dichiarato che sono previsti investimenti importanti sulle ferrovie, con 3 miliardi di investimenti di Rfi per ridurre i tempi di percorrenza tra Sassari e Cagliari e la Nuoro Macomer, ma anche investimenti nel reticolo stradale per assicurare collegamenti e sicurezza, come il nuovo tratto della 125 in Ogliastra inaugurato e aperto alla circolazione, o opere strategiche come diga di Su Combidanovu che grazie all’intervento congiunto di Governo e Regione, dopo 32 anni, vedrà lo sblocco dei lavori. Un lavoro sinergico tra il ministero guidato da Salvini col presidente Solinas e l’assessore Saiu che sta dando frutti tangibili e concreti per i sardi e la Sardegna”, ha ricordato Pais.

Cina, provincia Zhejiang “oscura” numero morti Covid 2023

Cina, provincia Zhejiang “oscura” numero morti Covid 2023Roma, 18 lug. (askanews) – I conti non tornano: una delle province più popolose della Cina, Zhejiang, ha reso inaccessibili oggi i dati della mortalità nel primo trimestre di quest’anno, in seguito alla revoca delle restrizioni per il Covid-19, dopo che è stata rilevata una differenza notevole tra i numeri decessi di quest’anno e quelli dei due anni precedenti. Lo segnala il Financial Times.

Giovedì sono state diffuse statistiche secondo le quali le cremazioni nella provincia di Zhejiang nel primo trimestre 2023 sono state 171mila, con un balzo in avanti del 73 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I decessi riportati nel 2021 sono stati 91mila, nel 2022 sono stati 99mila. Questi dati testimoniano come, dopo che Pechino ha rottamato la politica “zero Covid”, ci sia stato un incremento molto forte della mortalità. Ma, a rendere confusa la situazione, c’è stata prima una revisione dei parametri per attribuire una morte al Covid e ora l’oscuramento dei dati della mortalità.

A gennaio l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha accusato Pechino si sottostimare i numeri dei morti nella pandemia.

Lollobrigida: spero in ok tutto Parlamento a stop cibo sintetico

Lollobrigida: spero in ok tutto Parlamento a stop cibo sinteticoRoma, 18 lug. (askanews) – “Ci sono tante battaglie per la salvaguardia delle nostre eccellenze produttive, come il divieto di produzione, utilizzo e commercializzazione del cibo sintetico. Mercoledì inizierà la discussione in Parlamento e spero che lo stop venga approvato da tutti i parlamentari, anche se so che c’è invece tanta gente che siccome la proposta è stata raccolta da FdI la contrasteranno. Non perché non sono d’accordo, ma perché non viene dalla loro parte politica”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, in un video messaggio inviato alla assemblea nazionale della Coldiretti, in corso a Roma a Palazzo Rospigliosi.

“Noi – ha aggiunto il ministro – non ragioniamo così. Dobbiamo difendere il sistema Italia”.

Deloitte: per 8 PMI su 10 la sostenibilità è una priorità assoluta

Deloitte: per 8 PMI su 10 la sostenibilità è una priorità assolutaMilano, 18 lug. (askanews) – L’ottanta per cento delle piccole e medie imprese italiane guarda alla sostenibilità come una priorità assoluta, e il 74% ritiene cruciale l’appartenenza a un raggruppamento di imprese virtuose, basato su standard qualitativi su tutti gli ambiti ESG, senza limitarsi a misurazione di qualità del processo produttivo e del prodotto: sono alcuni dei dati che mergano dall’indagine dell’Osservatorio di Deloitte Private, svolta su un campione di 300 aziende italiane di piccole e medie dimensioni. L’indagine fa emergere inoltre che la maggioranza delle PMI italiane guarda ai prossimi 12 mesi con rinnovata fiducia, nonostante i rischi connessi a inflazione, crisi energetica, contesto geopolitico e una particolare attenzione verso l’andamento incerto dei mercati finanziari. Ma dichiarano anche che, per monitorare rischi e continuare a crescere, nel breve termine sarà importante concentrarsi su determinate azioni, come incrementare le iniziative di sostenibilità ed espandere l’ecosistema di business.   “In uno scenario come quello attuale – commenta Ernesto Lanzillo, Deloitte Private Leader – per le aziende italiane è essenziale adottare un approccio che generi solidità finanziaria ed organizzativa e sia in grado di soddisfare le aspettative degli stakeholder anche in condizioni difficili. In un mercato sempre più globale e interdipendente, ricorrere a modelli di business più sostenibili e aprire a logiche di collaborazione può rappresentare il percorso da compiere per far fronte alla molteplicità delle sfide in atto. Per le PMI risulta fondamentale presidiare gli standard ESG e collaborare all’interno di ecosistemi virtuosi”.   Negli ultimi anni, la crescente attenzione verso la questione climatica e la sostenibilità, ha aggiunto un ulteriore elemento di attenzione, alla luce del suo impatto sui processi industriali e dell’impatto dei cambiamenti a livello normativo. Le evidenze della survey confermano come la sostenibilità sia divenuta una priorità assoluta per le imprese: circa 8 su 10 la pongono come prioritaria nella propria agenda (80%) o si dichiarano convinte che la sostenibilità consenta di preservare il valore aziendale (79%), potenziando la capacità di adattamento ai cambiamenti ambientali, sociali ed economici.   I due terzi delle aziende intervistate attribuiscono grande importanza a tutti e tre gli ambiti (ESG) in cui si declina la sostenibilità (ambientale, sociale e di governance), dando però maggiore priorità alla componente S (38%) e alla componente E (33%), rispetto alla componente G (22%). Queste tre dimensioni sono infatti le aree chiave su cui le imprese sono chiamate a confrontarsi con i propri fornitori, clienti e più in generale con l’intero insieme di stakeholder dell’ecosistema in cui operano, incluse banche e istituzioni finanziarie.   “Per valorizzare pienamente la logica di ecosistema anche a livello di strategia ESG, tuttavia, le imprese – continua Lanzillo – devono adottare un approccio meno opportunista ed episodico e più sistematico e strutturale, dove le “relazioni” con gli altri stakeholder assumono maggiore continuità e una valenza più strategica.”   L’appartenenza a un raggruppamento di imprese virtuose, attraverso il raggiungimento di determinati standard ESG, è infatti ritenuta cruciale dal 74% delle aziende intervistate, per migliorare le capacità imprenditoriali dei rappresentanti aziendali e consentire di acquisire nuove idee tramite contaminazione (55%). Far parte di un ecosistema basato su standard di qualità elevati genera un valore per le imprese in termini di reputazione e responsabilità, che va oltre la redditività, aspetto su dimostrano consapevolezza più di otto imprese su dieci.   “Fare squadra all’interno di un ecosistema per il 72% delle imprese rende più semplice ed efficiente attuare strategie e programmi di sostenibilità. Collaborare con altre imprese e istituzioni consente infatti di affrontare meglio le sfide attuali e prospettiche, progettando soluzioni innovative grazie al rafforzamento delle rispettive competenze ed expertise e riducendo i costi di esecuzione della strategia condivisa” sottolinea Lanzillo.   La predisposizione delle aziende alla collaborazione è confermata dal fatto che circa un quinto del campione dichiara di avere aumentato il numero di soggetti esterni con cui interagisce. Inoltre, tale atteggiamento positivo si manifesta con una particolare attenzione al tema della sostenibilità: quattro aziende su cinque dichiarano che il coinvolgimento e il dialogo con tutti gli stakeholder sia privati che pubblici risulta necessario per favorire il processo di transizione energetica del Paese.   Nel contesto nazionale, il rafforzamento delle sinergie e il rispetto dei parametri ESG, comunicati e misurati rispetto alle previsioni della CSRD Directive, diventerà un asset importante che consentirà alle imprese di valorizzare ulteriormente l’unicità del made in Italy, prospettiva su cui è concorde il 73% degli intervistati. (nella foto: Ernesto Lanzillo, Deloitte Private Leader)

Russell Crowe a Firenze, attore in visita agli Uffizi

Russell Crowe a Firenze, attore in visita agli UffiziRoma, 18 lug. (askanews) – Mattinata fiorentina densa d’arte per il premio Oscar Russell Crowe. Il divo del kolossal “Il Gladiatore” (recentemente protagonista de “L’esorcista del Papa” nei panni di padre Amorth) ha infatti trascorso oltre tre ore nella Galleria degli Uffizi. Crowe si è presentato con la famiglia in museo molto presto, effettuando un tour completo dei capolavori del Rinascimento al secondo piano della Galleria, da Botticelli a Leonardo, alla sala di Michelangelo e Raffaello. Ma è rimasto rapito soprattutto dalle nuove sale degli autoritratti degli artisti, aperte al primo piano da appena due settimane, soffermandosi su tante singole opere per studiarne i dettagli.

L’attore ha poi molto apprezzato la mostra archeologica dedicata alla finanza romana, “Pecunia non olet”, lasciandosi fotografare davanti ai busti (appartenenti alla collezione delle Gallerie) di Adriano e Diocleziano. Quello di Russell Crowe per gli Uffizi è ormai un amore consolidato: “Massimo Decimo Meridio” era infatti già venuto in visita in Galleria nel 2019. “E’ stata una mattinata splendida: tornerò, ci vedremo di nuovo tra un paio d’anni”, ha salutato con un sorriso Crowe al momento di lasciare il museo, concedendo con gentilezza selfie ai membri dello staff ed ai visitatori che gliene facevano richiesta.

Kerry in Cina incontra premier e alto diplomatico Wang Yi

Kerry in Cina incontra premier e alto diplomatico Wang YiRoma, 18 lug. (askanews) – Una serie d’incontri che sono andati oltre il tema in agenda, il clima, quelli che ha avuto oggi l’inviato speciale del presidente Usa per le questioni ambientali, John Kerry, ha Pechino. L’ex segretario di Stato ha incontrato sia il primo ministro cinese Li Qiang, sia il capo della diplomazia del Partito comunista cinese Wang Yi, i quali gli hanno chiesto che gli Stati uniti contribuiscano a costruire con la Repubblica popolare un rapporto “stabile e sostenibile”.

Li Qiang – secondo i resoconti ufficiali – ha affermato che “il rafforzamento della cooperazione tra i due paesi non solo gioverà a vicenda, ma gioverà anche al mondo intero”. Ha richiamato il summit di Bali dello scorso anno tra il presidente cinese Xi Jinping e quello americano Joe Biden, dove erano stati raggiunti una serie di accordi, e ha detto: “La Cina e gli Stati uniti dovrebbero intraprendere azioni pratiche per attuare il consenso raggiunto dai due capi di stato, gestire e controllare adeguatamente le differenze e riportare le relazioni Cina-Usa su un percorso di sviluppo sano e stabile al più presto”. Sulla stessa lunghezza d’onda Wang Yi, che è il diplomatico di status più elevato nella gerarchia cinese. “La Cina è disposta a rafforzare il dialogo e la comunicazione con gli Stati uniti, discutere di una cooperazione reciprocamente vantaggiosa e affrontare congiuntamente il cambiamento climatico”, ha affermato Wang, secondo il resoconto del ministero degli Esteri cinese. “Gli Stati Uniti – ha chiesto Wang – perseguano una politica razionale, pragmatica e positiva nei confronti della Cina, continuino ad aderire al principio dell”Unica Cina’, gestiscano adeguatamente la questione di Taiwan e collaborino con la Cina per praticare il rispetto reciproco, la coesistenza pacifica e cooperazione vantaggiosa per tutti”.

Secondo il resoconto di Pechino, Kerry ha rassicurato i suoi interlocutori sull’adesione americana alla politica dell’”Unica Cina” e sulla volontà d’irrobustire il dialogo. “La nostra speranza è che questo possa essere l’inizio di una nuova definizione di cooperazione e di capacità di risolvere le differenze tra di noi”, ha detto Kerry nelle sue osservazioni di apertura, secondo ha riportato l’agenzia di stampa France Presse. Anche sul fronte della cooperazione climatica, ci sono state dichiarazioni di buona volontà, per quanto non vi sia notizia di un impegno cogente, che peraltro non era attesa. Li Qiang ha sostenuto che l’attuale compito globale di affrontare il cambiamento climatico è “arduo” e che i paesi, tra cui la Cina e gli Stati uniti in primis, devono “rafforzare il coordinamento, creare consenso e agire prontamente per formare una forza congiunta che affronti il cambiamento climatico nella massima misura”. Il principio, secondo il premier cinese è , quello delle “responsabilità comuni ma differenziate”: cioè i paesi sviluppati “dovrebbero assumere un ruolo guida nella riduzione delle emissioni e adempiere ai loro impegni finanziari il prima possibile, mentre i paesi in via di sviluppo dovrebbero fornire contributi nell’ambito delle loro capacità”.

Kerry dal canto suo ha richiamato la Cina – secondo il Dipartimento di Stato – all’”urgente necessità di decarbonizzare il settore energetico, ridurre le emissioni di metano e ridurre la deforestazione”. Il mondo – ha detto ancora l’alto funzionario americano – “si aspetta che entrambe le nazioni cooperino sul clima” e che le differenze tra i due paesi non “ostacolino il progresso concreto nelle sfide transnazionali condivise”.