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Tag: askanews

Vino, eWibe festeggia il primo anno con 10mila fine wines trattati

Vino, eWibe festeggia il primo anno con 10mila fine wines trattatiMilano, 12 lug. (askanews) – EWibe taglia il traguardo del primo anno di piena operatività della propria piattaforma “contando sul suo live market di vini pregiati circa 10mila bottiglie per un valore pari a quattro milioni di euro, e oltre seimila utenti”. E’ stata la stessa azienda a renderlo noto, in occasione dei festeggiamenti per il suo primo compleanno. “Sono stati 12 mesi di costante crescita sia per il mercato dei vini da investimento che per eWibe” ha dichiarato il Ceo, Edoardo Maria Lamacchia, sottolineando che “grazie all’impegno di tutto il team e all’interesse in crescita per il settore dei fine wines, abbiamo potuto raggiungere in anticipo significativi obiettivi e siamo quindi pronti a fissarne di nuovi. Le potenzialità di questo settore sono altissime – ha aggiunto – e la nostra missione è quella di rendere sempre più liquido e accessibile questo mercato: continueremo quindi a lavorare per crescere ulteriormente in Italia, mentre è già allo studio la nostra espansione all’estero”.

I festeggiamenti per il compleanno coincidono con la pubblicazione dell’Osservatorio eWibe, che fotografa l’andamento del mercato dei vini pregiati nel primo semestre 2023. L’indice eWibe Fine Wines, che include tutte le principali etichette da investimento dei Paesi più rappresentativi del settore, “ha registrato un +1,7% nell’ultimo semestre con l’Italia che, dopo un primo trimestre da protagonista (+2,2%) continuare a trainare il settore”. Il Paese registra infatti una crescita nel semestre “del +3,3%, trascinata da Toscana (+3,3%) e Piemonte (+2,6%), oltre che da specifiche produzioni locali presenti sul territorio nazionale, rappresentate dall’indice ‘Rest Of Italy’ (+ 5,9%), dove spiccano Trentino-Alto Adige e Veneto”. In particolare, l’azienda sottolinea che le due più importanti regioni vinicole italiane “continuano a ottenere grande apprezzamento alla luce della presentazione all’attesissima annata 2020, soprattutto in Toscana, che segue la storica vendemmia 2019”. Allargando lo sguardo agli ultimi 12 mesi, si confermano ottime le performance di Italia (+5,4%), Toscana (+6,7%), Piemonte (+2,8%). Bene anche la regione dello Champagne (+2,5%), mentre rallenta un po’ la Francia (-1,1%). Nel fotografare l’andamento del mercato nel primo semestre 2023, l’Osservatorio identifica nel dettaglio le migliori performance registrate dalle etichette sul mercato e in piattaforma. Le bottiglie che hanno incrementato maggiormente il proprio valore sul mercato sono state “Ferrari Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2009” +54,7%; “Le Pergole Torte 2012” +29,1% e “Tignanello 2020” +26,9%. Quelle che invece hanno riscontrato maggiore interesse in piattaforma (visualizzazioni, click e ricerche) sono state “Bolgheri Sassicaia 2020”, “Cristal 2015” e “Chateauneuf du Pape Reserve 2009”, mentre le bottiglie che hanno riscosso maggiore successo in termini di vendite sulla piattaforma sono state “R.D Bollinger 2007”, “Antinori Tignanello 2020” e “Bolgheri Sassicaia 2020”. Infine la transazione più alta sulla piattaforma ha riguardato sei bottiglie da 0,75 centilitri di “Château Mouton Rothschild 2020” vendute per 4.150 euro.

“L’Italia ha trainato il mercato dei fine wines per tutto il primo semestre 2023, con Piemonte e soprattutto Toscana che hanno registrato ottime performance, anche grazie ai giudizi favorevoli degli esperti sull’annata 2020, che segue quella record del 2019” ha spiegato Leonardo Bernasconi DipWSET, Head of Wine di eWibe, evidenziando che “in generale, il mercato globale dei vini pregiati rimane, quindi, in territorio positivo”. “Al contrario delle regioni italiane, Bordeaux e Burgundy – ha proseguito – hanno registrato una leggera flessione: se per la prima regione gli scambi sono stati meno numerosi fino a maggio, in attesa di una emozionante campagna En Primeur 2022, per la Borgogna quella che si sta delineando è una flessione fisiologica parte di un processo di correzione conseguente al lunghissimo rally speculativo a cui i vini di questa regione sono stati soggetti dalla metà del 2020 alla fine del 2022”.

Vallese Destinazione “sostenibile”

Vallese Destinazione “sostenibile”Roma, 12 lug. (askanews) – Per chi ama la montagna con la sua natura e lo sport, ma anche per chi preferisce cultura e relax, il tutto condito da buon vino e una gastronomia di qualità, la destinazione per l’estate 2023 può essere il Vallese, il Cantone Svizzero che confina con Francia e Italia.

La novità per l’estate è l’apertura, avvenuta a inizio luglio, della nuova funivia “Matterhorn Glacier Ride II”, la più alta d’Europa, che ha completato il “Matterhorn Alpine Crossing”, un percorso composto da varie tratte di cabinovie e funivie, che collega Zermatt a Cervinia, ovvero l’Italia e la Svizzera, in circa un’ora, senza bisogno di sci. La madrina della cerimonia inaugurale è stata Michelle Hunziker che ha dato un tocco glamour all’evento. La funivia sorvola un paesaggio maestoso, con il Cervino sotto gli occhi per tutta la durata del tragitto. Le cabine, a 28 posti e firmate Pininfarina, partono dai 3.480 metri della stazione “Testa Grigia”, sul Plateau Rosa, per arrivare a quota 3.883 metri, nella stazione del “Piccolo Cervino”, la più alta d’Europa. Il dislivello viene coperto in soli quattro minuti su un impianto che copre l’intera traversata in sospensione, senza alcun traliccio. Inoltre, chi sale su due cabine speciali, le Crystal Ride, avranno la sorpresa, di vedere il vetro del pavimento diventare trasparente, offrendo ai passeggeri una visuale da brivido su crepacci e distese di ghiaccio, 200 metri più giù. Il nuovo collegamento darà certamente un grande impulso al comprensorio turistico che si sviluppa intorno al Cervino, in territorio svizzero e quello italiano.

Ma il Vallese è famoso soprattutto per le sue 45 vette sopra i 4.000 metri, i suoi duemila chilometri di piste da sci, gli ottomila chilometri di sentieri escursionistici, ma anche per i suoi boschi, i vigneti, le storiche “bisse” (gli antichi canali d’irrigazione), le splendide vallate, i caratteristici paesini, le prelibatezze locali. E poi per il clima. Grazie al fatto di trovarsi in un territorio circondato e protetto da alte montagne, nel Vallese ci sono trecento giorni di sole all’anno. Una peculiarità che favorisce la viticoltura che si è sviluppata attraverso la realizzazione di grandi terrazzamenti e produce più di 40 vini differenti. Chi ama il trekking ha la possibilità di camminare sull’imponente ghiacciaio dell’Aletsch, il più grande delle Alpi, riconosciuto come Patrimonio Mondiale Naturale dell’Unesco. Gli appassionati di mountain bike possono percorrere i tanti “trail” del Cantone, da Crans-Montana a Briga, attraverso la regione di Leukerbad, Moosalp, Grächen e le valli Lötschental e Anniviers.

Se invece si preferisce il relax e il benessere, la scelta non può che ricadere su Leukerbad, la più grande stazione termale delle Alpi. Qui sgorgano dalla roccia oltre 4 milioni di metri cubi di acqua calda al giorno. Che viene utilizzata per i bagni termali nei tanti hotel e nelle piscine aperte al pubblico. È allo studio un progetto per utilizzare l’acqua calda per riscaldare gli edifici della città attraverso il teleriscaldamento. Un progetto che rientra nella politica di sostenibilità che la regione porta avanti da tempo e sotto vari aspetti. Infatti, accanto a parchi naturali e foreste protette, nel Vallese ci sono sette delle undici località svizzere dove la circolazione delle auto è vietata.

Insomma, una destinazione turistica per tutti, dai single alle famiglie, e per tutti i gusti e tutte le tasche, con una offerta di ospitalità ampia: dagli hotel di lusso a quelli più economici, dagli appartamenti alle baite, dai rifugi agli agriturismi.

Nomisma: il mercato immobiliare mostra segni di appannamento

Nomisma: il mercato immobiliare mostra segni di appannamentoBologna, 12 lug. (askanews) – Dopo “l’euforia” del post Covid il mercato immobiliare italiano mostra “inequivocabili segnali di appannamento”. In un quadro macroeconomico diventato progressivamente meno favorevole, “le possibilità di accesso alla proprietà si sono fatte più problematiche”. Nello specifico “la perdita di potere d’acquisto, l’erosione della capacità di risparmio e il rialzo dei tassi applicati hanno di fatto messo fuori gioco una quota considerevole della domanda potenziale con conseguenze rilevanti sui mutui erogati e sul numero di compravendite residenziali”. E’ quanto emerge dal secondo Osservatorio sul Mercato immobiliare 2023 di Nomisma che ha analizzato tra l’altro le performance immobiliari dei 13 principali mercati italiani: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Roma, Torino e Venezia.

Secondo Nomisma, all’interno di questo scenario macroeconomico le famiglie si sono trovate ad essere improvvisamente più fragili, con una propensione al risparmio crollata su valori nuovamente esigui. A questo si accompagna il continuo rialzo dei tassi d’interesse che preclude a molti la possibilità di accedere al necessario sostegno creditizio. La conseguenza dell’accresciuta rischiosità associata dalle banche agli impieghi immobiliari – precisa Nomisma – ha portato ad un calo delle erogazioni con inevitabili ricadute sull’attività transattiva in tutti i comparti. Nel primo semestre del 2023 – come emerge dal secondo Osservatorio sul Mercato immobiliare 2023 di Nomisma – la risposta dei valori immobiliari è improntata alla rigidità (+1% semestrale per le abitazioni). L’andamento dell’inflazione ha fatto sì che l’incremento registrato non sia comunque riuscito a garantire un’effettiva salvaguardia in termini reali. Secondo Nomisma, la variazione positiva che ha investito i valori immobiliari delle abitazioni è, piuttosto, l’esito di aspettative di crescita dei prezzi da parte dell’offerta. Questo suggerisce la presenza sul mercato di una domanda ancora disponibile a interiorizzare gli aumenti imposti dalla parte offerente. Tuttavia, all’interno dei vari mercati monitorati, l’andamento dei valori mostra differenze dovute principalmente allo sfasamento temporale che ha caratterizzato le fasi di inversione del ciclo immobiliare. Ad esempio, se a Venezia Laguna i prezzi sono in calo per il terzo semestre consecutivo, a Milano la variazione dei prezzi è risultata doppia rispetto a quella media (+2,2% semestrale).

Considerando i tempi medi di vendita, tra i principali indicatori del livello di liquidità del mercato, Nomisma rileva come negli ultimi 10 anni il trend sia stato discendente. La più recente congiuntura, invece, evidenzia l’interruzione di questa tendenza e mostra una contenuta crescita. Nello specifico, i tempi si sono allungati nei mercati di Bologna, Firenze e Roma, con un incremento nella Capitale quantificabile nell’ordine di un mese. L’indagine condotta da Nomisma sugli operatori del settore evidenzia come in media per vendere un’abitazione siano necessari 5,2 mesi. Il mercato della locazione, invece, è in crescita per il quarto semestre consecutivo. Complessivamente le abitazioni locate nel 2022 ammontano a poco meno del 6% dello stock disponibile. Nello specifico, la componente delle locazioni di medio-lungo periodo fa segnare una flessione, con un calo superiore al 4% per i contratti ordinari e una riduzione dell’1,5% per quelli di tipo agevolato. La componente di breve periodo, al contrario, vede aumentare dello 0,6% gli immobili locati a canone libero. Considerando i valori locativi, la maggiore pressione della domanda ha determinato nel primo semestre dell’anno una crescita del +1,7%. Le variazioni più importanti riguardano i mercati di Cagliari, Catania, Padova e Torino (+2%), fino ad arrivare al +3,7% rilevato a Bologna.

L’aumento più sostenuto dei canoni ha comportato un innalzamento dei rendimenti medi, che in media sono dell’ordine del 5,2% lordo annuo. Nomisma sottolinea anche come negli ultimi dieci anni i tempi medi per locare un’abitazione si siano dimezzati, passando da 4 a 2 mesi. Il mercato più liquido è quello di Bologna, dove per affittare un’abitazione sono necessari soltanto 1,2 mesi. Secondo Nomisma, con l’aggiunta della componente degli aspiranti proprietari, che temporaneamente si trovano esclusi dalla possibilità di acquisto di un immobile, il comparto della locazione in futuro si rivelerà in tutta la sua inadeguatezza. La domanda composta da famiglie, lavoratori, studenti e turisti compete, infatti, per un’offerta privata troppo esigua e sempre più orientata a privilegiare soluzioni più remunerative, quali gli affitti brevi. Da quanto emerge dall’Osservatorio, gli investitori istituzionali potrebbero coprire almeno in parte il fabbisogno abitativo in locazione, anche se al momento continuano a manifestare un interesse decisamente tiepido verso il settore residenziale.

Infine, prendendo in esame la componente corporate del mercato si rileva un orientamento improntato alla prudenza da parte degli investitori stranieri. Questo ha determinato un crollo degli investimenti, passati dai 6,2 miliardi di euro del primo semestre 2022 ad appena 2 miliardi di euro nello stesso periodo di quest’anno. Nello specifico, va anche considerato che l’investitore ricerca immobili Esg compliant ma dovrà necessariamente modificare procedure e strutturarsi in tempi brevi a fronte delle richieste che arrivano dall’UE in materia di Tassonomia, Sfdr, Pillar3 e Csrd. Altro tema all’attenzione degli operatori della filiera immobiliare è quello dell’impatto delle riqualificazioni immobiliari sulla sostenibilità ambientale e la ricchezza delle famiglie in assenza di nuovi strumenti finanziari che agevolino il processo, ovvero possibili iniziative e progetti alternativi al decaduto Superbonus 110%. In questo scenario, per valutare l’entità della futura correzione dei valori immobiliari, per Nomisma sarà cruciale l’esito della crociata antinflazione portata avanti dalla Bce: al momento la prospettiva di atterraggio morbido rimane quella più accreditata, nonostante la possibilità di recessione resti concreta.

E’ morto a 94 anni il grande scrittore Milan Kundera

E’ morto a 94 anni il grande scrittore Milan KunderaRoma, 12 lug. (askanews) – Lo scrittore Milan Kundera è morto all’età di 94 anni, ha annunciato mercoledì mattina la televisione ceca. Famoso in tutto il mondo per un’opera tradotta in quaranta lingue, Kundera è stato per molti versi uno scrittore misterioso. Come informazione biografica, si è accontentato di dichiarare: “Milan Kundera è nato in Cecoslovacchia. Nel 1975 si trasferisce in Francia”.

Nato il 1 aprile 1929 a Brno, in Cecoslovacchia, da padre musicologo e pianista, il romanziere fu prima poeta. La sua vita di scrittore si intreccia certo con la letteratura, ma anche con la storia di un secolo che ha visto crollare il comunismo dopo aver dominato le coscienze di gran parte dell’intellighenzia europea. Un dramma che sarà alla base della vocazione di Milan Kundera che nel 1967 pubblicò il suo primo romanzo “Lo scherzo”. Acclamato da Louis Aragon, che scrisse la prefazione quando il libro fu pubblicato in Francia nel 1968 (“questo romanzo che considero un’opera importante”), quest’opera potente in uno stile barocco e molto vivace esplora, attraverso il destino dell’uomo personaggi e femminili, uno dei temi fondamentali del suo lavoro: il confronto, insieme drammatico e comico, tra la vita intima dell’individuo, il suo carattere sfuggente e casuale e la finzione di un’ideologia collettiva, in questo caso il comunismo stalinista. Un crepacuore che l’autore ha vissuto dall’interno e che, in un certo senso, ha deciso il corso della sua vita.

Entusiasta comunista fin dall’età di 18 anni, quando si iscrisse al Partito dopo la presa del potere in Cecoslovacchia dopo la seconda guerra mondiale, Milan Kundera si rese ben presto conto dell’impostura del socialismo di Stato che imbriglia le coscienze, in particolare quella di scrittori e intellettuali costringendo loro di scrivere in una lingua morta; quello di un regime autoritario e livellatore che Kundera avrebbe poi descritto come kitsch per la sua entusiastica pesantezza e la sua fragorosa stupidità. Espulso dal partito per la prima volta nel 1956, Kundera fu reintegrato prima di essere definitivamente espulso nel 1970 dopo la sua attiva partecipazione alla Primavera di Praga del 1968. Kundera era allora membro dell’Unione degli Scrittori – prese parte all’opposizione di un regime che sarà normalizzato dall’intervento sovietico. Per essere un contestatore, tuttavia, Kundera non è un sessantottenne libertario alla moda. Contrariamente al lirismo pseudo-rivoluzionario parigino che pretendeva di fare tabula rasa del passato, il movimento praghese difendeva la cultura europea e le sue tradizioni minacciate dal sommario materialismo dell’ideologia pseudo-scientifica al potere. Dopo aver pubblicato Risibles amours (1971) La valse au adieux (1976) e La vita è altrove (1973) che gli valgono il premio del ranger Prix Médicis, Milan Kundera afferma di non voler più scrivere.

Ma i suoi ammiratori e amici lo convinsero a continuare e lo invitarono in Francia nel 1975. Andò a insegnare all’Università di Rennes e nel 1981 François Mitterrand gli concesse la nazionalità francese, contemporaneamente a Julio Cortazar. Ben presto scelse Parigi come sua “seconda città natale”. Nel 1984, ha riscosso un grande successo con L’insostenibile leggerezza dell’essere”, in particolare grazie all’adattamento nel 1988 del suo romanzo per il cinema di Philippe Kaufman e Jean-Claude Carrière. Un romanzo ispirato al tema nietzscheano del rifiuto dello spirito di pesantezza e che esplora il conflitto che può esistere, in ciascuno di noi, tra il desiderio di autenticità e il dovere di lucidità.

Casa, Nomisma: mercato immobiliare mostra segni di appannamento

Casa, Nomisma: mercato immobiliare mostra segni di appannamentoBologna, 12 lug. (askanews) – Dopo “l’euforia” del post Covid il mercato immobiliare italiano mostra “inequivocabili segnali di appannamento”. In un quadro macroeconomico diventato progressivamente meno favorevole, “le possibilità di accesso alla proprietà si sono fatte più problematiche”. Nello specifico “la perdita di potere d’acquisto, l’erosione della capacità di risparmio e il rialzo dei tassi applicati hanno di fatto messo fuori gioco una quota considerevole della domanda potenziale con conseguenze rilevanti sui mutui erogati e sul numero di compravendite residenziali”. E’ quanto emerge dal secondo Osservatorio sul Mercato immobiliare 2023 di Nomisma che ha analizzato tra l’altro le performance immobiliari dei 13 principali mercati italiani: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Roma, Torino e Venezia.

Secondo Nomisma, all’interno di questo scenario macroeconomico le famiglie si sono trovate ad essere improvvisamente più fragili, con una propensione al risparmio crollata su valori nuovamente esigui. A questo si accompagna il continuo rialzo dei tassi d’interesse che preclude a molti la possibilità di accedere al necessario sostegno creditizio. La conseguenza dell’accresciuta rischiosità associata dalle banche agli impieghi immobiliari – precisa Nomisma – ha portato ad un calo delle erogazioni con inevitabili ricadute sull’attività transattiva in tutti i comparti.

Muore a 94 anni il grande scrittore Milan Kundera

Muore a 94 anni il grande scrittore Milan KunderaRoma, 12 lug. (askanews) – Lo scrittore Milan Kundera è morto all’età di 94 anni, ha annunciato mercoledì mattina la televisione ceca. Famoso in tutto il mondo per un’opera tradotta in quaranta lingue, Kundera è stato per molti versi uno scrittore misterioso. Come informazione biografica, si è accontentato di dichiarare: “Milan Kundera è nato in Cecoslovacchia. Nel 1975 si trasferisce in Francia”.

Nato il 1 aprile 1929 a Brno, in Cecoslovacchia, da padre musicologo e pianista, il romanziere fu prima poeta. La sua vita di scrittore si intreccia certo con la letteratura, ma anche con la storia di un secolo che ha visto crollare il comunismo dopo aver dominato le coscienze di gran parte dell’intellighenzia europea. Un dramma che sarà alla base della vocazione di Milan Kundera che nel 1967 pubblicò il suo primo romanzo “Lo scherzo”. Acclamato da Louis Aragon, che scrisse la prefazione quando il libro fu pubblicato in Francia nel 1968 (“questo romanzo che considero un’opera importante”), quest’opera potente in uno stile barocco e molto vivace esplora, attraverso il destino dell’uomo personaggi e femminili, uno dei temi fondamentali del suo lavoro: il confronto, insieme drammatico e comico, tra la vita intima dell’individuo, il suo carattere sfuggente e casuale e la finzione di un’ideologia collettiva, in questo caso il comunismo stalinista. Un crepacuore che l’autore ha vissuto dall’interno e che, in un certo senso, ha deciso il corso della sua vita.

Entusiasta comunista fin dall’età di 18 anni, quando si iscrisse al Partito dopo la presa del potere in Cecoslovacchia dopo la seconda guerra mondiale, Milan Kundera si rese ben presto conto dell’impostura del socialismo di Stato che imbriglia le coscienze, in particolare quella di scrittori e intellettuali costringendo loro di scrivere in una lingua morta; quello di un regime autoritario e livellatore che Kundera avrebbe poi descritto come kitsch per la sua entusiastica pesantezza e la sua fragorosa stupidità. Espulso dal partito per la prima volta nel 1956, Kundera fu reintegrato prima di essere definitivamente espulso nel 1970 dopo la sua attiva partecipazione alla Primavera di Praga del 1968. Kundera era allora membro dell’Unione degli Scrittori – prese parte all’opposizione di un regime che sarà normalizzato dall’intervento sovietico. Per essere un contestatore, tuttavia, Kundera non è un sessantottenne libertario alla moda. Contrariamente al lirismo pseudo-rivoluzionario parigino che pretendeva di fare tabula rasa del passato, il movimento praghese difendeva la cultura europea e le sue tradizioni minacciate dal sommario materialismo dell’ideologia pseudo-scientifica al potere. Dopo aver pubblicato Risibles amours (1971) La valse au adieux (1976) e La vita è altrove (1973) che gli valgono il premio del ranger Prix Médicis, Milan Kundera afferma di non voler più scrivere.

Ma i suoi ammiratori e amici lo convinsero a continuare e lo invitarono in Francia nel 1975. Andò a insegnare all’Università di Rennes e nel 1981 François Mitterrand gli concesse la nazionalità francese, contemporaneamente a Julio Cortazar. Ben presto scelse Parigi come sua “seconda città natale”. Nel 1984, ha riscosso un grande successo con L’insostenibile leggerezza dell’essere”, in particolare grazie all’adattamento nel 1988 del suo romanzo per il cinema di Philippe Kaufman e Jean-Claude Carrière. Un romanzo ispirato al tema nietzscheano del rifiuto dello spirito di pesantezza e che esplora il conflitto che può esistere, in ciascuno di noi, tra il desiderio di autenticità e il dovere di lucidità.

Chef David Gualberto: zero sprechi, in cucina non si butta niente

Chef David Gualberto: zero sprechi, in cucina non si butta nienteMilano, 12 lug. (askanews) – Lische di pesce, pelle di pomodori o veli esterni di cipolla, gambi di asparagi e carciofi: non esistono scarti nella cucina sostenibile di David Gualberto, lo chef italo-brasiliano pronto ad esportare la sua filosofia no waste in tutto il mondo. “Non c’è niente di non commestibile – spiega Gualberto – le materie prime vanno valorizzate nella loro interezza, qualsiasi parte è degna di diventare un ingrediente dell’alta cucina”. E di alta cucina lo chef romano, classe 1987, ne sa qualcosa, essendo cresciuto professionalmente nelle cucine stellate più interessanti d’Italia e non solo, da quella di chef Aprea fino al piccolo impero del gusto di Pierre-Galmier Gagnaire, passando per le brigate di Giulio Terrinoni e Fernando Forino. “Da ciascuno dei miei maestri ho imparato qualcosa che oggi fa parte della mia filosofia culinaria – racconta Gualberto – il rispetto per le materie prime, il divieto allo spreco, la necessità di sviluppare capacità imprenditoriali, sono tutti tasselli che voglio portare con me”.

Cresciuto in una famiglia attenta – “a casa abbiamo sempre fatto la spesa guardando il prezzo di ciò che mettevamo nel carrello” – Gualberto fa della sua educazione alla parsimonia il punto forte della sua cucina. “Oggi, è vero, le materie prime vanno cercate nelle filiere corte, nel mare più vicino, nel fiume, nel lago e nella campagna più prossimi, il cliente vuole questo, una cucina a basso impatto ambientale”, dice Gualberto: “Ma siamo oltre il Km zero, siamo allo spreco zero: la nobiltà di quello che cuciniamo va celebrata non solo riducendo gli scarti ma facendoli entrare nei piatti come protagonisti, e sembrerà strano – spiega ancora lo chef – ma la linea in questo senso la detta l’alta cucina: non ho mai visto cucine più attente a valorizzare ogni parte della materia prima, su questo gli stellati battono le trattorie”. Insomma, per Gualberto la cucina sostenibile non è uno slogan: “è il mio modo di essere – dice il giovane chef – riconoscere il valore, anche economico, degli ingredienti dona consapevolezza ai piatti”. Sono finiti i tempi in cui l’esotico era il must have: “Oggi l’alta cucina deve essere capace di stupire con un piatto di spaghetti al pomodoro” racconta lo chef. “Le materie prime della mia dispensa sono povere: pesce azzurro, legumi e vegetali in primis, non manca la riscoperta della tradizione, come i piatti con il quinto quarto”. “In sintesi – conclude Gualberto – le esperienze culinarie sono fatti semplici: pochi ingredienti, che il palato deve riconoscere senza fatica e menù comprensibili. Mangiare deve essere un atto intuitivo, non si dovrebbe aver bisogno di impiegare tempo a decifrare il menù”.

Zelensky ringrazia la Germania che invierà a Kiev “lanciatori e missili Patriot”

Zelensky ringrazia la Germania che invierà a Kiev “lanciatori e missili Patriot”Roma, 12 lug. (askanews) – Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy ha ringraziato la Germania sul suo canale Telegram per aver accettato di inviare più lanciatori e missili Patriot in Ucraina dopo aver parlato con il cancelliere Olaf Scholz al vertice Nato a Vilnius.

“Abbiamo continuato la conversazione sulle garanzie di sicurezza per l’Ucraina sulla strada per la Nato con il cancelliere Scholz. Grazie per il vostro sostegno!”, ha scritto Zelensky in un messaggio sui social. “C’è un accordo su ulteriori lanciatori e missili Patriot dalla Germania. Questo è molto importante per proteggere la vita in Ucraina dal terrore russo! Sono grato per la disponibilità della Germania a sostenere a lungo termine l’Ucraina e la nostra difesa della libertà. I programmi di sostegno a lungo termine sono il miglior segnale per tutti nel mondo che la nostra Europa rimarrà uno spazio di sicurezza e di pace”, ha commentato il presidente ucraino.

Mattarella ricorda Alfonso Giordano, “integerrimo presidente del ‘maxiprocesso’ alla mafia”

Mattarella ricorda Alfonso Giordano, “integerrimo presidente del ‘maxiprocesso’ alla mafia”Roma, 12 lug. (askanews) – “In occasione dell’intitolazione dell’Aula della Prima Sezione Civile del Tribunale di Palermo alla memoria di Alfonso Giordano, desidero unirmi al suo ricordo. Magistrato integerrimo, dotato di eccezionali capacità professionali, il dottor Giordano, nella sua lunga e prestigiosa carriera, si è distinto per l’esemplare dedizione all’esercizio della giurisdizione, fondando la propria autorevolezza, oltre che sull’indiscussa preparazione giuridica, sulla sua riconosciuta levatura morale. Con autentico spirito di servizio, dopo il rifiuto di alcuni colleghi, accettò di presiedere il ‘maxiprocesso’ in Corte di Assise, contribuendo in maniera determinante a una tappa fondamentale nella lotta alla mafia nel nostro Paese, assicurando l’applicazione del diritto con coraggiosa fermezza”. Così il presidenre della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al presidente della Corte di Appello di Palermo, Matteo Frasca e al presidente del Tribunale di Palermo, Piergiorgio Morosini.

“Il ricordo dell’integrità che caratterizzò l’assolvimento da parte sua delle funzioni giudiziarie costituisce riferimento per una sempre maggiore affermazione della cultura della legalità che, attraverso la forza del diritto, consente di contrastare ogni forma di prevaricazione, specie di quella mafiosa. Ai parenti e a quanti interverranno alla manifestazione commemorativa, rivolgo un saluto cordiale e partecipe”, ha concluso il Capo dello Stato.

Stoltenberg: le sfide che la Nato deve affrontare sono globali, “mantenere la nostra unità”

Stoltenberg: le sfide che la Nato deve affrontare sono globali, “mantenere la nostra unità”Vilnius, 12 lug. (askanews) – “Le sfide che dobbiamo affrontare sono globali: la guerra in Ucraina ha ramificazioni globali e quindi dobbiamo mantenere la nostra unità”. Lo ha sottolineato il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg durante l’incontro del consiglio nord Atlantico a livello di capi di stato e di governo, con Svezia, Ue e partner dell’Indo Pacifico.

Così Stoltenberg avvia la seconda giornata di summit NATO a Vilnius, che vede come appuntamento chiave il discorso del presidente degli Stati Uniti Joe Biden all’università della capitale del Paese Baltico; alle 11.35 italiane una conferenza stampa congiunta di Stoltenberg con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.