L’Ucraina dice di aver liberato in una settimana 37 chilometri quadrati di territorioRoma, 3 lug. (askanews) – L’Ucraina continua il suo sforzo per riconquistare i territori occupati dalla Russia, nonostante i progressi russi in alcune aree orientali del Paese. Secondo quanto comunicato dal viceministro della Difesa Ganna Maliar, l’esercito ucraino avrebbe riconquistato 37 chilometri quadrati di territorio in una settimana, nell’est e nel sud del Paese, nell’ambito della controffensiva che sta conducendo in queste aree.
Nel Sud “i territori liberati sono aumentati di 28,4 chilometri quadrati”, portando a 158 km2 la superficie totale recuperata in quest’area dal lancio della controffensiva all’inizio di giugno, ha affermato Ganna Maliar. A est, i successi di Kiev hanno raggiunto solo 9 km2, ha detto il viceministro.
Cina-Giappone-Sudcorea riprendono a parlareRoma, 3 lug. (askanews) – Cina-Giappone-Corea del Sud tengono oggi un incontro a Qingdao in un tentativo di riavviare le loro relazioni in un momento di crescente tensione in Asia orientale. Lo ha spiegato il capo della diplomazia del Partito comunista cinese Wang Yi oggi in una conferenza stampa.
Il capo dell’ufficio esteri del Pcc, membro del Politburo. Ha spiegato che il titolo del forum in cui i tre paesi si incontreranno è “Prendi la giusta direzione, per una congiunta rivitalizzazione dell’Asia”. Per Wang è “un chiaro segnale affinché Cina, Giappone e Corea del Sud possano collaborare per ricominciare” a operare per uno sviluppo pacifico della regione.
Wang Yi ha ricordato che Cina, Giappone e Corea del Sud hanno rilasciato la prima dichiarazione congiunta 20 anni fa. In questo documento hanno sottolineato che la cooperazione trilaterale mira a promuovere lo sviluppo, rafforzare la pace nell’Asia orientale e sostenere la prosperità nella regione e nel mondo. “Negli ultimi anni la situazione ha dovuto affrontare delle criticità. Perseguendo interessi egoistici, alcuni dei principali paesi esterni alla regione promuovono deliberatamente differenze ideologiche, intrecciano vari circoli esclusivi e cercano di sostituire la cooperazione con lo scontro e l’unità con la divisione”, ha detto ancorta l’alto diplomatico cinese, facendo un riferimento implicito agli Stati uniti. “L’Asia – ha continuato – è la nostra casa comune e i tre paesi sono vicini stretti che non possono essere separati”.
Raid dell’esercito di Israele a Jenin: almeno 7 morti e 10 feritiRoma, 3 lug. (askanews) – E’ salito ad almeno 7 morti il bilancio dell’operazione delle forze di sicurezza israeliane iniziata durante la notte nella città di Jenin, in Cisgiordania: lo ha reso noto l’esercito dello Stato ebraico. Secondo il ministero della Salute palestinese, il bilancio comprenderebbe anche 10 feriti.
Le forze di difesa israeliane (IDF) hanno dichiarato che stanno “colpendo le infrastrutture terroristiche nell’area di Jenin”. L’IDF ha affermato che le forze di sicurezza israeliane hanno attaccato il quartier generale utilizzato dai militanti locali a Jenin per pianificare attacchi terroristici contro Israele. Il quartier generale ospiterebbe anche un magazzino per lo stoccaggio di armi ed esplosivi, ha detto l’esercito israeliano. L’IDF ha dichiarato che sta conducendo un “ampio sforzo antiterrorismo in tutta la città e nel campo profughi di Jenin”. Tra i siti presi di mira negli attacchi c’è un quartier generale congiunto che sarebbe utilizzato dalle fazioni palestinesi a Jenin come posto di osservazione, luogo di ritrovo per terroristi armati, deposito di armi ed esplosivi e centro di contatto e comunicazione per gli agenti, secondo un comunicato congiunto dell’IDF e dello Shin Bet. Il quartier generale sarebbe stato utilizzato anche per dare rifugio ai terroristi in fuga.
Al momento, riferisce il Jerusalem Post, non esiste una tempistica chiara per la durata dell’operazione, secondo l’IDF. Il primo ministro Benjamin Netanyahu intanto sta ricevendo aggiornamenti costanti.”Jenin è diventata una città santuario per gli agenti terroristici, e le notizie di intelligence raccolte hanno indicato che c’è uno sforzo da parte dell’Iran e dei suoi delegati, Hamas e Jihad islamica, di trasferire molto denaro e armi ai terroristi”, ha spiegato il consigliere per la Sicurezza nazionale israeliano Tzachi Hanegbi a una commissione della Knesset. “L’IDF e le forze di sicurezza stanno ora lavorando per attaccare agenti terroristici, laboratori di esplosivi e centri di produzione di razzi, sulla base di informazioni accurate e di alta qualità, e con l’obiettivo di evitare di danneggiare il più possibile coloro che non sono coinvolti. Truppe del Commando brigata, paracadutisti e militari del Golan prendono parte all’operazione”, ha aggiunto Hanegbi.
Stasera fiaccolata a Primavalle per ricordare la 17enne Michelle, mercoledì i funeraliRoma, 3 lug. (askanews) – Si terranno mercoledì alle ore 11, presso la parrocchia di Santa Maria della Presentazione in via di Torrevecchia 1104, le esequie funebri di Michelle Maria Causo. Lo rende noto il Vicariato di Roma che precisa che la messa funebre verrà presieduta da monsignor Baldo Reina, vescovo ausiliare del settore Ovest della diocesi di Roma.
Intanto questa sera, in preparazione alla fiaccolata organizzata dalla scuola che frequentava Michelle Maria Causo, in tutte le parrocchie della prefettura di Primavalle verranno celebrate Sante Messe in suffragio per la ragazza uccisa brutalmente mercoledì scorso. Le celebrazioni eucaristiche saranno seguite alle 18.45 dallo scampanio pasquale da tutti i campanili per esprimere, si precisa dal Vicariato, “un cordoglio che nella preghiera manifesta la forza della risurrezione, la vittoria della vita e del bene sulla morte e sul peccato. L’intento – si spiega – è quello di rendere spiritualmente partecipi tutte le comunità cristiane della prefettura in vista delle esequie”.
Papa: indignato e disgustato per il rogo del Corano in SveziaRoma, 3 lug. (askanews) – “Mi sento indignato e disgustato da queste azioni”. Dialogando con Hamad Al-Kaabi, direttore del quotidiano degli Emirati Arabi Al-Ittihad, Papa Francesco ha così commentato il rogo delle copie del Corano avvenuto nei giorni scorsi in Svezia: “Qualsiasi libro considerato sacro dai suoi autori deve essere rispettato per rispetto dei suoi credenti, e la libertà di espressione non deve mai essere usata come scusa per disprezzare gli altri, e permettere questo va rifiutato e condannato”, ha detto Francesco, come riporta Vatican News.
Francesco ha parlato del suo stato di salute dopo il recente intervento chirurgico all’addome: “È stato difficile, ma ora, grazie a Dio, sto meglio grazie all’impegno e alla professionalità dei medici e del personale infermieristico che ringrazio molto e prego per loro e le loro famiglie e per tutte le persone che mi hanno scritto e pregato per me in questi giorni”. Ricordando poi la visita ad Abu Dhabi nel 2019, il Papa ha espresso apprezzamento per l’Impegno degli Emirati Arabi e dello sceicco Mohamed bin Zayed per il percorso intrapreso per diffondere la fratellanza, la pace e la tolleranza, e chiede che i giovani non siano lasciati dagli adulti in preda a miraggi e scontri di civiltà: “A mio avviso, l’unico modo per proteggere i giovani dai messaggi negativi e dalle notizie false e inventate, e dalle tentazioni del materialismo, dell’odio e del pregiudizio, è non lasciarli soli in questa battaglia, ma dare loro gli strumenti necessari che sono libertà, discernimento e responsabilità. La libertà è ciò che distingue una persona. Dio ci ha creati liberi anche di rifiutarlo, la libertà di pensiero e di espressione sono essenziali per aiutarli a crescere e imparare. Non dobbiamo mai cadere nell’esperienza di trattare i giovani come ragazzi incapaci di scegliere e prendere decisioni – ha continuato – sono il presente e investire su di loro significa garantire continuità”, seguendo sempre la regola d’oro del fare agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te.
Rispondendo a una domanda sul documento sulla Fratellanza Umana, il Papa ha affermato di donarlo sempre alle delegazioni che riceve in Vaticano “perché credo che sia un testo importante non solo per il dialogo tra le religioni, ma per la convivenza pacifica tra tutti gli esseri umani. Ci sarà la civiltà della fratellanza o quella dell’inimicizia, o costruiamo insieme il futuro o non ci sarà futuro”. Francesco si è detto lieto per l’accettazione da parte della comunità globale del messaggio e degli obiettivi del documento: “La fratellanza umana è l’antidoto di cui il mondo ha bisogno per guarire dal veleno di queste ferite. Il futuro della cooperazione interreligiosa si basa sul principio della reciprocità, del rispetto per l’altro e della verità”. “Il nostro compito – ha aggiunto – è trasformare il senso religioso in cooperazione, in fraternità, in concrete opere di bene. Oggi abbiamo bisogno di costruttori di pace, non di fabbricanti di armi; oggi abbiamo bisogno di costruttori di pace, non di istigatori di conflitti; abbiamo bisogno di vigili del fuoco, non di piromani; abbiamo bisogno di fautori della riconciliazione, non di persone che minacciano distruzione”.
A proposito degli impegni concreti in questa direzione, incoraggiando le iniziative caritatevoli avviate dopo la pubblicazione del documento, il Papa ha detto: “È facile parlare di fratellanza, ma la vera misura della fratellanza è ciò che realmente facciamo in modo concreto per aiutare, sostenere, soccorrere, nutrire e accogliere i miei fratelli e sorelle nell’umanità. Ogni bene per sua natura deve essere rivolto a tutti indistintamente. Se faccio del bene solo a chi la pensa o crede come me, allora il mio bene è ipocrisia, perché il bene non conosce discriminazione ed esclusione”. A proposito dell’aumento delle minacce terroristiche, Francesco ha risposto con le parole del documento, condannando “tutte le pratiche che minacciano la vita come i genocidi, gli atti terroristici, gli spostamenti forzati, il traffico di organi umani, l’aborto e l’eutanasia e le politiche che sostengono tutto questo”. Infine, il Papa ha espresso apprezzamento per la Casa di Abramo ad Abu Dhabi, lo spazio comprendente una Chiesa dedicata a San Francesco, una Moschea e una Sinagoga, nata per realizzare il principio della Fratellanza Umana. E a proposito dell’emergenza climatica e ambientale ha detto: L’unico modo efficace per affrontare questa crisi è trovare soluzioni realistiche ai problemi reali della crisi ecologica. Dobbiamo trasformare le dichiarazioni in azione prima che sia troppo tardi.
Regista iraniano Keywan Karimi presenta a Roma “Writing on the city”Roma, 3 lug. (askanews) – Il celebre regista iraniano Keywan Karimi, più volte punito e imprigionato dal regime di Teheran, presenterà il suo documentario “Writing On The City” (2016) mercoledì 5 luglio alle 20 presso Scena (ex Filmstudio) di Roma, all’interno della settima edizione del Festival Cinema d’iDEA – International Women’s Film Festival, la manifestazione dedicata al cinema delle donne diretta da Patrizia Fregonese de Filippo.
Un’eccezione, quella di ospitare un regista uomo all’interno della manifestazione dedicata al cinema delle donne, che si deve al coraggio del cineasta che non si è mai piegato alle frustate e agli arresti delle autorità – solo questo film gli è costato 223 frustate e sei anni di carcere -, e alla necessità di sostenere un popolo continuamente vessato dalla brutalità del regime. Il documentario, infatti, racconta la storia dei graffiti politici in Iran, ripercorrendo la storia del paese dalla rivoluzione islamica del 1979 alle elezioni del 2009.
Da qui ha avuto inizio un lungo calvario per Karimi, accusato prima di propaganda contro il regime e poi di una serie di reati mai commessi. Grazie alle numerose proteste internazionali e al sostegno incondizionato di importanti registi iraniani come Jafar Panahi e Mohsen Makhmalbaf, una corte d’appello ha ridotto la sua pena a un solo anno di reclusione, contro i sei iniziali richiesti, mantenendo però le 223 frustate.
Considerato uno dei migliori documentari iraniani degli ultimi anni, “Writing On The City” è un vero e proprio documento storico. I muri di Teheran, infatti, si possono considerare una sorta di termometro sociale del paese, uno spazio di espressione pubblico che attraverso immagini e slogan racconta trent’anni di tormentata storia iraniana. Alla fine della proiezione, il regista parteciperà a un incontro moderato dalla direttrice artistica Patrizia Fregonese de Filippo e dalla direttrice della fotografia e mediatrice interculturale Setareh Ali Doost Dafsari.
A fine serata inoltre il Presidente dell’ANAC (Società Nazionale Autori Cinematografici) Francesco Martinotti consegnerà al regista una Tessera Onoraria dell’Associazione, in segno di accoglienza, condivisione e rispetto.
Industria, a giugno il peggior calo nel manifatturiero in Italia dal 2020Roma, 3 lug. (askanews) – Si aggrava a metà anno la contrazione nel manifatturiero italiano, con crolli di produzione e nuovi ordini accompagnati a cali rilevanti di approvvigionamenti e relativi prezzi. E’ la fotografia scatta dall’indagine presso i responsabili degli approvvigionamenti, l’indice Pmi che 43,8 punti a giugno, dai 45,9 di maggio ha segnato i valori più deboli dalla primavera del 2020, secondo S&P Global. La soglia di neutralità è a 50 punti.
Secondo l’inchiesta il manifatturiero italiano ha accusato il peggiore calo della produzione dal culmine della crisi causata dalle restrizioni imposte dai governi nel 2020 a motivo del Covid. I nuovi ordini sono calati notevolmente, mentre le aziende hanno ridotto drasticamente i loro acquisti. La carenza della domanda e il rapido miglioramento della catena di distribuzione hanno favorito la contrazione dei prezzi di acquisto ad un tasso mai osservato da aprile 2009. Sul versante occupazionale, invece le aziende hanno continuato ad aggiungere personale, anche se la crescita è scivolata ad un tasso marginale a causa dell’ottimismo sulla previsione futura che è diminuito rispetto a maggio.
Secondo un economista della Hamburg Commercial Bank, Tariq Kamal Chaudhry citato da S&P “la recessione del settore manifatturiero italiano appare intensificata. La ragione principale della debolezza di questo settore ad alta intensità di capitale è probabilmente il notevole aumento dei costi di finanziamento conseguente all’impennata dei tassi d’interesse della Bce”, afferma.
Tajani: bisogna impedire che la protesta in Francia si allarghi ad altri PaesiRoma, 3 lug. (askanews) – Questa notte “la situazione” in Francia “è leggermente migliorata”: “abbiamo detto ai cittadini italiani di seguire le indicazioni delle forze dell’ordine e del ministero dell’Interno, di non avvicinarsi mai alle aree degli scontri perché non sappiamo cosa può accadere”, ha spiegato oggi il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ad Agorà Estate, su Rai 3. “La stessa nonna del ragazzo ucciso ha lanciato un grande appello, si rendono conto che c’è strumentalizzazione”, ha aggiunto il ministro, precisando che occorre “impedire” che la protesta violenta “si allarghi a macchia d’olio in altre rgioni della francofonia”. “Bisogna isolare i violenti”, ha aggiunto Tajani.
In Francia muore un pompiere di 24 anni durante le proteste a Saint-DenisRoma, 3 lug. (askanews) – Un vigile del fuoco di 24 anni è morto mentre stava cercando di spegnere un incendio, ha annunciato il ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin.
“Ieri notte, mentre combatteva contro un incendio di diversi veicoli in un parcheggio sotterraneo a Saint-Denis, un giovane caporale capo dei vigili del fuoco di Parigi di 24 anni è morto nonostante il soccorso molto rapido da parte dei suoi compagni di squadra”, ha twittato stamattina il ministro dell’Interno francese.
Industria, a giugno peggior calo manifatturiero Italia dal 2020Roma, 3 lug. (askanews) – Si aggrava a metà anno la contrazione nel manifatturiero italiano, con crolli di produzione e nuovi ordini accompagnati a cali rilevanti di approvvigionamenti e relativi prezzi. E’ la fotografia scatta dall’indagine presso i responsabili degli approvvigionamenti, l’indice Pmi che 43,8 punti a giugno, dai 45,9 di maggio ha segnato i valori più deboli dalla primavera del 2020, secondo S&P Global. La soglia di neutralità è a 50 punti.
Secondo l’inchiesta il manifatturiero italiano ha accusato il peggiore calo della produzione dal culmine della crisi causata dalle restrizioni imposte dai governi nel 2020 a motivo del Covid. I nuovi ordini sono calati notevolmente, mentre le aziende hanno ridotto drasticamente i loro acquisti. La carenza della domanda e il rapido miglioramento della catena di distribuzione hanno favorito la contrazione dei prezzi di acquisto ad un tasso mai osservato da aprile 2009. Sul versante occupazionale, invece le aziende hanno continuato ad aggiungere personale, anche se la crescita è scivolata ad un tasso marginale a causa dell’ottimismo sulla previsione futura che è diminuito rispetto a maggio.
Secondo un economista della Hamburg Commercial Bank, Tariq Kamal Chaudhry citato da S&P “la recessione del settore manifatturiero italiano appare intensificata. La ragione principale della debolezza di questo settore ad alta intensità di capitale è probabilmente il notevole aumento dei costi di finanziamento conseguente all’impennata dei tassi d’interesse della Bce”, afferma.