Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: askanews

Benigni-show a Sanremo: “Giorgia e Musk innamorati. Saranno su Marte?”

Benigni-show a Sanremo: “Giorgia e Musk innamorati. Saranno su Marte?”Sanremo, 14 feb. (askanews) – Inizia con l’ironia di Roberto Benigni (stoccate a Salvini, Meloni e al campo largo di Schlein) la quarta serata del Festival di Sanremo, dedicata alle cover. “E’ un sogno che si realizza per me”, annuncia Carlo Conti. “Il sogno è tutto mio – risponde Benigni -. Credimi perché non perdo una parola di quello che fai. Sono un Carlocontiologo. Complimenti, il Festival è magnifico. Hai fermato l’Italia, l’hai paralizzata, tu dovresti fare il ministro dei Trasporti”, è la stoccata iniziale al governo.


L’attore toscano si complimenta con il conduttore e direttore artistico del Festival per aver portato il “campo largo” sull’Ariston. “Hai chiamato tutti: dalla Clerici a Gerry Scotti da Mediaset. Tu sì che hai fatto il campo largo…”, ha ironizzato. Sempre sul filo dell’ironia un gioco sui cantanti. “Ho visto Marcella Bella e le ho detto: Bella ciao, è venuto fuori un putiferio, ho dovuto salutare anche i Neri per caso”. Ed ancora: “Al Festival ci sono un sacco di artisti, c’è anche Giorgia… Vedrai che ci sarà per diversi anni”. Poi sul legame della premier con Musk: “E’ innamorato di Giorgia! Lo sanno tutti! Ma l’hai visto quando è venuto in Italia? Sempre insieme! Poi è andato in America a ritirare il premio e chi gliel’ha consegnato? Musk! Sono innamorati!”. Ed ancora: “Oggi è San Valentino, Giorgia non è da nessuna parte? E’ con lui su un satellite a Venezia! Quelli sono capaci di sposarsi e fare il viaggio di nozze su Marte!”.


Ne ha per tutti, il comico toscano, che lancia una stoccata anche al neo presiente americano Donald Trump: “Segue Sanremo tutte le sere da Mar-a-Lago, con Musk. Vuole rifarlo grande, ha già il cappellino rosso, ‘Make Sanremo Great Again’!”. “Dopo la Groenlandia e il Canada, Trump vuole la Liguria! O diventa il 53esimo Stato degli Stati Uniti o gli metto un dazio del 200% sulle trofie al pesto!”, dice ancora Benigni, tra gli applausi del Teatro Ariston.


Nel suo (quasi) monologo con Carlo Conti – con cui ha cantato l’Inno del corpo sciolto – ha rivolto un messaggio di gratitudine al capo dello Stato Mattarella, proprio nella giornata in cui il presidente della Repubblica è stato attaccato da Mosca. “Due anni fa ricordo che su quel palchetto c’era il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, faacemmo insieme una serata parlando della Costituzione, si divertì e commosse. E’ una persona straordinaria. Volevo dire al Presidente che siamo sempre vicini alle sue parole, ci riconosciamo in quello che dice, non ho mai sentito dire al Presidente una parola che non fosse di verità e di pace. Siamo orgogliosi di essere rappresentati dal presidente Mattarella per la sua dignità e la sua umanità. Grazie Presidente”.

Sanremo al gran finale, chi vincerà? Se ne parla a StudioNews

Sanremo al gran finale, chi vincerà? Se ne parla a StudioNewsSanremo, 14 feb. (askanews) – Si chiude sabato 15 gennaio alle 13.30 la quarta edizione di StudioNews-Speciale Sanremo, salotto giornalistico realizzato in collaborazione con l’agenzia stampa Askanews dedicato alla settantacinquesima edizione del Festival della Canzone Italiana che lo stesso giorno eleggerà il successore di Angelina Mango, alla vittoria l’anno scorso con “La Noia”. La puntata di oggi si è aperta con il collegamento in diretta del Ministro del Turismo Daniela Santanchè che, durante l’intervista rilasciata alla giornalista Patrizia Barsotti, ha sottolineato l’importanza del Festival di Sanremo anche dal punto di vista turistico: “il Festival di Sanremo non è solo musica, ma un volano per il turismo, generando un impatto economico di oltre 184 Mln, con una copertura mediatica di 95,5 Mln ed una presenza turistica durante il Festival di oltre 35.000 presenze”. La padrona di casa, Patrizia Barsotti e i suoi tanti ospiti – inclusa Numa Palmer cantante, produttrice discografica e opinionista televisiva, presenza fissa delle sei puntate di StudioNews-Speciale Sanremo – si lasceranno negli ultimi pronostici. Una “schedina musicale” a cui potranno partecipare anche gli spettatori da casa tramite social. Ospite musicale Amara al secolo Erica Mineo, che questa sera sul palco dell’Ariston duetterà con Simone Cristicchi, suo partner anche nella vita. L’autrice del brano “Quando sarai piccola”, in questa occasione ha presentato anche il suo libro “La certezza di essere viva”. StudioNews-Speciale Sanremo torna in onda, per l’ultima puntata di questa edizione, sabato 15 febbraio alle 13.30 su Studionews.tv, Askanews.it e Casa SanremoTv. Per i nostri connazionali all’estero, l’appuntamento è invece su CiaoUsa.Tv Nel corso di questa puntata hanno partecipato: Antonella Rizzato, Paolo Curridori, Matteo Bompani, Silvia Salemi, Giovanni Terzi, Rachele Decata, Francesca Lovatelli Caetani, Alma Manera, Abba The Best. In collegamento, durante la puntata: la cantante e conduttrice radiofonica Alma Manera e il chirurgo plastico Leonardo Corsaro. Quest’anno StudioNews-Speciale Sanremo ha dato inoltre la possibilità di esibirsi dal vivo al Palafiori a molteplici artisti emergenti, con l’auspicio che questo battesimo festivaliero possa presto portarli sul palco dell’Ariston a gareggiare tra i grandi. Il racconto del Festival continua anche sui social StudioNews.

Zelensky: colloquio con Meloni, grazie Italia per sostegno Ucraina

Zelensky: colloquio con Meloni, grazie Italia per sostegno UcrainaRoma, 14 feb. (askanews) – “Ho avuto una telefonata con il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni e ho ringraziato l’Italia per il suo ampio sostegno all’Ucraina”. Lo ha scritto su X il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.


“L’ho informata dei miei recenti contatti con l’amministrazione statunitense, tra cui l’incontro con il vice presidente JD Vance e la telefonata con il presidente Trump”, ha aggiunto Zelensky, “Abbiamo discusso del coordinamento con i partner sulle garanzie di sicurezza efficaci per l’Ucraina e dei possibili quadri per assicurare la sicurezza a lungo termine”. “Ho sottolineato che la garanzia più forte ed efficace in termini di costi è l’adesione alla Nato”, ha proseguito, “Finché l’Ucraina non riceverà un invito, è fondamentale che i nostri partner sostengano lo sviluppo di un esercito forte e moderno, di sistemi di difesa aerea, di capacità a lungo raggio e di una flotta capace”.

Russia attacca Mattarella per parole su Ucraina, presidente “sereno”

Russia attacca Mattarella per parole su Ucraina, presidente “sereno”Roma, 14 feb. (askanews) – Scoppia un caso Italia-Russia. “Paralleli storici oltraggiosi e palesemente falsi”, affermazioni “blasfeme”. Sono le parole durissime con cui Maria Zakharova, la portavoce del ministero degli Esteri russo, accusa il presidente della Repubblica Sergio Mattarella di aver pronunciato “dichiarazioni offensive nei confronti del nostro Paese…sostenendo che le azioni della Russia in Ucraina hanno una natura simile al progetto del Terzo Reich in Europa”.


Il capo dello Stato, hanno fatto sapere dal Quirinale, è “assolutamente sereno e rimanda al suo discorso di Marsiglia”. Lì qualche giorno fa, il 5 febbraio, Mattarella ha ricevuto il dottorato honoris causa dall’università Aix Marseille, uno dei più importanti atenei francesi. Nella sua lectio magistralis il presidente della Repubblica ha sollevato un preoccupato allarme sulla crisi degli organismi internazionali e sul rimergere dei nuovi protezionismi che nel passato furono forieri di contrapposizioni tra nazioni e continenti che portarono alla seconda guerra mondiale. L’attacco arrivato da Mosca ha visto unirsi per una volta tutti gli esponenti politici e le istituzioni che si sono schierate a sostegno del presidente della Repubblica. A cominciare dalla premier, Giorgia Meloni, per la quale “gli insulti della portavoce del Ministero degli Esteri russo offendono l’intera Nazione italiana, che il Capo dello Stato rappresenta. Esprimo la mia piena solidarietà, così come quella dell’intero Governo, al Presidente Mattarella, che da sempre sostiene con fermezza la condanna dell’aggressione perpetrata ai danni dell’Ucraina”.


Con Meloni anche i presidenti delle Camere: Ignazio La Russa, che giudica “offensive e fuori luogo” le affermazioni di Zakharava, e Lorenzo Fontana, che è anche l’esponente della Lega più alto in grado ad esprimere la sua solidarietà e l’apprezzamento per “il forte impegno per la pace e per i principi di libertà e democrazia” di Mattarella. L’altro vicepremier, Antonio Tajani, è stato tra i primi a voler “rinnovare, anche a nome di Forza Italia, la piena fiducia nell’operato del capo dello Stato, riconosciuto da tutti un autorevole uomo di pace”. Sentito il sostegno di tutte le opposizioni, dalla segretaria del Pd, Elly Schlein, che afferma: “La comunità democratica si riconosce pienamente nelle parole e nell’azione del Capo dello Stato, custode della Costituzione e della democrazia. A lui va la mia personale gratitudine e quella del Partito Democratico”; al leader M5s, Giuseppe Conte, che giudica “intollerabili” gli attacchi al capo dello Stato. Solidarietà da tutti gli altri leader di partito di maggioranza e opposizione: da Fratoianni (Avs) e Lupi (Nm), a Carlo Calenda di Azione. Ma anche dai capigruppo e da diversi esponenti del governo di Fdi, come i ministri della Cultura Alessandro Giuli, degli Affari europei Tommaso Foti, dei Rapporti col Parlamento Luca Ciriani. Qualcuno (Osvaldo Napoli di Azione) fa notare il silenzio dell’altro vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini. Ma subito dopo intervengono prima il vicepresidente della commissione Esteri della Camera, Paolo Formentini, che ne fa una questione di confini: “La Lega, da sempre in difesa della sovranità nazionale, esprime solidarietà al Presidente”. E poi il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio: “Il presidente Sergio Mattarella si è sempre contraddistinto per le sue parole di pace e per la ricerca di una soluzione ai conflitti internazionali, compreso quello tra Russia e Ucraina, senza per questo mai nascondere chi fosse l’aggredito e chi l’aggressore. Al Capo dello Stato vanno la mia più totale solidarietà e sostegno”.


Il ragionamento svolto dal capo dello Stato lo scorso 5 febbraio, a rileggerlo oggi, è stato più ampio e articolato di come è stato sintetizzato da Mosca: lanciava un monito a non ripetere gli errori del passato, inoltre sollecitava soprattutto l’Europa ad essere protagonista e sono solo “oggetto” di questa disputa internazionale e infine accostava l’aggressione russa all’Ucraina alla guerra di conquista attuata dal Terzo Reich. “La crisi economica mondiale del 1929 scosse le basi dell’economia globale e alimentò una spirale di protezionismo, di misure unilaterali, con il progressivo erodersi delle alleanze”, ha detto Mattarella a Marsiglia ricordando quale era stato il contesto in cui “fenomeni di carattere autoritario presero il sopravvento in alcuni Paesi, attratti dalla favola che regimi dispotici e illiberali fossero più efficaci nella tutela degli interessi nazionali. Il risultato fu l’accentuarsi di un clima di conflitto – anziché di cooperazione – pur nella consapevolezza di dover affrontare e risolvere i problemi a una scala più ampia. Ma, anziché cooperazione, a prevalere fu il criterio della dominazione. E furono guerre di conquista. Fu questo il progetto del Terzo Reich in Europa. L’odierna aggressione russa all’Ucraina è di questa natura”.

Pavarotti 90, evento speciale Arena di Verona con voci lirica e pop

Pavarotti 90, evento speciale Arena di Verona con voci lirica e popRoma, 14 feb. (askanews) – Il Maestro Luciano Pavarotti ha usato il suo straordinario talento per portare l’opera a un pubblico mondiale di appassionati e non solo: ha infranto barriere e confini, ha trasceso i teatri per arrivare ai grandi spazi aperti, toccando il cuore di milioni di persone. Grazie alla sua voce unica e impareggiabile e alle doti di comunicatore empatico, estroverso e carismatico, è stato riconosciuto come il tenore più amato dell’ultimo secolo.


Dopo lo straordinario successo dell’evento celebrativo di Pavarotti 10th Anniversary del 2017 che ha raccontato una storia unica al mondo attraverso le voci e le testimonianze delle persone a lui più vicine, il 30 settembre 2025, anno in cui avrebbe celebrato il suo novantesimo compleanno, il Maestro verrà ricordato nuovamente con un grande concerto all’Arena di Verona, “Pavarotti 90 – L’uomo che emozionò il mondo”. Un evento speciale a cui parteciperanno grandi artisti del panorama lirico e pop per festeggiare e rendere omaggio a questo straordinario percorso artistico: protagonisti sul palco tanti grandi cantanti dell’opera in primis ed anche del pop, i due “emisferi” della musica che il tenore ha generosamente congiunto nel corso della sua quarantennale carriera. I biglietti per Pavarotti 90 – L’uomo che emozionò il mondo sono disponibili dal 14 febbraio, su Ticketone e punti di vendita abituali.


Nel corso della serata di ieri sera del Festival di Sanremo, su palco del Teatro Ariston il Direttore Artistico Carlo Conti ha voluto ricordare il Maestro Luciano Pavarotti “anche lui grande protagonista su questo palco, che avrebbe festeggiato quest’anno 90 anni e a fine settembre ci sarà una bellissima serata per lui all’Arena di Verona”, lanciando così il grande evento Pavarotti 90. “Sono felice di poter ricordare Luciano in questo anniversario importante – dichiara Nicoletta Mantovani Pavarotti – e in una sede così prestigiosa e significativa come l’Arena di Verona, che lo ha visto protagonista in interpretazioni indimenticabili. Questo compleanno virtuale ci dà l’occasione di ripercorrere la vita e la straordinaria carriera di Luciano. Non finisce mai di stupirmi quanto il suo ricordo sia radicato nel cuore di tante persone, la sua voce rimane ancora un faro per tutti gli appassionati di opera nel mondo e la sua generosità ha generato un legame di affetto che il tempo non riesce a scalfire. Il concerto all’Arena rappresenta per me un modo per continuare a dirgli ‘grazie’ per tutto ciò che è stato e ha fatto, come artista e come uomo”.


La Fondazione Luciano Pavarotti da più di 15 anni è impegnata a preservare l’eredità artistica, ma anche umana del grande Maestro e, coerentemente con l’impegno verso i più bisognosi che ha portato avanti nel corso della sua vita, una parte dei proventi di “Pavarotti 90 – L’uomo che emozionò il mondo” sarà destinata in beneficenza (l’ente individuato verrà comunicato nei prossimi mesi). Pavarotti 90 sarà l’occasione non solo per un concerto ma per un vero e proprio “Memorial”, che offrirà al pubblico e a tutti i partecipanti l’opportunità di ricordare il Maestro tramite testimonianze, ricordi, video e attraverso, naturalmente, le performance sul palco dei grandi talenti presenti.


Nel concerto avranno spazio anche le giovani voci del panorama lirico, di cui il Maestro è stato mentore e modello, per interpretare le gemme del repertorio che egli ha reso familiari a milioni di persone nel mondo. Fuori dall’ordinario in molti modi diversi, la sua voce spettacolare, insieme al suo disarmante carisma, il Maestro Luciano Pavarotti ha emozionato il mondo e nel corso della sua carriera è stato riconosciuto come ambasciatore eccellente della musica e della cultura italiana.

Vino, il premio Aset “Kyle Phillips” assegnato ad Anna Prandoni

Vino, il premio Aset “Kyle Phillips” assegnato ad Anna PrandoniFirenze, 14 feb. (askanews) – Il Premio “Kyle Phillips” è stato assegnato ad Anna Prandoni, giornalista e scrittrice, coordinatrice di “Gastronomika”, verticale di food & wine del quotidiano “Linkiesta”. Il riconoscimento, intitolato al giornalista statunitense prematuramente scomparso, viene assegnato ogni anno dall’Associazione stampa enogastroagroalimentare toscana (Aset) “ad un collega del settore che incarni l’approccio di franchezza, curiosità professionale, mancanza di pregiudizi e serenità di giudizio”.


Il premio è stato consegnato oggi a Firenze in occasione di “PrimAnteprima” dalla vicepresidente della Regione Toscana, Stefania Saccardi e dal presidente di Aset, Leonardo Tozzi.

Vino, nel 2024 cresce produzione toscana: 2,6 mln hl, +900mila

Vino, nel 2024 cresce produzione toscana: 2,6 mln hl, +900milaFirenze, 14 feb. (askanews) – Malgrado le difficoltà e le incertezze di mercato, il vino toscano mantiene la sua solidità, grazie soprattutto alla qualità riconosciuta e al prestigio delle sue storiche Denominazioni. Nel 2024 cresce la superficie vitata regionale, superando per la prima volta i 61mila ettari, resta stabile quella coltivata a biologico (23.534 ettari ovvero il 38% contro il 17% della media nazionale) e migliorano produzione (2,6 milioni di ettolitri, 900mila in più rispetto all’anno precedente) ed export, soprattutto delle Dop ferme, cresciute del 5% in volume e del 10% in valore nei primi 10 mesi del 2024. Restano tuttavia le incertezze del futuro, legate soprattutto all’evoluzione del mercato globale nel medio-lungo periodo e al peso del climate-change. È questa, in sintesi, la fotografia che emerge dai dati presentati da Fabio del Bravo, dirigente della Direzione servizi per lo sviluppo rurale di Ismea, a “PrimAnteprima”, l’appuntamento promosso da Regione Toscana e Camera di Commercio di Firenze che apre la “Settimana delle Anteprime del vino toscano” in cui si presentano al mondo le nuove annate.


Ad inaugurare la Settimana il workshop ospitato il 14 febbraio, nella splendida sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi a Firenze, dal titolo “Il vino toscano di fronte alle sfide globali: identità, mercati e sostenibilità” a cui hanno preso parte i vertici delle amministrazioni locali, organizzatori ed esperti del settore. Qui è stato presentato il report realizzato ad hoc per “PrimAnteprima” da Ismea con i dati di scenario, trend ed export del vino toscano. A punteggiare la mattinata di lavori una serie di video racconti realizzati da intoscana.it, redazione giornalistica di Fondazione Sistema Toscana. La fotografia del vino toscano mostra che il 95% dei ettari vitati è destinato a vini a Denominazione, rispetto ad una media nazionale che si ferma al 65%. Il report segnala anche che il 55% dei vigneti ha meno di venti anni e oltre 12mila sono le aziende viticole della regione che coltivano una media di quasi quattro ettari ciascuna. Con una produzione in netta crescita rispetto all’anno precedente, la Toscana occupa la settima posizione a livello nazionale per quantità di vino prodotto, con 58 indicazioni geografiche riconosciute, delle quali 11 Docg, 41 Doc e sei Igt. Due le Denominazioni che dominano per estensione: Chianti e Chianti Classico, che occupano rispettivamente il 41% e il 21% della superficie rivendicata. Per quanto riguarda la tipologia dei vitigni coltivati, forte la predominanza del Sangiovese, al 59%, seguito a distanza da Merlot e Cabernet Sauvignon rispettivamente con l’8 e e il 6%. Poco spazio è lasciato ai vitigni a bacca bianca: il Trebbiano toscano copre meno del 4% della superficie a vite e il Vermentino il 3%. Riguardo l’imbottigliamento i dati sono ancora provvisori, ma, dalle prime stime, si nota che nel 2024 sono stati imbottigliati 1,2 milioni di ettolitri di vini DOP, con il Chianti che da solo rappresenta il 47% del totale del volume imbottigliato, seguito dal Chianti Classico al 20%.


Se il ritmo di crescita dell’export fosse confermato anche dai dati degli ultimi due mesi del 2024, in Toscana si supererebbero i 730mila ettolitri per un valore di 740 mln di euro. A crescere maggiormente è stata la richiesta dei Paesi Extra-Ue (+7%), a fronte del +1% maturato all’interno dei confini comunitari, con un divario che in valore diventa molto più evidente: +16% dei Paesi extraeuropei contro il -4% in ambito Ue. Il 54% delle consegne è stato verso Stati Uniti, Germania e Canada, con gli Usa che da soli rappresentano il 33% in volume ed il 40% in valore. Se l’export cresce, i consumi domestici (Horeca escluso) si sono ridotti del 3% per le Dop toscane, che rappresentano il 14% del valore dei vini Dop venduti nella Gdo, mentre il valore complessivo della relativa spesa è sceso dell’1%. Anche per i vini Igt toscani, che nel 2024 hanno rappresentato l’8,5% del valore complessivo degli IGT venduti nella Distribuzione Moderna, si è rilevato un indebolimento della domanda con flessione degli acquisti in volume del 3%. Il profilo del consumatore tipo di vino DOP toscano, che acquista nella Gdo, è prevalentemente over 60 (il 68% degli acquirenti) con reddito medio-alto, residente nel Centro Nord, mentre l’identikit del consumatore casalingo, che si rifornisce nel canale retail è over 55 e, sei volte su dieci, con un reddito sopra la media.


Foto di Ilaria Costanzo

Giovani e web: simposio su benessere online di Famiglia Cristiana

Giovani e web: simposio su benessere online di Famiglia CristianaRoma, 14 feb. (askanews) – Più di trecento giornalisti hanno partecipato al simposio “Non è il safer internet day – giovani, disturbi digitali e linguaggi, quali soluzioni?”, organizzato da Famiglia Cristiana, Fondazione Carolina, Cisf (Centro internazionale Studi Famiglia) e Ucsi Lombardia (Unione Cattolica della Stampa Italiana), venerdì 14 febbraio presso l’Auditorium don Giacomo Alberione a Milano e ancora visibile online sul sito famigliacristiana.it.


L’obiettivo era mettere a sistema percorsi e strumenti utili a favorire concretamente un’inversione di tendenza rispetto ai crescenti episodi di violenza e dipendenza online, proprio a conclusione della settimana del Safer Internet Day. A introdurre il convegno il direttore di Famiglia Cristiana, don Stefano Stimamiglio, che ha espresso la necessità di “creare una cultura che accompagni all’uso consapevole del Web. Perché una Rete affidabile e costruttiva è interesse di tutti, ma bisogna prima trovare una sinergia reale e concreta. Tutti gli attorisociali hanno compiti e responsabilità di fronte a questo nuovo mondo comunicativo”.


D’accordo con questa impostazione si sono detti i decisori pubblici invitati al simposio: i parlamentari Devis Dori (alla Camera per Alleanza Verdi Sinistra) e Lavinia Mennuni (in Senato per Fratelli d’Italia), entrambi impegnati nella Commissione Infanzia e Adolescenza. Un confronto tra specialisti ha poi animato il dibattito. Ivano Zoppi, segretario generale Fondazione Carolina, ha poi invitato a cambiare prospettiva: “la giornata di oggi non è una sfida a chi trova la soluzione giusta al problema del cyberbullismo. Si tratta di trovare il denominatore comune tra tutte le parti in causa. Non crediamo negli schieramenti, bensì nelle convergenze e, soprattutto, nel bene comune. Un filo rosso che unisce tutti i portatori d’interesse e gli addetti ai lavori. Si chiama educare, in tutte le sue declinazioni”.


Con questo spirito, Fondazione Carolina ha annunciato una nuova casa, nel cuore di Milano, dedicata proprio ai ragazzi. Si chiama Centro Re.Te. dedicato al Recupero Terapeutico a fronte dei disagi giovanili. Terapia, lavoratori, percorsi per la messa alla prova per tutti quei ragazzi e preadolescenti che si sono persi e dove sport, arte, ascolto e incontro possano curare tanto le vittime quanto gli autori di quelle condotte negative riportate ogni giorno sui notiziari, ma che partono da lontano. A commuovere l’auditorium Paolo Picchio, il presidente onorario di Fondazione Carolina, che ha ripreso il messaggio lasciato da sua figlia Carolina, prima vittima riconosciuta di cyberbullismo in Italia. La sua storia ha portato al primo processo in materia di bullismo online a livello europeo, riconoscendo precise responsabilità in relazione alle condotte negative online. A Carolina è dedicata la prima legge europea in questo ambito, la 71 del 2017. A concludere il direttore del Centro Internazionale Studi Famiglia, Francesco Belletti: “gli esperti, i politici e i rappresentanti delle Big Tech che abbiamo ascoltato convergono nel sottolineare l’inadeguatezza di troppi genitori nel proteggere ed educare i più giovani mondo digitale e nei social. Servono quindi adulti che tornino ad essere educatori veri, da genitori, da insegnanti, da allenatori. Più che cercare di capire chi è la colpa, se i nostri figli si perdono nelle insidie della Rete, serve sostenere ogni ambito educativo”.

Schlein-Conte-Fratoianni a confronto sul fisco, distinguo su patrimoniale

Schlein-Conte-Fratoianni a confronto sul fisco, distinguo su patrimonialeRoma, 14 feb. (askanews) – Tornano insieme sul palco i leader di Pd, M5S e Avs: Schlein, Conte e Fratoianni. L’occasione è stato l’evento organizzato a Roma da Oxfam, su ‘Lotta alle disuguaglianze, contrasto alla povertà e politiche di welfare: il ruolo dei sistemi fiscali’. Un confronto che li ha visti ragionare sull’importanza della leva fiscale per combattere le diseguaglianze in crescita esponenziale, confermando però i distinguo sull’ipotesi di una patrimoniale per i super-ricchi.


Se Nicola Fratoianni ha rilanciato la proposta di introdure la patrimoniale a partire dall’Italia (“questo momento è arrivato”, sottolinea), la segretaria dem Elly Schlien ha ammesso che “non può essere un tabú” purché sia “almeno a livello europeo”. “Va fatta a livello globale, quanto meno europeo”, ha precisato il presidente M5S Giuseppe Conte che è apparso anche più cauto. Ospite d’eccezione il premio Nobel per l’economia, Joseph Stiglitz, il quale con il suo intervento ha suggerito una serie di riflessioni. Stiglitz ha affermato che su regole e su tasse orientate all’efficienza si gioca la democrazia, stigmatizzando quanto sta avvenendo invece in un mondo “sempre più povero e dove i ricchi sono sempre più ricchi”, a cominciare dagli Stati Uniti di Donald Trump e Elon Musk che, ha osservato, “dice di essere ultraliberale ma ha ricevuto milioni di dollari dal governo” per le sue imprese.


“Sono molto preoccupato – ha esordito Giuseppe Conte – per questo problema di emergenza democratica. Mai nel mondo c’è stata una tale concentrazione di potere politico, ricchezza economica e potere tecnocratico”, un “capitalismo parassitario, che prospera davanti a un computer” che riduce la politica ad un ruolo “ancillare, servile, accessorio”. “E’ chiaro che c’è un’iniquità di fondo del sistema ma qui non puoi dire ‘perché serve una tassa sui più ricchi eccetera’, bisogna spiegare come si sta accumulando questa ricchezza”, ha osservato. Occorre “lavorare a livello globale per introdurre forme di tassazione che contrastino in radice il capitalismo parassitario, ma in modo intelligente” senza far scappare gli investitori e quindi “a livello globale o in una dimensione quanto meno europea”, dalla “global minimum tax” alla “digital tax”. Dopo di lui Fratoianni: la patrimoniale è “una parola pronunciata da noi testardamente in ddl ed emendamenti, costruendo su questo il terreno di una battaglia politica perché è uno strumento sacrosanto di correzione delle gigantesche diseguaglianze”. E rivolto “ai compagni e alle compagne dell’opposizione”: la “narrazione tossica delle destre” è stata “così potente” proprio perché “ha incontrato una poderosa subalternità da parte delle forze che avrebbero dovuto costruire una radicale alternativa”. Bisogna “lavorare a un’alleanza internazionale sul terreno della tassazione dei super ricchi. Ma c’e’ anche una questione che riguarda noi in Italia”.


La segretaria Schlein ha ‘sposato’ la tesi di Stiglitz sulla “mano invisibile che è invisibile perché non c’è”. “Siamo in un momento in cui la concentrazione di potere, ricchezza, dati, tecnologie non ha precedenti nella storia. Il problema è chi rimane indietro. Questa concentrazione – ha osservato – mette a repentaglio la qualità della nostra democrazia e la tenuta stessa delle nostre società. E l’Italia – ha proseguito – non è immune, anzi c’è un aumento drammatico delle diseguaglianze in questi anni e il nostro sistema fiscale è regressivo e favorisce i più ricchi”. La segretaria dem non ha eluso la sollecitazione di Fratoianni sulla patrimoniale: una “tassa sui grandi patrimoni non può essere un tabú” anche se, ha aggiunto, la “discussione è bene farla almeno a livello europeo perchè si può intervenire meglio contro la volatibilità del capitale”.

A Parma anche 32esima edizione Campionato mondiale della pizza

A Parma anche 32esima edizione Campionato mondiale della pizzaRoma, 14 feb. (askanews) – Un amore che dura 32 anni quello tra Parma e il Campionato Mondiale della Pizza, che sceglie anche per il 2025 la città capitale della Food Valley emiliana, trasformandola per tre giorni in un melting pot di pizzaioli provenienti da ogni parte del globo.


Dall’8 al 10 aprile 2025 al polo fieristico Palaverdi di Parma accenderà decine di forni per dare prova ancora una volta di essere un luogo di riferimento per i food lover di tutto il mondo. La città, nominata City of Gastronomy dall’Unesco, non rinuncia a trasformarsi City of Pizza per ospitare l’ evento più atteso tra professionisti della pizza. La grande novità per il 2025 sarà la competizione per i pizzaioli amatoriali che avranno la possibilità di partecipare al “World’s Best Homemade Pizza”, una competizione dedicata esclusivamente a chi si diletta a preparare la propria pizza in casa.


Del presente e del futuro del mondo della pizza si parlerà al Pizza World Forum, momento di confronto tra i migliori professionisti del settore durante i tre giorni del Campionato Mondiale della Pizza, che dal 2024 ha introdotto anche il Premio speciale dedicato alla Sostenibilità. Infine, il premio realizzato in collaborazione con la farina “Le 5 Stagioni” di Agugiaro & Figna Molini, sarà assegnato al concorrente che riuscirà a creare pizze utilizzando materie prime provenienti da agricoltura sostenibile e a basso impatto, prodotti tipici DOP e IGP, e applicando logiche che contrastino il food waste.