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Tag: askanews

Musica, Vasco chiude il suo mega tour a Salerno: 450mila fan in 11 date

Musica, Vasco chiude il suo mega tour a Salerno: 450mila fan in 11 dateRoma, 28 giu. (askanews) – Undici date, cinque città, oltre 450mila spettatori: Vasco Rossi conclude il suo tour negli stadi a Salerno, il 28 e 29 giugno. “E’ il tour della Vera Rinascita. Finalmente siamo pronti davvero, abbiamo rodato con il primo rientro ai live l’anno scorso e adesso siamo allenati per correre forte”, ha detto Vasco.

Vasco Live, il tour di tutte doppie date e del poker calato a Bologna, si chiude a Salerno, allo stadio Arechi sold-out per due sere, il 28 e il 29 giugno. Scaletta perfetta, fuochi d’artificio dappertutto e un brindisi a questo tour da emozioni a mille e soddisfazioni enormi. Sul palco NO STOP al divertimento con la band perfetta: scorribande tra le tre chitarre, il basso, la ‘pacca’ di Matt, batterista eccezionale, i fiati e i cori perfettamente sincronizzati che vanno a creare l’incredibile mix di rock’n’ roll e puro divertimento che Vasco ha voluto creare quest’anno.

“Con il mio popolo – li chiamo cosi i fan che sono cresciuti con le mie canzoni e che ora affollano gli stadi – condividiamo insieme una strada, la percorriamo insieme”, ha scritto il Kom sui suoi social. “Quest’anno l’autostrada mi ha fortunatamente fatto uscire a Rimini, stadio Romeo Neri, dove abbiamo portato un po’ di gioia per l’Emilia Romagna, la mia Terra cosi sorridente e ferita, è stato un orgoglio per me, l’Emilia Romagna rinascerà”.

Poi i 4 concerti a Bologna, dove ha giocato in casa, 4 sere allo Stadio dall’Ara, non scontato profeta. E ancora Roma, per due notti di fuoco allo stadio Olimpico, una grande storia d’amore che dura da oltre 30 anni. E ancora Palermo, allo stadio Barbera, riaperto alla musica dopo moltissimi anni, e concesso a Vasco per primo, per due serate splendide, un’esplosione di energia, con tanto affetto e calore, ricambiato abbondantemente. Infine, Salerno, che nel lontano 1978 lo vide militare per qualche giorno: “Chiudo qui nella città a cui sono affettivamente legato da allora”. Salerno chiama, Vasco risponde con la doppia data allo stadio Arechi, dove mancava da 15 anni.

Il Cremlino sostiene di non aver mai violato i diritti dei bambini in Ucraina, “noi li salviamo”

Il Cremlino sostiene di non aver mai violato i diritti dei bambini in Ucraina, “noi li salviamo”Roma, 28 giu. (askanews) – Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha negato oggi le accuse secondo cui la Russia ha violato i diritti dei bambini in Ucraina, osservando che le forze armate russe salvano i minori, rischiando la vita.

All’inizio di giugno, il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha presentato al Consiglio di sicurezza dell’Onu il suo rapporto annuale che includeva la Russia nell’elenco globale dei violatori dei diritti dei bambini, facendo riferimento al bilancio delle vittime in Ucraina. “Respingiamo fermamente tali formulazioni”, ha commentato Peskov, citato dalla Ria Novosti. “In effetti, i nostri militari hanno ripetutamente adottato misure per salvare i bambini, rischiando la propria vita, per portarli fuori dai bombardamenti, che, tra l’altro, sono stati effettuati dalle forze armate dell’Ucraina contro infrastrutture civili”, ha aggiunto il portavoce presidenziale russo.

Giuseppina Di Foggia (Terna) è il nuovo vice presidente di GO15

Giuseppina Di Foggia (Terna) è il nuovo vice presidente di GO15Milano, 28 giu. (askanews) – Giuseppina Di Foggia, amministratore delegato e direttore generale di Terna, ha assunto la carica di vice presidente di GO15, l’associazione mondiale dei cosiddetti Very Large Power Grid Operators per la trasmissione dell’energia elettrica, che rappresenta circa il 50% della domanda mondiale di elettricità. Lo si apprende da un comunicato di Terna.

In tale ruolo, l’ingegner Di Foggia “contribuirà, insieme agli altri vertici dell’associazione, alla definizione degli indirizzi strategici di GO15 che includono tematiche fondamentali della transizione energetica e della sicurezza dei sistemi elettrici, quali il ruolo delle interconnessioni, la resilienza delle reti per un sistema elettrico sempre più efficiente, lo sviluppo delle fonti rinnovabili e dei sistemi di accumulo per raggiungere i target di decarbonizzazione”. Terna rafforza, quindi, il proprio “impegno nel percorso di integrazione e di coordinamento delle grandi reti elettriche internazionali, nonché il suo ruolo di regista e abilitatore della transizione energetica”. Nell’ambito di GO15, oltre a essere presente nello Steering Board e nel Governing Board, il gestore della rete di trasmissione italiana co-presiede anche il gruppo di lavoro strategico su “Resilience, infrastructure development and interconnections”.

Nata nel 2004 da un’iniziativa di Terna e di altri transmission system operator a seguito dei blackout che colpirono vari Paesi in tutto il mondo, GO15 si occupa di definire gli indirizzi strategici per la sicurezza, la stabilità e la sostenibilità delle reti di trasmissione elettrica. L’associazione è “costantemente impegnata a favorire la collaborazione internazionale bilaterale e multilaterale per un futuro pienamente decarbonizzato e sostenibile, attraverso la condivisione di studi e ricerche oltre che lo scambio di best practice e conoscenze specifiche sulla gestione delle infrastrutture in alta tensione, al fine di individuare soluzioni tecnologiche e indicazioni a livello internazionale che permettano di incrementare l’efficienza e la resilienza delle infrastrutture di rete di fronte a fenomeni climatici estremi sempre più intensi e frequenti”.

Ucraina, Meloni: sostegno a Zuppi ma per pace serve equilibrio

Ucraina, Meloni: sostegno a Zuppi ma per pace serve equilibrioRoma, 28 giu. (askanews) – L’Italia e il governo “hanno fatto tutto quello che era possibile per aiutare e sostenere la missione che il cardinale Zuppi ha portato avanti su indicazione di papa Francesco” ma “poi però io credo e resto convinta del fatto che il modo più serio, al di là della propaganda, per favorire la pace e l’apertura tra le parti sia mantenere l’equilibrio tra le stesse”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nella replica alla Camera dopo il dibattito sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio Ue.

Diritto acqua, Pecoraro Scanio (UniVerde): urgente una soluzione

Diritto acqua, Pecoraro Scanio (UniVerde): urgente una soluzioneMilano, 28 giu. (askanews) – “Sui temi dei processi sostenibili di dissalazione, del diritto all’acqua potabile e di qualità per i cittadini delle isole minori e della tutela del mare, la Fondazione UniVerde e Marevivo hanno da sempre coinvolto le istituzioni per ottenere norme adeguate. Si tratta di una questione urgente di carattere sanitario e ambientale che deve trovare una soluzione”. Lo ha detto Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde, intervenendo ieri a Roma al convegno “Agenda 2030 e il diritto all’acqua delle Isole minori. Le alternative sostenibili per un rifornimento idrico di qualità e amico del mare” realizzato da Fondazione UniVerde, Marevivo, Città Metropolitana di Roma Capitale, con il patrocinio di Ancim – Associazione Nazionale Comuni Isole Minori.

“Sui temi dei processi sostenibili di dissalazione, del diritto all’acqua potabile e di qualità per i cittadini delle isole minori e della tutela del mare, la Fondazione UniVerde e Marevivo hanno da sempre coinvolto le istituzioni per ottenere norme adeguate – ha aggiunto Pecoraro Scanio -. Si tratta di una questione urgente di carattere sanitario e ambientale che deve trovare una soluzione. Occorre una regolamentazione chiara e univoca sulla diffusione e sulla gestione dei dissalatori a terra e direttive più stringenti sugli scarichi di salamoia sulla costa, altamente inquinanti. L’ipotesi di adottare dissalatori mobili marini rappresenta una valida risposta sia al consumo di suolo da parte degli impianti fissi che alla necessità di tutelare flora e fauna marina. Questo è il senso dell’iniziativa di oggi e dell’appello che rivolgiamo a Governo e Parlamento per una efficace funzione di indirizzo, realizzando una Valutazione Ambientale Strategica ma anche per sostenere un’innovazione tecnologica ‘made in Italy’”, ha concluso il presidente della Fondazione Univerde.

Ambiente, Pichetto: dissalatori mobili marini? Attenti sul tema

Ambiente, Pichetto: dissalatori mobili marini? Attenti sul temaMilano, 28 giu. (askanews) – Attenzione e impegno nell’affrontare il tema della dissalazione, le sue implicazioni e l’alternativa rappresentata dai dissalatori mobili per il rifornimento delle isole minori. E’ quanto ha assicurato Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, intervenendo ieri in collegamento video al convegno “Agenda 2030 e il diritto all’acqua delle Isole minori. Le alternative sostenibili per un rifornimento idrico di qualità e amico del mare” realizzato da Fondazione UniVerde, Marevivo, Città Metropolitana di Roma Capitale, con il patrocinio di Ancim – Associazione Nazionale Comuni Isole Minori.

Più in generale, il Ministro ha posto l’accento sulla necessità di create le giuste condizioni per ottimali infrastrutture idriche, al fine di “trovare un punto di equilibro, la via giusta”, a un tema importante e urgente come quello della gestione della risorsa idrica.

Meloni dice che discutere adesso del Mes “non è nell’interesse dell’Italia”

Meloni dice che discutere adesso del Mes “non è nell’interesse dell’Italia”Roma, 28 giu. (askanews) – Sul Mes “non è un tema di merito ma di metodo, che prescinde dall’idea che abbiamo sull’utilità di questo strumento”. Il punto che ho posto “è capire se per il Parlamento sia questo il momento per discutere questa materia, cioè se è giusto che si proceda a una ratifica senza sapere il contesto, senza conoscere il quadro generale. Secondo me è corretto porre sul tavolo i problemi nella loro interezza”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle sue repliche dopo le comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio Ue di domani e dopodomani a Bruxelles.

“Voglio cercare di interesse di difendere l’interesse italiano, discutere adesso di quest’argomento non è nell’interesse italiano”, ha ribadito Meloni.

Turismo, Cna: 2 mln romani in vacanza per ponte SS Pietro e Paolo

Turismo, Cna: 2 mln romani in vacanza per ponte SS Pietro e PaoloRoma, 28 giu. (askanews) – Due milioni di romani “in fuga” dalla capitale per il ponte dei santi Pietro e Paolo. Per un movimento economico calcolato intorno ai 700 milioni di euro. A prevederlo una indagine di Cna Turismo e Commercio.

“Sia pure riservata a Roma, la festa patronale (un tempo festa nazionale) alimenta ulteriormente il buon momento del turismo italiano – si legge in una nota -. Incasellandosi in un periodo che sta vivendo un autentico boom, favorito dai prezzi più competitivi rispetto ad agosto, che stanno spingendo molti italiani ad anticipare le ferie, per quanto possibile”. L’arco di tempo coperto dal ponte va da oggi a domenica 2 luglio. La truppa di vacanzieri infatti si metterà in movimento a partire da questo pomeriggio, appena chiusi uffici, fabbriche, laboratori, negozi.

Lazio, Toscana, Umbria, Abruzzo, Campania, Marche, Molise, l’arco appenninico e l’arco alpino le mete nazionali preferite dai romani. Sia pure solo per un giorno “fuori porta”. O per raggiungere le “seconde case”. Il mare la destinazione più ambita. Tallonata da montagna e colline. Il successo del turismo verde porta a una forte crescita dei pernottamenti e di pranzi/cene negli agriturismi accanto a tutte le altre forme di ricezione alberghiera ed extra-alberghiera. Importante, nella scelta delle destinazioni, la presenza di giacimenti eno-gastronomici e di attività esperienziali, a cominciare da quelle artigianali e agricole, nelle quali i “cittadini” possono impegnarsi in occupazioni materiali, “sporcandosi le mani”.

Foresta come spazio d’arte: Fondazione Cartier torna in Triennale

Foresta come spazio d’arte: Fondazione Cartier torna in TriennaleMilano, 28 giu. (askanews) – Pensare l’arte come qualcosa che va oltre gli esseri umani, che dialoga con gli altri viventi, con la natura, con le diversità anche profonde. La Fondazione Cartier per l’arte contemporanea porta in Triennale a Milano un nuovo progetto che indaga le culture più lontane dall’Occidente: “Siamo foresta” è una mostra che affascina e spiazza, che prova a toglierci alcune certezze per dare spazio ad artisti indigeni, ma pure alle piante, in un processo, anche visuale, di riequilibrio tra l’umanità e il resto del pianeta. Senza avere paura di affrontare terreni nuovi, come ci ha confermato il direttore artistico della fondazione parigina Hervè Chandès. “L’idea – ha detto ad askanews – è proprio quella di andare a scoprire l’ignoto e questo ignoto si raggiunge attraverso la curiosità, la conoscenza, l’estetica, la bellezza e il vissuto degli artisti. Qui abbiamo artisti dell’Amazzonia, del Brasile, del Peru, del Paraguay e altri luoghi lontani, ma la Fondazione Cartier accoglie anche matematici: è un universo molto vario, comprende il cinema, passiamo da persone dell’Amazzonia a David Linch, a Ron Mueck… E tutto questo compone il nostro mondo di diversità, di alterità e io credo anche di grande forza”.

A curare la mostra, che ospita 27 artisti in gran parte sudamericani, è stato chiamato l’antropologo Bruce Albert. “Questa mostra – ci ha detto – si ispira al modo in cui la foresta viene pensata dalle persone che la vivono e che ne sono i guardiani. E questa foresta è una sorta di multiverso di esseri viventi che sono umani e non umani e che convivono in uguaglianza e in costante interdipendenza. Questa foresta è un universo metafisico e non semplicemente una realtà ecologica. C’è un messaggio di parità e di parentela tra gli esseri viventi e quindi è una sorta di viaggio onirico al di là del nostro antropocentrismo”. Il punto è proprio questo, e la sfida è cruciale, non solo per il mondo dell’arte, ma per tutta la società. La sensazione è che Fondazione Cartier e Triennale, ma segnali in questo senso arrivano forti anche dalla Biennale di Venezia, stiano facendo da avanguardia verso riflessioni che non sono più rinviabili e che ci obbligano a rimettere in discussione tutto il nostro sistema di vita e di valori. E qui, nella luce naturale offerta dal Palazzo dell’Arte, le piante ci sono davvero e spingono un po’ più in là anche l’idea di mostra, grazie anche all’allestimento curato da uno degli artisti esposti, il brasiliano Luis Zerbini. “A volte la gente pensa che l’Amazzonia sia una foresta impenetrabile – ha detto – nella quale per muoverti devi tagliare la vegetazione, ma non è così. Siccome gli alberi sono molto alti si vive al di sotto delle foglie ed è come una cattedrale, con i raggi del sole che scendono dall’alto e la nebbia che si alza. È un luogo commovente, che fa pensare alla spiritualità”.

Una spiritualità che deve necessariamente essere nuova, diversa, plurale. Una spiritualità che guarda al nuovo modo in cui possiamo pensare il contemporaneo e la cultura in generale, in un mondo che è drammaticamente cambiato a causa della mano dell’uomo. Prima che sia davvero troppo tardi.

Mes, Meloni: discuterne ora non è nell’interesse dell’Italia

Mes, Meloni: discuterne ora non è nell’interesse dell’ItaliaRoma, 28 giu. (askanews) – Sul Mes “non è un tema di merito ma di metodo, che prescinde dall’idea che abbiamo sull’utilità di questo strumento”. Il punto che ho posto “è capire se per il Parlamento sia questo il momento per discutere questa materia, cioè se è giusto che si proceda a una ratifica senza sapere il contesto, senza conoscere il quadro generale. Secondo me è corretto porre sul tavolo i problemi nella loro interezza”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle sue repliche dopo le comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio Ue di domani e dopodomani a Bruxelles.

“Voglio cercare di interesse di difendere l’interesse italiano, discutere adesso di quest’argomento non è nell’interesse italiano”, ha ribadito Meloni.