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Fisco, Tajani: con Fi al governo non ci sarà alcuna patrimoniale

Fisco, Tajani: con Fi al governo non ci sarà alcuna patrimonialeRoma, 14 feb. (askanews) – “Finché Fi sarà al governo non ci sarà alcuna patrimoniale”. Lo ha detto Antonio Tajani commentando le parole della segretaria del Pd, Elly Schlein, secondo cui una tassa sui grandi patrimoni a livello europeo non può essere un tabù.


A margine di un evento alla Camera, Tajani ha detto: “La sinistra pensa sempre alle tasse, ha una visione punitiva della società: gli extra profitti, le tasse, i grandi patrimoni ma cos’è un grande patrimonio? Dobbiamo favorire gli investimenti, i grandi patrimoni servono per fare investimenti, per favorire la crescita. L’ossessione per le tasse da parte della sinistra mi preoccupa molto, è una visione molto statalista, punitiva. Le tasse devono pagarle i giganti del web ma finché Fi sarà al governo non ci sarà alcuna patrimoniale”.

Da Mosca attacco a Mattarella: affermazioni oltraggiose e blasfeme sulla Russia

Da Mosca attacco a Mattarella: affermazioni oltraggiose e blasfeme sulla RussiaRoma, 14 feb. (askanews) – La portavoce del ministero degli Esteri russo ha accusato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella di aver “tracciato paralleli storici oltraggiosi e palesemente falsi tra la Federazione Russa e la Germania nazista”, secondo Maria Zakharova “dichiarazioni offensive nei confronti del nostro Paese”.


Il capo dello Stato italiano, si legge sul canale Telegram della portavoce degli Esteri russi, ha “tracciato paralleli storici oltraggiosi e palesemente falsi tra la Federazione Russa e la Germania nazista, invitando a tenere conto del fallimento della politica occidentale di appeasement con l’aggressore della fine degli anni ’30 nella risoluzione della crisi ucraina e sostenendo che le azioni della Russia in Ucraina “hanno una natura simile” al progetto del Terzo Reich in Europa.Per Zacharova, “è strano e folle sentire tali blasfeme affermazioni dal Presidente dell’Italia, un Paese che sa bene cosa sia il fascismo. Il regime fascista di Mussolini fu un fedele alleato della Germania nazista nell’ambito dei patti d’acciaio (..) e fornì al Terzo Reich 235 mila uomini per l’aggressione congiunta all’URSS nel 1941. Il regime italiano è responsabile, insieme ai nazisti, dei crimini di guerra e del genocidio del popolo sovietico durante la Grande Guerra Patriottica”.


L’attacco russo al presidente della Repubblica arriva dopo il discorso a Marsiglia, in cui ha
paragonato l’invasione russa dell’Ucraina alle azioni del Terzo Reich.  Zakharova rilancia puntando il dito contro i vertici ucraini, definiti “terroristi e neonazisti”: l’Italia, dice, rifornisce il regime ucraino di moderne armi letali, “sostenendo così incondizionatamente il regime criminale in tutti i suoi crimini”.  E ancora: “ma noi conosciamo un’altra Italia. Conosciamo gli italiani che, durante la Seconda guerra mondiale, si organizzarono in un potente movimento partigiano, di cui migliaia
di sovietici – prigionieri di guerra e civili deportati – divennero parte attiva, combattendo insieme ai loro compagni italiani contro il fascismo e dando la vita per la libertà dell’Italia e della loro patria”. 

Workshop sul Prosciutto San Daniele: filiera in evoluzione

Workshop sul Prosciutto San Daniele: filiera in evoluzioneRoma, 14 feb. (askanews) – Una filiera in evoluzione dove ogni euro di fatturato generato attiva 2,2 euro aggiuntivi nell’economia nazionale, contribuendo a un giro d’affari complessivo di oltre 1,1 miliardi di euro. La filiera è quella del Prosciutto di San Daniele Dop, che è stata al centro di un importante confronto tra produttori e distributori, promosso con il supporto di The European House – Ambrosetti (TEHA).


Il Prosciutto di San Daniele, con un valore della produzione di oltre 320 milioni di euro e 2,5 milioni di cosce prodotte annue, si conferma una delle eccellenze del Made in Italy, generando un impatto economico significativo. Lo studio strategico realizzato da TEHA ha evidenziato il ruolo chiave della filiera agroalimentare italiana, che nel 2024 ha sfiorato i 70 miliardi di euro di export, confermando il Paese tra i principali attori del settore a livello globale. Il comparto della carne e dei salumi ha generato un valore aggiunto superiore agli 8 miliardi di euro, rappresentando l’11% del totale agrifood nazionale. Il Prosciutto di San Daniele, settimo prodotto certificato italiano per valore della produzione, ha registrato una crescita significativa, con effetti moltiplicativi rilevanti per i territori coinvolti. Il mercato della Dop San Daniele ha registrato, nel 2024, un aumento del 6,4% del volume venduto e una crescita sul valore dell’8,2%.


Nicola Martelli, presidente del Consorzio, ha spiegato: “recentemente abbiamo potenziato e ripreso il dialogo con la grande distribuzione organizzata, partner strategico in grado di valorizzare e comunicare il San Daniele Dop. Un dialogo costruttivo tra gli attori della filiera estesa, quindi coinvolgendo distributori e ristoratori, è necessario per potenziare la presenza del prodotto”. L’obiettivo primario del Consorzio è quindi preservare il prodotto, valorizzarlo e continuare a lavorare per migliorarne la qualità. In questa direzione “si inserisce anche un nuovo progetto di segmentazione che definisce tre categorie di classificazione del Prosciutto di San Daniele Dop e regolamenta le stagionature più estese. Non si tratta di un’azione promozionale bensì di una regolamentazione che parte proprio dalle caratteristiche della materia prima”, ha aggiunto.


Il Consorzio del Prosciutto di San Daniele ha poi delineato le principali azioni strategiche per il futuro, con un focus sulla segmentazione del prodotto DOP per regolamentare le lunghe stagionature, il rafforzamento delle relazioni con la Distribuzione Moderna e la definizione di un sistema di quotazioni più stabile per contrastare la volatilità del mercato. Inoltre, il Consorzio ha avviato un Osservatorio periodico sui costi di produzione per monitorare le dinamiche del settore e garantire una maggiore tutela della filiera.

Roma, vicina donna segregata: non potevo ignorare una donna picchiata

Roma, vicina donna segregata: non potevo ignorare una donna picchiataRoma, 14 feb. (askanews) – “Ho cercato di intervenire e lui mi ha spinto, mi ha detto che avrebbe ammazzato pure me e di farmi gli affari miei, ma non potevo, vedendo una donna picchiata in pubblico non potevo”. Così Alessandra racconta i concitati momenti del 31 gennaio scorso, quando col suo intervento e con la sua chiamata al 112 ha contribuito a salvare una donna polacca di 38 anni che era stata segregata in una cantina dal suo compagno, alla periferia di Roma. La donna è stata intervistata dalla trasmissione Ore 14 su Rai 2, condotta da Milo Infante.


“Stavo facendo un aperitivo al bar sotto casa – ricorda la donna – quando quell’uomo è arrivato di corsa con gli occhi iniettati di sangue, l’ha presa per i capelli e storcendole un braccio le ha gridato ‘ti ammazzo’. Allora ho cercato di prenderlo per il giacchetto, lui mi ha spinto due volte dicendo che avrebbe ucciso pure me, che dovevo farmi gli affari miei, ma non potevo vedendo una donna picchiata in pubblico. Ho paura che se succedesse a me nessuno farebbe niente, ma non dobbiamo avere paura, dobbiamo parlare, comunicare, questi femminicidi devono finire, dobbiamo rispettare le donne e noi stesse cercare di fermare le persone che non vanno bene nella nostra società”. “Quell’uomo lo conosco poco – conclude – la famiglia è tranquilla, la donna era sicuramente innamorata ma è stata sottomessa, le aveva fatto il lavaggio del cervello”. Il conduttore Milo Infante ha ringraziato la testimone “che non ha avuto paura di andare sotto quest’uomo per difendere una ragazza e che ha dimostrato il coraggio delle donne che non si voltano dall’altra parte, un messaggio che ogni giorno cerchiamo di far passare nella nostra trasmissione”.

Dazi Trump, Tajani: prenderemo tutte le decisioni con l’Ue

Dazi Trump, Tajani: prenderemo tutte le decisioni con l’UeRoma, 14 feb. (askanews) – “Non abbiamo alcun interesse che ci sia una guerra commerciale, anzi dobbiamo scongiurarla. Parleremo, vedremo il da farsi, studieremo, qualora ci fossero i dazi, delle contromisure, faremo tutto ciò che è possibile anche esplorando nuovi mercati. Abbiamo strategia in testa, vediamo quali saranno le decisioni finali degli Usa. Tutte le decisioni le prenderemo insieme all’Ue. È ovvio che si deve trattare come Europa, poi noi possiamo essere dei buoni ambasciatori dell’Europa, questo sì”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, leader di Fi, a margine dell’Assemblea nazionale enti locali a Montecitorio.

Ue, P. Chigi: bene von der Leyen su difesa, passo fondamentale

Ue, P. Chigi: bene von der Leyen su difesa, passo fondamentaleRoma, 14 feb. (askanews) – Il Governo italiano accoglie con “soddisfazione l’annuncio della Presidente della Commissione Europea riguardante nuove iniziative volte a incrementare gli investimenti nel settore della difesa, a partire – come richiesto da tempo dall’Italia – dall’esclusione di tali spese dal Patto di Stabilità”. E’ quanto afferma Palazzo Chigi.


“Si tratta di un primo, fondamentale passo nella giusta direzione, che dovrà essere seguito anche dall’istituzione di strumenti finanziari comuni – prosegue la nota -. Il Governo italiano è pronto a lavorare costruttivamente con le istituzioni europee e con gli altri Stati membri per raggiungere insieme questi importanti obiettivi, a partire dalla prossima presentazione del Libro bianco della difesa dell’Ue”.

Nato,Rutte: pensare ruolo paesi europei in Ucraina “post appeasement”

Nato,Rutte: pensare ruolo paesi europei in Ucraina “post appeasement”Milano, 14 feb. (askanews) – Questo è un “buon week end” perché c’è “l’intero team” dell’amministrazione statunitense che si occupa di politica estera a Monaco e interagisce con le controparti europee ed è il momento per “pensare in positivo quale potrebbe essere il ruolo delle nazioni europee in Ucraina post appeasement (pacificazione)”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Mark Rutte, da Monaco, in un briefing trasmesso in streaming dalla Nato.


In diplomazia per ‘appeasement’ si intende la politica di fare concessioni politiche, materiali o territoriali a una potenza aggressiva nell’intento di evitare un conflitto. Il termine storicamente si riferisce all’atteggiamento adottato negli anni Trenta dal Regno Unito rispetto alla Germania nazista. La parola era tornata in auge ieri quando i colloqui di Donald Trump con Vladimir Putin per porre fine alla guerra in Ucraina ricordavano l’accordo di Neville Chamberlain con i nazisti nel 1938 a Sir Ben Wallace.


Ieri Wallace, ex segretario alla difesa britannico (Tory) sul Telegraph ha affermato che se Trump fosse visto capitolare al Cremlino mentre i leader mondiali si riunivano per la Conferenza sulla sicurezza di Monaco questo fine settimana, si sarebbe ripetuto il momento di “pace per i nostri tempi” di Chamberlain. Scrivendo per The Telegraph, Wallace ha affermato: “Il motto di Monaco è ‘pace attraverso il dialogo’, ma negli ultimi anni ha dimostrato di essere anche un vigoroso baluardo della resistenza europea contro l’invasione illegale dell’Ucraina da parte della Russia”. Per poi proseguire: “Che peccato, quindi, che l’incontro di quest’anno sembri destinato a rispecchiare la disastrosa conferenza del 1938, in cui il continente rimase cieco di fronte alla doppiezza di Hitler. Il tanfo dell’appeasement sta tornando ancora una volta a Monaco”.

Fine vita, Bertolaso: in Lombardia eseguito dettame Consulta

Fine vita, Bertolaso: in Lombardia eseguito dettame ConsultaMilano, 14 feb. (askanews) – “Abbiamo dimostrato che anche senza una decisione di giunta e senza una legge regionale il rispetto del dettame costituzionale può essere sicuramente eseguito”. Lo ha detto l’assessore la welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso, parlando a TgCom24 del primo caso di siucidio assistito eseguito il Lombardia sulla base delle sentenza della Corte costituzionale sul caso Dj Fabo. “Ne ho parlato anche con la magistratura ordinaria di Milano che è al corrente e ha pineamente approvato il percorso che abbiamo adottato” ha aggiunto ribadendo che è stato “semplicemente eseguito il dettame della Corte costituzionale”.


Abbiamo “creato un comitato tecnico” con giuristi e scienziati che “hanno indicato quelle che sono le sequenze operative-tecniche che devono essere seguite” e “il comitato etico-ospedaliero creato appositamente per questo tema specifico ha dato le indicazioni e attribuito personalmente la persona che aveva chiesto il fine vita nel corso di questo suo percorso-tragitto verso la conclusione della vita” ha continuato l’assessore. Il percorso seguito, ha sottolineato Bertolaso, è “in assoluta coerenza con la Costituzione”, un “tragitto assolutamente indiscutibile e sarà anche un punto di riferimento” se ci fossero richieste analoghe in Lombardia.

Sci, l’austriaco Haaser vince il gigante mondiale maschile

Sci, l’austriaco Haaser vince il gigante mondiale maschileRoma, 14 feb. (askanews) – L’austriaco Raphael Haaser ha vinto il gigante mondiale disputato sulle nevi di Saalbach. Sceso col pettorale numero 22 dopo aver rischiato di non rientrare nelle selezioni del Wunderteam per questa specialità, Haaser ha chiuso quinto a sorpresa in prima manche rimontando fino a conquistare una pazzesca medaglia d’oro. Per la prima volta in campo maschile non vince la Svizzera, che si deve accontentare degli altri metalli con l’argento di Thomas Tumler (+0.23) e il bronzo di Loic Meillard (+0.51). Ma il più quotato dei rossocrociati, il fenomeno e campione in carica Marco Odermatt, termina sorprendentemente ai piedi del podio per sette centesimi: il gigante sulla pista “Schneekristall” rimane indigesto al dominatore di questa specialità negli ultimi anni, dopo che la stagione precedente era uscito nelle Finali di Coppa del Mondo sfumando l’en-plein. Austria di nuovo sul trono in gigante maschile dopo Hirscher nel 2017 e sul podio iridato in questa specialità per la nona edizione consecutiva dei Mondiali. In una gara ricca di stravolgimenti ci prova per una medaglia anche l’azzurro Luca De Aliprandini: attacca e sogna per una manche e mezzo ma alla fine dice addio alle medaglie, scivolando al nono posto finale a poco più di un secondo di distacco dal vincitore.

Roma, è online il catalogo delle collezioni del VIVE

Roma, è online il catalogo delle collezioni del VIVERoma, 14 feb. (askanews) – Scoprire e rivalutare in chiave critica le collezioni del VIVE – Vittoriano e Palazzo Venezia a Roma, comprese le opere custodite nei depositi, al fine di contribuire alla più ampia attività di conservazione e valorizzazione: dalla progettazione di nuovi allestimenti fino alla programmazione di mostre temporanee. Questo l’obiettivo del lavoro di catalogazione sistematica promosso dal VIVE, diretto da Edith Gabrielli, confluito nella realizzazione di un catalogo online sul sito dell’Istituto stesso.


L’intervento di catalogazione è stato affidato a tre gruppi di lavoro, impegnati in uno studio sistematico e continuo delle collezioni, coordinati da tre accademici: Alessandro Tomei, già professore ordinario di Storia dell’Arte Medievale presso l’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, Barbara Agosti, professoressa ordinaria di Storia dell’Arte Moderna all’Università di Tor Vergata e Valerio Terraroli, professore ordinario di Storia dell’Arte Contemporanea all’Università di Verona, rispettivamente per l’arte medievale, moderna e contemporanea, in linea con il patrimonio custodito dall’Istituto. Avviato nel 2020, il lavoro di catalogazione ha previsto, in una prima fase, la ricognizione delle varie e spesso difformi catalogazioni già effettuate in passato e l’elaborazione di un programma quadriennale di lavoro che prevedesse, da un lato l’aggiornamento delle schede esistenti, dall’altro la realizzazione ex novo di quelle mancanti. A seguire la definizione delle caratteristiche del catalogo online da pubblicare sul sito del VIVE – dal modello di scheda delle singole opere fino alle funzioni di ricerca e filtro – contemperando le soluzioni proposte dalle principali istituzioni nazionali ed internazionali con le specificità del patrimonio dell’Istituto.


Il catalogo, online con le prime 94 opere schedate per il Medioevo, presenta ben 560 schede in italiano e in inglese redatte da circa 80 specialisti, in gran parte giovani, provenienti dai maggiori centri di ricerca e università italiani ed esteri. Un lavoro multidisciplinare e altamente specialistico che, anche grazie al supporto di Silvia Armando e del personale interno dell’Istituto, ha consentito di indagare a fondo le collezioni restituendone una lettura più completa ed accurata, nonché decine di scoperte e nuove datazioni e attribuzioni. Fiore all’occhiello dell’iniziativa l’alta qualità della documentazione fotografica; oltre 2.200 gli scatti fotografici in catalogo, frutto di un’accurata riorganizzazione dei materiali fotografici esistenti – in particolare quelli digitali – e dell’attivazione di una nuova campagna fotografica ad hoc. “Il grande progetto di catalogazione promosso dal VIVE è stato pensato per promuovere lo studio e la conoscenza delle collezioni dell’Istituto e garantire la loro fruizione da parte di un pubblico ampio e diversificato. In linea con le più importanti realtà museali internazionali e fermamente convinti del ruolo imprescindibile della catalogazione per un’ottimale attività di tutela e valorizzazione del nostro patrimonio, abbiamo avviato un imponente intervento in tale direzione, coadiuvati da tre accademici di chiara fama che hanno coordinato specialisti dei maggiori centri di ricerca e università italiani ed esteri. La pubblicazione del catalogo online consentirà agli studiosi di effettuare ricerche di carattere scientifico, approfondendo lo studio delle opere di interesse e scoprendo nuove attribuzioni e datazioni, e a turisti e curiosi di conoscere le opere più significative anche attraverso l’importante corredo fotografico che accompagna il catalogo” ha dichiarato Edith Gabrielli, direttrice del VIVE-Vittoriano e Palazzo Venezia.


Al fine di condividere con il pubblico i risultati delle indagini condotte nell’ambito della campagna di catalogazione e consentire ai visitatori di scoprire ed ammirare le opere ad oggi custodite nei depositi, il VIVE-Vittoriano e Palazzo Venezia ha promosso un ciclo di cinque incontri dal titolo “Reintegrazioni. Dai depositi al percorso di visita” che mira alla reintegrazione di tali opere nel percorso museale aperto al pubblico, coinvolgendo quest’ultimo in un’esperienza di riscoperta ed approfondimento storico-artistico del patrimonio del VIVE. In occasione di ciascun incontro verrà inaugurata, presso la Sala Altoviti di Palazzo Venezia, l’esposizione dell’opera oggetto della conferenza stessa. Da oggi è esposto al pubblico il frammento della porta bizantina della basilica di San Paolo fuori le Mura, raffigurante una scena della Pentecoste, che, in linea con l’anno giubilare 2025, sarà visibile presso la sala Altoviti di Palazzo Venezia fino al prossimo 23 marzo.