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Meloni apre incontri 2023 in masseria Vespa: “duriamo 5 anni”.

Meloni apre incontri 2023 in masseria Vespa: “duriamo 5 anni”.Manduria (Taranto), 9 giu. (askanews) – Tra ginestre e fichi d’india, che giganteggiano lungo il sentiero della masseria Li Reni, presidiatissima da due giorni dalle forze dell’ordine, va “in onda” l’intervista di Bruno Vespa alla premier Giorgia Meloni, saltata ieri per impegni della presidente del Consiglio, che l’hanno trattenuta a Roma più a lungo del previsto, e proposta oggi in apertura della quarta edizione del “Forum in masseria”.

Accompagnata dal compagno Andrea Giambruno e dalla figlia Ginevra, la premier, giunta ieri in serata e accolta dai coniugi Vespa per una cena pugliese a chilometro zero – con la possibilità, la mattina, di un bagno nella piscina etrusca di cui sono dotate le camere della masseria -, affronta vari dossier internazionali – dall’Ucraina alla gestione dei migranti, al viaggio di domenica in Tunisia con von der Leyen e Rutte – ma sta molto anche sui temi italiani. Compreso il confronto con le opposizioni – “disponibile”, dice, a fare un lavoro insieme sulle norme contro la violenza alle donne dopo la tragedia di Giulia Tramontano alla cui madre “da madre” ha telefonato – ma ribadisce un concetto: il suo governo dura cinque anni. “Eh questo passa la casa”, ironizza con una battuta nella quale l’accento romano funziona come rafforzativo del concetto. Con un orizzonte così ampio davanti è una “responsabilità”, spiega, rendere l’Italia più stabile e quindi avanti con le riforme istituzionali nella convinzione che sia finita l’era dei “governi fatti nel Palazzo”. Se l’intenzione delle opposizioni è dire no a tutto, non troveranno terreno fertile. Al Pd, in particolare, Meloni si rivolge tornando sul caso della mancata presentazione del libro della ministra della Famiglia Eugenia Roccella al Salone del Libro di Torino. “Gli italiani giudicheranno le nostre norme, le nostre misure e anche il pulpito” da cui vengono le accuse di autoritarismo, “da quelli che difendono chi impedisce a un ministro della Repubblica di presentare il proprio libro al salone del libro” attacca la premier. Poi l’affondo alla segretaria del Pd. “Ancora di più di chi vuole impedire di presentare il libro a Roccella, mi colpisce che la segretaria del Pd dia lezioni sulla lotta all’autoritarismo e dica che siamo allergici al dissenso. Se la segretaria del Pd non distingue il dissenso dalla censura abbiamo un problema di autoritarismo”. Invece, rilancia, “il centrodestra da sempre difende la libertà dei cittadini e delle imprese”, peraltro, sottolinea con un sorriso, “se il nuovo corso del Pd è andare dritti sulla strada della strategia che li ha portati alla sconfitta elettorale, io non sono nessuno per dire: cambiate strategia”. Insomma ci si aspettava “una destra incapace, impresentabile, isolata, che avrebbe fatto molti passi falsi, e non è accaduto”.

Le amicizie considerate ‘scomode’ da sinistra con i paesi di Visegrad? Polonia e Ungheria, puntualizza la premier, “sono democrazie”, certo vanno “rafforzate” ma “l’Europa non è un club” e bisogna lavorare per “avvicinare” e non per allontanare, difendendo l’interesse nazionale ma anche cercando “soluzioni condivise”. Una postura che Meloni mantiene anche sulla questione Mes sulla quale, ribadisce, non ha “cambiato idea”. Nessuna ratifica ad occhi chiusi perché “ratificare la riforma così secondo me è stupido”, bisogna prima “capire il quadro”, come saranno le norme del Patto di stabilità. “Il Mes è uno stigma, è uno strumento che rischia di tenere bloccate delle riforme” conclude dicendosi invece sicura che “riusciremo ad avere la terza rata del Pnrr: stiamo facendo un lavoro molto lungo e preciso con la Commissione europea”.

Schlein a segreteria: riannodare fili,Pd plurale sì ma non cacofonico

Schlein a segreteria: riannodare fili,Pd plurale sì ma non cacofonicoRoma, 9 giu. (askanews) – “Riannodare i fili del partito”, a partire da una “mobilitazione” sui grandi temi di carattere sociale: dal lavoro alla scuola, dalla sanità al Pnrr. Con questo obiettivo Elly Schlein ha riunito la segreteria al Nazareno. Durante l’incontro, ancora in corso, tutti gli interventi hanno sottolineato l’importanza dell’unità per rilanciare l’azione politica del partito. Poiché occorre saper “stare sui temi ed essere un partito plurale ma non cacofonico”, è stata la linea.

Sono state discusse anche le modalità attraverso cui mettere in campo la mobilitazione e su questo, hanno spiegato fonti del Nazareno, la segretaria Schlein entrerà nel dettaglio alla direzione di lunedì.

Esa, prossimamente patatine fritte su Marte. E non è fantascienza

Esa, prossimamente patatine fritte su Marte. E non è fantascienzaRoma, 9 giu. (askanews) – Il cibo influenza anche l’umore e mangiare patatine fritte su Marte potrebbe migliorare quello degli astronauti che si troveranno in futuro a sperimentare la vita sul Pianeta rosso. Le premesse perché questo avvenga ci sono, come dimostra uno studio sostenuto dall’Agenzia spaziale europea, condotto da un team di ricercatori dell’Università di Salonicco, in Grecia, e pubblicato su “Food Research International”.

Friggere le patate è un’azione solo apparentemente semplice, coinvolge invece fisica e chimica complesse, e nello spazio tutto diventa più complicato. Non era sicuro che la frittura avrebbe funzionato senza gravità. Senza galleggiamento verso l’alto, le bolle potrebbero attaccarsi alla superficie di una patata, proteggendo la patata in uno strato di vapore che i ricercatori pensavano potesse lasciarla poco cotta e indesiderabile. Per studiare come la microgravità influenza le tecniche di cottura come la frittura, è stato progettato un nuovo apparato sperimentato in due campagne di volo parabolico dell’Esa, in cui un aereo vola in archi ripetuti per ricreare brevi momenti di assenza di peso.

L’esperimento ha filmato il processo di frittura con una fotocamera ad alta velocità e ad alta risoluzione per catturare le dinamiche delle bolle come il tasso di crescita, le dimensioni e la distribuzione, nonché la velocità di fuga dalla patata, la velocità delle bolle e la direzione di viaggio nell’olio. L’esperimento ha misurato la temperatura dell’olio bollente e le temperature all’interno della patata. I ricercatori dell’Università di Salonicco hanno scoperto che poco dopo che la patata è stata aggiunta all’olio in condizioni di bassa gravità, le bolle di vapore si staccano facilmente dalla superficie della patata in modo simile alla Terra.

Certamente saranno necessarie ulteriori ricerche per mettere a punto alcuni parametri, ma le premesse sono incoraggianti. “Oltre alla nutrizione e al comfort, studiare il processo di frittura nello spazio potrebbe anche portare a progressi in vari campi, dall’ebollizione tradizionale alla produzione di idrogeno dall’energia solare in microgravità”, conclude John Lioumbas del team.

Papa Francesco sta meglio, ha ripreso a lavorare

Papa Francesco sta meglio, ha ripreso a lavorareCittà del Vaticano, 9 giu. (askanews) – Dopo aver “riposato durante la notte”, papa Francesco stamane ha fatto colazione, “ha iniziato a mobilizzarsi trascorrendo gran parte della mattina in poltrona” e “ciò gli ha consentito la lettura dei quotidiani e la ripresa iniziale del lavoro”. Lo ha comunicato il direttore della Sala stampa vaticana, Matteo Bruni. “L’equipe medica informa – ha poi aggiunto – che il quadro clinico è in progressivo miglioramento e il decorso post operatorio è regolare”.

Biennale Danza 2023, 1975 Venezia Danza, pomeriggio di studio

Biennale Danza 2023, 1975 Venezia Danza, pomeriggio di studioVenezia, 9 giu. (askanews) – 1975: Venezia danza è il titolo del pomeriggio di studio che si terrà mercoledì 14 giugno, alle ore 15, alla Biblioteca dei Giardini della Biennale (Calle Paludo S. Antonio). L’evento, a cura dell’Archivio Storico della Biennale, verterà su Danza 75, una serie di incontri e spettacoli internazionali che si tennero a Venezia nell’estate del 1975, rappresentando un fenomeno memorabile nella storia della danza in Italia. Elisa Guzzo Vaccarino modererà interventi di esperti e studiosi quali Davide Bombana, Iride Sauri, Alfio Agostini e Paola Cantalupo.

Danza 75 irruppe in Laguna facendo di Venezia, a sorpresa, un focus dell’arte del corpo in performance a tutto campo. Una ricerca di Elisa Guzzo Vaccarino con l’ASAC riporta alla luce la vicenda unica di quelle settimane piene di fervore. Gli Incontri-spettacoli e l’Accademia-scuola a dimensione internazionale, riunendo universo classico, moderno ed etnico, movimentarono l’estate, in un’Italia in cui balletto e danza soffrivano di noncuranza ed elitarismo. Unesco, Théâtre de la Monnaie sotto la guida di Maurice Huisman, Sovrintendente, e di Maurice Béjart, nume della danza mondiale, portarono in Laguna alla Biennale compagnie e Maestri da ogni dove, riempiendo di vita la città, nei teatri e all’aperto. Mario Porcile coordinò la formazione, le mostre, i film. Danza 75 a Venezia fu un momento di crescita e di svolta per le loro carriere di interpreti, coreografi, direttori di compagnia, didatti, operatori culturali. Il pomeriggio di studio alla Biblioteca della Biennale sarà così articolato: – Alle ore 15.00: saluti di Roberto Cicutto, Presidente della Biennale di Venezia, e di Debora Rossi, Responsabile dell’Archivio Storico della Biennale di Venezia e introduzione di Elisa Guzzo Vaccarino (studiosa di danza), Danza 75 a Venezia, un sasso gettato in Laguna: Incontri e Accademia. A seguire interventi di: Davide Bombana, Béjart, un maestro, un mito, un modello, Iride Sauri, Dalla sala da ballo della Fenice alla sbarra nei Giardini, Alfio Agostini, Un giovane iniziato a Danza 75 e Paola Cantalupo, Sotto l’ala di Rosella. Modera Elisa Guzzo Vaccarino.

Audible: nel 2022 investiti in Italia 1,9 mln per podcast originali

Audible: nel 2022 investiti in Italia 1,9 mln per podcast originaliMilano, 9 giu. (askanews) – Nel 2022 Audible, società Amazon per la produzione e distribuzione di audio entertainment, ha investito 1,9 milioni di euro nella produzione di podcast Audible original in italiano. Un investimento che cavalca il trend crescente degli ascoltatori di storie in cuffia nel nostro Paese e contribuisce, al tempo stesso, allo sviluppo della industry.

La società di Amazon è arrivata in in Italia sette anni fa, nel 2016, quando i podcast erano un’abitudine già consolidata in alcuni Paesi, soprattutto anglosassoni, ma non ancora molto diffusi nel nostro Paese. In questi sette anni, l’azienda ha totalizzato oltre 12.000 ore di lavoro di produzione coinvolgendo molteplici professionalità, non solo speaker e autori, ma anche fonici, tecnici cantanti, orchestre, rumoristi e compositori. Le produzioni di podcast infatti possono variare da una semplice accoppiata voce e microfono, fino ad arrivare a grandi e complesse produzioni come l’adattamento di The Sandman, che ha visto il coinvolgimento di 92 attori che hanno dato voce a oltre 300 personaggi: una maratona da 812 ore di produzione in studio. “L’Italia è un mercato importante per Audible e sul quale continuiamo a investire, 1,9 milioni di euro solo nel 2022 per i podcast – ha commentato Matthew Gain, senior vice president and head of Europe – con l’obiettivo di offrire contenuti sempre nuovi ai fruitori dell’audio e catturare l’attenzione di nuove fette di pubblico. La possibilità di accedere facilmente a contenuti di generi diversi ed esclusivi, come i nostri Original, creati da autori importanti o con voci narranti incredibili e molto apprezzate, è uno dei motivi del successo dell’audio entertainment, insieme alla possibilità di ritagliarsi del tempo per ascoltare mentre si fanno altre attività”.

Meloni: Mes? Ratifica stupida senza sapere il quadro del Patto di stabilità

Meloni: Mes? Ratifica stupida senza sapere il quadro del Patto di stabilitàManduria (Taranto), 9 giu. (askanews) – “Quello del Mes è un tema che sarebbe stupido aprire adesso, non ho cambiato idea sul Mes, è una parte di una serie di strumenti che vanno discussi nel loro complesso, non ha senso ratificare la riforma quando non sai cosa prevedono le nuove norme sul Patto di stabilità e crescita, non sono molto d’accordo sulla proposta della Commissione Ue”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni intervistata da Bruno Vespa al Forum in masseria a Manduria.

“Mi si deve dire qual è il quadro, poi parlo del Fondo salva-Stati… Se anche l’Italia ratificasse la riforma del Mes siamo sicuri che non verrebbe richiesto da nessuno?… Il Mes è uno stigma, è uno strumento che rischia di tenere bloccate delle riforme” ha aggiunto. “Spero che si possa essere pragmatici nell’affrontare questa materia che in Italia viene affrontata in modo ideologico… Ratificare la riforma così secondo me è stupido”.

Mbda, inaugura Missile Engineering Center negli Emirati Arabi Uniti

Mbda, inaugura Missile Engineering Center negli Emirati Arabi UnitiRoma, 9 giu. (askanews) – Realizzato negli Emirati Arabi Uniti, il Missile Engineering Center è stato ufficialmente inaugurato martedì 6 giugno, alla presenza di Tareq Al Hosani, Segretario Generale del Tawazun Council, M. Nicolas Niemtchinow, Ambasciatore francese negli Emirati Arabi Uniti e Eric Béranger, Chief Executive Officer di Mbda. L’obiettivo del Missile Engineering Center – sottolinea una nota – è quello di rafforzare la partnership di lungo termine tra gli Emirati Arabi Uniti e Mbda e stabilire una base per lo sviluppo congiunto di sistemi missilistici. Questa cooperazione ha l’obiettivo fondamentale di offrire sistemi missilistici al giusto livello di prestazioni, facendo leva e rafforzando le capacità sovrane dell’industria della difesa degli Emirati Arabi Uniti, attraverso un significativo contributo locale. Il Missile Engineering Center negli Emirati Arabi Uniti è il primo del suo genere al di fuori dell’Europa per Mbda: è pienamente operativo con un team congiunto di ingegneri di Tawazun Technology Innovation e Mbda, che lavorano alla prossima generazione della famiglia di Smart Weapons. Tareq Al Hosani, Segretario generale del Tawazun Council ha affemato: “Sono lieto di assistere all’inaugurazione ufficiale del Missile Engineering Center negli Emirati Arabi Uniti, che segna una pietra miliare significativa nella nostra partnership con MBDA. Questo centro rappresenta il nostro impegno per rendere efficace l’industria della difesa degli Emirati Arabi Uniti. Il Missile Engineering Center è una testimonianza della proficua collaborazione tra Tawazun Council e MBDA e simboleggia la nostra visione condivisa per la cooperazione a lungo termine e la crescita reciproca nella regione. In Tawazun Council miriamo a sviluppare sistemi missilistici avanzati che soddisfino i requisiti specifici del nostro paese, promuovendo allo stesso tempo contenuti locali e trasferimento di conoscenze” ha aggiunto Al Hosani. Eric Béranger, Chief Executive Officer di Mbda, ha dichiarato: “Per noi di Mbda, questa inaugurazione è un momento fondamentale e la dimostrazione dell’importanza della nostra presenza locale e della cooperazione con il nostro partner Tawazun Council. MBDA e i suoi team sono estremamente orgogliosi di vedere il nuovo Missile Engineering Center operativo e già al lavoro sullo sviluppo delle Smart Weapons di prossima generazione. Questa speciale cooperazione è il simbolo stesso di ciò che miriamo a raggiungere con il nostro partner Tawazun Council negli Emirati Arabi Uniti, proiettandoci a lungo termine, per rendere la nostra collaborazione vantaggiosa per tutti ed è una chiara evidenza del nostro coinvolgimento nella regione”.

Giappone, parlamento dà via libera a controversa legge su rifugiati

Giappone, parlamento dà via libera a controversa legge su rifugiatiRoma, 9 giu. (askanews) – La Dieta, il parlamento giapponese, ha detto oggi sì alla nuova, controversa legge sul diritto di asilo, che faciliterà l’iter per l’espulsione di persone che hanno più volte chiesto lo status di rifugiato, creando una situazione che – secondo i critici – metterà i migranti a rischio di persecuzioni nei loro paesi d’origine.

Durante la discussione e il voto, fuori dall’edificio della Dieta, manifestanti si sono riuniti per protestare contro la normativa e a favore dei richiedenti asilo. La nuova normativa modifica in tre punti la precedente Legge sull’immigrazione nipponica.

I QUASI-RIFUGIATI In primo luogo, crea un quadro per accettare come “quasi rifugiati” i profughi in fuga da conflitti come la guerra in Ucraina. Il Giappone attualmente riconosce come rifugiati solo le persone che subiscono persecuzioni per “razza, religione, nazionalità, appartenenza a un particolare gruppo sociale o opinione politica”. Le persone che fuggono dal conflitto finiscono spesso per non ottenere asilo.

Con l’invasione russa dell’Ucraina, il Giappone ha preso atto di avere questo buco normativo, che fino a quel momento non era stato affrontato. Il Giappone ha accettato circa 2.400 persone, per lo più ucraini, come “sfollati”, concedendo loro temporaneamente lo status di residenti. L’emendamento consentirebbe ai questi “quasi-rifugiati” di ottenere lo status di residente, di lavorare e di ricevere pensioni nazionali. I quasi-rifugiati dovrebbero inoltre affrontare meno ostacoli per ottenere lo status di residente permanente. ESPULSIONI PIU’ FACILI

La nuova normativa, inolte, consentirà alle autorità di espellere le persone che abbiano ricevuto dinieghi allo status di rifugiato per tre volte. Al momento, i cittadini stranieri sottoposti a procedura per ottenere lo stato di rifugiato non possono essere espulsi indipendentemente dal numero di volte che hanno presentato domanda, dal motivo della domanda o dalla fedina penale. Il numero di persone che richiedono il riconoscimento come rifugiati è aumentato negli ultimi anni e le autorità affermano che alcune persone stanno abusando della legge per evitare l’espulsione e rimanere in Giappone illegalmente. I sostenitori dei diritti dei richiedenti asilo sono preoccupati che questa limitazione porti a espulsioni troppo alla leggera di persone che potrebbero rischiare la persecuzione nei loro paesi d’origine e hanno sottolineato come sia accaduto che richiedenti asilo si siano visti riconoscere lo status anche dopo tre richieste respinte. CENTRI DI DETENZIONE In Giappone gli stranieri che sono sotto procedura di espulsione devono restare in centri di detenzione. Ma con la nuova normativa potranno essere autoritzzati a vivere fuori da questi centri, sulla base di condizione. Inoltre i detenuti saranno sottoposti a revisioni periodiche per decidere se trattenerli o meno. LA SITUAZIONE Il Giappone nel centro del mirino per la sua rigidità nel concedere lo status di rifugiato. Nel 2022 ha riconosciuto soltanto 202 persone come rifugiati su 3,700 domande ricevute: si tratta di un record negativo nel G7. Sono 4.233 i richiedenti asilo che, alla fine del 2022, avevano attiva una procedura dopo aver rifiutato un’espulsione, secondo i servizi per l’immigrazione nipponici. Secondo l’Associazione giapponese per i rifugiati, i criteri per la concessione dello status sono troppo restrittivi. Per esempio, ai curdi di passaporto turco viene concesso lo status di rifugiato in molti paesi, ma finora solo uno dei circa 2.000 richiedenti asilo provenienti dalla Turchia ha ottenuto il riconoscimento in Giappone. LE PROTESTE Il governo giapponese ha tentato di emendare la sua legge sui rifugiati già due anni fa, ma la proposta è stata scartata sull’onda delle proteste in seguito all’oscura morte di una donna dello Sri Lanka, che aveva trascorso più di sei mesi in un centro di detenzione per immigrati. Nuovamente, negli ultimi mesi, il dissenso si è acuito. Il Partito Democratico Costituzionale, formazione all’opposizione, ha presentato martedì una mozione di censura contro il ministro della giustizia nel tentativo di ritardare l’approvazione del disegno di legge, e giovedì il parlamento ha assistito a una colluttazione quando si è cercato di impedire fisicamente che il disegno di legge passasse in commissione. Esperti del Consiglio per i diritti umani, un organismo intergovernativo all’interno del sistema delle Nazioni Unite, hanno inviato una lettera al governo giapponese ad aprile affermando che le disposizioni proposte “non soddisfano gli standard internazionali sui diritti umani” e sollecitando Tokyo a “rivedere a fondo” il disegno di legge di modifica . Sottoporre i richiedenti asilo all’espulsione, anche condizionale, “mina il diritto internazionale sui diritti umani e il principio di non respingimento”, che vieta a un paese che accoglie i richiedenti asilo di riportarli in un luogo in cui sarebbero a rischio di tortura o maltrattamenti. Gli esperti hanno anche affermato che il disegno di legge continua a presumere la detenzione per coloro che non hanno lo status di residente. Ciò è in contrasto con un trattato internazionale sui diritti umani ratificato dal Giappone, che afferma che la detenzione dovrebbe essere “una misura di ultima istanza”. Il disegno di legge non stabilisce un periodo massimo di detenzione e non consente un “riesame giudiziario periodico” della detenzione in corso. Manca inoltre un’esenzione dalla detenzione per i minori. Il ministro della Giustizia Ken Saito ha liquidato la lettera come “non giuridicamente vincolante” e ha protestato per quelle che ha definito opinioni “annunciate unilateralmente senza ascoltare le opinioni del governo giapponese”. Il governo “chiarirà i punti sulla base di idee sbagliate e fornirà spiegazioni dettagliate in modo che il contenuto del disegno di legge rivisto e la sua adeguatezza possano essere pienamente compresi”.

Pnrr, Meloni: riusciremo ad avere la terza rata

Pnrr, Meloni: riusciremo ad avere la terza rataRoma, 9 giu. (askanews) – “Riusciremo ad avere la terza rata del Pnrr: stiamo facendo un lavoro molto lungo e preciso con la Commissione europea. Sono stati già verificati gli obiettivi, i milestones qualitativi, ora siamo ai target quantitativi, ma sono assolutamente ottimista. Poi ci stiamo occupando entro il 31 agosto di lavorare con la Commissione per rivedere alcuni obiettivi del Pnrr per inserire il capitolo del Repower Eu che è molto strategico per noi”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo al Forum in Masseria di Bruno Vespa.